Le donne e i cento anni dell’Unione, di Mario Barbuto

Usiamo l’8 marzo quale occasione per riflettere sulle infinite discriminazioni di genere che hanno segnato la Storia e l’attualità dei consessi umani in ogni epoca.

La società civile, la Politica e le istituzioni pubbliche non danno segno di recepire completamente il tema della parità di genere, nonostante l’introduzione di misure e norme volte a favorire l’equilibrio tra donne e uomini nelle posizioni aziendali dirigenti, nelle assemblee elettive, tra le figure di vertice a ogni livello. In generale, pertanto, la presenza femminile non supera mai il 20-25 per cento del totale, ricordandoci dunque quanta strada ancora dovrà essere percorsa prima di raggiungere la reale parità.

Non bastano le mimose l’8 marzo per testimoniare quella sensibilità nuova, quell’impegno richiesto a noi tutti per accogliere e valorizzare davvero da pari a pari “l’altra metà del cielo” in ogni luogo, momento e circostanza della vita pubblica e privata.

Nella nostra Unione, l’ultimo Congresso ci ha regalato un Consiglio Nazionale nel quale su venti componenti eletti, nove sono donne, con una percentuale del 45 per cento. La Direzione Nazionale, analogamente, ci dà una rappresentazione di grande equilibrio, dove tre componenti su otto sono donne, con una percentuale che sfiora il 40 per cento del totale.

E tuttavia, se la compagine dirigente nazionale pare muoversi addirittura verso un equilibrio pressoché paritario, non credo possiamo dire lo stesso per i Consigli regionali e sezionali. Tra i presidenti regionali ben 19 su 21 sono uomini e la percentuale femminile si riduce a uno striminzito 10 per cento scarso. La situazione, purtroppo, non è rosea nemmeno tra i presidenti sezionali dove, su un totale di 107, soltanto 17 sono donne; con una misera percentuale del 15 per cento circa.

Le compagini consiliari, infine, ripropongono più o meno la stessa situazione di forte squilibrio, dimostrandoci, se mai ve ne fosse ancora bisogno, quanto rimanga lontana la vera parità.

Le misure di equilibrio di genere nella composizione di liste e candidature, insieme alle regole paritarie riguardanti l’espressione delle preferenze, auspico contribuiscano in modo decisivo a modificare e correggere questa condizione di disparità che appare inaccettabile verso le nostre amiche, sorelle e compagne, impegnate come noi nella vita associativa.

Nell’anno del nostro Centenario di fondazione, sarebbe bello e auspicabile che le assemblee elettive ci regalassero un quadro dirigente associativo paritario al 50 per cento tra donne e uomini, ma ben consapevole di quanto sia difficile l’avverarsi di questo auspicio, mi auguro che avvenga almeno un forte riequilibrio in favore della presenza femminile per arrivare a quel 40 per cento già raggiunto a livello nazionale nel 2015.

L’incoraggiamento e il sostegno del Presidente Nazionale vanno incondizionatamente a tutte le donne che vogliano candidarsi e trovare spazio in seno agli Organi associativi territoriali, regionali e nazionali, raccomandando alla componente maschile di tali Organi di mostrare rispetto e nutrire fiducia verso le Signore della nostra Associazione, le quali hanno già dimostrato più di una volta le loro capacità e la loro passione, sovente assai superiore a quella di tanti uomini.

Il mio obiettivo, come credo di tutta l’Unione, sarà raggiungere nel 2025 il totale equilibrio di genere a ogni livello e in ogni luogo negli Organi associativi e chissà, magari avere finalmente quell’anno, per la prima volta nella nostra storia, una Presidenza nazionale al femminile. Ma al di là delle suggestioni futuristiche, il riequilibrio di presenza dirigente tra donne e uomini è una prospettiva per la quale lavorerò con grande energia nei prossimi anni, se il Congresso vorrà accordarmi ancora il favore e la fiducia e se la fortuna e la provvidenza vorranno ancora essermi amiche.

