Summer school su cultura accessibile ed inclusiva

Lezioni, laboratori, esperienze multisensoriali e casi di studio pratici con esperti provenienti dal mondo accademico e museale sui temi dell’accesso alla cultura e all’ambiente per tutti attraverso le proprie capacità percettive.
La Summer School dedicata a insegnanti, educatori, architetti, studenti universitari, operatori museali, si terrà nell’agricampeggio Le Fattizze, un bosco attrezzato di 5 ettari di pini, querce, carrubi e specie della macchia mediterranea.
Il corso è accreditato per 18 ore per 5 crediti formativi
18-30 LUGLIO 2017
Le Fattizze – Boncore – Nardò (Le)
Dal 18 al 30 luglio l’agricampeggio Le Fattizze a Boncore, frazione di Nardò (Le) ospita una speciale Summer School sulla cultura accessibile e inclusiva per investire in competenze e capacità durante il periodo estivo, in un contesto di benessere e relax immersi nella natura.
Sei lezioni e casi di studio pratici con esperti provenienti dal mondo accademico e museale, laboratori ed esperienze multisensoriali, per il percorso formativo organizzato da Making Sense, gruppo che conduce una ricerca suisensi e le parole nella fruizione dell’opera d’arte,a partire dai principi del design for all. Tra queste, Tactile Vision Onlus, Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti e I.Ri.Fo.R. onlus (Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione).
La Summer School è un’occasione di formazione e approfondimento per tutti sui temi dell’accesso alla cultura e all’ambiente attraverso le proprie capacità percettive. Una vacanza-studio pensata soprattutto per insegnanti, educatori, architetti, studenti universitari e operatori museali.
Ad ospitarla, Le Fattizze, un agricampeggio nella Terra d’Arneo all’interno del giovane bosco di 5 ettari, con circa 5000 alberi di pini, querce, carrubi e specie della macchia mediterranea. Qui si incontrano agricoltura naturale, turismo sostenibile e la sensibilità verso le tematiche dell’accessibilità e dell’inclusione. Dal 2014, è fruibile un percorso didattico plurisensoriale progettato e realizzato secondo i principi del design for all.
Dalle basi teoriche sulla progettazione inclusiva, all’accessibilità della cultura per i disabili visivi, dalla fruizione multisensoriale dell’arte contemporanea alla degustazione di cibo, vini prodotti in terre e con metodi diversi e storie legate alla produzione di olio extravergine di oliva: questi alcuni dei temi del percorso formativo che prevede, inoltre, dei laboratori aperti sulla voce, la percezione sensoriale dell’ambiente e la manipolazione della pietra. In programma il 28 luglio alle ore 21 una cena al buio bendati (su prenotazione). Per il periodo della Summer School sarà possibile fruire di VederToccando. Esposizione delle opere Emilia
La Ferla in cui la percezione artistica passa attraverso suggestioni multisensoriali extra visive. Toccare volti, corpi, gesti, espressioni, scoprire volumi attraverso le proprie mani al buio.
Il corso è accreditato per 18 ore per 5 crediti formativi.
Per informazioni e iscrizioni: info@lefattizze.it – Alice 333 4583336
L’organizzazione garantisce la possibilità di vitto e alloggio per una o due settimane fino ad esaurimento delle disponibilità. Possibilità di pernottare in casette in legno o area campeggio attrezzata.
Per informazioni e prenotazioni vitto e alloggio: Marco 334.7585505.
PROGRAMMA
18 luglio – h.17,30 Presentazione delle attività formative e laboratoriali.
Francesco Fratta – La convenzione dell’ONU per la progettazione inclusiva
Rocco Rolli – Progettare per tutti.
Laboratorio 1 – h. 19,00
Percorso di Barefooting bendati ed eventi sonori a cura di Emiliano Minervino
VISTA – 19 luglio h. 17,30-20,00
Vedere, non vedere.
Fabio Levi – L’accessibilità alla cultura per i disabili visivi
Paola Traversi – Oltre la visione. Il museo da toccare, il cinema da ascoltare
Anna La Ferla: Abili per l’arte
UDITO – 21 luglio h.17,30-19,30
Male parole.
Andrea De Benedetti – Chi di lingua ferisce
Francesco Fratta – Che cosa vedono gli altri sensi? Funzione vicariante e percezione somestesica
Laboratorio 2 – h.19,30 – La voce nella musica salentina a cura di Roberta Paladini
OLFATTO – 24 luglio h. 17,30–19,30
Risvegliare passioni.
Valentino Traversa – Ambienti e percezione sensoriale.
Orietta Brombin – Arte del vivente
Laboratorio 3 – h. 19,30 Wunder Garten
TATTO – 26 luglio h.17,30-19,30
Veniamo alle mani.
Annamaria Cilento – Fruizione multisensoriale dell’arte contemporanea
Rocco Rolli – Nuove forme di percezione multisensoriale
Laboratorio 4 – h. 19,30 Manipolare la pietra leccese, anche ad occhi chiusi.
GUSTO – 28 luglio h.17,30-20,00
Con viva soddisfazione
Massimo Vaglio – Né carne, né pesce
Paolo Nutricato – Negroamaro o Primitivo per me uguali non sono.
Cosimo Rolli – Il volto umano dell’olio. Storie.
Laboratorio 5: h. 21,00 Cena al buio (bendati) ed eventi sonori
COSTI
Il costo per la partecipazione alla scuola è di 100,00€ a partecipante, gratuito per le persone con disabilità.
La quota include il coffee break per tutti i 5 giorni della scuola, la partecipazione ai 5 laboratori,
il corso di Tai Chi Chuan.
EVENTI COLLATERALI
Toccare l’arte
VederToccando. Esposizione delle opere di Emilia La Ferla
Toccare volti, corpi, gesti, espressioni, scoprire volumi attraverso le proprie mani al buio.
Esposizione dove la percezione artistica passa attraverso suggestioni multisensoriali extra visive.
Scoprire il Tai Chi Chuan
5 incontri a cura di Emiliano Minervino
Date da concordare insieme ai partecipanti – h. 8,00-9,00
FESTA FINALE DEL CORSO – 29 luglio h. 17,30 fino a notte fonda
Costruzione e rogo degli spaventapasseri, musica e balli.
DOCENTI:
Orietta Brombin – Attività Educative e Formative PAV – Parco Arte Vivente – Torino
Annamaria Cilento – Dip. Educativo – Fondazione Sandretto Re Rebaudengo – Torino
Andrea De Benedetti – linguista, scrittore
Francesco Fratta – Responsabile Nazionale Cultura UICI Onlus
Anna La Ferla – Servizi Educativi Palazzo Madama – Torino
Fabio Levi – Università di Torino
Emiliano Minervino – Insegnante Tai Chi Chuan
Paolo Nutricato – vignaiolo di Cantina Supersanum
Roberta Paladini – voce
Cosimo Rolli – produttore olio d’oliva
Rocco Rolli – architetto – Tactile Vision onlus
Valentino Traversa – agronomo
Paola Traversi – Servizi Educativi – Museo Nazionale del Cinema – Torino
Massimo Vaglio – chef, scrittore
Ufficio stampa Le Fattizze – Lara Esposito – 347/5745284
Per informazioni e iscrizioni: info@lefattizze.it – Alice 333 4583336

