Riforma Legge 113/1985: dibattito, decisioni, azioni. Martedì 31 maggio ore 15.00 -Slashradio

Essendo indispensabile fare il punto della situazione circa il percorso di riforma della Legge n. 113/1985, per condividere tutti insieme pensieri, aspettative, paure e sogni con onestà, trasparenza, solidarietà, al fine di  sviluppare al nostro interno un confronto rapido e approfondito che ci possa accompagnare nella assunzione di quelle decisioni così importanti per tutta la nostra Unione, tali da dover essere adottate e condivise mediante una vasta manifestazione di volontà collettiva e collegiale, martedì 31 Maggio, con inizio alle 15.00,  andrà in onda, su Slashradio, una trasmissione dal titolo: “Riforma Legge 113/1985: dibattito, decisioni azioni”.
Obiettivo: sviluppare al nostro interno un confronto rapido e approfondito sulla riforma della Legge 113/1985, che coinvolga la dirigenza Uici e tutta la base associativa nella assunzione di una decisione così importante per tutta la nostra Unione.  L’iter parlamentare dell’Atto Camera 1779 infatti, risulta ancora fermo all’ultima seduta del 19 maggio 2015 da parte del Comitato Ristretto della undicesima Commissione “Lavoro Pubblico e Privato”, appiattito su tematiche senza vie d’uscita, a causa delle forti resistenze di varia natura, particolarmente accanite intorno alle questioni previdenziali. Vista la situazione parlamentare del momento, piuttosto delicata e molto conflittuale, valutate le criticità manifestatesi in questi anni e raccolte le indicazioni politiche emerse da più parti, si vuole riflettere tutti insieme sull’opportunità di modificare la nostra strategia, provando a muoverci su due direttrici parallele e concomitanti: da un lato, proporre un testo di riforma della Legge 113 che dia la massima attenzione e la priorità assoluta agli aspetti e alle opportunità occupazionali, mediante l’aggiornamento dei meccanismi del collocamento dei centralinisti non vedenti sulla scia del progresso tecnologico nel settore della comunicazione, al fine di favorire il reale Diritto al lavoro per i nostri tanti giovani; d’altro lato, conservare e garantire per altra via parlamentare nel settore della previdenza (ad esempio, con una proposta emendativa), il Diritto alla copertura economica della maggiorazione dei quattro mesi di anzianità figurativa anche nel sistema contributivo.
La trasmissione, condotta da Luisa Bartolucci, vedrà la partecipazione, tra gli altri, del Vicepresidente Nazionale  Stefano Tortini e del componente della Direzione Nazionale Mario Girardi, responsabili, rispettivamente,  dei settori lavoro e previdenza, oltre ad Emanuele Ceccarelli dell’Ufficio lavoro e previdenza della Presidenza Nazionale.
Gli ascoltatori, che invitiamo a partecipare con i loro contributi,   potranno, come di consueto, scegliere diverse modalità di intervento: tramite telefono contattando durante la diretta i numeri: 06-69988353, 06-6791758,inviando e-mail, anche nei giorni precedenti la trasmissione, all’indirizzo: diretta@uiciechi.it, oppure compilando l’apposito modulo di Slashradio. Per ascoltare Slashradio sarà sufficiente digitare la seguente stringa: http://www.uiciechi.it/radio/radio.asp
Il contenuto delle trasmissioni verrà pubblicato sul sito dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti all’indirizzo http://www.uiciechi.it/ArchivioMultimediale
Vi aspettiamo numerosi!

Campo scuola: si riparte!

