Le ONG internazionali del Consiglio d’Europa affrontano i temi più “caldi”: democrazia, povertà e diritti violati, di Tommaso Daniele

Autore: Tommaso Daniele

Da anni, nella mia qualità di Secondo Vice-Presidente dell'Unione Europea dei Ciechi, ho l'onore di rappresentare questa organizzazione presso la Conferenza delle ONG internazionali del Consiglio d'Europa, un organismo composto da quasi 400 ONG dotate di status partecipativo presso il Consiglio d'Europa. Partecipare ai lavori della Conferenza offre l'opportunità di intervenire sugli argomenti di livello europeo che riguardano le persone con disabilità e di ricevere in cambio interessanti stimoli a dedicarsi anche alle altre giuste cause che la società civile è spesso la sola a sostenere. Dato che è mio desiderio che anche a livello nazionale vengano conosciuti il lavoro e i documenti di questo importante organismo di rappresentanza della società civile europea, da ora in poi predisporrò  una sintesi del rapporto inviato all'Unione Europea dei Ciechi, sperando di farvi cosa gradita.

Il tema della democrazia è stato al centro delle recenti attività della Conferenza delle OING, dalla partecipazione al I Forum Mondiale sulla Democrazia organizzato dal Consiglio d'Europa nell'ottobre 2012, fino all'adozione della "Dichiarazione sulla vera democrazia", documento in cui vengono riuniti i principi fondamentali presenti nelle principali convenzioni e dichiarazioni del Consiglio d'Europa [http://www.coe.int/t/ngo/Articles/CONF_PLE_2013_DEC1_democracy_en.asp, http://www.coe.int/t/ngo/articles/conf_ple_2013_dec1_democracy_FR.asp]. Per il 2013 sono già in programma la partecipazione al prossimo Forum Mondiale sulla Democrazia e la Settimana Mondiale sulla Democrazia Locale (14-20 ottobre), alla quale le ONG nazionali e locali sono invitate a contribuire organizzando attività congiunte con le autorità territoriali.

La Conferenza ha anche adottato la risoluzione "Agire insieme contro l'estrema povertà", in cui getta le basi per formulare strategie volte a eliminare la povertà in Europa e nel Mondo, nonché una raccomandazione sulla situazione relativa a torture e pene o trattamenti inumani o degradanti e una raccomandazione sulla parità di genere e l'importanza di sostenere i movimenti regionali e nazionali per i diritti delle donne nei paesi arabi. Tutti i testi adottati in seduta plenaria sono presenti nella speciale sezione web menzionata più sotto.

Grande attenzione è stata dedicata anche alla Carta Sociale Europea, oggetto di un questionario a cui l'UIC, insieme ad altre associazioni europee di persone non vedenti, ha contribuito, ricevendo l'apprezzamento del Coordinatore della Sottocommissione per la Carta Sociale. Il Comitato Europeo per i Diritti Sociali ha inoltre pubblicato le conclusioni sui rapporti nazionali del 2011 relativi all'applicazione della Carta Sociale (inclusa l'analisi dell'art. 15 sui diritti delle persone con disabilità alla formazione professionale, alla riabilitazione e al reinserimento sociale): le ONG sono invitate nuovamente a segnalare al Coordinatore eventuali punti controversi presenti nelle conclusioni entro la fine di marzo 2013. Su questo argomento l'UIC si appresta a fornire il suo contributo relativo alle conclusioni sull'Italia.

Infine si rende noto che la Conferenza delle ONG internazionali ha predisposto una speciale sezione sul web dedicata alla documentazione da essa prodotta http://www.coe.int/t/ngo/menu_documentation_en.asp e http://www.coe.int/t/ngo/menu_documentation_FR.asp?, in cui possono essere reperiti i testi adottati in seduta plenaria, le pubblicazioni e i comunicati stampa.

