Si comunica
che è disponibile all’interno del catalogo online il seguente audio libro: “Pranzi di famiglia”,
di Romana
Petri – Numero Catalogo: 90942
A fine novembre, con il cielo di Lisbona carico di
pioggia, Vasco Dos Santos chiude la sua galleria in Travessa dos Fieis de Deus
sempre più tardi. Non ha alcuna voglia di tornare a casa da sua sorella Rita,
divenuta ormai intrattabile. Nata deforme e, grazie al coraggio e alla tenacia
della madre Maria do Ceu, «ricostruita» attraverso una lunga e dolorosa serie
di operazioni, Rita è ormai costantemente in preda all’ira. La morte di sua
madre, dell’unica persona capace di preservare l’armonia familiare, ha
inasprito oltre ogni misura i suoi rapporti non soltanto con Vasco, ma anche
con la sorella Joana, la cui bellezza è così abbagliante da risultare dolorosa,
e con il padre Tiago, che anni prima, per sfuggire alla tragedia della figlia,
ha abbandonato la famiglia e si è legato a Marta, una donna rancorosa che lo
spinge a recidere ogni legame con il suo passato. Tuttavia, da uomo pragmatico
quale è, Tiago ha trovato un modo per mantenere un, seppur fragile, contatto
con i figli: la domenica, ogni domenica della sua vita, la dedica al pranzo con
loro. Una cosa frettolosa, niente di troppo familiare. Un flebile omaggio alla
volontà di Maria do Ceu di tenere uniti i figli. È in uno di questi pranzi che
i tre fratelli si ritrovano a condividere una scoperta sorprendente: nessuno di
loro conserva ricordi del passato. Perché hanno rimosso tutto? La loro vita è
stata infelice al punto da volerla dimenticare quasi completamente? Spetterà a
Rita ricostruire la storia della famiglia attraverso i documenti ufficiali
emersi dagli archivi di Stato, scoprendo una realtà ben diversa da quella che
Maria do Ceu aveva raccontato. Nel frattempo, a turbare ulteriormente gli «squilibri»
di questa complicata famiglia portoghese sarà l’arrivo di Luciana Albertini,
un’eccentrica, visionaria pittrice italiana che farà breccia nel cuore di
Vasco.
Per effettuare
il download degli audiolibri, gli utenti già registrati possono accedere al
sito del “Libro parlato online” digitando www.libroparlatoonline.it
Si comunica che il Decreto Fiscale 2020 (DL n. 26 ottobre 2019, n. 124 convertito con modificazioni dalla L. 19 dicembre 2019, n. 157 (in G.U. 24/12/2019, n. 301) contiene, fra l’altro, l’articolo 53-bis rubricato “Disposizioni in materia di agevolazioni fiscali relative ai veicoli elettrici e a motore ibrido utilizzati dagli invalidi”.
Tale nuova disposizione prevede
l’applicazione dell’aliquota IVA agevolata al 4 per cento in favore di persone
con disabilità sull’acquisto di veicoli ibridi o elettrici. I limiti per le
auto ibride sono i medesimi fissati per quelle a benzina o diesel: 2000
centimetri cubici per i motori dei primi, 2800 per quelli dei secondi. Per i
veicoli elettrici la potenza deve essere inferiore o uguale a 150 kW.
Il nuovo testo prevede la
modifica della normativa e, in particolare, si riferisce a tre norme:
decreto
del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633 che prevede l’IVA
agevolata al 4 per cento su poltrone e veicoli per invalidi ed auto;
legge 9
aprile 1986, n. 97 che disciplina la riduzione dell’IVA per i veicoli adattati
ad invalidi;
legge
27 dicembre 1997, n. 449 che contiene misure a favore delle persone con
disabilità.
Grazie al contributo di tutte le
Associazioni di categoria dei disabili, che da anni lamentavano il vuoto
legislativo dacché la normazione risaliva a
tempi in cui le evoluzioni delle tecnologie e delle auto cosiddette greennon esistevano, hanno finalmente mosso il legislatore ad estendere
l’IVA agevolata anche ai veicoli di tale genere.
