Sommario della rivista “Sonorama” n. 10 ottobre 2018

Tracce:

2 Sommario
3 POLITICA – La crisi del PD spiegata a Krugman
4 PERSONAGGI – Giorgio Vacchiano: “Ho scelto di restare in Italia per afre ricerca”, di Massimiliano Mattiello
5 MODA – Versace: da Gianni a Donatella fino alla vendita a Kors, di Simone Marchetti e Anna Franco
6 EDITORIA – La “Storia ebraica di Inge Feltrinelli”, scomparsa a 88 anni, di Roberto Zadick
7 CINEMA – Sulla mia pelle, una rivolta morale, di Gianluca Peciola
8 ARTE – Marina Abramovic, opere e performance
9 MUSICA – Ray Charles, the genius
10 AMBIENTE – La microplastica, di Riccardo Quinitili
11 Cucina e dintorni – Le nostre ricette
12 Vini – Il pecorino d’Abruzzo
13 Bosco Martese: tra sentieri senza tempo sulle orme della Resistenza, di Daniele Tempera
14 Celestino V, il Papa del Gran Rifiuto
15 Si fa presto a dire pane, di Livia Montagnoli e Annalisa Zordan, I PARTE
16 Le migliori pizzerie d’Italia, a cura di Sara Bonamini
17 San Gregorio Armeno: 10 curiosità sulla strada dei Presepi
18 Le residenze reali Borboniche in Campania
19 Alla riscoperta del “Quinto Quarto”, di Dario Vista
20 Poesia – Filastrocca sul pane, di Gianni Rodari

Per informazioni sulle riviste è possibile scaricare il Listino abbonamenti 2018 al link: http://www.uiciechi.it/servizi/somm_stampaassoc.asp

Sommario della rivista “Pub” n. 9 settembre 2018

Tracce:

2 Sommario
3 Comunicato – ECP Pegaso e CEFUL / Educatori Professionali
4 Così nasce il genio, di Elena Meli
5 La verità sulla vita su Marte, di Cesare Guaita
6 E io mi difendo così, di Gabriele Ferrari
7 Il cuore blu dei Balcani, di Manuela Schirra
8 L’amante della Regina, di Massimiliano Griner
9 I vizietti dei bisnonni, di Claudia Giammatteo
10 E’ una specie di magia, di Matteo Bonassi
11 E’ sempre stata una stella, di Elisa Leonelli
12 Gosling sulla Luna, di Tiziano Marino
13 La vita mi ha indicato la strada della felicità, di Stefania Zizzari
14 E’ grazie alla televisione se ho sposato Ilary, di Solange Savagnogne
15 Arriva il kit green per la tua pelle, di Laura D’Orsi
16 C’è una nuova atmosfera a Londra, di Alessia Cogliati
17 Su WhatsApp… la nuova dipendenza si chiama “Orbiting”, di Lisa Corva

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C N L P – “La vita in un istante”, di Gabrielle Zevin

Si comunica che è disponibile all’interno del catalogo online il seguente audio libro: “La vita in un istante”, di Gabrielle Zevin – Numero Catalogo: 89807

Aviva Grossman ha ventun anni e un’unica colpa: essersi innamorata di un importante uomo politico. Ma, quando quella relazione diventa di dominio pubblico, i media non hanno pietà: travolta da una valanga di accuse, illazioni e (falsi) moralismi, Aviva non trova comprensione neppure nella famiglia ed è costretta ad allontanarsi dalla Florida e a cambiare nome, nella speranza che il tempo cancelli le tracce del suo errore. Se non il perdono, almeno l’oblio Tredici anni dopo, Jane Young abita in un paesino del Maine con la figlia Ruby. Ha una bella casa, un buon lavoro, una vita tranquilla. Ma tutto cambia quando Ruby inizia a fare ricerche sul padre, che lei non ha mai conosciuto. Nell’era di Internet, nulla si cancella e, ben presto, Ruby si trova di fronte a una verità sconcertante. Possibile che sua madre abbia mentito a tutti sulla propria identità e sul proprio passato? Ruby deve sapere. Perciò scappa a Miami, alla scoperta delle sue origini. E così anche Jane sarà costretta ad affrontare il fantasma di Aviva Col suo stile delicato, ironico e sorprendente, Gabrielle Zevin ci racconta cosa significa essere donna nel mondo di oggi, un mondo in cui agli uomini è concesso tutto, mentre le donne sono ancora giudicate a ogni passo. Un mondo in cui basta un istante per stravolgere una vita. Ma anche un mondo che si può che si deve affrontare a testa alta, con coraggio e determinazione, per affermare il proprio diritto alla felicità.

