Bolzano – Inaugurazione mostra dello scultore Andrea Bianco

Giovedì 16 febbraio alle ore 18.00 verrà inaugurata presso la
Piccola Galleria” nel Passaggio Antico Municipio 8 (angolo via Dr. Streiter 25) a Bolzano
la mostra dello scultore Andrea Bianco.
Verranno esposte opere incentrate sulla bellezza e ricchezza del mondo femminile.
La galleria rimarrà aperta dalle ore 10.30 alle ore 18.30 fino al giorno 21 febbraio.

Andrea Bianco con una sua scultura

Andrea Bianco con una sua scultura

Un’equipe “tiflopsicopedagogica” a supporto degli alunni con disabilità sensoriali, di Gianluca Rapisarda

Autore: Gianluca Rapisarda

Con il presente contributo, vorrei entrare nel merito della recentissima polemica “scoppiata” tra la Sen. Enza Blundo e l’Associazione degli insegnanti di sostegno “AsIS”, la Consulta Nazionale Docenti Sostegno e l’Unione docenti di sostegno in via di estinzione, a proposito della presentazione nei giorni scorsi da parte della Senatrice “pentastellata” aquilana di una proposta di legge volta a formalizzare la figura del “Pedagogista professionale”, inserendola nelle scuole di ogni ordine e grado.
A detta delle Associazioni dei docenti per il sostegno, se tale PDL fosse approvata, una devastante “bufera” si abbatterebbe sui 137 mila insegnanti specializzati italiani.
Il Disegno di Legge a firma della senatrice M5S prevede all’art. 8 che dall’a.s. 2019/2020 il Ministero dell’Istruzione “darà vita a un piano straordinario di immissioni in ruolo al fine di garantire in TUTTI gli Ambiti Territoriali la presenza di ALMENO un “pedagogista grafologo con multicompetenza” per ciascuna istituzione scolastica”.
Secondo gli insegnanti di sostegno, il pacchetto di proposte avanzato dalla Senatrice Blundo costituisce una vera è propria “bomba ad orologeria”, pronta ad esplodere in un settore già di per sé molto “lacunoso”.
Occorre rispetto per il sentire di ognuno, ma ritengo di non condividere le perplessità ed i facili “allarmismi” dei docenti per il sostegno, pronunciandomi al contrario a favore della proposta della Sen. aquilana del Movimento 5 Stelle. Anzi, approfitto dell’occasione per permettermi di rammentare a lei ed a tutte le altre forze politiche presenti al Senato che, a Palazzo Madama, è stata ultimamente depositata pure una PDL finalizzata al recepimento del Disegno di Legge C2656 varato dalla Camera nel Giugno del 2016, istitutivo delle figure dell’Educatore socio pedagogico e del Pedagogista, al quale il Network per l’Inclusione Scolastica (NIS) dell’UICI ha proposto recentemente un emendamento mirante all’istituzionalizzazione dei due “profili” dell’Educatore alla comunicazione per gli alunni disabili sensoriali e del “Tiflopedagogista” od “Esperto in scienze tiflologiche”.
Pertanto, l’appello che rivolgiamo accoratamente in questa sede alla Senatrice “pentastellata” Enza Blundo e naturalmente pure agli altri partiti è che la condivisibile proposta di “incardinare” la figura del “pedagogista professionale” nel sistema formativo ed educativo italiano, venga giustamente estesa anche ai sopraccitati “educatore alla comunicazione” ed all’”esperto in scienze tiflologiche”.
Mi preme sottolineare che, con tale nostra richiesta, non vogliamo assolutamente creare ulteriore confusione nel già “caotico e frastagliato modello inclusivo italiano, contrapponendo e sovrapponendo nuove figure professionali agli insegnanti specializzati attualmente in servizio. Il nostro principale scopo è, al contrario, fare un po’ di ordine nel settore del sostegno e di renderlo più omogeneo ed uniforme, facendo uscire fuori dal limbo della precarietà di ruolo, di funzione ed economica, operatori quali appunto il “pedagogista professionale e, soprattutto, gli “assistenti alla comunicazione” (ex art 13 comma 3 della legge 104 del 1992) ed i “Tiflologi”, che già da tempo lavorano a favore del processo di inclusione scolastica degli alunni/studenti con disabilità, ma senza un effettivo “riconoscimento giuridico”. Per queste due “figure” professionali, tra l’altro, si sta finalmente pensando pure ad una “specifica” formazione universitaria, attraverso appositi Master di I° e II° livello.