Napoli – Viva l’unione. Serata aggregativa in agriturismo, di Mario Mirabile

 

Spesso, o quasi sempre, i dirigenti associativi sono chiamati ad affiancare i soci nella risoluzione delle più svariate problematiche e a cercare di dare risposte che le istituzioni non sono in grado di dare; tante volte si pensa di mollare tutto, di lasciare ogni incarico e di dedicarsi di più alla propria famiglia e alle proprie attività, ma momenti di aggregazione come quello vissuto venerdì 30 giugno, ti ricaricano e ti convincono che l’Unione è una grande famiglia. Nell’agriturismo Antico Ricupo di Ercolano, alle pendici del Vesuvio, è stata organizzata la terza edizione della festa “Viva l’Unione” e mai appellativo fu più azzeccato. Una ottantina di partecipanti tra soci e familiari si sono divertiti cantando, ballando, raccontando aneddoti e esperienze di vita quotidiana da condividere con tutti quanti gli altri, il tutto degustando una buona cena. L’idea della festa è partita dalle cosiddette quote rosa della Sezione UICI di Napoli ed è stata allietata dalla musica di Matteo Cefariello alle tastiere, di Ciro Cascinelli alla chitarra e di Dario Mirabile che con le sue canzoni ha più volte coinvolto tutti i partecipanti. E poi i tanti amici: Angela, Martina, Pasquale, Emanuela che si sono esibiti in performances canore per concludere con l’amico Gaetano Orefice che, a sorpresa, si è esibito in una serie di gag per prendere in giro i dirigenti associativi e per raccontare in maniera simpatica i retroscena e quanto succede durante gli eventi e le tante cene al buio organizzati dall’UICI napoletana.
Grazie a tutti per la spensierata e bella serata!

 

Museo Tattile Statale Omero – Sensi d’estate 2017 Percorsi multisensoriali di Arte, Teatro, Musica, Odori e Sapori

19 Luglio – 23 Agosto 2017
Tutti i Mercoledì dalle 21,30 alle 24,00
ANCONA, Corte della Mole Vanvitelliana
Ingresso libero
Torna Sensi d’estate, la rassegna culturale estiva organizzata dal Museo Tattile Statale Omero.
La rassegna è giunta quest’anno alla XVI edizione.
MERCOLEDÌ 19 LUGLIO ore 21,30

Cabaret
SOLO PER VOI
di e con MAX PAIELLA
Fantasista e cantastorie, Max Paiella, voce rombante de “Il ruggito del coniglio” di Radio 2, si muove tra il serio e il faceto. Imbracciando la chitarra ci guida attraverso le nostre zone più oscure e più radiose, tra rabbia e felicità, malinconia e paura, segnando un percorso spensierato in compagnia dei suoi personaggi più strepitosi, delle sue imitazioni più esilaranti e soprattutto delle sue canzoni più emozionanti.
MERCOLEDÌ 26 LUGLIO ore 21,30

Presentazione del disco e concerto
JUMBLE MUSIC
MASSIMO VALENTINI
Massimo Valentini, sax

Paolo Sorci, chitarra elettrica e acustica
Filippo Macchiarelli, basso
Andres Langer, piano
Gianluca Nanni, batteria, percussioni
Jumble è il nuovo disco del sassofonista Massimo Valentini, una fusione di stili e suoni: dal jazz alla musica sudamericana alla world music.
Un progetto ambizioso e interessante che valorizza il famoso sassofonista Valentini, già noto nel palco di Raphael Gualazzi, Javier Girotto e tanti altri, nella nuova veste di compositore che crea un guazzabuglio, jumble appunto, di suoni, ritmi e melodie da tutto il mondo.
MERCOLEDÌ 2 AGOSTO ore 21,30
Teatro e Musica
LA MUSICA DI GEORGE GERSHWIN
Tutto quello che avreste sempre voluto sapere su George Gershwin…o quasi!
Concerto comico teatrale del Gershwin Quintet  con Clio Gaudenzi
GERSHWIN QUINTET
LETIZIA RAGAZZINI – sax soprano
MARIELLA DONNALOIA – sax contralto
ISABELLA FABBRI – sax tenore
LAURA ROCCHEGIANI – sax baritono
MARIA GIULIA CESTER – pianoforte
L’arte comica e trasformista di Clio Gaudenzi dialoga con le armonie del Gershwin Quintet in un progetto dedicato al famoso compositore newyorkese. Raccontato da voci diverse tanto ricercate, l’innamorata coetanea di George Gershwin, il musicologo intransigente, il presentatore americano ci portano a conoscere la vita e la musica di questo grande artista, dagli albori squattrinati nella Tin Pan Alley fino al palco della Carnegie hall. Dalle celebri songs alla Rapsodia in blu, l’ensemble guida il pubblico alla scoperta dei due volti del grande musicista, da un lato il pianista che amava improvvisare melodie jazz e dall’altro il compositore ambizioso di farsi strada nel mondo della musica colta. Uno spettacolo in cui si ride, ci si commuove, si dialoga con lo spettacolo e ci si diverte ascoltando la musica di Gershwin, ritmata e malinconica allo stesso tempo, reinterpretata con freschezza ed eleganza da un ensemble inedito tutto al femminile.
MERCOLEDÌ 9 AGOSTO ore 21,30
Teatro
DERNA
“C’HO CREDUTO CON TUTTA ME STESSA”
con Stefania Terré
regia di Antonio Lovascio
consulenza musicale di Sauro Cesaretti

