LEGA DEL FILO D’ORO E UNIONE ITALIANA CIECHI E IPOVEDENTI: “È NECESSARIO RENDERE PIÙ ATTUALE LA LEGGE 107/2010 E GARANTIRE A TUTTE LE PERSONE CON SORDOCECITÀ MAGGIORE INCLUSIONE E IL PIENO RICONOSCIMENTO DEI LORO DIRITTI”
In occasione della V Giornata Nazionale delle persone sordocieche (27 giugno), la Lega del Filo d’Oro e l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti accendono nuovamente i riflettori sulla Legge 107/2010 “Misure per il riconoscimento dei diritti alle persone sordocieche” perché, ancora oggi, alcune incongruenze nel testo di legge assottigliano notevolmente il numero dei sordociechi che possono essere riconosciuti tali.
In Italia si stima che le persone affette da problematiche legate sia alla vista che all’udito siano 189 mila (Studio ISTAT commissionato dalla Lega del Filo d’Oro, “Studio sulla popolazione di persone con disabilità sensoriali e plurime in condizioni di gravità”, 2016). Di queste, circa 108 mila sono di fatto confinate in casa, non essendo in grado di provvedere autonomamente a se stesse a causa della comorbilità di altre forme di disabilità. A livello comunitario, con l’approvazione della Dichiarazione sui diritti delle persone sordocieche (1° aprile 2004), il Parlamento europeo ha riconosciuto la sordocecità quale disabilità distinta, invitando gli Stati membri a riconoscere la specificità di questa disabilità complessa e a garantire alle persone che ne sono colpite i diritti e le tutele normative che ne conseguono. Tali raccomandazioni hanno trovato attuazione nel nostro Paese grazie alla Legge 107/2010 “Misure per il riconoscimento dei diritti delle persone sordocieche”, che riconosce la sordocecità come disabilità specifica unica (in precedenza si riferiva alla sommatoria delle due minorazioni).
Sebbene la Legge 107/2010 rappresenti un primo, fondamentale, passo per il riconoscimento dei diritti delle persone con sordocecità, vi sono ancora alcune significative incongruenze nella formulazione del quadro normativo che lo rendono inadeguato al fine di una tutela giuridica collettiva, capace di includere tutte le persone con disabilità aggiuntive: in Italia, infatti, una persona si può definire sordocieca se oltre alla minorazione visiva – che può essere insorta durante tutto l’arco della vita – si aggiunge anche una disabilità uditiva purché la minorazione sia congenita o, se acquisita, insorga durante l’età evolutiva e sia tale da aver compromesso il normale apprendimento del linguaggio parlato. Non sono quindi considerate sordocieche le persone che, pur non vedenti, siano diventate sorde dopo il dodicesimo anno di età, o coloro che, nati senza alcuna minorazione sensoriale, siano stati colpiti da sordocecità in età successiva ai dodici anni.
Si è quindi venuto a creare un limbo normativo che di fatto esclude il riconoscimento di un numero elevato di sordociechi, soprattutto se si considera che, secondo l’ISTAT, buona parte delle persone con problemi legati alla vista e all’udito riscontra tali minorazioni in età avanzata. Inoltre, stando alle ultime rilevazioni INPS richieste dalla Lega del Filo d’Oro (settembre 2021), nonostante le persone pluriminorate che percepiscono contemporaneamente le prestazioni di invalidità civile, di cecità e di sordità siano 664 e siano oltre 8000 i certificati medici di sordocecità prodotti dai medici legali INPS dal 2016 ad oggi, attualmente in Italia il numero di persone sordocieche riconosciute da INPS è pari a zero. Risulta dunque necessario e urgente rendere la legislazione vigente più attuale, adattandola a un contesto sociale in evoluzione in cui i moderni strumenti di comunicazione e di conoscenza devono garantire un processo inclusivo, dando la possibilità a tutte le persone sordocieche di realizzare se stesse e di accedere al mondo del lavoro.
“L’attenzione a queste particolari situazioni è massima e deve essere quotidiana, non soltanto in occasione della giornata odierna – ha dichiarato Erika Stefani, Ministro per le disabilità – Bisogna lavorare al fine di modernizzare i sistemi di tutela e di assistenza, affinché questi siano sempre più inclusivi e riescano a raggiungere tutti i cittadini che ne hanno diritto, risanando così le criticità conosciute e aggiungendo nuovi diritti a quelli già esistenti.”
Istituita nel 2018 dall’Unione Europea dei Sordociechi (EDbU), fissata per il 27 giugno e promossa in Italia dall’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti in collaborazione con la Lega del Filo d’Oro, la V Giornata Nazionale delle persone sordocieche vuole fare luce sulla condizione delle persone che vivono con questa disabilità sensoriale nel nostro Paese, al fine di garantire loro maggiore inclusione sociale, autodeterminazione e autonomia.
“Per garantire una maggiore inclusione e il pieno riconoscimento dei diritti delle persone sordocieche risulta essenziale fare chiarezza sull’applicazione della legge n. 107 e promuovere un coordinamento efficace fra il livello centrale e le regioni per superare le discrasie operative – dichiara Rossano Bartoli, Presidente della Fondazione Lega del Filo d’Oro Onlus – Le rilevazioni che la Lega del Filo d’Oro ha richiesto all’INPS mettono in evidenza come attualmente non siano state implementate in Italia infrastrutture e procedure tali da riconoscere le persone con sordocecità ai sensi della suddetta legge e, conseguentemente, che ad oggi nessuna persona contemporaneamente sorda e cieca sia riconosciuta come sordocieca. È dunque necessario che siano riconosciute come sordocieche le persone affette da una minorazione totale o parziale combinata della vista e dell’udito, sia congenita che acquisita, che comporta difficoltà nell’orientamento e nella mobilità, nonché nell’accesso all’informazione e alla comunicazione”.
“La Giornata della sordocecità costituisce soltanto una occasione, anche se forse la più importante, per ribadire l’impegno dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti accanto alle decine e decine di migliaia di persone interessate e colpite da questa disabilità complessa che ancora oggi non vedono riconosciuti a pieno la propria condizione specifica e i propri diritti – commenta Mario Barbuto, Presidente dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti. Urge una modifica della legge 107/2010 che non può più essere rinviata e per la quale chiediamo un impegno preciso al Governo e al Parlamento italiano. Parlare di disabilità, soprattutto di questi tempi, non è facile. Agire per la disabilità, purtroppo, molto, molto più difficile. Per questo attendiamo risposte normative precise e azioni concrete di sostegno e supporto che non si debbono più procrastinare”.