Immagino già le “levate di scudi” ed i commenti “inferociti” degli insegnanti per il sostegno di ruolo, dopo la lettura di questo mio articolo. Essi grideranno certamente allo scandalo, paventando per loro scenari “apocalittici” e prospettando il rischio della perdita dei loro posti di lavoro e la possibilità dello scoppio di un’autolesionistica “guerra tra poveri” in quanto, se “inquadrati” nel sistema scolastico italiano, il Pedagogista professionale, l’Educatore alla comunicazione e l’Esperto in scienze tiflologiche dovranno contendersi con loro gli esigui posti dell’organico di sostegno delle scuole.
A tali loro preventivabili preoccupazioni e scontate reazioni allarmate, mi basterà replicare che la medesima Senatrice Enza Blundo ha rassicurato che l’eventuale immissione  in ruolo del pedagogista professionale non è assolutamente finalizzata alla copertura dei posti di sostegno già esistenti.
Al riguardo voglio aggiungere, informando di ciò anche la Senatrice aquilana, che pure l’”istituzionalizzazione” da parte del MIUR delle due figure dell’educatore alla comunicazione e del tiflopedagogista, proposto dal NIS dell’UICI, non cozzerebbe affatto con le attività attualmente svolte dai docenti specializzati nelle singole Istituzioni scolastiche.
Essi, infatti, insieme ovviamente al pedagogista professionale ed allo psicologo comporrebbero una “equipe tiflopsicopedagogica” molto qualificata di “supervisori”, con il compito di coordinare e supportare (e certamente non di sostituire o contrastare) la progettazione degli interventi metodologici dei docenti per il sostegno che, pertanto, risulterebbero in tal modo valorizzati e rafforzati nella loro “specificità” didattico-educativa.
Al Pedagogista professionale, all’Educatore alla comunicazione ed al Tiflologo, insomma, non competerebbero né l’insegnamento disciplinare, né la verifica degli apprendimenti dell’alunno con disabilità, ma il dovere di supportare i docenti curricolari e e per il sostegno, il Consiglio di Classe e l’intero contesto, suggerendo metodologie e indicazioni didattiche ed educative appropriate, oltreché fornendo gli strumenti volti a rendere efficaci ed “inclusivi” gli insegnamenti, sia pur nei limiti consentiti dalla disabilità dell’alunno.
Le ragioni delle attuali carenze del sistema del sostegno italiano non derivano certo dalla proposta della Senatrice Enza Blundo o da quella del NIS dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di riconoscere finalmente ed ufficialmente i profili dell’”educatore alla comunicazione” e del ”Tiflologo”, ma vanno ricercate senza dubbio altrove.
Da quarant’anni siamo ormai a fianco delle famiglie nel seguire l’evoluzione dell’inclusione scolastica e da loro ci arrivano queste forti richieste: maggiore specializzazione dei docenti di sostegno in servizio, formazione specifica iniziale dei futuri insegnanti per il sostegno, no alla delega al docente di sostegno, grazie ad un aggiornamento continuo ed obbligatorio di tutto il personale scolastico sulle tematiche della Pedagogia speciale e della Didattica inclusiva, e maggiore continuità del sostegno stesso. È dal cercare di comprendere le cause di questi punti di debolezza del processo e di dar loro una concreta risposta che sono arrivate in questi giorni di dibattito parlamentare le nostre proposte “sostenibili” di modifica al “neonato” schema di Decreto sull’inclusione del Governo, concordate tra l’altro con la FAND e la FISH.
Le odierne criticità del sostegno italiano hanno piuttosto un carattere endemico (quest’anno la mancanza di cattedre si è avvicinata al 50%), con almeno 100mila alunni con disabilità costretti a cambiare il docente specializzato a causa degli “irrisori” posti in organico di diritto e dell’atavica assenza di un serio e “lungimirante” piano di stabilizzazione e di assunzione da parte del Ministero dell’Istruzione, che non ne vuole proprio sapere di investire e programmare in modo strutturale nel settore dell’inclusione scolastica.
Mi sembrerebbe veramente strano che i docenti di sostegno non fossero consapevoli di tali reali problematiche del nostro sistema inclusivo. Se fosse così, mi verrebbe da dire che c’è indubbiamente una vera e propria frattura tra chi opera professionalmente nel mondo della scuola e chi invece ne usufruisce come utente. Una frattura che va assolutamente ricomposta.
La professione del docente è infatti prioritariamente una “mission” educativa, che non deve essere animata solo dalla legittima difesa del proprio posto di lavoro, ma anche e soprattutto dalla tutela del superiore benessere e del “sacrosanto” diritto allo studio di tutti e di ciascuno.

