Eppure non capisco, di Eugenio Saltarel e breve commento del Presidente Nazionale

Ho sentito molti pareri e molte spiegazioni, ma, scusate, continuo a non capire.

Fino al 2015 inizialmente in un piccolo gruppo abbiamo fatto crescere un movimento così detto di rinnovamento: non eravamo tutta l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, però man mano che andavamo avanti ci accorgevamo di ottenere un certo interesse. A partire dal Congresso del 2010 era risultato importante affrontare il problema del riconoscimento delle minoranze, ovviamente insieme ai tanti altri che si preoccupavano, ma ritenendolo importante perché in grado di garantire lo sviluppo dell’Associazione verso orizzonti sempre più ampi e possibilmente sempre più condivisi. A questo fine abbiamo proposto nel 2015 delle modifiche allo Statuto che dovevano garantire l’esistenza di una minoranza e lo spazio perché potesse confrontarsi con la maggioranza, avendo strumenti previsti anche dallo Statuto associativo. La minoranza che rappresentavamo sembrava essere diventata maggioranza con le elezioni del 2015, ma evidentemente non era proprio così.

Quello che però non capisco è l’accanimento di chi allora propugnava questi principi, nel volerci oggi dimostrare che potevano essere carta straccia. Che necessità c’era per una lista che aveva già in sé la certezza di vincere il confronto, di dover affaticarsi per evitare ai quattro scalcagnati dell’altra lista, di avere voce in capitolo? Che necessità c’era, quando le firme necessarie per presentare una lista sono di almeno 32 sostenitori, cercarne fino all’ultimo giorno circa 220, stando a quanto ho sentito dire? Certamente lo Statuto lo permette e quanti lo hanno fatto o vi hanno aderito hanno esercitato un diritto previsto e prestabilito. Certamente il tutto è avvenuto nel rispetto delle regole. Certamente le adesioni sono motivate da persone che credono in quello che hanno sostenuto. Quello che non capisco è come si sia voluto mettere a tacere, indipendentemente da chi lo sosteneva, il desiderio di una alternativa, proprio da parte di chi di questa garanzia delle minoranze si è fatto una bandiera.

Sarò ingenuo e forse sono righe inutili; ma proprio non arrivo a capirlo e non riesco ad arrendermi a semplici ragionamenti di convenienza, di volontà di sopraffare, di interessi nascosti o altro. Tanto più che la raccolta di tutte queste adesioni non è avvenuta in occasione della presentazione della lista cui anch’io ho aderito, ma era già in corso quando Katia Caravello ha comunicato la sua volontà di candidarsi alla Presidenza nazionale. Buona giornata a tutti e a rileggerci.

Eugenio Saltarel

Breve commento del Presidente Nazionale

Caro Eugenio,

la tua domanda mi chiama direttamente in causa come persona che ha animato il movimento di rinnovamento fin dal 2010 e come candidato presidente che nelle settimane passate ha raccolto le firme per la candidatura nel prossimo Congresso.

La modifica statutaria del 2015 aveva prevalentemente un duplice scopo:

1) scoraggiare le candidature individuali ed estemporanee, dando ai candidati, tramite la costituzione in “lista”, il senso di una squadra e la solidarietà di un gruppo coeso e omogeneo.

2) Evitare che il Consiglio Nazionale divenisse monopolio assoluto di chi aveva soltanto i due terzi dei consensi, come avvenuto nel 2010 grazie all’impiego del famigerato meccanismo delle preferenze sistemiche.

Allo scopo, infatti, la riforma elettorale del 2015 prevede:

A) l’elezione di 24 consiglieri nazionali invece di 20;

B) la riduzione delle preferenze da tredici a quattro;

C) l’applicazione del principio della parità di genere che consente un massimo di due preferenze in favore di candidati uomini e due in favore di candidate donne;

D) la ripartizione proporzionale dei seggi in base ai voti effettivamente ottenuti dalla lista;

E) la presentazione delle candidature almeno un mese prima delle elezioni congressuali, purché sostenuta da un minimo di trentadue firme di congressisti.

Queste firme di presentazione, a mio avviso, non sono state previste per esercitare un atto di mera burocrazia, ma piuttosto per consentire ai candidati di stabilire un primo contatto con gli elettori e per verificare l’esistenza di un consenso iniziale minimo a supporto della loro candidatura.