tratto dal libro di Laura Volponi, “E le donne scoprirono il sindacato”. Derna Scandali una vita nella CGIL, Quaderni del Consiglio regionale delle Marche, 2007
L’attrice Stefania Terrè è Derna Scandali, una donna che ha dedicato la vita alla lotta per la libertà. Libertà dall’oppressione fascista prima, come partigiana e libertà dall’egoismo dei padroni dopo, come sindacalista. Una vita che è ancora oggi un modello da imitare, un esempio da seguire per le giovani generazioni e soprattutto per le giovani donne.
MERCOLEDÌ 16 AGOSTO ore 21,30
Musica
LIRICA E DINTORNI
Il consueto concerto organizzato dal Museo Omero e gli Amici della Lirica “Franco Corelli” di Ancona.
Cast d’eccezione per una serata romantica all’insegna delle celebri arie d’opera cantate in tutto il mondo. Avremo ospiti il soprano brasiliano Tatiana Vanderlei, il mezzosoprano georgiano Tinatin Nebunishvili, Marco De Felice, baritono e Andrea Silvestrelli, basso.
MERCOLEDÌ 23 AGOSTO ore 21,30
Musica
FISORCHESTRA Città di Castelfidardo
Torna la Fisorchestra Città di Castelfidardo, fondata dal maestro Orfeo Burattini e composta da circa 16 fisarmonicisti, provenienti anche da altre città italiane ed estere, fra cui vari solisti. L’orchestra, usando come base la fisarmonica e speciali strumenti elettronici costruiti appositamente, riesce ad ottenere effetti ricchi di sonorità e timbriche sorprendenti: si ha la sensazione di ascoltare una grande orchestra sinfonica.
La Fisorchestra ha partecipato a tutte le più note trasmissioni televisive e ha eseguito concerti non solo in ogni regione d’Italia, ma anche all’estero in paesi quali Russia, Spagna, Francia, Austria, Jugoslavia, Argentina, ottenendo ovunque un gradissimo successo sia di pubblico che di critica.
Gli spettacoli si svolgono all’aperto, nella corte interna della Mole Vanvitelliana: i posti a sedere sono limitati (si accettano prenotazioni solo per persone con disabilità). In caso di pioggia gli spettacoli si svolgeranno al Teatro Sperimentale L. Arena, via Redipuglia 59, Ancona.
MUSEO TATTILE STATALE OMERO
Sempre visitabile tutti i mercoledì di “Sensi d’estate” dalle ore 21 – 24.
Orario luglio e agosto: martedì, mercoledì, giovedì, sabato 17 – 20; venerdì, domenica e 15 agosto 10 – 13 e 17 – 20.

La mattina aperto su prenotazione per gruppi.
INGRESSO LIBERO.
Visite guidate: 4,00 euro a persona; gruppi (minimo 10 persone) 3,70 euro a persona.
Gratuito: bambini 0 – 4 anni, disabili e rispettivi accompagnatori.
Ogni serata il pubblico potrà sostenere con una donazione le attività dell’Associazione Per il Museo Tattile Statale Omero Onlus.
La rassegna Sensi d’estate 2017 è realizzata in collaborazione con Comune di Ancona – La Mole Ancona, Opera Società Cooperativa, Associazione “Per il Museo Tattile Statale Omero” ONLUS e con il supporto del Servizio Civile Nazionale.
INFO
Museo Tattile Statale Omero – Mole Vanvitelliana
Banchina Giovanni da Chio, 28
60121 Ancona
Tel + 39 071.2811935
Fax + 39 071.2818358
Email info@museoomero.it
#museoomero #sensidestate2017

 

Diario  di una giornata  trascorsa   tra Palazzo Chigi  e il  carcere di  Regina  Coeli, di  Carlo  Carletti

