Primo raduno dei cani guida per ciechi, sarà un esperimento riuscito? di Elena Ferroni

Autore: Elena Ferroni

A metà marzo di quest’anno, durante la prima riunione della commissione dedicata, viene lanciata l’idea di organizzare un momento di svago per i cani guida e di confronto per utilizzatori e futuri utilizzatori di quattro zampe come guide. Si muovono così i primi passi: qualche telefonata, l’iniziale stesura del progetto, alcuni aggiustamenti e poi è vera gioia quando arriva il sì del consiglio di amministrazione dell’I.RI.FO.R. Ero in sede nazionale quel pomeriggio, appena sono arrivata mi è stata data la buona notizia e ricordo molto bene la voglia di scrivere immediatamente agli altri componenti della commissione e a coloro che stavano mettendo insieme a me i primi mattoncini di questo momento tutto nuovo rivolto al cane guida.
A fine maggio parte quindi la diffusione dell’iniziativa, accompagnata dai dubbi di ogni prima volta: Piacerà? Ci saranno adesioni? Chissà… E da lì, ritrovarsi in un caldo sabato, l’ultimo di luglio, seduti in cerchio a presentarci con 7 cagnoni acciambellati ai nostri piedi e gli occhi esperti di due istruttori ed un’educatrice ad accompagnarci, il passo è stato davvero breve. Così, con l’entusiasmo di sapere di aver da condividere giorni insieme e con la timidezza di iniziare a raccontarci le rispettive storie ed aspettative, ha preso il via il primo raduno dei cani guida. Tutto è proseguito in modo molto naturale e spontaneo: la nota ricorrente di ogni giorno è stata senz’altro il tuffo collettivo e ripetuto di tutti i cani nel lago di Barcis, a pochi metri dall’uscita della struttura che ci ospitava, con l’eccezione di un golden che restava invece a prendere le nostre carezze. Abbiamo passeggiato insieme con i quattro zampe alla guida sulle strade di Barcis, lungo il perimetro del lago, sui sentieri per salire ad una malga con il rumore di una cascata nelle orecchie e nella foresta del Prescudin. Abbiamo fatto un’esperienza di breve guida con i quad e ci siamo lasciati portare sulle strade sterrate mentre sole e vento ci accarezzavano e l’acqua della pioggia appena caduta ci passava sotto le ruote. Abbiamo toccato sagome di animali e volatili tipici del luogo, dal camoscio alla splendida aquila reale, dai tronchi alle foglie del faggio, del pino e del tasso. Ci siamo pure improvvisati a pagaiare sui kayak monoposto sotto il controllo di attenti canoisti e abbiamo visitato una meravigliosa forra, raggiungibile solo in gommone. Tutte queste attività sono state intervallate ed accompagnate da una quotidianità direi quasi familiare, in cui chi era più esperto mostrava ai meno esperti come si porta un cane a guinzaglio e in guida, come si spazzola, come si asciuga, come non risponde al richiamo quando lo stimolo distraente è un cestino pieno di scarti di pollo ed anguria. Ci sono stati anche momenti più strutturati di confronto su come ci si comporta con il cane nei vari contesti, sia quando è in libertà sia quando svolge il suo ruolo di guida: abbiamo messo sul piatto difficoltà e possibili soluzioni, portando le esperienze di chi ha il cane da più tempo o di chi ne ha già avuto più di uno e soprattutto i contributi preziosissimi degli addestratori che ci osservavano con attenzione e voglia di scambio reciproco. La conclusione più bella di questi giorni trascorsi insieme è stata senza dubbio questa: fotografare i nostri cani che al comando “Resta!” stavano affiancati, chi seduto chi a terra, sullo sfondo del lago di Barcis e, al nostro successivo richiamo, hanno fatto esplodere un’eccitazione incontenibile manifestando insieme la nostra e la loro gioia.
Con la ferma convinzione che ci potranno essere altre occasioni di incontro e crescita per chi utilizza quotidianamente il cane guida, per chi ha voglia di conoscere tale possibilità di autonomia e per chi lavora con passione per l’addestramento di questi meravigliosi animali, cerco di soffocare la nostalgia che mi porto nel cuore dalla partenza da Barcis e di contenere la gratitudine per i componenti della commissione nazionale UICI dedicata ai cani guida, in particolare Ada Ammirata dalla quale è nata l’idea del raduno e che è stata nostra Social Reporter, pubblicando foto e video quasi in tempo reale, per il consiglio di amministrazione di I.RI.FO.R. nazionale e per la professionalità dello staff di “STUDIO IN”, che hanno reso una realtà bellissima questo primo esperimento tutto particolare di branco.