Lo slogan “metti una firma anche se non condividi proposte e candidati”, circolato insistentemente nei giorni scorsi, secondo me risulta fuorviante e perfino ingannevole.

Per non dire dell’invito a me rivolto di adoperarmi per raccogliere le firme per la lista alternativa, che suona addirittura offensivo per quella lista, oltre che assurdo nella sostanza.

Io credo che un candidato abbia non il diritto, ma il dovere di rivolgere la propria proposta a tutti i congressisti e ricercarne e accettarne il supporto, senza fermarsi alle prime trentadue firme ottenute, quasi come se la pratica burocratica fosse così espletata ed esaurita.

La domanda che rivolgo io a me stesso e a te, invece é:

cosa c’entra l’esercizio della democrazia con l’assenza di sostegno manifestatasi in modo palese con la mancata raccolta delle firme necessarie alla presentazione di una lista?

Ove si ritenga troppo elevato il numero minimo di firme necessarie a proporre la candidatura di una lista, ebbene, parliamone! abbassiamolo!

Ma perché, invece, accusare gli altri di essere antidemocratici quando non si è riusciti a raccogliere firme a sufficienza per candidarsi?

Circa i tempi, desidero soltanto precisare che la mia personale raccolta di firme per la candidatura ha avuto inizio il 18 settembre. Ben oltre l’annuncio dell’esistenza di una candidatura alternativa.

Poi, in verità, di domande io ne avrei tante altre. Per esempio su modi, tempi e forme della proposta antagonista.

Sui promotori e protagonisti di tale proposta e sul loro percorso degli anni precedenti.

Sul lavoro quinquennale svolto in Direzione Nazionale in armonia e condivisione pressoché assoluta, sfociato, per me inaspettatamente, in una proposta antagonista giunta soltanto a poche settimane dal Congresso.

Ma preferisco tornare al presente e alla realtà: abbiamo oggi un meccanismo elettivo che ci consente, pur in presenza di una sola lista, di poter scegliere per il nostro Consiglio nazionale i ventiquattro componenti su trentadue candidati. Dunque ben il 25 percento di tali candidati rimarrà fuori, sulla base di scelte congressuali meditate e consapevoli.

Quanto al candidato presidente, so bene come la carica comporti fatica e responsabilità.

La sfida con me stesso, tuttavia, temo sia quanto di più difficile io debba e possa sostenere. Una sfida inedita che mi accingo a raccogliere con il rispetto dovuto per i congressisti e con la serietà richiesta.

Dalle assemblee precongressuali e dai Seminari Tematici di Avvicinamento al Congresso, trarrò e trarremo, tutti insieme, per l’Unione, quegli spunti ed elementi di un programma comune e condiviso da realizzare nei cinque anni che ci attendono.

Mario Barbuto

Irifor – Relazione progetto “Gioconchiamo”

Bando I.Ri.Fo.R. 2020 “Gioco la mia parte” – codice 41/20

L’iniziativa, progettata dall’I.Ri.Fo.R. Consiglio Regionale del Lazio, coordinata dal direttore regionale Dott.ssa Simona Fanini, in partenariato con il Centro di Consulenza Tiflodidattica del Lazio e il suo responsabile Dott. Domenico Bresciamorra, era diretta a bambini e adolescenti con minorazione visiva in età scolare, al fine di colmare il deficit di esperienze e socializzazione causati dal lockdown dovuto al diffondersi del Covid 19.
Tale obiettivo è stato perseguito attraverso l’organizzazione di attività ludico ricreative consistenti in uscite presso parchi e riserve naturali, attività motorie all’aperto sui territori di provenienza dei beneficiari e un’iniziativa a livello regionale, che ha coinvolto tutti i beneficiari coinvolti sui territori.

IL GRUPPO
Hanno partecipato 13 ragazzi, 7 di Roma e Provincia, 3 della provincia di Viterbo e 3 della Provincia di Latina.
Gli operatori tiflodidattici coinvolti sono stati in tutto 6.
I Volontari e i Volontari in Servizio Civile sono stati 8.

