Incontro UICI e UIL PA, Redazionale

Autore: Redazionale

Martedì 26 marzo 2013, presso i locali di Via Borgognona 38, ROMA, si è svolto un incontro tra il Presidente Nazionale UICI, i rappresentanti del sindacato UIL Pubblica Amministrazione e la signora Immacolata Di Fiore. Sono stati affrontati i principali problemi che noi dell'Unione ci troviamo a gestire nella tutela dei diritti dei lavoratori non vedenti, con una attenzione particolare accordata alla categoria dei centralinisti. La necessità di sensibilizzare i datori di lavoro pubblici e privati è diventata una nostra priorità. Siamo consapevoli, infatti, che ben poco si sa del mondo della cecità e delle sue specifiche esigenze, a partire dalla urgenza di garantire idonea strumentazione assistiva affinché tutti i lavoratori non vedenti possano operare in maniera autonoma, dando senso alla ratio della legge n. 120 del 1991. I presenti si sono accordati per procedere in assoluta sinergia: gli uffici UICI, con la preziosa consulenza della signora Immacolata Di Fiore, predisporranno un documento sulle buone prassi tra datore di lavoro e minorati della vista, che il sindacato UIL PA si farà carico di veicolare poi a tutte le amministrazioni pubbliche, a loro collegate, attraverso canali preferenziali di comunicazione. Si fa strada così, dopo gli accordi politici sottoscritti lo scorso 19.12.2012, un modus operativo concreto che porti l'Unione ad interfacciarsi sempre più con le forze sindacali, confidando sulla forza contrattuale che esse hanno nei rapporti con le autorità datoriali.

 

Una moderna caccia alle streghe: Il problema dei falsi ciechi (o presunti tali), di Angelo Mombelli

Autore: Angelo Mombelli

Il 21 marzo scorso si è svolta una trasmissione di Parla con l'Unione nella quale si è trattato l'annoso problema dei falsi ciechi. Le testimonianze che sono emerse durante l'incontro mi hanno lasciato alquanto sbalordito per il clima che si è venuto a creare in seguito alle numerose notizie che i mass media hanno diffuso negli ultimi mesi. Il risultato di quest'assurda caccia alle streghe è che il clima nei nostri confronti è sensibilmente mutato nell'opinione pubblica. 
Premesso che alcuni casi sono reali ed effettivamente da condannare (è impensabile che un cieco possa essere in grado di guidare o andare in bicicletta), sorprende che tante banali azioni quali infilare una chiave nella serratura o attraversare una strada, che tutti noi ciechi con un minimo di autonomia siamo in grado di svolgere, siano divenute sinonimo di falsa cecità. Da una parte ci perviene lo stimolo ad essere il più indipendenti possibile per garantirci una sempre maggiore integrazione nel tessuto sociale, dall'altra le espressioni della nostra indipendenza sono viste con sospetto e ci causano imbarazzo.
Va poi sottolineato che moltissimi dei casi di falsi ciechi denunciati non hanno poi avuto seguito in sede giudiziaria: oltre ad avere un costo per la collettività, quest'inutili processi causano danni profondi alle persone coinvolte: queste avrebbero diritto di ottenere un riconoscimento da chi impropriamente le ha denunciate prendendo, come si suol dire, lucciole per lanterne.
In questo clima inquisitorio molti dei nostri soci hanno paura ad uscire di casa per timore di essere filmati e bollati come falsi ciechi: lo sprone ad essere autonomi ed indipendenti viene in tal modo vanificato.
Viviamo in una società dove l'evasione fiscale regna sovrana, la corruzione anche, senza parlare degli sprechi pubblici. Oggi però sembra che il dissesto dell'economia italiana dipenda soprattutto dai falsi invalidi.
In ogni periodo storico i ciechi hanno dovuto lottare per far riconoscere i propri diritti; nel diciassettesimo secolo i filosofi dibattevano addirittura se il cieco possedesse un'anima o meno; alla fine del secolo successivo, Valentine Haüy fece molta fatica a dimostrare che i ciechi erano in grado di svolgere attività manuali e far di conto. Nell'ottocento, il nato cieco era dichiarato d'ufficio incapace di intendere e di volere e la sua firma non aveva alcun valore giuridico. Nel novecento, per fortuna, abbiamo avuto le nostre vittorie e dai gradini delle chiese siamo saliti fino alle cattedre universitarie. Nonostante questo, l'immaginario collettivo ci percepisce ancora incapaci di attendere alle attività quotidiane. Oggi purtroppo viviamo un periodo di rinnovata caccia alle streghe che svaluta ogni nostro gesto di autonomia; occorre quindi, come giustamente dice il nostro Presidente Nazionale, che la strada maestra sia quella della cultura.
Vorrei concludere raccontando un episodio occorso ad un mio caro amico: un cieco di guerra doveva svolgere un corso a Milano per cui trovò un piccolo appartamento in un vecchio stabile ove la custode era una di quelle vecchie portinaie impiccione che tutto dovevano sapere degli inquilini. Un giorno quella lo avvicinò e gli chiese: "Scusi la mia curiosità, ma lei che non ci vede come fa a fare l'amore con la moglie?". Lui, a cui la prontezza di spirito non mancava, le rispose con un'altra domanda : "Scusi signora, ma per le sue necessità corporali, come fa a pulirselo se non lo vede?".
Scusatemi per l'aneddoto, ma rende l'idea.     