Lettera di risposta del Componente della Direzione Nazionale Marco Condidorio, Coordinatore della Commissione Nazionale Istruzione e Formazione dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Onlus alla lettera/denuncia del Prof. Gennaro Iorio, di Marco Condidorio

Autore: Marco Condidorio

Cari amici e colleghi, mi rivolgo a voi tutti per rispondere al collega Iorio, fermo restando la più incondizionata adesione e sottoscrizione alla  esaustiva e puntuale lettera di risposta del nostro Presidente Nazionale Mario Barbuto.
Caro Gennaro, condivido pienamente la tua lettera/denuncia per la motivazione per la quale l’hai scritta e diffusa essendo essa stessa il manifesto di quel diritto violato a cui in molti, anzi sin troppi hanno dovuto far fronte attraverso proprie energie e tanta fiducia nelle proprie attitudini, conoscenze e passione; è la “sostanza”, dirò, di uno stato reale di confusione e più completa anarchia della applicazione della normativa vigente di cui tu e tutti ultimamente abbiamo preteso il rispetto e l’applicazione; lo stesso Presidente nazionale della nostra associazione assieme al presidente nazionale della FISH, Vincenzo Falabella, ha scritto, ultimamente, al Governo perché si faccia promotore nella denuncia della violazione di un diritto di cui lo Stato per primo è responsabile.
Al di là di qualche imprecisione riportata dall’articolista su cui mi riservo di comprenderne meglio le ragioni in altra sede, resta il tono offensivo e poco ortodosso e per nulla rispondente, utilizzato nella lettera e col quale siamo definiti “inadeguati” “impreparati” e “inutili”.
Amici e colleghi, ribadisco, sottoscrivo senza alcuna riserva né giudizio la lettera scritta dal nostro Presidente Nazionale Mario Barbuto, in risposta alla denuncia diffusa dal collega Iorio; tuttavia, in attesa della prossima riunione della Direzione Nazionale, nella quale la stessa Uici prenderà posizione in difesa di quello che è e resta uno dei diritti sanciti dalla Carta costituzionale italiana, quello d’essere tutti cittadini, con pari dignità e opportunità, desidero dissociarmi pubblicamente da quanto scritto nella lettera di denuncia, sia per i toni che per gli appellativi coi quali veniamo messi in relazione al mancato diritto.
Ho accettato responsabilmente la elezione alla carica di dirigente nazionale e la nomina a coordinatore della commissione nazionale per l’istruzione e la formazione, non per puro divertimento e né per aver avuto da un qualche “preveggente” la garanzia assoluta che il mio operato avrebbe avuto solo esiti positivi. Ho scelto di assumermi la responsabilità di un così difficile e complesso “dicastero” quale è quello dell’istruzione e della formazione, mosso da principi costituzionali anzitutto, umani e professionali.
Personalmente mi sento profondamente scosso, per riprendere il termine utilizzato del nostro Presidente Nazionale nella sua lettera di risposta, non solo per aver vissuto sulla pelle sconfitte, ricorsi e umiliazioni, tutte superate e che pure mi hanno accompagnato sin qui, oggi insegno in un liceo scientifico “storia, filosofia e cittadinanza” e presso scienze della formazione dell’Unimol “tiflologia”. Non ho mai diffuso alcun tipo di giudizio contro l’associazione di cui oggi sono fiero di essere dirigente, certo non perfetto, anzi  ricco di difetti e dunque incline  ed involontario all’errore e all’insuccesso, talvolta anche personale oltre che associativo; ahimè, qualche volta l’errore determina l’insuccesso, ma da esso è possibile apprendere grandi lezioni di vita.  eppure per errori di difficile imputazione, tutto ciò che ho ottenuto e di cui tutti i ciechi italiani oggi fruiscono in termini di leggi, progresso culturale, sociale, umano e lavorativo, nonché professionale va riconosciuto al lavoro magistrale e umano di chi ha resa grande forte e unica la nostra associazione; dall’altro canto è anzitutto  merito della nostra gloriosa ed unica associazione se noi ciechi, ipovedenti gravi, oggi abbiamo incarichi prestigiosi in amministrazioni pubbliche, private e nell’industria, della politica e dell’economia. L’Unione Italiana dei Circhi e degli Ipovedenti  ha fatto e continua a fare la storia personale di centinaia di migliaia di ciechi italiani, d’ogni estrazione sociale, culturale e perché no, anche “politica”.
Nonostante il difficile ruolo sociale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti onlus, ruolo politico indispensabile perché non venga disperso il patrimonio culturale e storico sin qui vissuto e costruito, fatto di errori, imperfezioni e sconfitte e per le quali oggi mi trovo qui, inutile sarebbe infatti qualsiasi azione associativa se tutto funzionasse secondo il dettame costituzionale e normativo, confermo la scelta personale e libera di voler essere dirigente nazionale tra insulti e disabilità politiche ed economiche; dall’altra parte uno dei motti che condivido e prediligo è quello di John Fitzgerald Kennedy: ” Non chiederti cosa il tuo paese può fare per te, chiediti cosa puoi fare tu per il tuo paese”.
L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti è e resta l’associazione col patrimonio genetico più lungimirante e proficuo che sia mai stato partorito: il diritto a essere persone tra le persone, cittadini tra i cittadini.
Con stima e profondo rispetto per chiunque viva il disagio della cecità e di tutto ciò che comporta.