L’INIZIATIVA A LIVELLO REGIONALE
L’iniziativa regionale è stata realizzata il 12.09.2020 presso il Parco 5 Sensi a Vitorchiano (VT), con il quale l’I.Ri.Fo.R. Consiglio Regionale del Lazio ha stipulato una apposita convenzione.
Hanno partecipato 13 ragazzi non vedenti e ipovedenti, 6 operatori, il coordinatore nella persona della dott.ssa Fanini Simona, 6 volontari del servizio civile del Consiglio Regionale del Lazio e della Sezione Territoriale di Roma U.I.C.I..
La giornata ha previsto fondamentalmente 3 laboratori e un picnic nella cornice boschiva del Parco dei 5 sensi.

Laboratorio “a piedi scalzi nel bosco”.
Gli operatori della struttura hanno guidato il gruppo nei sentieri del bosco a piedi scalzi apprezzando tutte le sensazioni provenienti dalla diversa composizione dei terreni, dalle docce di acqua vaporizzata, dai profumi dei muschi e delle piante e da oggetti tipici lavorati a mano trovati durante il percorso, che i ragazzi hanno potuto toccare.

Ragazzi a piedi scalzi nel terreno

Ragazzi a piedi scalzi nel terreno

Laboratorio “Pane al bastone”
Il secondo laboratorio invece è stato quello del pane al bastone, i ragazzi hanno impastato il pane, sempre nel bosco, ed hanno arrotolato la pasta su un bastone che poi hanno cotto sulla brace e mangiato.

Ragazzi mentre impastano

Ragazzi mentre impastano

Picnic nel bosco
Il gruppo ha pranzato nel bosco con carne alla brace, focaccia, verdura, frutta e dolcetti.

Ragazzi intorno alla brace

Ragazzi intorno alla brace

Laboratorio “le bombe di semi”
Infine, dopo un buon picnic consumato nel bosco, nel pomeriggio è stato svolto il laboratorio “le bombe di semi”, un impasto di argilla, terra e semi che sagomate a forma di palla “bomba” sono portate a casa dai partecipanti e annaffiate fin quando non germogliano. Le bombe di semi sono utilizzate dopo gli incendi e lanciate dagli aerei sui terreni bruciati per ripopolare la terra di vegetazione! Un bellissimo ricordo per i nostri ragazzi.

Foto dei ragazzi con le mani in un impasto di argilla, terra e semi

Foto dei ragazzi con le mani in un impasto di argilla, terra e semi

LE INIZIATIVE SUI TERRITORI
Le iniziative organizzate sul territorio sono state le seguenti:

In Provincia di Latina
Tiflopedagogista: Rigoni Alessandra.
Beneficiari coinvolti: Giorgia Paparelli 15 anni, Sonia Di Meglio 22 anni, Simone Lisi 27 anni.
Sono state effettuate le seguenti attività: Canoa presso Rowing The Core a Sabaudia e il Museo Piana delle Orme.

La prima uscita, fatta il giorno 15/09/2020, in canoa. I ragazzi hanno vissuto un’esperienza nuova e della quale sono stati tutti e tre entusiasti. Il Presidente del centro e i suoi collaboratori li hanno accolti a braccia aperte e con piena disponibilità. Un istruttore ha mostrato al gruppo come è strutturato il centro sportivo e ha illustrato la canoa e le sue parti. Saliti a bordo, affrontando e superando tante paure e remore, nei ragazzi ha prevalso l’entusiasmo e la voglia di libertà. A ritmo di pagaia hanno navigato lungo la sponda del lago di Sabaudia che ha una lunghezza di 6 chilometri e un perimetro di 26 chilometri. La profondità massima raggiunge i 12 metri. Giunti presso la chiesa del Soresca hanno navigato lungo un’insenatura vivendo anche l’aspetto competitivo della canoa. Simone ha navigato da solo ed è stato fiero e orgoglioso di se stesso; Sonia, a bordo di una canoa doppia insieme con la mamma, è riuscita a far vincere il coraggio sulla paura che aveva inizialmente; Giorgia, in canoa doppia con l’operatrice, è stata felice e spensierata di farsi cullare sulle acque.