Per concludere, il nuovo
articolato ha riconosciuto l’applicazione dell’agevolazione dell’IVA al 4 per
cento anziché al 22 per cento ai veicoli elettrici e a quelli ibridi
uniformando i limiti per i veicoli individuati dalle leggi di settore. È
applicata, altresì, la detrazione IRPEF del 19 per cento della spesa sostenuta
per l’acquisto delle vetture se in possesso di specifici requisiti.
La nostra è una
società “liquida”, sempre in evoluzione, molto diversa già da
quella di un passato recente come soltanto dieci anni fa. È una società che
costringe a continui adattamenti, che rende obsoleti apprendimenti dati, che
svuota di significato certezze e abitudini, che non riconosce più valori come
quello del rispetto e della cura per le persone anziane.
Un
tempo, ormai lontano, gli anziani incarnavano la saggezza, erano i depositari
di un sapere inteso nei termini di sapere di vita e non di sapere scolastico.
Gli anziani erano parte integrante della famiglia e nessuno pensava che fossero
un peso, sempre pronti a brontolare e a dispensare consigli non richiesti.
I progressi tecnologici hanno modificato gli stili di vita,
le informazioni viaggiano velocemente, i cambiamenti sono a volte repentini e,
se non si riesce a tenere il passo, si rischia di rimanere indietro, soli,
stanchi e “vecchi” nel senso di superati, appartenenti ad un’altra epoca, residuati,
ruderi.
La nostra è anche orgogliosamente e ostentatamente la
società della comunicazione e dell’inclusione,
ma in realtà esclusione, emarginazione
e marginalizzazione sono fenomeni in crescita, che colpiscono in modo
trasversale ampie fasce di popolazione, che non risparmiano nessun gruppo
sociale, che condannano a vite di scarto.
Da questo punto di vista la situazione degli anziani nella società di oggi è un tema di grande
attualità e riguarda una parte importante della popolazione. Passare da una
giornata organizzata in base ad una precisa ruotine, con al centro il lavoro,
ad una con molte ore libere può porre in uno stato di smarrimento che a lungo andare genera depressione. La persona anziana può trovarsi a trascorrere molto
tempo da sola. Nel migliore dei casi trova da sé la spinta a cercare occasioni
di socializzazione uscendo di casa, in altri invece, specialmente se ci sono problemi
di salute o di mobilità o una disabilità, potrebbe trovarsi costretta a
scegliere di rimanere nell’inattività.
L’aspettativa di
vita in Italia è salita e si prevede che crescerà ulteriormente. Una
persona che fino a dieci anni fa poteva essere considerata anziana, oggi può
vivere un pieno benessere sia fisico sia psichico ed essere inserita nella
realtà lavorativa quotidiana sia della propria comunità sia della propria
famiglia. Il termine anziano perde
quindi ogni connotazione negativa, non indicando più una categoria di persone
inattive, impossibilitate a contribuire al benessere della società.
Il modo migliore per arrivare alla cosiddetta “terza età” è
allora quello di mantenere uno stile di
vita sano, attivo, pieno di interessi e impegni sociali e culturali in un’ottica
di apprendimento lungo tutto l’arco della vita. Peraltro la terza età
costituisce un contenitore ricco di molte variabili che derivano da fattori
economici, dall’ambiente di vita, dalle esperienze lavorative e familiari, dalla
salute, dalla presenza di una disabilità congenita o acquisita.
È quindi indispensabile un approccio multidimensionale per
rispondere in modo adeguato ai bisogni tenendo conto delle specificità di
un’età che detta ritmi, tempi e necessità ulteriormente definiti dalla
disabilità visiva nello specifico.
Il Progetto “Terza età” IRIFOR che a Catania il Consiglio
Sezionale e in particolare la Presidente UICI Rita Puglisi e la Presidente
UNIVOC e Coordinatrice della Commissione Terza Età Carmen Romeo hanno scelto di
realizzare muove dall’assunto che sono assolutamente da valorizzare: le
relazioni nei contesti di vita, i saperi, le esperienze, le memorie, la capacità
di costruire rapporti intergenerazionali, gli interessi sociali e culturali, l’inclusione
sociale.
