U.I.C.I. Mantova – L’arte da vedere con le mani

Autore: Mirella Gavioli

L’arte è da vedere con le mani a luci spente: “Da queste parti è vietato non toccare”

Esperienza sensoriale al buio grazie alla collaborazione fra lo scultore Ruggero Marrani e l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti. In Mostra opere interattive e rumorose

Una mostra da vedere anche con le mani e con le orecchie. Opera da toccare, da sentire perché l’arte si gusta in molti modi. Lo ha dimostrato l’artista Ruggero Marrani, con la sua esposizione dedicata all’esplorazione culturale al buio, inaugurata il mese scorso alla galleria Arianna Sartori di Mantova il 25 e il 28 giugno, un gruppo di non vedenti dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Mantova è stato coinvolto in questa esperienza, accompagnando visitatori vedenti bendati in questa insolita esperienza.

La mostra è stata realizzata appunto in collaborazione con la sezione mantovana dell’associazione, col patrocinio del comune e del Lions Club Andrea Mantegna. Lo scultore Marrani ha guidato l’esplorazione tattile delle opere esposte, dando così la possibilità a chi non le può apprezzare attraverso la vista di poterle conoscere con l’uso del tatto e dell’udito.

Le sculture esposte fino all’8 luglio analizzavano vari aspetti del vivere e del creare. Si parla di “aerosculture, sculture interattive e sculture rumorose”. L’esposizione era interattiva. La parola d’ordine, vietato non toccare. Le sculture interattive e rumorose hanno coinvolto lo spettatore che ha potuto così intervenire in prima persona sull’opera, ruotandola, scomponendola, e anche suonandola.

Per uno scultore, creare con le mani è del tutto normale. Marrani vuole che anche lo spettatore comprenda, senta e veda, attraverso il tatto, l’udito: “Non solo le mani sanno vedere ma… sanno anche pensare!”. Ed è proprio attraverso il tatto e ciò che questo senso può trasmettere sia alle persone che non vedono – sia a coloro che, anche solo per pochi minuti, vengono privati della vista attraverso una benda oscurante – che si possono percepire dettagli quali liscio e il ruvido. Le diverse tipologie di superfici e lavorazioni, forme e dimensioni, i materiali e sviluppare riflessioni, interpretazioni, emozionali autentiche e non condizionate da uno sguardo spesso veloce e superficiale.

Toccare un’opera, poterla conoscere nei particolari più nascosti, è un’esperienza unica, ti fa entrare in profonda relazione con l’artista. Se ne possono ascoltare le sfaccettature materiali e concettuali in modo più completo e coinvolgente, più da protagonista della mostra che da semplice visitatore o spettatore. Le persone vedenti hanno espresso un piacere conosciuto e inaspettato, un’esperienza certamente più completa, lenta, attenta, profonda, attraverso la quale si entra in sintonia con la scultura e con lo scultore, con i diversi materiali spesso irriconoscibili al solo uso della vista. Che è distratta primariamente dalla percezione dei colori, così come le diverse sensazioni trasmesse dall’individuazione di dettagli e dei materiali non sempre facili da individuare e apprezzare.

Mai come in questa mostra, ci è stato possibile conoscere e interagire così bene con le opere esposte. Gli approfondimenti scambiati direttamente con lo scultore ci hanno aperto un mondo a noi per lo più sconosciuto. Opportunità che, con la nostra presenza ed esperienza abbiamo offerto con piacere e soddisfazione al pubblico che ha partecipato con entusiasmo. Si è potuto meglio comprendere il valore degli altri sensi a supporto della vista, la sensibilità e le potenzialità che si possono comunque avere in sua mancanza.

U.I.C.I. Catania – I lidi della Plaia dove sosterà il camper

Autore: Giuseppe Lazzaro Danzuso

Sabato 23 luglio secondo appuntamento con “La prevenzione non va in vacanza”: l’unità mobile oftalmica dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, munita di dispositivi anti-Covid, è stata davanti al lido Arcobaleno. Ad agosto gli altri appuntamenti della campagna condotta con l’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità

Sabato 23 luglio secondo appuntamento sul lungomare della Plaia a Catania con gli screening oculistici gratuiti dell’edizione 2022 de “La prevenzione non va in vacanza”, campagna lanciata dal Consiglio regionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti con la collaborazione dell’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità.

“Con la campagna di quest’anno – ha ricordato il presidente regionale Gaetano Renzo Minincleri – abbiamo cominciato martedì scorso, quando la nostra unità mobile oftalmica, un camper perfettamente attrezzato per le visite specialistiche, ha sostato davanti al lido Arcobaleno, dove rimarrà anche oggi fino alle 13”.

Come già lo scorso anno, il camper è munito di dispositivi per la sicurezza anti-Covid – una speciale lampada a fessura, disinfettanti a base di sostanze cloro-attive, materiali usa e getta comprese le mascherine – per garantire la massima sicurezza dei pazienti e degli operatori.