La seconda uscita è stata fatta il giorno 16/09/2020, al Museo Piana delle Orme, un museo storico suddiviso in diorami dove è possibile toccare e ascoltare suoni e musiche di un tempo e le spiegazioni di un’audio guida.
I genitori di Giorgia Paparelli hanno espresso un pensiero cui tengono e chiedono che sia condiviso con tutti gli altri partecipanti. “In merito alle uscite organizzate dove ha partecipato nostra figlia crediamo che sia stata un’ottima iniziativa. Abbiamo riscontrato, per Giorgia e per noi, dei risvolti positivi in merito all’obiettivo relativo alla socializzazione nell’ambito della sua quotidianità “ritrovata” dopo il periodo del lockdown dovuto alla pandemia. Speriamo che iniziative di questo tipo possano ripetersi. Grazie”
Il commento di Sonia di Meglio: “Mi è piaciuta molto l’esperienza in canoa, non pensavo che sarei mai andata in canoa. Ho provato una forte sensazione di libertà. Grazie da parte mia e dalla mia famiglia”.
Commento di Simone Lisi: “L’esperienza sensoriale e l’esperienza in canoa sono state molto stimolanti e nuove per me. E’ stato stupendo e bellissimo poter condurre da solo una canoa. Sono attività che rifarei subito. Il museo rimarrà sempre nel mio cuore. E’ un posto che racconta le mie origini. Grazie”.

In Provincia di Viterbo
Operatrici Tiflodidattiche: Moretti Sandra e Picchioni Maria Antonietta
Beneficiari coinvolti: Legnante Angelo 13 anni, Atzei Gianmarco, 19 anni e Canali Marco 22 anni.
In data 8 settembre 2020 è stata organizzata una visita di un intero giorno presso – Caprarola
Dopo l’arrivo alle ore 8 presso la sede U.I.C.I. di Viterbo, punto di ritrovo, siamo partiti con i partecipanti verso la “Riserva Naturale” del Lago di Vico – Caprarola. I ragazzi sono molto entusiasti di ritrovarsi insieme e di conoscere la Riserva. Dopo una veloce colazione con cornetti e pizza ci si addentra nella natura della riserva. Il percorso nel bosco ha fatto loro scoprire flora e fauna tipici, i suoi odori e rumori caratteristici. La visita è stata vissuta con molta curiosità e partecipazione. Attraverso i pannelli in Braille e i disegni in rilievo, i ragazzi hanno esplorato e conosciuto le piante del sottobosco, gli animali che vivono all’interno del parco. Toccando e percependo con tutti i sensi la realtà circostante. Il percorso è stato completamente accessibile e fruibile, i sentieri con corde come corrimano, piacevole e allo stesso tempo educativo. Dopo aver pranzato nel pomeriggio hanno usufruito di aree attrezzate per rilassarsi con giochi e canzoni. La giornata è trascorsa in maniera piacevole e veloce, troppo veloce, come hanno asserito i ragazzi!!! Un gelato a merenda insieme poi il ritorno in serata presso il punto di ritrovo alla sede U.I.C.I. di Viterbo.

In Provincia di Roma
Tiflopedagogiste: Slayih Naheda, Errichetti Cristina, Trionfi Carlotta.
Beneficiari coinvolti:

  1. Costanza Patrizio 20 anni
  2. Pomarico Matteo 14 anni,
  3. Ragaglia Mattia 15 anni,
  4. Bei Livio 15 anni,
  5. Comt Simone 18 anni,
  6. Ciprelli Lorenzo14 anni,
  7. Ciprelli Francesco 14 anni
    Sono stati organizzate due iniziative:
    In data 8 settembre è stata organizzata una visita al parco di Villa Doria Pamphili di Roma, i ragazzi sono stati intrattenuti con vari giochi tra cui il tiro con la fune, il salto con il sacco, la corsa in salita e in discesa, il canto, i palloncini con l’acqua e “trova la caramella con la bocca dentro la farina di mais”. I ragazzi hanno molto apprezzato i giochi e si sono divertiti; alla fine come premio hanno mangiato il gelato.
    In data 11 settembre è stata organizzata una visita guidata, ai Musei Vaticani.
    In tale occasione i ragazzi hanno potuto toccare le copie di gesso di varie statue, tra le quali la meravigliosa Pietà di Michelangelo che ha suscitato in loro attenzione e stupore.
    Alla fine tutti insieme si sono recati in una pizzeria dove hanno potuto mangiare varie specialità. I ragazzi hanno espresso il desiderio di poter organizzare di nuovo un altro evento simile.