Sintesi dei lavori della Direzione Nazionale, a cura di Eugenio Saltarel

Autore: Eugenio Saltarel

Il 3 marzo scorso abbiamo avuto la terza riunione della Direzione Nazionale di quest’anno; eravamo tutti presenti salvo Marco Condidorio. Avremmo dovuto riunirci a Bari, ma gli eventi collegati al Coronavirus ci hanno fatto rinviare anche questa tappa del tour per il Centenario, obbligandoci alla riunione a Roma nella nostra sede nazionale. Dopo aver approvato i verbali delle sedute precedenti, siamo passati ad esaminare gli atti di cui prendere visione:

Il progetto per il prossimo convegno sul lavoro;

La richiesta della FAND per un altro nostro rappresentante;

Il verbale del comitato nazionale dei fisioterapisti;

La richiesta di Firenze per il servizio di pulizia dei locali del centro del Libro Parlato;

Il verbale della commissione per la pensionistica;

Il documento che illustra la situazione dell’Istituto di Lecce, la discussione della causa proposta dall’Unione, trasferita per competenza a Milano, rischia la prescrizione per scadenza dei termini, motivo per il quale è stato deciso di non procedere alla relativa costituzione dell’Unione come parte civile.

Il terzo punto all’odg riguardava gli effetti del Covid19 sulla vita associativa: preso atto di quanto realizzato dal punto di vista igienico-sanitario in sede nazionale, immaginando che ugualmente si sia proceduto nelle sedi territoriali in attuazione delle decisioni governative, abbiamo deciso di chiedere a tutte le sezioni di provare a garantire lo svolgimento delle assemblee di primavera entro la data del 30 aprile, magari spostando in là quelle che dovranno essere rinviate, riservandoci di autorizzare quelle sezioni che a causa del contagio dovessero oltrepassare tale data, dietro presentazione di una loro richiesta alla sede nazionale.

Abbiamo poi affrontato lo stesso argomento circa le attività del nostro Centenario. Finora si sono svolte le tappe del tour di Catania, Catanzaro e Potenza, poi ci siamo dovuti fermare per l’impossibilità di organizzare momenti pubblici di incontro debitamente partecipati soprattutto dalle scuole; contiamo di riprendere da Firenze a metà marzo, sempre che la situazione ce lo consenta. Le tappe che non potremo effettuare vedremo se sarà possibile recuperarle dopo la metà di maggio e nella seconda metà di settembre. Pensiamo di mantenere i momenti al Salone del libro di Torino, la manifestazione a Roma, quella a Cagliari in concomitanza con la riunione del Consiglio nazionale e la notte viola il primo venerdì di luglio. Proporremo alle sezioni diverse modalità per l’utilizzo dell’invenduto dei cubi di dolciumi attraverso loro iniziative con apposito comunicato. Abbiamo preso visione delle spese sostenute fino ad oggi per realizzare una parte di questo progetto.

Quindi ci siamo organizzati per redigere la relazione delle nostre attività nel 2019, da sottoporre all’approvazione del Consiglio nazionale il prossimo 24 aprile, dandoci l’incarico per ognuno di preparare un breve riassunto sul proprio lavoro, in modo da presentarlo al Presidente in tempo utile perché possa omogeneizzare il tutto e portarlo alla nostra approvazione il prossimo 9 aprile.

Abbiamo ripreso il piano per il convegno sul lavoro che si terrà a Roma tra la fine di maggio e i primi di giugno, probabilmente durante una giornata, in cui verranno esaminate tutte le possibilità di lavoro per chi ha problemi alla vista alla luce dell’attuale situazione sociopolitica.

È stata poi la volta dell’esame della situazione venutasi a creare con l’utilizzo del programma lpmanager, di fondamentale importanza per l’utilizzo del servizio da parte dei fruitori del Libro Parlato. Il problema principale è costituito dal fatto che questo programma dà ad ogni opera un codice di massimo cinque cifre, mentre stiamo per arrivare alla necessità di avere codici di sei cifre; si rende quindi necessario aggiornare questo programma e, per questo, abbiamo incaricato con un contratto la sezione territoriale di Brescia.

Sempre per il servizio di download digitale del Libro Parlato finalmente abbiamo definito l’assegnazione del residuo dei contributi alle sezioni che mettono questo servizio a disposizione dei soci per il 2018; quindi abbiamo definito i criteri per i contributi del 2019, anno in cui si sono aggiunte anche le sezioni siciliane che prima erano organizzate diversamente; per il 2020 abbiamo anche definito un contributo di 5.000 euro alle nuove sezioni che vorranno aggiungersi alle 95 che già oggi effettuano questo servizio.

Abbiamo poi affrontato il tema della pensionistica.