Il Progetto comprende tre tipi di attività: ginnastica
dolce, laboratorio di teatro, approccio alle nuove tecnologie (iPhone e
android).
Hanno aderito e partecipano con entusiasmo e
vivacità trenta Soci e Socie che anche in questa occasione possono contare sul
supporto dei volontari UNIVOC della Sezione di Catania, sempre presenti e generosamente
pronti a condividere tempo ed esperienze.
Il giorno 11.01.2020, presso il Presidio UICI di Sant’Anastasia, ha avuto inizio il Corso Braille: il codice di lettura e scrittura utilizzato dalle persone con disabilità visiva. Il Corso vede un considerevole numero di iscritti, non solo Soci UICI ma, soprattutto, educatori ed aspiranti educatori che hanno scelto l’I. Ri. Fo. R. (Istituto per la Ricerca, Formazione e Riabilitazione) come Ente per la propria formazione professionale. Il Corso prevede un programma molto articolato, dove, non solo verrà impartito l’insegnamento del codice Braille ma, altresì, nozioni di tiflodidattica, tifloinformatica, gli ausili per la mobilità, per l’autonomia personale e per la didattica, le principali leggi che disciplinano in materia di disabilità visiva, l’ipovisione e le strategie didattiche per alunni ciechi ed ipovedenti; la prima lezione di oggi tenuta dalla docente Sandra Minichini e dalla tutor Lucia Castaldo, ha introdotto il Braille e le prime lettere dell’alfabeto, la percezione aptica e le leggi dell’aptomorfica ed il “modo” in cui i ciechi conoscono il mondo circostante. Oltre al saluto del Presidente della sez. UICI di Napoli, Mario Mirabile, ha introdotto i lavori, il Referente del Presidio, Giuseppe Fornaro, il quale ha augurato un buono studio ai corsisti affinché possa esserci maggior competenza nelle figure educative che dovranno accompagnare gli alunni ciechi o ipovedenti durante il loro percorso scolastico. Il Corso avrà una durata di oltre due mesi e mezzo, al termine, un esame finale valuterà le competenze acquisite. Auguriamo a tutti noi ed ai corsisti un buon lavoro, con l’auspicio di conferire un’ottima formazione agli educatori in modo che questi possano compensare le molteplici mancanze di molti docenti in materia di “didattica inclusiva” per disabili visivi.
Auditorium Orfeo Tamburi – Mole Vanvitelliana Banchina Giovanni da Chio 28, ANCONA
Il convegno internazionale è
realizzato in occasione della mostra “Toccare
la bellezza”, promossa e organizzata dal Museo Tattile Statale Omero
e dal Comune di Ancona,
in collaborazione con la Fondazione
Chiaravalle Montessori e l’Associazione
Bruno Munari e con il contributo della Regione Marche.
Programma Ore 9.30 registrazione dei partecipanti Ore 10.00 Saluti istituzionali
Prof. ALDO GRASSINI (Presidente Museo Tattile statale Omero) Una mostra sulla tattilità Arch. FABIO FORNASARI (Curatore allestimento mostra) Presentazione del catalogo “Toccare la bellezza Maria Montessori Bruno Munari”, edizioni Corraini Prof. ALFIO ALBANI (Presidente Fondazione Chiaravalle Montessori) La Bellezza con gli occhi chiusi ovvero, del correlativo oggettivo in Maria Montessori Prof. ALBERTO MUNARI (Presidente onorario Associazione Bruno Munari) La Bellezza nel Gesto Prof.ssa RITA SCOCCHERA (Fondazione Chiaravalle Montessori) La filosofia delle cose Prof. NAOKI MIZUSHIMA (University of the Sacred Heart, Tokyo) The acceptance process of “Montessori Education” and “Munari Method” in Japan SILVANA SPERATI (Presidente Associazione Bruno Munari) Comunicare la bellezza Prof.ssa RITA CASADEI (Università di Bologna), Esplorare il senso della meraviglia: sensorialità, significati e direzioni in educazione Dott.ssa MARIANGELA SCARPINI (I.C. Maria Montessori, Chiaravalle) Materiali montessoriani: perfezionare i sensi e toccare la bellezza Prof. LEONARDO FOGASSI (Università di Parma) Montessori e neuroscienze Prof. ANDREA SOCRATI (Museo Tattile Statale Omero) La via tattile alla bellezza
Le conclusioni del convegno
saranno tratte dal Prof.