Dati qualitativi derivanti dal monitoraggio.
Il Gruppo di beneficiari era composto da 13 soggetti, 11 maschi e 3 femmine, di età compresa tra i 13 e i 27 anni, 7 ipovedenti e 6 non vedenti. Gli operatori coinvolti sul territorio hanno potuto constatare, rilevando le osservazioni dei partecipanti, un notevole incremento del benessere psicofisico di tutti i partecipanti che di volta in volta si sono affiatati nelle dinamiche di gruppo ed hanno potuto sperimentare momenti ludici ed innovativi dal punto di vista delle iniziative fino ad ora svolte sui territori, apprezzandone l’audacia come il percorso a piedi nudi nel bosco o l’uscita in canoa. Anche l’autonomia dei partecipanti è stata messa alla prova, anche per i soggetti più timidi come Giorgia. I familiari intervistati hanno apprezzato e lodato il progetto nel suo complesso, osservando l’entusiasmo dei propri figli e richiedono di ripetere l’iniziativa.
Infine, dopo tre giorni “le bombe di semi” sono forite!

Il Coordinatore dell’I.Ri.Fo.R. Lazio
F.to Simona Fanini
Il Responsabile del Centro di Consulenza Tiflodidattica
F.to Domenico Bresciamorra

Roma – Divulgazione petizione monopattini, di Giuliano Frittelli

Autore: Giuliano Frittelli

Cari amici,

i monopattini nelle nostre città stanno diventando sempre più  un grosso problema, soprattutto per chi non vede, ma non solo, e questo a causa dello sfrecciare in aree pedonali, del parcheggiare in maniera selvaggia sui marciapiedi, della loro silenziosità,  ecc..

Vista l’importanza della sicurezza stradale nella mobilità autonoma, vi informiamo che la Sezione U.I.C.I. di Roma ha lanciato una petizione sulla piattaforma Change.org, per invitare e raccomandare ad un utilizzo corretto di questi  monopattini.

Pertanto vi chiediamo di dare massima diffusione e visibilità a questa iniziativa.

Vi invitiamo a firmare la petizione cliccando sul seguente link:

http://chng.it/48CbB9Nc

e di condividerla il più possibile sui social e non solo.

Mai come in questo caso l’UNIONE FA LA FORZA!

“Corriere Braille” n. 38 8-14 ottobre 2020

Si comunica che in data 8 ottobre 2020 è stata inserita nel sito la rivista “Corriere Braille” n. 38 8-14 ottobre 2020 e che l’ufficio stampa ha provveduto ad inviare alla Biblioteca Italiana dei Ciechi “Regina Margherita” Onlus il file relativo in data 30 settembre 2020. Il link diretto per il prelievo è il seguente:

https://www.uiciechi.it/servizi/riviste/View_Rivista.asp?Id_Nriv=2455

Si riporta di seguito il sommario della rivista:

«Bloom Again. Tutti i sensi hanno colore» (di Mario Barbuto)

Sintesi dei lavori della Direzione Nazionale (a cura di Eugenio Saltarel)

Lazio – Insediamento Consiglio regionale Uici

Toscana – Massimo Diodati nuovo presidente regionale Uici

Emilia Romagna – Rinnovo degli organi associativi per il Consiglio regionale

Vicenza – Nuovo direttivo Uici

Uici gli angeli dei non vedenti e degli ipovedenti (di Paola de Simone)

Ma chi l’ha detto che ad una certa età il Braille è precluso? (di Giorgio Piccinin)

Agenzia Iura (a cura di Roberta Natale)

Calendario Antoniano 2021

Dona il tuo 5×1000 all’Uici.

Per informazioni sulle riviste è possibile scaricare il Listino abbonamenti al link: http://www.uiciechi.it/servizi/somm_stampaassoc.asp

Ammissione lista “Insieme per l’Unione” al XXIV Congresso Nazionale UICI

Roma, 5-8 novembre 2020

Si rende nota la comunicazione del Segretario Generale del 6 ottobre scorso.

In riferimento alla presentazione della lista denominata “Insieme per l’Unione”, comunico che la Commissione Elettorale di Garanzia si è riunita il giorno 6 ottobre 2020, presso i locali della Presidenza Nazionale di via Borgognona n. 38 a Roma, dando seguito ai controlli previsti dall’art. 25, comma 22, del Regolamento Generale dell’UICI.