È la terza volta, seconda consecutiva, che l’Italia partecipa alla Coppa del Mondo di Scacchi a Squadre per Ciechi e Ipovedenti. La prestigiosissima manifestazione, organizzata dall’IBCA (International Braille Chess Association), giunta alla sua nona edizione, si terrà a Ohrid – Macedonia del Nord dal 27 giugno al 8 luglio 2022. Dopo essere stata brillantemente qualificata, classificandosi tredicesima nelle Olimpiadi d’ottobre 2021 a Rodi – Grecia, la Squadra Italiana sarà di diritto tra le 16 Nazionali che si contenderanno il massimo Trofeo Mondiale. Gli Azzurri dell’Associazione Scacchisti Ciechi Italiani, capitanati dal Maestro Fide Raffaele Di Paolo,
sono: Franco Antonini di Pesaro, Marco Casadei di Cesena, Bersan Vrioni di Viterbo e Giancarlo Badano di Acqui Terme.
Su impulso dei coordinatori dei gruppi di lavoro e dei comitati nazionali, abbiamo organizzato due giornate sui temi dell’orientamento universitario e professionale degli studenti con disabilità visiva.
L’iniziativa avrà lo scopo di orientare gli studenti maturandi, i giovani fuori corso, o non occupati all’avvio di percorsi di studio universitario.
La prima giornata si è svolta il 16 giugno u.s. e la seconda si svolgerà il 28 giugno dalle ore 16.00 alle ore 18.30 su Zoom al link
e sarà possibile intervenire telefonando al numero 06/92092566.
Sono invitati a partecipare tutti gli studenti delle scuole superiori e universitari, le famiglie, i coordinatori dell’istruzione a livello territoriale e regionale, nonché ogni altra persona interessata.
Di seguito il programma:
Martedì 28 giugno ore 16:00
Ore 16:00 Apertura dei lavori e Presentazione
Mario BARBUTO – Presidente Nazionale UICI
Ore 16:15 Intervento dei testimonial delle varie aree: “Proporre la Propria Esperienza Incentrata sulle Competitività del Proprio Titolo D.U. nel Mondo del Lavoro”
Prof. Gennaro IORIO – Docente
Avv. Gabriele COLANTONIO – Studio Legale, Pescara
Ing. Sauro CESARETTI – Libero Professionista
Dott. Alfonso GUTTIERI – Libero Professionista – Psicologo
Dr. Gabriele MARINO – Dipendente Azienda Privata Settore informatico
Dr. FT Lazzaro PREZIOSI – Dipendente ASL Napoli
Dr. Michele MELE – Ricercatore in matematica Università del Sannio Benevento
Ore 18:00 Dibattito con le/gli aspiranti matricole.
Confidiamo nella diffusione e partecipazione più ampia.
L’UNIONE ITALIANA CIECHI E IPOVEDENTI LANCIA LA CAMPAGNA DI SOLIDARIETÀ A FAVORE DELLE PERSONE CON DISABILITÀ VISIVA VITTIME DELLA GUERRA IN UCRAINA.
PER L’ACCOGLIENZA DI BAMBINI, GIOVANI E ADULTI NON VEDENTI UCRAINI OCCORRONO RISORSE E STRUMENTI ADEGUATI
Giovedì 30 giugno a partire dalle 16.00 “staffetta di solidarietà” su Slash Radio Web dell’UICI con tantissimi ospiti: Tiziana Ferrario giornalista Rai inviata speciale, Ugo Poletti direttore di Odessa Journal, la scrittrice Desi Icardi, Dania Mondini giornalista Tg1, diversi artisti e le testimonianze delle persone ucraine accolte
. L’obiettivo è mobilitare tutti i cittadini a sostenere i percorsi adeguati per le persone cieche e ipovedenti e con pluridisabilità provenienti dall’Ucraina.
In Ucraina ci sono 160.000 ciechi assoluti e oltre due milioni e centomila ipovedenti. Sono bambini, ragazzi, adulti e anziani che non riescono a lasciare il Paese sotto attacco, oppure giovanissimi che hanno perso gli ausili necessari per scrivere e leggere, o ancora adulti o anziani, anche con disabilità gravissime o multiple, che scappano per mettersi in salvo. Li unisce l’impossibilità di pensare ad un futuro perché, anche laddove tentino di trovare rifugio nei Paesi confinanti con l’Ucraina, non possono accedere a strutture specializzate di accoglienza e supporto, ormai al collasso.
Per questo l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, in collaborazione con l’Unione Europea dei Ciechi (EBU) si è subito attivata in una grande gara di solidarietà che a partire dal territorio delle Marche, in particolare la zona di Pesaro e Ascoli e del cuneese in Piemonte, si è estesa a tutta Italia per aiutare i più fragili e i più dimenticati da ogni conflitto come è sempre il caso delle persone con disabilità. Obiettivo: garantire ospitalità, inclusione scolastica nel caso di studenti e studentesse e supporto alle famiglie. Lo slogan della campagna dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti per raccogliere fondi è: “La bellezza fiorisce dal sorriso di tutti i bambini”.
E oggi Elisabeta, Sofia, Mattvi, Nicolai e Nicoleta hanno già iniziato a ritrovare questo sorriso, non più inseguiti dalle bombe, e tanti altri stanno iniziando a trovare rifugio in Italia. Elisabeta, 12 anni, cieca assoluta, oggi accolta presso una struttura dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti e sostenuta da diversi operatori, ha iniziato a superare il problema linguistico e grazie agli ausili tiflodidattici messi a disposizione può continuare il suo percorso di apprendimento, ma soprattutto risorride alla vita. Colpisce anche la storia di Sofia e Mattvi, 5 anni, ipovedente lei, cieco assoluto lui, che grazie ai libri tattili hanno ricominciato a condividere giochi e lettura con i loro compagni di classe, frequentando la scuola dell’infanzia. Si affianca a loro il piccolo Yaroslav, 3 anni appena compiuti, e accolto a Pesaro, insieme alla sua famiglia, dopo un lunghissimo viaggio, dove è stato inserito in un programma multidimensionale a carattere socio-sanitario e riabilitativo. Affetto da pluridisabilità grave, tra cui epilessia, anomalie dell’encefalo e alterazioni delle funzioni neurovisive, Yaroslav è stato dapprima intercettato dal personale della Fondazione Policlinico Gemelli per poi essere affidato alla Caritas che ha offerto alloggio gratuito, mentre il personale dell’UICI si è fatto intermediario con i servizi sanitari ed educativi per accoglierlo e prendere parte a un percorso integrato di fisioterapia, neuropsicomotricità, assistenza e supporto alla famiglia.