Autore: Silvana Piscopo

Anche quest’anno l’U.N.I.Vo.C. di Napoli organizza il campo scuola che si svolgerà nel mese di Giugno presso l’OSTELLO COMUNALE in Via Roma , Civitella Alfedena – 04020 Campodimele (LT).
Si tratta di una struttura accessibile, collocata in contesto non solo salubre, ma ricco di opportunità ricreative e di curiosità culturali.
Sono ormai 16 anni che la sezione Provinciale di Napoli dell’U.N.I.Vo.C. attiva campi scuola, ci sono ragazzi che adesso sono uomini e donne e che vi hanno partecipato da bambini, e che ancora ne ricordano la piacevolezza e l’emozione provata le prime volte nel partire da soli, nell’apprendere i primi elementi di autogestione del vivere quotidiano senza la presenza protettiva dei genitori; è, questa, un’esperienza breve, ma salutare per la crescita, la socializzazione, lo stimolo a poter fare da soli ciò che spesso, per affetto, per istintiva iperprotettività, i genitori non permettono ai loro figli, soprattutto nell’età evolutiva, età che, al contrario, è la più adatta per apprendere ed acquisire comportamenti di sana e corretta autonomia di organizzazione.
é di tutto questo che si è parlato nel corso dell’incontro che l’U.N.I.Vo.C. di Napoli ha organizzato sabato 21 maggio alle 16:30 presso l’istituto “Paolo Colosimo” al quale hanno partecipato tutti i dirigenti dell’U.N.I.Vo.C.,
il Presidente della Sezione Provinciale di Napoli dell’U.I.C.I., Dott. Mario Mirabile, il circolo dei LIONS CLUB NAPOLI EUROPA “GIANPAOLO CAJATI”, finanziatore del campo scuola, un numero consistente di genitori, di ragazzi utenti del campo scuola, volontari che ne contribuiscono alla realizzazione, il Presidente Nazionale dell’U.N.I.Vo.C. Salvatore Petrucci che, da sempre e a tutt’oggi, ne è stato un tenace promotore.
E’ stato un pomeriggio intenso e partecipato: dopo il saluto e i ringraziamenti della Presidente, Prof.ssa Silvana Piscopo, agli intervenuti, ha preso la parola il Presidente del Lions Club Napoli Europa “Gianpaolo Cajati” che ha espresso parole di sincera stima per l’U.N.I.Vo.C. napoletana, ha testimoniato la concreta solidarietà di tutti i soci con il rinnovo del finanziamento del campo scuola da svolgere in giugno; è, poi, intervenuta la Prof.ssa Ottavia Grieco Cajati che, essendo la vera sostenitrice di questa esperienza ormai consolidata, ha invitato tutte le famiglie a farsi promotrici di una vera cultura di libertà per i ragazzi ciechi ed ipovedenti, perché i primi a dover riconoscere ai ragazzi il diritto a sviluppare capacità di indipendenza ed autonomia, devono proprio essere i genitori; tale concetto è stato ribadito ed ampliato, poi, dal Presidente dell’U.I.C.I. di Napoli, Dott. Mario Mirabile e dal Presidente Nazionale dell’U.N.I.Vo.C. Salvatore Petrucci.
L’incontro è, successivamente, stato dedicato alla lettura di una poesia scritta da Gianpaolo Cajati,
figlio della Prof.ssa Ottavia, il quale è deceduto all’età di soli 13 anni nel corso di un incidente stradale occorso al pullman che trasportava studenti di una scuola media napoletana in gita scolastica; un dolore immenso ed indicibile, dunque, per madre e padre i quali, invece di chiudersi in sé ed incupirsi, hanno deciso di dare e darsi attraverso tante azioni di solidarietà; la poesia, scritta dall’allora adolescente Gianpaolo, è stata letta dall’oggi adolescente Emanuela Cozzolino, una ragazza viva, vitale, appassionata di lettura, vincitrice del premio di lettura Braille indetto dalla nostra biblioteca nazionale per ciechi Regina Margherita di Monza.
Emanuela di oggi si è riconosciuta nel tredicenne Gianpaolo di ieri; si è emozionata, ci ha coinvolti tutti in un sentimento di profonda empatia, ci ha fatto riflettere sul senso della vita e della scomparsa; a Emanuela abbiamo augurato un felice presente e, soprattutto un futuro che corrisponda ai suoi desideri e al suo tenace impegno.
Come spesso accade, poi, sono stati proprio i ragazzi presenti a stemperare il clima carico di emozioni, di ricordi, un po’ anche di dolore pensando al lutto di Ottavia e il marito; ma i ragazzi hanno capito e si sono adoperati per fare posto al gioco della creatività, improvvisando canti, suoni, strofe di canzoni e di poesie; hanno chiesto di bere, di gustare qualche cosa di buono che, per la solerzia e generosità della segretaria Maria De Mieri, la buona volontà di qualche mamma operosa come Teresa Paragliola, Sandra Fernandez, i volontari, avevamo a portata di mano e di bocca.
Insieme per sorridere e augurarci un nuovo rivederci con pensieri costruttivi e voglia di mettere in comune quello che ciascuno di noi può dare e può fare.
Questo è stato il saluto che ha chiuso un pomeriggio di piacere e riflessione.
Silvana Piscopo