Tommaso Daniele

L’istruzione e le sue diverse problematiche, di Luciano Paschetta

Autore: Luciano Paschetta

Giovedì 28 febbraio il Presidente nazionale ha dato il via ad un nuovo ciclo di trasmissioni nel corso delle quali verranno affrontate le diverse tematiche associative. "Abbiamo voluto iniziare queste trasmissioni" ha esordito il prof Tommaso Daniele, "affrontando per prime le tematiche relative all'istruzione, sia perché esse sono state sempre le prime presenti alla nostra attenzione, ma anche perché, in questo momento, sono molte le nostre preoccupazioni in merito al processo di integrazione e tanti i problemi che ci vengono quotidianamente segnalati. A quelli del passato: mancata assistenza ai genitori, scarsa preparazione dei docenti di sostegno, esoneri ingiustificati dalle lezioni di educazione fisica, necessità di maggiori competenze tiflologiche all'interno della scuola e nei servizi, lungaggini nella fornitura dei libri di testo in braille, ecc., si è aggiunta una vera e propria emergenza: la mancata accessibilità dei libri di testo informatizzati, delle Lim, dei registri elettronici per i docenti, dei programmi per la verifica delle assenze e degli altri prodotti informatici utilizzati nella scuola. Assistiamo così al paradosso che l'uso del computer che aveva aperto ai disabili visivi nuovi orizzonti di comunicazione con i "normovedenti" e di pari opportunità nelle comunicazioni, a causa dell'ignoranza della legge Stanca da parte dei produttori dei libri di testo e dei diversi software utilizzati nelle scuole, ci troviamo di nuovo e di più emarginati. Le nostre preoccupazioni sono aumentate, dopo che il direttore Salvatore Romano e Luciano Paschetta hanno incontrato il responsabile dei servizi informativi del Miur il quale ha dichiarato "l'impotenza del Ministero" ad intervenire. A questo punto non ci rimane che l'azione legale".
  All'incontro erano anche presenti il direttore Paolo Colombo, quale responsabile del lavoro per l'Unione, Luciano Paschetta, responsabile operativo della Commissione nazionale istruzione e i componenti della stessa Commissione, il direttore Giovanni Loche, il consigliere nazionale Michele Corcio e Claudio Signorini. Purtroppo, pochi sono stati gli ascoltatori, anche a causa di un disservizio che, in questi ultimi giorni, ha provocato l'interruzione del sistema di invio delle circolari dell'Unione; tuttavia, il dibattito che si è sviluppato con gli intervenuti alla trasmissione è stato vivace e qualificato. Marco Condidorio, presidente regionale del Molise, ha evidenziato la necessità che le famiglie accolgano i suggerimenti del tiflologo anche in merito ai libri di testo. Ha poi rilevato la necessità di istituzionalizzare la figura del tiflologo anche con uno specifico percorso formativo a livello universitario. In merito, Paschetta, ha sottolineato che il "tiflologo" è una figura non "definibile": egli dovrebbe essere uno psicologo, un formatore, un pedagogista ed un pedagogo, un educatore, uno psicomotricista con competenze tiflologiche. Una figura dal profilo professionale improponibile, per questo l'Irifor ha scelto di attivare albi per figure definite quali gli educatori ed operatori tiflologici ed ha promosso l'attivazione di un master per "assistente alla comunicazione per disabili visivi", proprio per fare chiarezza sulla professionalità dell'esperto chiamato ad intervenire. Ricorda poi come alla famiglia nessun intervento può essere "imposto", ma solo "proposto". Sia Michele Corcio, sia Claudio Signorini ribadiscono la considerazione per cui l'esperto in tiflologia deve innanzitutto "farsi accogliere" dalla famiglia, senza mai sostituirsi ad essa, ma soltanto sostenendola.
  Giovanni Loche sottolinea la necessità di un confronto con le realtà internazionali (ad esempio quella dei college americani) ai quali far eventualmente riferimento nel ripensare il modello di inclusione. Paschetta chiarisce che certamente sulle modalità del processo di integrazione è iniziata una riflessione, ma sottolinea come nel nostro paese il "modello integrato" sia ormai patrimonio culturale comune che nessuna organizzazione (partiti, sindacati, ecc.) mette più in discussione.
  Paolo Colombo riprende il tema dell'accessibilità e informa che è già stato avviato uno studio, anche con il coinvolgimento delle "associazioni consumatori", per individuare le modalità di una azione legale o per singoli casi o come class action, ed a breve si agirà. Maio Taddei denuncia una grave situazione da lui rilevata nel grossetano dove, in un paesino dell'Appennino, un ragazzo con disabilità aggiuntive, oltre la difficoltà visiva, anche a causa dell'impreparazione della famiglia prima, dell'insegnante di sostegno e degli operatori dei servizi poi, oggi viene tenuto a casa seduto tutto il giorno su una sedia. "Situazioni come queste fanno riflettere" dice Paschetta, "e certamente vanno affrontate con coraggio e senza pregiudizi ideologici; personalmente, penso che per casi come questo occorrerà pensare a "mini-comunità" nelle città capoluogo presso le quali far soggiornare i ragazzi durante la settimana, mentre frequentano le scuole della città". In merito alla trascrizione dei testi in braille o ingranditi, sia Signorini, sia Corcio ribadiscono come, soprattutto nella scuola primaria, questi siano fondamentali per un corretto apprendimento della lingua e non solo. Occorre tuttavia, anche per evitare inutili spese, valutare con consapevolezza se trascrivere l'intero testo o solo parti di esso. Secondo Massimo Vita, presidente dell'Unione di Siena, invece, oggi si può risparmiare utilizzando, anziché ingrandimenti e trascrizioni cartacee, software ingrandenti e display braille; ma sia Michele che Claudio ribadiscono l'utilità, nella primaria, della "pagina" cartacea, anche per farne capire al bambino il layout. Vita sostiene poi che per quei ragazzi che hanno disabilità tali da ridurne gravemente le possibilità comunicative, forse occorrerebbe pensare a soluzioni diverse dalla scuola, quali i centri diurni, perché, in alcuni casi, essi disturbano il lavoro didattico. In proposito riferisce il caso di un allievo che, dopo due anni di permanenza in classe con molte difficoltà per i compagni, ha dovuto essere ricoverato in ospedale psichiatrico. Paschetta ricorda come la sentenza della Cc dell'88 vada in direzione opposta e, soprattutto, sottolinea come la presenza dei disabili nelle classi comuni, in nessun caso, sia la causa del degrado della nostra scuola, le cui origini sono ben altre. La verità è che la scuola autonoma si è concretizzata nel nostro paese in una scuola "anarchica", una scuola nella quale si trovano eccellenze a fianco di profonde situazioni di disservizio. La scuola autonoma richiedeva, a garanzia di qualità, la definizione di standard minimi comuni, e la presenza di un sistema di valutazione del servizio. Essa invece è rimasta la scuola dove l'autonomia didattica, senza un organico funzionale di istituto, rimane solo una dichiarazione di intenti irrealizzabile e dove nel consiglio di istituto il Dsgs, responsabile amministrativo, non è presente e dove il Ds, responsabile dei risultati, è "unus inter pares" e il suo voto vale come quello dell'operatore scolastico. Ciò detto, ha concluso Paschetta, le difficoltà dell'inclusione scolastica, nel bene e nel male, sono da valutare in correlazione agli attuali problemi della scuola italiana.