Slash Radio Web: Palinsesto settimana 13-17 Febbraio 2017

Oltre alle ormai consuete trasmissioni mattutine di Spotlight, in onda dal Lunedì al Venerdì, dalle 9.30 alle 10.30, nel corso delle quali, oltre ad offrire ai nostri ascoltatori una Rassegna Stampa ragionata di Periodici e Quotidiani, vengono approfonditi temi di stretta attualità e anche di settore, quali, sport, cultura, cinema, teatro, libri, politica estera, politica interna, cronaca e molto altro, grazie alla partecipazione di giornalisti, opinionisti, personalità del mondo della politica, dello spettacolo e della cultura, nei giorni di martedì 14,  mercoledì 15  e giovedì 16  Febbraio  andranno in onda, su Slash Radio Web dalle 15.00 alle 17.30, tre nuove puntate di Slashbox.

In particolare segnaliamo:

– Martedì 14, per Spotlight segnaliamo l’ospite Luca Giachi, autore del libro “Come una canzone” edizioni Hacca, che sarà con noi in studio. Nel pomeriggio per SlashBox, tra gli altri avremo ospite la scrittrice Daniela Sacerdoti, insieme alla quale presenteremo il suo ultimo romanzo  “Amore, zucchero e caffè”, che potete trovare già su postalibro, qualora vogliate leggerlo in anticipo, onde porre quesiti all’autrice.

– Mercoledì 15  Febbraio, invece,  vi  intratterremo  anche  con  un’intervista all’attrice Serena Autieri che debutta al Teatro Sistina con uno spettacolo dedicato a Lady Diana.

– Giovedì 16, sempre all’interno del contenitore Slashbox, torneranno  “dal territorio”, dalle 15.00 alle 16.00. A partire dalle 16.00, sino alle 17.30,  la rubrica “Scodinzolando”, curata dalla commissione nazionale cani guida. In questa puntata si parlerà di un’esperienza tutta particolare,
raccontata da Donatella Mazzocchi e dall’educatore Cinofilo Cosimo Lentini, che li ha condotti a dar vita alla Onlus “Vado conFido”; avremo spazio per l’angolo dedicato ai consigli del veterinario e continueremo a parlare di libri che si occupano dei nostri fantastici amici a 4 zampe.
Sarà con noi Massimo Vacchetta, veterinario e autore del libro “25 Grammi di Felicità” , come un piccolo riccio può cambiarti la vita.

Le trasmissioni saranno condotte da Luisa Bartolucci e Chiara Maria Gargioli e da Irene Balbo, per ciò che concerne “Scodinzolando”.

Gli ascoltatori, che invitiamo a partecipare con i loro contributi, potranno, come di consueto, scegliere diverse modalità di intervento:
– Tramite telefono contattando durante la diretta i numeri: 06-69988353, o 06 679 17 58.
– Inviando e-mail, anche nei giorni precedenti la trasmissione, all’indirizzo: diretta@uiciechi.it
– Compilando l’apposito modulo di Slashradio.