Ma c’è bisogno di fare di più, molto di più. Perché il flusso di persone, il mare della sofferenza non si arresta, il conflitto e anzi le necessità aumentano ogni giorno e non si riesce a fare fronte. Per rilanciare gli obiettivi di questa Campagna, che a due mesi dall’avvio ha comunque consentito di raccogliere un primo importante nucleo di risorse e di dare supporto a decine di bambini, l’Unione ha promosso un’iniziativa di sensibilizzazione nel pomeriggio di giovedì 30 giugno sulla propria webradio, Slash Radio, punto di riferimento per l’informazione verso il mondo della disabilità visiva. La campagna coinvolge le sezioni territoriali, gli Enti collegati all’Unione (l’Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione (I.Ri.Fo.R.), Biblioteca per i Ciechi Regina Margherita di Monza, Scuola Cani Guida-Centro Regionale Helen Keller di Messina, Stamperia Regionale Braille di Catania, l’Agenzia per la Prevenzione della cecità (IAPB) e U.N.I.Vo.C.) e diversi Istituti per ciechi: Istituto Centro Regionale Sant’Alessio di Roma, Istituto per ciechi Francesco Cavazza di Bologna, Istituto dei ciechi Florio e Salamone di Palermo, l’Officina dei Sensi di Ascoli Piceno, Istituto Ardizzone Gioeni di Catania.
Sosteniamo insieme le persone cieche e ipovedenti dell’Ucraina!
L’iniziativa proseguirà anche nelle prossime settimane. Si può donare tramite bonifico bancario dedicato sull’IBANIT66P0200805181000106368942 oppure via PayPal, alla pagina http://www.uiciechi.it/ucraina/raccoltafondi.asp cliccando su “DONA ORA”.
Mitocon – Insieme per lo studio e la cura delle malattie mitocondriali, – associazione di riferimento in Italia per le persone affette da malattia mitocondriale, ci invita a partecipare all’interessante webinar sulle malattie mitocondriali che colpiscono la vista, con focus particolare sulle neuropatie ottiche ereditarie “Aspetti clinici, assistenziali e legali delle neuropatie ottiche ereditarie di natura mitocondriale”, che si svolgerà il prossimo 25 maggio dalle 17 alle 19 su piattaforma zoom.
Le malattie mitocondriali, purtroppo sono poco conosciute e a volte erroneamente scambiate per altre patologie. Sono un gruppo molto eterogeneo di malattie genetiche rare causate dal malfunzionamento dei mitocondri. Possono manifestarsi in diversi modi, a seconda degli organi e degli apparati colpiti. Alcune di esse, come la Neuropatia Ottica Ereditaria di Leber (LHON) e l’Atrofia Ottica Dominante (ADOA), colpiscono principalmente la vista.
Nel webinar saranno trattati gli aspetti clinici, legali e assistenziali delle neuropatie ottiche ereditarie di natura mitocondriale con l’obiettivo di informare e sensibilizzare le persone interessate e la cittadinanza.
Quotidianamente le nostre strutture sono impegnate ad accogliere e ascoltare cittadini con difficoltà visiva, per cui è importante partecipare come soci, dirigenti e operatori impegnati presso le nostre sedi.
Di seguito il link al quale è possibile iscriversi al webinar che si terrà mercoledì 25 maggio dalle 17.00 alle 19.00: https://bit.ly/3ypfaqo.
L’Istituto dei ciechi “Domenico Martuscelli” ha il piacere di annunciare che domenica 19 giugno alle ore 20.30, presso il Teatro “San Carlo di Napoli” si terrà un concerto di beneficenza al quale prenderanno parte la Banda musicale della Polizia di Stato e il grande artista Mario Biondi.
I fondi che verranno raccolti, grazie alla generosità di quanti vorranno partecipare, saranno utilizzati per iniziare a riattivare la biblioteca dell’Istituto e, auspicabilmente, per eseguire riparazioni alle coperture della sede principale.
Confidiamo nella più ampia partecipazione al concerto, augurandoci di poter dare di nuovo vita a questa prestigiosa istituzione che per moltissimi anni ha offerto una casa sicura alle persone affette da gravi disabilità visive.
Ogni donazione (che potrà partire da trenta Euro) darà diritto a un ingresso al concerto.
Nei prossimi giorni verranno comunicate le modalità per effettuare le donazioni e per ritirare i biglietti-invito al concerto.
Nell’attesa di poterci incontrare il 19 giugno, in occasione di questo importante evento, ringraziamo tutti di cuore per la partecipazione e il sostegno.
Vi ricordiamo che sabato 21 maggio dalle ore 9:30 alle ore 10:00 trasmetteremo in diretta dall’Istituto dei Ciechi di Milano la seconda parte della manifestazione “Accessibility Days”; mentre domenica 22 maggio dalle ore 14:50 andrà in onda l’esclusiva radiocronaca, a cura di Valerio Palmigiano e Alberto Galassi, del GP di Spagna, sesta tappa del mondiale 2022 di Formula Uno che si correrà sul circuito di Barcellona.
Di seguito la programmazione di Slash Radio Web relativa alla settimana dal 23 al 29 maggio 2022.