PHILIPPE DAVERIO.
Al termine del convegno, chi
lo desidera, potrà visitare la mostra che rimarrà aperta fino alle ore 20 (al
costo di 5 euro).
La partecipazione è gratuita
ma l’iscrizione
obbligatoria entro il 23 gennaio 2020.
Numero identificativo
convegno su SOFIA 58254.
Ai partecipanti verrà
rilasciato attestato di frequenza.
Di seguito i prossimi appuntamenti degli spettacoli teatrali audiodescritti dal progetto Teatro No Limits.
Vi ricordiamo che potete prenotare il vostro posto rispondendo a questa e mail, indicando il vostro nominativo e quello dei vostri accompagnatori.
Se lo desiderate potete anche contattarci via CELLULARE al NUMERO 3282435950 ANCHE CON MESSAGGIO VOCALE su whatsapp
mercoledì 22/1/2020 – ore 20.45 TEATRO COMUNALE DI RUSSI IL SILENZIO GRANDE Di Maurizio De Giovanni Regia Alessandro Gassmann
sabato 25/1/2020 – ore 21.00 TEATRO COMUNALE DI FERRARA WINSTON VS CHURCHILL Regia Paola Rota Con Giuseppe Battiston e Lucienne Perreca
domenica 26/1/2020 – ore 15.30 TEATRO BONCI DI CESENA ANTIGONE Di Sofocle Regia Laura Sicignano Con Sebastiano Lo Monaco.
IMPORTANTE: Per predisporre il servizio di audiodescrizione è necessario sapere in anticipo il numero dei partecipanti all’iniziativa. Per questo motivo vi invitiamo a prenotare al più presto il vostro posto con audiodescrizione, almeno 48 ore prima della data di spettacolo. Questo ci darà modo di poter organizzare il tutto nel migliore dei modi. Grazie!
NEL CASO NON VI FOSSERO PRENOTAZIONI IL SERVIZIO DI AUDIODESCRIZIONE NON VERRA’ REALIZZATO.
Quattro passi virtuali (ma reali) tra i segreti della
Fortezza di Acquaviva Picena.
Raccontare un monumento che è simbolo e custode di una
storia non solo locale ma dell’intera regione utilizzando mezzi tecnologici non
è cosa nuova. La novità sta nella costruzione di un progetto armonioso che
abbraccia più discipline e trasforma la mera narrazione storica in un vero
viaggio nel tempo.
Un lungo lavoro iniziato con il restauro conservativo
della Rocca affidato agli architetti della 26 Studio di Architettura, Marco
Cecilian e Marta Fontana, che hanno rimosso e sostituito gli elementi
degradati, rafforzato gli elementi statici, ripulita e irrobustita l’intera
cresta muraria.
A completamento di questo profondo restyling si è
aggiunto un nuovo allestimento museale della Rocca, fortemente voluto
dall’amministrazione comunale di Acquaviva Picena guidata da Pierpaolo Rosetti
e affidato alla JM – Multimedia Developer che ha realizzato moderni pannelli
didascalici bilingue ricchi di foto, documenti e ricostruzioni 3D, plastici in
scala che promuovono un percorso tattile dedicato agli ipovedenti corredati da
didascalie bilingue in braille, e poi il viaggio virtuale nel tempo con
navigazione a 360° con visore Oculus GO, un vero tuffo nella storia tra assedi
e trasformazioni architettoniche della splendida Fortezza di Acquaviva Picena.
• Dettagli sul progetto negli allegati: Comunicato Stampa – Cartella Stampa
Notevoli porzioni della Rocca sono ritornate all’antico
splendore grazie a questo restauro condotto con varie tecniche ed interventi
mirati alla pulizia e alla messa in sicurezza dell’intera Rocca. Il classico
“scuci-cuci” ha reso possibile l’attenta rimozione e sostituzione dei
materiali più deboli e rovinati con la conseguente integrazione dei giunti di
malta, in alcuni casi anche molto profonda, grazie ad “iniezioni” di
nuova malta nelle porzioni murarie in cui era scomparsa causando l’instabilità
strutturale delle murature.