Per effettuare il download degli audiolibri, gli utenti già registrati possono accedere alla pagina del “Libro parlato online” digitando http://lponline.uicbs.it/

C N L P – “Fame”, di Roxane Gay

Si comunica che è disponibile all’interno del catalogo online il seguente audio libro: “Fame”, di Roxane Gay – Numero Catalogo: 89790

In principio è il candore dei dodici anni. Quando pensi che nessuno a cui vuoi bene possa farti del male. Poi succede l’impensabile. Un atto di violenza feroce. E Roxane, annientata dalla vergogna, incapace di parlare o chiedere aiuto, comincia a mangiare, mangiare, mangiare. A barricarsi in un corpo che diventa ogni giorno più inespugnabile dagli sguardi maschili, una fortezza dove nessuno sarà più capace di raggiungerla. Quella di Roxane Gay è la storia di un desiderio insaziabile, di battaglie sempre perse contro un corpo ammutinato, di una lotta contro una cultura che spinge le donne a odiarsi se non corrispondono alle aspettative. Ma la fame di Roxane Gay è anche il motore della sua fenomenale spinta creativa e della sua sulfurea personalità. Oggi è un’intellettuale, attivista e scrittrice, una delle voci più rispettate della sua generazione. Soprattutto una donna che ha trovato le parole per raccontare la propria storia.

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C N L P – “Quando”, di Walter Veltroni

Si comunica che è disponibile all’interno del catalogo online il seguente audio libro: “Quando”, di Walter Veltroni – Numero Catalogo: 89779

Giovanni si risveglia dal coma nel luglio del 2017. Aveva vent’anni quando la sua vita si interruppe. L’ultimo ricordo, prima dell’incidente, è in piazza San Giovanni, il 13 giugno 1984. Insieme al padre e alla fidanzata sta partecipando al dolore collettivo per la morte di Enrico Berlinguer. Dopo oltre trent’anni la vita ricomincia. Giovanni rinasce, adulto. Tutto è cambiato. Si trova in un nuovo secolo, in un nuovo millennio. Non c’è più il mondo che ha lasciato: i partiti, gli stati, i personaggi. Il modo di vivere, di sapere, di comunicare è stravolto, per lui un universo ignoto. Giovanni è come un bambino cinquantenne. Deve imparare una vita inedita e conoscere, accettandolo, il destino di chi ha amato quando ne aveva venti. Ad aiutarlo a rinascere ci sono Giulia, la suora tormentata che l’ha accudito per buona parte della degenza, Daniela, la psicologa dalla malinconia sottile, e suo figlio Enrico, ragazzino saggio e disilluso. Quando non celebra solo la memoria collettiva di un’epoca lontana ma radicata nelle coscienze. È il racconto del presente, meraviglioso e terribile, riconosciuto con la nitidezza di occhi che lo incontrano per la prima volta. È il romanzo per ognuno di noi: per chi ha vissuto, senza mai sentirsi solo, la forza di un ideale oppure lo ha mancato per ragioni anagrafiche e ne avverte la potenza o il rimpianto.

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C N L P – “Ore 15:17 attacco al treno”, di A. Sadler, A. Skarlatos e S. Stone

Si comunica che è disponibile all’interno del catalogo online il seguente audio libro: “Ore 15:17 attacco al treno”, di Anthony Sadler, Alek Skarlatos e Spencer Stone – Numero Catalogo: 89767