Nel lontano  1979, con la legge  382  ,    l’Unione guidata  dal Presidente  Giuseppe  Fucà, aveva
conseguito per  i  ciechi civili assoluti  l’equiparazione dell’indennità di accompagno     a  quella percepita dai ciechi assoluti  per causa di guerra, che ne  ha  determinato  ,  un  considerevole   incremento economico.  Dopo circa 2  anni,  vi fu un  ulteriore aumento  dell’indennità dei ciechi   di guerra, ma  nonostante che  la  legge  lo  prevedesse ,  non vi fu  il conseguente e   analogo aumento anche  per  i  ciechi civili. Tale ingiusta  situazione impegnò i  dirigenti  dell’Associazione in  estenuanti  quanto inutili  incontri con i  Dirigenti  del  Ministero del  Tesoro,   dell’Interno  e   con i  gruppi  parlamentari. Pertanto, nel  corso di una riunione informale  di   dirigenti  sezionali  nazionali  Con l’allora  Presidente Nazionale     Roberto  Kervin,  fu deciso di  affidarmi  l’incarico  di    effettuare per il giorno  22  ottobre  1982, una  manifestazione   per sollecitare  direttamente   la  Presidenza  del Consiglio dei  Ministri. Il mattino del giorno convenuto   giunsero a  piccoli gruppi,  presso   Piazza  Colonna, davanti  al  Palazzo  del  Governo, circa 1.000  disabili visivi provenienti   dalle  Sezioni del  Lazio e  da altre  Regioni.  Come già   convenuto  , ho guidato    una   delegazione, che   fu ricevuta dal  Sottosegretario  alla  Presidenza  del  Consiglio  on. Vittorio    Olcese,     il quale,  ritenendo fondate  le ragioni       della nostra richiesta relativa all’equiparazione dell’indennità di accompagno, assicurò    che avrebbe    sollecitato, il giorno stesso,  i  Ministeri  competenti   per la piena   attuazione      della legge    .   .Soddisfatti  per il risultato conseguito, ringraziando  tutti     lasciammo  gli uffici  della  Presidenza  del Consiglio. Appena fuori, mi   recai  presso una cabina telefonica  per  informare dell’esito dell’incontro, il  Presidente  Kervin, che  attendeva presso il suo ufficio di via Borgognona.     Pur dicendosi soddisfatto   , ma forse un po’  incredulo  al cospetto di tanta inattesa  disponibilità,  mi consigliò di ritornare    alla Presidenza del  Consiglio, per   chiedere la diffusione  di un  comunicato stampa  che  avrebbe  rassicurato  tutti .   L’on  Olcese,  chiamato  al telefono, si espresse  favorevolmente  e mentre  mi   avviavo verso l’ingresso di  Palazzo  Chigi per ritirarne una copia, fui avvicinato dal Commissario di  Polizia dott  Stella, il quale mi intimò  di  sciogliere con immediatezza  la manifestazione. Pur avendolo informato   che ero atteso per acquisire     il comunicato stampa contenente l’accoglimento  delle richieste  avanzate dai   ciechi, che  avrebbe  automaticamente   posto fine alla  manifestazione, non volle sentire ragioni. Ebbi  solo il tempo di  dire  al  Presidente della  Sezione di  Latina  Giuseppe  Bernardi, di  rassicurare i  manifestanti  sull’andamento positivo  dell’incontro e    soprattutto di mantenerli a  distanza  dal cordone di polizia,    che il  Commissario ordinò  agli agenti, fra lo stupore  dei presenti, il mio  immediato arresto,   in quanto responsabile  della manifestazione   non autorizzata   .   Erano le ore 12.30, quando fui prelevato  dagli   Agenti che mi portarono   nell’atrio  di Palazzo  Chigi, consegnandomi  al        Comandante  Migliorini ,  del   nucleo di polizia   presso la  Presidenza del  Consiglio,  il quale   cercò  di tranquillizzarmi  dicendomi  che  l’accaduto  aveva dell’incredibile, perché  il tutto si era svolto  nella massima   correttezza , della quale  poteva  esserne testimone. La notizia del mio  arresto arrivò  ai manifestanti, i  quali   non   credendo  vera la notizia    dell’esito positivo  dell’incontro con il  Governo, si mostrarono  più rumorosi  e  agguerriti, tanto  che  il Dirigente  dell’UICI  della  Sicilia  Alfio  Polizzi,  munito di megafono ,  li invitava all’occupazione   di Palazzo    Chigi. L’amico Bernardi, che  aveva il compito  di evitare  il contatto  tra i  ciechi e  gli agenti di polizia, si trovò  nel bel mezzo  prendendo spintoni  e  calci dall’una  e  dall’altra parte.  Il suo dimenarsi fu  notato dal  Commissario  Stella  che  ne  ordinò l’arresto  e  anche lui  fu portato dentro palazzo  Chigi.  Impegnato nel contenere  i  manifestanti  non si capacitava  delle ragioni del  suo  arresto  e  tentò di   protestare  per l’ingiusto trattamento, ma  Due agenti   gli portarono le braccia  dietro la schiena  e gli misero  le manette ai polsi. Continuò  a  protestare e  fu  colpito dal  Commissario  Stella  con  un pugno allo   stomaco. Bernardi  dal dolore  si piegò  in avanti  e   ricevette anche una ginocchiata al basso ventre  che lo stordì, riducendolo  al silenzio. Le  manette gli furono messe male e gli  sanguinavano i polsi.  Nel frattempo  nella piazza  gli animi  si fecero sempre più tesi ed entrò in azione  il  Presidente della Sezione di  Frosinone, un cieco assoluto  di grande stazza, che   individuata la giusta  direzione  verso il portone , con i  suoi  circa 170 chili,    si diresse  di corsa verso il  palazzo. Gli agenti  si  scansarono  e  altri aprirono del tutto il portone semichiuso. Durini   arrestò la sua corsa  dentro l’atrio del palazzo e ansimante  per lo   sforzo, chiese dove  fosse finito. Avvertito che  era nel palazzo, affermò di volerlo   occupare, ma  intervenne ancora una volta il   Commissario Stella, che   comunicò anche  a  lui lo stato di arresto. Dopo  aver accertato le nostre identità,  fummo  fatti salire  sul   furgone della polizia e  portati al Commissariato del  primo distretto di  Roma. Dopo una  sosta per   ulteriori accertamenti,   erano le ore  15,quando  fummo tradotti  al carcere di  Regina  Coeli,  dove ci attendeva il  Comandante delle guardie carcerarie  dott. Marino,  il  quale vedendosi consegnare un cieco  assoluto e  due  mezzi accecati quali eravamo io e  Bernardi, mostrando si  sorpreso  e a    disagio   , fu molto  comprensivo nei nostri  confronti e  non fece  mancare  espressioni di   disappunto   sull’operato del  Commissario  Stella. Nell’ambiente del carcere  vi era molta  agitazione, perché lo stesso giorno  era stata arrestata  la terrorista ligas e  altri   appartenenti  alle  Brigate rosse. Da  una porta  socchiusa , ci  fu possibile  ascoltare una  telefonata  del  Comandante delle Guardie del Carcere  , che   rivolgendosi al  Commissario  Stella  lo  rimproverava di averlo messo in grande difficoltà consegnandogli tre  non vedenti.  