Spunti di riflessione sulla prima assemblea regionale dei quadri dirigenti di F.A.N.D. Lombardia, di Nicola Stilla

Autore: Nicola Stilla

Dialogo e disponibilità al confronto, se derivanti da un atteggiamento spontaneo e costruttivo, non possono che produrre risultati positivi. Di questo sono stato sempre convinto, e ho avuto una piacevole conferma sabato 16 febbraio in occasione della prima Assemblea Regionale dei Quadri Dirigenti della F.A.N.D. (Federazione tra le Associazioni Nazionali delle Persone con Disabilità) della Lombardia.
All'Assemblea, oltre i rappresentanti delle 5 Associazioni facenti parte della F.A.N.D., erano altresì presenti alcuni candidati al Consiglio di Regione Lombardia in rappresentanza dei candidati alla Presidenza di Regione Lombardia:
– Maurizio Sala, in rappresentanza di Gabriele Albertini del Movimento Lombardia Civica;
– Franco Bomprezzi, in rappresentanza di Umberto Ambrosoli della Coalizione di Centro Sinistra;
– Matteo Salvini, in rappresentanza di Roberto Maroni della Coalizione di Centro Destra;
– Frederic Gebhard, in rappresentanza di Carlo Maria Pinardi del partito Fare per Fermare il Declino.
che hanno illustrato le linee guida dei rispettivi schieramenti in materia di disabilità. Al di là delle peculiarità dei singoli programmi, ritengo che ciò rappresenti un fattore positivo. Negli ultimi anni, anche per via della grave crisi economica in atto, i servizi rivolti alle fasce deboli sono soggetti a tagli sempre più frequenti e ingenti, che inevitabilmente hanno ripercussioni negative anche su quella che è la quotidianità vissuta dalle persone con disabilità stesse. Risulta pertanto importante instaurare un dialogo con le istituzioni, partendo da quelle locali, affinché la classe politica prenda piena coscienza del fatto che le persone con disabilità, se opportunamente assistite nei diversi ambiti (scuola, formazione professionale, lavoro ed eventualmente riabilitazione) sono perfettamente in grado di sfruttare pienamente le loro potenzialità, divenendo così risorsa attiva per l'intera società.
L'obiettivo è ambizioso, e di sicuro per raggiungerlo ci vorrà del tempo. Ci aspettano mesi di duro lavoro, nei quali tutti noi saremo chiamati a profondere ogni  sforzo necessario per attuare un vero rilancio della Federazione. Un rilancio che la porti ad essere presente in modo attivo e propositivo nelle sedi istituzionali, rendendosi parte integrante di tutti quei processi decisionali che si riflettono sulle persone con disabilità della nostra regione.
Sono fermamente convinto che ciò possa avvenire solo avendo piena consapevolezza di quelli che, nell'immediato futuro, dovranno essere i punti cardine della nostra azione. Anche da questo punto di vista posso ritenermi ampiamente soddisfatto da quanto emerso durante l'Assemblea del 16 febbraio. Dalle relazioni dei diversi consulenti, infatti, è emerso un piano d'azione che nel suo insieme conferma quelle che fin dall'inizio del presente mandato sono state le nostre linee guida.
La nostra azione dovrà partire dalla scuola, poiché è proprio qui che la persona si forma dal punto di vista culturale, acquisendo quell'insieme di abilità e conoscenze che in età adulta le permetteranno di integrarsi appieno nella società civile. Sarà pertanto indispensabile fare sentire la nostra voce instaurando un dialogo costante con l'Ufficio Regionale Scolastico, segnalando le troppe disfunzioni che purtroppo affliggono il sistema scolastico per quel che concerne i servizi rivolti alle persone con disabilità (ore di sostegno insufficienti, mancanza di percorsi formativi individualizzati, ecc.), e offrendo il nostro apporto per la realizzazione di un'offerta formativa che risponda alle reali esigenze degli alunni e che tenga conto anche delle richieste da parte del mercato del lavoro.