Lunedì 23 maggio:
7:00: “Slash Fitness”, la rubrica con la descrizione degli esercizi ginnici da svolgere in casa, questa settimana realizzata in collaborazione con Marco Fossati;
7:45: “Raccontami”, la selezione giornaliera di racconti per gli appassionati di questo genere letterario;
8:25: “Un libro al giorno”, il consiglio di lettura quotidiano curato e prodotto dal Centro Nazionale del Libro Parlato “Francesco Fratta”;
8:30: l’Oroscopo: cosa dicono le stelle per i 12 segni zodiacali e Almanaccando, i fatti del giorno a ritroso nel tempo;
8:59: il Meteo;
9:00: 9:00: Spotlight – Notizie in primo piano: Attualità, politica, cultura e sport nonché approfondimenti a cura di ospiti del mondo del giornalismo. Per la pagina sportiva doppio collegamento: per il calcio sarà con noi Michael Cuomo di TeleLombardia per parlare del palpitante finale di campionato visto dalla sponda milanista, per la Formula Uno microfono a Valerio Palmigiano di Scuderia Ferrari Club di Riga (Lettonia), per commentare il GP di Barcellona, sesto appuntamento del Mondiale 2022 della Formula 1;
10:30: Slash Sport News, la nostra striscia settimanale che si occupa di tutte le discipline sportive praticate da ciechi e ipovedenti con risultati, classifiche, approfondimenti e interviste ai protagonisti. Nella nuova puntata ci occuperemo di Scherma, Calcio a Cinque categoria B1, canottaggio e ciclismo. Invitiamo le ascoltatrici e gli ascoltatori a partecipare segnalando eventi, storie e competizioni da trattare in trasmissione;
11:00: Guida TV, i nostri consigli, completi di descrizioni, sui programmi di prima serata delle televisioni nazionali;
11:05: “Slash Fitness”;
15:00: Replica della puntata di venerdì 20 maggio di “Slash Disco” a cura di Marco Trombini;
16:00: “Libri alla Radio”;
17:00: “Il ritmo delle Pietre”, replica della quarta puntata della nuova trasmissione quindicinale, a cura di Marta Telatin e condotta da Luisa Bartolucci, che ci porta alla scoperta dell’affascinante mondo dei minerali;
18:40: Guida TV;
19:00: “Slash Fitness”
21:00: “Slash Learning Guitar”, la nuova puntata del corso di chitarra settimanale a cura del musicista Domenico Cataldo
Martedì 24 maggio:
7:00: “Slash Fitness”;
7:45: “Raccontami”;
8:25: “Un libro al giorno”;
8:30: l’Oroscopo e Almanaccando;
8:59: il Meteo;
9:00: Spotlight – Notizie in primo piano;
10:30: “Scrivono di Noi”, la rassegna stampa sugli articoli di quotidiani, riviste e siti web riguardanti il tema cecità e ipovisione;
11:00: Guida TV;
11:15:”C’è luce in cucina“, le gustose ricette e gli utili suggerimenti pratici della nostra chef di fiducia Lucia Esposito;
15:10: “Un libro al giorno” e “GR Sociale”
15:20: “100 anni di questa Unione”, trasmissione prodotta dal Consiglio Regionale della Basilicata dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Onlus-APS;
16:00: SlashBox
in apertura insieme alla Vicepresidente Nazionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Onlus-APS Linda Legname, con la partecipazione dei Centri di Consulenza Tiflodidatticadi Assisi, Napoli, Caserta e Agrigento. Parleremo del nuovo numero di “Gennariello”, lo storico mensile dell’Unione dedicato a bambini e ragazzi in età scolare;
All’indomani del trentennale della strage di Capaci in cui furono assassinati dalla mafia il giudice Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e i cinque uomini della scorta presenteremo “Perché mi chiamo Giovanni” (edito da Rizzoli), l’ultimo pluripremiato libro del giornalista Luigi Garlando
sinossi: Giovanni è un bambino di Palermo. Per il suo decimo compleanno, il papà gli regala una giornata speciale: una gita attraverso la città, per spiegargli come mai, di tutti i nomi possibili, per lui è stato scelto proprio Giovanni. Tappa dopo tappa, nel racconto prendono vita i momenti chiave della storia di Giovanni Falcone, il suo impegno, le vittorie e le sconfitte, le rinunce, l’epilogo. Giovanni scopre che il papà non parla di cose astratte: la mafia c’è anche a scuola, è nel ragazzino prepotente che tormenta gli altri, è nel silenzio di complicità che ne avvolge le malefatte. La mafia è una nemica da combattere subito, senza aspettare di diventare grandi, anche se ti chiede di fare delle scelte e subirne le conseguenze.
Luigi Garlando è la firma di punta della «Gazzetta dello Sport», e da anni scrive libri per ragazzi. Per questo mi chiamo Giovanni è uno dei libri più letti e adottati nelle scuole italiane. Con Rizzoli ha pubblicato anche Camilla che odiava la politica, L’estate che conobbi il Che (Premio Strega Ragazze e Ragazzi 2017), Io e il Papu e Il mestiere più bello del mondo. Faccio il giornalista; è autore anche della fortunata serie Gol! pubblicata da Piemme. Il suo ultimo romanzo è Vai all’Inferno, Dante! (Rizzoli 2020).
in chiusura ospiteremo Silena Santoni, autrice per Giunti editore del romanzo “Volver”
sinossi: Argentina 1977. In un Paese schiacciato da una dittatura feroce, sei personaggi intrecciano, sulle note struggenti di un tango, i loro destini. Uno studente che abbraccia la lotta clandestina e che poi è costretto a fuggire, una madre disperata in cerca di una figlia scomparsa, un console che osa sfidare il regime, un ragazzo derubato della propria identità, un tanghèro di strada assetato di vita. Ognuno a suo modo “ritorna”, come recita il titolo della canzone, ognuno ha una sua ragione per non liberarsi del passato. E poi c’è Martina, il filo rosso che li unisce. Martina ha poco più di vent’anni, una vita agiata e senza scosse fino al momento in cui una serie di eventi drammatici ne travolge l’esistenza. Improvvisamente, misteriosamente Martina scompare. Di lei nessuno sa più niente, né i genitori che la cercano disperatamente, né il fidanzato, né gli amici e i compagni di Università, né il console a cui aveva chiesto aiuto. Sullo sfondo Buenos Aires, personaggio essa stessa, assiste agli orrori che i militari perpetrano silenziosamente, contraddittoria e indecifrabile perfino per chi ci è nato e cresciuto. Un puzzle che si compone di passioni mai sopite, imprevedibili coincidenze, sospetti mai confermati, fino allo sconvolgente, inatteso epilogo.
Una storia di rara potenza.
Silena Santoni: è nata e vive a Firenze. Per molti anni ha insegnato Lettere nelle scuole medie e superiori. Ha frequentato una scuola triennale di recitazione e un corso annuale di sceneggiatura teatrale e scrive brani e adattamenti teatrali per la compagnia Katapult nella quale recita. Una ragazza affidabile (Giunti 2018), il suo romanzo d’esordio, è stato un successo di critica e pubblico, al quale ha fatto seguito nel 2020 Piccola città.