Marco Condidorio

Raccomandazioni sull’accessibilità dei servizi pubblici erogati a sportello, di Mario Barbuto

Autore: Mario Barbuto

Su sollecitazione dell’Agenzia per l’Italia Digitale, desidero segnalare che, dopo una fase di condivisione con le nostre Federazioni, l’Agenzia ha predisposto una prima bozza di circolare riguardante l’accessibilità dei servizi pubblici erogati a sportello, per aprire una consultazione che si protrarrà fino al 9 settembre e che raccoglierà commenti e osservazioni degli utenti.
Il documento si trova al seguente indirizzo:
http://www.agid.gov.it/agenda-digitale/pubblica-amministrazione/accessibilita/servizi-sportello
Raccomando di prenderne conoscenza e possibilmente di lasciare un commento personale che potrà orientare il lavoro dell’Agenzia nella predisposizione del testo definitivo.
Mario Barbuto

Borsa di studio per studenti con disabilità – scadenza 15 settembre 2016

In collaborazione con il Forum Europeo della Disabilità (European Disability Forum-EDF), la famosa società di software Oracle, con sede in California, anche per l’anno accademico 2016-2017 finanzierà una borsa di studio in favore di studenti con disabilità nei settori di informatica, ingegneria informatica, user experience e simili.
La borsa, del valore di 8000 euro, sarà assegnata a un progetto o tesi che tengano conto delle diverse esigenze delle persone con disabilità, in base  a criteri ed elementi di giudizio quali:
– originalità
– qualità scientifica
– evoluzione sullo “stato dell’arte” esistente
– valore dell’innovazione
– miglioramento dell’accessibilità delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione
– livello accademico dello studente.
Possono presentare domanda, entro il 15 settembre 2016, gli studenti con disabilità cittadini dell’Unione Europea, iscritti nell’anno 2016-2017 presso una università di un Paese dell’Unione, purche’ in possesso dei requisiti specificati sul sito dell’EDF al seguente indirizzo:
http://bit.ly/2aev5fX.
Alla pagina indicata sono disponibili anche le modalità di presentazione della domanda, che deve essere redatta in lingua inglese, nonché tutte le altre informazioni utili.

Slashradio – Martedì 30 Agosto, ore 15.30  -18.00. Trasmissioni “C’è Luce in Cucina” e Festival “Seminaria Sogninterra”