Quanto al settore lavoro, poi, sarà indispensabile rivedere il meccanismo previsto dalla legge 68/1999, che negli ultimi anni non sta dando i risultati auspicati nonostante Regione Lombardia investa maggiori risorse rispetto al passato per favorire l'inserimento lavorativo delle persone con disabilità.
Non va poi dimenticato l'aspetto relativo alla moltitudine di servizi socio-sanitari (assistenza sanitaria, riabilitazione, assistenza domiciliare), che troppo spesso vengono considerati come un costo eccessivo per il sistema pubblico. Al contrario essi vanno potenziati e quanto più possibile personalizzati in base alle esigenze dei singoli soggetti.
Gli obiettivi che F.A.N.D. Lombardia si prefigge, come detto in precedenza, sono dei più ambiziosi. Tuttavia sono convinto che questo non ci scoraggerà; al contrario ci servirà da stimolo ulteriore per far sì che la Federazione, sfruttando in maniera ottimale le sue migliori risorse in termini di competenze, diventi un valido interlocutore che dialoghi con le istituzioni presentando proposte mirate col solo fine di tutelare le persone con disabilità e i loro diritti in ogni ambito.
Ritengo che la prima Assemblea Regionale dei Quadri Dirigenti della F.A.N.D. abbia costituito realmente un momento di dialogo e confronto. Dal susseguirsi dei vari interventi ho potuto constatare una concreta "voglia di fare", di mettere a frutto le singole idee, anche valorizzando le differenze che inevitabilmente ci saranno fra i singoli punti di vista.
Sono fermamente convinto che l'Assemblea del 16 febbraio rappresenti un punto di partenza per la nostra azione futura, in quanto ha costituito un momento in cui la F.A.N.D. della Lombardia ha saputo "guardare dentro di sé" per trarre quegli spunti necessari per il proprio rilancio, valorizzando al massimo quello strumento straordinario che è il confronto fra le diverse idee.
I mesi che ci attendono saranno di duro lavoro, ma la prima Assemblea Regionale dei Quadri Dirigenti della F.A.N.D. lombarda credo abbia posto in evidenza un fattore di estrema importanza: le risposte che molti ci chiedono sono già al nostro interno. Sono nella nostra forza, data dall'impegno che ogni giorno le 5 Associazioni federate mettono in campo per tutelare al meglio i propri Soci, e che deve servirci come linea guida nel nostro cammino comune verso una vera integrazione sociale.
Il documento "Riflessioni e proposte sulla disabilità per la X legislatura di Regione Lombardia", predisposto dall'Ufficio di Presidenza del Comitato di Coordinamento della F.A.N.D. della Lombardia e licenziato dall'Assemblea regionale, è la piattaforma sulla quale avverrà il confronto con Regione Lombardia e, in generale, con tutti gli interlocutori istituzionali.
Il documento, già consegnato ai rappresentanti politici intervenuti all'Assemblea, nelle prossime settimane verrà inviato al nuovo Presidente di Regione Lombardia, ai nuovi Assessori regionali e a tutti i Consiglieri neo eletti.
In conclusione, anche per una maggiore comprensione delle nostre richieste, riporto l'elenco dei punti riassuntivi del documento presentato ai rappresentanti politici intervenuti.