La “riccocciatura” consiste nel riempimento di
parti mancanti di mattoni con identici laterizi antichi di alcuni porzioni
murarie, mentre dalla lunga cresta muraria è stata rimossa tutta la malta
cementizia permettendo di rivedere le forme originali del perimetro più alto
delle mura regalando una nuova continuità visiva di maggiore grazia estetica.
Le operazioni di pulitura hanno permesso la rimozione
delle erbe infestanti, del deposito particellare fortunatamente abbastanza
limitato nella Rocca, delle croste nere sulle lastre di marmo e dei graffi
vandalici con tecniche quali l’idrosabbiatura e l’acqua nebulizzata.
I lavori sono stati diretti dai giovani e brillanti
architetti di 26 Studio di Architettura, Marco Cecilian e Marta Fontana, e
realizzati dall’impresa specializzata Varanesi di Campli in provincia di
Teramo.
La Nuova Musealizzazione e la navigazione virtuale con
Oculus GO
Per l’accoglienza e la fruizione dei visitatori sono
stati realizzati nuovi pannelli didascalici bilingue ricchi di foto, documenti
e ricostruzioni 3D presentati con una grafica immediata e un linguaggio
semplice e veloce adatto a qualsiasi categoria di pubblico.
Un percorso tattile dedicato agli ipovedenti è stato
costruito con l’ausilio di 2 plastici della Rocca: il primo plastico è la
ricostruzione della fortezza nel Trecento, con alte mura merlate a strapiombo,
mastio ottagonale e torrioni pentagonali; il secondo plastico presenta la
fortezza di oggi, potente e maestosa con le mura scarpate e l’alto mastio
cilindrico. Entrambi sono corredati da didascalie bilingue in braille.
Il viaggio virtuale con navigazione a 360° con visore
Oculus GO è un racconto animato –
narrato in italiano e inglese – della storia della Fortezza
completamente realizzato in computer grafica. Si parte dalle origini con il
primo agglomerato di mura che poi si amplia fino alla Fortezza alta e snella
percorsa da merli ghibellini e fossato. È a questo punto che si assiste
all’assedio con i contadini che si rifugiano dentro le mura portando viveri e
beni di prima necessità, soldati, arcieri, balestrieri che scoccano frecce sui
nemici sottostanti ed esercito assediante che schiera fanteria e macchine da
guerra come torri mobili e catapulte. La struttura della Fortezza continua la
sua evoluzione dettata dall’utilizzo di una nuova scoperta: la polvere da
sparo. Le nuove armi – cannoni, bombarde, colubrine – scagliano proiettili
pesantissimi e per resistere le mura vengono fortemente scarpate e riempite di
terra, il mastio diventa rotondo, la piazza interna rialzata per movimentare i
neonati mezzi di artiglieria.
Ecco che a distanza di più di un secolo si assiste al
secondo assedio: un ambiente di boati e tuoni, fuoco e schegge di proiettili.
Finalmente, nei successivi secoli di pace, la Rocca trova quiete sebbene le sue
modifiche continuino con lentezza. Tra Seicento e Settecento vengono costruite
delle abitazioni all’interno delle mura, poi distrutte. Alla fine dell’Ottocento
l’ultimo restauro chiude il fossato, sostituisce il ponte levatoio con una
passerella in muratura ed elimina i merli, oramai sbriciolati, dalle mura. E
così rimane la Rocca come la vediamo oggi. Il tutto inserito nei nuovi visori
Oculus GO (15 in dotazione alla Rocca) che aspettano di essere indossati dai
visitatori.