Nelle prime ore della sera del 21 agosto 2015, il mondo assiste stupefatto alla notizia di un attacco terroristico sul treno Thalys n. 9364 diretto a Parigi, sventato da tre giovani americani in viaggio attraverso l’Europa. Spencer Stone, sergente dell’Air Force, Alek Skarlatos, soldato della Guardia nazionale dell’Oregon reduce da una missione in Afghanistan, e Anthony Sadler: tre amici con la fissazione per la storia militare cresciuti insieme, che proprio in una vita di lealtà e di sostegno reciproco hanno trovato il coraggio di agire in quei momenti fatali. Le intenzioni di Ayoub El-Khazzani, marocchino di ventisei anni, erano chiare: aveva con sé un Kalashnikov AK-47, una pistola, un taglierino e una quantità sufficiente di munizioni per uccidere tutti i passeggeri a bordo. L’ISIS era pronto a colpire ancora una volta. “Non appena realizza ciò che succede sul treno, Anthony sente il suo corpo cambiare. Rilascio di sostanze chimiche, vasocostrizione, sospensione dei sistemi non essenziali. Gli zuccheri affluiscono dove necessario: la sua sensazione è quella di poter disporre di un’energia sovrumana. Il suo corpo si sta alleggerendo dei sensi che non sono coinvolti nel compito che deve affrontare. È una cosa difficile da spiegare: i loro corpi si trasformano.” A quel punto i tre ragazzi “fanno solo il loro dovere”, come ripetono quasi ossessivamente nelle interviste dei giorni successivi. La storia che raccontano in questo libro dimostra come gli eroi non siano che uomini normali, che fanno la migliore delle cose nella peggiore delle circostanze.

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C N L P – “L’opera poetica”, di Amelia Rosselli

Si comunica che è disponibile all’interno del catalogo online il seguente audio libro: “L’opera poetica”, di Amelia Rosselli – Numero Catalogo: 89640

Il Meridiano propone l’intera opera poetica di Amelia Rosselli. Nella raccolta d’esordio, “Variazioni Belliche”, emergono già i tratti costitutivi della sua poesia, nella quale prende corpo una struttura metrica chiusa per contenere un’esperienza del mondo lacerante, tragica. La tensione sperimentale si allenta nel secondo libro, “Serie Ospedaliera”, in cui la Rosselli si cimenta in un difficile dialogo con i modelli letterari. Con “Documento” si entra in una stagione nella quale emerge una sofferta condizione esistenziale. L’impegno letterario tuttavia non si interrompe: da “Primi Scritti” a “Sleep” viene confermato un lavoro senza discontinuità in cui la traduzione – documentata nel Meridiano – spesso surroga il venir meno della scrittura creativa. In questo Meridiano la complessa opera della Rosselli viene affrontata con strumenti filologici accuratissimi: l’équipe dei curatori, coordinata da Stefano Giovannuzzi, ha avuto accesso a documenti d’archivio mai finora studiati e propone quindi i testi in una nuova versione, fedele all’ultima volontà dell’autrice, e in una nuova disposizione cronologica. L’introduzione è affidata a Emmanuela Tandello; la documentatissima cronologia consente di ripercorrere tutte le tappe di una travagliata esperienza umana, intellettuale e poetica.

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Comunicato stampa – 11 ottobre: Giornata Mondiale della Vista

U.I.C.I. è presente su tutto il territorio nazionale con iniziative gratuite di prevenzione

Roma, 9 ottobre 2018 – In tutto il mondo si celebra la “Giornata Mondiale della Vista”. L’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti ormai da cento anni è impegnata in una delle più grandi battaglie di civiltà e di progresso del genere umano: la lotta contro la cecità; per la difesa e la tutela della vista.

I nostri volontari, tutti gli amici oculisti e ortottisti, le nostre unità mobili con gabinetto oculistico a bordo, oggi più ancora che negli altri giorni dell’anno, sono all’opera nelle città, nelle piazze tra la gente; nelle scuole tra i bambini e i ragazzi; nei luoghi di lavoro; per diffondere la cultura della prevenzione, per offrire informazioni, strumenti e risorse che possano aiutare a preservare il dono prezioso della Vista.

Vivono nel mondo circa un miliardo di individui con gravi problemi oculari e soprattutto una platea molto più vasta di persone che rischiano di mettere in pericolo la propria vista, spesso per scarsa attenzione alla prevenzione e alle semplici pratiche quotidiane da adottare a sua tutela e garantirne il buon funzionamento per tutta la durata della vita.

