Sport: Lo sci di fondo, un divertimento anche per i disabili visivi, di Antonella Rini

Autore: Antonella Rini

Nella settimana tra il ventuno e il ventotto febbraio il gruppo sportivo Liguria non vedenti anche quest’anno si è prodigato per offrire agli amatori con disabilità visiva l’opportunità di potersi misurare con l’esperienza dello sci di fondo.

Ancora una volta, ci si è avvalsi delle magnifiche piste di Dobbiaco in alta val Pusteria dove non soltanto gli sciatori, ma anche i camminatori hanno potuto godere appieno di quanto questa speciale località offre a chi ama la neve, la quiete e il benefico clima delle alture.

Grazie alla immensa disponibilità dei maestri del C.A.I. di Bergamo, preparati da tempo ad insegnare lo sci di fondo ai non vedenti, abbiamo potuto dedicarci con sicurezza a questa specialità, addentrandoci nelle magnifiche ambientazioni montane che offre questo bellissimo territorio.

Così il piacere e la passione per il passo alternato, tecnica classica dello sci nordico, ci ha portato lontano, facendoci percorrere lunghi tratti nei boschi, costeggiando torrenti e laghetti ghiacciati.

chi Ci ha seguito ed assistito, non ha soltanto fornito supporto istruttivo per la disciplina che stavamo affrontando,ma ci ha anche narrato, immancabilmente, quanto si presentava attorno a noi in un ambiente molto suggestivo. Con le descrizioni che i maestri di sci ci facevano, ci hanno regalato, di volta in volta, una immagine mentale bellissima di tutti i luoghi, destinata a restare indelebile dentro di noi.

A conclusione del periodo che ci ha avvicinati ancora una volta a questa significativa esperienza, esprimiamo la profonda gratitudine ai maestri che, ancora una volta, hanno messo in campo pazienza e generosità.

A loro consegniamo i nostri risultati e progressi, affinché siano motivo di orgoglio per averci consentito di raggiungere questi traguardi da noi tanto desiderati.

Antonella Rini.

Siena: Convocazione consiglio sezionale lunedì 23 marzo 2015, di Massimo Vita

Autore: Massimo Vita

Gentili amici,
lo statuto mi chiede di convocare il consiglio sezionale così come eletto dalla nostra assemblea svoltasi il 15 marzo u.s.
La seduta di insediamento non sarà presieduta dallo scrivente bensì dal consigliere più anziano di età.
Convoco, pertanto, il consiglio sezionale per lunedì 23 marzo alle ore 15.00 presso la nostra sezione in viale Cavour, 134
per discutere e deliberare sul seguente ordine del giorno:

1.verifica dei poteri ed elegibilità degli eletti;
2. nomina commissione scrutinante;
3. elezione del presidente ;
4. elezione del vice presidente;
5. elezione del consigliere delegato;
6. Elezione del collegio dei revisori dei conti;
7. varie ed eventuali.

Massimo Vita

Napoli: “L’ALTRA ME” Presentazione del libro di Augusta Tomassini, a cura di Mario Mirabile

Autore: a cura di Mario Mirabile

Istituto per Ciechi Paolo Colosimo 27 marzo 2015
La Sezione di Napoli dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, l’Associazione Teatro Colosimo e l’Associazione Via Nova presentano un evento di grande rilevanza culturale e sociale durante il quale verrà presentato il libro della poetessa non vedente Augusta Tomassini “l’altra me” e l’ultimo disco di Angelica Borrelli “Oltre le apparenze”.

L’evento si svolgerà venerdì 27 marzo 2015 alle ore 16.00 presso l’Istituto per Ciechi Paolo Colosimo di Napoli.

Augusta Tomassini nasce a Fossombrone nel 1955, a causa della retinite pigmentosa, perde progressivamente la vista e si dedica alle attività sociali entrando a far parte dell’Unione Ciechi di Pesaro Urbino e alla sua grande passione: la poesia. Dopo il primo libro “Volo dell’anima”, grazie al quale è stata insignita di diversi premi internazionali, ha pubblicato la seconda raccolta di poesie nel volume “L’altra me”, che per utilizzare le parole della stessa autrice, è il secondo tempo della sua vita. Un viaggio per scoprire chi è Augusta, una rinascita che affonda le sue radici nelle difficoltà e nel dolore. Un messaggio di speranza, di fiducia negli affetti e nella vita, testimonianza di come essa non venga mai sconfitta, di come nonostante tutto sia destinata sempre e comunque a rinnovarsi.