18:35: Guida TV
18:40: Classic Rock On Air
19:10: “Slash Fitness”
20:30: “Cogliamo la Mela tecnologica”, la rubrica a cura di Michela Barrasso che ogni settimana ci porterà nel mondo dei dispositivi Apple;
Mercoledì 25 maggio:
7:00: “Slash Fitness”;
7:45: “Raccontami”;
8:25: “Un libro al giorno”;
8:30: l’Oroscopo e Almanaccando;
8:59: il Meteo;
9:00: Spotlight – Notizie in primo piano;
10:30: “UiciCom”, le notizie, le attività e gli eventi delle sedi territoriali e della Presidenza Nazionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Onlus-APS;
11:00: Guida TV;
11:10: “Slash Motori”, la rubrica settimanale sulla Formula Uno a cura di Scuderia Ferrari Club di Riga con la partecipazione di Valerio Palmigiano, Alberto Galassi e Antonio Caruccio;
14:50: “Un libro al giorno” e “GR Sociale”;
15:00: “Scuola alla Radio”, la rubrica dedicata all’istruzione e alla formazione a cura della Vicepresidente Nazionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Onlus-APS Linda Legname;
16:00: SlashBox
Selezionata da una giuria presieduta da Mogol “La Vita è sempre una magia” è la canzone con cui il giovane cantautore Antoine Ruiz ha vinto ‘Una canzone per la ricerca’, contest promosso da Musica Senza Confini e patrocinato da Fondazione Telethon. Lo scorso dicembre il brano è stato inciso dalla cantante e vocal coach Paola Folli, per un decennio sul palco dei live degli Elio e le Storie Tese. Lo riascolteremo insieme all’autore e all’interprete;
16:30: “Chiedi al Presidente”, lo spazio mensile in cui il Presidente Nazionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Onlus-APS Mario Barbuto risponderà a tutti i quesiti degli ascoltatori. Per ulteriori dettagli si rimanda al Comunicato n. 60;
17:30: Occhio al Futuro, la seconda puntata della nuova rubrica mensile sul Servizio Civile Universale a cura del Gruppo di lavoro 5 – Rapporti sociali dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Onlus-APS, con la partecipazione dei componenti Vincenzo Massa, coordinatore,e Giuliano Frittelli oltre ai volontari e ai presidenti delle sedi territoriali dell’Unione;
18:35: Guida TV
19:00: “Slash Fitness”
Giovedì 26 maggio:
7:00: “Slash Fitness”;
7:45: “Raccontami”;
8:25: “Un libro al giorno”;
8:30: l’Oroscopo e Almanaccando;
8:59: il Meteo;
9:00: Spotlight – Notizie in primo piano;
10:30: “Scrivono di Noi”, la rassegna stampa sugli articoli di quotidiani, riviste e siti web riguardanti il tema cecità e ipovisione;
11:00: Guida TV;
11:15: “C’è luce in cucina”, le gustose ricette e gli utili suggerimenti pratici della nostra chef di fiducia Lucia Esposito;
15:50: “Un libro al giorno” e “GR Sociale”;
16:00: SlashBox
Da giovedì 19 a lunedì 23 maggio si è svolta l’edizione 2022 del Salone Internazionale del Libro di Torino: l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Onlus-APS e il Centro Nazionale del Libro Parlato “Francesco Fratta” hanno allestito uno stand che ha ospitato l’iniziativa “Entra in cabina, spegni la luce”. Ne parleremo con il responsabile della Comunicazione e dell’ufficio stampa Uici Vincenzo Massa e con Francesca Ferraro del CNLP;
“L’imputato imperfetto. Storia del processo Andreotti” (edito da Solferino libri) è la puntuale ricostruzione del tormentato iter giudiziario che solo in parte ha chiarito i lati oscuri della figura centrale della Prima Repubblica, il sette volte presidente del consiglio Giulio Andreotti. Ne parleremo con l’autore, il dottorando in Studi sulla criminalità organizzata Paolo Intoccia
sinossi: Chi è stato veramente Giulio Andreotti, per sette volte presidente del Consiglio e per quasi trenta volte ministro? Questo libro si sofferma su un solo passaggio della sua vita, che coinvolse però, con lui, tutto il Paese e una parte importante della sua storia: il «processo Andreotti», che andò in scena sull’asse giudiziario Roma-Palermo e durò ben undici anni, dal 1993 al 2004. Per la prima volta Andreotti fu chiamato a difendersi in un’aula giudiziaria dall’accusa di essere referente politico di Cosa Nostra. Indagando il diritto e scansando il rovescio, superando amnesie e rimozioni, Paolo Intoccia ripercorre le tre sentenze emesse dai tribunali italiani, prima di assoluzione e poi di parziale conferma della collusione di Andreotti con Cosa Nostra almeno per il periodo fino al 1980, reato poi caduto in prescrizione. E ricostruisce accuse e difese, realtà e rappresentazione della complicità trasversale tra mafia e politica che ha segnato indelebilmente una parte della nostra vita democratica.
Paolo Intoccia si è laureato in Giurisprudenza all’Università degli Studi di Milano con una tesi sul «processo Andreotti», con cui ha vinto il premio nazionale Amato Lamberti. Attualmente è dottorando in Studi sulla criminalità organizzata presso il medesimo ateneo. Questo è il suo primo libro.
Gianfelice Facchetti è un apprezzato attore, regista, scrittore e storyteller, figlio del mitico Giacinto, il capitano della Grande Inter degli anni ‘60 che contribuì a fortificare il mito della “Scala del Calcio”, lo stadio “Giuseppe Meazza”, cui è dedicato il libro “C’era una volta a San Siro” (Piemme)
sinossi: Che sarà di San Siro? Le società di Milan e Inter, cittadini, comitati e istituzioni s’interrogano e si scontrano sul suo futuro: rinnovare la Scala del calcio italiano o abbatterlo e ricostruire un nuovo stadio più funzionale? Difficile rispondere, soprattutto dopo che la pandemia, oltre alle nostre vite, ha stravolto anche il pallone, con porte chiuse e conti in rosso. C’era una volta a San Siro ci invita allora a riguardare il film di ciò che è successo, ricordando protagonisti e prodigi compiuti grazie alla santa alleanza tra spalti e campo. Riavvolgendo il nastro dell’epopea, davanti agli occhi di San Siro vediamo sfilare protagonisti celebrati e dimenticati, derby rosso-nerazzurri, fratelli di campo e fratelli di sangue, gol indimenticabili e gol annullati, notti azzurre, notti magiche o da incubo. Tanti i campioni e gli squadroni cui San Siro ha impresso il marchio dell’immortalità: l’attuale padrone di casa Peppino Meazza e il Grande Torino, il Milan di Rocco e l’Inter di Herrera, Gigi Riva e Pelé, gli olandesi di Sacchi e i tedeschi di Trapattoni, capitan Maldini e capitan Zanetti, Maradona, Totti, Baggio e Del Piero. Ma San Siro siamo anche noi, tifosi che dopo quasi un secolo siamo ancora ai piedi della cattedrale del pallone, confessandole i nostri affanni sottovoce, cantando o gridando, trasfigurandoli in emozioni. Rinnovando amore e fedeltà di anno in anno con un anello – primo, secondo o terzo non fa differenza. Nelle parole di Gianfelice Facchetti, figlio del grande Giacinto e straordinario narratore di sport, la Storia con la S maiuscola si intreccia alle nostre vite e alle nostre passioni. Perché San Siro è la nostra storia.
Gianfelice Facchetti, nato nel 1974, è attore, drammaturgo e regista. Ha collaborato con il «Corriere della Sera» e «La Gazzetta dello Sport». Ha lavorato per La Domenica Sportiva e tiene una rubrica settimanale nella trasmissione di Rai 3 Buongiorno regione. È figlio di Giacinto Facchetti, storica bandiera dell’Inter e capitano della Nazionale italiana, a cui nel 2011 ha dedicato Se no che gente saremmo (Longanesi), vincitore del Premio Bancarella Sport.