Quel lungo applauso all’OdG a sostegno di Linda…, di Francesco Fratta

Autore: Francesco Fratta

Dopo aver letto sul nostro giornale on line la lettera-articolo, “Le ragioni delle mie dimissioni”, con cui Angelo Mombelli dava il suo addio all’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, e le parole di stima a lui tributate dal presidente regionale lombardo Nicola Stilla, sono rimasto a lungo interdetto prima di dar forma scritta ai pensieri che mi si presentavano tanto spontaneamente quanto con reiterata insistenza a riguardo delle vicende IAPB e commissariamento del consiglio regionale della Sicilia. Due vicende del tutto differenti, si dirà, ma tra le quali sussiste secondo me un’affinità non secondaria. Ed è proprio una frase contenuta nella lettera di Mombelli a suggerirla, probabilmente suo malgrado, ed è quando dice: “[…] E’ sempre preferibile, a mio avviso, un accordo deludente piuttosto che una vittoria in tribunale: quest’ultima crea desideri di rivalsa e faide che non giovano certo alla vita associativa”. La domanda che sorge spontanea è: ma nel caso della vicenda IAPB, cosa vorrebbe dire secondo Mombelli “accordo deludente” da accettare? Avallare l’operazione modifica dello statuto nel merito e nei modi in cui è avvenuta? Ciò significherebbe più che un accordo il puro e semplice acconsentire ad una operazione gravemente irregolare, assumendo come unica garanzia che, siccome ad attuarla sono state illustri personalità di lungo corso dell’Unione, esse avrebbero certamente operato nel sostanziale interesse dell’associazione, e che della bontà del loro operato a priori non sarebbe lecito dubitare. Se invece si dubita e si chiede che siano i probi viri a sciogliere i dubbi sopravvenuti (i probi viri, non un tribunale della repubblica), si grida allo scandalo: come, si osa eccepire sulla condotta di chi per decenni ha rappresentato l’Unione, sol perché ha commesso qualche piccola omissione e messo in atto procedure non proprio ortodosse? Si osa chiedersi e chiedere conto agli interessati se questi abbiano operato nell’effettivo interesse dell’Unione dei Ciechi e degli Ipovedenti? L’unica risposta sdegnata che vien data a questi interrogativi a me pare più che legittimi è che per il bene e l’unità associativa bisogna tacere e accettare “accordi deludenti”, ovvero: non cercare di mettere il naso nel nostro “territorio”, anche se formalmente ne avresti tutti i diritti dal momento che quel “territorio” fa pur sempre parte del complessivo ed unico “territorio” associativo, così ti lasciamo in pace e viviamo tutti sereni e contenti! Corollario: nel “mio territorio” io mi comporto secondo metodi e criteri miei, anche se formalmente faccio parte di un unico sodalizio di cui – sempre formalmente – ho sottoscritto statuto e regolamento.
Certo è che ogni “accordo” (ma sarebbe più corretto parlare di aquiescenza) raggiunto secondo la prassi sopra descritta, prassi che ogni buon leader dovrebbe seguire, secondo Mombelli (sic!), non potrebbe che risultare “deludente”, poiché, a parte coloro che a propria discrezione hanno da gran tempo condotto i giochi in quel dato “territorio”, tutti gli, altri, ovvero all’incirca l’intero corpo associativo, non potrebbero non essere delusi del fatto che le regole cui tutti si son impegnati a sottostare da qualcuno siano sfrontatamente disattese, e ancor più sarebbero delusi da una dirigenza nazionale che in nome del quieto vivere, lasciasse passare senza batter ciglio o, peggio, esprimendo addirittura apprezzamento, comportamenti che, logica vorrebbe, dovrebbero essere invece aspramente rimproverati e censurati. Ma a fronte dei circostanziati rilievi circa un comportamento gravemente irrispettoso delle regole e lesivo degli interessi dell’Unione, si sorvola o si minimizza sulle irregolarità procedurali e nulla si dice sul perché le modifiche apportate non creerebbero danno alcuno all’Unione, ma ci si appella unicamente ai molti precedenti anni di militanza associativa nel ruolo di dirigenti, più volte riconfermati e riveriti.
Analoga linea difensiva è stata seguita dai dirigenti storici dell’UICI siciliana in merito al commissariamento del marzo scorso: minimizzare sulle irregolarità contestate al consiglio regionale siciliano e a quello sezionale di Catania, e gridare all’illiceità della messa in discussione dell’operato di alcuni loro dirigenti semplicemente in nome della loro lunga storia associativa e in ruoli di prestigio anche a livello nazionale.
Piuttosto che accettare un confronto sul metodo e sul merito del proprio operato si esce sbattendo la porta, ci si fa forti del fatto che per decenni si è rappresentata pubblicamente l’Unione e si rivendica una sorta di diritto insindacabile che sarebbe stato per ciò acquisito di derogare a propria discrezione da regole e linee politico-organizzative congressualmente decise. Insomma, una sorta di ribaltamento dei ruoli, un misconoscimento della nuova dirigenza uscita dal congresso fino al punto di dar vita ad iniziative del tipo nuovi statuti di enti sotto il controllo dell’UICI in modo da farne di fatto enti del tutto da essa indipendenti, promuovere leggi che sottraggono fondi all’UICI come se si trattasse di associazione concorrente e non della propria associazione, nominare una persona appena dimessasi dall’UICI componente del direttivo regionale dell’IAPB lombarda quale rappresentante… dell’UICI? Della SOI?. E’ come se si dicesse: “l’Union c’est moi”, e chi cercasse di ostacolarmi si farà responsabile della frattura associativa. Lo dice di fatto Mombelli e lo dicono anche i messaggi anonimi che da un po’ di giorni in qua arrivano dalla Sicilia ai componenti del Consiglio e della Direzione Nazionale. Ma tutti vedono chiaramente chi sta muovendosi per salvaguardare ed affermare l’unità associativa entro l’alveo di regole certe stabilite da uno statuto condiviso, e chi si sta muovendo, in nome di una malintesa autonomia, al di fuori delle norme statutarie e di uno spirito realmente unitario che dovrebbe contraddistinguere un sodalizio degno di questo nome. E’ vero che per lungo tempo si è operato a colpi di “accordi deludenti”, in base ai quali i “grandi elettori” garantivano l’establishment nazionale guadagnando in cambio ampia autonomia di manovra nei propri territori considerati quasi alla stregua di regni, ma le cose stanno cambiando ed è proprio al cambiamento in corso che certi soggetti si oppongono strenuamente con ogni mezzo, anche a costo di andar oltre i limiti di una corretta dialettica interna, dialettica che non mi risulta sia mai stata impedita da questa dirigenza.
Ma per fortuna vi sono segnali che ci confortano a proseguire nella direzione intrapresa.
Quando, domenica 24 aprile mattina, all’approvazione pressoché unanime (mancava solo il voto di due consiglieri momentaneamente assenti) dell’Ordine del giorno presentato dai componenti della Direzione Nazionale a sostegno di Linda Legname – nominata commissaria del Consiglio regionale siciliano dell’UICI -, è partito quel lungo, teso e convinto applauso che tutta Italia ha potuto sentire, è accaduto qualcosa di davvero importante, di cui da gran tempo mancava un’espressione così netta e compatta: la nuova Unione ha detto basta agli “accordi deludenti”, basta agli intoccabili che han facoltà di fare il bello e il cattivo tempo nel proprio territorio come in quello nazionale, strada sbarrata a chi pensa di poter piegare le norme associative al proprio personale uso e beneficio. Ma quell’applauso ha anche significato una scelta per il futuro e un’assunzione di impegno, scelta dalla quale deriverà un modo di stare e di operare nell’UICI, di cui siamo prima di tutto soci e non semplici spettatori o beneficiari; e l’impegno a confrontarsi e discutere liberamente su tutte le questioni che ci riguardano come soci ,nel rispetto delle idee altrui anche quando contrastanti con le nostre, certo, ma senza che siano ammessi mostri sacri sciolti dal dovere di sottoporre a dibattito il proprio punto di vista e di render conto del proprio operato quando richiesti.

