Lezioni, laboratori, esperienze multisensoriali e casi di studio pratici con esperti provenienti dal mondo accademico e museale sui temi dell’accesso alla cultura e all’ambiente per tutti attraverso le proprie capacità percettive.
La Summer School dedicata a insegnanti, educatori, architetti, studenti universitari, operatori museali, si terrà nell’agricampeggio Le Fattizze, un bosco attrezzato di 5 ettari di pini, querce, carrubi e specie della macchia mediterranea.
Il corso è accreditato per 18 ore per 5 crediti formativi
18-30 LUGLIO 2017
Le Fattizze – Boncore – Nardò (Le)
Dal 18 al 30 luglio l’agricampeggio Le Fattizze a Boncore, frazione di Nardò (Le) ospita una speciale Summer School sulla cultura accessibile e inclusiva per investire in competenze e capacità durante il periodo estivo, in un contesto di benessere e relax immersi nella natura.
Sei lezioni e casi di studio pratici con esperti provenienti dal mondo accademico e museale, laboratori ed esperienze multisensoriali, per il percorso formativo organizzato da Making Sense, gruppo che conduce una ricerca suisensi e le parole nella fruizione dell’opera d’arte,a partire dai principi del design for all. Tra queste, Tactile Vision Onlus, Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti e I.Ri.Fo.R. onlus (Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione).
La Summer School è un’occasione di formazione e approfondimento per tutti sui temi dell’accesso alla cultura e all’ambiente attraverso le proprie capacità percettive. Una vacanza-studio pensata soprattutto per insegnanti, educatori, architetti, studenti universitari e operatori museali.
Ad ospitarla, Le Fattizze, un agricampeggio nella Terra d’Arneo all’interno del giovane bosco di 5 ettari, con circa 5000 alberi di pini, querce, carrubi e specie della macchia mediterranea. Qui si incontrano agricoltura naturale, turismo sostenibile e la sensibilità verso le tematiche dell’accessibilità e dell’inclusione. Dal 2014, è fruibile un percorso didattico plurisensoriale progettato e realizzato secondo i principi del design for all.
Dalle basi teoriche sulla progettazione inclusiva, all’accessibilità della cultura per i disabili visivi, dalla fruizione multisensoriale dell’arte contemporanea alla degustazione di cibo, vini prodotti in terre e con metodi diversi e storie legate alla produzione di olio extravergine di oliva: questi alcuni dei temi del percorso formativo che prevede, inoltre, dei laboratori aperti sulla voce, la percezione sensoriale dell’ambiente e la manipolazione della pietra. In programma il 28 luglio alle ore 21 una cena al buio bendati (su prenotazione). Per il periodo della Summer School sarà possibile fruire di VederToccando. Esposizione delle opere Emilia
La Ferla in cui la percezione artistica passa attraverso suggestioni multisensoriali extra visive. Toccare volti, corpi, gesti, espressioni, scoprire volumi attraverso le proprie mani al buio.
Il corso è accreditato per 18 ore per 5 crediti formativi.
Per informazioni e iscrizioni: info@lefattizze.it – Alice 333 4583336
L’organizzazione garantisce la possibilità di vitto e alloggio per una o due settimane fino ad esaurimento delle disponibilità. Possibilità di pernottare in casette in legno o area campeggio attrezzata.
Per informazioni e prenotazioni vitto e alloggio: Marco 334.7585505.
PROGRAMMA
18 luglio – h.17,30 Presentazione delle attività formative e laboratoriali.
Francesco Fratta – La convenzione dell’ONU per la progettazione inclusiva
Rocco Rolli – Progettare per tutti.
Laboratorio 1 – h. 19,00
Percorso di Barefooting bendati ed eventi sonori a cura di Emiliano Minervino
VISTA – 19 luglio h. 17,30-20,00
Vedere, non vedere.
Fabio Levi – L’accessibilità alla cultura per i disabili visivi
Paola Traversi – Oltre la visione. Il museo da toccare, il cinema da ascoltare
Anna La Ferla: Abili per l’arte
UDITO – 21 luglio h.17,30-19,30
Male parole.
Andrea De Benedetti – Chi di lingua ferisce
Francesco Fratta – Che cosa vedono gli altri sensi? Funzione vicariante e percezione somestesica
Laboratorio 2 – h.19,30 – La voce nella musica salentina a cura di Roberta Paladini
OLFATTO – 24 luglio h. 17,30–19,30
Risvegliare passioni.
Valentino Traversa – Ambienti e percezione sensoriale.
Orietta Brombin – Arte del vivente
Laboratorio 3 – h. 19,30 Wunder Garten
TATTO – 26 luglio h.17,30-19,30
Veniamo alle mani.
Annamaria Cilento – Fruizione multisensoriale dell’arte contemporanea
Rocco Rolli – Nuove forme di percezione multisensoriale
Laboratorio 4 – h. 19,30 Manipolare la pietra leccese, anche ad occhi chiusi.
GUSTO – 28 luglio h.17,30-20,00
Con viva soddisfazione
Massimo Vaglio – Né carne, né pesce
Paolo Nutricato – Negroamaro o Primitivo per me uguali non sono.
Cosimo Rolli – Il volto umano dell’olio. Storie.
Laboratorio 5: h. 21,00 Cena al buio (bendati) ed eventi sonori
COSTI
Il costo per la partecipazione alla scuola è di 100,00€ a partecipante, gratuito per le persone con disabilità.
La quota include il coffee break per tutti i 5 giorni della scuola, la partecipazione ai 5 laboratori,
il corso di Tai Chi Chuan.
EVENTI COLLATERALI
Toccare l’arte
VederToccando. Esposizione delle opere di Emilia La Ferla
Toccare volti, corpi, gesti, espressioni, scoprire volumi attraverso le proprie mani al buio.
Esposizione dove la percezione artistica passa attraverso suggestioni multisensoriali extra visive.