Alla classe politica e amministrativa del Paese, sia nazionale sia territoriale, l’Unione ricorda oggi il proprio impegno quotidiano in difesa della vista come servizio da rendere all’intera popolazione e come obiettivo primario della propria missione associativa e della propria azione politica.
Ai cittadini tutti, e soprattutto ai giovani e ai ragazzi, l’UICI desidera rivolgere la propria attenzione speciale perché abbiano massima cura della propria vista, da salvaguardare e proteggere contro i piccoli e grandi rischi quotidiani: gli eventi traumatici sempre in agguato, il lento e silenzioso insinuarsi di patologie oculari che possono causare anche seri danni agli occhi quando non sono trattate con adeguata tempestività.

Le nostre sedi dell’Unione, le nostre strutture specializzate e le nostre competenze in tutta Italia sono a disposizione dei cittadini ogni giorno per offrire gratuitamente indicazioni e orientamento per vincere, tutti insieme, questa grande battaglia di civiltà che ci vede impegnati a tutelare e custodire con amore il dono prezioso della vista.

Desideriamo offrire il nostro contributo alla cittadinanza Perché piccoli problemi oculari siano risolti in modo rapido e positivo e grandi criticità vengano affrontate con il supporto di una Associazione come la nostra, ricca di cento anni di esperienza diretta sul campo.
Noi ciechi e ipovedenti, infatti, fra tutti, sopra tutti, portiamo sulla nostra pelle e nella nostra anima il marchio di dolore di una vita vissuta nel buio e nel disagio troppo spesso, magari, a causa di una cattiva o mancata prevenzione o di un intervento tardivo e quindi ormai inefficace che ci rende, nostro malgrado, i primi testimonial della lotta per la prevenzione della cecità.
Difendiamo i nostri occhi tramite semplici azioni individuali di protezione.
Sosteniamo le campagne di prevenzione dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti per salvaguardare la vista, un grande dono della natura agli esseri viventi.

Mario Barbuto – Presidente Nazionale Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti

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L’Unione Italiana Ciechi e degli Ipovedenti ETS – APS è un ente morale con personalità giuridica di diritto privato, cui la legge e lo statuto affidano la rappresentanza e la tutela degli interessi morali e materiali dei non vedenti nei confronti delle pubbliche amministrazioni. L’Unione Italiana Ciechi e degli Ipovedenti ETS – APS ha per scopo l’integrazione dei non vedenti nella società, perseguendo l’unità della categoria. Per il raggiungimento dei suoi fini l’Unione ha anche creato strumenti operativi per sopperire alla mancanza di adeguati servizi sociali dello Stato e degli altri enti pubblici. In particolare vanno ricordati il Centro Nazionale del Libro Parlato, il Centro Ricerca Scientifica, l’I.Ri.Fo.R. (Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione), l’Agenzia per la Tutela dei Diritti e l’Istituto Nazionale Valutazione Ausili e Tecnologie per l’autonomia dei ciechi e degli ipovedenti. L’Unione ha anche istituito la Sezione Italiana della Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità. L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti fa parte, quale membro fondatore, della Federazione tra le Associazioni Nazionali delle persone con Disabilità (FAND).

Per un approfondimento consultate le specifiche sezioni all’interno del nostro sito – www.uiciechi.it
Riferimenti per i Media
Imageware | +39 02700251
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Andrea Spaziani – aspaziani@imageware.it

Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti
Katia Caravello – katia.caravello@uiciechi.it
Componente Direzione Nazionale UICI
Relazioni Esterne

Istruzione – Il binomio didattico tra docente disciplinare e quello per il sostegno…, di Marco Condidorio