Gli disse: non  ti sei accorto che sono ciechi  e  che anche volendo non potrebbero  scappare? ,  li stai trattando  come  se  anche loro  fossero brigatisti.  Da  alcuni  Agenti   fummo fatti accomodare  in una cella   di sicurezza,   poi ci portarono in una stanza dove un fotografo  immortalò le nostre  facce sia   di fronte  che  di profilo.  Successivamente  fummo portati  alla rilevazione delle impronte digitali, l’uno dopo l’altro  fummo invitati  a  premere le dita su un piano di gomma- piuma  intriso di inchiostro  e   poi su un foglio bianco. Vicino  era posto uno straccio per ripulirci dell’inchiostro che aveva impregnato le nostre dita. Durini, cieco  assoluto,  al suo turno, eseguì  il tutto , ma nessuno   lo avvertì che si poteva pulire   la mano   sporca di inchiostro,  che   si  passava sul  viso  e  sui vestiti. Quando  gli dicemmo  che  , così imbrattato,       era   irriconoscibile e sembrava  un negro  proveniente dall’Africa e  non il ciociaro  proveniente da  Frosinone.     Accolse  il  fatto con   qualche battuta di spirito.  Nonostante  l’accaduto e  il  luogo in cui eravamo  riuscimmo  a  mantenere una certa tranquillità,  aiutati anche   dagli agenti di  custodia , che ci dicevano  di non preoccuparci  troppo  perché  sarebbe  arrivato un  Magistrato,  che dopo  il  nostro interrogatorio,   avrebbe sicuramente deciso  il nostro rilascio. Verso le ore  19,  fummo  avvertiti  che il  Magistrato  non era  stato rintracciato  ed essendo  di  Venerdì,  avremmo dovuto attendere  nella cella di  sicurezza del  braccio2  fino  a  prossimo lunedì. A  questo annuncio,  una forte preoccupazione     cominciò ad   invadere la mia mente.  Sentivo  di essere stato un irresponsabile per  aver lasciato mia  moglie  e   i  miei figli  senza  alcuna notizia. Anzi, il mattino quando ho lasciato casa, pensando  ad una  normale  e  tranquilla giornata  non li avvertii nemmeno che  sarei andato  ad una  manifestazione.      Il fatto che non  avevo più la  possibilità  di  comunicare  con   loro per   spiegare l’accaduto  e  per rassicurarli, contribuì ad  aumentare   il mio  senso di colpa..  In un attimo  scomparve quel senso di goliardia  che   accompagnava   le  nostre manifestazioni. Ormai rassegnati,     Accompagnati dagli  agenti ci  avviammo verso la nuova cella  e ci avvertirono che  saremmo  restati anche  senza cena perché la nostra presenza  non era prevista .  Arrivati  in  prossimità della nuova  destinazione,     con  sorpresa e  sollievo , fummo richiamati  perché  era arrivato   il  Magistrato che ci  avrebbe interrogato. Quando  accedemmo  alla stanza   dell’interrogatorio,   mi venne incontro il   sostituto   Procuratore  dott. Gianfranco  Ferro, che avevo  conosciuto in  altre occasioni, in quanto   avevo già  frequentato  le aule dei   Tribunali  per  altre manifestazioni  non  proprio  regolari.   Il Magistrato   mostrando  meraviglia, per  doversi occupare  ancora una volta di me,      affermò che  delle        mie manifestazioni  ormai    conosceva   tutto, ma  le offese  e le   violenze  a  pubblico ufficiale,   delle quali    risultavamo accusati    rappresentavano una    grave e  spiacevole novità.           Raccontai tutto l’accaduto, mi assunsi la responsabilità della manifestazione   e  gli dissi  che   Bernardi e  Durini   non erano  colpevoli di nulla , se  non di aver partecipato  alla manifestazione della quale ero io  l’unico  responsabile. Dal momento che eravamo  accusati anche  di  violenza  a  pubblico  ufficiale   invitai  il dott. Ferro  a  costatare  le ferite  provocate dalle  manette  e  dai colpi ricevuti da  Bernardi,  lo invitai a  mettersi  in contatto  con il dott. Migliorini,  Comandante  del nucleo di polizia della  Presidenza  del Consiglio.  .    Dopo  l’interrogatorio  di  Bernardi con   ai polsi   evidenti  ferite  e  quello  di Durini,    il  Magistrato  si allontanò per circa 30 lunghissimi minuti,  e  quando rientrò  nella stanza , si    mise a scrivere,       ma   fu interrotto dallo  squillo  del    telefono  e   rivolgendosi all’interlocutore  lo  sentimmo dire:  si  , sto ancora facendo  gli accertamenti e    la  informerò  subito dopo, ma  non credo  che   possano   emergere particolari rilievi  e  complicazioni.    Riprese  a  scrivere,  erano ormai le 21,quando consegnò  ad un agente all’ordine  per la nostra scarcerazione   .     Nel salutarci, il  magistrato   ci disse  che  la  nostra  presenza  in quel luogo  era  determinata   da  evidenti  malintesi e da   incomprensioni  e  che   manifestare per le ragioni  come  le nostre   era un  diritto.  Quando gli chiedemmo  quali  potevano essere le conseguenze per essere stati in quel luogo,    ci rassicurò  e ci   salutò    dicendoci  che null’altro ci   sarebbe accaduto.  Fummo accompagnati  fuori dal  carcere  salutati dagli  agenti  di custodia,  che  abbiamo   ringraziato per la loro cortesia  e  attenzione. Ad  attenderci   ,   trovammo   il  Presidente  Kervin con l’autista   Nicodemo, ed altri dirigenti e  soci dell’ UIC. Abbiamo   da loro appreso che dal momento del nostro arresto, tutti si  sono adoperati per  far  intervenire in nostro favore  i  massimi esponenti dei  partiti.  