La ricerca storica è la base da cui tutto inizia: studio
dei saggi, degli scavi archeologici, delle teorie non sempre concordi che si
sono avvicendate, comparazione dei documenti e delle ipotesi e, ebbene sì,
calcoli matematici. A questi si sono aggiunti due strumenti squisitamente
tecnologici: due Laser Scan Leica con stazione globale GPS, uno per gli
ambienti esterni e l’altro per gli interni. Sono veri scanner tridimensionali
che regalano immagini di perfetta risoluzione. Questa scansione associata alla
stazione globale GPS restituisce l’oggetto nella sua “spazialità”. La
finale unione di tutte le scansioni riporta l’intero monumento delle sue
perfette dimensioni. Tutta la Rocca è stata scansionata con questi due
strumenti e la preziosissima collaborazione dell’architetto Fabio Pasquarè e
l’ingegnere Andrea Tozzi della The Sign, Società Cooperativa tra
professionisti. Dal modello attuale si è andati a ritroso nel tempo con specifici
software di elaborazione e modellazione. In ultimo sono stati modellati e
animati gli ambienti naturali e i personaggi che popolano gli assedi della
Rocca. Dalle ricostruzioni sono stati stampati i due plastici della Rocca con
Stampante 3D.
Il progetto di musealizzazione è stato realizzato dalla
JM – Multimedia Developer di Jonathan Mancini con la collaborazione di Riccardo
Pallotto che ha curato la grafica dei pannelli e parte della modellazione 3D, e
Federica Candelaresi autrice della ricerca di documenti, la stesura dei testi,
storyboard e comunicazione. Un gruppo di professionisti già da anni collaudato
che ha all’attivo numerose esperienze in questo settore e che utilizza diverse
tecnologie, tra cui anche la realtà virtuale navigabile, per migliorare la
conoscenza e la fruizione di musei e beni culturali del territorio.
L’intero progetto è stato cofinanziato dal FESR MARCHE,
programma operativo POR 2014-2020: Restauro del paramento murario della
fortezza medievale e museo archeologico. Obiettivo: miglioramento della
condizioni e degli standard di offerta e fruizione del patrimonio culturale,
nelle aree di attrazione, attraverso la valorizzazione integrata di risorse e
competenze territoriali.
Il 1° gennaio 2020 è stato istituito l’Ufficio per le politiche in favore delle persone con disabilità presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Prof. Giuseppe Recinto è stato nominato consigliere del Presidente del Consiglio in tema di disabilità.
Di seguito, una sua breve biografia:
Il Prof. Giuseppe Recinto ha
conseguito la laurea in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di
Napoli “Federico II”, e il titolo di dottore di ricerca in Diritto dei rapporti
economici e di lavoro presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”.
Nel 2005 è chiamato quale professore associato per il settore scientifico-disciplinare Diritto privato presso l’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale, dove insegna anche Diritto privato e Diritto dei contratti d’impresa. È stato eletto, per il triennio 2015/2017, direttore del dipartimento di Economia e giurisprudenza dell’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale.
Alivello istituzionale è stato già consigliere giuridico nello staff del Ministro Fontana (prima al Ministero Famiglia e Disabilità, poi Affari Europei).Di recente (dicembre 2019) è stato tra i partecipanti del Convegno “Funzione amministrativa e diritti delle persone con disabilità” che si è svolto alla Università di Napoli Federico II, insieme al rettore Manfredi (oggi, neo Ministro dell’Università) e a Enzo Amendola (Ministro Affari Europei).
I nostri uffici sono aperti al pubblico lunedì e mercoledì dalle 9
alle 13 e dalle 14 alle 17.45; martedì, giovedì e venerdì dalle 9 alle 14.45.
Si ricorda che tutte le attività della Sezione, compresi i servizi
di accompagnamento, si intendono sospese in caso di qualsiasi tipo di allerta
meteorologica e rinviate a data che verrà successivamente comunicata; in caso
di allerta rossa l’ufficio sarà chiuso.
Si rende noto che è possibile rinnovare il tesseramento
all’associazione per l’anno 2020 presso l’ufficio di Via Caffaro 6/1
nell’orario di apertura al pubblico; anche quest’anno la quota ordinaria è di €
50,00, la quota ridotta riservata ai minorenni ed agli ospiti dell’Istituto
David Chiossone è di € 10,50; chi volesse versare la quota associativa tramite
trattenuta mensile sulla pensione, può sottoscrivere l’apposita delega presso
la sede di Via Caffaro, previo appuntamento.