“In agosto, poi – ha aggiunto Minincleri – il camper offrirà visite gratuite, sempre dalle 9 alle 13, il 2 davanti al lido Aurora, il 4 davanti al lido Verde, il 5 davanti al lido Polifemo, l’8 davanti al lido Azzurro per poi tornare il 12 al lido Arcobaleno, chiudendo così questa campagna dal notevole significato sociale”.

“Gli appuntamenti con gli screening gratuiti – ha sottolineato l’oculista Lucia Scalia – sono complessivamente sette. Nel primo abbiamo già avuto una buona risposta, in particolare da anziani e bambini. Ma ci aspettiamo un incremento delle richieste di visita. In estate, al mare, bisogna sì divertirsi, ma anche proteggere i nostri occhi dal sole e dalla sabbia. Così, sul camper, sottoponiamo i pazienti a una serie di esami per escludere miopia, ipermetropia, astigmatismo, ma anche per prevenire patologie meno conosciute”.

È opportuno che, in particolare i giovani, facciano controllare i propri occhi, sottoposti a stress anche per l’uso sempre più frequente di schermi a luce blu: pc, tablet e smartphone.

E uno dei pazienti della prima giornata della campagna, il signor Spitalieri, ha lanciato un appello alle mamme di San Giorgio, Librino “e di tutte le zone vicine alla Plaia” perché facciano visitare i loro bambini.

“La prevenzione di oggi – ha detto – potrà evitare domani delle malattie agli occhi ai vostri ragazzi”.

Al termine della visita, infine, vengono donati ai pazienti dei cappellini con il logo dell’iniziativa.

U.I.C.I. Brescia – Vedere l’arte: chi ha detto che serve la vista?

Il progetto frutto della collaborazione tra Accademia Laba, Cfp Vantini, Scuola di arte sacra di Firenze e UICI di Brescia

Una mostra al Museo Diocesano “Sculture dall’invisibile” e un workshop per ciechi e ipovedenti innovativo.

“Non dar retta ai tuoi occhi e non credere a ciò che vedi: gli occhi vedono soltanto ciò che è limitato”. Da scoprire, invece, c’è molto di più: un universo sinestesico cui accedere attraverso “passi dell’arte”, testimonianza di una possibilità per ribadire forte e chiaro che “la disabilità non è un mondo a parte, ma è una parte del mondo”.

E, al contempo, “l’arte un diritto di cittadinanza che va esteso al massimo e con ogni mezzo, affinché tutti possano avere l’occasione di viverla da protagonisti”.

Così, in continuità di intenti con la nostra “Sculture dall’invisibile”, allestita fino al 18 Luglio al Museo Diocesano di Brescia, durante il fine settimana il progetto frutto della collaborazione tra accademia di Belle Arti Laba, Cfp Rodolfo Vantini, Scuola di Arte Sacra di Firenze, patrocinato dall’UICI (Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti), sezione territoriale di Brescia, si è concretizzato in un nuovo, sperimentale momento di incontro e confronto sul campo andato in scena proprio nelle aule della Laba e nel laboratorio della stessa Vantini di Rezzato. Dove per quattro giorni, da mattina a sera, ha preso forma un workshop per non vedenti e ipovedenti, che ha delineato un percorso originale e all’avanguardia senza frontiere e senza barriere. Entrato nel vivo prima con la lavorazione dell’argilla, quindi plasmando il marmo di Botticino, materia d’elezione, capace di esprimersi attraverso molteplici sfumature sensoriali colte da Alessandro Tornello Vicepresidente dell’UICI, Marco Venturelli, Renato Hagman e Matteo Vezzoli.

Ovvero gli apprendisti scultori che si sono dati da fare con precisione, curiosità e tanta passione, lavorando di fino affiancati dai docenti della Scuola d’Arte Sacra di Firenze (Fernando Cidoncha Pérez, Massimo Gulisano), dall’artista ipovedente Antonio Ruggeri e, contestualmente, anche dai docenti di scultura della Vantini (Silvia Maffioli, Angelo Bordonari e Pietro Maccioni) con alcuni studenti Laba come assistenti (Domenico Barreca, Luna Belotti e Luca Passeri).

Comune il soggetto scelto per l’opera: una mano. Da realizzare con grande meticolosità e altrettanta sensibilità, tra colpi di martello e scalpello, rafforzando il meccanismo di appropriazione e ricostruzione della composizione.

Il workshop che, fra i tanti momenti significativi ha contemplato anche una visita al museo del marmo di Botticino assieme al direttore Maurizio Bettinzoli e un incontro con l’artista Giuseppe Tregambe, non rimarrà ovviamente un episodio isolato. Al contrario, apre la strada ad una pianificazione già focalizzata e destinata a nuovi sviluppi. Come hanno sottolineato Marcello Menni e Lara Vianelli, rispettivamente direttore dell’Accademia di Belle Arti Laba e direttrice della Scuola Vantini: “Il nostro convincimento è che non vi sono ostacoli o tabù che non possano essere affrontati con intelligenza, competenza e rispetto”.

