Prestazioni di invalidità civile e permesso di soggiorno, di Tommaso Daniele

Autore: Tommaso Daniele

Si rende noto che la Corte Costituzionale con la sentenza n. 40 del 15 marzo 2013 ha dichiarato costituzionalmente illegittimo l'art. 80, comma 19, della legge 23 dicembre 2000, n. 388, nella parte in cui subordina al possesso del permesso di soggiorno la concessione dell'indennità di accompagnamento e della pensione di inabilità agli stranieri legalmente soggiornanti nel territorio italiano.
Infatti, la disposizione citata escludeva dal beneficio tutti quegli stranieri che, nonostante fossero in possesso dei requisiti sanitari necessari, erano però presenti in Italia da meno di cinque anni, e per tale motivo non potevano ottenere il documento di soggiorno richiesto.
Va notato che la Consulta, con diverse pronunce, aveva già affrontato il sistema dell'accesso alle prestazioni di invalidità civile nei confronti degli stranieri legalmente soggiornanti nel territorio italiano.
Si ricordano, infatti, le sentenze n. 306/2008 e n. 11/2009, con le quali la Corte aveva dichiarato manifestamente irragionevole subordinare l'attribuzione di prestazioni assistenziali, quali l'indennità di accompagnamento e la pensione di invalidità, alla titolarità di un determinato reddito necessario al rilascio del permesso di soggiorno di lunga durata.
Con ulteriori pronunce n. 187/2010 e n. 329/2011, la Corte ha analizzato la compatibilità tra permesso di soggiorno di lungo periodo e la natura delle prestazioni di invalidità civile.
In generale la Corte ha, infatti, rilevato che le prestazioni assistenziali sono per loro natura "destinate al sostentamento della persona nonché alla salvaguardia di condizioni di vita accettabili per il contesto familiare in cui il disabile si trova inserito", per cui, qualsiasi discrimine fra cittadini e stranieri legalmente soggiornanti nel territorio dello Stato, risulta in contrasto con il principio di non discriminazione previsto ai sensi dell'art. 14 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo.
La Consulta in questa recente pronuncia, oltre a ribadire i princìpi espressi nelle precedenti sentenze, ha dichiarato che l'articolo 80, comma 19, della Legge n. 388/2000 aveva introdotto una condizione fortemente "restrittiva" anche rispetto "alla generale previsione dettata in materia di prestazioni sociali ed assistenziali in favore dei cittadini extracomunitari di cui all'art. 41 del decreto legislativo n. 286 del 1998".
Secondo quanto precisato dalla Corte Costituzionale nella sentenza in commento, tale situazione portava inevitabilmente ad una discriminazione e disparità di trattamento in ordine ai diritti fondamentali della persona tra cittadini italiani e cittadini stranieri, rappresentando una violazione del diritto alla salute tutelato costituzionalmente.
Si legge, infatti, testualmente, nella decisione in oggetto che "in ragione delle gravi condizioni di salute dei soggetti di riferimento, portatori di handicap fortemente invalidanti, vengono infatti ad essere coinvolti una serie di valori di essenziale risalto – quali, in particolare, la salvaguardia della salute, le esigenze di solidarietà rispetto a condizioni di elevato disagio sociale, i doveri di assistenza per le famiglie – tutti di rilievo costituzionale in riferimento ai parametri evocati, tra cui spicca l'art. 2 della Costituzione – al lume, anche, delle diverse convenzioni internazionali che parimenti li presidiano – e che rendono priva di giustificazione la previsione di un regime restrittivo nei confronti di cittadini extracomunitari, legalmente soggiornanti nel territorio dello Stato da tempo apprezzabile ed in modo non episodico […]".
Pertanto, dai principi prima richiamati si ricava che le provvidenze economiche assistenziali spettano a tutti gli immigrati  in possesso dei requisiti sanitari necessari e non solamente a quelli che siano titolari di permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo (ex carta di soggiorno).