Scoprire il Tai Chi Chuan
5 incontri a cura di Emiliano Minervino
Date da concordare insieme ai partecipanti – h. 8,00-9,00
FESTA FINALE DEL CORSO – 29 luglio h. 17,30 fino a notte fonda
Costruzione e rogo degli spaventapasseri, musica e balli.
DOCENTI:
Orietta Brombin – Attività Educative e Formative PAV – Parco Arte Vivente – Torino
Annamaria Cilento – Dip. Educativo – Fondazione Sandretto Re Rebaudengo – Torino
Andrea De Benedetti – linguista, scrittore
Francesco Fratta – Responsabile Nazionale Cultura UICI Onlus
Anna La Ferla – Servizi Educativi Palazzo Madama – Torino
Fabio Levi – Università di Torino
Emiliano Minervino – Insegnante Tai Chi Chuan
Paolo Nutricato – vignaiolo di Cantina Supersanum
Roberta Paladini – voce
Cosimo Rolli – produttore olio d’oliva
Rocco Rolli – architetto – Tactile Vision onlus
Valentino Traversa – agronomo
Paola Traversi – Servizi Educativi – Museo Nazionale del Cinema – Torino
Massimo Vaglio – chef, scrittore
Ufficio stampa Le Fattizze – Lara Esposito – 347/5745284
Per informazioni e iscrizioni: info@lefattizze.it – Alice 333 4583336
Archivi autore: Simona Sciaudone
Napoli – Viva l’unione. Serata aggregativa in agriturismo, di Mario Mirabile
Spesso, o quasi sempre, i dirigenti associativi sono chiamati ad affiancare i soci nella risoluzione delle più svariate problematiche e a cercare di dare risposte che le istituzioni non sono in grado di dare; tante volte si pensa di mollare tutto, di lasciare ogni incarico e di dedicarsi di più alla propria famiglia e alle proprie attività, ma momenti di aggregazione come quello vissuto venerdì 30 giugno, ti ricaricano e ti convincono che l’Unione è una grande famiglia. Nell’agriturismo Antico Ricupo di Ercolano, alle pendici del Vesuvio, è stata organizzata la terza edizione della festa “Viva l’Unione” e mai appellativo fu più azzeccato. Una ottantina di partecipanti tra soci e familiari si sono divertiti cantando, ballando, raccontando aneddoti e esperienze di vita quotidiana da condividere con tutti quanti gli altri, il tutto degustando una buona cena. L’idea della festa è partita dalle cosiddette quote rosa della Sezione UICI di Napoli ed è stata allietata dalla musica di Matteo Cefariello alle tastiere, di Ciro Cascinelli alla chitarra e di Dario Mirabile che con le sue canzoni ha più volte coinvolto tutti i partecipanti. E poi i tanti amici: Angela, Martina, Pasquale, Emanuela che si sono esibiti in performances canore per concludere con l’amico Gaetano Orefice che, a sorpresa, si è esibito in una serie di gag per prendere in giro i dirigenti associativi e per raccontare in maniera simpatica i retroscena e quanto succede durante gli eventi e le tante cene al buio organizzati dall’UICI napoletana.
Grazie a tutti per la spensierata e bella serata!
Museo Tattile Statale Omero – Sensi d’estate 2017 Percorsi multisensoriali di Arte, Teatro, Musica, Odori e Sapori
19 Luglio – 23 Agosto 2017
Tutti i Mercoledì dalle 21,30 alle 24,00
ANCONA, Corte della Mole Vanvitelliana
Ingresso libero
Torna Sensi d’estate, la rassegna culturale estiva organizzata dal Museo Tattile Statale Omero.
La rassegna è giunta quest’anno alla XVI edizione.
MERCOLEDÌ 19 LUGLIO ore 21,30
Cabaret
SOLO PER VOI
di e con MAX PAIELLA
Fantasista e cantastorie, Max Paiella, voce rombante de “Il ruggito del coniglio” di Radio 2, si muove tra il serio e il faceto. Imbracciando la chitarra ci guida attraverso le nostre zone più oscure e più radiose, tra rabbia e felicità, malinconia e paura, segnando un percorso spensierato in compagnia dei suoi personaggi più strepitosi, delle sue imitazioni più esilaranti e soprattutto delle sue canzoni più emozionanti.
MERCOLEDÌ 26 LUGLIO ore 21,30
Presentazione del disco e concerto
JUMBLE MUSIC
MASSIMO VALENTINI
Massimo Valentini, sax
Paolo Sorci, chitarra elettrica e acustica
Filippo Macchiarelli, basso
Andres Langer, piano
Gianluca Nanni, batteria, percussioni
Jumble è il nuovo disco del sassofonista Massimo Valentini, una fusione di stili e suoni: dal jazz alla musica sudamericana alla world music.
Un progetto ambizioso e interessante che valorizza il famoso sassofonista Valentini, già noto nel palco di Raphael Gualazzi, Javier Girotto e tanti altri, nella nuova veste di compositore che crea un guazzabuglio, jumble appunto, di suoni, ritmi e melodie da tutto il mondo.
MERCOLEDÌ 2 AGOSTO ore 21,30
Teatro e Musica
LA MUSICA DI GEORGE GERSHWIN
Tutto quello che avreste sempre voluto sapere su George Gershwin…o quasi!