Martedì   30  Agosto,   dalle 15.30  alle 18.00   andranno  in onda, su Slashradio,  due trasmissioni: alle 15.30 ritroveremo Lucia Esposito con la sua rubrica “C’è Luce in cucina”, mentre, dalle 17.00 alle 18.00  presenteremo l’evento: “SEMINARIA SOGNINTERRA”- Un chilometro d’arte in scala reale, IV edizione, che si terrà a Maranola (Formia) dall’1 al 3 settembre 2016 e, del quale, Slashradio e la nostra Unione   sono media-partners.
Torna nel borgo medievale di Maranola, affacciato sul golfo di Gaeta, il Festival biennale d’arte ambientale Seminaria Sogninterra, che quest’anno si svolgerà dall’1 al 3 settembre 2016 dal tramonto alla mezzanotte. Tra vicoli, torri, spazi pubblici e privati, in un percorso espositivo di un chilometro, 12 artisti provenienti da tutta Italia e dall’estero, si sintonizzeranno sulle variabili sociali e geografiche del paese. Il tema di quest’anno è la scala 1:1, che indica il rapporto tra l’opera d’arte e la realtà, una relazione e la necessità di un dialogo alla pari, per riappropriarsi dello spazio in maniera dialogica, con installazioni in scala d’uomo, che creano ambienti vivibili in cui il pubblico può immergersi e mettersi in gioco nello spazio e nel corpo dell’opera, completandone il senso.
Guidati dalla direzione artistica di Isabella Indolfi e Marianna Fazzi, gli artisti Emanuela Ascari (Modena, Italia) _ Laura Cionci (Roma, Italia) _ Alexandra Dementieva (Brussels, Belgium) _ Davide Dormino (Roma, Italia) _ Anna Frants (New York, USA) _ Alexei Kostroma (Berlin, Germany) _ Giacomo Lion (Roma, Italia) _ Aurora Meccanica (Torino, Italia) _ Gino Sabatini Odoardi (Pescara, Italia) _ Stalker (Roma, Italia) _ Saverio Todaro (Torino, Italia) _ Delphine Valli (Roma, Italia), sono chiamati a dialogare col borgo attraverso opere site specific video, sculture, installazioni, lavori multimediali, relazionali o performativi.
Gli abitanti ed i volontari del paese faranno il resto, adottando gli artisti e aprendo al pubblico le proprie case; il loro coinvolgimento è, infatti, la chiave che permette a questo festival indipendente di portare l’arte contemporanea fuori dai musei e dalle gallerie, dritta nella vita della gente, con la convinzione che una produzione partecipata e una distribuzione libera possano fornire un modello alternativo allo sviluppo economico, culturale e sociale del territorio.
Inserito nel catalogo 2016 di Lazio Creativo tra 10 progetti d’arte più interessanti della Regione Lazio, il festival è organizzato dall’associazione culturale Seminaria Sogninterra e dal Comune di Formia.
Quest’anno Seminaria si avvale di due importanti collaborazioni a livello internazionale: da un lato la Fondazione Romaeuropa, artefice del più importante festival in Italia per la promozione e la diffusione dell’arte, del teatro, della danza e della musica contemporanea; e dall’altro il Cyland Media Art Lab di San Pietroburgo, vale a dire un grande evento di arti digitali che si tiene annualmente in Russia.
Inoltre, Seminaria allarga il suo network in sinergia con il MAP – Museo dell’Agro Pontino di Pontinia (LT) che, dal 2011, è divenuto un museo vitale e Guilmi Art Project (GAP), un progetto di residenza artistica attivo a Guilmi (CH) dal 2007. E, tra le eccellenze del territorio, Seminaria collabora con il Festival di Musica Elettronica Esperimenti di Gaeta, il Teatro Bertolt Brecht di Formia e la Pinacoteca d’Arte Contemporanea Giovanni da Gaeta.
La presentazione vedrà   la partecipazione delle responsabili della Direzione artistica, Marianna Fazzi  ed Isabella Indolfi e, dell’artista, Laura Cionci.
Le trasmissioni saranno  condotte  da Luisa Bartolucci. Gli  ascoltatori, che invitiamo a partecipare con i loro contributi e quesiti, potranno, come di consueto, scegliere diverse modalita’ di intervento: tramite telefono contattando durante la diretta i numeri: 06-69988353, 06-6791758, inviando e-mail, anche nei giorni precedenti la trasmissione, all’indirizzo: diretta@uiciechi.it, oppure, compilando l’apposito modulo di Slashradio. Per ascoltare Slashradio sarà sufficiente digitare la seguente stringa: http://www.uiciechi.it/radio/radio.asp
Il contenuto delle trasmissioni verrà pubblicato sul sito dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti all’indirizzo http://www.uiciechi.it/ArchivioMultimediale
Vi aspettiamo numerosi!

Sensi d’estate 2016 Salotto sotto le stelle – Concerto lirico – 10 agosto 2016

Corte della Mole Vanvitelliana, Ancona
Mercoledì 10 agosto alle ore 21,30
Ingresso libero

ANCONA – Mercoledì 10 Agosto per la rassegna “Sensi d’estate”, promossa dal Museo Tattile Statale Omero una serata dedicata alla lirica con “Salotto sotto le stelle”, un concerto di romanze da salotto nella notte in cui cadono le stelle. La Romanza da salotto è il tema del concerto organizzato dall’ Associazione Amici della Lirica “Franco Corelli” di Ancona.
Questo genere musicale ha avuto grande sviluppo e diffusione nell’800 quando la musica serviva da intrattenimento nei salotti, e va detto che tuttora gode di ampio consenso e gradimento anche da parte di chi non sia particolarmente appassionato di musica lirica. E sarà la Mole Vanvitelliana, proprio la notte del 10 agosto, a trasformarsi in un “salotto sotto le stelle” per ospitare l’evento. Vuole anche essere occasione per tributare un omaggio a Francesco Paolo Tosti, il nostro massimo compositore di romanze, di cui ricorre il centenario della morte. Interpreti: Denver Martin Smith, baritono di origine sudafricana residente a Londra, che si può considerare uno specialista di questo genere, sia per aver seguito corsi di perfezionamento presso il prestigioso Istituto Nazionale Tostiano, sia per aver da anni collaborato con questo anche per la realizzazione di numerose registrazioni. Sarà affiancato da due giovani voci femminili: il soprano francese Isabella Orazietti e il mezzosoprano georgiano Tinatin Nebunishvili. Al pianoforte il M° Silvia Ercolani, ben nota nell’ambiente musicale anconetano per accompagnare spesso i cantanti nei concerti dell’Associazione Amici della Lirica.
L’ingresso allo spettacolo è libero. In caso di pioggia si svolgerà al Teatro Sperimentale L. Arena di Ancona.