SINTESI DELLE RICHIESTE E DELLE PROPOSTE.

1) Adozione di uno statuto da parte del Comitato Regionale della  F.A.N.D. e relativa iscrizione al Registro Regionale delle Associazione di Promozione Sociale;
2) Istituzione in Regione Lombardia di appositi Tavoli per area tematica, fra i  quali uno permanente sulla disabilità, con eventuali funzioni anche  di Osservatorio regionale per la verifica dell'attuazione dei principi enunciati nella Convenzione O.N.U. composto dagli Organismi di secondo livello (Federazioni/Coordinamenti) maggiormente rappresentativi in Lombardia delle persone con disabilità;
3) Revisione dell'attuale modalità di funzionamento del Tavolo regionale permanente del Terzo Settore e limitazione della relativa composizione ad una ristretta rappresentanza di ciascun Tavolo tematico;
4) Riconoscimento della Lingua Italiana dei Segni da parte di Regione Lombardia, analogamente a quanto già accaduto in altre regioni;
5) Previsione della partecipazione di un rappresentante per ciascuna delle Associazioni aderenti alla F.A.N.D. della Lombardia all'interno della Commissione Regionale per le Politiche del Lavoro e della Formazione (C.R.P.L.F.) ex art. 8 L.R. 22/2006;
6) Istituzione, così come previsto dalla citata L.R. 22/2006, dell'Osservatorio per le politiche del lavoro;
7) Sempre con riferimento alla L.R. 22/2006, emanazione di disposizioni regionali atte a conseguire i seguenti obiettivi: a) garantire la presenza di almeno 1 rappresentante delle persone con disabilità nei Comitati Tecnici dei Servizi provinciali per il collocamento; b) mettere a disposizione delle Associazioni i nominativi iscritti nelle graduatoria provinciale delle persone con disabilità, delle aziende/enti che presentano scoperture e l'elenco delle persone con disabilità collocate nel corso dell'anno, tenuti dai Centri provinciali per l'impiego;
8) Previsione della presenza dell'U.N.M.S. all'interno del Comitato per l'Amministrazione del Fondo regionale per l'occupazione dei disabili ex L.R.13/2003;
9) Verifica, anche attraverso al costituzione di un Osservatorio Regionale ad hoc, dei risultati conseguiti in merito all'applicazione della L. 68/99 in Lombardia, con particolare riferimento alla gestione del Fondo Regionale per l'Occupazione dei Disabili;
10) Individuazione, all'interno della vigente normativa, di specifici percorsi per la formazione professionale e l'inserimento lavorativo delle persone sorde, cieche e ipovedenti;
11) Nell'ambito delle politiche di riordino degli enti locali, mantenimento in capo alle province delle competenze in materia di istruzione delle persone con disabilità sensoriale (persone con disabilità visiva e dell'udito);
12) Sottoscrizione da parte di Ufficio Scolastico Regionale, Regione Lombardia, U.P.L., A.N.C.I., F.A.N.D. e altre analoghe Organizzazioni di un Accordo di Programma a valenza regionale per l'individuazione degli standard minimi in tema di integrazione scolastica delle persone con disabilità;
13) Costituzione di  un Tavolo di lavoro composto da Regione Lombardia, I.N.A.I.L. e F.A.N.D. Lombardia per rivedere le prestazioni da destinare agli infortunati sul lavoro in tema di cure climatiche e fisioterapiche;
14) Per quanto riguarda la riabilitazione visiva delle persone ipovedenti, previsione della istituzione di MAC diagnostici per l'età evolutiva (protocollo multidisciplinare); l'istituzione di MAC riabilitativi per l'età evolutiva; l'istituzione di MAC riabilitativi per pazienti adulti;
15) Rafforzamento del ruolo e l'attività dei Centri di Riabilitazione Visiva della Regione Lombardia completando l'organigramma con gli Istruttori di Orientamento e Mobilità (peraltro già previsti dalle linee guida regionali) ed estendendo alcuni servizi alle persone cieche assolute, come peraltro emerso nel corso del Conferenza Stato Regioni del maggio 2004 a proposito delle procedure per la prescrizione degli ausili e della riabilitazione di orientamento e mobilità;
16) Costituzione di un "Gruppo di Approfondimento Tecnico" per individuare i contenuti delle "indicazioni per l'accesso ai contributi per l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici residenziali privati" contenute della D.d.s. 15/12/2009 n. 14032;
17) A seguito del manuale "Progettabile", realizzazione da parte di Regione Lombardia insieme a F.A.N.D. Lombardia di altre due pubblicazioni: una prima pubblicazione sull'abbattimento delle barriere architettoniche e sensoriali per migliorare l'accessibilità agli spazi all'interno degli edifici (pubblici in primo luogo) ed una seconda pubblicazione relativa all'accessibilità ai mezzi di trasporto pubblici;
18) Adozione di iniziative da parte di Regione Lombardia per garantire la piena accessibilità alle persone affette da sordità (sottotitolazione, interpretariato in L.I.S., comunicatori telefonici, sms per emergenza sanitaria, ecc.);
19) In considerazione della scarsità delle risorse a disposizione e del ruolo sussidiario svolto, individuazione da parte di Regione Lombardia di tutte le soluzioni possibili per potenziare nel corso del prossimo mandato le azioni di supporto e di sostegno a favore delle Associazioni aderenti alla F.A.N.D.;
20) Costituzione di un tavolo tecnico presso Regione Lombardia, con la partecipazione dell'I.N.P.S. e della F.A.N.D., per individuare soluzioni tecnico-procedurali che possano salvaguardare tutti gli attori coinvolti nel rispetto dei ruoli e delle responsabilità di ciascuno, nell'ambito delle procedure di concessione, verifica e accertamento degli stati invalidanti;
21) Emanazione, nel corso del 2013, del bando per il rinnovo dell'assegnazione del servizio Sportello Disabili della Regione Lombardia;
22) Estensione della concessione della Carta Regionale di Trasporto gratuita agli Invalidi per servizio dalla 6^ alla 8^ Categoria residenti in Lombardia;
23) Individuazione di misure per l'uniformità delle procedure per la sosta e l'accesso dei veicoli dotati di contrassegno internazionale dell'handicap su tutto il territorio della Lombardia, valutando l'opportunità di istituire un servizio centralizzato a livello regionale per segnalare targhe e date di accesso;
24) Incremento del Fondo Regionale per la Non Autosufficienza allo scopo di ripristinare i servizi ad un livello essenziale.