Francesco Fratta

Modena – Toccare per credere – NessunDorma2016 – Resoconto, di Nadia Luppi

Autore: Nadia Luppi

Quella di sabato è stata una gran bella avventura. Era la prima volta che la nostra associazione si metteva in gioco in una simi le circostanza. Noi, con la preziosa collaborazione degli esercenti di via Canalino – abbiamo trasformato un angolo di strada in un laboratorio aperto a tutti, in cui grandi e piccini si sono cimentati in giochi per nulla scontati e tutti nuovi, nati dalla nostra fantasia.
Avevamo un obbiettivo ambizioso: presentarci alla città in un momento di festa, per mostrarci come protagonisti della festa, come promotori di un approccio tutto nuovo alla disabilità visiva, basato sull’allegria e la creatività. A chi ci chiede se l’obbiettivo è stato raggiunto potremmo rispondere che si tratta di un viaggio lungo, infinito, ma che il nostro passo l’abbiamo fatto, con gioia, e siamo contenti di quel che abbiamo costruito e vissuto… Cresceremo e miglioreremo, certo, ma adesso è il momento di dirci che siamo stati bravi, e con questa spinta, procedere.
Non è stato facile per nessuno, né per chi ci vede, né per chi ci vede poco, né per chi non vede alcunchè. Qui la disabilità c’entra poco… La questione è che ci vuole coraggio per mettere la faccia e il cuore a disposizione di chi passa, e ci vuole coraggio per giocare con qualcosa che ci riguarda. Ma abbiamo deciso di farlo con amore e allegria proprio perché siamo convinti che il sorriso e la condivisione sono i presupposti per il successo della nostra avventura.
Ed eccoci ai ringraziamenti:
grazie a Laura Mastri e Lisa Farioli che accoglievano i giocatori tra Fantapongo e 3D Touch Tour, Yassin che ha cronometrato le partite e ha riso insieme a noi, Filippo, Marinella, Giovanna che animavano il gazebo. E poi Cecilia Poppi che si è messa in gioco, si è bendata e si è fatta guidare da me per le vie del centro fino al bancone della Caffetteria Giusti per un drink con benda inclusa… E nel mentre distribuiva volantini raccontando di questa sua esperienza. E ancora Cecilia Camellini — la nostra atleta – che ci ha portato i suoi amici, giocatori d’eccezione, e poi… Immancabile… Il ringraziamento a Ivan Galiotto, che ci ha creduto dall’inizio e ci ha messo tutto l’impegno possibile a realizzare pezzo per pezzo insieme a noi tutto questo. E con lui ci ha creduto Antonio Zizzi, e tutto il nostro Consiglio, ci hanno creduto tutti gli amici che si sono seduti a giocare e quelli che avrebbero voluto farlo. Un grazie speciale va ai negozianti della zona:
Stefania Bompani di Millecose, il Bar Tiffany col suo impeccabile servizio di ristoro, Ubik Modena, Elena della Pasticceria Keik.
Il nostro cuore è gonfio di gioia!
Grazie a tutti voi!
Nadia Lupp

Modena – Rilassarsi, ascoltarsi, aprirsi al BEn-Essere

Presentazione del nuovo Sportello d’Ascolto UICI Modena

Sabato 28 Maggio alle 17 nella sede UICI di via Don Milani 54 a Modena, presenteremo il nuovo Sportello d’Ascolto e i servizi ad esso legati: consulenze individuali, counseling di orientamento per disabili visivi e non, gruppi di auto-mutuo-aiuto, iniziative di promozione del Ben-Essere individuale e sociale. Al termine dell’incontro sarà dato spazio alle chiacchiere più  informali con un piccolo aperitivo.