Prima del concerto  verrà presentato il catalogo della mostra VISIONI ANIMALI Sculture d’Arte Contemporanea in corso fino al 4 settembre. Presenti gli autori dei testi Antonello Rubini ( anche curatore della mostra),  Simone Dubrovic e Aldo Grassini.
Aperte  fino a mezzanotte  anche il Museo e la mostra ROBERTO PAPINI Metamorfosi del rifiuto – Il riciclo nell’arte in dialogo con la grande “Italia riciclata” di Michelangelo Pistoletto

INFO
Museo Tattile Statale Omero, Mole Vanvitelliana, Banchina Giovanni da Chio 28, 60121 Ancona
Tel +39 071 28 11 935 info@museoomero.it www.museoomero.it #museoomero #sensidestate2016


Monica Bernacchia
Comunicazione
Museo Tattile Statale Omero
Mole Vanvitelliana
Banchina Giovanni da Chio 28, 60121 Ancona
tel. 071.2811935 fax 071.2818358
www.museoomero.it
email: redazione@museoomero.it
#museoomero – seguici su: Facebook, Twitter, Instagram, Youtube, Google+

Samsung Galaxy Note 7, di Giuseppe Fedele

Autore: Giuseppe Fedele

Giorno 2 agosto 2016 Samsung Electronics Co. Ltd. ha finalmente annunciato ufficialmente il nuovo Galaxy Note7 che rappresenta la settima incarnazione del Phablet con pennino più diffuso al mondo.
Si tratta di un nuovo smartphone realizzato con materiali di qualità, resistente all’acqua e alla polvere (resiste all’ingresso della polvere e può essere immerso in acqua fino a 1m di profondità per 30 minuti) e con un esclusivo design a bordi simmetrici.
Il terminale offre molte funzioni avanzate come per esempio la possibilità di usare lo smartphone come blocco note prendendo appunti sullo schermo spento del dispositivo ovvero la nuova funzione di scansione dell’iride oltre alla più classica scansione dell’impronta digitale per accedere ai contenuti memorizzati sul terminale stesso.
La funzione più interessante per gli ipovedenti si chiama magnify. Infatti è risaputo che i sistemi operativi usati sui vari smartphone Android o Apple non sono perfetti sul lato accessibilità presentando interazioni scomode e dalla fruibilità ridotta.
Questa novità implementata in questo dispositivo della Samsung è una cosa importante da far sapere, non tanto per la notizia in se, ma soprattutto per l’importanza che ha per noi disabili della vista, e in particolare per gli Ipovedenti.
Come tutti sanno la funzione di ingrandimento si attiva con tre tocchi veloci e poi per spostarsi si usano 2 dita. Spesso si fanno dei “click” involontari e lo spostamento della finestra di zoom per la fruizione dei contenuti con due dita non è particolarmente comoda.
La funzione Magnify del Galaxy Note 7 permette di usare il pennino per ingrandire una porzione di schermo nei pressi della punta della penna. In pratica si ha uno zoom locale (fino al 300%) della zona intorno alla posizione della penna. Pertanto non si devono più usare i tre tocchi per ingrandire e le due dita per spostarsi ma basta avvicinare la penna sullo schermo per avere lo zoom di una porzione dell’area vicino la punta della penna e spostare la penna stessa per muovere la finestra di zoom rendendo di fatto l’interazione molto più agevole.
Galaxy Note7 sarà disponibile a partire dal 2 Settembre al prezzo consigliato di 879 euro.
Spero di poterlo provare presto dal vivo e riferire qualche impressione più approfondita, ma dai video realizzati dai vari giornalisti devo dire che lo zoom è una funzione fantastica, anche se spacciata come funzione utile per la correzione delle foto o per l’editor di testi complessi.
Purtroppo, e qui la dice lunga la poca sensibilità dei giornalisti verso la nostra categoria, a nessuno è venuto in mente l’utilità di questa funzione per un ipovedente.
Da quello che ho potuto apprezzare dai video, direi che è una funzionalità implementata in modo perfetto che consente veramente di poter usare questo smartphone utilizzando a pieno il residuo visivo.
Giuseppe Fedele gfedele@gmail.com

Genova – Segreteria telefonica del 5 Agosto 2016

Segreteria telefonica dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Onlus – Sezione di Genova.

I nostri uffici sono aperti al pubblico lunedì e mercoledì dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 17,45 mentre martedì, giovedì e venerdì dalle 10 alle 14,45.
Per le ferie estive la Sezione chiuderà la settimana che va dal 15 al 21 Agosto. L’ufficio riaprirà regolarmente Lunedì 22 Agosto. Per le emergenze rivolgersi a Giuseppe Pugliese al n. 348/3410580.