Luciano Paschetta

Asta la Vista!, di Giuseppe Bilotti

Autore: Giuseppe Bilotti

Un saluto,  apre questa pillola d'informazione che disseta tutti noi  che  abbiamo sete di notizie  attuali e di aspettativa
In questi ultimi periodi   disponiamo  di articoli importanti sulla ricerca,  argomenti che illustrano  le tecniche per ridare la vista a persone che hanno delle difficoltà visive.
Questi ci riempiono  di sogni,  perché affidano alla ricerca e alle nuove tecnologie la speranza di poter vedere in un  futuro immediato.
Allora, ci concentriamo e isoliamo per leggere di fiato l'articolo che sopraggiunge sui quotidiani e pertanto ascoltiamo dalle nostre sintesi vocali questo:
"La visione bionica incontra l'olografia.
La realizzazione di dispositivi per rendere la vista a chi l'ha perduta, incentrata finora su sistemi come Argus (la cui ultima versione è stata di recente approvata dalla Food ad Drug Administration), cioè su una minitelecamera collegata ad elettrodi che vanno a stimolare direttamente il nervo ottico, potrebbe avvalersi presto anche di un sistema alternativo: la combinazione di ologrammi e optogenetica.
Quest'ultima è utilizzata soprattutto nelle malattie genetiche dell'occhio come la retinite pigmentosa, e mira a inserire nella retina del paziente cellule fotosensibili, in genere ottenute da organismi quali alghe o batteri.
Ma queste cellule esogene, per lavorare bene, hanno bisogno di ricevere un'opportuna stimolazione luminosa.
Per questo al Techion-Israel Institute of Technology di Haifa (http://www1.technion.ac.il/en/home) hanno pensato di verificare le potenzialità degli ologrammi come stimolatori di attività cellulare.
In che modo lo ha spiegato su "Nature Communication" il responsabile del progetto, Shy Shoham.
"Da tempo – ha riferito – diversi gruppi cercano di capire quale possa essere il modo più efficace per indurre le cellule fotosensibili a lavorare al meglio.
L'immagine stimolatrice ideale, infatti, dovrebbe essere contemporaneamente precisa, intensa e in grado di stimolare più tipi cellulari con una luce brillante, perché le cellule trapiantate sono meno sensibili rispetto a quelle normali.
Noi abbiamo sperimentato le immagini olografiche generate da un computer, perché gli ologrammi presentano le caratteristiche cercate e sembrano essere migliori rispetto ad altri mezzi che abbiamo studiato quali i deflettori al laser o i display digitali.
L'idea è quella di ottenere un dispositivo miniaturizzato che generi ologrammi rielaborando le immagini viste e, in questo modo, attivi le cellule fotosensibili impiantate in base ai dati della visione reale".
Shoham e il suo gruppo hanno già sperimentato con successo la stimolazione olografica di cellule fotosensibili trapiantate in colture cellulari e nelle retine dei primi topi e dimostrato che la stimolazione c'è, avviene su diversi tipi cellulari e dura qualche millisecondo.
Anche se la realizzazione di protesi olografiche da indossare è ancora lontana, i dati ottenuti sono stati giudicati molto interessanti perché dimostrano che le immagini olografiche hanno diverse potenzialità e potrebbero avere un ruolo importante anche in altri casi in cui si cerca di ottenere una stimolazione cerebrale tridimensionale quali, per esempio, la riparazione dei danni in alcune aree cerebrali specifiche".
Come avete potuto leggere, questa pillola ci incoraggia a tenere  diritta la barra della speranza verso il futuro e lanciare così un'ancora di attesa alla concretizzazione di un sogno.Notizia tanto attesa che prima o poi giungerà alle nostre orecchie tramite una  pillola d'informazione come questa.

Pino Bilotti

E per centomila non vedenti siciliani grazie al Braille rinasce l’uguaglianza, di Andrea Lodato