Slash Radio Web – Conversazioni d’arte

Per il ciclo: Mediterraneo. Culture, scambi e immaginari condivisi

Mangiare nel Mediterraneo: diete, cibi e cultura immateriale

28 luglio 2022 – ore 16.00-18.30

Il 28 luglio dalle 16.00 alle 18.30 su Slash Radio Web andrà in onda il secondo appuntamento del programma “Conversazioni d’Arte”, per il ciclo: “Mediterraneo. Culture, scambi e immaginari condivisi”, per divulgare i tratti tipici della civiltà mediterranea, patrimonio condiviso da tante diverse realtà culturali che si affacciano sul mare interno.

La seconda tappa di questo viaggio affronterà il tema del cibo, trattando nello specifico: la Dieta Mediterranea, che dal 16 novembre 2010 è nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità. Ad avanzare la candidatura sono state Italia, Spagna, Grecia e Marocco e nel 2013 si sono aggiunti Cipro, Croazia e Portogallo, infatti il Comitato Intergovernativo della Convenzione UNESCO sul Patrimonio Culturale Immateriale ha riconosciuto nella Dieta Mediterranea, uno dei tratti peculiari della cultura del Mare nostrum.

La Dieta Mediterranea è stata così definita: “un insieme di abilità, conoscenze, pratiche e tradizioni che spaziano dal paesaggio alla tavola, che comprendono le coltivazioni, il raccolto, la pesca, la conservazione, lavorazione, la preparazione e, in particolare, il consumo degli alimenti. […] caratterizzata da un modello nutrizionale che è rimasto costante nel tempo e nello spazio, […] la Dieta Mediterranea (dal greco diaita, o stile di vita) riguarda più che i semplici alimenti. Essa promuove l’interazione sociale, […] ha dato origine a un considerevole corpo di conoscenze, canzoni, massime, racconti e leggende. Si tratta di un sistema radicato nel rispetto per il territorio e la biodiversità, e garantisce la conservazione e lo sviluppo delle attività tradizionali e artigianali legate alla pesca e all’agricoltura nelle comunità mediterranee […]”.

Apriremo la puntata con un brano tratto da Les surprises d’Hérodote di Lucien Febvre (1940), per concentrare l’attenzione del pubblico su un paradosso: quei frutti, quelle piante, quegli alberi, costitutivi nel nostro immaginario del paesaggio mediterraneo, sono in realtà stati importati da terre lontane.

Seguirà un intervento di Leandro Ventura, storico dell’arte del Ministero della Cultura e direttore dell’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale, che affronterà il rapporto tra Dieta Mediterranea e sistemi culturali delle regioni interessate. Ci parlerà delle tradizioni enogastronomiche italiane cui l’Istituto, attraverso il Geoportale della Cultura Alimentare (www.culturalimentare.beniculturali.it), sta dedicando un progetto di mappatura e documentazione: si tratta di un racconto delle storie e delle tradizioni che si nascondono dietro un prodotto o un piatto tipico.

Sarà la volta, quindi, di Stefano Pisani, sindaco di Pollica-Acciaroli, oltre che referente degli Elementi italiani del Patrimonio Culturale immateriale dell’UNESCO. Lui parlerà del Festival della Dieta Mediterranea, una piattaforma che vuole diffondere tale patrimonio, dando risalto ai numerosi attori del mondo scientifico, istituzionale e privato che da anni si battono per la tutela e la valorizzazione della Dieta Mediterranea in ogni suo aspetto: dalla dimensione culturale, alla valorizzazione delle filiere, importanti per il ruolo che svolgono.

Una seconda lettura, tratta dal Viaggio in Italia di Johann Wolfgang von Goethe (1786-1788), offrirà una suggestiva evocazione di quegli elementi dello scenario mediterraneo, i limoni, i pesci e i crostacei, che tanto colpirono il celebre umanista tedesco.

Seguiranno gli interventi a cura dell’Associazione Italiana Sommelier (AIS), tenuti da Marco Albanese, delegato dell’AIS Lecce e provincia, e dal sommelier leccese Antonio Tramacere, dedicati al ruolo del vino nel racconto della storia e delle tradizioni dei territori del Mediterraneo. Ci sarà il racconto del percorso che Tramacere ha affrontato per diventare il primo sommelier ipovedente dell’Associazione e si discuterà delle iniziative benefiche e di inclusività sociale promosse dall’AIS.

Come di consueto arricchiranno le Conversazioni d’arte le “pillole di SlashArt”. In questa trasmissione, curata da Alessia Varricchio del Museo Tattile Statale Omero e con il coordinamento di Annalisa Trasatti, si tratterà de La cultura della plastica: arte, design, ambiente.

La rubrica delle attività accessibili, attualmente in corso sul territorio nazionale, completerà l’incontro con l’intervento di Giorgia Corso, coordinatrice dei Servizi educativi e referente per l’accessibilità dei Musei Reali di Torino. La dott.ssa sarà chiamata a illustrare la visita tattile “Aggiungi un posto alla tavola del re: percorso inclusivo accessibile alle persone con disabilità visiva”, che narra la storia e la trasformazione dei cibi alla corte dei Savoia, dalla dispensa alla tavola del sovrano. La lettura delle ricette di due piatti tipici del territorio Piemontese, tratte da Cucina borghese semplice ed economica del famoso cuoco di corte Giovanni Vialardi (1886), arricchiranno la rubrica, mostrando come le ricette, e gli usi della cucina nobiliare, abbiano influenzato la cucina borghese.