Cordiali saluti.
IL PRESIDENTE NAZIONALE
Prof. Tommaso Daniele

La cooperazione internazionale intrapresa da persone con disabilità: una sfida futura? No, un traguardo già raggiunto!, di Ada Nardin

Autore: Ada Nardin

Mi chiamo Ada Nardin e sono attiva all’interno dell’Unione  Italiana Ciechi ed Ipovedenti da quando avevo 18 anni, ossia dal momento in cui sono entrata a far parte del comitato giovani di Rieti.
La mia formazione è prettamente linguistica e, grazie ad un corso organizzato dall’I.Ri.Fo.R, ho ottenuto la qualifica di consulente di autonomia personale.
Le conoscenze acquisite durante gli anni di studio e di lavoro mi sono tornate utili dal momento che mi reco spesso all'estero e che mi sono sempre resa disponibile a consigliare le persone con disabilità visiva che, a vario titolo, si sono rivolte a me.
Poi, per un caso fortuito e meraviglioso che la vita mi ha messo davanti durante uno dei miei viaggi, ho intuito che potevo mettermi a servizio dei ciechi di altri Paesi, soprattutto di quelli in cerca di sviluppo.
Si è quindi concretizzata la splendida opportunità di fare cooperazione internazionale, non con le grandi o.n.g., ma da sola o con le piccole associazioni con cui sono entrata in contatto.
La cooperazione internazionale viene percepita come un settore irraggiungibile appannaggio esclusivo di menti esperte all’interno delle “lobby” delle missioni umanitarie; è forse vero che è difficile gravitare nell’universo degli aiuti internazionali, ed è pure giusto che un’attività così impegnativa e delicata non sia affidata all’improvvisazione ma, d’altro canto, sarebbe auspicabile che siano messe in campo le energie e le competenze di coloro che, come nel mio caso, hanno la voglia e l’opportunità di presentare progetti di cooperazione dal basso.
Mi sono già recata in Mali al seguito dell’Afmal con l’aeronautica Militare, ed in Congo con l’associazione Magic Amor ed è prossima la mia partenza per la Tanzania per conto dell’associazione Mama Africa.
Gli obiettivi sono sempre i medesimi: consegnare il materiale didattico raccolto in Italia agli istituti per ciechi presenti nei paesi in cui mi reco, formare adeguatamente il personale al suo corretto utilizzo, apportare correttivi, laddove ve ne sia bisogno, alle tecniche di orientamento e mobilità che gli istruttori locali insegnano, e, se possibile, promuovere l’uso della strumentazione informatica corredata delle apposite tecnologie assistive,, installare centri di produzione testi, e formare i futuri trascrittori delle stamperie Braille ed a caratteri ingranditi.
Simili progetti molto leggeri, nel senso che non necessitano  di grossi investimenti o di interventi infrastrutturali, possono essere effettuati da chiunque abbia la possibilità di donare molto tempo ed energie, non solo per il periodo che dura la missione ma anche  nella sua organizzazione (raccolta fondi, materiale, informazioni, contatti); sia disposto a sottoporsi a vaccinazioni e profilassi pesanti per l’organismo; non manchi del coraggio necessario qualora si presentino situazioni al limite della sicurezza; possieda la preparazione richiesta per formare altri formatori e le capacità di problem solving verso condizioni impreviste o improvvise; sia provvisto di inventiva e di competenze che gli consentano di fornire suggerimenti validi e differenziati a seconda delle realtà del luogo; non perda la freddezza per non scoraggiarsi quando sopraggiungono eventuali battute d’arresto o sconfitte dovute alle condizioni sfavorevoli, alla burocrazia, alle differenti tempistiche o diverse mentalità che vanno in ogni caso rispettate.
Fare cooperazione apre orizzonti per chi riceve aiuti e per chi li porta nell’ottica di uno scambio continuo, sia conoscitivo che esperienziale.
Io ho osservato ed assorbito dalle persone che ho formato antiche, o forse nuove strategie per ovviare a difficoltà in ambito scolastico, lavorativo, sociale e riabilitativo; tali soluzioni sono riadattabili ed esportabili proprio come quelle che noi cooperanti consegniamo e proponiamo.
Da sottolineare che è possibile cooperare anche dall'Italia, organizzando raccolte fondi o adottando un progetto e divulgandolo e trovando finanziatori; in questo modo si aprono le porte anche a chi, essendo affetto da disabilità aggiuntive o avendo un qualunque impedimento a recarsi in loco, voglia ugualmente dare il proprio contributo.