Tomatis  fece intervenire   Bettino   Craxi, intervennero   anche    Rutelli, il  Sindaco  di  Roma  Vetere, e  altri,  ma  fu  determinante       l’intervento sollecitato dal  Presidente  Kervni al   Ministro di  Grazia e  Giustizia   On. Clelio  Darida, quello che aveva telefonato  al  Magistrato, prima per farlo  intervenire  subito  evitandoci il  fine settimana in  carcere e  poi per   conoscere l’andamento dell’interrogatorio. Abbiamo saputo  che molti non vedenti di  Latina e  Frosinone  sono restati  a   Piazza  Colonna fino alle ore  20  in attesa di notizie, poi  hanno dovuto abbandonare  perché i  pullmann  dovevano rientrare .   Con  il  Presidente  Kervin  , con il  Segretario  Merendino, che tanta parte   ha  avuto nella buona riuscita della manifestazione ,  con Di  Maio, Tomatis, Ballardini, Recce, Ciccio  Coppola,  Fortini   Notari, Paglia   e molti  altri, ci siamo  salutati e      siamo stati accompagnati  alle nostre rispettive abitazioni .  Io fui  accompagnato  a  Cisterna, dove  era in corso la riunione del  Consiglio  Comunale del quale  ero  componente.  Entrando nella sala riunioni, avvertii un certo  mormorio e   un compagno di  Partito  mi chiese come potevo  essere li  se la radio e  la televisione avevano annunciato il mio arresto  insieme ad  altri due ciechi.  Preoccupato per  quanto  riferito, mi precipitai  a  telefonare a  mia moglie che  dal mattino non aveva mie notizie  .  La  chiamai  e  le dissi di trovarmi presso il  Comune, che avevo avuto qualche problema  , ma  che  tutto si era risolto bene.  Mia moglie  piuttosto   arrabbiata per  la mancanza di notizie mi riattaccò il telefono.  Quando andai  a  casa, non volle  ne  ascoltarmi ne rivolgermi la parola.  Al mattino  quando  cominciarono  ad arrivare  telefonate dai  dirigenti dell’Associazione  da   ogni parte d’Italia, che chiedevano  mie notizie, e  dopo essere stata informata  di  quanto accaduto,    dall’amico  Di Maio,  cominciò  a  comprendere  che non avevo passato  una grande  giornata.  Si recò  a   comprare   i  giornali  i  quali riportavano  con evidenza  l’arresto di tre ciechi, Carletti , Bernardi e  Durini. Dal momento che  nessun   organo di informazione   aveva dato la  notizia  della nostra  scarcerazione, grande  era  la  sorpresa   di coloro che  mi incontravano nei luoghi  da me frequentati o  che  mi sentivano rispondere  al telefono.  Non  fu certamente  semplice far  comprendere ad  amici, parenti e      a  mio figlio  ,che   può accadere  di  essere  arrestati, senza per questo essere dei   poco di buono.  Ritornato  in ufficio presso  la  Banca d’Italia, il giorno lunedì  25  ottobre, con grande sgomento  appresi  di essere  stato sospeso dal  lavoro.   Nel corso  della giornata  ho potuto dimostrare che, nonostante  l’arresto, non risultava  alcun    reato a  mio carico e      con grande  sollievo,  fui  riammesso in servizio  lo  stesso giorno. Nel  pomeriggio , uscito dal lavoro, mi recai  presso la sede  Regionale dell’UIC dove mi raggiunse un giovane agente  di polizia,  presente  al mio ingiusto arresto.      Disse che    Aveva la mamma cieca  ed era originario  di Bagnara  Calabra,  un paese  vicino  a Scilla,  dove era nato Fucà. Mi  raccontò la sua amarezza  per l’accaduto e  che meditava di lasciare la  Polizia.   Lo  ringraziai per  gli attestati di stima  e  per  la disponibilità  a  testimoniare in mio favore  in un eventuale  processo, ma lo esortai   a  non lasciare  quel lavoro , perché  era più opportuno  che quel ruolo lo ricoprisse  uno  come lui e  non uno  che poteva pensarla come il  Commissario  Stella.  Mi disse  che  appena dopo il  nostro  arresto  il  Commissario  aveva ordinato   con  i  tre  squilli di tromba      la carica per lo sgombro della  piazza, ma   gli agenti  si rifiutarono.  Minacciando   gli agenti  che  non vollero  malmenare  i  manifestanti, per meglio  controllare   la  situazione ,  chiese  l’intervento anche  del gruppo degli  agenti della  Celere.    Al cospetto  dei tanti giornalisti, delle telecamere e   dei molti   politici  giunti sul posto, l’ordine di sgombro non fu più ripetuto.    Dopo alcuni giorni  ,  a  seguito dei  numerosi articoli  sulla  stampa e  delle  numerose  interrogazioni   di  parlamentari  appartenenti  a  vari  gruppi politici, delle  proteste  degli  Agenti  e  dei loro sindacati di  categoria,  il  Commissario  Stella fu   trasferito dal  primo  Distretto di  Roma  ad  altro  nella periferia   della  Provincia. Successivamente  nel riprendere l’attività  Associativa, mi   restava  ancora     sospeso  il  richiesto incontro con  il  Sindaco di  Roma Ugo Vetere,  al quale,  per sollecitarlo  inviai il seguente  telegramma: Caro Sindaco, come tu ben sai,  a Via de  la  Lungara ce sta  ‘n  gradino, chi nun sale quelo nun è  romano e   ne trasteverino. Dal momento  che  ormai sono cittadino romano e  trasteverino a  tutti gli effetti, ritengo  che  tu  non  possa  più esimerti  dal volermi incontrare.   Ti  sono  grato per  esserti interessato per    la soluzione  del mio arresto. Il  giorno successivo  fui   accolto molto cordialmente in  Campidoglio   dal Sindaco,  il quale, dopo  una  dissertazione   sul detto  che  si diviene veri cittadini  romani  soltanto   dopo aver  varcato il   gradino del   carcere,  prestò     molta attenzione  alle problematiche    che  gli furono esposte, assicurando  agevolazioni sul trasporto urbano  e  l’assunzione  di due centralinisti.
Con il  tempo  ho potuto  molto riflettere sul fatto  che  quando  organizzai la  Manifestazione  del 22 ottobre 1982, possedevo ancora  un residuo visivo, che  con l’ausilio di una lente  a  contatto,  mi  consentiva una certa autonomia, ma      la cecità totale  mi ha raggiunto dopo alcuni anni, ed anch’io  ho    potuto  usufruire di quella indennità  di  accompagno  ,  per la quale avevo lottato. ,  quando ancora  il problema non mi apparteneva.  L’aver pensato, solidarizzato e  lottato   con i  ciechi  assoluti di allora,  ho, di fatto,   contribuito   anche      alla   mia    miglior   condizione attuale. Erano  presenti alla  manifestazione  anche   altri ipovedenti    che  spero non abbiano avuto  la necessità di  dover ricorrere  a  questo  beneficio.