Alla trasmissione, condotta da Luisa Bartolucci dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, prenderanno parte: Leandro Ventura, direttore dell’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale – MiC; Stefano Pisani, sindaco di Pollica-Acciaroli, referente degli Elementi italiani del Patrimonio Culturale immateriale, Marco Albanese, delegato dell’Associazione Italiana Sommelier – Lecce e provincia, Antonio Tramacere, sommelier dell’Associazione Italiana Sommelier – Lecce, Alessia Varricchio e Annalisa Trasatti del Museo Tattile Statale Omero di Ancona; Giorgia Corso, coordinatrice dei Servizi educativi e referente per l’accessibilità dei Musei Reali di Torino, Elisabetta Borgia della Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali, Servizio I Ufficio Studi – MiC.

Per ascoltare Slash Radio Web sarà sufficiente digitare la seguente stringa: http://www.uiciechi.it/radio/radio.asp dove troverete i link per tutti i sistemi operativi, oppure collegarsi con la pagina Fb di SlashRadio Web (https://www.facebook.com/SlashRadioWeb/?fref=ts).

Gli ascoltatori potranno scegliere diverse modalità di intervento e partecipazione: tramite telefono contattando durante la diretta i numeri: 06-92092566, inviando e-mail, anche nei giorni precedenti la trasmissione, all’indirizzo: diretta@uici.it oppure compilando l’apposito modulo di Slashradio.

Il programma radiofonico è curato dalla Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali, Ufficio Studi – Centro per i servizi educativi (Sed) in collaborazione con Slash Radio Web, la radio ufficiale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS-APS.

Il contenuto delle trasmissioni andate in onda può essere riascoltato sul sito del Sed all’indirizzo www.sed.beniculturali.it, sul sito dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS-APS all’indirizzo www.uiciechi.it/ArchivioMultimediale e sulla pagina facebook di Slash Radio Web.

Contributo dei lettori – Quando si organizza bene, tutto diventa possibile!

Autore: Michela Galetto

Vorrei raccontarvi la mia esperienza, visto che da fan trentennale e sfegatata di Jovanotti, non vedevo l’ora di vivere il famoso Jovabeach.

In Italia, ormai è tutto evento, quindi, dopo due anni di pandemia, è normale che un concerto del genere possa attrarre migliaia di persone.

Veniamo a ciò che mio marito ed io, entrambi non vedenti, abbiamo vissuto alla tappa di Albenga, perché è facile lamentarsi quando le cose vanno male, meno ringraziare, quando invece funzionano, come in questo caso.

Un po’ timorosa, qualche mese prima, ho seguito le indicazioni dell’app Jovabeach dove c’è scritto che, per le persone disabili, bisogna inviare un email all’organizzazione perchè, essendo su sabbia, è prevista un’apposita pedana, con posti limitati.

La risposta è arrivata il pomeriggio precedente il concerto, quando ormai pensavo di dover rinunciare.

Un addetto ci avrebbe aspettato all’ingresso dell’ippodromo – luogo scelto per ospitare l’evento, vista la grandezza delle spiagge liguri- e ci avrebbe consegnato il biglietto, indicandoci la pedana.

Arriva il fatidico giorno: giungiamo all’ippodromo, emozionati. Un addetto ci viene incontro, legge il nostro nome da un elenco e ci consegna il biglietto.

Unico neo: ci dice, probabilmente dando per scontato che io ci veda benissimo, che la pedana dei disabili è subito dopo il palloncino verde.

Sconcertati, travolti dal caldo e dall’atmosfera particolare che si respira, iniziamo a seguire la pista. Il palco, immenso, è proprio di fronte a noi. Gente che balla ovunque, assiepata sul prato.

Ai lati della pista, si sussegue una serie di stand colorati. Decidiamo di proseguire: chiederemo a qualcuno.

Dopo un po’, davanti a noi, arriva una ragazza con le stampelle. Chiediamo a lei e la seguiamo, incoraggiati dalla sua gentilezza.

Finalmente, dopo pochi passi, ecco la pedana: è un palco di legno, con una ringhiera, alto circa un metro e mezzo.

Due ragazzi addetti all’area ci sorridono. Uno dei due ci prende a braccetto, ci accompagna sulla rampa, posizionata dietro la pedana, ci fa sedere su due sedie di plastica, sotto un ombrellone. Ci spiega che, se abbiamo bisogno di andare in bagno o altro, di chiamarlo pure. Ci sono altri disabili presenti, coi loro accompagnatori. I due ragazzi instancabili, compaiono di tanto in tanto, con acqua, richieste su come vada. Sono stati i nostri angeli custodi per otto ore, sotto il sole, sempre sorridenti e gentili.

Dopo un pomeriggio di ospiti, con qualche incursione, finalmente, il concerto di Jovanotti inizia.