18:35: Guida TV
18:40: Classic Rock On Air
19:10: “Slash Fitness”
Venerdì 27 maggio:
7:00: “Slash Fitness”;
7:45: “Raccontami”;
8:25: “Un libro al giorno”;
8:30: l’Oroscopo e Almanaccando;
8:59: il Meteo;
9:00: Spotlight – Notizie in primo piano;
11:00: Guida TV;
11:05: “Il simposio dei lettori” la rubrica settimanale a cura di Rossella Lazzari che consiglierà un libro di narrativa straniera alle nostre ascoltatrici e ai nostri ascoltatori
11:25: “Slash Fitness”;
14:30: “GR Sociale”
15:00: “Slash Learning Guitar”, replica della puntata di lunedì scorso
15:30: “Cogliamo la Mela tecnologica”, replica della puntata di martedì scorso della rubrica a cura di Michela Barrasso che ogni settimana ci porta nel mondo dei dispositivi Apple;
19:00: “Slash Fitness”;
21:00: “Slash Tunes”, la rubrica quindicinale a cura di Gianluca Nucci: un’ora di musica internazionale a 360 gradi. Per interagire e suggerire brani, artisti o generi preferiti scrivete all’indirizzo email slashtunes@yahoo.com;
22:00: “Slash Learning Guitar”, replica della puntata di lunedì scorso
22:30: “Cogliamo la Mela tecnologica”, replica della puntata di martedì scorso della rubrica a cura di Michela Barrasso che ogni settimana ci porta nel mondo dei dispositivi Apple;
Vi segnaliamo che, oltre alla consueta programmazione di contenuti speciali del weekend, domenica 29 maggio dalle ore 14:50 andrà in onda l’esclusiva radiocronaca, a cura di Valerio Palmigiano e Alberto Galassi, del GP di Monaco, settima tappa del mondiale 2022 di Formula Uno che si correrà sul circuito di Montecarlo.
Vi rammentiamo che la replica della programmazione mattutina andrà in onda:
dal lunedì al venerdì dalle ore 12:00 alle ore 14:30,
mentre la replica della programmazione serale andrà in onda:
il martedì, il mercoledì e il giovedì a partire dalle 21:05
Slash Fitness sarà trasmessa anche il sabato e la domenica alle ore 8:00 e alle ore 19:00
Le trasmissioni saranno condotte da Luisa Bartolucci, Chiara Maria Gargioli e Renzo Giannantonio.
Gli ascoltatori, che invitiamo a partecipare con quesiti e contributi, potranno, come di consueto, scegliere diverse modalità di intervento:
– Tramite telefono contattando durante la diretta il numero: 06-92092566
– Inviando e-mail, anche nei giorni precedenti le trasmissioni, all’indirizzo: diretta@uici.it
– Compilando l’apposito form di Slash Radio Web, o scrivendo sulla nostra pagina facebook Slash Radio Web.
– Inviando un messaggio WhatsApp o una nota audio al numero 371 3894496.
Per ascoltare Slashradio sarà sufficiente digitare la seguente stringa: http://www.uici.it/radio/radio.asp, dove troverete i link per tutti i sistemi operativi;
oppure accendere la nostra app Slash Radio Web di Erasmo di Donato, che vi invitiamo a scaricare, onde averci sempre con voi!
sulla quale andremo anche in diretta, in radiovisione ed alla quale vi invitiamo a mettere il vostro like onde divenire nostri followers, grazie.
Vi ricordiamo infine che adesso è ancora più facile ascoltarci: per i possessori dell’assistente vocale Alexa di Amazon è disponibile la skill di Slash Radio Web.
I comandi sono:
– Alexa, AVVIA Slash Radio Web
oppure
– Alexa APRI Slash Radio Web
di seguito il link di riferimento per Alexa Skill su Amazon Prime:
Alberto Tomberli è un ragazzo ipovedente di 25 anni, affetto da una malattia degenerativa della retina. All’inizio dell’anno ha avuto la possibilità di raccontarsi, di raccontare la sua vita, le sue passioni e la sua malattia: ad offrirgliela, la famosa trasmissione televisiva Le Iene che ne ha realizzato un intenso servizio.
Ho deciso di fargli qualche domanda, non solo a proposito di questa esperienza. E ne è uscito qualcosa di molto diverso rispetto a quelle interviste realizzate con lo scopo di costruire un ponte tra disabili e non disabili o di sensibilizzare questi ultimi sul tema della disabilità. È piuttosto un confronto, un dialogo nato dalla curiosità: quella di un ipovedente che parla con un altro ipovedente per avere un’altra prospettiva su come si possa vivere la nostra disabilità. Perché, a volte, a guardar bene il proprio riflesso su uno specchio, notiamo una postura che non ci rendevamo conto di poter avere. E quando ci voltiamo ci sentiamo più consapevoli e arricchiti.
D. Com’è nata l’idea di questo servizio televisivo?
R. In modo assolutamente casuale. Da una telefonata che ho fatto all’Uici di Roma per avere informazioni su spazi dedicati al paratliathon. Il presidente Giuliano Frittelli mi ha risposto che mi avrebbe richiamato dopo essersi informato e che forse avrebbe avuto un regalo per me. Venti minuti dopo mi ha richiamato parlandomi di questa opportunità che si era creata perché un altro ragazzo aveva rinunciato. Ho detto subito di sì, trovando la cosa molto intrigante.
D. Per uno spettatore come me che condivide la tua stessa disabilità è stato un servizio emozionante. Tu ne sei rimasto soddisfatto?
R. Non sapevo quale indirizzo volessero dargli, né l’ho saputo fino alla messa in onda, e devo ammettere di essermi preoccupato, perché sono servizi in cui è facilissimo strumentalizzare questi argomenti. Mi ero preoccupato addirittura che potessero creare un personaggio che non ero io, uno accusabile di essersi venduto e di aver svalutato o banalizzato la figura del disabile. Invece il risultato è stato ottimo, perché non mi hanno snaturato, non esce una caricatura, ma quello che sono veramente.
D. In effetti, ti sei anche preso una bella responsabilità.
R. Quando ho accettato non ci avevo riflettuto, ma poi mi hanno scritto tantissime persone sui social, complimentandosi, facendomi domande, ringraziandomi per avergli dato conforto.
D. È stato qualcosa in più di un servizio sulla tua vita, quindi…
R. Io l’ho vissuto come un servizio di utilità per tutti. Quando ho capito che non c’entravo soltanto io, ho cercato di abbattere lo stereotipo del non vedente passivo che sta a casa fermo sul divano. Spero davvero che questo servizio dimostri finalmente a tutti quali sono le potenzialità di un disabile della vista, che è in grado di fare anche altro oltre al solito centralinista o fisioterapista.