Il problema che si verifica è rappresentato dal fatto che l’Inps, con propria decisione autonoma, non riconosce ai lavoratori non vedenti o invalidi civili oltre l’80% le agevolazioni per i limiti di età per accedere al trattamento di pensione. Il problema riguarda, peraltro, solo i lavoratori privati il cui trattamento di pensione viene calcolato integralmente con il sistema contributivo. La Direzione ha autorizzato la presentazione di un ricorso amministrativo per cercare di ottenere dall’Inps un’adeguata motivazione del provvedimento adottato. Lo spazio ridotto non mi consente di scendere in ulteriori dettagli che saranno forniti attraverso i normali canali di comunicazione, data la complessità della materia.

Partendo dalla situazione venutasi a creare a Lecce, dove una nostra socia si è vista negare il godimento di arretrati di pensione perché il tribunale non ha riconosciuto la validità della sua firma apposta sulla procura in favore del proprio legale, abbiamo deciso di intraprendere quanto necessario per garantire il rispetto della legge italiana in favore del nostro potere di firma.

La compagnia teatrale Berardi-Casolari ci ha richiesto un contributo economico a sostegno di una loro attività nei confronti di varie sezioni territoriali per coinvolgere in attività teatrali persone con problemi di vista; la compagnia è molto conosciuta ed apprezzata anche all’interno della nostra associazione, avendo preso parte alla manifestazione del premio Braille 2019, alle manifestazioni a Catania per il nostro Centenario eccetera. È stato deciso di erogare un contributo in favore di quelle sezioni che decidessero di aderire all’iniziativa della compagnia sul proprio territorio.

Gli ideatori dell’applicazione Blindnet ci hanno chiesto un sostegno in cambio del quale offrirebbero l’accesso all’applicazione ai nostri soci gratuitamente. Trattandosi di una applicazione che vuole mettere insieme le richieste di chi ha problemi alla vista, con la disponibilità di volontari ad approntarle, abbiamo deciso di svolgere un periodo di approfondimento per conoscere bene il funzionamento di questo strumento, in modo da poter poi intervenire, offrendo a tutti i soci un servizio veramente efficiente.

Abbiamo poi preso atto della necessità di nominare un nostro secondo rappresentante all’interno del Forum del terzo settore: Forum che si occupa di riunire tutti gli interessati all’attuazione piena della legislazione su questo argomento, dando al Presidente l’incarico di individuare una persona competente in questa materia, nostra socia, residente a Roma o nel Lazio in modo che possa garantire sempre la sua presenza negli incontri del Forum.

Abbiamo quindi deciso di rinnovare il contratto integrativo aziendale sottoscritto con la rappresentanza sindacale dei dipendenti della sede nazionale.

Sulla base della questione sollevata dal Consiglio regionale pugliese, circa la copertura assicurativa necessaria per la partecipazione ad alcuni bandi per finanziamenti pubblici a livello regionale o di altri enti pubblici territoriali, la Direzione ha deciso di affidare al Presidente l’incarico di individuare i mezzi più opportuni per fornire le garanzie necessarie a tale scopo. Per il patrimonio abbiamo esaminato le situazioni riguardanti le sezioni di: Bolzano, Brindisi, Parma e Taranto; mentre per i contributi le richieste del gruppo sportivo lucano e della regione Liguria. Per quanto riguarda il personale abbiamo accolto due richieste di modifiche dell’orario di lavoro. Abbiamo poi ratificato le deliberazioni d’urgenza assunte dal Presidente per piccoli contributi alle sezioni di Vibo Valentia e Crotone, nonché per la sospensione delle attività del Centenario a causa del Covid19. Successivamente abbiamo dato il nostro assenso a proseguire nel tentativo di ristabilire la nostra presenza numericamente paritaria all’interno della direzione dell’Agenzia per la Prevenzione della cecità. Infine, per le comunicazioni: Il Presidente ci ha informato che Consuelo Gallani, componente della segreteria del Presidente, nel mese di maggio ci lascerà per andare in pensione, accompagnata da tutti i nostri auguri; Legname: che la campagna di Santa Lucia ad oggi ha visto 743 donazioni per circa 20.000 euro; Pimpinella: della sua partecipazione al convegno sulla pluridisabilità organizzato nel Lazio dall’Anffas e alla Giornata nazionale del Braille all’università Sapienza di Roma; Caravello: sul commissariamento della sezione di Monza-Brianza e sulla situazione di quella di Lodi; Girardi: ha espresso soddisfazione perché la sezione di Trento di cui è commissario straordinario è riuscita a mettere in affitto anche l’ultimo appartamento del patrimonio affidato alla sua gestione; mentre il rapporto con il funzionario dell’Anmil per l’approfondimento delle pratiche di pensione più complicate deciso nell’ultima riunione della Direzione sta dando i primi ottimi frutti. Alle 13,45 i lavori, iniziati alle 8,45, si sono conclusi.