La Commissione, espletate tutte le formalità richieste, tra le quali la verifica della regolarità delle firme di accettazione e di sottoscrizione delle candidature, ha dichiarato ammissibili sia la candidatura a Presidente Nazionale di Mario Barbuto, che le candidature al Consiglio Nazionale inserite nella lista collegata “Insieme per l’Unione”.

La Commissione ha, altresì, verificato che nella medesima lista è stata rispettata la rappresentanza di genere, ai sensi del comma 9 dell’art. 25 del citato Regolamento Generale. Tanto si doveva, come adempimento previsto dalle norme statutarie e regolamentari.

L’Unione ha finalmente il proprio Stemma e Gonfalone, di Mario Barbuto

Autore: Mario Barbuto

Care amiche e cari amici,

con il cuore colmo di gioia e con l’orgoglio di Presidente della nostra grande Associazione, sono lieto di comunicare che, con decreto del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, l’Unione ha finalmente il proprio Stemma e Gonfalone.

Il decreto sarà debitamente trascritto nel libro araldico degli Enti territoriali e giuridici dell’Archivio Centrale dello Stato e verrà registrato presso i competenti Uffici del Segretariato Generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

In attesa di poterne apprezzare la bellezza dal vivo nei giorni del Congresso, qui di seguito offriamo una breve descrizione testuale, come riportata nel decreto del Presidente della Repubblica.

STEMMA: di colore rosso, con la scritta in lettere maiuscole “UICI”, dove la “I” è rappresentata da una stilizzazione del bastone bianco. Il tutto, in argento, posto a banda; al capo d’argento, caricato dall’acronimo “UICI”, in caratteri Braille, in rosso. Corona all’antica, a cinque punte visibili, d’oro, con l’interno in rosso. Ornamenti esteriori d’oro.

GONFALONE: drappo in bianco, bordato di rosso, riccamente ornato di ricami d’oro e caricato dallo stemma sopra descritto, con l’iscrizione centrata in argento, recante la denominazione dell’Associazione. Le parti di metallo e i cordoni sono dorati. L’asta verticale è ricoperta di velluto dei colori del drappo, alternati, con bullette dorate poste a spirale. Nella freccia è rappresentato lo stemma dell’Unione e sul gambo, inciso il nome. Cravatta con nastri tricolorati dai colori nazionali, frangiati d’oro.

Un lungo percorso amministrativo durato oltre due anni che finalmente si conclude e che colloca la nostra Associazione in una posizione di rango tra le istituzioni civili del Paese, consentendoci di salutarne la conclusione con la gioia e la fierezza dell’appartenenza.       Stiamo valutando la possibilità di favorire una presenza della riproduzione del nostro Gonfalone anche nelle sedi regionali e territoriali dell’Unione e vedremo di individuare presto soluzioni adeguate in questo senso.

Immagine del Gonfalone

Immagine del Gonfalone

Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti e Croce Rossa Italiana – Accordo di Collaborazione

Come ricorderete, lo scorso Aprile, in piena Emergenza Covid è stato siglato un accordo di collaborazione tra UICI e Croce Rossa Italiana, con l’obbiettivo di una reciproca collaborazione, ma anche con l’intento di concordare iniziative di supporto alle persone più bisognose tra i ciechi e ipovedenti italiani.

La Croce Rossa Italiana, come noto la più grande e importante Organizzazione umanitaria e di Volontariato al mondo, presente in 192 paesi e in Italia con oltre 1.500 Comitati locali e oltre 200 mila Volontari, copre tutte le Regioni e province italiane.

La Croce Rossa Italiana ha avuto un ruolo fondamentale nei lunghi mesi dell’Emergenza, sia in ambito sanitario che Sociale, con la messa a disposizione di un Call center operativo h24. Il “Tempo della gentilezza”, questo è il nome del progetto sociale della CRI, risponde a tutte le richieste di aiuto e supporto in favore delle persone in gravi difficoltà, provenienti da tutta Italia. Le richieste di supporto e aiuto vengono inviate per le risposte e interventi al Comitato locale competente.

Viste le innumerevoli richieste provenienti da tutto il paese, il possibile supporto dovrà essere riferito alle persone veramente in condizione di assoluto bisogno, persone che vivono da sole e che non possono ricorrere ad altri supporti, sia da parte di familiari, sia da altre Associazioni. Parliamo, in sostanza di persone impossibilitate a svolgere le azioni fondamentali e indifferibili della vita quotidiana, quali spesa, acquisto farmaci, visite mediche non prorogabili.