Per ascoltare Slashradio sarà sufficiente digitare la seguente stringa: http://www.uiciechi.it/radio/radio.asp
E per chi usa il Mac: http://94.23.67.20:8004/listen.m3u

Il contenuto delle trasmissioni verrà pubblicato:
sul sito dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti all’indirizzo http://www.uiciechi.it/ArchivioMultimediale
sulla pagina Facebook Slash Radio Web
sulla quale andremo anche in diretta, in radiovisione ed alla quale vi invitiamo a mettere il vostro like onde divenire nostri followers.

Vi aspettiamo numerosi!

Sostegno: continuità didattica tra ambiguità e irrealtà, di Luciano Paschetta

Autore: Luciano Paschetta

In questi giorni di intenso dibattito sui decreti delega della legge 107, tra gli altri argomenti , si è scritto molto anche sulla necessità di garantire la continuità del sostegno agli alunni con disabilità, cosa questa del tutto condivisibile purché si faccia chiarezza sul come si intende garantirla. Ho già avuto modo di scrivere in più occasioni che garante dell’inclusione non è il docente per il sostegno, ma il contesto, ovverossia: una classe i cui docenti titolari si facciano carico dell’insegnamento anche all’alunno con disabilità ed una scuola che sappia accoglierlo garantendogli pari opportunità di apprendimento, di accessibilità agli ambienti ed al materiale didattico ed alle opportunità di socializzazione. Opinioni queste ampiamente condivise da articoli di altri amici.
Viceversa in questi giorni abbiamo visto chiedere a garanzia della continuità didattica la permanenza del docente per il sostegno per l’intera durata del corso di studi dell’alunno. Una posizione questa ambigua sul piano pedagogico perché se è vero, come è vero, che garanzia dell’inclusione è un contesto che sappia interagire sul piano didattico e relazionale con l’alunno con disabilità, la permanenza dello stesso insegnante per il sostegno è indubbiamente cosa importante, ma non lo è meno la continuità dei maestri e dei professori titolari ai quali è dato il compito di insegnare anche a lui. L’inclusività è data da: un piano triennale dell’offerta formativa che dia linee guida, per una scuola per tutti e per ciascuno che, come tale, favorisca la partecipazione degli alunni con disabilità al dialogo didattico, , dal quale discenda un piano annuale per l’inclusione che individui strategie , metodologie ed una organizzazione delle attività didattiche capaci di rispondere ai loro “bisogni di apprendimento “ ed al quale possano far riferimento i consigli di classe interessati per sviluppare P.I. inclusivi alla cui progettazione collaboreranno tutti i docenti e la famiglia ed al quale si atterranno tutti i docenti , sia pur con la collaborazione del docente per il sostegno nell’attività didattica quotidiana.
Viceversa richiedere la permanenza del solo docente per il sostegno sull’alunno significa perpetuare un concetto errato: quello che questi sia il “docente dell’alunno disabile”, cosa questa che fanno le famiglie quando si limitano a rivendicare l’aumento delle sue ore.
Sarebbe già più coerente con la normativa chiedere la permanenza per un certo periodo dello stesso docente per il sostegno “sulla classe/scuola. Queste richieste, al di là delle valutazioni didattico-pedagogiche, sono comunque irrealizzabili sul piano pratico e nel contesto normativo che regola lo stato giuridico del personale docente. Legare il periodo di permanenza in una determinata sede al numero degli anni del ciclo scolastico frequentato dall’alunno disabile concretamente sarebbe realizzabile solo nel caso di rapporto 1/1 , diversamente, se, ad esempio, al momento dell’assegnazione della sede al docente gli verrà affidato un alunno di prima e uno di quarta, quando quello di quarta terminerà, lui riprenderà uno di prima e per altri cinque anni non potrebbe di nuovo cambiare sede, e così via.
Tuttavia al di là di questi “tecnicismi” il richiedere una permanenza sulla sede del docente per il sostegno per un tempo diverso da quello dei colleghi è improponibile poiché la mobilità del personale è normata da regole precise che riguardano tutti i docenti (e non potrebbe essere diversamente).
Per avere continuità occorre avere stabilità dell’organico di tutti i docenti di una determinata scuola , per questo noi avevamo accolto con favore l’obbligo di permanenza triennale nello stesso ambito territoriale , come un primo passo verso una maggior stabilità dei docenti sulle classi.
Luciano Paschetta