Concerto comico teatrale del Gershwin Quintet con Clio Gaudenzi
GERSHWIN QUINTET
LETIZIA RAGAZZINI – sax soprano
MARIELLA DONNALOIA – sax contralto
ISABELLA FABBRI – sax tenore
LAURA ROCCHEGIANI – sax baritono
MARIA GIULIA CESTER – pianoforte
L’arte comica e trasformista di Clio Gaudenzi dialoga con le armonie del Gershwin Quintet in un progetto dedicato al famoso compositore newyorkese. Raccontato da voci diverse tanto ricercate, l’innamorata coetanea di George Gershwin, il musicologo intransigente, il presentatore americano ci portano a conoscere la vita e la musica di questo grande artista, dagli albori squattrinati nella Tin Pan Alley fino al palco della Carnegie hall. Dalle celebri songs alla Rapsodia in blu, l’ensemble guida il pubblico alla scoperta dei due volti del grande musicista, da un lato il pianista che amava improvvisare melodie jazz e dall’altro il compositore ambizioso di farsi strada nel mondo della musica colta. Uno spettacolo in cui si ride, ci si commuove, si dialoga con lo spettacolo e ci si diverte ascoltando la musica di Gershwin, ritmata e malinconica allo stesso tempo, reinterpretata con freschezza ed eleganza da un ensemble inedito tutto al femminile.
MERCOLEDÌ 9 AGOSTO ore 21,30
Teatro
DERNA
“C’HO CREDUTO CON TUTTA ME STESSA”
con Stefania Terré
regia di Antonio Lovascio
consulenza musicale di Sauro Cesaretti
tratto dal libro di Laura Volponi, “E le donne scoprirono il sindacato”. Derna Scandali una vita nella CGIL, Quaderni del Consiglio regionale delle Marche, 2007
L’attrice Stefania Terrè è Derna Scandali, una donna che ha dedicato la vita alla lotta per la libertà. Libertà dall’oppressione fascista prima, come partigiana e libertà dall’egoismo dei padroni dopo, come sindacalista. Una vita che è ancora oggi un modello da imitare, un esempio da seguire per le giovani generazioni e soprattutto per le giovani donne.
MERCOLEDÌ 16 AGOSTO ore 21,30
Musica
LIRICA E DINTORNI
Il consueto concerto organizzato dal Museo Omero e gli Amici della Lirica “Franco Corelli” di Ancona.
Cast d’eccezione per una serata romantica all’insegna delle celebri arie d’opera cantate in tutto il mondo. Avremo ospiti il soprano brasiliano Tatiana Vanderlei, il mezzosoprano georgiano Tinatin Nebunishvili, Marco De Felice, baritono e Andrea Silvestrelli, basso.
MERCOLEDÌ 23 AGOSTO ore 21,30
Musica
FISORCHESTRA Città di Castelfidardo
Torna la Fisorchestra Città di Castelfidardo, fondata dal maestro Orfeo Burattini e composta da circa 16 fisarmonicisti, provenienti anche da altre città italiane ed estere, fra cui vari solisti. L’orchestra, usando come base la fisarmonica e speciali strumenti elettronici costruiti appositamente, riesce ad ottenere effetti ricchi di sonorità e timbriche sorprendenti: si ha la sensazione di ascoltare una grande orchestra sinfonica.
La Fisorchestra ha partecipato a tutte le più note trasmissioni televisive e ha eseguito concerti non solo in ogni regione d’Italia, ma anche all’estero in paesi quali Russia, Spagna, Francia, Austria, Jugoslavia, Argentina, ottenendo ovunque un gradissimo successo sia di pubblico che di critica.
Gli spettacoli si svolgono all’aperto, nella corte interna della Mole Vanvitelliana: i posti a sedere sono limitati (si accettano prenotazioni solo per persone con disabilità). In caso di pioggia gli spettacoli si svolgeranno al Teatro Sperimentale L. Arena, via Redipuglia 59, Ancona.
MUSEO TATTILE STATALE OMERO
Sempre visitabile tutti i mercoledì di “Sensi d’estate” dalle ore 21 – 24.
Orario luglio e agosto: martedì, mercoledì, giovedì, sabato 17 – 20; venerdì, domenica e 15 agosto 10 – 13 e 17 – 20.
La mattina aperto su prenotazione per gruppi.
INGRESSO LIBERO.
Visite guidate: 4,00 euro a persona; gruppi (minimo 10 persone) 3,70 euro a persona.
Gratuito: bambini 0 – 4 anni, disabili e rispettivi accompagnatori.
Ogni serata il pubblico potrà sostenere con una donazione le attività dell’Associazione Per il Museo Tattile Statale Omero Onlus.
La rassegna Sensi d’estate 2017 è realizzata in collaborazione con Comune di Ancona – La Mole Ancona, Opera Società Cooperativa, Associazione “Per il Museo Tattile Statale Omero” ONLUS e con il supporto del Servizio Civile Nazionale.