1)      Proprio per mettere a punto una strategia di intervento mirata, diventa indispensabile avere anche dei dati numerici; per questo abbiamo concordato con Croce rossa italiana le seguenti urgenti verifiche.

2)      UICI invierà richiesta a tutte le proprie sezioni territoriali che dovranno indicare con molta attenzione e senso di responsabilità il numero dei Soci più bisognosi di un eventuale supporto. Dovranno essere indicati anche i Comuni di residenza.

3)      La CRI invierà una nota con la richiesta di compilazione di un formulario a tutti i Comitati italiani, al fine di avere un quadro sulle possibili disponibilità alla collaborazione da parte dei vari territori.

Ultimata la raccolta dei dati che dovrà avvenire possibilmente entro il 25 ottobre prossimo, saranno individuate da parte di UICI e CRI almeno 15 territori dove sperimentare questa importante collaborazione, con raccolta di dati e relazioni sulle attività. Resta inteso che la collaborazione e il supporto CRI sarà operativo da subito anche per tutto il resto del territorio.

Considerate le gravi difficoltà vissute nel lungo periodo del Lockdown e a quelle che probabilmente saremo costretti di nuovo ad affrontare, l’accordo con Croce Rossa Italiana ci potrà agevolare nella gestione delle criticità e nel supportare i nostri Soci maggiormente bisognosi.

Preghiamo tutte le sezioni di dedicare molta attenzione a questa opportunità e a rispondere entro il 25 ottobre a quanto richiesto, ovvero l’indicazione sul numero di Soci in grave disagio, non assistiti da altri e che hanno sicuramente necessità di un supporto per le esigenze più importanti della vita quotidiana.

In allegato, accordo di collaborazione firmato dai rispettivi Presidenti nazionali.

Protocollo d’Intesa.doc

Protocollo d’Intesa.pdf

Alto Adige – Serata di Gala per il Centenario dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, di Valter Calò

Autore: Valter Calò

Sabato sera 3 ottobre a Bolzano, per i 100 anni associativi UICI, si è svolta la Serata di Gala presso la Casa della Cultura, “Walther von der Vogelweide”, con grande partecipazione di cittadini e autorità che hanno occupato quasi tutti i posti disponibili. Gli spettatori arrivati in via Sciliar n.1, all’entrata hanno trovato i volontari della Croce Rossa Italiana, ai quali va il nostro ringraziamento, che controllavano temperatura, mascherina e disinfezioni mani come da raccomandazioni ben note. Per allietare l’attesa era presente Annika Borsetto in abiti vintage, occhiali da sole, cantava e suonava l’Ukulele, raffigurando e rappresentando come eravamo forse 100 anni fa, costretti a elemosinare per mettere assieme un pasto. Entrando in teatro, gli spettatori, si sono subito accorti che i tempi e la musica sono cambiati, una nostra socia, Ines Mair ha esposto i suoi quadri che hanno avuto un grande successo. La serata ha avuto inizio con la Merano Pop Symphony Orchestra che ci ha accompagnato con maestria lungo tutto il nostro percorso, poche, ma dovute interruzioni parlate dal Presidente UICI Sezione Alto Adige dott. Valter Calò che presentava l’evento con Annika Borsetto. Una esibizione di successo è stata quella di Monica Bancaro, sempre una nostra socia ipovedente, che ha eseguito una sua specialità di pole dance, un misto di ginnastica e danza con la pertica, impegnandosi in evoluzioni e acrobazie a tempo di musica stupendo tutti gli spettatori. Subito dopo il prof. Luigi Mariani, cieco e nostro socio, del Conservatorio Monteverdi di Bolzano, al pianoforte ha eseguito un brano composto da lui “Acquarelli”, alzandosi nel finale e dirigendo con assoluta padronanza l’orchestra. Il pubblico e gli orchestrali, hanno riservato e dedicato al professore uno scrosciante applauso, tutto meritato per la sua bravura dimostrata. Mariani è oltre che insegnante di pianoforte, direttore d’orchestra. Ospite d’onore della serata sarebbe dovuto essere il prof. Mario Barbuto, Presidente Nazionale UICI, ma purtroppo un malanno l’ha bloccato con suo grande rammarico e tristezza a Bologna. In Provincia di Bolzano, manca la presenza ufficiale del n.1 dei ciechi e ipovedenti dagli anni 70. I soci UICI Altoatesini, hanno perfettamente compreso l’assenza e augurano al loro Presidente pronta guarigione, Barbuto ha fatto pervenire per questo evento un suo saluto scritto ai cittadini e soci UICI dell’Alto Adige, letto durante la serata e seguito da un caloroso applauso. Ancora musica e dopo un paio di brani dell’orchestra è entrata in scena Anna Maria Chiuri, mezzo soprano di fama internazionale, nata a San Candido e amica della nostra associazione, cantando 4 canzoni. Finita la sua esibizione, Calò e Borsetto sono saliti sul palco con un bellissimo e profumatissimo mazzo di fiori, invitando tutti a cantare “Tanti auguri a te cara Anna”, il 3 ottobre, giorno del concerto, la Chiuri ha festeggiato anche il suo compleanno, doveroso il suo bis. Calò, ha poi invitato sul palco la dott.ssa Christina Alietti, Assessorato scuola e cultura di lingua Italiana della Provincia di Bolzano. Alietti da circa un anno collabora con l’UICI per poter rendere completamente accessibile alle persone con disabilità visiva una mostra dedicata a Raffaello Sanzio, per i 500 anni dalla sua morte, che si terrà al Centro Trevi di Bolzano, a partire dal 10 ottobre fino a fine novembre. Gran finale dell’Orchestra per chiudere la serata e i commenti finali sono stati di grande soddisfazione per tutti, sperando di aver lasciato un buon ricordo di noi persone con disabilità visiva ai cittadini e alle autorità presenti.