Cosa fa in aula il docente?
Per rispondere alla domanda proviamo a individuarne l’origine:
La famiglia chiede insistentemente ore di sostegno nella certezza di poter assicurare così il diritto allo studio del proprio figlio ma, davvero è così?
La risposta è sì! Ma, evidentemente non in senso assoluto e comunque vi sono variabili da cui dipende il successo scolastico del nostro discente: i tempi d’assegnazione del docente per il sostegno; la formazione specifica dello stesso e le competenze educative oltre a quelle didattiche; la motivazione del docente a restare sul sostegno o comunque le ragioni della scelta e l’attitudine all’esercizio dell’empatia.
Il docente sul sostegno didattico, si sostituisce al collega di materia?
Certo che no!
Debbono assolutamente cooperare e relazionarsi entrambi con l’alunno/studente.
Chi fa e cosa?
Il docente per il sostegno didattico deve vigilare affinché sia attuato il PEI in tutte le sue parti e deve garantire quanto previsto nel documento ai fini dell’integrazione scolastica del discente.
Attua la didattica appropriata all’esigenze del discente e assicura una metodologia di valutazione degli apprendimenti ai fini dell’attestazione delle conoscenze e delle competenze acquisite dall’alunno/studente.
Non si sostituisce all’assistente alla comunicazione o per l’autonomia né al personale ausiliario; figure quest’ultime di cui si deve comunque e sempre prevedere l’intervento nel PEI.
L’assistente alla comunicazione o per l’autonomia ex lege 104/92 art.13 com.3 non svolge alcuna attività didattica disciplinare, ma di supporto e guida alla comunicazione.
Per alunni/studenti in situazione di cecità assoluta, di ipovisione grave o lieve la figura è l’educatore tiflologico, esperto in scienze tiflologiche di cui parleremo; oggi solitamente si fa riferimento, per i nostri alunni/studenti alla figura dell’assistente alla comunicazione.
La famiglia vive direttamente preoccupazioni e timori, per cui la domanda “Cosa faccia il docente in aula” deve poter essere esplicata sondando tutte le sfaccettature interne ed esterne al mondo della scuola, ma senza perdere mai di vista il significato didattico ed educativo che svolge il professionista quale docente.
Qualsiasi sia la ragione per cui un docente è in aula, quella dominante riguarda comunque la trasmissione dei saperi quali contenuti delle diverse discipline: italiano, storia, matematica, geografia, educazione motoria, musica; insomma, opera al fine di trasmettere contenuti mentali da sé al discente, da una testa ad un’altra.
Non li racconta semplicemente ma, adotta un metodo che chiamiamo “didattica”.
C’è differenza tra il docente disciplinare e quello per il sostegno?
Sostanzialmente no.
Entrambi trasmettono contenuti disciplinari da una persona ad un’altra, da loro al discente ma, evidentemente con metodologie differenti ovvero con didattiche afferenti, il primo alla disciplina, il secondo all’alunno o discente in situazione di disabilità.
Il docente di italiano avrà necessariamente una didattica attraverso cui impartire i contenuti disciplinari: per esempio la didattica che poggia sul criterio fono-sillabico/ortografico: didattica che si basa sulla sillaba in quanto facile da isolare. Generalmente consiste nell’associare ad ogni sillaba un simbolo figurativo.
O, il metodo globale: caratterizzato dall’enfatizzazione di una lettura il cui fine sia la comprensione del testo o parola letta.Il metodo presenta alcune difficoltà tra cui quella di un accesso diretto al lessico, tema su cui mi riservo di discuterne dettagliatamente in una sede dedicata specificatamente alla didattica della letto/scrittura.
Il docente per il sostegno dovrà applicare una didattica specifica che, nel rispetto di quella proposta dal docente disciplinare, afferente appunto alla materia di italiano per esempio, tenga conto delle criticità sensoriali e/o fisiche che di fatto impediscono all’alunno/studente di ricevere in modo paritario i medesimi contenuti trasmessi ai suoi compagni, con tempi però diversi e tecnologie appropriate alle sue stesse potenzialità.
Il docente per il sostegno dunque svolge attività didattica disciplinare, sì ma, con l’impiego di strumenti e/o tecnologie utilizzabili direttamente dall’alunno/studente per cui lo stesso, autonomamente poi sia nella condizione di gestire quanto appreso per potersi esercitare e mostrare così il proprio percorso di apprendimento ed essere valutato dall’insegnante per il sostegno e dai colleghi di materia.
Il momento della verifica, infatti, è assolutamente decisivo ai fini della valutazione degli apprendimenti che, nel caso di un alunno o studente cieco assoluto, ipovedente lieve o grave saranno resi manifesti agli occhi dei docenti attraverso metodologie e strumenti direttamente fruibili ed utilizzabili dall’alunno o studente in situazione di minorazione visiva, fosse anche solo la sua stessa voce o mani che scrivono utilizzando strumenti tecnologici appropriati, vedi la dattilo Braille o il pc munito di display Braille.
Sorge spontanea la domanda: chi educa l’alunno/studente alla conoscenza e all’uso degli strumenti e dei materiali affinché sia autonomo pari ai compagni?