 

Napoli – Presentazione di Cromnia

Ieri, presso i locali della Sezione Provinciale di Napoli dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, si è svolta la presentazione di Cromnia. Nelle ultime settimane si è tanto parlato di questo applicativo che andrebbe a promuovere l’autonomia dei disabili visivi, infatti, esso nasce proprio in seno alle problematiche legate alla minorazione visiva. Cromnia viene alla luce, soltanto, dopo cinque settimane di lavoro, grazie alla spiccata sensibilità di un gruppo di giovani ingegneri della Developer Academy che decidono di creare un’App che discrimini i colori affinché le persone con deficit visivo possano conoscere, abbinare, distinguere, in piena autonomia, i colori. Questa idea è stata accolta con molto entusiasmo dalla Commissione Ausili, Nuove Tecnologie di Napoli che ha stretto una collaborazione con gli sviluppatori dell’App realizzando dei test con i Soci dell’Uici, i quali hanno presenziato numerosi alla presentazione, insieme ai giornalisti e a tante altre persone che hanno gremito il salone della Sezione Provinciale Uici di Napoli durante la presentazione. Erano presenti i docenti che hanno coadiuvato gli sviluppatori durante i mesi di lavoro, StefanoPerna e Ignazio Finizio; gli sviluppatori dell’App, Andrea Aletto, Michele Massuzzi, Raffaele Martone, Luigi Fornaro, Mattia Picariello e Pasquale Tramontano; il Presidente della Sezione Uici di Napoli, Mario Mirabile; Gaetano Cannavacciuolo, Componente Ufficio di Presidenza UICI Campania; il Referente Nazionale della Commissione Ausili, Nuove Tecnologie, componente del Gruppo OSI Giuseppe Fornaro e il Coordinatore della stessa Commissione, Nunziante Esposito; Il comune di Napoli, nella persona di Marisa Scognamiglio. Cromnia ha riscosso un grande successo, infatti, in tanti hanno già scaricato questa prima versione presente sull’App Store da qualche giorno e i pareri sono stati unanime, Cromnia è molto attendibile, rileva con esattezza colori e sfumature. L’auspicio è quello di stringere future collaborazioni tra la Developer Academy e l’Uici affinché si possa trovare una strada nella Tecnologia che favorisca l’autonomia dei minorati della vista.

Cromnia
La nuova app che dà voce ai colori.
Cromnia è un’app nata per migliorare l’autonomia delle persone non vedenti. Cromnia permette di riconoscere colori, luce e trame dei capi ed è completamente accessibile.
Scaricala sull’App Store
www.cromnia-app.com
Invia i tuoi feedback all’email info@cromnia-app.com
La Commissione Ausili, Nuove Tecnologie di Napoli

 

Andare oltre l’arcobaleno, di Samantha Pelosi

Autore: Samantha Pelosi

Quando mi è stato chiesto di scrivere qualche riga sul campo riabilitativo dell’IRIFOR appena passato, la mia mente è volata subito ai giorni trascorsi nella sede del BBT. Ho pensato alle prove, ai momenti di svago, alle mattine passate sotto le fronde degli alberi al riparo dal sole cocente; più pensavo e più nella mia testa un punto rimaneva costante ad ogni episodio, chiaro e lampante: il forte senso di unione provato durante quei giorni.
Non riesco a resistere all’idea di essere scontata nell’uso di questo termine, lo stesso che compone il nome dell’associazione, perché semplicemente non ne trovo uno più adatto.
Si può intuire già nel modo in cui è nato il copione: tra le mura dell’UICI, mentre delle teste cercavano di far combaciare le idee, i suggerimenti. È poi grazie all’unione delle voci, della volontà delle nostre attrici e dei nostri attori, se la storia di Dorothy ha preso vita. Per non parlare degli sfondi, nati dall’unione di braccia e talento, di penne, colori e fogli: l’arcobaleno, gli alberi ed il castello diventano tangibili creando quindi il corpo di cui aveva bisogno la storia.
È talmente palese nello spettacolo, poi! Gli attori e le attrici si incontrano con la scenografia, i costumi e gli oggetti di scena, compaiono le musiche, ed ecco che una settimana di lavoro si unisce sul palco per regalare a tutti la storia.
Tuttavia, la vera essenza della parola “unione” la trovo più vivace in ciò che non è palese: nelle prove sotto agli alberi con l’Omino di latta che sveglia tutto il Petriccio grazie al suo modo fiero di recitare; nelle canzoni cantate durante i giochi, nel pranzo; e ancora nelle battute sussurrate per aiutare la memoria, e in quelle sbagliate, saltate e poi recuperate; negli accorgimenti dell’ultimo secondo, nelle mani sporche di vernice, nei cambi di scena. E ancora più invisibile, ma non per questo assente, nelle ansie, nelle paure, nella preoccupazione di chi stava dietro le quinte, alla ricerca di una perfezione che è stata trovata anche grazie alle imperfezioni.
Ho usato, anzi abusato, di questo termine, lo so bene, credo però che sia per colpa di questo senso di familiarità se il lunedì mattina dopo lo spettacolo, un malinconico sentimento di nostalgia si è svegliato insieme a me.
Sono felice di aver fatto parte di questo gruppo, di aver visto nascere e crescere un progetto che sono certa rimarrà nel cuore di tutti coloro che hanno partecipato, visto e toccato cosa siamo stati in grado di fare.
Grazie per avermi fatto andare oltre l’arcobaleno.

Festival Il Giullare 2017

Quando nel 2008 con timidezza ma coraggio abbiamo proposto il primo Festival Il Giullare, non pensavamo che nel 2017 avremmo realizzato la IX edizione di quello che oggi è il Festival Nazionale del Teatro Contro Ogni Barriera: festival crediamo unico nel suo genere e dopo il Festival Internazionale delle Abilità Differenti di Carpi, il più longevo in Italia.
Come nel format sperimentato fin dalla sua nascita, sono due le sezioni in cui si sviluppa il festival: una dedicata agli eventi collaterali e l’altra con la gara/esibizione delle compagnie selezionate provenienti da ogni parte di Italia nella settimana tra il 17 e il 23 luglio prossimi.

Tutto avrà inizio il prossimo 6 luglio, presso il Centro Jobel, alle ore 21.00 con lo spettacolo teatrale fuori concorso “Vite di Condominio”, per la regia di Maria Elena Germinario, a cura del Centro di Salute Mentale Trani – Bisceglie della Asl/Bat: lo spettacolo, che è il risultato conclusivo di un laboratorio teatrale, racconta la vita di 9 persone, che vivono tutte nello stesso condominio e le cui storie, di ordinaria indifferenza, si intrecciano fino ad incontrarsi in una sorta di ritrovata convivialità e pacifica convivenza.