Autore: Andrea Lodato

La sesta giornata nazionale. Storie di bambini e adulti che leggono con le dita
  Il più piccolo "studente" è il catanese Francesco, che ha cinque anni
  PALERMO. Francesco ha cinque anni, frequenta la prima classe primaria del Circolo didattico di Sant'Agata Li Battiati, alle porte di Catania. E' una forza della natura, non c'è che dire. Ci racconta che gli piace il calcio, che tifa per il Milan e per il Catania, anzi prima per il Catania e poi per il Milan. E ci dice pure che se vogliamo che lui ci parli di questa giornata un po' speciale con un'intervista per la televisione, beh che sia un canale di quelli che lui ha sintonizzato nella tv, se no non se ne fa niente.
  Francesco è un portentoso bambino ed è anche il più piccolo partecipante alla sesta giornata nazionale del Braille che l'Unione Italiana Ciechi ha organizzato nella Sala Gialla di Palazzo dei Normanni. Francesco si siede al tavolo dei relatori, con i suoi appunti scritti in Braille e legge: "Grazie al Braille io imparo a leggere e a scrivere a scuola, con i miei compagni e a casa e sono molto contento".
  Vibra la Sala Gialla dell'Assemblea regionale, emozionata e commossa. Bisogna ricordare ogni anno con questa giornata quel che non bisogna dimenticare ogni giorno: il Braille, il sistema di alfabeto in sei punti inventato da Louis Braille, consente ai ciechi di vedere il mondo con le dita e di accedere, così, alla conoscenza.
  L'appuntamento di Palermo non è soltanto l'occasione per incontrare la politica regionale, ma è, stavolta, soprattutto l'occasione per far ascoltare ai politici siciliani le esperienze di una decina di bambini, ragazzini e adulti che grazie al Braille sono tornati a vivere. E le parole che risuonano nella Sala fanno pensare che consentire a un non vedente di leggere un libro, un giornale, di scoprire la cultura è il recupero non solo di un diritto e di un piacere, ma un atto di compiuta democrazia sociale.
  Ellenia frequenta la terza classe del Liceo Socio-psicopedagogico Lombardo Radice di Catania e tocca a lei leggere la lettera di un bambino cieco del Togo per cui, dice nella bellissima lettera, "il Braille è come per gli egiziani il Nilo, cioè sorgente di vita".
  Al leggìo della sala Gialla si alternano Marta Palermo, che frequenta il 1° Liceo scientifico Mursia di Carini e recita la poesia Diversità di Salvatore Loreta, poi Valeria Spata, di Comiso, studentessa del corso per centralinisti non vedenti, Maria Mutolo della prima media Guttuso di Carini, Yong Wang Di, terza classe primaria a Mazara del Vallo, Damiano Giunta, di Barrafranca, che ha vinto qualche anno fa il premio nazionale per la lettura Braille, Maria Chiara Fadale di Riesi, Franesca Mannino di Milazzo, Federica Gallo che frequenta il secondo anno di Scienze della comunicazione a Trieste.
  Il Braille ha riaperto a tutti loro il mondo, un mondo che continua a non essere certamente fatto a misura di chi presenta diversità. E la cecità è, di sicuro, una delle diversità che rende assolutamente non autosufficiente chi ne soffre, dunque creando uno stato di dipendenza dagli altri. Una dipendenza che il Braille, come detto e come tutte le testimonianze hanno ricordato e ribadito, può aiutare ad alleviare, restituendo ai non vedenti quel diritto a potere leggere, scoprire, approfondire la storia, la cronaca, il futuro senza sentirsi tagliati fuori da un altro pezzo di vita.
  Oggi, tra l'altro, anche le nuove tecnologie vengono incontro ai non vedenti, con la barra Braille che consentono l'utilizzazione dei computer, ma anche con alcuni smartphone che le case produttri-ci adeguano anche all'utilizzo che un non vedente può farne. Andrea Donzella di Agrigento ha parlato del corso per centralinisti telefonici che frequente a Siracusa, ma Rodolfo Masto, presidente della federazione nazionale delle istituzioni pro ciechi, ha spiegato: "Purtroppo con le nuove tecnologie che si utilizzano, centinaia di centralinisti non vedenti restano al loro posto, ma di fatto a non fare nulla. Una situazione mortificante che non si può e non si deve accettare passivamente".
  Tra una testimonianza e l'altra le relazioni per questa giornata del Braille del presidente regionale dell'Uic e ipovedenti e della stamperia regionale Braille, Giuseppe Castronovo, di Giuseppe Terranova, vice presidente nazionale dell'Uic e presidente del centro Keller di Messina dove si addestrano i cani per non vedenti, di Luca Grasso sulle nuove tecnologie, di Giancarlo Abba sul Braille alfabeto dell'uguaglianza e della libertà e di Leonardo Sutera su Braille, cultura e solidarietà.

 

"Fondi, stavolta niente pellegrinaggi", di Andrea Lodato
  L'impegno del Presidente dell'Ars, Giovanni Ardizzone
  Castronovo (Unione Ciechi). "Indispensabile per noi garantire l'assistenza"
  PALERMO. L'avvocato Pippo Castronovo, presidente regionale dell'Unione italiana ciechi e della stamperia regionale Braille, un fiore all'occhiello di rilevanza internazionale, ama scherzare.
  "Ho dato un'occhiata alla sala – dice – ma non ho capito se è tutta piena oppure no". Ride lui, ridono gli altri non vedenti presentì nella Sala gialla di Palazzo dei Normanni. Pippo Castronovo ama sdrammatizzare, ma allo stesso modo ama affrontare direttamente i problemi legati all'assistenza dei 35 mila non vedenti e 90 mila ipovedenti che ci sono in Sicilia. Dove c'è anche il centro Keller di Messina, unico in Italia, dove si addestrano i cani utilizzati per accompagnare i ciechi.
  Così quest'anno la giornata nazionale del Braille (istituita nel 2007 su iniziativa di Enzo Bianco) è sbarcata nel grande palazzo della politica regionale, sede ogni anno di un autentico pellegrinaggio per evitare che tagli lineari scriteriati tolgano ulteriori risorse a enti come l'Uic, ma anche a quello che si occupa dei sordo muti, per esempio, che si occupano di fornire servizi essenziali.
  "Negli ultimi anni – ha detto l'avvocato Castronovo – ci è toccato dover venire qua a chiedere che i fondi non fossero tagliati, bussando alla porta di tutti i deputati, ricordando il ruolo che la nostra associazione svolge per tutti i non vedenti, dai bambini agli anziani. Oggi siamo qua e speriamo che avere portato la giornata del Braille e tante testimonianze emozionanti nella Sala gialla di questo bellissimo e prestigioso palazzo serva ad evitare di dovere ripetere un nuovo viaggio della speranza".
  Accanto a Pippo Castronovo si siede alle 10 del mattino, all'inizio dell'incontro, il presidente dell'Are, Giovanni Ardizzone, che si alzerà solo alla fine, alle 13.50.
  "E' un dovere preciso della politica garantire che enti come questo, e gli altri, che si occupano dell'assistenza e di fornire servizi, possano avere le risorse che servono e in tempo utile. Del resto mi pare chiaro che sin da quando la Regione Siciliana nel 2001 si è dotata dì una legge all'avanguardia in questo campo, lo ha fatto decidendo di dare una sorta di delega agli enti per svolgere funzioni si assistenza sociale e sanitaria essenziali. Ci sono problemi finanziari, com'è noto, ma cercheremo quest'anno di non far tornare qui l'avvocato Pippo Castronovo e gli altri rappresentanti delle associazioni che aspettano l'erogazione di contributi indispensabili".
  A Palazzo dei Normanni a seguire i lavori arrivano altri rappresentanti della politica: in prima fila, anche lei ininterrottamente dall'inizio alla fine, la giovane deputata del M5S, Claudia La Rocca, poi la deputata del Pd, Concetta Raia, il neo deputato del Pdl, Giuseppe Castiglione, il deputato regionale del Pdl, Nino Asero, l'on. Marco Forzese, la deputata del Pid, Valeria Sudano, il deputato de La destra, Nello Musumeci.
  Una presenza trasversale, mai come in questo caso utile e quasi un obbligo, perché sul tema del finanziamento di questi enti la politica negli anni scorsi non sempre ha avuto comportamenti lineari, finendo, anzi, con l'usare i canali legislativi preposti a garantire i fondi, per spedire quattrini anche ad associazioni, enti, club e affini che non avevano alcuno scopo umanitario, né di assistenza, né di utilità sociale. Solo una funzione puramente clientelare, come la storia della tabella H ricorda.
  "Per noi – ha detto ancora Pippo Castronovo – i fondi sono indispensabili perché garantiamo servizi per i non vedenti che, altrimenti, nessun altro può loro fornire e nessun ente può assicurare. I tagli che negli ultimi anni abbiamo dovuto subire sono stati già pesanti, anche se abbiamo cercato di continuare a mantenere gli standard di assistenza che era stata prodotta negli anni precedenti. Per questo a Palermo abbiamo voluto ricordare alla politica che la vita "normale" di oltre centomila tra non vedenti e ipovedenti è legata a queste risorse".