Non è mai troppo tardi!, di Cesare Barca

Autore: Cesare Barca

Mercoledì 11 p.v. alle ore 18 sarà con noi Giliola nella nostra sala “parla, un amico ti ascolta” 91 65 62.

Si tratta di una amica che vorrei farvi conoscere per rinvigorire la fiducia in noi stessi e nella nostra età: sì, non è mai troppo tardi, Gigliola ce lo dimostrerà.

Ecco quanto ci ha voluto segnalare: scorrette il suo appunto e tutto si chiarirà.

Vi aspetto numerosi, ne vale la pena!

Per informazioni potete telefonare al sottoscritto, a Ignazio Cozzolicell. 338 500 31 88 o a Nunziante Esposito 349 672 33 51: vedrete: non è mai troppo tardi!

Cesare Barca

Scrive l’avvocato Giliola Corradi:

Oggi festeggio la mia seconda laurea… una laurea magistrale quinquennale in giurisprudenza… sono dottore in legge: il sogno di una vita.

Da dove è cominciato questo sogno? I ricordi mi conducono all’infanzia, quando alla solita domanda che gli adulti pongono ai bambini: “cosa farai da grande?” Io rispondevo con sicurezza: “il giudice”.

Purtroppo questo non si avvererà, ma Tutto o quasi cominciò quando mia madre, dopo il diploma di scuola media inferiore, mi disse:

“Ora gli studi sono finiti e tu dovrai andare a lavorare”. 