 

Pensioni di invalidità e limiti di reddito: appello al Parlamento, Redazionale

Autore: Redazionale

Giungono alla FISH forti segnali di preoccupazione dopo il recente pronunciamento della Corte di Cassazione (Sezione Lavoro, Sentenza n. 7320 del 22 marzo 2013) sulla questione dei limiti reddituali da applicare ai fini della concessione della pensione agli invalidi civili.
La Corte, dopo indicazioni di segno opposto, afferma che il reddito a cui fare riferimento non è solo quello individuale, ma deve essere sommato a quello del coniuge, se presente. Ribadisce, quindi, quanto già affermato nella Sentenza del 2011 (Sezione Lavoro, n. 4677 del 25 febbraio 2011).
La Sentenza non è legge e non incide immediatamente sulle prestazioni di milioni di invalidi civili, ma potrebbe condizionare il confronto in corso fra INPS e Ministero del Lavoro proprio su questo tema.
Ricordiamo che a fine 2012 INPS aveva emanato una circolare che già prevedeva il computo del reddito coniugale (e non più individuale) ai fini della concessione della pensione. In seguito alle proteste delle Associazioni e dei Sindacati e al conseguente intervento del Ministero del Lavoro, la circolare era stata ritirata da INPS in attesa, appunto, di un'istruttoria fra il Dicastero e l'Istituto.
"Riteniamo che questo 'pasticcio' debba essere sanato politicamente dalle Camere, che il Parlamento debba riappropriarsi della propria funzione legislativa, intervenendo sulla delicata materia e pronunciando quella che è l'interpretazione esatta di una normativa farraginosa."
Questo il richiamo di Pietro Barbieri, presidente della Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap, che approfitta per ricordare che nella precedente legislatura era stata depositata una precisa Proposta di Legge (Atti della Camera, 4231) che però non è mai giunta alla discussione.
"Ci appelliamo a tutti i Parlamentari affinché quella Proposta non solo venga ripresentata, ma che sia anche calendarizzata al più presto, discussa e approvata. Il rischio che, in forza di una decisione assunta nelle aule di tribunale, migliaia di persone rimangano prive di protezione (già minima) è elevatissimo."
Il testo della Proposta di Legge 4231 è consultabile al seguente indirizzo: http://leg16.camera.it/_dati/leg16/lavori/stampati/pdf/16PDL0048730.pdf
 
 

Disabilità: approvato il Programma di azione, Redazionale

Autore: Redazionale

La Legge 18/2009, oltre a ratificare la Convenzione ONU, ha previsto la redazione di un Programma d'azione biennale per la promozione dei diritti e l'integrazione delle persone con disabilità in attuazione della legislazione nazionale e internazionale.
Il Programma di azione è stato elaborato dall'Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità, istituito dalla stessa Legge 18/2009, che lo ha definitivamente approvato in seduta plenaria il 12 febbraio scorso. Il testo approvato sarà adottato con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, sentita la Conferenza unificata, che si esprime entro trenta giorni, e previa deliberazione del Consiglio dei Ministri.
"Si tratta di un atto che, per la sua ampiezza e profondità, è particolarmente importante per le persone con disabilità e le loro famiglie. – commenta Pietro Barbieri, presidente della Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap – È un documento attorno al quale vi è stato un confronto 'storico' fra diverse esperienze, professionalità, associazioni, enti."
Ma chi applicherà concretamente quel Programma? "Su questo non possiamo che lanciare un appello al prossimo Esecutivo: questo lavoro non vada disperso e rappresenti la dorsale delle future politiche sociali per le persone con disabilità e per la loro inclusione. Senza un'assunzione di impegni e di concretezze, quello della disabilità rischia di restare un tema secondario e residuale nell'agenda politica futura."
Non appena la situazione politica e istituzionale avrà assunto contorni maggiormente definiti, la FISH presenterà come istanza prioritaria l'attuazione del Programma di azione.
Il testo del Programma d'azione biennale per la promozione dei diritti e l'integrazione delle persone con disabilità è disponibile nel sito FISH: http://www.fishonlus.it/2013/03/19/disabilita-approvato-il-programma-di-azione/

19 marzo 2013

FISH – Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap
www.fishonlus.it
www.facebook.com/fishonlus

Pensione di inabilità 100%- invalidi civili e limiti di reddito, di Giovanni Pagano

Autore: Giovanni Pagano

Come è noto, la Corte di Cassazione – sez. lavoro, con la sentenza n. 7320 del 2013, ha confermato l'orientamento già espresso con la precedente pronuncia n. 4677/2011, secondo cui la pensione per gli invalidi civili totali 100% deve essere ancorata non più soltanto al reddito personale del beneficiario ma anche a quello del coniuge.
L'INPS, con il Messaggio n. 149/2012 poi ritrattato con il successivo recante n. 717 del 14/1/2013, aveva fatto applicazione generalizzata di tale principio, sollevando le proteste delle Associazioni di categoria e dei sindacati che avevano costretto il Ministero del lavoro e politiche sociali e l'istituto a ripristinare il criterio del riferimento al solo reddito personale.
Allo stato, sembra inevitabile promuovere un intervento legislativo sull'articolo 12 della legge n. 118/1971 che, con norma interpretativa o emendativa, ne chiarisca definitivamente la portata fissando espressamente il principio della considerazione dei solo reddito personale del beneficiario, così come avviene per la concessione dell'assegno ordinario di invalidità 74%.
A tal fine, si ritiene necessario uno sforzo comune delle organizzazioni indicate in epigrafe per predisporre, insieme alla ANMIC, un testo normativo, adoperandosi per il suo sostegno parlamentare.
in attesa di un riscontro alla presente e al fine di concordare un eventuale incontro per puntualizzare la strategia da seguire, si porgono distinti saluti.