PROGRAMMA

Ore 16.00 – introduzione di Cristina Simonelli
Intervento dei rappresentanti dell’Istituto per Ciechi Paolo Colosimo;
intervento della Dirigente Prof.ssa Maria Rosaria Perez
Intervento del Presidente dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Napoli Cav. Giovanni D’Alessandro

Saluto delle autorità presenti

Presentazione del libro di Augusta Tomassini “L’altra me”
Brani tratti dal libro verranno declamati da allievi dell’Istituto Colosimo.
Intervento dell’autrice e dibattito.

Presentazione dell’ultimo disco di Angelica “Oltre le apparenze”

Conclude il Presidente dell’Associazione Teatro Colosimo Antonio Cafasso.

Bolzano: Bollettino informativo marzo 2015, Redazionale

Autore: Redazionale

Caro Consocio,

con questo bollettino desideriamo inviarLe le seguenti importanti informazioni. Su richiesta, può essere ricevuto anche in scrittura Braille oppure per posta elettronica.

Indice:
1. Soggiorno marino dal 20 giugno al 3 luglio 2015 a Tirrenia
2. Settimana di escursioni in montagna dal 13 al 19 settembre nel Defereggental (Austria)
3. Stesura della dichiarazione dei redditi (mod. 730, UNICO ecc.) tramite il Centro di Assistenza Fiscale (CAF) dell’Associazione lavoratori mutilati e invalidi del lavoro ANMIL
4. Richiesta di destinare il 5 per mille dell’imposta sui redditi alla nostra Unione
5. Limite di reddito per la pensione dei ciechi civili
6. Scadono a settembre 2015 i permessi di colore arancione per sostare sui parcheggi riservati agli invalidi
7. Servizio di accompagnamento e tariffe vantaggiose per invalidi per viaggi in treno

1. Soggiorno marino dal 20 giugno al 3 luglio 2015 a Tirrenia

Quest’anno il soggiorno marino dei soci si terrà dal 20.06. al 03.07. Il Consiglio Direttivo ha deciso di effettuarlo nuovamente presso il Centro Vacanze della nostra Unione a Tirrenia in Provincia di Pisa. Il Centro Vacanze si trova in posizione tranquilla in mezzo ad una piccola pineta ed è circondato da un giardino. Tutti i percorsi all’interno della struttura, nel giardino nonché per la spiaggia privata sono attrezzati di corrimano e linee tattili sulla pavimentazione. Ciò permette agli ospiti minorati della vista di muoversi in completa autonomia.
Al soggiorno potranno partecipare i nostri associati autosufficienti.
Poiché l’Unione contribuisce al finanziamento del soggiorno, il Consiglio Direttivo ha stabilito le seguenti direttive:
– i ciechi assoluti possono, in caso di bisogno, portare un proprio accompagnatore per il quale l’Unione si assume le spese di soggiorno. Agli interessati senza un proprio accompagnatore, l’Unione può essere d’aiuto a trovarne uno;
– gli ipovedenti, che non necessitano di un accompagnatore, pagano una quota di partecipazione ridotta. Nel caso in cui un ipovedente per validi motivi dovesse aver bisogno di un proprio accompagnatore, l’Unione esaminerà i singoli casi, e adotterà i relativi criteri di adesione, ad esempio pagamento della quota ridotta da parte del minorato della vista nonché pagamento del 50% delle spese di soggiorno dell’accompagnatore;
– tutti gli accompagnatori, durante il soggiorno dovrebbero essere d’aiuto anche ad altri componenti del gruppo a seconda delle possibilità.
La quota di partecipazione ammonta ad Euro 830,00; la quota di partecipazione ridotta per gli ipovedenti senza accompagnatore è di Euro 635,00.
La quota comprende 13 giorni in pensione completa presso il Centro Vacanze nonché il viaggio di andata e ritorno in pullman (da e per Bolzano). Sono inoltre inclusi l’acqua minerale e il vino della casa durante i pasti, un drink di benvenuto, una cena tipica toscana, una serata di gala, ombrellone e sedia a sdraio nonché animazione sulla spiaggia privata.
Supplemento per eventuale camera singola Euro 11,00 al giorno. Supplemento per camera tripla ad uso doppia (torre A) Euro 16,00 al giorno.