Ricordiamo che i servizi
di accompagnamento prestati dai volontari coordinati dalla Consigliera Ornella
Tarantino possono essere richiesti dal lunedì al venerdì, con almeno due giorni
di preavviso, alla stessa Ornella Tarantino al numero telefonico 338 16 95 099
dalle ore 11 alle ore 13 e a Luciano Frasca al numero telefonico 389 071 05 27
dalle ore 14 alle ore 16: si raccomanda di rispettare gli orari indicati.
Si informa che inviando la richiesta di un taxi mediante messaggio
scritto via WhatsApp alla Cooperativa Radio Taxi al numero 392 59 66 123,
indicando l’indirizzo di partenza del percorso, non viene conteggiato il
tragitto effettuato dal taxi per raggiungere la posizione dell’utente
richiedente il servizio.
Nell’ambito delle
iniziative 2020 per la celebrazione del Centenario dell’Unione verrà realizzata
una speciale medaglia commemorativa in oro, in argento e in bronzo. La medaglia
commemorativa in oro sarà acquisibile al costo di 1.400 euro, quella in argento
al costo di 40 euro e quella in bronzo al costo di 30 euro: gli interessati
possono ordinare fin da ora la medaglia desiderata presso l’ufficio di Via
Caffaro 6/1 a Genova.
La socia Cinzia Mongini conduce, a titolo gratuito, colloqui
individuali di counselling rivolti ai soci della Sezione ed ai loro familiari;
per maggiori informazioni e richieste della prestazione telefonare in Sezione
durante l’orario d’ufficio oppure direttamente alla socia Cinzia Mongini al
numero 349 53 61 505 in orario pomeridiano.
Il laboratorio teatrale “Ad occhi chiusi” svolge la propria
attività nei locali dell’Auditorium “Giuseppe Verdi” dell’Istituto “David
Chiossone” ogni lunedì dalle ore 15:00 alle ore 17:30; invitiamo i soci a
informarsi e partecipare al corso di teatro contattando i docenti Carola
Stagnaro al numero 347 19 25 902 o Paolo Drago al numero 340 41 81 308. La
quota di partecipazione di 60 euro può essere versata presso l’ufficio della
sede di Via Caffaro 6/1 nell’orario di apertura al pubblico.
Sono ripresi i corsi di alfabetizzazione informatica per sistema
operativo Windows e per MAC nonché per I-Phone presso la sezione; si invitano
gli interessati a comunicare la loro adesione anche telefonicamente presso
l’ufficio. La quota di partecipazione di 30 euro può essere poi versata presso
l’ufficio della Sede di Via Caffaro 6/1 nell’orario di apertura al pubblico.
È ripresa l’attività del gruppo di auto mutuo aiuto: gli incontri si svolgono presso la Sezione in Via Caffaro 6/1 ogni due settimane, al giovedì alle ore 15:30; per maggiori informazioni ed adesioni all’iniziativa sezionale contattare la coordinatrice Beatrice Daziale al numero 340 069 34 55
L’attività del Progetto Spazi Ri-Vita riprenderà nel prossimo mese
di febbraio.
Prossimo aggiornamento della segreteria lunedì 20 gennaio 2020.
–
“Promuoviamo l’alfabetizzazione braille, soprattutto nei Paesi in via di
sviluppo, e favoriamo la ratifica del Trattato di Marrakech sui testi
accessibili”. Questo l’impegno dell’Unione Mondiale dei Ciechi nella Giornata
del Braille istituita dalle Nazioni Unite
–
La Fondazione Carlo Molo cerca volontari per una ricerca sulle abilità tattili
delle persone non vedenti
–
Inaugurata ai Musei Reali una nuova mostra dedicata a Leonardo. E, dopo
l’esperienza della scorsa primavera, ormai l’accessibilità è di casa
– Sette
giorni sulla neve di Cogne, in valle d’Aosta, alla scoperta degli sport
invernali. Dal 26 gennaio al 1 febbraio ritorna la settimana bianca organizzata
dalla nostra Polisportiva