Il Presidente Nazionale
Giovanni Pagano

Sintesi dei lavori della Direzione Nazionale del 21 marzo, di Claudio Romano

Autore: Claudio Romano

Il 21 marzo a Roma , nella sede centrale dell'Unione, si è riunita, in seduta ordinaria, la Direzione Nazionale presieduta dal presidente Tommaso Daniele con la collaborazione del vice Presidente Giuseppe Terranova e del Segretario generale f. f. Alessandro Locati.

Prima della trattazione dei punti dell'ordine del giorno, il Presidente Daniele con commossa partecipazione, facendosi interprete anche dei sentimenti della Direzione, ha ricordato l'amico Antonino Gemellaro Presidente della Sezione di Catania e Consigliere nazionale dell'Unione scomparso recentemente.

1) Aprendo i lavori, il Presidente nazionale ha riferito:

a) Nei giorni scorsi si è svolto un incontro al Ministero del Lavoro con le direzioni generali di detto Ministero, della Pubblica Istruzione e della Conferenza delle Regioni per affrontare il problema delle nuove figure professionali delle persone con disabilità visiva.
Nella circostanza, si è deciso che i programmi dell'operatore segretariale amministrativo dovranno essere integrati con i profili del centralinista, dell'operatore telefonico addetto alle informazioni alla clientela e agli uffici relazioni col pubblico, dell'operatore telefonico addetto alla gestione e all'utilizzo di banche dati e dell'operatore telefonico addetto ai servizi di telemarketing e
telesoccorso. Il Ministero del Lavoro ufficializzerà alla Conferenza delle Regioni ed agli altri presenti al tavolo, i risultati dell'incontro. La Conferenza delle Regioni iscriverà all'ordine del giorno l'argomento che dovrà essere discusso rapidamente; l'Unione dovrà fornire alla Conferenza delle Regioni i profili delle figure sopra menzionate .

b) Con l'intento di valutare con le organizzazioni dei fisioterapisti le possibili soluzioni per dare gli opportuni sbocchi professionali ai ciechi ed ipovedenti,  nei prossimi giorni, proporrà di incontrare con il comitato di categoria dell'Unione, le predette organizzazioni.

c) Il Ministro all'istruzione Profumo,  in ordine alla legge 4/2004, ha pubblicato un decreto mirato ad aggiornare i criteri per l'accessibilità dei testi scolastici  da parte dei disabili visivi.

2) dopo la presa d'atto di alcuni verbali delle commissioni di lavoro, i riferimenti dei suoi componenti in merito ai loro settori e territori di competenza, la Direzione:

a) Ha predisposto la relazione consuntiva delle attività del 2012 esprimendo in particolare  condivisione per le conclusioni alla relazione del Presidente nazionale.

b) Ha fissato per il 24 luglio prossimo la celebrazione della XVIII edizione  del premio Braille da tenersi a Roma rimandando gli aspetti organizzativi e le decisioni conseguenti ad una prossima riunione.

c) Ha preso atto di due documenti: il primo relativo ad alcune proposte volte ad incrementare il numero degli iscritti ed il secondo allo sviluppo delle audioconferenze; i due documenti saranno sottoposti all'attenzione dell'assemblea nazionale dei quadri dirigenti online prevista per il 27 marzo.

d) Ha predisposto l'ordine del giorno della prossima riunione del Consiglio nazionale che si terrà a Tirrenia il 19 e 20 aprile.

e) Ha approvato le proposte avanzate dal settore "stampa" volte a far crescere l'offerta delle nostre pubblicazioni.

f) Ha espresso seria preoccupazione per la grave situazione finanziaria della Biblioteca Regina Margherita di Monza costretta a collocare il proprio personale dipendente in cassa integrazione a seguito dei tagli dei contributi da parte dello Stato.

g) Al fine di favorire maggiori introiti derivanti dalle devoluzioni del 5 per mille alle strutture dell'Unione, ha dato la disponibilità a richiedere con l'onere economico a proprio carico, l'elenco dei commercialisti iscritti all'ordine nazionale di categoria e trasmettere alle sezioni  interessate gli indirizzi dei professionisti del loro teritorio.

h) Al fine di rendere più efficace la legislazione in vigore per favorire l'accessibilità ai siti internet da parte delle persone con disabilità visiva, ha approvato le modifiche da apportare alla legge 4/2004 (legge Stanca) da proporre al Ministero competente.  

i) Ha deciso di autoconvocarsi per il giorno martedì 26 marzo 2013 alle ore 15,00 con il sistema VOIP per esaminare il programma del progetto "Formazione dei membri dell'associazione sulla mission dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti", la data dell'inizio del corso di formazione, e modalità di attuazione ed ogni altra iniziativa utile.