Dalla nostra posizione soprelevata, privilegiata, sentiamo benissimo.

La descrizione sommaria a me e mio marito ce la fa uno dei due ragazzi: Jovanotti è vestito un po’ come Jack Sparrow, cioè da pirata, con dei cappelli che alterna.

Ci racconta un po’ anche la scenografia: un maxischermo gigante, un cuore enorme sulla destra del palco e una palla a specchi sulla sinistra.

Dopo il fantastico concerto, penso come faremo ad uscire con ventimila persone?

Niente paura: la sicurezza ha pensato anche a questo.

I due ragazzi e due addetti alla sicurezza, radunano tutto il gruppo e ci scortano fuori, al sicuro, senza essere travolti dalla gente che usciva.

Non posso far altro che ringraziare per l’accoglienza, la gentilezza, la capacità organizzativa. Non è facile rendere un evento accessibile con tanta gente, ma credo che l’organizzazione ci sia riuscita benissimo, nel migliore dei modi.

Ringrazio ancora i due ragazzi addetti alla pedana dei disabili che sono stati meravigliosi e gli uomini della sicurezza.

E naturalmente… Jovanotti che, nel suo piccolo, pensa anche ai suoi fan speciali!

I lavori della Direzione Nazionale

Autore: A cura di Vincenzo Massa e la segreteria di Presidenza

Il 14 luglio alle ore 08.30 si è riunita a Roma, la Direzione Nazionale in seduta ordinaria.

È stato approvato il verbale della riunione del 16 giugno 2022 con una puntualizzazione richiesta dalla componente Leporini.

Si è preso atto dei seguenti documenti:

– Articolo della lega del Filo d’oro “Ecco cosa manca ancora per garantire i diritti delle persone sordocieche”;

– Rassegna stampa sulla V Giornata Nazionale delle persone sordocieche;

– Verbale riunione GdL1 – Tutela – Lavoro, Previdenza, Pensionistica, Legislazione, Diritti svoltasi il 7 giugno 2022;

– Verbale riunione Organo di Vigilanza dell’8 giugno 2022;

– Verbale riunione GdL3 Pari Opportunità – Donne, Anziani, Giovani, Ipovisione svoltasi il 22 giugno 2022;

– Comunicazione di rinuncia del Consiglio Regionale UICI Veneto alla possibilità di svolgere per quest’anno nel Veneto la Giornata Nazionale del Cane Guida ritenendo disfunzionale due giornate nazionali soprattutto per il fatto che in Veneto sia il giorno successivo a quella di Torino. In proposito, il Presidente pensa che si possa celebrare in Veneto, nella città di Venezia, la Giornata nazionale del Braille. La Giornata nazionale del cane Guida dovrebbe tenersi domenica 16 ottobre mentre la Direzione dovrebbe svolgersi il 15 ottobre a Torino. La Presidenza Nazionale, in collaborazione con la sede regionale e le sedi territoriali del Piemonte, definirà dettagli e programmi della manifestazione.

– Richiesta del coordinatore nazionale dei fisioterapisti di organizzare l’Assemblea Nazionale dei Coordinatori Regionali e del Comitato Nazionale dei Fisioterapisti UICI dopo il 2 ottobre in modalità webinar;

– Interrogazione a risposta scritta concernente la richiesta di chiarimenti urgenti sulla situazione dell’Istituto Paolo Colosimo di Napoli. La risposta è stata ritenuta insufficiente e parziale per cui l’UICI Campania ha deciso di inviare una nuova nota al presidente della Giunta regionale della Campania, Vincenzo De Luca, per ottenere un chiarimento definitivo sulla gestione e il funzionamento dell’Istituto.

– Si è stabilito, su richiesta del coordinatore del Comitato Nazionale dei giovani, di organizzare una riunione in presenza in concomitanza con l’Assemblea Nazionale dei Quadri e di avere un incontro con il Presidente e i componenti della Direzione che vorranno intervenire.

– Si è preso, altresì, atto della sintesi dell’Assemblea Generale dell’EDF svoltasi ad Atene il 25 e 26 giugno u.s. e che ha riconfermato le presenze di Giampiero Griffo, Luisa Bosisio Fazzi e Pietro Barbieri all’interno del direttivo.

– Fra la documentazione si è preso atto della relazione sui test relativi all’accessibilità dei POS touch con software dedicato, redatta da Nunziante Esposito con il contributo di tutto il gruppo specifico del GdL4.

Relativamente alla solidarietà alle vittime della guerra in Ucraina, a seguito della campagna di comunicazione e della trasmissione dedicata su Slash Radio del 30 giugno u.s., sono stati raccolti circa 40.000 Euro. 15 mila saranno trasferiti all’EBU e il resto sarà impiegato a supporto delle persone presenti in Italia e provenienti dall’Ucraina.

Con grande commozione è stata accolta la richiesta di aiuto e sostegno alimentare per cento famiglie di ciechi e ipovedenti del Burkina Faso, Paese con il quale esiste un gemellaggio.