Presso   la Sede dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Modena sarà presto attivo uno spazio accogliente in cui due counselor dinamico-relazionali –  Nadia Luppi e Alberto Pompili – offriranno il proprio ascolto e sostegno a chiunque voglia prendersi un momento per sè, per focalizzare i propri pensieri, trovare strategie d’uscita da un momento difficile, o semplicemente desideri rilassarsi e allentare la tensione di ogni giorno.

Lo Sportello d’Ascolto propone:
Counseling dinamico relazionale ad approccio educativo  per l’orientamento allo sviluppo personale e  al Ben-Essere in relazione al deficit visivo.
Colloqui di counseling dinamico-relazionale  basati sull’ascolto empatico e attivo.
Gruppi di confronto e sostegno per genitori, giovani, insegnanti (o altri target e temi su richiesta) volti a promuovere relazioni solidali e di condivisione.
Iniziative pubbliche in cui sperimentare nuove opportunità di sport, di svago, disviluppo personale e di ricerca del benessere, e conoscere le opportunità offerte dall’associazione e dal territorio.
Lo Sportello d’Ascolto  si rivolge a chi vive direttamente  le sfide della disabilità visiva, e  a chi si relaziona a vario titolo  e  giorno per giorno con i disabili visivi. Tuttavia per sua stessa natura è un servizio aperto, flessibile e dinamico,  pronto a rimodularsi passo passo in base ai bisogni, alle richieste e alle proposte che emergeranno.

La presentazione ufficiale  del nuovo Sportello d’Ascolto UICI è fissata per sabato 28 Maggio 2016 nella sala conferenze della Sede UICI di via Don Milani 54 a Modena. “Crediamo fermamente che la disabilità può complicare le cose, ma che sta a ognuno di noi prendersi la responsabilità di stare bene, ascoltandosi, avendo il coraggio di viveere giorno per giorno, dando il meglio di sé nonostante tutto” fanno sapere dalla UICI.
Ad accogliere i partecipanti saranno il Presidente Ivan Galiotto e i due counselor che coordineranno il servizio Nadia Luppi (in formazione) e Alberto Pompili.

Per maggiori informazioni:
UICI Modena www.uicimodena.it
Ref. Nadia Luppi
e-mail: nadia.luppi@gmail.com

Aosta – Protocollo di intesa UICI- OOSS

Lo scorso 19 maggio è stato sottoscritto un protocollo d’intesa tra la sezione valdostana dell’U.I.C.I. e le segreterie regionali di CGIL, CISL, SAVT (Syndicat Autonome Valdôtain Travailleurs) e UIL che costituisce il presupposto per l’avvio di una fattiva collaborazione tra i soggetti coinvolti, finalizzata a favorire l’accesso e la permanenza dei disabili visivi nel mondo del lavoro.
Il protocollo riprende, attualizzandolo ed adattandolo alla realtà regionale,l’analogo accordo sottoscritto il 21/12/2012 dalla nostra Presidenza nazionale e le segreterie confederali.
In particolare il protocollo impegna le organizzazioni sindacali a vigilare sulla piena applicazione della normativa in materia di collocamento mirato al fine di tutelare il diritto alle pari opportunità, con riferimento, non solo agli impieghi tradizionali (centralinista, masso-fisioterapista, ecc), ma, soprattutto, in relazione alla sempre maggiore diffusione delle tecnologie informatiche che hanno creato nuove professioni specializzate potenzialmente accessibili ai disabili visivi, grazie all’utilizzo di ausili e al sempre maggior grado di professionalità da loro acquisita.
Significativa è, inoltre, la collaborazione finalizzata a tutelare il lavoratore disabile visivo in ogni momento della sua vita lavorativa, anche attraverso il contrasto ad eventuali cause di discriminazione per il suo sviluppo di carriera, garantendo, nel contempo, la permanenza al lavoro nelle migliori condizioni soggettive ed oggettive di coloro che perdono la vista in tutto o in parte durante il rapporto di lavoro, anche attraverso l’attivazione di corsi di formazione o riqualificazione professionale.
Il protocollo, infine, intende facilitare l’accesso dei disabili visivi a tutti servizi offerti dalle organizzazioni sindacali, segnatamente i servizi di patronato e di assistenza fiscale, particolarmente utili per meglio tutelare gli interessi della categoria.
Il prossimo impegno di questa presidenza sarà quello di sottoscrivere un’intesa anche con i rappresentanti dei datori di lavoro privati e l’Amministrazione regionale che, in Valle d’Aosta, costituisce il principale datore di lavoro pubblico.