(da "La Sicilia" di lunedì 4 marzo 2013)

Salerno: Grande successo per la prima giornata della campagna nazionale “luce dei miei occhi” si replica il 13 e 14 marzo presso la sezione Uici “L. Lamberti”, di Vincenzo Massa

Autore: Vincenzo Massa

Il 13 e 14 marzo presso la sezione UICI salernitana continuerà con le visite gratuite della pressione oculare la settimana di prevenzione mondiale contro il glaucoma.
Un bel successo per l'Unione Italiana Ciechi e degli Ipovedenti " L. Lamberti" che insieme al consiglio locale IAPB e alla sede centrale dell'agenzia hanno realizzato domenica 10 marzo in piazza Cavour a Salerno hanno aperto la settimana dedicata al glaucoma con un momento di comunicazione, sensibilizzazione del materiale predisposto dall'agenzia in occasione della settimana di prevenzione contro il glaucoma. Una giornata tiepida e senza sole quella che ha accolto sul lungomare salernitano la manifestazione "Luce dei miei occhi". Lo stand messo a disposizione del comune di Salerno era in posizione centrale e visibile,i volontari, dunque, distribuivano con grande facilità il materiale sull'iniziativa e la carta dei servizi offerti dalla sezione salernitana dell'UICI. Unitamente a loro agivano i due impiegati sezionali che avvicinavano i passanti e oltre a consegnare il materiale invitavano gli stessi a prenotare un controllo gratuito della pressione oculare presso il gabinetto oculistico presente nei locali sezionali di via Nicolodi. Il presidente, Vincenzo Massa, e il vice presidente, Raffele Lo Iacono, hanno tenuto i contatti istituzionali con la stampa e i politici presenti oltre ad offrire le informazioni necessarie ai cittadini che si avvicinavano all'area dello stand. Una bella conferma,poi, è stata la presenza dell'assessore del comune di Franco Picarone e del neo deputato Tino Iannuzzi che si sono fermati a lungo nell'area dello stand chiedendo spiegazioni sull'iniziativa di prevenzione e la modalità di continuazione della stessa. Al termine della giornata sono state oltre 100 le persone che si sono prenotate per mercoledì 13 e giovedì 14 per effettuare presso i locali sezionali il controllo della pressione oculare. Pur non facendo salti di gioia abbiamo ottenuto un piccolo traguardo quello di parlare per una mattinata di difesa della vista affrontando e superando le ritrosie di tanti che presi dalla confusione mediatica non riescono più a discernere fra informatori e venditori. Il 13 e 14 marzo grazie al prezioso contributo del nostro oculista dr Rosario Di Landro avremo la possibilità di farci conoscere e di dare il segnale forte di continuità nell'azione di difesa, tutela ma anche di prevenzione per il bene prezioso della vista.

 

Bari: Occhi sotto pressione, Redazionale

Autore: Redazionale

Appuntamento con la prevenzione per la settimana mondiale del glaucoma con la IAPB e l'UICI BARI. Secondo l'OMS questa malattia oculare colpisce 55 milioni di persone nel mondo. Circa un milione le persone malate in Italia
 
Salviamo la vista dal glaucoma: la pressione oculare troppo alta rappresenta una minaccia. Per controllarla e raccogliere informazioni sulla malattia oculare si potrà beneficiare dell'iniziativa che si terrà a Bari  il giorno 16/03/2013 in viale Einaudi – piazzale antistante ingresso al Parco II Giugno – dalle ore 9.30 alle ore 13.30 e dalle ore 15.30 alle ore 19.00.
 
Questo evento rientra nell'ambito della settimana mondiale del glaucoma, che si svolgerà dal 10 al 16 marzo, promossa a livello nazionale dall'Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-IAPB Italia onlus in collaborazione con le sezioni provinciali dell'Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti. La campagna "luce dei miei occhi" coinvolge 61 città. In 26 località sono previsti controlli gratuiti della vista a bordo di speciali Unità mobili oftalmiche o in ambulatori oculistici. Inoltre sono state organizzate alcune conferenze dedicate alla malattia oculare associata a una pressione degli occhi troppo elevata.
 