Sono stati approvati i progetti del Fondo di Solidarietà per le sedi regionali, ivi compresi i contributi annuali per le risorse umane con un impegno finanziario per la Sede nazionale di oltre 600 mila Euro in diciotto mesi.

Per il Premio Braille 2022 che si svolgerà il 17 novembre alla Scala a Milano, la Direzione Nazionale ha deliberato le modalità di partecipazione per i soci, dirigenti territoriali e nazionali. Un apposito comunicato renderà presto conto in dettaglio delle modalità di sostegno alla partecipazione dei soci.

Sulla quota tessera ridotta sarà richiesto un parere pro veritate di natura legale in merito alla deliberazione del Consiglio Nazionale del 22 giugno u.s. e nel contempo sarà predisposta un’apposita modulistica per la concessione agevolata che sarà comunque in capo al Consiglio sezionale.

Viene accolta la proposta di F&B Associati di monitorare costantemente i progetti regionali, territoriali e per aree di competenza del PNRR a cadenza quindicinale.

Vengono definite le regole e modalità di accesso e fruizione dello Smart Working per i dipendenti dell’Unione. Tali criteri verranno raccomandati anche alle sedi regionali e territoriali.

Per il Patrimonio, vengono esaminate le richieste delle sedi territoriali di Cagliari, Firenze, Frosinone, Pordenone e Torino.

Nelle comunicazioni dei componenti viene esaminato il modello di tessera associativa, al quale vengono apportate ulteriori, lievi modifiche rispetto a quanto presentato nell’incontro on line del 7 luglio.

La riunione termina alle ore 12.50.

Spettacolo – “Le Supplici” di Euripide

con Francesca Ciocchetti, Matilde Facheris, Maria Pilar Pérez Aspa, Arianna Scommegna, Giorgia Senesi, Sandra Zoccolan, Debora Zuin

Regia Serena Sinigaglia

Sabato 23 luglio – ore 21.30 Arena Palutina – Sarsina

Un gruppo di donne di Argo, madri dei guerrieri argivi morti nel fallito assalto a Tebe, si riunisce presso l’altare di Demetra per supplicare gli ateniesi di aiutarle a dare degna sepoltura ai figli, poiché i tebani negano la restituzione dei cadaveri. Il re ateniese Teseo decide di aiutarle. Quando un araldo tebano giunge per intimare a Teseo di non intromettersi negli affari di Tebe, invano Teseo tenta di indurre l’araldo all’osservanza della propria legge che impone di onorare i morti, ingaggiando con lui un dialogo nel quale il re difende i valori di democrazia, libertà, uguaglianza di Atene, contrapposti alla tirannide di Tebe. L’accordo non viene trovato e la guerra tra le due città è inevitabile, e viene vinta da Atene, con la conseguente restituzione dei cadaveri. Mentre i figli dei caduti sfilano con le ceneri dei propri cari, finalmente sepolti, ex machina compare Atena, che fa impegnare con un giuramento solenne Teseo e Adrasto a un’eterna alleanza fra Atene e Argo.

Ingressi:

Ridotto per non vedente/ipovedente

Omaggio per accompagnatore

IMPORTANTE:

Per predisporre il servizio di audiodescrizione è necessario sapere in anticipo il numero dei partecipanti all’iniziativa.

Per questo motivo vi invitiamo a prenotare entro le 48 ore prima della data di spettacolo.

Questo ci darà modo di organizzare il tutto nel migliore dei modi.

Grazie!

Nel caso non vi fossero prenotazioni il servizio di audiodescrizione non verrà realizzato.

U.I.C.I. Catania – Sole, mare e controlli oculistici gratuiti

Autore: Giuseppe Lazzaro Danzuso

Martedì 19 e sabato 23 luglio le prime due mattinate in cui l’unità mobile oftalmica dell’Unione, munita di dispositivi anti-Covid, sosterà davanti a un lido del lungomare della Plaia. Prossimamente sarà diffuso il calendario completo degli appuntamenti de “La prevenzione non va in vacanza”

Torna “La prevenzione non va in vacanza”, iniziativa che, organizzata dal Consiglio regionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti con la collaborazione dell’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità, offre ai siciliani screening oculistici del tutto gratuiti.

“Come è ormai consuetudine – ha affermato il presidente Gaetano Renzo Minincleri – anche in quest’estate Consiglio regionale dell’Uici e Iapb Italia hanno deciso di sostenere questa campagna di notevole significato sociale. Davanti ai lidi balneari di Catania sosterà la nostra unità mobile per accogliere tutti i cittadini che intendono sottoporsi a uno screening per prevenire le disabilità visive”.

L’unità mobile oftalmica dell’Uici è un camper perfettamente attrezzato per le visite specialistiche: un medico oculista sottoporrà i pazienti a una serie di esami per escludere miopia, ipermetropia, astigmatismo, ma anche per prevenire patologie meno conosciute e che si possono riscontrare solo in fasi tardive quando la diagnosi è più semplice ma la cura della malattia è più complicata.