D. Tu sei fiorentino, ma ti sei trasferito a Roma, lontano dalla tua famiglia.
R. Sì, è stata un’altra sfida. Mi sono trasferito per studiare all’università e ora vivo con un amico.
D. Una sfida, soprattutto perché Roma è una città davvero poco accessibile.
R. Roma è una città bellissima e ricchissima di opportunità, ma non ha nulla di accessibile. E quello che sorprende è che tra la periferia e il centro non cambia nulla: io vivo a San Pietro e mi muovo con tutti gli ausili possibili, ma c’è sempre una transenna che travolgo. Stanno in mezzo ai percorsi loges…
D. E li spostano ogni giorno, tra l’altro…
R. Esatto. L’assurdità è che sono stati fatti investimenti, ma poi li hanno abbandonati. Ti dico solo che se cammini a Castel Sant’Angelo lungo il percorso loges ti trovi all’improvviso dentro una bancarella, visto che le hanno sistemate proprio lì.
D. Ti capisco benissimo. Anche io vivo a Roma e ammetto di aver dovuto sviluppare qualche metodo per sopravvivere, ad esempio impormi di non avere mai fretta.
R. Questo è certo, bisogna sempre avere due o tre piani alternativi, essere flessibili, razionali e soprattutto munirsi di tanta, tanta pazienza. Se sei nervoso a Roma non vai da nessuna parte.
D. Anche la mia malattia è degenerativa come la tua e guardandoti nel servizio delle Iene ho avuto come la sensazione di guardarmi allo specchio nella mia quotidianità. La tua vitalità, la tua voglia di fare tantissime esperienze mi è sembrata derivare dalla mia stessa voglia di sfidare il tempo che mi condanna e i limiti che m’impone e che cambiano di giorno in giorno.
R. Sì, le sfide in un certo momento della nostra vita diventano costanti. Con questa malattia, non sapendo mai come andrà a finire, né quando, cerco di fare quante più cose mi è possibile. Ma il tempo non lo vedo solo come un nemico: da un certo senso è uno stimolo.
D. È vero, questo in effetti emerge molto bene dal servizio. Ed emerge anche un messaggio: che possiamo vivere i nostri limiti come un ostacolo insuperabile oppure come un obiettivo da raggiungere e provare a superare costantemente.
R. Sì, credo che la vita, la nostra vita, debba essere affrontata per andare avanti. Poi, ognuno ha un carattere diverso e la prende in un certo modo. Questo non significa che nella mia vita non ci siano mai momenti di down, di scoramento, ma cerco sempre di superarli con una nuova esperienza.
D. Tu studi Relazioni Internazionali, giusto?
R. Sì, ecco, quella è stata una grande sfida, soprattutto scegliere di andarla a studiare a Roma, come ti dicevo. Ma è stata una scelta di passione, perché amo l’ambito delle politiche internazionali, anche se ammetto che è stata una scelta impulsiva che ho fatto senza un progetto preciso.
D. Ti capisco benissimo, a me quella stessa impulsività mi ha spinto fino al dottorato in Filosofia. Anche questo forse riguarda la voglia di fare quante più esperienze possibili finché ci sono possibili, non credi?
R. Sicuramente, anche se una volta laureato vorrei continuare su quella strada, magari entrando in qualche luogo correlato, come la FAO o il WFP.
D. Nel servizio racconti che, a volte, quando entri col bastone in un pub insieme a un amico, chiedano a lui cosa vorresti da bere, piuttosto che a te. Anche a me è capitato, come credo sia capitato a tutte le persone con la nostra disabilità. Una volta mi incazzavo, poi però ho imparato a fregarmene facendomi una risata. Tu che reazione hai?
R. Dipende dai momenti. Non tutti i giorni riesco a riderne, purtroppo. È il modo delle persone che non riesco a sopportare, l’ignoranza. Non credo che dovrebbe essere mai perdonata e per questo non riesco sempre a lasciarla passare con una risata, per quanto sprezzante.
D. La mia è un’autodifesa da tutte quelle volte che una semplice frase mia ha rovinato una bella giornata.
R. È giusto quello che fai tu, è giusto non prendersela più di tanto, ma credo che sia necessario rispondere, perché tre o quattro parole possono far riflettere. Certo, non possono sradicare l’ignoranza, per quello l’unica soluzione sta nell’educazione nelle scuole.
D. Oggi tutti, giovani e meno giovani, usiamo i social e ci conosciamo più gente di quanta ne conosciamo per strada. Ma è una conoscenza virtuale che nasce dalle chat. Io spesso mi sono posto il problema di quando e se dire all’altro della mia disabilità.
R. È una bella questione. Io tendo sempre a non dirlo subito, ma solo perché voglio capire prima com’è la persona, come potrebbe reagire e se vale veramente la pena andare oltre.
D. Scusami se ti sto facendo domande così intime, ma molte di queste sono domande che faccio spesso a me stesso. E una delle più importanti credo sia questa: pensi che senza questa malattia saresti stato la stessa persona che sei?
R. È una domanda che mi faccio spesso anche io. Secondo me non lo sarei stato, semplicemente perché molte attività che faccio sono legate alla mia disabilità. E per molte cose questa malattia per me è un valore. Penso spesso che se non l’avessi avuta sarei stato una persona comune, uno come tanti. Non che sia un pregio, però davvero non è un difetto… non so se capisci cosa intendo… Non significa pensare di essere migliore degli altri, nel senso di essere più buono o più bravo o più intelligente. È qualcosa in più che abbiamo rispetto agli altri, qualcosa come un peso, forse, che ci dà una coscienza diversa delle cose, maggiore, per certi versi.
D. Però stiamo attenti a non dire che la malattia è qualcosa di positivo.
R. Non è, ma può avere qualcosa di positivo. D’altronde lo hai detto tu stesso, ognuno è fatto in modo diverso… Per te cos’ha di positivo?
D. Ora sei tu a fare le domande a me?
R. È il bello di una bella intervista.
D. Penso che la mia malattia mi renda più cosciente del tempo, di essere mortale. Ecco in cosa la trovo positiva: mi costringe a pesare ogni sguardo, a non sprecare nemmeno un attimo del mio tempo e a sfruttarlo per lavorare su me stesso in direzione di una perfezione che so di non poter raggiungere mai, proprio perché la malattia me lo impedisce fisicamente. Eppure continuare a farlo, quasi come a sfidarla, come a dire: vinci tu lo so, ma almeno mi gusto il piacere di aver provato a combatterti…
R. Alessio, scusa se ti interrompo, ma quanto si sente che sei un filosofo!
Il 12 maggio 2022 alle ore 15.00 a Salerno, si è riunita la Direzione Nazionale.