Il glaucoma è la seconda causa di disabilità visiva al mondo: è una malattia oculare che, secondo l'OMS, colpisce complessivamente 55 milioni di persone, mentre in Italia si stima che i malati siano circa un milione. Questa patologia oculare arriva spesso senza dare particolari sintomi: per questo viene definita il 'ladro silenzioso della vista'. Il glaucoma è una delle malattie oculari per cui si trae più giovamento dalla prevenzione. Se non si cura tempestivamente la vista può, infatti, subire danni irreversibili, generalmente a causa della pressione oculare troppo alta (che provoca la morte delle cellule del nervo ottico). Se questo avviene il campo visivo si restringe progressivamente: si perde la visione periferica e l'immagine si riduce come se si guardasse attraverso un cannocchiale.
 
"È essenziale – ha affermato l'avv. Giuseppe Castronovo, Presidente della IAPB Italia onlus – la diffusione della cultura della prevenzione del glaucoma. La vista, come diceva Aristotele, è il senso che amiamo di più: è un bene meraviglioso che va preservato. Come la pressione sanguigna elevata è pericolosa per l'organismo, analogamente la pressione eccessiva dell'occhio costituisce una minaccia per il nostro nervo ottico: il campo visivo – ha concluso l'avv. Castronovo – si può ridurre progressivamente a partire dalla periferia fino a scomparire. Tutto ciò è diagnosticabile per tempo".
 
La Sezione Provinciale di Bari dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS è da sempre impegnata nella lotta alla cecità attuando puntualmente ogni possibile azione mirata alla prevenzione.  "La cecità – afferma Luigi Iurlo, Presidente della sezione UICI di Bari –  è forse la peggiore calamità che possa colpire l'uomo ma è essenziale comprendere che può essere combattuta ed arginata con azioni preventive di controllo della vista. Una diagnosi precoce, infatti, è fondamentale non solo per preservare la vista e prevenire molte malattie oculari ma, laddove sussista una condizione di disagio visivo, intervenire con attività di riabilitazione consente di sfruttare al massimo le proprie potenzialità."

-Info: 800-068506 (lun.-ven., dalle 10 alle 13), www.iapb.it
-Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS Sezione Provinciale di Bari
Viale Ennio n.54 – tel. 0805429082-0805429058- uicba@uiciechi.it
 

Caserta: Accessibilità alla cultura, di Vincenzo del Piano e Fabio De Dominicis

Autore: Vincenzo del Piano e Fabio De Dominicis

Le sezioni provinciali di Caserta dell'Unione Nazionale Italiana Volontari
Pro Ciechi e dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, grazie alla
disponibilità del direttore della biblioteca diocesana di Caserta,
intendono offrire alla cittadinanza tutta un momento di formazione, confronto
e sensibilizzazione sui diversi aspetti che caratterizzano le barriere e le
possibilità con cui si confronta una persona con disabilità visiva.
L'evento si terrà il 22 marzo P.V. nella biblioteca Diocesana di Caserta.
I partecipanti saranno accolti all'interno della sala a luci soffuse e quando
tutti si saranno accomodati il buio si diffonderà gradatamente. 
I volontari non vedenti presenti in sala faranno da guida per il supporto
dovuto, per coloro che avranno necessità di uscire.
I non vedenti faranno conoscere ai partecipanti le modalità di accessibilità
alla cultura nelle sue più svariate forme, saranno trasmessi e presentati in
maniera alternata spezzoni di:

a.                  ascolto di brevi tracce di libri parlati;
b.                  ascolto di brevi tracce di audio descrizioni di films;
c.                  educazione al linguaggio nella vivibilità quotidiana del
disabile visivo e del servizio volontario;
d.                  educazione sensoriale nel riconoscimento di profumi;
e.                  diretta tra i volontari non vedenti ed il pubblico con
recitazione di poesie, sketch, etc.
il buio consentirà il raggiungimento di un'attenzione altissima, sull'importanza
del volontariato e sulle problematiche dei non vedenti, con lo scopo ultimo
di mostrare che piccole azioni possono abbattere grandi ostacoli se compiute
in un unico spirito comune, nella condivisione di un amore spirituale ed umano;
le disabilità sensoriali sono alquanto limitanti, ma non per questo chi le vive
è incapace di fruire della cultura o dell'arte attraverso uno spettacolo
teatrale, un film o un libro. Il problema è che non possono fruire liberamente come tutti gli altri del teatro, cinema, tv e letture, fino all'inaccessibilità di quanto è
multimediale anche nel web, perché le audiodescrizioni e gli audiolibri
utili alla propria autonomia intellettualistica e spirituale per una vera
accessibilità, della cultura e dello spettacolo sono ancora insufficienti. l'intento
è quello di promuovere una cultura del servizio a favore di chi vive un
disagio non solo sensoriale ma anche culturale, nell'attuazione di un credo
evangelico, umanistico, intellettualistico e sociale. D'altra parte,  il
volontariato che la nostra associazione promuove mira, tra l'altro,   a
supportare la persona nel suo percorso verso le pari
opportunità, perché crediamo  nei diritti umani e nell'emancipazione ed
integrazione  di chi vive una disabilità;
 