Ada Nardin
 

Pordenone: Corso base per l’approccio al sistema operativo Os x su pc Mac e sui dispositivi mobili, Redazionale

Autore: Redazionale

Sabato 20 e domenica 21 aprile 2013 si è svolto, presso i locali della Sezione Uici di Pordenone, un corso base per l'approccio al sistema operativo Os x su pc Mac e sui dispositivi mobili quali Iphone e Ipod. L'iniziativa è stata organizzata dall'U.N.I.VO.C. di Pordenone ed è stata finanziata, oltre che dai partecipanti al corso, anche dal locale Lions Host.
  La docenza è stata affidata a Vainer Broccoli, collaboratore dell'Istituto Cavazza. Al corso hanno attivamente partecipato 7 persone (di cui 5 pordenonesi, un amico di Gorizia e una formatrice vedente che lavora presso l'Istituto Rittmeyer).
Il corso è stata un'utile e preziosa opportunità per entrare nel mondo Apple e capire quanto e come queste nuove tecnologie possano essere utilizzate da un disabile visivo, sia esso cieco assoluto o ipovedente. La diversità di esperienze di ciascuno dei partecipanti ha messo in risalto le capacità e le competenze del docente, che ha avuto risposte, consigli utili e un approccio quanto più possibile individualizzato e mirato per ciascun corsista. Ciò ha superato il problema dell'estrema disparità di prerequisiti e di interessi dei presenti, ognuno con il proprio background e con proprie aspettative.
Alla fine è stata una straordinaria cavalcata di 12 intense ma bellissime ore, con un tasso di interazione molto alto tra i partecipanti e l'auspicio di poterci ritrovare ancora con Vainer, che si è rivelato brillante formatore dalla squisita disponibilità ed un eccellente motivatore. La presenza tra noi di una formatrice dell'Istituto Rittmeyer di Trieste come corsista è stata un suggello di interesse ed umiltà, poiché questa persona ha avuto la capacità di mettersi al nostro livello per apprendere prima e poter distribuire poi, quanto appreso.
Ringraziamo, e non smetteremo mai di farlo, il Lions Host di Pordenone che, riconoscendo al progetto il 23° premio al volontariato nel dicembre scorso, ha colto l'importanza, lo spirito e l'utilità sociale dell'intento, concretizzando sul campo un'opportunità, davanti ad effettivi fruitori, all'interno di una struttura specifica. Conclusa questa esperienza ora si penserà ad un'altra omologa, riguardante i fondamenti del sistema Windows, per rispondere alla "fame" di formazione che la nostra sezione continua a recepire dai soci.
 

L’U.I.C.I. CASERTA, IN COLLABORAZIONE CON LA TELEFARMA S.R.L.,CONSENTONO GRAZIE AL SERVIZIO Farexpress, la consegna dei farmaci a domicilio, Redazionale

Autore: Redazionale

Occorrerà semplicemente richiedere una tessera nominativa e contattare un numero verde, per richiedere la ricetta al proprio medico di base, dall'ottenimento della ricetta gli addetti della Telefarma provvederanno ad acquistare quanto necessario presso le farmacie del territorio e a consegnare i farmaci al domicilio del richiedente.
 tale servizio prevede la sottoscrizione di un abbonamento che per i soci dell'U.I.C.I. CASERTA, è completamente gratuito, mentre avrà un costo di euro 30  per i non iscritti all'U.I.C.I. CASERTA, ma appartenenti al nucleo familiare del socio stesso.
 i non iscritti all'U.I.C.I. CASERTA,invece potranno fruire dei medesimi servizi sottoscrivendo l'abbonamento ad euro 35.