Di seguito alcuni link Facebook per ascoltare momenti particolari della serata:

Pubblicato da Valter Calò su Martedì 6 ottobre 2020

Pubblicato da Valter Calò su Martedì 6 ottobre 2020
Foto panoramica della sala con vista sul palco

Foto panoramica della sala con vista sul palco quindi l’orchestra e al piano il maestro Roberto Federico. Si intravedono le persone di spalle sedute fra le prime file.

La socia Monica Bancaro durante la sua esibizione di pole dance. Intorno a lei gli orchestrali

Foto della socia Monica Bancaro durante la sua esibizione di pole dance. Intorno a lei gli orchestrali

Uno scatto del prof. Luigi Mariani dopo aver diretto l'orchetra, in piedi e raggiante ringrazia il pubblico per gli applausi ricevuti

Uno scatto del prof. Luigi Mariani dopo aver diretto l’orchetra, in piedi e raggiante ringrazia il pubblico per gli applausi ricevuti

In questa foto il mezzo soprano Anna Maria Chiuri in piedi di fronte al Direttore d'orchestra e la Merano Pop Symphony Orchestra

In questa foto il mezzo soprano Anna Maria Chiuri in piedi di fronte al Direttore d’orchestra e intorno la Merano Pop Symphony Orchestra

Vicenza – Report: Parole a fior d’acqua

Sabato 19 settembre, la sezione di Vicenza dell’UICI ha organizzato, per un gruppo di 34 persone fra soci e accompagnatori, una passeggiata guidata nel centro storico di Vicenza, articolata in tappe con commenti e letture teatrali dal vivo, nei luoghi raccontati dagli autori veneti.
Il percorso iniziato davanti alla chiesa Araceli vecchia, ha messo a confronto le alluvioni che ha subito la città in epoche diverse, raccontate dagli scrittori e interpretate in maniera esemplare e passionale dall’attrice Martina Pittarello, affiancata dalle introduzioni di Giulia Basso.
Abbiamo proseguito il percorso in vari angoli del quartiere che costeggia il fiume Bacchiglione: il fiume, infatti, è stato il filo conduttore che ha legato gli anedotti e le storie raccontate dagli autori nei vari periodi storici, descrivendo le famiglie che hanno influenzato la vita lavorativa con le filande, passando per la politica fino ai racconti di cronaca nera e alle storie fantastiche.

La visita si è conclusa dietro la chiesa dei Carmini dopo due ore. Dato l’apprezzamento dei partecipanti avremo sicuramente modo di proporre altre uscite, tra quelle che vengono organizzate da “itinerari letterari”, un bellissimo intreccio fra letteratura, storia e teatro a cielo aperto.