INFO
Museo Tattile Statale Omero – Mole Vanvitelliana
Banchina Giovanni da Chio, 28
60121 Ancona
Tel + 39 071.2811935
Fax + 39 071.2818358
Email info@museoomero.it
#museoomero #sensidestate2017
Diario di una giornata trascorsa tra Palazzo Chigi e il carcere di Regina Coeli, di Carlo Carletti
Nel lontano 1979, con la legge 382 , l’Unione guidata dal Presidente Giuseppe Fucà, aveva
conseguito per i ciechi civili assoluti l’equiparazione dell’indennità di accompagno a quella percepita dai ciechi assoluti per causa di guerra, che ne ha determinato , un considerevole incremento economico. Dopo circa 2 anni, vi fu un ulteriore aumento dell’indennità dei ciechi di guerra, ma nonostante che la legge lo prevedesse , non vi fu il conseguente e analogo aumento anche per i ciechi civili. Tale ingiusta situazione impegnò i dirigenti dell’Associazione in estenuanti quanto inutili incontri con i Dirigenti del Ministero del Tesoro, dell’Interno e con i gruppi parlamentari. Pertanto, nel corso di una riunione informale di dirigenti sezionali nazionali Con l’allora Presidente Nazionale Roberto Kervin, fu deciso di affidarmi l’incarico di effettuare per il giorno 22 ottobre 1982, una manifestazione per sollecitare direttamente la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il mattino del giorno convenuto giunsero a piccoli gruppi, presso Piazza Colonna, davanti al Palazzo del Governo, circa 1.000 disabili visivi provenienti dalle Sezioni del Lazio e da altre Regioni. Come già convenuto , ho guidato una delegazione, che fu ricevuta dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio on. Vittorio Olcese, il quale, ritenendo fondate le ragioni della nostra richiesta relativa all’equiparazione dell’indennità di accompagno, assicurò che avrebbe sollecitato, il giorno stesso, i Ministeri competenti per la piena attuazione della legge . .Soddisfatti per il risultato conseguito, ringraziando tutti lasciammo gli uffici della Presidenza del Consiglio. Appena fuori, mi recai presso una cabina telefonica per informare dell’esito dell’incontro, il Presidente Kervin, che attendeva presso il suo ufficio di via Borgognona. Pur dicendosi soddisfatto , ma forse un po’ incredulo al cospetto di tanta inattesa disponibilità, mi consigliò di ritornare alla Presidenza del Consiglio, per chiedere la diffusione di un comunicato stampa che avrebbe rassicurato tutti . L’on Olcese, chiamato al telefono, si espresse favorevolmente e mentre mi avviavo verso l’ingresso di Palazzo Chigi per ritirarne una copia, fui avvicinato dal Commissario di Polizia dott Stella, il quale mi intimò di sciogliere con immediatezza la manifestazione. Pur avendolo informato che ero atteso per acquisire il comunicato stampa contenente l’accoglimento delle richieste avanzate dai ciechi, che avrebbe automaticamente posto fine alla manifestazione, non volle sentire ragioni. Ebbi solo il tempo di dire al Presidente della Sezione di Latina Giuseppe Bernardi, di rassicurare i manifestanti sull’andamento positivo dell’incontro e soprattutto di mantenerli a distanza dal cordone di polizia, che il Commissario ordinò agli agenti, fra lo stupore dei presenti, il mio immediato arresto, in quanto responsabile della manifestazione non autorizzata . Erano le ore 12.30, quando fui prelevato dagli Agenti che mi portarono nell’atrio di Palazzo Chigi, consegnandomi al Comandante Migliorini , del nucleo di polizia presso la Presidenza del Consiglio, il quale cercò di tranquillizzarmi dicendomi che l’accaduto aveva dell’incredibile, perché il tutto si era svolto nella massima correttezza , della quale poteva esserne testimone. La notizia del mio arresto arrivò ai manifestanti, i quali non credendo vera la notizia dell’esito positivo dell’incontro con il Governo, si mostrarono più rumorosi e agguerriti, tanto che il Dirigente dell’UICI della Sicilia Alfio Polizzi, munito di megafono , li invitava all’occupazione di Palazzo Chigi. L’amico Bernardi, che aveva il compito di evitare il contatto tra i ciechi e gli agenti di polizia, si trovò nel bel mezzo prendendo spintoni e calci dall’una e dall’altra parte. Il suo dimenarsi fu notato dal Commissario Stella che ne ordinò l’arresto e anche lui fu portato dentro palazzo Chigi. Impegnato nel contenere i manifestanti non si capacitava delle ragioni del suo arresto e tentò di protestare per l’ingiusto trattamento, ma Due agenti gli portarono le braccia dietro la schiena e gli misero le manette ai polsi. Continuò a protestare e fu colpito dal Commissario Stella con un pugno allo stomaco. Bernardi dal dolore si piegò in avanti e ricevette anche una ginocchiata al basso ventre che lo stordì, riducendolo al silenzio. Le manette gli furono messe male e gli sanguinavano i polsi. Nel frattempo nella piazza gli animi si fecero sempre più tesi ed entrò in azione il Presidente della Sezione di Frosinone, un cieco assoluto di grande stazza, che individuata la giusta direzione verso il portone , con i suoi circa 170 chili, si diresse di corsa verso il palazzo. Gli agenti si scansarono e altri aprirono del tutto il portone semichiuso. Durini arrestò la sua corsa dentro l’atrio del palazzo e ansimante per lo sforzo, chiese dove fosse finito. Avvertito che era nel palazzo, affermò di volerlo occupare, ma intervenne ancora una volta il Commissario Stella, che comunicò anche a lui lo stato di arresto. Dopo aver accertato le nostre identità, fummo fatti salire sul furgone della polizia e portati al Commissariato del primo distretto di Roma. Dopo una sosta per ulteriori accertamenti, erano le ore 15,quando fummo tradotti al carcere di Regina Coeli, dove ci attendeva il Comandante delle guardie carcerarie dott. Marino, il quale vedendosi consegnare un cieco assoluto e due mezzi accecati quali eravamo io e Bernardi, mostrando si sorpreso e a disagio , fu molto comprensivo nei nostri confronti e non fece mancare espressioni di disappunto sull’operato del Commissario Stella. Nell’ambiente del carcere vi era molta agitazione, perché lo stesso giorno era stata arrestata la terrorista ligas e altri appartenenti alle Brigate rosse. Da una porta socchiusa , ci fu possibile ascoltare una telefonata del Comandante delle Guardie del Carcere , che rivolgendosi al Commissario Stella lo rimproverava di averlo messo in grande difficoltà consegnandogli tre non vedenti. Gli