Inoltre i possessori della tessera Farexpress, oltre al servizio di consegna a domicilio dei farmaci, potranno fruire di uno sconto pari al 10% sulla gamma di prestazioni diagnostiche del Centro Igea di Sant'antimo.
 i costi ivi indicati si intendono I.V.A. esclusa e consentono di ottenere una tessera nominativa con validità annuale.

Tale progetto si rivolge in via sperimentale per la zona di Aversa e i comuni dell'agroaversano. qualora l'U.I.C.I. CASERTA,dovesse ricevere manifestazioni di interesse al servizio anche per altri comuni, è impegno della scrivente sottoscrivere analoghi accordi al fine di rendere un servizio così importante per la categoria, anche per altri comuni del territorio provinciale di competenza.
Per ulteriori info e per aderire al servizio è possibile contattare la sezione ai seguenti recapiti:

tel. 0823 35 57 62

fax: 0823 35 53 82

comunicati@uicicaserta.it

L’U.I.C.I. CASERTA e l’U.N.I.Vo.C. CASERTA, in collaborazione con l’associazione Wlamoto organizzano:”IN MOTO SENZA VISTA” SECONDA EDIZIONE!, di Giuseppe Galati

Autore: Giuseppe Galati

In Campania la manifestazione si svolgerà domenica 23 giugno a Lago Laceno (AV).
Si tratta di un evento caratterizzato da uno scambio esperenziale fra ciechi ed ipovedenti e i motociclisti volontari. questi ultimi infatti daranno ai primi la possibilità di vivere le emozioni e le sensazioni che solo le due ruote possono regalare, mentre i partecipanti ciechi ed ipovedenti sensibilizzeranno i centauri alle dinamiche e alle problematiche di chi è privo della vista, nel corso di un goliardico pranzo al buio.
La giornata avrà inizio con un piacevole tour in moto e si concluderà con il pranzo al buio.qualora gli interessati vorranno potranno attivarsi per vivere la medesima giornata sull'intero territorio nazionale, contattando il Presidente dell'associazione Wlamoto – Giuseppe Galati, il quale provvederà ad agevolare l'incontro fra referenti delle strutture periferiche dell'U.I.C.I., con i propri referenti presenti sul territorio.

Per ulteriori info e contatti:
Giuseppe Galati
cell. 3202578869

 

Negoziati presso l’Organizzazione Mondiale sulla Proprietà Intellettuale: Un trattato per i non vedenti o per chi detiene i diritti?, Redazionale