  • Mi fece fare tutte le pratiche per ottenere il libretto di lavoro e per lei era finita lì. Pregai e implorai, ma fu irremovibile e alla fine riuscii a strappare l’iscrizione ad un corso biennale professionale per il conseguimento del diploma di steno-dattilografa. Non che ne fossi entusiasta, anzi…però mi pareva di acquisire un paio di anni in più di cultura.
  • Terminato il corso trovai lavoro presso un avvocato. Poi lavorai come impiegata in una grande azienda di abbigliamento e, nel frattempo, molto giovane, mi sposai. In genere qui dovrebbe terminare la storia…una famiglia, un lavoro fino alla pensione: non fu così! Fu solo dopo il matrimonio che riuscii a coltivare le mie passioni: sport, motocicletta e studio.
  • Mi iscrissi, innanzitutto, ad un corso triennale serale per l’acquisizione del diploma di analista chimico. Ero entusiasta. Nel frattempo, cominciai a lavorare da precaria stagionale nelle aziende alimentari. Terminai il corso di analista chimico classificandomi al primo posto ed ottenendo un premio dalla Regione Veneto che aveva patrocinato la scuola. Cominciai a lavorare come chimico in una industria alimentare. Non mi bastava…volevo cultura e allora ho deciso di acqusire il diploma di liceo scientifico. Ogni anno acquistavo i testi consigliati dal liceo dove avrei dovuto dare l’esame da privatista…lavoravo e studiavo e a fine anno dovevo sostenere l’esame su tutte le materie per l’ammissione all’anno successivo. Fu così che il primo anno riuscii a dare l’esame per il biennio di prima e seconda liceo scientifico…fui rimandata a Settembre in un paio di materie non fondamentali e, in seguito, fui ammessa al terzo anno finchè, dopo l’esame di ammissione al quinto anno decisi di frequentar regolarmente, come una ragazzina: A quell’epoca avevo già 28 anni! Frequentai, quindi, la quinta liceo scientifico e fui ammessa all’esame di maturità con la votazione di 56sessantesimi: alla fine avevo raggiunto il mio traguardo. Non era l’ultimo! Con il diploma di liceo scientifico decisi di iscrivermi alla facoltà di giurisprudenza di Bologna. Riuscii ad ottenere la borsa di studio per merito valida per quattro anni quando, alla soglia del traguardo più grande, per motivi personalissimi, a cinque esami dal termine e con tesi e relativo materiale predisposto, abbandonai.
  • Avevo 33 anni.
  •  Ricominciai a lavorare presso lo studio di un mio amico avvocato finché, a 40 anni, persi completamente la vista.
  • Sì, dimenticavo di dire che sono nata miope e che a 14 anni, causa distacco di retina persi la vista dall’occhio sinistro.
  • Frequentai il corso per conseguire il diploma di centralinista e finii a lavorare in banca. Fui nominata rappresentante sindacale membro del direttivo di categoria e della camera del lavoro. Fu lì che il destino e il mio sogno mi rincontrarono: Un dèpliant parlava di una convenzione tra sindacato e università di Verona per una laurea triennale in scienze dei servizi giuridici per il lavoro presso la facoltà di giurisprudenza. Era il mio ultimo treno e ci salii.
  • Fu così che, lavorando iniziai a studiare. Dal 2008 al 2010 non feci grandi furori… un paio di esami all’anno… mi sarei laureata in dieci anni!
  • …per fortuna o disgrazia, nel 2010 la banca mi prepensionò.
  • Mi scatenai. Cominciai allora a frequentare tutte le lezioni di ogni corso annuale preparando due esami alla volta, nel 2012 riuscii a dare 10 esami con il furore di un Leopardi.
  • Tutto ciò mi era reso possibile anche grazie ai servizi per i portatori di handicap messi a disposizione dall’Università. Io acquistavo i testi, li consegnavo al centro disabili che provvedeva a scannerizzarli inviandomi i relativi files che io potevo leggere a computer. Per gli accompagnamenti avevo il servizio trasporto della Fevoss e ragazzi e ragazze pagati dall’Università per accompagnarmi e rimanere con me in aula, per accompagnarmi al ricevimento dei vari docenti, a mensa ecc. Nel 2014 riuscii a conseguire la mia prima laurea triennale. Eppure non mi bastava ancora..dovevo mirare al bersaglio grosso: la laurea magistrale in giurisprudenza.
  • Ci sono voluti cinque anni di impegno massacrante, pochissime ferie, studio anche durante le poche vacanze, impegno costante per sette ore al giorno ma…anche il bersaglio grosso è stato raggiunto il 7 Febbraio 2020.
  • Ho voluto, con questa mia prova, demolire due luoghi comuni molto pericolosi e discriminanti: il pregiudizio per cui ad una certa età non si ha più lucidità, capacità di apprendimento e la memoria ha falle incolmabili: …non è assolutamente vero: lo studio del diritto è fondato sulla memoria e io sono riuscita a superare anche i giovani di 25 anni! Il secondo pregiudizio è quello che relega i ciechi a sole funzioni di insegnamento pedagogico o musicale,mentre un cieco può svolgere, tranquillamente, seppure con ausilii ad hoc,la libera professione di avvocato o quella di magistrato o altro ancora.
  • Al termine di questa presentazione vorrei solo aggiungere che, dopo aver perduto la vista, avevo notato che nella società, a tutti i livelli, il cieco è considerato un “minus habens” a prescindere. Ancora oggi, presso gli uffici pubblici sono costretta a rispondere che con due lauree non ho bisogno dell’amministratore di sostegno per poter firmare una dichiarazione e che, anzi, il tribunale di Verona mi aveva, a suo tempo, nominata amministratore di sostegno di mia madre ritenendomi in grado di ricoprire normalmente e positivamente, l’incarico.
  • Ecco perché è necessario che i ciechi possano dimostrare le loro reali capacità che superano limiti e pregiudizi che trovano ancora radici nel Medioevo: …ma siamo nel 2020!
  • Giliola.