"siate il cambiamento che vorreste che avvenisse nel mondo" su questi
principi l'U.N.I.Vo.C. e l'U.I.C.I. di Caserta nella condivisione dei propri
sodalizi, nello spirito assoluto di solidarietà, nell'ambito delle
molteplici attività proposte e realizzate nel circuito Festival della vita
2012, venerdì 1 marzo, anche contro il grande evento sportivo calcistico
napoli-juve hanno realizzato al teatro comunale di Caserta,
"concerto al buio II edizione  – new emotion", con la partecipazione del maestro
violinista e compositore Alfredo Notarloberti.
In sala, offuscate le fonti luminose, dopo la presentazione dell'evento i
partecipanti hanno potuto vivere circa 2 ore di musica pura, musica che al
buio è stata capace di entrare direttamente nel corpo per toccare il cuore
dei partecipanti, facendo sì che potessero vivere un'esperienza unica. come
citato dal Presidente dell'U.N.I.Vo.C. Vincenzo Del Piano,  "di una musica che è linguaggio universale, senza colori, bianco o nero, senza differenze vedente o cieco, quella musica che è linguaggio universale tra tutti i popoli della terra".
a fine concerto, dopo l'intervento delle autorità quali il delegato del sindaco nella persona del consigliere comunale De Crescenzo e del consigliere Cobianchi, i quali hanno espresso grande stima verso le associazioni e all'innovativa comunicazione sociale svolta, i volontari non vedenti hanno chiesto un po' in giro agli ospiti, che cosa si aspettassero da questo evento a. stasera grandi emozioni, ti ringrazio per la possibilità che mi hai dato
di essere stato qui…
b. a volte ascolto la musica al buio quando sono a casa, l'emozione del
teatro è però qualcosa di diverso, di nuovo, un viaggio che non avevo mai
intrapreso prima;
c. Un concerto al buio mi ha permesso di apprezzare la luce del mondo dei
non vedenti
d. HO capito che l'abilità è qualcosa di relativo, nel buio i non vedenti
sono più abili di noi.
e. Inizialmente ho avuto una strana sensazione di incertezza, poi la
curiosità e le emozioni che mi trasmetteva la musica hanno preso il
sopravvento.
 

Lo stesso evento è stato realizzato il 04 gennaio u.s. ad Aversa grazie al
patrocinio ed il sostegno del Comune e dell'assessorato alle politiche
sociali, dove ha visto sul palcoscenico il virtuoso pianista non vedente il
maestro Ivan Dalia, il quale su un tappeto di note inedite è stato
accompagnato dall'attore poeta Salvatore Castaldo.
 
altresì, si intende ricordare che le associazioni hanno realizzato con il
vescovo di Aversa sua eccellenza Angelo Spinillo una veglia al buio, questo
straordinario evento in una oscurità avvolgente, ha creato l'effetto di una
comunione assoluta tra tutte le anime dei presenti offrendo una
sensibilizzazione verso i rappresentanti del clero sulle problematiche della
cecità contribuendo a creare una fiduciosa collaborazione tra le parrocchie
e i minorati della vista del proprio territorio. Tale collaborazione
amplierà la possibilità di indirizzare tutti quei fedeli minorati della
vista verso le nostre associazioni per far loro acquisire una dignitosa
emancipazione sociale e culturale.
evento, sperimentale, non ha precedenti a livello mondiale, alla quale si
aggiunge una risonanza internazionale, opportunità sicuramente gratificante
per le proponitrici e per l'arricchimento e lo sviluppo delle attività
associative di questo difficile territorio e della chiesa. l'evento è stato
realizzato non a caso il 21 dicembre 2012 presso il seminario di Aversa, non
a caso poiché l'ultima settimana di avvento, dove la nascita del Cristo, è
simbolo della nuova era di un uomo nuovo.
 
Grande e maestosa è la grazia di Dio nel consentire all'uomo di poter
avventurarsi nel profondo dell'anima per incontrare il creato, quel creato
che è l'uomo stesso che abbraccia l'amore infinito di Dio padre.

Il 12 marzo 2013 a margine della giornata di formazione denominata “a scuola con Cassio”, di Vincenzo Grillo

Autore: Vincenzo Grillo

Una rappresentanza dell'U.I.C.I. CASERTA, è stata guidata in una eccezionale quanto entusiasmante visita tattile negli appartamenti della Reggia di Caserta.
 La giornata di formazione ha visto la presenza di tanti quanto importanti relatori:
Elisabetta Borgia e Patrizia De Socio (Coordinamento Servizi educativi – MiBAC – Roma), Annalisa Porzio (Serv.educ. Palazzo Reale Napoli;
Mariagrazia Guarino (Uff. Scolastico Provinciale Caserta – Referente per la disabilità);
Mario Campanino  (Fondazione IDIS –  Città della Scienza Napoli);
Giampiero Griffo (Biblioteca Nazionale NapoliResponsabile della Sezione sulle diversità);
Maria RosariaCapasso (Biblioteca Universitaria Napoli – Lettura agevolata);
Aldo Grassini (Direttore Museo Tattile Omero di Ancona).
 Nella seconda fase hanno preso la parola i rappresentanti dell'ENTE SORDI: Luca Bianchi e dell'istituto Colosimo dei ciechi di Napoli, Tiziana Petrosino.
 Vincenzo Grillo per la sezione provinciale dell'U.I.C.I. CASERTA, ha invece presentato l'iniziativa progettuale "Ceramicando mani che creano", finanziata dalla sede centrale dell'U.I.C.I. (UNIONE ITALIANA DEI CIECHI E DEGLI IPOVEDENTI) e ideato dal presidente dell'U.N.I.Vo.C. CASERTA, nonché dirigente provinciale U.I.C.I. CASERTA, Vincenzo del Piano. Trattasi di un percorso formativo che consentirà a 10 partecipanti ciechi ed ipovedenti, di imparare a lavorare la ceramica dando vita a degli oggetti che a conclusione del percorso saranno esposti in una mostra ad hoc. Finalità dell'iniziativa, è altresì rappresentata dall'esigenza di creare nuove opportunità occupazionali per persone con deficit visivo.
 La giornata di formazione ha avuto ad oggetto la fruizione e la valorizzazione dei beni culturali, ed i relatori hanno illustrato e relazionato sulle iniziative e sulle metodologie idonee a consentire al pubblico disabile, in particolare cieco e sordo, a fruire del patrimonio culturale.
La giornata si è conclusa con una visita tattile: i partecipanti guidati dallo storico dell'arte Maria Carmela Masi hanno potuto da prima ammirare delle tavole tattili, facenti parte della valigetta del progetto Cassio – riproducenti la facciata del Palazzo reale ed alcuni quadri presenti, fra i quali si segnala la riproduzione del Re Ferdinando I.
 Successivamente ed in via del tutto eccezionale i visitatori hanno potuto ammirare alcune zone degli appartamenti al momento non aperte al pubblico – in specialmodo i visitatori sono rimasti colpiti dal trono reale, che ovviamente hanno "visto con le mani".
Come intuibile si tratta di un evento eccezionale, non capita tutti i giorni di poter "toccare" un siffatto patrimonio storico ed artistico di cotanta importanza e rilevanza. Per questo è doveroso ringraziare la dott.ssa Emilia Ruggiero, responsabile del servizio educativo della Reggia di Caserta, nonché la direttrice dott.ssa Lucia Belfatto.