disse: non ti sei accorto che sono ciechi e che anche volendo non potrebbero scappare? , li stai trattando come se anche loro fossero brigatisti. Da alcuni Agenti fummo fatti accomodare in una cella di sicurezza, poi ci portarono in una stanza dove un fotografo immortalò le nostre facce sia di fronte che di profilo. Successivamente fummo portati alla rilevazione delle impronte digitali, l’uno dopo l’altro fummo invitati a premere le dita su un piano di gomma- piuma intriso di inchiostro e poi su un foglio bianco. Vicino era posto uno straccio per ripulirci dell’inchiostro che aveva impregnato le nostre dita. Durini, cieco assoluto, al suo turno, eseguì il tutto , ma nessuno lo avvertì che si poteva pulire la mano sporca di inchiostro, che si passava sul viso e sui vestiti. Quando gli dicemmo che , così imbrattato, era irriconoscibile e sembrava un negro proveniente dall’Africa e non il ciociaro proveniente da Frosinone. Accolse il fatto con qualche battuta di spirito. Nonostante l’accaduto e il luogo in cui eravamo riuscimmo a mantenere una certa tranquillità, aiutati anche dagli agenti di custodia , che ci dicevano di non preoccuparci troppo perché sarebbe arrivato un Magistrato, che dopo il nostro interrogatorio, avrebbe sicuramente deciso il nostro rilascio. Verso le ore 19, fummo avvertiti che il Magistrato non era stato rintracciato ed essendo di Venerdì, avremmo dovuto attendere nella cella di sicurezza del braccio2 fino a prossimo lunedì. A questo annuncio, una forte preoccupazione cominciò ad invadere la mia mente. Sentivo di essere stato un irresponsabile per aver lasciato mia moglie e i miei figli senza alcuna notizia. Anzi, il mattino quando ho lasciato casa, pensando ad una normale e tranquilla giornata non li avvertii nemmeno che sarei andato ad una manifestazione. Il fatto che non avevo più la possibilità di comunicare con loro per spiegare l’accaduto e per rassicurarli, contribuì ad aumentare il mio senso di colpa.. In un attimo scomparve quel senso di goliardia che accompagnava le nostre manifestazioni. Ormai rassegnati, Accompagnati dagli agenti ci avviammo verso la nuova cella e ci avvertirono che saremmo restati anche senza cena perché la nostra presenza non era prevista . Arrivati in prossimità della nuova destinazione, con sorpresa e sollievo , fummo richiamati perché era arrivato il Magistrato che ci avrebbe interrogato. Quando accedemmo alla stanza dell’interrogatorio, mi venne incontro il sostituto Procuratore dott. Gianfranco Ferro, che avevo conosciuto in altre occasioni, in quanto avevo già frequentato le aule dei Tribunali per altre manifestazioni non proprio regolari. Il Magistrato mostrando meraviglia, per doversi occupare ancora una volta di me, affermò che delle mie manifestazioni ormai conosceva tutto, ma le offese e le violenze a pubblico ufficiale, delle quali risultavamo accusati rappresentavano una grave e spiacevole novità. Raccontai tutto l’accaduto, mi assunsi la responsabilità della manifestazione e gli dissi che Bernardi e Durini non erano colpevoli di nulla , se non di aver partecipato alla manifestazione della quale ero io l’unico responsabile. Dal momento che eravamo accusati anche di violenza a pubblico ufficiale invitai il dott. Ferro a costatare le ferite provocate dalle manette e dai colpi ricevuti da Bernardi, lo invitai a mettersi in contatto con il dott. Migliorini, Comandante del nucleo di polizia della Presidenza del Consiglio. . Dopo l’interrogatorio di Bernardi con ai polsi evidenti ferite e quello di Durini, il Magistrato si allontanò per circa 30 lunghissimi minuti, e quando rientrò nella stanza , si mise a scrivere, ma fu interrotto dallo squillo del telefono e rivolgendosi all’interlocutore lo sentimmo dire: si , sto ancora facendo gli accertamenti e la informerò subito dopo, ma non credo che possano emergere particolari rilievi e complicazioni. Riprese a scrivere, erano ormai le 21,quando consegnò ad un agente all’ordine per la nostra scarcerazione . Nel salutarci, il magistrato ci disse che la nostra presenza in quel luogo era determinata da evidenti malintesi e da incomprensioni e che manifestare per le ragioni come le nostre era un diritto. Quando gli chiedemmo quali potevano essere le conseguenze per essere stati in quel luogo, ci rassicurò e ci salutò dicendoci che null’altro ci sarebbe accaduto. Fummo accompagnati fuori dal carcere salutati dagli agenti di custodia, che abbiamo ringraziato per la loro cortesia e attenzione. Ad attenderci , trovammo il Presidente Kervin con l’autista Nicodemo, ed altri dirigenti e soci dell’ UIC. Abbiamo da loro appreso che dal momento del nostro arresto, tutti si sono adoperati per far intervenire in nostro favore i massimi esponenti dei partiti. Tomatis fece intervenire Bettino Craxi, intervennero anche Rutelli, il Sindaco di Roma Vetere, e altri, ma fu determinante l’intervento sollecitato dal Presidente Kervni al Ministro di Grazia e Giustizia On. Clelio Darida, quello che aveva telefonato al Magistrato, prima per farlo intervenire subito evitandoci il fine settimana in carcere e poi per conoscere l’andamento dell’interrogatorio. Abbiamo saputo che molti non vedenti di Latina e Frosinone sono restati a Piazza Colonna fino alle ore 20 in attesa di notizie, poi hanno dovuto abbandonare perché i pullmann dovevano rientrare . Con il Presidente Kervin , con il Segretario Merendino, che tanta parte ha avuto nella buona riuscita della manifestazione , con Di Maio, Tomatis, Ballardini, Recce, Ciccio Coppola, Fortini Notari, Paglia e molti altri, ci siamo salutati e siamo stati accompagnati alle nostre rispettive abitazioni . Io fui accompagnato a Cisterna, dove era in corso la riunione del Consiglio Comunale del quale ero componente. Entrando nella sala riunioni, avvertii un certo mormorio e un compagno di Partito mi chiese come potevo essere li se la radio e la televisione avevano annunciato il mio arresto insieme ad altri due ciechi. Preoccupato per quanto riferito, mi precipitai a telefonare a mia moglie che dal mattino non aveva mie notizie . La chiamai e le dissi di trovarmi presso il Comune, che avevo avuto qualche problema , ma che tutto si era risolto bene. Mia moglie piuttosto arrabbiata per la mancanza di notizie mi riattaccò il telefono. Quando andai a casa, non volle ne ascoltarmi ne rivolgermi