Bolzano – Fondisti ciechi ed ipovedenti sulle piste dell’Alpe di Siusi

Un tour esteso e lungo sulle ben curate piste per lo sci da fondo, esercizi per imparare od approfondire la tecnica dello sci nordico, ma anche passeggiate sull’alpe innevata, rilassarsi in piscina, fare due chiacchiere al bar. Queste attività riempivano le giornate dei 36 partecipanti alla settimana di sci di fondo del Gruppo Sportivo Dilettantistico Non-e Semivedenti di Bolzano che si è svolta nei giorni dal 25.01. al 01.02.2020. I minorati della vista sono stati coadiuvati da un team di 8 istruttori da sci e accompagnatori appositamente formati. Un ringraziamento caloroso va a tutte le guide che hanno svolto, in qualità di volontari, una responsabile e disinteressata missione, inoltre alla Banca Popolare dell’Alto Adige per il sostegno finanziario ed all’Associazione Turistica dell’Alpe di Siusi per aver messo a disposizione gli impianti di sci da fondo.
La Sezione Sport Invernale del GSD ha organizzato inoltre a partire da fine novembre per i propri atleti regolarmente degli allenamenti, e gli amanti delle competizioni hanno partecipato al Campionato Provinciale sull’Alpe di Luson nonché ad una gara, organizzata in collaborazione con i Centri Sportivi Aziendali e Industriali CSAIN Alto Adige sulle piste di Lavazè.
I partecipanti alla settimana di sci fondo provenivano da tutta l’Alto Adige, ma anche dal Tirolo Orientale e dalla Germania. Ad inizio settimana i partecipanti, secondo la loro esperienza e preparazione sportiva, sono stati suddivisi in gruppi. Ogni giorno si sono recati sulle piste per fare un giro oppure per imparare o migliorare la tecnica dello sci nordico. Anche per i partecipanti che hanno voluto fare soltanto delle passeggiate è stata messa a disposizione una guida vedente. Dopo lo sport c’era tempo per rilassarsi in piscina e la sera i sportivi sono ritrovati al bar per una chiacchierata o per giocare a carte. Così la settimana di sci fondo si è svolta in maniera svariata e piacevole.
Il Gruppo Sportivo Dilettantistico Non e Semivedenti Bolzano (GSDNSV) organizza iniziative sportive non agonistiche, progetta il tempo libero e organizza la partecipazione a competizioni sportive nazionali ed internazionali. Il gruppo sportivo si articola nelle seguenti sezioni: Torball, sport invernali, atletica leggera e tandem/scacchi/bersaglio/tempo libero.
Info: Riccardo Tomasini (responsabile per lo sport invernale), tel. 0471-971117.
Email: sport@unioneciechi.bz.it

Foto di gruppo scattata durante la settimana di sci fondo di questo GSD Non- e Semivedenti

BAT – Corso di orientamento e mobilità

Informiamo che l’ASL BAT con deliberazione n.180 del 31/01/2020 ha approvato una convenzione con l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Sezione Territoriale BAT, per la realizzazione di un progetto di orientamento e mobilità per disabili visivi residenti nella Provincia BAT.

La prerogativa della ASL e dell’Unione Italiani dei Ciechi e degli Ipovedenti è quella di garantire interventi per migliorare le capacità di orientamento e mobilità delle persone con minorazioni visive, all’interno di una concezione della riabilitazione finalizzata al recupero dell’autonomia e integrazione sociale degli stessi, con un approccio globale incentrato sulla persona nella sua totalità. Il corso ha previsto infatti interventi mirati a migliorare i percorsi di vita: per esempio i ragazzi che frequentano la scuola e gli adulti lavoratori saranno sostenuti nella conoscenza del proprio percorso giornaliero.

Il corso sarà rivolto a 9 utenti videolesi residenti nella Provincia BAT che ne faranno richiesta, entro e non oltre il 25/03/2020 alle ore 12.00, alla Sezione Territoriale dell’UICI sita in Via Pappalettere 42 a Barletta.

Il corso sarà tenuto da 3 Operatori specializzati che hanno conseguito l’attestato di Istruttore di Orientamento e Mobilità per disabili visivi.

I candidati saranno sottoposti ad un colloquio preliminare di una commissione composta dalle 3 istruttrici. Per l’accesso al corso avranno priorità gli studenti ed i lavoratori.

Non saranno ammessi a partecipare, tutti i disabili visivi che in precedenza hanno già frequentato tali corsi.

Chiunque sia interessato, può scaricare il modulo per la richiesta di un colloquio per l’accesso al corso tramite il sito dell’UICI Puglia al seguente link: https://uicpuglia.it/corso-orientamento-e-mobilita-per-disabili-visivi-residenti-nella-provincia-bat/ o ritirarlo presso la Sede Territoriale sita in Via Pappalettere n.42 a Barletta. Il modulo compilato, potrà essere inviato per mail all’indirizzo uicbt@uiciechi.it  o consegnato per posta o a mano alla Sezione dell’UICI BAT sita in Via Pappalettere n.42 a Barletta.

Per ulteriori informazioni chiamare allo 0883390704.