La fortuna è cieca!, di Mario Barbuto

Autore: Mario Barbuto

Il 25 Giugno l’Unione in tutte le piazze d’Italia

Tutti insieme dunque, a presidiare le piazze d’Italia, il 25 giugno per portare tra i cittadini la parola e la presenza dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti.
Aprire e continuare il dialogo con la cittadinanza per mostrare i risultati raggiunti, per indicare le criticità e le aspettative di centinaia di migliaia di persone non vedenti e ipovedenti e delle loro famiglie.
Il motivo specifico: distribuire i biglietti della lotteria nazionale Louis Braille.
La ragione generale: portare all’attenzione del vasto pubblico, della cittadinanza e delle autorità il lavoro dell’Unione, i traguardi raggiunti, gli obiettivi da conquistare.
Dall’anno scorso la lotteria nazionale Louis Braille rappresenta un appuntamento importante per i ciechi italiani, sia come azione di fund-raising, sia come occasione di incontro e di dialogo con i cittadini e il vasto pubblico.
I risultati lusinghieri conseguiti nel 2015 ci incoraggiano a intensificare il nostro impegno tanto da dedicare una giornata, il 25 giugno, alla promozione dell’iniziativa con un’azione comune e coordinata di tutte le nostre sezioni sul territorio nazionale.
Per la prima volta, centinaia di dirigenti, di soci, di volontari, saranno presenti contemporaneamente nelle piazze d’Italia per incontrare la gente, per dialogare, per promuovere la nostra lotteria nazionale.
Un atto di coraggio e di responsabilità che promuove l’immagine E l’opera dell’Unione con un metodo nuovo e con strumenti di comunicazione moderni e adeguati.
Quest’anno dedicheremo i proventi della lotteria nazionale alla promozione e alla incentivazione delle attività motorie, riabilitative e sportive per tutti i ciechi e gli ipovedenti, ma con particolare attenzione ai bambini e ai ragazzi.
Una vita sana e normale ha alla base la regolare pratica motoria e sportiva, resa purtroppo più complicata e spesso impossibile per le persone non vedenti, data la scarsità di impianti e di attrezzature, la carenza di personale specializzato, La mancanza di appositi luoghi e specifiche occasioni.
Grazie all’apporto generoso e sensibile della cittadinanza, con il semplice acquisto di un biglietto della lotteria Louis Braille, insomma, con soli tre Euro, ciascuno di noi potrà contribuire a dare un’occasione di vita attiva a tantissime persone, altrimenti costrette a una mobilità molto ridotta e a una esistenza personale molto più povera e limitata.
Il prossimo 8 settembre, inoltre, i possessori di biglietti della lotteria Louis Braille, cioè quanti hanno compiuto un gesto di solidarietà acquistandoli, parteciperanno e trepideranno per l’estrazione dei ricchi premi in palio, il primo dei quali, del valore di 500 mila Euro.
Un giorno di solidarietà e di festa il 25 giugno, con l’Unione in piazza.
Un giorno di trepidazione e di attesa l’8 settembre con l’estrazione dei biglietti vincenti.
Senza mai dimenticare che … “La fortuna è cieca!!!
Mario Barbuto

Firenze – Newsletter dell’Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti Firenze n. 5 Giugno 2016

Palazzo Vecchio: guide in Braille per non vedenti e guida per ipovedenti
Da sempre i Musei Civici Fiorentini e l´Associazione MUS.E dedicano un´attenzione speciale ai pubblici con bisogni specifici dal punto di vista fisico, psichico, sensoriale e sociale. Questo deriva dalla ferma convinzione che i musei siano luoghi pubblici, democratici, aperti alla società e alle diverse necessità che questa può presentare.

Oltre alle varie iniziative di visita sviluppate nel corso degli anni e presenti in forma permanente nei Musei Civici, il Museo di Palazzo Vecchio si è recentemente dotato anche di uno strumento permanente di supporto ai visitatori ipovedenti e ciechi: in collaborazione con la Stamperia Braille – Regione Toscana e con la nostra sezione di Firenze dell´Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti – sono state infatti elaborate due brevi guide che consentono a tutti i visitatori con disabilità visiva di dotarsi di uno strumento utile per la propria visita: la prima, rivolta agli ipovedenti, presenta il testo a grandi caratteri e immagini a colori contrastati; la seconda, rivolta ai ciechi, è stampata in Braille con immagini in rilievo: immagini ricavate da prototipi “in negativo”  realizzati manualmente e sapientemente dal personale della Stamperia.