L’UICI-Presidenza Nazionale organizza, nel quadro del programma europeo ERASMUS+, il progetto “Sportability. Possono candidarsi per lo scambio ragazzi e ragazze vedenti e non vedenti tra i 18 e i 30 anni. Per candidarsi sarà necessario compilare la scheda allegata al comunicato n. 138 , entro mercoledì 10 agosto 2016.

E’ indetto il concorso per l’assegnazione delle borse di studio “Beretta-Pistoresi”, giunto, quest’anno, alla ventesima edizione. Il termine ultimo per la presentazione delle domande di partecipazione è fissato al 31 agosto 2016. Per la copia del bando contattare l’ufficio.

Ricordiamo la lotteria nazionale “Louis Braille” con estrazione l’8 settembre dei vincitori del primo premio di cinquecentomila euro e di tutti gli altri premi minori; i biglietti costano 3 euro ciascuno e sono disponibili presso la nostra sede; per i soci saranno offerti con l’omaggio di un biglietto per ogni due biglietti acquistati.

L’Unione Europea dei Ciechi invita le persone ipovedenti di qualsiasi età a inviare un proprio breve video sull’ipovisione entro il primo settembre 2016. I contributi ricevuti verranno selezionati e una parte di loro sarà inserita nel video che verrà messo a punto dall’Unione Europea dei Ciechi stessa per una campagna di sensibilizzazione sui suoi standard nel settore dei servizi per l’ipovisione.
Per ulteriori informazioni consultare il Comunicato n. 124 della Presidenza Nazionale.

Ricordiamo che dal 4 al 18 Settembre presso il Centro Le Torri di Tirrenia si terrà il soggiorno “Sole di settembre”, aperto a tutti i soci senza limiti d’età.

Giovedì 8 settembre si terrà al Teatro Sistina di Roma la manifestazione del Premio Braille, in concomitanza con l’estrazione dei biglietti vincenti della lotteria nazionale Louis Braille; per maggiori informazioni consultare il Comunicato 131 della Presidenza Nazionale oppure contattare la Sezione.

E’ aperto il XXV Concorso nazionale di poesia che è a tema libero. Il Concorso è aperto a tutti i ciechi civili e agli ipovedenti senza limiti di età.
Gli elaborati devono pervenire all’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti – Sezione di Reggio Emilia entro le ore 12.00 di venerdì 28 ottobre 2016.
Per ulteriori informazioni consultare il Comunicato n.105 della Presidenza Nazionale

Dal primo gennaio al 31 dicembre 2016 in fase sperimentale viene rimborsata la somma di 5 euro per ogni corsa effettuata col servizio taxi per partecipare alle attività organizzate da questa Sezione; per il rimborso è sufficiente presentare al nostro ufficio la ricevuta regolarmente firmata dal tassista con l’indicazione del percorso e l’ora dell’evento.

La figlia di un nostro socio, Camilla Nanni, in convenzione con la nostra Sezione, si propone con delle lezioni di yoga, al costo di € 10,00 a lezione, per un impegno di almeno 10 lezioni e con un massimo di tre partecipanti, presso la sua abitazione in Via Assarotti. Per ulteriori informazioni telefonare al 348 34 10 580.

E’ attivo il servizio telefonico sul numero verde 800 682 682 per quesiti di carattere tecnico su ausili e tecnologie per non vedenti ed ipovedenti.

Ricordiamo che è possibile rinnovare, nell’orario di apertura dell’’ufficio, l’iscrizione alla nostra associazione per il 2016; anche quest’anno la quota è di 50 euro a persona.

Prossimo bollettino il 12 agosto 2016.

Grazie per l’ascolto.