Genova – Segreteria telefonica del 9 marzo 2020

Novità: per le note ragioni di sicurezza sanitaria e per evitare l’affollamento dell’ufficio, si informano i soci che l’accesso all’ufficio stesso per la prestazione di qualsiasi tipo di servizio sarà possibile solo se precedentemente prenotato telefonicamente al numero 010 25 100 49.

Novità: Si informa che le attività sezionali sono sospese per ragioni di sicurezza sanitaria, in osservanza delle disposizioni governative, fino al 3 aprile; fino a tale data non avranno svolgimento quindi il laboratorio teatrale, i corsi di informatica, il corso di scacchi, l’auto mutuo aiuto, il progetto Spazi Ri-Vita e i colloqui individuali di sostegno alla persona rivolti ai soci, nonché la presentazione di ausili tiflotecnici da parte dell’Office Center che era programmata per il 22 marzo.

Novità: Si comunica che sabato 18 aprile 2020 si svolgerà l’Assemblea dei Soci della Sezione Territoriale di Genova dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS – APS nel corso della quale si procederà anche all’elezione del Consiglio Sezionale, di un Consigliere Regionale e di un Delegato al XXIV Congresso Nazionale.

Apposita convocazione con l’indicazione, tra l’altro, del luogo e dell’orario dell’Assemblea verrà inviata ai Soci entro il 29 marzo 2020.

Novità: Ricordiamo che è possibile destinare il 5 per mille delle imposte sul vostro reddito a questa Sezione dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti: basta indicare il nostro codice fiscale n. 00 46 59 30 105 nell’apposito quadro della denuncia dei redditi o della certificazione unica.

I nostri uffici sono aperti al pubblico lunedì e mercoledì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 17.45; martedì, giovedì e venerdì dalle 9 alle 14.45.

Si ricorda che tutte le attività della Sezione, compresi i servizi di accompagnamento, si intendono sospese in caso di qualsiasi tipo di allerta meteorologica e rinviate a data che verrà successivamente comunicata; in caso di allerta rossa l’ufficio sarà chiuso.

Si rende noto che è possibile rinnovare il tesseramento all’associazione per l’anno 2020 presso l’ufficio di Via Caffaro 6/1 nell’orario di apertura al pubblico; anche quest’anno la quota ordinaria è di € 50,00, la quota ridotta riservata ai minorenni ed agli ospiti dell’Istituto David Chiossone è di € 10,50; chi volesse versare la quota associativa tramite trattenuta mensile sulla pensione, può sottoscrivere l’apposita delega presso la sede di Via Caffaro, previo appuntamento.

Ricordiamo che i servizi di accompagnamento prestati dai volontari coordinati dalla Consigliera Ornella Tarantino possono essere richiesti dal lunedì al venerdì, con almeno due giorni di preavviso, alla stessa Ornella Tarantino al numero telefonico 338 16 95 099 dalle ore 11 alle ore 13 e a Luciano Frasca al numero telefonico 389 071 05 27 dalle ore 14 alle ore 16: si raccomanda di rispettare gli orari indicati.

Nell’ambito delle iniziative 2020 per la celebrazione del Centenario dell’Unione verrà realizzata una speciale medaglia commemorativa in oro, in argento e in bronzo. La medaglia commemorativa in oro sarà acquisibile al costo di 1.400 euro, quella in argento al costo di 40 euro e quella in bronzo al costo di 30 euro: gli interessati possono ordinare fin da ora la medaglia desiderata presso l’ufficio di Via Caffaro 6/1 a Genova.

Per informazioni e richieste di colloqui individuali di sostegno alla persona rivolti ai soci della Sezione ed ai loro familiari contattare la socia Cinzia Mongini al numero 349 53 61 505 in orario pomeridiano.

Per informazioni ed adesioni al laboratorio teatrale “Ad occhi chiusi” contattare i docenti Carola Stagnaro al numero 347 19 25 902 o Paolo Drago al numero 340 41 81 308.

Per informazioni ed adesioni sull’attività del gruppo di auto mutuo aiuto contattare la coordinatrice Beatrice Daziale al numero 340 069 34 55

Per informazioni ed adesioni all’attività del Progetto Spazi Ri-Vita di Palazzo Bianco contattare Alessia Cotugno al numero 329 64 95 151 Prossimo aggiornamento della segreteria lunedì 16 marzo 2020.