 

Napoli: Il glaucoma in una settimana, di Mario Mirabile

Autore: Mario Mirabile

In occasione della settimana di prevenzione del glaucoma, tra il 10 e il 16 marzo si svolgeranno check-up oculistici gratuiti in oltre sessanta città italiane. La Sezione di Napoli dell'unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ha programmato per sabato 16 marzo, dalle ore 9,00 alle ore 14,00, una giornata di prevenzione a Sant'Anastasia, in Piazza IV Novembre in collaborazione con la locale rappresentanza.Un ambulatorio oculistico ubicato in un camper sarà curato da uno staff medico e infermieristico pronto ad accogliere chiunque voglia controllare il suo stato di salute e ricevere informazioni.Se la vista è un bene prezioso, la misurazione della pressione oculare va controllata periodicamente. Per controllarla si potrà approfittare di un check-up oculistico gratuito e raccogliere informazioni sulla prevenzione delle malattie oculari (con opuscoli informativi e incontri dedicati). Il glaucoma è la seconda causa di disabilità visiva al mondo: è una malattia oculare che, secondo l'Oms, colpisce complessivamente 55 milioni di persone.Questa malattia oculare arriva senza dare particolari sintomi: per questo viene definita il "ladro silenzioso della vista". Se non ci si cura tempestivamente la vista può infatti subire danni irreversibili, generalmente a causa della pressione oculare troppo alta (che provoca la morte delle cellule nervose della testa del nervo ottico).
Se questo avviene il campo visivo si riduce progressivamente: si perde la visione periferica e l'immagine si restringe come se si guardasse attraverso un cannocchiale. Come la pressione sanguigna troppo alta è pericolosa per l'organismo, analogamente la pressione eccessiva dell'occhio costituisce una minaccia per il nostro nervo ottico", è quindi importantissimo diagnosticare il glaucoma nelle sue prime fasi. La diffusione della cultura della prevenzione del glaucoma, è quindi di primaria importanza per la salute intesa in senso generale ed in particolare modo per la salute degli occhi. La presenza sul territorio di una unità mobile oftalmica, afferma Giuseppe fornaro – rappresentante dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti per la zona  Anastasiana, serve proprio per sensibilizzare tutti i cittadini sull'importanza che ha la prevenzione delle patologie oculari, le quali se non diagnosticate tempestivamente, in non pochi casi possono anche portare alla cecità. La mission dell'Unione Ciechi e dell'agenzia per la prevenzione della cecità, che ha finanziato questa campagna di prevenzione, è proprio quella di prevenire l'insorgenza delle patologie che possono ridurre sensibilmente la vista.

 

Napoli: Il glaucoma in una settimana, di Giuseppe Fornaro

Autore: Giuseppe Fornaro

Tra il 10 e il 16 marzo si svolgeranno check-up oculistici gratuiti in oltre sessanta città italiane
 
A Napoli si svolge a Sant'Anastasia sabato 16 marzo, dalle ore 9,00 alle ore 14,00,  in Piazza IV Novembre.
organizzata dalla Sezione di Napoli Rappresentanza dell'UICI Anastasiana. 
Un ambulatorio oculistico ubicato in un camper  sara' curato  da uno staff medico e infermieristico pronto ad accogliere chiunque voglia controllare il suo stato di salute e ricevere informazioni.
 
 
Se la vista è un bene prezioso, la misurazione della pressione oculare non va mai persa di vista. Per controllarla si potrà approfittare di un check-up oculistico gratuito e raccogliere informazioni sulla prevenzione delle malattie oculari (con opuscoli informativi e incontri dedicati).
Il glaucoma è la seconda causa di disabilità visiva al mondo: è una malattia oculare che, secondo l'Oms, colpisce complessivamente 55 milioni di persone.
Questa malattia oculare arriva senza dare particolari sintomi: per questo viene definita il 'ladro silenzioso della vista. Se non ci si cura tempestivamente la vista può infatti subire danni irreversibili, generalmente a causa della pressione oculare troppo alta (che provoca la morte delle cellule nervose della testa del nervo ottico).
Se questo avviene il campo visivo si riduce progressivamente: si perde la visione periferica e l'immagine si restringe come se si guardasse attraverso un cannocchiale. Come la pressione sanguigna troppo alta è pericolosa per l'organismo, analogamente la pressione eccessiva dell'occhio costituisce una minaccia per il nostro nervo ottico", e' quindi importantissimo diagnosticare  il glaucoma nelle sue prime fasi
La diffusione della cultura della prevenzione del glaucoma, e' quindi un fondamento di primaria importanza  per la salute intesa in senso  generale  ed in particolare  modo per la salute degli occhi.
E' gradita la partecipazione di tutte le persone  provenienti da Napoli e provincia.