A partire invece da lunedì 10 luglio e fino al giorno 23, presso alcune attività commerciali di C.so Vittorio Emanuele e C.so Italia, saranno esposte in vetrina opere irregolari di artisti disabili.

Non mancherà la formazione con i workshop “Il Giullare tra arti e terapia” destinati ad operatori e persone con disabilità con almeno due anni di esperienza nel campo artistico/teatrale che il 10 luglio e dal 17 al 23 si realizzeranno presso il Centro Jobel e che avranno come docenti i registi/responsabili delle compagnie teatrali partecipanti al Festival (necessaria iscrizione)

L’11 luglio è, invece, il momento di un gradito ritorno del nostro Festival. Presso Palazzo San Giorgio, alle ore 20.30, Nicole Orlando presenterà il suo libro “Vietato dire non ce la faccio”, con letture dell’attrice Bianca Nappi e reading musicali del duo Chiara Aurora (violoncello) e Debora Di Cugno (voce). L’evento è gratuito, ma sarà necessario prenotarsi telefonando allo 0883/501407 o tramite mail (info@ilgiullare.it).

Il 13 luglio presso il Centro Jobel, alle ore 21.00, la compagnia teatrale del Centro Jobel, condotta da Marco Colonna, presenta il suo tradizionale annuale spettacolo “La mia Terra”: una commedia in atto unico che è una dichiarazione d’amore alla nostra Puglia, dedicata alla nostra cultura, la nostra musica, la nostra comicità, alle nostre radici. Dalle musiche ai testi ed infine ai colori, questo spettacolo regala un tributo speciale ad una terra che ha dato i natali a grandi personaggi che nella storia hanno arricchito la nostra Puglia, rendendola unica e amata per i suoi pregi e a volte odiata per i suoi difetti, ma che nonostante tutto, lascia l’indelebile amore nei suoi confronti.

Il 14 luglio sarà una giornata ricca di appuntamenti: alle ore 18.00, in Piazza Plebiscito, si svolgerà il consueto momento di animazione e festa per i bambini a cura di tutte le realtà partner del Festival “Il Giullare dei Piccoli”. In contemporanea, alle ore 19.00, in Via San Giorgio, partirà la 5° edizione della “Passeggiata in Carrozzina” con gli amministratori pubblici. Alle ore 20.30, infine, da Piazza Plebiscito partirà una parata/spettacolo di Giullari che si snoderà per le vie del centro storico realizzata con il contributo del CSV San Nicola di Bari.

Il 15 luglio ci sarà le seconda edizione del Quadrangolare di calcio “Un calcio oltre la barriera”. Tra le squadre ospiti di quest’anno saranno presenti:
La nazionale di calcio per ragazzi con problemi di salute mentale che, lo scorso anno, ha partecipato al primo mondiale di categoria ad Osaka.
La “Gargano 2000”, squadra di calcio per ragazzi con sindrome di Down di Giovinazzo in collaborazione con una delegazione dell’Anpis.
Una squadra composta dai migranti rifugiati accolti sul territorio dalla Coop. Sociale e di Solidarietà Impresa Sociale “MigrantesLiberi”
Una squadra in rappresentanza delle Istituzioni e di giornalisti della Provincia BT

Alle ore 21.30, sempre il 15 luglio, ci sarà la presentazione di “Crazy for football” il documentario vincitore del David di Donatello nella categoria Miglior Documentario alla presenza del regista Volfango de Biasi (regista e sceneggiatore altresì di film come Iago, Come tu mi vuoi, Natale col Boss, ecc.) e il responsabile della Nazionale per persone con problemi di Salute Mentale dott. Santo Rullo, a cui si ispira il documentario. L’evento è gratuito, ma sarà necessario prenotarsi telefonando allo 0883/501407 o tramite mail (info@ilgiullare.it).

Dal 17 luglio al 22 luglio, presso il Centro Jobel, alle ore 21.00, parte la settimana centrale del Festival, con l’esibizione degli spettacoli in gara provenienti da Caserta, Rovereto, Osimo, Anversa degli Abruzzi, Reggio Calabria precedute come sempre da un anteprima.
Il tutto si concluderà il 23 luglio, con la serata finale di premiazione, alla presenza di ospiti noti e meno noti tra cui Nicoletta e Silvia le ballerine finaliste di Italia got’s talent.

Nei prossimi comunicati seguiranno gli aggiornamenti con tutte le info e i dettagli dei vari eventi, che ad oggi godono del patrocinio gratuito del Comune di Trani e di un piccolo contributo da parte di alcuni sponsor.

Che il giullare abbia inizio allora e come ogni evento che si rispetti, per la regia di Marco Colonna, le riprese di Filippo Di Lernia e il montaggio di Daniele di Chiano, cominciamo con lo Spot del Festival Il Giullare 2017 al link: https://www.youtube.com/watch?v=ySXNebyq6T0

Per essere sempre aggiornati, seguite il sito internet http://www.ilgiullare.it/ e cliccate “Mi piace” sulla
pagina social https://www.facebook.com/festivalilgiullare/.

Comunicazione della Redazione

Si comunica che da lunedì 03 luglio u.s., a causa di un problema tecnico che si è protratto fino a mercoledì 05 luglio u.s., la Redazione non ha potuto provvedere all’inserimento degli articoli. In data odierna il servizio è tornato nuovamente disponibile.

La redazione si scusa per il disagio.

Nicola Pio ammesso a frequentare il quinto anno presso il Conservatorio Musicale di Bari

Il 5 luglio il nostro Nicola Pio Nasca, terminato il primo anno sperimentale presso il Conservatorio Piccinni di Bari, ha sostenuto gli esami di ammissione. Ma per le sue grandi capacità Nicola Pio è stato ammesso dalla commissione a frequentare il quinto anno accademico. Così con immensa soddisfazione e grande piacere di tutta la nostra associazione esprimiamo al nostro ragazzo e ai suoi genitori i nostri più vivi rallegramenti per il risultato conseguito. Tutto questo ottenuto grazie ai sacrifici dei genitori, il contributo dei docenti, l’insegnamento ricevuto dalla nostra scuola di formazione musicale, ma soprattutto attraverso le sue straordinarie abilità e il dono dell’orecchio assoluto che il Signore ha donato a Nicola Pio.