Napoli – Presentato il progetto “DEMODOCO”, per nuove professionalità per i giovani non vedenti, di Giuseppe Biasco

Autore: Giuseppe Biasco

L’occasione era da cogliere al volo: Il Dipartimento delle Politiche Giovanili della Presidenza del Consiglio dei Ministri, il 26 Novembre 2016, aveva pubblicato un bando per finanziare progetti di orientamento ed occupabilità per giovani talenti. I tempi erano strettissimi, i progetti dovevano essere presentati entro il 1 Febbraio del 2017 e con le vacanze di Natale in mezzo l’impresa appariva difficile. Eppure il team di progettazione dell’Irifor di Napoli ce l’ha messa tutta ed alla fine ha presentato il progetto De.Mo.Do. Co.per l’orientamento e l’occupabilità di giovani con disabilità visiva; ne parliamo con Mario Mirabile, presidente dell’UICI di Napoli e dell’IRIFOR, che sotto la sua gestione, ha dato una forte spinta alle attività di formazione e progettazione.
-Che cosa è il progettoDemodoco?-
-Demodoco era il cantore cieco, aedo alla corte di Alcinoo, che commuove Ulisse, rimasto in incognito, con il racconto delle sue gesta a Troia e del suo peregrinare per i mari alla ricerca di un ritorno. Per noi, Demodoco è diventato l’acronimo di: Definizione di un Modello Di Orientamento Comune di giovani talenti disabili visivi verso una nuova occupabilità, anche in auto impiego, nei settori del turismo accessibile e dell’artigianato di qualità.-
-Insomma, trovare un lavoro in Italia è una Odissea?-
-E’ difficile per tutti, ma per i giovani con disabilità visiva, è sempre più complicato!-
-Perché?-
-Perché le storiche qualifiche professionali dei non vedenti: centralinisti e masso fisioterapisti, sono obsolete e non sono più una risposta per il lavoro ai non vedenti.-
-Il progetto Demodoco come interviene in questa particolare condizione?-
-Poiché i centralini passanti tendono a scomparire superati dalle nuove tecnologie e per lavorare nel mondo della riabilitazione occorre la laurea in fisioterapia, alla quale si accede con i test di ingresso, senza riserve per i disabili, occorre trovare nuove professioni e nuove qualifiche per i giovani non vedenti.-
-In che modo?-
-Attraverso le tecniche dell’orientamento, del recupero di competenze e di placement. Con Demodoco, vogliamo coinvolgere 20 giovani con disabilità visiva, in un percorso nel quale si definisce un Modello di occupabilità, anche con auto impiego nel turismo e nell’artigianato.-
-Chi sono i partners del Progetto?-
-Innanzitutto RESET, il centro di ricerca affiliato alla Facoltà di Economia dell’Università Federico II, altro partner determinante sarà la Città Metropolitana di Napoli,mentre l’OBR, l’Ente bilaterale tra Confindustria e sindacati sarà fondamentale per l’occupabilità e rappresenterà insieme all’Associazione “L’Altra Napoli,che si occupa con successo del recupero del quartiere Sanità e dei suoi giovani disoccupati, una esperienza di buone prassi da cui motivare le start-up che potranno svilupparsi. Infine, ci accompagnerà in questa esperienza l’U.N.I.Vo.C. di Napoli, che avrà il compito di organizzare le visite e gli incontri che i giovani svolgeranno nell’ambito del progetto.-
-una bella sfida per la sezione UICI di Napoli?-
-Il progetto durerà un anno, coinvolgerà, tra giovani, addetti all’organizzazione ed esperti circa 50 persone ed avrà un costo complessivo di 123mila euro. Un impegno notevole per tutti noi, ma siamo sicuri di poterlo sostenere per le nostre esperienze passate e per la compattezza e la determinazione di tutti i dirigenti, i soci, i volontari ed i dipendenti dell’UICI di Napoli. Speriamo che il nostro lavoro sia premiato dai valutatori del Ministero, per tutti noi sarebbe come scorgere una luce in fondo al tunnel, una speranza per il futuro.