Autore: Redazionale

L'Unione Mondiale dei Ciechi (WBU) denuncia, dopo la sessione informale e la sessione speciale del Comitato Permanente per il Diritto d'Autore e Diritti Connessi  dell'Organizzazione Mondiale sulla Proprietà Intellettuale (OMPI), tenutasi a Ginevra dal 18 al 20 aprile 2013, il rischio che quattro anni e mezzo di negoziati su un nuovo trattato per le persone cieche o con difficoltà di lettura possano ora concludersi con un vuoto trattato "di facciata" o con un nulla di fatto.
I tre giorni di discussioni di aprile presso l'OMPI, infatti, hanno seguito lo stesso filone dei cinque giorni di negoziati dello scorso febbraio. I negoziatori hanno lavorato quasi esclusivamente sulla formulazione del testo, allo scopo di riaffermare la tutela del diritto di autore che peraltro è già prevista nei pertinenti strumenti internazionali, mentre pochissimo tempo è stato dedicato a garantire  che il trattato promuova la condivisione transnazionale dei libri di cui i non vedenti hanno un estremo bisogno.
"Lo scopo di questo trattato è di garantire l'accesso ai libri ai non vedenti e porre fine alla "carestia di libri" a cui dobbiamo far fronte" ha dichiarato Fred Schroeder, Primo Vicepresidente dell'Unione Mondiale dei Ciechi. "Ci preoccupa che alcuni negoziatori abbiano concentrato i propri sforzi quasi esclusivamente su artifici linguistici volti a inserire specifiche salvaguardie del diritto d'autore che niente hanno a che fare con la possibilità per gli enti autorizzati di produrre libri per le persone cieche e ipovedenti. Spostare l'attenzione dalle esigenze dei  non vedenti alla tutela del diritto d'autore si è dimostrato uno spreco di tempo prezioso che si sarebbe invece dovuto impiegare per garantire un trattato che permetta la condivisione di libri a livello internazionale. I negoziatori, ad esempio, hanno discusso a lungo del concetto di disponibilità commerciale quando, in pratica, non esiste nessuna ragione per la quale un ente autorizzato dovrebbe investire le sue limitate risorse nella duplicazione di opere in formati che già esistono. Ciononostante, l'introduzione di concetti quali la disponibilità commerciale crea nuove difficoltà che pregiudicano il vero scopo del trattato", ha concluso Schroeder.
Restano ora solo due settimane di negoziati per restituire al trattato il suo scopo originale, ossia la creazione di una normativa che permetta la condivisione di libri a livello internazionale per le persone con disabilità visiva. Ciò avverrà in occasione della "Conferenza diplomatica" che si terrà a Marrakech ( Marocco)  nelle due settimane conclusive del mese di giugno 2013.
"L'Unione Mondiale  dei Ciechi apprezza gli sforzi di molti negoziatori per formulare un testo che tenga conto delle esigenze delle persone non vedenti", ha commentato Maryanne Diamond, presidente della Campagna WBU sul "Diritto alla lettura". "Quando i governi si incontreranno a Marrakech, dovranno finalmente cogliere questa storica opportunità di garantire un trattato che sia "adeguato allo scopo" in modo che le persone con disabilità visiva possano davvero fruire di libri in formati accessibili."

 

“SienAusili”, Redazionale

Autore: Redazionale

11 maggio 2013

La sezione di Siena organizza la prima edizione di SienAusili
una mostra di ausili per i disabili per la scuola, la vita privata e il lavoro.
Saranno mostrati ausili per tutte le disabilità.
La manifestazione si svolgerà all'interno del centro commerciale "Portasiena" in piazzale Rosselli davanti alla stazione ferroviaria. 
Durante la mostra sarà anche possibile prendere contatto con la sezione ed avere informazioni sulle sue iniziative solidaristiche come il circuito "Cartaiuta" per sconti commerciali e la lotteria di autofinanziamento.
Sarà presente la ditta Club & club di Genova che, in collaborazione con Cartaiuta, offrirà assaggi di prodotti di qualità acquistabili sul sito
www.cartaiuta.org
in collaborazione con Porta Siena

Il Fid rinnova le sue cariche sociali, Redazionale

Autore: Redazionale

Il giorno 23 aprile presso la sede dell'ANMIC in Via Maia si è riunita l'assemblea generale del Forum Italiano sulla Disabilità che ha proceduto al rinnovo delle cariche associative.
È stato rieletto all'unanimità il Presidente uscente, Tommaso Daniele.
Si è proceduto quindi alla elezione, per la prima volta, del direttivo, che è così costituito :
per l'AISM Pietro Barbieri, per l'ANMIC Giovanni Pagano, per l'ANMIL Franco Bettoni, per l'ENS Giuseppe Petrucci, per l'UIC Tommaso Daniele, per l'UNMS Alessandro Bucci, per l'ADV Giulio Nardone, per l'ANGLAT Roberto Romeo,  per DPI Italia Silvia Cutrera, per la FIADDA Giampiero Griffo, per la FISH Donata Vivanti, per la UILDM Antonio Cotura.
E' stata rinviata l'elezione del comitato dei garanti, inoltre è stato dato mandato al direttivo di elaborare una proposta da sottoporre all'assemblea nella prossima riunione relativa alle quote sociali.
Successivamente si è riunito il direttivo che ha proceduto alla elezione del rappresentante nell'EDF, nella persona di Giampiero Griffo e del suo supplente nella persona di Franco Bettoni. Si è soprasseduto nella elezione del Vicepresidente vicario, in attesa di verificare la disponibilità di Donata Vivanti; è stato eletto quindi il Segretario nella persona di Giovanni Pagano e il tesoriere nella persona di Antonio Cotura.
Alla fine della riunione il Presidente ha ringraziato i presenti per la fiducia accordatagli e per la loro disponibilità a lavorare per il FID. Infine ha auspicato che, avendo superato la fase transitoria, si possa dar vita ad un progetto associativo di alto respiro per dare un contributo alla soluzione dei problemi dei disabili italiani ed europei.
 