la parola. Al mattino quando cominciarono ad arrivare telefonate dai dirigenti dell’Associazione da ogni parte d’Italia, che chiedevano mie notizie, e dopo essere stata informata di quanto accaduto, dall’amico Di Maio, cominciò a comprendere che non avevo passato una grande giornata. Si recò a comprare i giornali i quali riportavano con evidenza l’arresto di tre ciechi, Carletti , Bernardi e Durini. Dal momento che nessun organo di informazione aveva dato la notizia della nostra scarcerazione, grande era la sorpresa di coloro che mi incontravano nei luoghi da me frequentati o che mi sentivano rispondere al telefono. Non fu certamente semplice far comprendere ad amici, parenti e a mio figlio ,che può accadere di essere arrestati, senza per questo essere dei poco di buono. Ritornato in ufficio presso la Banca d’Italia, il giorno lunedì 25 ottobre, con grande sgomento appresi di essere stato sospeso dal lavoro. Nel corso della giornata ho potuto dimostrare che, nonostante l’arresto, non risultava alcun reato a mio carico e con grande sollievo, fui riammesso in servizio lo stesso giorno. Nel pomeriggio , uscito dal lavoro, mi recai presso la sede Regionale dell’UIC dove mi raggiunse un giovane agente di polizia, presente al mio ingiusto arresto. Disse che Aveva la mamma cieca ed era originario di Bagnara Calabra, un paese vicino a Scilla, dove era nato Fucà. Mi raccontò la sua amarezza per l’accaduto e che meditava di lasciare la Polizia. Lo ringraziai per gli attestati di stima e per la disponibilità a testimoniare in mio favore in un eventuale processo, ma lo esortai a non lasciare quel lavoro , perché era più opportuno che quel ruolo lo ricoprisse uno come lui e non uno che poteva pensarla come il Commissario Stella. Mi disse che appena dopo il nostro arresto il Commissario aveva ordinato con i tre squilli di tromba la carica per lo sgombro della piazza, ma gli agenti si rifiutarono. Minacciando gli agenti che non vollero malmenare i manifestanti, per meglio controllare la situazione , chiese l’intervento anche del gruppo degli agenti della Celere. Al cospetto dei tanti giornalisti, delle telecamere e dei molti politici giunti sul posto, l’ordine di sgombro non fu più ripetuto. Dopo alcuni giorni , a seguito dei numerosi articoli sulla stampa e delle numerose interrogazioni di parlamentari appartenenti a vari gruppi politici, delle proteste degli Agenti e dei loro sindacati di categoria, il Commissario Stella fu trasferito dal primo Distretto di Roma ad altro nella periferia della Provincia. Successivamente nel riprendere l’attività Associativa, mi restava ancora sospeso il richiesto incontro con il Sindaco di Roma Ugo Vetere, al quale, per sollecitarlo inviai il seguente telegramma: Caro Sindaco, come tu ben sai, a Via de la Lungara ce sta ‘n gradino, chi nun sale quelo nun è romano e ne trasteverino. Dal momento che ormai sono cittadino romano e trasteverino a tutti gli effetti, ritengo che tu non possa più esimerti dal volermi incontrare. Ti sono grato per esserti interessato per la soluzione del mio arresto. Il giorno successivo fui accolto molto cordialmente in Campidoglio dal Sindaco, il quale, dopo una dissertazione sul detto che si diviene veri cittadini romani soltanto dopo aver varcato il gradino del carcere, prestò molta attenzione alle problematiche che gli furono esposte, assicurando agevolazioni sul trasporto urbano e l’assunzione di due centralinisti.
Con il tempo ho potuto molto riflettere sul fatto che quando organizzai la Manifestazione del 22 ottobre 1982, possedevo ancora un residuo visivo, che con l’ausilio di una lente a contatto, mi consentiva una certa autonomia, ma la cecità totale mi ha raggiunto dopo alcuni anni, ed anch’io ho potuto usufruire di quella indennità di accompagno , per la quale avevo lottato. , quando ancora il problema non mi apparteneva. L’aver pensato, solidarizzato e lottato con i ciechi assoluti di allora, ho, di fatto, contribuito anche alla mia miglior condizione attuale. Erano presenti alla manifestazione anche altri ipovedenti che spero non abbiano avuto la necessità di dover ricorrere a questo beneficio.
Napoli – Presentazione di Cromnia
Ieri, presso i locali della Sezione Provinciale di Napoli dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, si è svolta la presentazione di Cromnia. Nelle ultime settimane si è tanto parlato di questo applicativo che andrebbe a promuovere l’autonomia dei disabili visivi, infatti, esso nasce proprio in seno alle problematiche legate alla minorazione visiva. Cromnia viene alla luce, soltanto, dopo cinque settimane di lavoro, grazie alla spiccata sensibilità di un gruppo di giovani ingegneri della Developer Academy che decidono di creare un’App che discrimini i colori affinché le persone con deficit visivo possano conoscere, abbinare, distinguere, in piena autonomia, i colori. Questa idea è stata accolta con molto entusiasmo dalla Commissione Ausili, Nuove Tecnologie di Napoli che ha stretto una collaborazione con gli sviluppatori dell’App realizzando dei test con i Soci dell’Uici, i quali hanno presenziato numerosi alla presentazione, insieme ai giornalisti e a tante altre persone che hanno gremito il salone della Sezione Provinciale Uici di Napoli durante la presentazione. Erano presenti i docenti che hanno coadiuvato gli sviluppatori durante i mesi di lavoro, StefanoPerna e Ignazio Finizio; gli sviluppatori dell’App, Andrea Aletto, Michele Massuzzi, Raffaele Martone, Luigi Fornaro, Mattia Picariello e Pasquale Tramontano; il Presidente della Sezione Uici di Napoli, Mario Mirabile; Gaetano Cannavacciuolo, Componente Ufficio di Presidenza UICI Campania; il Referente Nazionale della Commissione Ausili, Nuove Tecnologie, componente del Gruppo OSI Giuseppe Fornaro e il Coordinatore della stessa Commissione, Nunziante Esposito; Il comune di Napoli, nella persona di Marisa Scognamiglio. Cromnia ha riscosso un grande successo, infatti, in tanti hanno già scaricato questa prima versione presente sull’App Store da qualche giorno e i pareri sono stati unanime, Cromnia è molto attendibile, rileva con esattezza colori e sfumature. L’auspicio è quello di stringere future collaborazioni tra la Developer Academy e l’Uici affinché si possa trovare una strada nella Tecnologia che favorisca l’autonomia dei minorati della vista.