“Corriere Braille” n. 10 8-14 marzo 2020

Si comunica che in data 9 marzo 2020 è stata inserita nel sito la rivista “Corriere Braille” n. 10 8-14 marzo 2020 e che l’ufficio stampa ha provveduto ad inviare alla Biblioteca Italiana dei Ciechi “Regina Margherita” Onlus il file relativo in data 5 marzo 2020. Il link diretto per il prelievo è il seguente: https://www.uiciechi.it/servizi/riviste/View_Rivista.asp?Id_Nriv=2363

Si riporta di seguito il sommario della rivista:

Rete delle Reti (di Vincenzo Massa)

Creare insieme i «nuovi» programmi europei (di Patrizia Cegna)

Dona la tua voce (di Katia Caravello)

L’occhio della città intelligente, presentata app per non vedenti

Jobmetoo offre una chance ai disabili inattivi (di Alberto Levi)

San Francesco al Campo. Al Crai spesa a domicilio per ciechi e ipovedenti

Gara per rinnovo sito internet

Illustra-Libro.

Per informazioni sulle riviste è possibile scaricare il Listino abbonamenti al link: http://www.uiciechi.it/servizi/somm_stampaassoc.asp

“Voce Nostra” n. 5 1-15 marzo 2020

Si comunica che in data 6 marzo 2020 è stata inserita nel sito la rivista “Voce Nostra” n. 5 1-15 marzo 2020 e che l’ufficio stampa ha provveduto ad inviare alla Biblioteca Italiana dei Ciechi “Regina Margherita” Onlus il file relativo in data 6 marzo 2020. Il link diretto per il prelievo è il seguente: http://www.uiciechi.it/servizi/riviste/View_Rivista.asp?Id_Nriv=2362

Si riporta di seguito il sommario della rivista:

Attualità (a cura di Vincenzo Massa)

Misure di contenimento della diffusione del CoVid19 e sospensione di eventi pubblici (di Mario Barbuto)

Carnevale è ancora qui (di Antonio Russo)

Ausili tiflotecnici, tifloinformatici e nuove tecnologie per sordociechi (di Giuseppe Fornaro)

Nuovo Coronavirus – Dieci comportamenti da seguire

Medicina- La sinusite: come si riconosce e si cura l’infiammazione dei seni paranasali

In cucina- Limoni in cucina

Per informazioni sulle riviste è possibile scaricare il Listino abbonamenti 2019 al link: http://www.uiciechi.it/servizi/somm_stampaassoc.asp

CNLP – “La struttura originaria”, di Emanuele Severino

Si comunica che è disponibile all’interno del catalogo online il seguente audio libro: “La struttura originaria”, di Emanuele Severino – Numero Catalogo: 91255

«La struttura originaria (1958) rimane ancora oggi il terreno dove tutti i miei scritti ricevono il senso che è loro proprio»: così scrive Severino all’inizio del lungo saggio, quasi un libro a sé, che introduce alla «nuova edizione ampliata» di questa sua opera, fino a oggi la meno conosciuta e insieme quella a cui tutti i suoi scritti riconducono, quella in cui in certo modo riconosciamo l’impalcatura segreta del suo pensiero.

Il titolo dell’opera accenna alla «struttura originaria della verità dell’essere», quindi al «luogo, già da sempre aperto, della Necessità e del senso originario della Necessità». E «solo all’interno di questo luogo può apparire la necessità che l’essenza dell’Occidente sia il nichilismo». L’impresa di questo libro è dunque solitaria e grandiosa: esprimere «nel modo più determinato e concreto l’inconscio che sta alle spalle della stessa struttura inconscia dell’Occidente, il sottosuolo che giace ancora più in fondo del sottosuolo costituito dal pensiero fondamentale in cui ormai tutto viene pensato e vissuto dalla civiltà dell’Occidente». Qui, in una articolazione formale minuziosa e lucidissima, appaiono i presupposti logici e ontologici di tutto il pensiero di Severino, qui si trovano già formulate molte risposte alle obiezioni ricorrenti che incontrano le sue tesi estreme. Nella sua costruzione di trattato, dove ogni passo segue il precedente more geometrico, questo libro mobilita tutto il passato della metafisica occidentale per giungere a guardarla da un luogo a essa esterno. E proprio questa paradossalità ci permette di seguire in ogni suo meandro il lungo percorso di un pensiero che qui si azzarda al di là del «tramonto» del «concetto occidentale di ‘pensiero’».

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