Lettera aperta contro la dirigenza nazionale dell’UICI, di Gennaro Iorio

Buon giorno, come molti ho partecipato all’ultimo concorso bandito dal MIUR.
Come moltissimi non ho superato la prova scritta; delle anomalie didattiche non è qui il luogo in cui parlarne. Queste righe sono una denuncia pubblica contro la dirigenza nazionale dell’unione italiana ciechi.
Specifico che dell’unione ne sono sia socio e sia dirigente provinciale.
L’oggetto della mia denuncia è il seguente:
la dirigenza nazionale si è mostrata inadeguata, impreparata ed inutile nel rendere accessibile alle persone cieche il concorsone scuola.
Ho effettuato l’iscrizione online sul portale MIUR dove ho specificato gli ausili di cui avevo bisogno: computer attrezzato, formato della prova accessibile, una persona di fiducia per la trascrizione della prova.
Per tutti la prova è stata al computer.
Quando ho chiesto all’ufficio scolastico regionale la conferma di quello che avevo chiesto, dando per scontato che ci fosse, ho ricevuto la
notizia: il formato della prova, gestito dal CINECA, non è accessibile.
Da quel momento è iniziata la mia trattativa con l’ufficio scolastico regionale, nello stesso momento ho segnalato ai responsabili nazionali dell’UICI l’anomalia e ho chiesto chiarimenti su questa grave mancanza.
Non ho ricevuto risposte esaustive, solo vaghi messaggi; ho capito che l’associazione si era si mossa, ma con grave ritardo senza neanche ottenere alcuna garanzia.
Nel frattempo trattavo, come ad un mercato rionale, con l’ufficio scolastico regionale della regione Emilia-Romagna. Ho chiesto di poter utilizzare un computer personale che avrei fatto controllare, ho chiesto di poter leggere i quesiti in braille per lo meno quelli in lingua, ma non ho ottenuto nulla.
Ho ottenuto, solo, una persona di fiducia ed il tempo aggiuntivo; così nel
2016 ho dovuto dettare le mie risposte… Nel 2016 non ho avuto il diritto di leggere e di scrivere né informaticamente né in braille.
Non bisogna essere un esperto per comprendere che dettare ed ascoltare è una condizione di enorme svantaggio comparata a chi scrive elegge direttamente.
Alla dirigenza nazionale pongo questi quesiti:
Perché la dirigenza nazionale non ha protestato?
Perché non ho letto un articolo su questo?
Perché i responsabili nazionali dell’istruzione e del lavoro non hanno vigilato sulla correttezza del concorso?
Perché non hanno garantito a me e a tutti i ciechi il diritto alla scrittura ed alla lettura?
Trattare con il ministero non è semplice, così mi ha risposto un dirigente nazionale, ma chi ha una carica importante deve avere la capacità di opporsi, di protestare, invece…
Qualcuno dirà: perché hai scritto dopo aver saputo l’esito negativo?
Perché non volevo essere un caso mediatico, perché avevo già scelto di scrivere in ogni caso alla fine della storia e questo l’ho dichiarato, mesi fa, pubblicamente all’ultimo consiglio provinciale dell’UICI.
Speravo che la nuova dirigenza nazionale fosse sinonimo di presenza, attenzione, entusiasmo e capacità di opporsi.
Forse la vecchia dirigenza, che tanto ha ottenuto, non avrebbe permesso questo.
Forse i responsabili di questa sconfitta legale dovrebbero dimettersi, ma in Italia non si dimette nessuno.
L’UICI per legge deve tutelare ogni cieco ed ipovedente italiano, socio o non socio e per tale riconoscimento prende soldi pubblici; per questo la mancanza di cui vi siete gravati è gravissima.
La mia esperienza di dirigente, per quanto insignificante, si concluderà a fine mandato in un’associazione incapace di opporsi, di protestare, di tutelarci e di metterci alla pari degli altri io non mi riconosco più.
Padre Maria Turoldo diceva: Mio dio dammi fame e sete di opposizione.
A voi dirigenti nazionali manca il coraggio e così non siete né politici abili né dirigenti associativi validi.