Museo Tattile Statale Omero. Alla ricerca dei frammenti poetici. Non solo un giorno per l’amore

Ancona 14 – 19 febbraio 2017 –  In occasione di San Valentino, il Museo Tattile Statale Omero organizza una settimana speciale dedicata agli innamorati. Dal 14 al 19 febbraio tutte le coppie sono invitate a rintracciare famosi versi dispersi nelle sale del Museo e abbinati alle nostre opere per ricomporli nel corretto ordine: il risultato sarà una celebre poesia d’amore. Frammenti poetici anche da decifrare perché scritti nel geniale codice Braille. L’attività è gratuita e fruibile dalle 16 alle 19.

Info
Museo Tattile Statale Omero
Mole Vanvitelliana – Banchina Giovanni da Chio, 28

Tel. 071 2811935

email: didattica@museoomero.it
#museoomero

San Valentino - Locandina

San Valentino – Locandina

La stampante Braille Open Source

Al contrario dei più costosi modelli commerciali, sicuramente più affidabili e veloci, la nostra stampante vuole essere uno strumento “entry-level”, cioè dal costo contenuto anche se con prestazioni inferiori. La stampante è in grado di operare con fogli di formato A4 a grammatura maggiorata (150 gr/mq) invece dei costosi fogli a modulo continuo. Questo può rivelarsi un vantaggio ad esempio in ambito scolastico, per la preparazione veloce di appunti da parte degli insegnanti.
Il progetto è open source sia dal punto di vista hardware che da quello del software, nel senso che verranno pubblicati integralmente il software di gestione, gli schemi di collegamento della parte elettronica e le istruzioni per il montaggio della meccanica, corredate di fotografie illustrative e filmati.
Dal punto di vista hardware il progetto è basato sulla diffusissima scheda Arduino Uno e da uno shield dedicato, per il controllo dei motori e la gestione dei sensori.
Gli attuatori sono due motori stepper per la movimentazione del foglio e un servomotore in miniatura per l’azionamento della testina di stampa.
Molte delle componenti meccaniche sono state disegnate dagli studenti e realizzate mediante stampa 3D in PLA (acido polilattico), un polimero derivato da amidi di origine vegetale, quindi non tossico e biodegradabile.
Tutte gli altri componenti meccanici sono facilmente reperibili in qualsiasi brico o ferramenta.
Il firmware, cioè il software di controllo caricato sulla scheda Arduino, è in grado di riconoscere comandi inviati da un software dal PC tramite cavo USB, oppure via Bluetooth per l’utilizzo con dispositivi mobili.
La nostra stampante è stata selezionata per partecipare alla MAKER FAIRE ROME, la fiera dell’innovazione tecnologica che si è svolta a Roma dal 14 al 16 ottobre 2016, ottenendo un notevole riscontro da parte dei visitatori. Abbiamo ricevuto anche l’ambito riconoscimento “Maker of Merit 2016”, riservato ai progetti ritenuti più innovativi e con un maggior impatto sociale.
La nostra stampante è stata anche ospite alla manifestazione “Facciamoci vedere” organizzata dall’Unione italiana Ciechi e Ipovedenti, che si è tenuta a Milano dal 13 al 15 dicembre 2016.

Come verranno utilizzati i fondi
Pensiamo di utilizzare i fondi raccolti per:
– Sviluppare la parte software del progetto, anche con la creazione di una app Android per il controllo da tablet e smartphone
– Migliorare la parte meccanica, disegnando e creando nuovi componenti
– Completare e pubblicare le istruzioni per la realizzazione della nostra stampante
– Organizzare un incontro di presentazione del progetto
– Costruire la stampante per i sostenitori che la avranno scelta come ricompensa.
Chi c’è dietro al progetto
Siamo un Istituto di Istruzione Superiore di Acqui Terme, in provincia di Alessandria. Il nostro è un corso di studi articolato sull’elettronica e l’automazione. Da molti anni incentiviamo, soprattutto per gli studenti del quinto anno, lo sviluppo di progetti che coinvolgono molte discipline del corso di studio. In alcuni casi i progetti sviluppati riguardano tematiche sociali o ambientali.
Per informazioni: https://www.eppela.com