Come detto sopra, Lo vedremo oltre.
Torniamo al docente per il sostegno di cui a questo punto sottolineiamo il termine “didattica”. Perché?
Semplice quanto essenziale, perché il docente per il sostegno è docente per il sostegno alla didattica specifica.
Sottolineare poi il ruolo del docente per il sostegno didattico rispetto al contesto classe è assolutamente necessario alla comprensione del concetto di “sistema didattico-educativo” nel quale opera, non solo il docente per il sostegno didattico, ma anche quello curricolare.
Le due figure si completano o e non si sostituiscono, come già scritto, rispetto alla specificità dei ruoli anzi, evitando ogni tipo di delega, i risultati migliori in termini di apprendimenti li raggiungono solo nella cooperazione e nell’esercizio della professione docente attraverso una sintesi didattica che rispetti e operi in funzione dei tempi e degli apprendimenti d’ogni singolo discente, compreso quello in situazione di minorazione sensoriale e/o con minorazione aggiuntiva.
Il docente dunque ha competenze didattiche sì, ma anche educative in quanto dev’essere competente nell’educazione dei sentimenti e delle emozioni, la letteratura per esempio è generalmente un modello di didattica nel senso che presenta sottoforma di poesia, racconti situazioni emozionali di diversa natura.
E così, il nostro docente di sostegno alla didattica, non ha solo il ruolo di trasmettere contenuti disciplinari, ma anche di educare il discente all’esercizio del sé in relazione al mondo con la conoscenza di questi.
Ecco, il discente deve poter costruire due mappe essenziali per la crescita e la sua maturità: quella cognitiva e quella emotiva.
Per quella cognitiva necessita di una didattica specifica, non speciale; un approccio metodologico rispettoso dei tempi e delle sue potenzialità; di una didattica pensata quasi su misura ma che lo lasci libero ed autonomo nella elaborazione dei contenuti trasmessi dal maestro, dal docente; la didattica, quando appropriata non condiziona ma consegna; attraverso l’insegnamento di contenuti specifici il discente acquisisce un sapere che, se sta percorrendo adeguatamente il proprio cammino di alunno/studente potrà diventare il bagaglio culturale da cui attingere per e in ogni occasione della vita.
Mentre la didattica non appropriata non consegna, ma segna e dunque condiziona il discente ad un “sentire del mondo” alterato rispetto alla realtà, relegandolo ai margini di un analfabetismo cognitivo ed emotivo.
Ecco perché il docente per il sostegno didattico, pari al docente di materia, deve possedere quella formazione utile per essere un buon insegnante.
Relativamente alla mappa emotiva, cioè per la costruzione della capacità di conoscere e gestire l’emozioni, l’insegnante deve agire sul ciò che del mondo noi cogliamo, sentiamo, ovviamente dopo averci guidati nella comprensione di ciò che il mondo è e di come e cosa conosciamo.
In sintesi, è l’insegnante a determinare il valore esecutivo o passivo di queste due dimensioni:
quella cognitiva: come e cosa conosciamo del mondo, il modo in cui conosciamo il mondo medesimo;
e quella emotiva: il modo in cui risuonano dentro di in noi gli eventi del mondo, quel che lo stesso mondo ci trasmette.
Non è sufficiente la mera trasmissione di un contenuto, ma la comprensione e l’effetto dello stesso in noi, nella mente e di quanto rimbalzi nel cuore.
L’insegnante curriculare, così pure quello per il sostegno didattico, hanno il ruolo di far conoscere l’emozioni e di guidare il discente nella gestione e differenza che tra l’una e l’altra passa nei diversi istanti della quotidianità.
Giunto ai dieci, undici anni un alunno è pronto ad assumere il ruolo di studente e di passare dunque alla scuola secondaria di primo grado.
Il sostegno didattico consegna nel tempo al discente la capacità di accogliere, elaborare e restituire contenuti disciplinari: la fisica, la matematica, la geometria piana e solida, l’esplorazione di cartine geografiche fisiche e politiche, la letteratura, le lingue straniere saranno contenuti filtrati attraverso un metodo, che egli stesso avrà acquisito e imparato a gestire, quello di saper intuire, cogliere, analizzare, disporre in sequenza logica,comprendere e di fare sintesi dei singoli concetti per sistemare nella propria mente le nuove conoscenze. Dunque non più un sostegno didattico, ma la capacità di applicare un metodo didattico, acquisito, per fruire di qualsiasi sapere.
Lo studente ben equipaggiato, in quanto possiede un sufficiente bagaglio di esperienze cognitive ed emotive, potrà superare ogni tipo di sfida, sia disciplinare, didattica che emotiva.
Diversamente non sarà in grado né di scegliere e né di discriminare un tipo d’azione da un’altra.
Non saprà emozionarsi perché non riconoscerà le emozioni, perché nessuno lo ha mai saputo o voluto guidare nella costruzione della mappa emotiva.
L’insegnante è colui il quale incide l’animo del discente; colui che segna il nostro cammino, lo segna nel bene e nel male.
Ogni animo ha avuto almeno un maestro che lo abbia forgiato alle conoscenze del mondo e delle leggi che lo governano come per esempio, quello di causa-effetto, di non contraddizione.