Il Presidente Nazionale, prima di iniziare i lavori, per un saluto, passa la parola al Presidente Regionale Pietro Piscitelli, all’Assessore al Turismo del comune di Salerno, Alessandro Ferrara, ad Andrea Volpe consigliere regionale della Campania, all’Assessore alle politiche sociali e istruzione della giunta regionale della Campania, Lucia Fortini, al Presidente Territoriale di Salerno Raffaele Rosa.
Viene approvato il verbale del 14 aprile 2022.
Si procede alla presa d’atto dei verbali e altri documenti:
Gruppo di lavoro 3 – Pari opportunità–Donne, Anziani, Giovani, Ipovisione
Il verbale del Gruppo 10 OND su LEGGE 22 dicembre 2021, n. 227 Delega al Governo in materia di disabilità.
Il progetto ANFAS. Percorso di formazione per arrivare all’agenzia anti discriminazione.
Al punto successivo viene esposta la situazione sull’iniziativa di solidarietà in favore dei non vedenti e ipovedenti del conflitto in Ucraina. Il Presidente Barbuto invita tutte le sezioni a comunicare le iniziative messe in campo ivi comprese le disponibilità all’accoglienza diretta dei rifugiati. Il Presidente, inoltre, fa appello a tutte le strutture UICI e agli enti collegati di continuare a sostenere l’azione di raccolta fondi promossa dalla Presidenza nazionale.
Di seguito si passa all’illustrazione dello schema per il Fondo di Solidarietà per le sedi territoriali e viene illustrata la proposta con i criteri e requisiti per l’accesso. A tal proposito, il Presidente Nazionale propone che nei primi giorni di giugno si possa promuovere una riunione esplicativa con tutti i Presidenti Territoriali per condividere tale documento e ascoltare i loro suggerimenti e proposte.
Si passa, poi, a esaminare la proposta sulla celebrazione della Giornata del sordocieco, istituita dall’UICI il 27 giugno 2017, da realizzare insieme alla Lega del Filo d’Oro, Ente Nazionale Sordi e Fiadda. L’organizzazione della giornata dovrebbe vedere il coinvolgimento del Ministro Erika Stefani, allo scopo di realizzare l’evento presso la Sala multimediale di Palazzo Chigi. Oltre alla richiesta di una modifica della legge 107/2010, la manifestazione darà importanza a persone sordocieche che racconteranno la loro storia di vita.
Il Presidente Barbuto propone alla Direzione Nazionale la definizione di un modello base per le verifiche presso le sezioni UICI. Su suggerimento di alcuni componenti della Direzione viene proposto di aggiungere allo schema: il patronato, che tutti i documenti siano accessibili, uso e aggiornamento anagrafica soci, servizio accompagnamento realizzati anche tramite la sede territoriale UNIVOC.
Viene discussa, al punto successivo, la proposta e il preventivo per la fornitura del comunicatore vocale Alexa. Amazon propone l’aggiunta di due applicazioni: lettura dei quotidiani (eValues), periodici e riviste dell’Unione; fruizione del Libro Parlato. Amazon offre l’acquisto di 20.000 dispositivi a un prezzo fortemente scontato. La Direzione approva all’unanimità e si conta di poter installare tutti i dispositivi presso il domicilio dei soci entro la primavera del 2023.
Il Presidente propone la nomina di Marino Attini quale componente del CdA della Biblioteca Italiana per Ciechi di Monza. Dopo ampia discussione alla quale intervengono tutti i componenti, la Direzione approva la proposta del Presidente Nazionale a maggioranza, con il voto contrario del componente Lapietra che aveva proposto la propria candidatura.
Viene esaminata la situazione degli Istituti dei ciechi Paolo Colosimo e Domenico Martuscelli di Napoli. Il componente Massa volge un ampio rapporto sulla situazione, evidenziando i progressi nel processo di recupero e risanamento del Martuscelli e la paralisi amministrativa, organizzativa e gestionale del Colosimo. Ringrazia il Consigliere Nazionale Fornaro per il contributo fornito, attraverso un documento ben articolato sull’attuale situazione in cui versa l’istituto Colosimo. Il presidente propone la costituzione di un gruppo di lavoro per quanto riguarda il Colosimo, coordinato da Vincenzo Massa, composto da: Giuseppe Fornaro, Nunziante Esposito, Mario Mirabile e Pietro Piscitelli.
La Direzione Nazionale, inoltre, discute del progetto “AppleOpenMuseum (Museo storico dell’Apple). L’associazione culturale “Vintage Technologies Salento” con sede a Copertino (Lecce), chiede il partenariato all’UICI per questa iniziativa, la Direzione approva.
Per il patrimonio vengono accolte le richieste delle sedi di Sondrio, Molise, Messina., Avellino
La Direzione assegna un contributo al Consiglio regionale della Liguria per sostenere il concorso di audio narrativa “Ascoltami ti racconto una storia.”
La Direzione conclude i suoi lavori alle ore 20.15 con le comunicazioni del Presidente e dei componenti, seguite dal saluto dei consiglieri nazionali Nunziante Esposito e Giuseppe Fornaro e dei presidenti delle sedi territoriali della Campania Mariateresa Fattoruso, Raffaela Masotta, Giulia Cannavale e Mario Mirabile che hanno preso parte a tutti i lavori insieme all’intero Consiglio regionale.
Da domani UICI presente all’evento con un proprio stand
Dal 19 al 23 maggio l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti parteciperà al Salone internazionale del Libro con un proprio stand, curato insieme al Centro Nazionale del Libro Parlato, dove tutti i giorni i visitatori potranno partecipare a uno speciale percorso immersivo nel mondo della disabilità visiva.
L’iniziativa dell’UICI – dal titolo “Entra in cabina, spegni la luce” – consentirà di vivere un’esperienza di ascolto al buio attraverso una voce narrante che guiderà il pubblico alla scoperta del mondo della cecità, facendo toccare con mano libri tattili e altri oggetti di uso quotidiano dei non vedenti.
Da segnalare, inoltre, l’iniziativa del “Reading al buio” organizzata da Fondazione LIA (Libri Italiani Accessibili) per venerdì 20 maggio alle ore 15 per scoprire come un libro accessibile può essere letto senza distinzioni sia attraverso la vista sia attraverso la barra Braille e la sintesi vocale. Lo Stand di UICI (J01) è situato nel Padiglione 2. Il Salone del Libro sarà aperto giovedì 19 maggio dalle ore 10 alle 20, venerdì 20 e sabato 21 maggio dalle 10 alle 21; domenica 22 e lunedì 23 maggio dalle ore 10 alle 20.