Cromnia
La nuova app che dà voce ai colori.
Cromnia è un’app nata per migliorare l’autonomia delle persone non vedenti. Cromnia permette di riconoscere colori, luce e trame dei capi ed è completamente accessibile.
Scaricala sull’App Store
www.cromnia-app.com
Invia i tuoi feedback all’email info@cromnia-app.com
La Commissione Ausili, Nuove Tecnologie di Napoli
Andare oltre l’arcobaleno, di Samantha Pelosi
Quando mi è stato chiesto di scrivere qualche riga sul campo riabilitativo dell’IRIFOR appena passato, la mia mente è volata subito ai giorni trascorsi nella sede del BBT. Ho pensato alle prove, ai momenti di svago, alle mattine passate sotto le fronde degli alberi al riparo dal sole cocente; più pensavo e più nella mia testa un punto rimaneva costante ad ogni episodio, chiaro e lampante: il forte senso di unione provato durante quei giorni.
Non riesco a resistere all’idea di essere scontata nell’uso di questo termine, lo stesso che compone il nome dell’associazione, perché semplicemente non ne trovo uno più adatto.
Si può intuire già nel modo in cui è nato il copione: tra le mura dell’UICI, mentre delle teste cercavano di far combaciare le idee, i suggerimenti. È poi grazie all’unione delle voci, della volontà delle nostre attrici e dei nostri attori, se la storia di Dorothy ha preso vita. Per non parlare degli sfondi, nati dall’unione di braccia e talento, di penne, colori e fogli: l’arcobaleno, gli alberi ed il castello diventano tangibili creando quindi il corpo di cui aveva bisogno la storia.
È talmente palese nello spettacolo, poi! Gli attori e le attrici si incontrano con la scenografia, i costumi e gli oggetti di scena, compaiono le musiche, ed ecco che una settimana di lavoro si unisce sul palco per regalare a tutti la storia.
Tuttavia, la vera essenza della parola “unione” la trovo più vivace in ciò che non è palese: nelle prove sotto agli alberi con l’Omino di latta che sveglia tutto il Petriccio grazie al suo modo fiero di recitare; nelle canzoni cantate durante i giochi, nel pranzo; e ancora nelle battute sussurrate per aiutare la memoria, e in quelle sbagliate, saltate e poi recuperate; negli accorgimenti dell’ultimo secondo, nelle mani sporche di vernice, nei cambi di scena. E ancora più invisibile, ma non per questo assente, nelle ansie, nelle paure, nella preoccupazione di chi stava dietro le quinte, alla ricerca di una perfezione che è stata trovata anche grazie alle imperfezioni.
Ho usato, anzi abusato, di questo termine, lo so bene, credo però che sia per colpa di questo senso di familiarità se il lunedì mattina dopo lo spettacolo, un malinconico sentimento di nostalgia si è svegliato insieme a me.
Sono felice di aver fatto parte di questo gruppo, di aver visto nascere e crescere un progetto che sono certa rimarrà nel cuore di tutti coloro che hanno partecipato, visto e toccato cosa siamo stati in grado di fare.
Grazie per avermi fatto andare oltre l’arcobaleno.
Festival Il Giullare 2017
Quando nel 2008 con timidezza ma coraggio abbiamo proposto il primo Festival Il Giullare, non pensavamo che nel 2017 avremmo realizzato la IX edizione di quello che oggi è il Festival Nazionale del Teatro Contro Ogni Barriera: festival crediamo unico nel suo genere e dopo il Festival Internazionale delle Abilità Differenti di Carpi, il più longevo in Italia.
Come nel format sperimentato fin dalla sua nascita, sono due le sezioni in cui si sviluppa il festival: una dedicata agli eventi collaterali e l’altra con la gara/esibizione delle compagnie selezionate provenienti da ogni parte di Italia nella settimana tra il 17 e il 23 luglio prossimi.
Tutto avrà inizio il prossimo 6 luglio, presso il Centro Jobel, alle ore 21.00 con lo spettacolo teatrale fuori concorso “Vite di Condominio”, per la regia di Maria Elena Germinario, a cura del Centro di Salute Mentale Trani – Bisceglie della Asl/Bat: lo spettacolo, che è il risultato conclusivo di un laboratorio teatrale, racconta la vita di 9 persone, che vivono tutte nello stesso condominio e le cui storie, di ordinaria indifferenza, si intrecciano fino ad incontrarsi in una sorta di ritrovata convivialità e pacifica convivenza.
A partire invece da lunedì 10 luglio e fino al giorno 23, presso alcune attività commerciali di C.so Vittorio Emanuele e C.so Italia, saranno esposte in vetrina opere irregolari di artisti disabili.