Valeriano Trubbiani De Rerum Fabula, Redazionale

Autore: Redazionale

Sculture, ambientazioni, disegni 1965-2008

MOLE VANVITELLIANA
Banchina G. da Chio, 28 – Ancona

ULTIMO WEEK END PER VISITARE LA MOSTRA

Ultimo fine settimana per visitare la mostra  Valeriano Trubbiani "De rerum fabula" in corso nelle settecentesche sale della Mole Vanvitelliana di Ancona. Ultima occasione per conoscere questo straordinario artista attraverso un'ampia antologica che include 160 opere fra sculture, ambientazioni, disegni e pirografie, realizzate dagli anni Sessanta fino al primo decennio del Duemila. La mostra, già prorogata, chiuderà i battenti il 5 maggio 2013.

L'ampia antologica, promossa dal Museo Tattile Statale Omero e dal Comune di Ancona e  curata da Enrico Crispolti, è pensata come una "laica rappresentazione" suddivisa in 20 scene, che corrispondono ai cicli tematici che hanno scandito la ricerca creativa dell'artista. Ciascuna delle 20 "scene" documenta in alcuni casi un ciclo di sculture riproposte per l'occasione in installazione ("Macchine belliche", "Aruspici", "T'amo pio bove",  "Putti, giochi di mare, giochi di cielo", "Mare, Corazzate e Federico Fellini", "Città, Dimore, Turris"), oppure in altri casi vere e proprie installazioni ambientali (alcune memorabili, come "Stato d'assedio", "Le morte stagioni", "Ractus, ractus: stato d'assedio", "Il silenzio del giorno", "Turrita urbis pugnandi", "Colosseo"), mentre per allestire altre "scene" sono stati utilizzati cicli di disegni (come quella per "Ciriaco de' Pizzecolli e la sua Ancona"), o anche pirografie (come quella per "Giacomo Leopardi").
In movenza appunto teatrale, la "laica rappresentazione" è introdotta da un "Prologo" e conclusa da un "Epilogo", con citazioni di "poetica" tratte da scritti dello scultore.

Fino al 4 maggio si svolge nel centro città anche la tradizionale Fiera di San Ciriaco, Patrono di Ancona con eventi e numerose bancarelle.

Incontro con le Ferrovie dello Stato, Redazionale

Autore: Redazionale

Abbiamo il piacere di comunicare che il 24 aprile alle ore 12, il Presidente Nazionale dell'Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti ed il Presidente dell'associazione disabili visivi sono stati ricevuti da una folta delegazione  delle Ferrovie dello Stato guidata da un alto funzionario. Scopo dell'incontro è stato la presentazione del nuovo percorso Loges-Vett Evolution.Un tecnico dell'INMACI ha illustrato i disegni del nuovo percorso. Il Presidente dell'ADV ha dato conto dei dettagli tecnici, il Presidente dell'Unione ha parlato della necessità di ampliare lo spazio della cultura dell'autonomia e dei corsi formativi che l'Unione intende realizzare a favore di quei ciechi ed ipovedenti che decidono di  utilizzare i percorsi tattili. Infine il Presidente dall'ADV, dopo aver parlato del Sesamonet (il sistema elettronico che integra il Loges-Vett Evolution) ha chiesto di valutare la opportunità di ripristinare i percorsi particolarmente usurati.