Istruzione – Istituito il servizio ProntoScuola!

ProntoScuola! Al numero 06 6998 8387!
Presso la Presidenza Nazionale dell’Unione è istituito da oggi il Servizio ProntoScuola.
Il servizio riguarda gli alunni e gli studenti in situazione di disabilità visiva anche con eventuali minorazioni aggiuntive i quali, in tanti, troppi, soffrono delle inadempienze più disparate e subiscono le discriminazioni peggiori:
– ritardo nell’assegnazione del docente per il sostegno;
– scarsa formazione dei docenti assegnati;
– mancata consegna dei testi scolastici entro l’inizio delle lezioni;
– inserimento in classi superiori ai 20 alunni, sino a numeri improponibili e fuori dalle norme;
– servizi insufficienti e/o male organizzati: trasporti, materiale didattico inesistente, obsoleto o inadeguato;
– difficoltà nel dialogo scuola-famiglia;
– e tanto, tanto altro ancora…

Da oggi, la Presidenza Nazionale mette a disposizione ProntoScuola!
Un servizio telefonico di consultazione e di informazione che cercherà di contribuire ad alleviare il disagio dei nostri ragazzi e di dare più celere soluzione ai tanti problemi che insidiano il percorso di inclusione scolastica.
Il servizio, per il momento, sarà attivo tre giorni la settimana:
martedì 15.00 – 18.00
mercoledì 15.00 – 18.00
giovedì 9.00 – 12.00

Le persone interessate (genitori, insegnanti, operatori, ecc…) potranno formulare quesiti su tutti gli argomenti e rappresentare le varie criticità da affrontare, in particolare:
– trascrizione testi scolastici;
– certificazione e PEI;
– piano Individuale;
– assegnazione insegnanti di sostegno e altri operatori;
– formazione docenti per il sostegno;
– progetti in favore dell’inclusione scolastica promossi dal MIUR;
– prove Invalsi, percorsi didattici e strumenti;
– progetti Indire;
– alternanza scuola-lavoro;
– normativa vigente in materia di inclusione scolastica;
– e ogni altra problematica individuale o di gruppo.
Il servizio ProntoScuola! Prevede anche una segreteria telefonica attiva dal lunedì al venerdì che consentirà di lasciare messaggi e segnalazioni in attesa di essere richiamati.
Marco Condidorio e Marinica Mecca, rispettivamente coordinatore e segretaria della commissione nazionale istruzione, sono responsabili del servizio e risponderanno al telefono negli orari indicati, oltre che elaborare e dare risposte alle segnalazioni in segreteria telefonica.
Raccomandiamo conversazioni brevi e segnalazioni rapide così che il servizio possa svolgersi in modo snello e senza eccessivo ingolfamento di linee telefoniche.
Il primo anno avrà carattere sperimentale e ci darà maggiori strumenti di valutazione per una eventuale stabilizzazione del servizio per il futuro.