I due strumenti di supporto alla visita sono disponibili gratuitamente presso il Punto Info del Museo di Palazzo Vecchio.
Per informazioni:
055-2768224 055-2768558
info@muse.comune.fi.it
www.musefirenze.it
Asta 126 – gioielli, orologi e argenti a favore Uici Firenze 26 maggio 2016, ore 16
La Casa d’Aste Maison Bibelot conclude la stagione con un’importante raccolta di gioielli in parte provenienti da un lascito a favore della nostra Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti Onlus Firenze. In asta anche una selezione di argenti d’epoca e di orologi da tasca e da polso tra cui una rarissima pendola in diaspro giallo, oro e diamanti realizzata da Cartier in esemplare unico nel 1943.

Esposizione: 21-22-23 Maggio 2016 a Firenze – Corso Italia, 6 – orario: 10 – 13 / 15 – 19

Asta – 26 Maggio 2016, ore 16 Corso Italia, 6 – Firenze

Il catalogo è online al seguente sito: http://www.maisonbibelot.com/cataloghi.aspx

5 x 1000 all’Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti Firenze

80013730488
Ecco il codice da memorizzare e conservare per destinare il 5 per Mille alla nostra associazione in sede di dichiarazione di redditi. Se non devi fare la dichiarazione, puoi comunque devolvere il 5 per Mille consegnando l’apposito modulo presente nella vostra CU Certificazione Unica (ex CUD) (compilato e in busta chiusa) a un ufficio postale, a uno sportello bancario, che lo ricevono gratuitamente. Sulla busta occorre scrivere “DESTINAZIONE CINQUE PER MILLE IRPEF” e indicare il tuo cognome, nome e codice fiscale.

Se non sei in possesso della CU (ad esempio, i pensionati che non hanno ricevuto la CU e non devono fare la dichiarazione), puoi richiederla nei nostri uffici telefonando al numero 055 580319 e chiedendo di Matteo.

Dona il tuo 5 per Mille all’Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti Onlus di Firenze
Visita www.uicifirenze.it

Club Italiano del Braille – Assemblea annuale: “Riscopriamo un tesoro”, di Antonio Quatraro

Autore: Antonio Quatraro

Il 29 aprile si è tenuta, in modalità on-line, l’Assemblea annuale dei Soci del Club Italiano del Braille, guidata dal suo Presidente Nicola Stilla.
Oltre a quasi tutti i soci fondatori, erano rappresentati i Consigli Regionali della Liguria e della Toscana, le sezioni di Cremona, Firenze, Lecco, Milano, Pavia, Sondrio e non sono mancati i soci privati, tre persone.
Dopo le operazioni di rito, la discussione si è concentrata sul concorso di lettura organizzato dalla Biblioteca Italiana per Ciechi “Regina Margherita” di Monza e sul concorso sul codice di lettura e scrittura Louis Braille “Un alfabeto a punti per leggere e scrivere. Utilità e universalità nell’era della tecnologia” indetto dal Club Italiano del Braille che, nella prima edizione, ha assegnato i premi a: Istituto comprensivo Fratelli Bandiera (Roma); Scuola Elementare Bargellini – Istituto Comprensivo A. Vespucci (Firenze); Istituto comprensivo Bevagna-Cannara (Perugia); Classe seconda Liceo Classico Istituto d’istruzione superiore “Raffaello Foresi“ (Portoferraio, LI).