stampante braille

stampante braille

I risultati del week-end di showdown

Un secondo e un terzo posto per i nostri giocatori all’ottava edizione del torneo nazionale di showdown “due torri” che si è svolto nel week-end a Bologna.
Di seguito le posizioni conquistate dai nostri soci:
2ª Jessica Buttiglione
6ª Sonia Tranchina
14ª Monica DeFazio
3º Luca Liberali
6º Maurizio Scarso
9º Gianluca Russo
13° Riccardo Buelloni
17° Oscar Cimini
18° Giuseppe Cesena
28° Giovanni Giglio
29° Fabrizio Palumbo
34° Alfonso Giorgio

Gruppo Sportivo Dilettantistico Non Vedenti Milano ONLUS
Via Vivaio, 7
20122 Milano
tel/fax: +390276004839
Email: info@gsdnonvedentimilano.org
Web: www.gsdnonvedentimilano.org
twitter: https://twitter.com/Gsdnvmilano
Facebook: https://www.facebook.com/GSDNONVEDENTIMILANO

Genova – Segreteria telefonica del 10 febbraio 2017

Sezione di Genova dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Onlus
I nostri uffici sono aperti al pubblico lunedì e mercoledì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 17,45; martedì, giovedì e venerdì dalle 9 alle 14,45.

Si comunica che è possibile rinnovare il tesseramento all’associazione per l’anno 2017 presso l’ufficio di Via Caffaro 6/1; chi volesse versare la quota associativa tramite trattenuta mensile sulla pensione, può sottoscrivere l’apposita delega presso la nostra sede di Via Caffaro, previo appuntamento.

Si ricorda, che quando viene proclamata l’allerta rossa, per le avverse condizioni climatiche, l’ufficio rimane chiuso per l’intera giornata.

I volontari in servizio civile hanno terminato l’anno della loro attività. I nuovi volontari subentreranno, presumibilmente, a marzo 2017; al momento i servizi di accompagnamento sono prestati solo dal gruppo di volontari coordinato da Sabrina Forlin, da contattare al numero 010 43 47 115.

Sabato 11 febbraio, alle ore 16, nell’Auditorium Giuseppe Verdi, presso l’Istituto David Chiossone, si terrà una manifestazione poetico-musicale, a cura dell’Associazione Liguria Eventi.

Lunedì 13 febbraio alle ore 15.15 si riunirà in seduta ordinaria il Consiglio Sezionale presso la sede di Via Caffaro 6/1.lunedì 13 febbraio senza odg

Su SlashRadio, oltre alle consuete trasmissioni mattutine di Spotlight, in onda dal Lunedì al Venerdì, dalle 9.30 alle 10.30, nei giorni di Martedì 14,  mercoledì 15 e giovedì 16 Febbraio andranno in onda dalle 15.00 alle 17.30, tre nuove puntate di Slashbox.
In particolare martedì 14 saranno presentati i libri “Come una canzone” di Luca Giachi e “Amore, zucchero e caffè” di Daniela Sacerdoti, mercoledì 15 sarà trasmessa l’intervista all’attrice Serena Autieri, giovedì 16 tornano le rubriche “dal territorio” e “Scodinzolando”.

I soci interessati a far parte della Giuria dei Trecento Lettori del Premio Letterario Campiello devono segnalare la loro candidatura alla Sede Centrale dell’associazione entro domenica 20 febbraio; per maggiori informazioni contattare l’ufficio nell’orario di apertura al pubblico.
I non vedenti e gli ipovedenti tra i 16 e i 20 anni possono candidarsi entro il 10 aprile a partecipare al Campus Internazionale sulla Comunicazione e l’Informatica per giovani ciechi e ipovedenti che si terrà dal 23 luglio al primo agosto presso l’Università Cattolica di Lovanio, in Belgio; i partecipanti devono avere una buona conoscenza della lingua inglese. Per maggiori informazioni contattare l’ufficio nell’orario di apertura al pubblico.