“La campagna – ha sottolineato il presidente Minincleri – è stata indetta perché l’estate può nascondere delle insidie che è meglio conoscere: alcune affezioni oculari sono legate all’estate, al sole, alla sabbia, per cui è opportuno che, in particolare i giovani, si sottopongano a controlli, anche per comprendere come ci si deve comportare in certe circostanze. Gli occhi, infatti, sono sottoposti a stress anche per l’uso sempre più frequente di schermi a luce blu: pc, tablet e smartphone”.

“Il nostro compito – ha concluso – è quello di ricordare a tutti come il bene della vista sia prezioso e vada salvaguardato sempre. E speriamo che i cittadini apprezzino questo nostro impegno e partecipino numerosi”.

Martedì 19 e sabato 23 luglio, dunque, l’unità mobile oftalmica dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti sosterà, dalle 9 alle 13, davanti al Lido Arcobaleno.

Come già lo scorso anno, il camper è munito di dispositivi per la sicurezza anti-Covid – una speciale lampada a fessura, disinfettanti a base di sostanze cloro-attive, materiali usa e getta -, per garantire la massima sicurezza dei pazienti e degli operatori. Inoltre saranno fornite gratuitamente delle mascherine.

Nei prossimi giorni sarà diffuso il calendario completo degli appuntamenti de “La prevenzione non va in vacanza” con l’elenco di tutti i lidi del lungomare della Plaia davanti ai quali sosterà il camper.

Concorso nazionale di lettura “Louis Braille”

Autore: Pietro Piscitelli

la Finale della 15° Edizione tra presente e futuro

Il 28 maggio scorso si è tenuta a Paestum (Salerno) la Finale del Concorso nazionale di lettura “Louis Braille”, giunto alla sua 15° Edizione.

Il Concorso, organizzato dalla Biblioteca Italiana per i Ciechi “Regina Margherita”, ha una valenza nazionale in quanto coinvolge tutte le sezioni territoriali e i Consigli Regionali dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti. A tal fine l’iniziativa rappresenta da lungo tempo un’ulteriore testimonianza della solida collaborazione tra i due Enti, che per mesi hanno lavorato anche per questa edizione in sinergia.

Le Fasi del Concorso sono state infatti le seguenti: dal 01 luglio al 15 settembre 2021 si è tenuta la Prima Fase, quella Provinciale, durante la quale i partecipanti di tutta Italia potevano competere con altri partecipanti dello stesso territorio nella lettura in Braille di un brano non scolastico e sconosciuto al lettore.

Fin dalla prima fase i concorrenti sono stati divisi in 6 categorie:

1) Scuola primaria – 1° ciclo;

2) Scuola primaria – 2° ciclo;

3) Scuola secondaria di primo grado;

4) Scuola secondaria di secondo grado – biennio;

5) Scuola secondaria di secondo grado – triennio;

6) Università e adulti.

Con tutta evidenza, la divisione in categorie ha consentito il confronto tra persone che potessero essere quanto più possibile vicine come età e quindi anche come esperienza e bagaglio culturale.

Nella seconda fase, ovvero quella Regionale svoltasi dal 16 settembre al 31 ottobre, coloro che si sono qualificati a livello provinciale sono stati valutati dai Consigli Regionali UICI, che hanno poi scelto le persone che avrebbero rappresentato la rispettiva Regione a livello nazionale.

Una volta selezionati i 16 finalisti per la fase Nazionale, numero che si è ridotto per cause di forza maggiore a 7 candidati, essi hanno partecipato alla finale presso la splendida cornice del Mec Paestum Hotel di Capaccio (Salerno), esibendosi di fronte ad una Commissione giudicatrice così composta:

1) Pietro Piscitelli: Presidente della Biblioteca Italiana per i Ciechi;

2) Nicola Stilla: Presidente del Club Italiano del Braille;

3) Giovanni Battista Flaccadori: Docente e Presidente del Consiglio Regionale UICI Lombardia;

4) Stefano Taroni: Membro del Comitato Nazionale dei Giovani UICI;

I lavori sono iniziati alle 10,00, con due soli intermezzi per la pausa pranzo alle 12,15 e poi alle 15,30 per l’intervento del Dr. Mario Barbuto, Presidente Nazionale UICI, che in collegamento via ZOOM ha rivolto “un grande grazie a tutti i partecipanti, che affermano ancora una volta l’importanza del Braille come sistema di lettura, di scrittura, di integrazione. Vorrei soffermarmi anche sul Concorso, che ho seguito in tutte le sue edizioni e al quale ho anche partecipato direttamente: ricordo con piacere la sensazione del mettersi alla prova dimostrando le proprie capacità di lettura, e con ancora più piacere le tante conoscenze che ho avuto modo di fare quando partecipai. Ecco, io spero che tutti i partecipanti possano portare con sé questi bei ricordi, come fu per me qualche anno fa”.

La partecipazione, purtroppo, è stata fortemente limitata da cause di forza maggiore che sono intervenute nel corso del tempo. In questo senso, basti pensare che la Finale era prevista per dicembre 2021, ma il repentino peggioramento della situazione pandemica sul territorio italiano ha spinto alla massima prudenza e quindi al rinvio sine die dell’evento.