Non mancherà la formazione con i workshop “Il Giullare tra arti e terapia” destinati ad operatori e persone con disabilità con almeno due anni di esperienza nel campo artistico/teatrale che il 10 luglio e dal 17 al 23 si realizzeranno presso il Centro Jobel e che avranno come docenti i registi/responsabili delle compagnie teatrali partecipanti al Festival (necessaria iscrizione)
L’11 luglio è, invece, il momento di un gradito ritorno del nostro Festival. Presso Palazzo San Giorgio, alle ore 20.30, Nicole Orlando presenterà il suo libro “Vietato dire non ce la faccio”, con letture dell’attrice Bianca Nappi e reading musicali del duo Chiara Aurora (violoncello) e Debora Di Cugno (voce). L’evento è gratuito, ma sarà necessario prenotarsi telefonando allo 0883/501407 o tramite mail (info@ilgiullare.it).
Il 13 luglio presso il Centro Jobel, alle ore 21.00, la compagnia teatrale del Centro Jobel, condotta da Marco Colonna, presenta il suo tradizionale annuale spettacolo “La mia Terra”: una commedia in atto unico che è una dichiarazione d’amore alla nostra Puglia, dedicata alla nostra cultura, la nostra musica, la nostra comicità, alle nostre radici. Dalle musiche ai testi ed infine ai colori, questo spettacolo regala un tributo speciale ad una terra che ha dato i natali a grandi personaggi che nella storia hanno arricchito la nostra Puglia, rendendola unica e amata per i suoi pregi e a volte odiata per i suoi difetti, ma che nonostante tutto, lascia l’indelebile amore nei suoi confronti.
Il 14 luglio sarà una giornata ricca di appuntamenti: alle ore 18.00, in Piazza Plebiscito, si svolgerà il consueto momento di animazione e festa per i bambini a cura di tutte le realtà partner del Festival “Il Giullare dei Piccoli”. In contemporanea, alle ore 19.00, in Via San Giorgio, partirà la 5° edizione della “Passeggiata in Carrozzina” con gli amministratori pubblici. Alle ore 20.30, infine, da Piazza Plebiscito partirà una parata/spettacolo di Giullari che si snoderà per le vie del centro storico realizzata con il contributo del CSV San Nicola di Bari.
Il 15 luglio ci sarà le seconda edizione del Quadrangolare di calcio “Un calcio oltre la barriera”. Tra le squadre ospiti di quest’anno saranno presenti:
La nazionale di calcio per ragazzi con problemi di salute mentale che, lo scorso anno, ha partecipato al primo mondiale di categoria ad Osaka.
La “Gargano 2000”, squadra di calcio per ragazzi con sindrome di Down di Giovinazzo in collaborazione con una delegazione dell’Anpis.
Una squadra composta dai migranti rifugiati accolti sul territorio dalla Coop. Sociale e di Solidarietà Impresa Sociale “MigrantesLiberi”
Una squadra in rappresentanza delle Istituzioni e di giornalisti della Provincia BT
Alle ore 21.30, sempre il 15 luglio, ci sarà la presentazione di “Crazy for football” il documentario vincitore del David di Donatello nella categoria Miglior Documentario alla presenza del regista Volfango de Biasi (regista e sceneggiatore altresì di film come Iago, Come tu mi vuoi, Natale col Boss, ecc.) e il responsabile della Nazionale per persone con problemi di Salute Mentale dott. Santo Rullo, a cui si ispira il documentario. L’evento è gratuito, ma sarà necessario prenotarsi telefonando allo 0883/501407 o tramite mail (info@ilgiullare.it).
Dal 17 luglio al 22 luglio, presso il Centro Jobel, alle ore 21.00, parte la settimana centrale del Festival, con l’esibizione degli spettacoli in gara provenienti da Caserta, Rovereto, Osimo, Anversa degli Abruzzi, Reggio Calabria precedute come sempre da un anteprima.
Il tutto si concluderà il 23 luglio, con la serata finale di premiazione, alla presenza di ospiti noti e meno noti tra cui Nicoletta e Silvia le ballerine finaliste di Italia got’s talent.
Nei prossimi comunicati seguiranno gli aggiornamenti con tutte le info e i dettagli dei vari eventi, che ad oggi godono del patrocinio gratuito del Comune di Trani e di un piccolo contributo da parte di alcuni sponsor.
Che il giullare abbia inizio allora e come ogni evento che si rispetti, per la regia di Marco Colonna, le riprese di Filippo Di Lernia e il montaggio di Daniele di Chiano, cominciamo con lo Spot del Festival Il Giullare 2017 al link: https://www.youtube.com/watch?v=ySXNebyq6T0
Per essere sempre aggiornati, seguite il sito internet http://www.ilgiullare.it/ e cliccate “Mi piace” sulla
pagina social https://www.facebook.com/festivalilgiullare/.
Comunicazione della Redazione
Si comunica che da lunedì 03 luglio u.s., a causa di un problema tecnico che si è protratto fino a mercoledì 05 luglio u.s., la Redazione non ha potuto provvedere all’inserimento degli articoli. In data odierna il servizio è tornato nuovamente disponibile.
La redazione si scusa per il disagio.
Annuncio, di Michele Sciacca
il socio tenore Michele Sciacca ripropone un disco contenente delle canzoni napoletane, italiane e liriche.
tel. 3273277385
Michele Sciacca
Nicola Pio ammesso a frequentare il quinto anno presso il Conservatorio Musicale di Bari
Il 5 luglio il nostro Nicola Pio Nasca, terminato il primo anno sperimentale presso il Conservatorio Piccinni di Bari, ha sostenuto gli esami di ammissione. Ma per le sue grandi capacità Nicola Pio è stato ammesso dalla commissione a frequentare il quinto anno accademico. Così con immensa soddisfazione e grande piacere di tutta la nostra associazione esprimiamo al nostro ragazzo e ai suoi genitori i nostri più vivi rallegramenti per il risultato conseguito. Tutto questo ottenuto grazie ai sacrifici dei genitori, il contributo dei docenti, l’insegnamento ricevuto dalla nostra scuola di formazione musicale, ma soprattutto attraverso le sue straordinarie abilità e il dono dell’orecchio assoluto che il Signore ha donato a Nicola Pio.