Gennaro Iorio

Risposta del Presidente Nazionale
Caro Gennaro,
la tua lettera è una scossa morale che suscita e solleva interrogativi globali riguardanti perfino le scelte di vita e di impegno di tanti tra noi.
Le parole dure, i giudizi trancianti, le valutazioni impietose, non possono non portare con sé interrogativi e considerazioni che ciascuno di noi deve articolare dinanzi alla propria coscienza e di fronte all’intero corpo associativo.
Nel merito dell’episodio non torno. Sarebbe superfluo, così come esprimere solidarietà, comprensione, partecipazione. Non credo, infatti, la lettera sia stata formulata e inviata per suscitare umani sentimenti di facile solidarismo. Mi pare piuttosto che essa ponga, al di là dell’episodio specifico, questioni cruciali circa il ruolo di una associazione come la nostra e circa la capacità di gestirla da parte di chi, fin troppo recentemente, è stato chiamato a dirigerla.
Dimettersi? Ma non credi sarebbe troppo semplice? Per aprire quali scenari? E chi subentrerebbe, avrebbe poi maggiori strumenti e superiore forza per fare meglio e di più? La vecchia dirigenza, tu dici, ci avrebbe tutelato meglio e non avrebbe permesso che accadesse quanto è accaduto? Forse…. Sebbene io non dimentico mai che il presente è figlio del passato. Insomma, torniamo al vecchio adagio “si stava meglio quando si stava peggio!”.
Io mi sento personalmente responsabile della situazione e assumo su di me, come è giusto che sia, tutto il peso delle mancanze, delle inadempienze, delle colpe della dirigenza associativa nazionale che hanno potuto contribuire a causare questo danno.
E’ stato violato un Diritto fondamentale e la nostra azione di tutela è risultata insufficiente. Non perché non si è protestato abbastanza o non si è scritto qualche trafiletto di stampa. Questo, caro Gennaro, sarebbe stato per me e per la dirigenza fin troppo facile, quanto futile, ahimè. Se bastasse qualche riga di protesta o qualche comunicato reboante per non essere giudicati incapaci, inadeguati, inutili, credimi, non vi sarebbe nulla di più semplice da fare. No, la nostra azione di tutela è stata insufficiente perché non ha saputo raggiungere il risultato. Non è riuscita, infatti, a scalfire la consolidata prassi di fornire un assistente, così come è sempre avvenuto, con centinaia e centinaia di ciechi e ipovedenti che da decenni sono stati costretti a sostenere concorsi come il tuo, con le stesse limitazioni che tu ben descrivi.
Un Diritto negato!
Come tante volte accade nella vita quotidiana di ciascuno di noi. E non occorre ricordare altri esempi analoghi o perfino molto, molto più dolorosi e umilianti. Forse però, potrebbe risultare di qualche utilità che ognuno di noi, prima di affrontare la riflessione che tu ci proponi, prima di avviarsi a elencare soluzioni e ricette, chieda a se stesso che cosa e quanto riesce a fare nella quotidianità del giorno per giorno per aiutare questa nostra associazione nella tutela di Diritti negati come quello che tu hai segnalato molto opportunamente.
Dall’insieme delle capacità dei singoli, delle risorse individuali, delle volontà di ciascuno, scaturisce il pensiero collettivo, si definisce l’azione comune, si pongono basi e presupposti per un vero progredire delle condizioni morali e materiali esistenti.
Con la prossima riunione della Direzione Nazionale, già prevista per il 31 agosto, proporrò che l’Unione assuma il patrocinio di una causa legale specifica, relativa alla violazione di questo Diritto umano di base, chiedendo la ripetizione del concorso o, in subordine, un atto concreto e riparatorio da parte dello Stato verso chi ha dovuto partecipare in condizione di disuguaglianza e di svantaggio.
E tuttavia il patrocinatore non basta! Occorrono anche i convenuti. Cioè quelle persone specifiche che hanno patito la specifica violazione del Diritto. E io, al momento, di questi convenuti, non ne vedo e non ne sento alcuno. Al di là della tua segnalazione, forte, chiara, limpida e cristallina, un silenzio assordante e un buio accecante coprono oggi le voci e i volti degli altri protagonisti che con te hanno patito questa violazione del Diritto. Confido tuttavia, che buio e silenzio verranno infranti allorquando l’Unione offrirà in concreto la disponibilità a patrocinare la causa contro questo Diritto così gravemente negato.
Mario Barbuto

Dall’Irlanda al Museo Omero modello di accessibilità ed inclusione culturale 3 presidenti per una visita  informale ma non troppo

Museo Omero: Adina Pulcini, Chris White, Aldo Grassini

ANCONA- Dopo la visita della scuola superiore di formazione di Parigi, Chris White Presidente NCBI (National Council for the Blind Ireland) con sede a Dublino accompagnato da Adina Pulcini, presidente UICI regionale Marche ha incontrato Aldo Grassini con la finalità di aprire un costruttivo rapporto di reciproco scambio e informazione tra le istituzioni.
Come ha sottolineato White, dopo aver ascoltato con attenzione la storia e le vicende che hanno portato alla nascita  del Museo di Ancona, l’organizzazione da lui presieduta seppure di rilievo e di importanza sociale e culturale, non svolge alcuna attività rapportabile a quella dell’Omero. Le tematiche dei non vedenti vengono affrontate in ambito generale e non nel settore della fruizione artistica, anche se alcune sollecitazioni stanno emergendo.
Aldo Grassini e Annalisa Trasatti hanno fornito un’ampia panoramica delle iniziative del Museo facendo riferimento anche alla significativa attività didattica e alla produzione di strumenti tiflodidattici quali disegno e rilievo, libri tattili ecc..
Nella visita alla collezione permanente e alle mostre in corso ( Visioni Animali – Sculture d’arte contemporanea e Roberto Papini, Metamorfosi del rifiuto – il riciclo nell’arte) White ha espresso tutto il suo entusiasmo per la “geniale idea” alla base del Museo e pe i tangibili risultati  che si possono constare.
La visita si è conclusa con l’auspicio di una fattiva collaborazione per il futuro a partire dalla prossima edizione della Biennale  Arteinsieme  che vede la partecipazione di musei e scuole italiane e straniere.

Monica Bernacchia
Comunicazione
Museo Tattile Statale Omero
Mole Vanvitelliana
Banchina Giovanni da Chio 28, 60121 Ancona
tel. 071.2811935 fax 071.2818358
www.museoomero.it
email: redazione@museoomero.it
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Adina Pulcini, Chris White, Aldo Grassini

Aldo Grassini, Adina Pulcini, Chris White