Quando, finalmente, il Governo ha eliminato gran parte delle restrizioni per gli eventi si approssimava la fine dell’anno scolastico che, sommato al timore per gli spostamenti da una parte all’altra dell’Italia e a qualche caso di positività al Covid, ha fatto più che dimezzare la partecipazione dei finalisti, passati da 16 a 7. Una serie di sfortunate circostanze che speriamo di non dover fronteggiare mai più, soprattutto per non dilapidare l’impegno profuso da coloro che si sono adoperati per garantire una partecipazione più elevata possibile.

Fatta questa amara ma inevitabile premessa, passiamo al resoconto della Finale.

La valutazione dei partecipanti ha tenuto conto, come da bando di Concorso, della precisione nella lettura, della fluidità, della correttezza, della postura e della espressività dimostrate. Terminate le esibizioni di tutti i lettori, la Commissione ha espresso un voto in quarantesimi che ha decretato i posizionamenti finali.

Il punteggio minimo da ottenere per risultare vincitori era stato fissato dalla Commissione in 32/40, soglia superata da almeno un partecipante in tutte le categorie presenti.

Sono risultati quindi vincitori:

Gentile Eva (Campania): Scuola primaria – secondo ciclo. Punteggio conseguito: 37/40;

Stipa Lorenzo (Marche): Scuola secondaria di primo grado. Punteggio conseguito: 34/40;

Trapani Sharon Pia (Campania): Scuola secondaria di secondo grado – biennio. Punteggio conseguito: 38/40.

Vale la pena di sottolineare come certamente il Concorso nazionale di lettura “Louis Braille” sia nato per mettere a confronto i non vedenti di tutta Italia riguardo alla padronanza che essi hanno del sistema, ma anche per sensibilizzare la cittadinanza su ciò che l’invenzione di Louis Braille ha rappresentato e rappresenta ancora oggi per i non vedenti di tutto il mondo.

Questa 15° Edizione rimarrà comunque nella storia: le difficoltà non sono mancate, ma tra pochissimi mesi il Concorso ripartirà con nuovo slancio, introducendo delle novità che siamo sicuri faranno il piacere dei partecipanti, nella speranza che tutti i problemi dettati da circostante esterne e incontrati nel 2021 e nel 2022 vengano lasciati alle spalle.

U.I.C.I. Lombardia – Notizie dal Consiglio regionale lombardo Uici

Mostra “Io ti vedo così: le foto che mostrano come vede il mondo una persona con disabilità visiva”

Come vedono il mondo le persone con disabilità visiva? Come vedono la natura, le persone, gli animali, la città chi ha problemi con la vista e a causa di una patologia vede il mondo offuscato o con un quadro visivo limitato? A raccontarlo, attraverso le immagini, è l’artista Beatrice Pavasini che il 23 luglio dalle 9 alle 20 sarà protagonista a Lierna, nel lecchese sul lungo lago Castiglioni, della mostra “Io ti vedo così”.

Una mostra fotografica itinerante proposta dall’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS-APS di Lecco con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Lierna. Una carrellata di immagini che mostrano il mondo così come lo percepiscono le persone con disabilità visiva. Una mostra che nasce da un lavoro svolto all’interno del gruppo di sostegno mensile del Centro Regionale di Ipovisione dell’Unità Oculistica di Cesena, insieme alla sezione territoriale dell’Unione italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Forlì.

La mostra della Pavasini comprende una carrellata di pannelli fotografici che riproducono figure umane, elaborate e modificate dalla stessa artista, che mostrano come vedono gli occhi di chi è ipovedente. Il tutto corredato da didascalie che spiegano la patologia e che problemi provoca alla vista. Un modo non solo per sensibilizzare la popolazione sull’importanza della prevenzione, ma anche per abbattere barriere e pregiudizi nei confronti di chi ha problemi visivi. Perché, solo vedendo come vede una persona con disabilità visiva, ci si rende conto degli ostacoli che ogni giorno questa persona deve affrontare.

Una mostra allestita anche per celebrare il 25esimo anniversario dell’UICI di Lecco e per ricordare alla popolazione di imparare a vedere con occhi diversi chi, per malattia o per un trauma, non vede perfettamente. Perché la disabilità visiva resta ad oggi, purtroppo, una disabilità che isola e rende la persona invisibile. Anche se queste persone hanno affinato un modo tutto personale per “osservare” e conoscere il mondo.

“Le persone che vedono bene hanno una scarsa conoscenza dei problemi che nella vita di tutti i giorni deve affrontare una persona con un serio deficit visivo – commenta Paola Vassena presidente UICI di Lecco -. Questo può a volte determinare diffidenza nei confronti di chi non vede o vede poco. Si è quindi sentita l’esigenza di sensibilizzare e informare i cittadini attraverso un’esperienza che possa risultare di forte e immediato impatto visivo ed emotivo”. La presidente Paola Vassena e Angela Gianola (referente del gruppo ipovisione del Consiglio regionale lombardo UICI) invitano non solo i lecchesi a vivere questa intensa esperienza di “indossare gli occhiali” di chi non vede.