I non vedenti e gli ipovedenti tra i 15 e i 17 anni possono candidarsi entro il 27 aprile a partecipare al soggiorno estivo per il perfezionamento della lingua inglese che avrà luogo a Pontevedra, in Spagna, dal 30 luglio all’11 agosto; i partecipanti devono avere una buona conoscenza della lingua inglese. Per maggiori informazioni contattare l’ufficio nell’orario di apertura al pubblico.

Per le date dei prossimi appuntamenti col gruppo di auto mutuo aiuto, il progetto Spazi ri-vita ed il corso di teatro “Ad occhi chiusi”, rivolgersi rispettivamente alla coordinatrice Beatrice Daziale al numero 340 069 34 55, alla coordinatrice Alessia Cotugno del progetto Spazi ri-vita al numero 329 64 95 151 e ai docenti del corso di teatro Paolo Drago al numero 340 41 81 308 oppure Carola Stagnaro al numero 347 19 25 902.

I corsi di alfabetizzazione informatica per l’utilizzo del personal computer e dello smartphone continuano con la solita periodicità settimanale al mercoledì e al sabato; il costo annuale di ciascun corso è di 30 euro ed è ancora disponibile qualche posto; i programmi dei corsi sono a disposizione degli interessati che allo scopo possono contattare l’ufficio sezionale.

Trenitalia ha attivato il nuovo numero unico nazionale 02323232 per la prenotazione del servizio di assistenza per i passeggeri con disabilità e a ridotta mobilità, a tariffazione ordinaria raggiungibile sia da rete fissa che da rete mobile; continuerà ad esistere, comunque, il numero verde raggiungibile da rete fissa 800906060
L’associazione Homerus organizza un corso di vela autonoma per non vedenti che si terrà dal 18 al 25 marzo 2017 sul lago di Garda; il costo per persona è di 270 euro per il corso e di 80 euro per la quota associativa; per informazioni ed adesioni contattare Luigi Bertanza ai numeri 347 23 20 475 o 0365 59 96 56
Si rende noto che è possibile iscriversi alla Cineteca Audio della Cooperativa Senza Barriere che concede in prestito audiofilm con commento per non vedenti; l’abbonamento al servizio per l’anno 2017 varia da 20 a 35 euro a seconda della modalità scelta di fruizione (ascolto online su computer o I-Phone oppure prestito CD tramite servizio postale di 24 o 36 opere annuali); per maggiori informazioni contattare l’ufficio nell’orario di apertura al pubblico.
Per quesiti di carattere tecnico su ausili e tecnologie per non vedenti ed ipovedenti, contattare l’ufficio per avere i numeri diretti dei responsabili del Servizio della sede centrale.

Prossimo bollettino il 17 febbraio 2017

Caserta – U.I.C.I. Caserta e Liceo Cirillo di Aversa insieme per gli audiobook

lunedì 13 febbraio la sezione della Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Caserta parteciperà alla settimana dello studente presso il liceo Cirillo di Aversa, dove sono previste attività curriculari che vedono impegnati gli studenti in un laboratorio di registrazione di testi accessibili .
i dirigenti della U.I.C.I. affronteranno con gli studenti il tema dell’accessibilità della cultura e dell’istruzione attraverso la realizzazione di libri parlati (audiobook) e del loro uso.
l’impegno che si assumeranno i liceali, rafforzato da una convenzione tra la U.I.C.I. ed il Liceo, primo evento in tutta la provincia di Caserta, sarà quello di collaborare nella realizzazione di audiobook di secondo livello, previa validazione da parte della U.I.CI. e del Libro Parlato ONLUS che saranno inseriti a catalogo nazionale aggiungendosi ai 5000 testi già presenti.
il presidente U.I.C.I. avv. Giulia Antonella Cannavale: “questo tipo di attività può costituire l’esempio numero zero; di una lunga serie di attività analoghe con tutti gli istituti della provincia, permettendo a chi non vede o che ha gravi deficit visivi, attraverso gli audiobook, di accedere alla cultura e questo mostra grande senso di responsabilità e di civiltà, a tutela dei più deboli”.