3) Successivamente, dopo un attento esame del documento, ha predisposto il bilancio consuntivo per il 2012 da sottoporre al consiglio nazionale del 19 e 20 aprile.

4) La seduta si è conclusa con la trattazione dei problemi del patrimonio, del personale dipendente,  dei collaboratori e  con un approfondito esame di alcuni problemi relativi a contenziosi di diversa e complessa natura.

Claudio Romano

Valeriano Trubbiani De Rerum Fabula, Redazionale

Autore: Redazionale

Sculture, ambientazioni, disegni 1965-2008

 MOLE VANVITELLIANA
Banchina G. da Chio, 28 – Ancona

PROROGA DELLA MOSTRA
fino al 5 maggio 2013

Grande successo per la mostra  antologica di Valeriano Trubbiani "De rerum fabula" Sculture, ambientazioni, disegni 1965-2008 che sarà infatti prorogata fino al 5 maggio 2013.
La mostra De Rerum Fabula è promossa dal Museo Tattile Statale Omero e dal Comune di Ancona, con il sostegno della Regione Marche, Banca delle Marche, della Camera di Commercio di Ancona e della Unipol Assicurazioni.
L'allestimento è curato dagli architetti Massimo Di Matteo (che ha già collaborato in più occasioni con lo scultore) e Mauro Tarsetti.

Nelle grandi sale della Mole Vanvitelliana in uno spazio straordinariamente suggestivo sarà ancora possibile ammirare le opere di questo grande artista esposte in un percorso immaginativo di movenza teatrale, come una "laica rappresentazione", intitolata appunto "De rerum fabula".
Sono in totale 20 le "scene" in cui si sviluppa la mostra, disposte secondo un asse cronologico, suddivise per i cicli tematici che hanno scandito la ricerca creativa dell'artista.
Ciascuna delle 20 "scene" documenta in alcuni casi un ciclo di sculture riproposte per l'occasione in installazione ("Macchine belliche", "Aruspici", "T'amo pio bove",  "Putti, giochi di mare, giochi di cielo", "Mare, Corazzate e Federico Fellini", "Città, Dimore, Turris"), oppure in altri casi vere e proprie installazioni ambientali (alcune memorabili, come "Stato d'assedio", "Le morte stagioni", "Ractus, ractus: stato d'assedio", "Il silenzio del giorno", "Turrita urbis pugnandi", "Colosseo"), mentre per allestire altre "scene" sono stati utilizzati cicli di disegni (come quella per "Ciriaco de' Pizzecolli e la sua Ancona"), o anche pirografie (come quella per "Giacomo Leopardi").
In movenza appunto teatrale, la "laica rappresentazione" è introdotta da un "Prologo" e conclusa da un "Epilogo", con citazioni di "poetica" tratte da scritti dello scultore.

Sono in totale 160 le opere esposte, fra sculture riunite in installazioni, componenti di ambientazioni, pirografie su legno e disegni, fruibili da parte di visitatori vedenti e non, che possono essere viste e toccate, come del resto tutte quelle ospitate nella ricca collezione permanente del Museo Tattile Statale Omero.

E' anche possibile scaricare gratuitamente l'audio catalogo completo della mostra (prima e unica esperienza in italia per un catalogo completo) dal sito del museo www.museoomero.it
S potranno in questo modo ascoltare tutti i testi, inclusi quellicritici, del catalogo ufficiale della mostra (272 pagine e 148 illustrazioni) edito da Silvana Editoriale e curato da Enrico Crispolti con la collaborazione di Simone Dubrovic.

Museo Tattile Statale Omero – Comune di Ancona
Mostra Trubbiani – De Rerum Fabula
Sculture, ambientazioni, disegni 1965 – 2008

a cura di Enrico Crispolti

PROROGATA AL 5 MAGGIO 2013
Mole Vanvitelliana – Ancona

Apertura: sabato e festivi 10 – 13 / 16 – 20, escluso 1 maggio.
Aperture straordinarie: 5, 26 aprile, tutti i giorni su prenotazione per gruppi e scuole escluso il lunedì.

Biglietto intero: 7,00 euro.
Biglietto ridotto: 5,50 euro gruppi, funzionari Mibac, soci convenzionati Icom, Fai, Coop, Ikea Family, Italia Nostra, Touring Club, Unitre, Guide turistiche abilitate, under 26, over 65, disoccupati, cassaintegrati.
Gratuito: per scuole, studenti (muniti di libretto), docenti accompagnatori, disabili e loro accompagnatori.