Quando ci si appassiona, è ancora più difficile parlare diciamo “con le mani legate”, senza poter dare un cenno di intesa, un colpetto di gomito al vicino, senza poter commentare a bocca chiusa, insomma parlare da lontano. Eppure ha prevalso il desiderio di condividere, di portare ciascuno il proprio contributo, seguendo le regole della comunicazione a distanza.
Piscitelli e Stilla hanno lamentato la mancanza di concorrenti della scuola superiore, dovuto forse, come tutti abbiamo ipotizzato, anche al fatto che i vincitori di un concorso non possono gareggiare nelle edizioni successive, il che ovviamente diminuisce il numero dei concorrenti ma, sicuramente, anche ad un numero di persone che leggono in Braille che si riduce sempre di più.
Con soddisfazione abbiamo constatato che molti bambini stranieri imparano bene il Braille (un esempio per tutti Paolo, un bimbo cinese).
Piscitelli e Stilla, però, hanno messo il dito nella piaga, quando hanno detto che, negli anni, il 95 o anche il 98 per cento dei concorrenti dichiaravano di aver appreso il Braille non a scuola, ma attraverso i corsi dell’UICI o dagli educatori. Che scuola ci tocca ingoiare! Un insegnante di sostegno che non conosce il Braille è come un insegnante di lettere che non conosce l’italiano: così si è espresso Marco Condidorio, coordinatore della Commissione Nazionale Istruzione e componente della Direzione Nazionale UICI.
Tutti abbiamo insistito sull’urgenza di coinvolgere le nostre Sezioni, chiedendo uno sforzo in più, chiedendo che ciascuna di esse individui un referente per la promozione del Braille. Un referente a sua volta esperto del Braille, appassionato, innamorato del Braille, capace di diventare testimonial, capace di convincere insegnanti, famiglie, amministratori, sulle virtù di questo nostro talismano, che “da le ali al nostro pensiero”, che “ci fa toccare le parole”. Persino gli Americani, cioè il top del tecnologico, in un articolo apparso sul New York Times, sostengono che, senza una buona conoscenza del Braille, diminuiscono le opportunità di lavoro.
Piscitelli ha insistito sulla differenza fra conoscere i rudimenti del Braille e saperlo anche insegnare.
Angela Mazzetti ha svolto un intervento appassionato sui benefici della lettura, vero nutrimento dell’anima e su quanto sia importante quando si partecipa a conferenze, seminari, corsi, ecc., svolgere le proprie relazioni o i propri interventi leggendo testi Braille; era un piacere ascoltarla!
E’ stata un’ora e mezza di musica, a volte nei toni tristi, quelli del rimpianto per una perdita così importante per i nostri giovani, a volte con i toni dell’impegno e della voglia di rinascita, quando abbiamo definito le raccomandazioni finali alla nostra Direzione Nazionale ed agli enti collegati:
– individuare un referente per ogni Sezione, che si occupi di promuovere il Braille presso le famiglie, la scuola, presso le istituzioni, con la passione e la competenza di chi il Braille lo usa e lo apprezza;
– organizzare un incontro a livello nazionale di tutti i referenti territoriali del Braille per definire linee guida comuni affinché il Braille ritrovi la sua giusta e indiscussa dimensione ed importanza;
– realizzare la seconda edizione del concorso sul codice di lettura e scrittura Louis Braille “Un alfabeto a punti per leggere e scrivere. Utilità e universalità nell’era della tecnologia” in modo da sensibilizzare sempre di cui tutti gli operatori scolastici e gli stessi allievi;
– sostenere presso le scuole e le famiglie degli studenti non vedenti il concorso di lettura Braille che indice la Biblioteca Italiana per i ciechi “Regina Margherita” di Monza;
– sollecitare il Ministro affinché venga riattivata la circolare per l’adozione dei testi scolastici entro il mese di marzo;
– richiedere al Ministero che la conoscenza del Braille e della sua didattica rientri fra i requisiti indispensabili per ogni insegnante di sostegno a cui viene affidato un allievo cieco senza altre minorazioni;
– invitare, ancora una volta, tutte le strutture dell’Unione e degli Enti collegati ad iscriversi al C.I.B. quale gesto di solidarietà e di dimostrazione dell’importanza che il sistema Braille ha ancora per le persone cieche. Ad oggi solo 31 Sezioni risultano iscritte e, di queste, solo 16 hanno versato la quota sociale relativa al corrente anno; solo 10 Consigli Regionali risultano iscritte e, di questi 4 hanno versato la quota sociale del corrente anno.
Conclusioni
La storia del Braille è iniziata fra l’ostilità degli educatori. Oggi viviamo il paradosso che i primi fruitori lo disdegnano. Del resto il buono si apprezza solo quando è troppo tardi!

Siamo tutti protagonisti, di Cesare Barca

Autore: Cesare Barca

Incontro con il dr. Mario Barbuto Presidente nazionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti

Non vorrei apparisse stravagante questa titolazione che vuole semplicemente sottolineare uno degli aspetti fondamentali dell’attività complessiva che la nostra associazione ha già iniziato a svolgere all’interno di tutto il territorio: numerose e chiaramente configurate le commissioni di lavoro, in larga parte completamente rinnovato il Consiglio nazionale e la Direzione, molteplici gli incarichi distribuiti nelle differenti realtà territoriali. Questa organica impostazione dell’intera attività associativa indica chiaramente l’intento prioritario e fondamentale di voler promuovere la più ampia partecipazione attiva di tutti gli associati per cui la realizzazione di possibili contenuti significativi nell’ambito del cosiddetto “riscatto sociale” sia il risultato di una collaborazione convinta e collettiva.
Di questa nuova impostazione associativa, della progettualità dell’impegno che ne deriva, delle attese e delle speranze affidate ad una rinnovata compagine della nostra associazione, di tutto questo e d’altro ancora verrà a parlarci il Presidente nazionale servendosi della nostra sala virtuale 98 90 50 venerdì 27 maggio alle ore 18 .
Voglio credere che si possa trattare di un momento utile per tutti coloro che, direttamente o indirettamente, intendono essere parte viva e propositiva della nostra Associazione.
Sarà un incontro aperto e particolarmente utile per chiarire alcuni aspetti fondamentali della nostra appartenenza all’Unione, della nostra adesione consapevole e costruttiva.

Chi avesse necessità del pin di ingresso nella sala telefonica può, come consuetudine, rivolgersi a me, a Pino Servidio e a Nunziante Esposito
Grazie per la vostra attenzione: incontriamoci.

Cesare Barca
Email: barcacesare39@libero.it
Tel. 329 20 50 972

Nunziante Esposito:
email: nunziante.esposito@alice.it
tel. 349 672 33 51

Pino Servidio
Email: giuseppe.servidio@alice.it
Tel. 335 80 82 002 .