Promozione speciale per le Associazioni: per ogni gruppo composto da 30 paganti, altri 10 biglietti sono offerti in omaggio.

Il 5,6,7 aprile nel cortile della Mole Vanvitelliana si svolgerà Ancona Flower Show, mostra mercato di piante rare e inconsuete http:/
/www.anconaflowershow.com/
Chi decide di abbinare l'entrata ad Ancona Flower Show con la visita alla Mostra "Trubbiani. De rerum fabula" potrà usufuire di un prezzo speciale per entrambe le manifestazioni (4 euro + 4 euro) per un totale di 8 euro.

 

Progetto “Napoli tra le mani”, Redazionale

Autore: Redazionale

"Napoli tra le mani" è un progetto che offre al pubblico, e specialmente ai visitatori con esigenze speciali, la possibilità di conoscere la storia della città di Napoli. I percorsi sono accessibili ai disabili motori, c'è la possibilità per ipovedenti e ciechi di toccare le opere presenti nel percorso ed essendo presente un interprete L.I.S. possono partecipare anche i sordi. I gruppi sono misti, non molto numerosi (15-20 persone) in due turni e le visite hanno cadenza mensile.
 
Al progetto partecipano le tre soprintendenze napoletane,  le Catacombe di San Gennaro, il Duomo di Napoli e la Cappella del Tesoro di san Gennaro. Le attività sono coordinate dal SAAD (servizio di Ateneo per le Attività degli studenti con Disabilità) dell'Università degli studi Suor Orsola Benincasa.
 
Per eventuali chiarimenti e informazioni rivolgersi a:
dott.ssa Carmela Pacelli e dott.ssa Maria Grazia Gargiulo,  le quali potranno spiegare le finalità  del progetto
email saad.progetti@unisob.na.it
 

Audizione sulla Programmazione dei Fondi Comunitari 2014-2020, Redazionale

Autore: Redazionale

L'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti il 20 marzo 2013 ha preso parte, in rappresentanza del Forum Italiano sulla Disabilità (FID), ad una audizione nell'ambito del Tavolo C "Qualità della vita e inclusione sociale" in riferimento al documento di indirizzo "Metodi e Obiettivi per un Uso Efficace dei Fondi Comunitari 2014-2020" predisposto dal Ministro per la Coesione Territoriale in vista dell'Accordo di Partenariato che verrà stipulato tra la Commissione Europea e il Governo Italiano riguardo ai suddetti Fondi.
L'incontro, condotto da funzionari del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, del Ministero dello Sviluppo Economico e del Ministero delle politiche Agricole, Alimentari e Forestali, prevedeva tra i punti all'ordine del giorno l'inserimento lavorativo dei disabili. Nel corso dell'audizione e della successiva corrispondenza con i suddetti funzionari, si è fatto riferimento al testo inviato in febbraio dal FID  in risposta alla consultazione sul sopra citato documento "Metodi e Obiettivi per un Uso Efficace dei Fondi Comunitari 2014-2020".
Ancora una volta si è sottolineato che conformemente al "Position Paper" dei Servizi della Commissione sulla preparazione dell'Accordo di Partenariato e dei Programmi in Italia per il periodo 2014-2020  il  quale stabilisce che  "gli investimenti devono dare priorità all'inclusione attiva delle persone che, per motivi diversi, sono esposte al rischio di esclusione sociale e povertà. A tal proposito la dovuta priorità deve essere accordata alle persone con disabilità" e  considerando anche i drammatici tagli degli interventi a favore delle persone con disabilità e delle loro organizzazioni rappresentative,   è essenziale prevedere un Programma Operativo interamente dedicato alle persone con disabilità, fermo restando che esse devono essere incluse come target group in ogni settore e asse con specifici inviti a presentare progetti a loro dedicati per quanto riguarda sia l'occupazione sia la formazione.
Inoltre, si è messo in luce che occorre garantire l'integrazione dei principi di non discriminazione e accessibilità in ogni fase della progettazione e attuazione dei Fondi, con il coinvolgimento attivo delle persone con disabilità tramite le loro organizzazioni rappresentative anche nei comitati di sorveglianza e con diritto di voto. Per quanto riguarda l'inserimento lavorativo dei disabili, si è proposto, tra l'altro, di aggiungere ai  risultati attesi dalla Programmazione il potenziamento dell'inserimento lavorativo delle persone con disabilità, in particolare dei disabili sensoriali e delle persone con disabilità intellettiva, per mezzo di  percorsi formativi mirati alla creazione di nuove figure professionali per le categorie di disabili con spettro di attività molto limitato, quali i non vedenti e i  sordi, e di job coach per l'accompagnamento al lavoro delle persone con disabilità intellettiva.