Le prenotazioni dovranno essere effettuate entro il 30 aprile presso gli uffici sezionali.
Al momento della prenotazione è da versare un anticipo di Euro 200,00 sul seguente conto corrente bancario intestato all’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti: Banca di Trento e Bolzano – Sede di Bolzano (Tesoreria) IBAN: IT70R 03240 11610 0000 10806 209

Abbiamo 45 posti letto a disposizione; in caso di numero superiore di prenotazioni verrà stilata una lista d’attesa in ordine di prenotazione.
A coloro che si saranno prenotati seguiranno in tempo ulteriori informazioni.
2. Settimana di escursioni in montagna dal 13 al 19 settembre nel Defereggental (Austria)

La settimana di escursioni in montagna dei soci quest’anno avrà luogo nel Defereggental in Austria, con alloggio nell’albergo Defereggerhof. Questa zona offre interessanti possibilità di escursioni.
Durante il soggiorno i partecipanti verranno divisi in due gruppi: un gruppo affronterà tragitti più impegnativi e il secondo escursioni più semplici. Sarà comunque necessario essere buoni camminatori, in quanto giornalmente verranno intraprese escursioni di minimo 3 – 4 ore. Entrambi i gruppi verranno accompagnati da una guida esperta.
La quota di partecipazione per i soci bisognosi di un accompagnatore ammonta ad
Euro 350,00; per gli ipovedenti senza accompagnatore ad Euro 240,00. La quota include 6 giorni di mezza pensione in camera doppia o tripla, presso l’albergo Defereggerhof nonché le spese di viaggio.

Prenotazioni entro il 30 giugno presso gli uffici sezionali.
I partecipanti che si prenoteranno riceveranno in tempo successive informazioni.
3. Stesura della dichiarazione dei redditi (mod. 730, UNICO ecc.) tramite il Centro di Assistenza Fiscale (CAF) dell’Associazione lavoratori mutilati e invalidi del lavoro ANMIL

Grazie alla convenzione stipulata tra l’Unione e il centro di assistenza fiscale ANMIL, anche quest’anno, i soci hanno la possibilità di farsi elaborare la dichiarazione dei redditi a tariffe molto vantaggiose.
Le tariffe per i nostri soci sono:
– Mod. 730/singolo 5,00 Euro
– Mod. 730/congiunto 10,00 Euro
– Mod. UNICO 20,00 Euro
Se la documentazione originale non viene portata anche in fotocopia (no fronte e retro), il CAF chiede un contributo spese di euro 5,00 per le fotocopie.
La dichiarazione viene redatta presso la sede ANMIL a Bolzano, in Via Cappuccini 11.
Per ulteriori informazioni nonché prenotazioni, siete pregati di contattare il nostro ufficio entro il 20 aprile al numero tel. 0471 971117. Posti limitati.
Tariffe vantaggiose sono previste anche per il coniuge o i figli dei soci dell’Unione, nonché per i “non soci”.
4. Richiesta di destinare il 5 per mille dell’imposta sui redditi alla nostra Unione

Anche quest’anno i contribuenti hanno la possibilità di destinare, senza
spendere nulla, la quota del 5 per mille delle proprie tasse alla Sezione
Provinciale di Bolzano dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti ONLUS, anziché allo stato, indicando durante la stesura della dichiarazione dei redditi (730/2015 oppure UNICO 2015 PF) il codice fiscale della nostra associazione: 80015390216.

Anche coloro che non devono redigere alcuna dichiarazione dei redditi possono sostenerci inserendo sul modulo per la destinazione del 5 per mille allegato al modello CU Certificazione Unica 2015, il nostro codice fiscale, firmando due volte e consegnandolo poi all’ufficio postale oppure al nostro ufficio in Via Garibaldi 6 a Bolzano.

Per ulteriori chiarimenti siamo a Vostra completa disposizione.

Chiediamo di sfruttare questa possibilità e di divulgarla tra i propri familiari e conoscenti, anche mediante i tagliandi verdi che alleghiamo.

Per l’Unione questo metodo di finanziamento è di grande aiuto, in quanto i contributi da parte degli enti pubblici e di privati diventano sempre meno e nonostante i nostri sforzi di lavorare in economia, le spese correnti aumentano.

RINGRAZIAMO FIN D’ORA DI CUORE!

5. Limite di reddito per la pensione dei ciechi civili

Com’è noto, la pensione per ciechi civili è soggetta a limite di reddito. Se il limite viene superato, chi incassa la pensione per legge è tenuto ad informare gli uffici competenti della Provincia o la nostra Unione. Per il periodo dal 01.06.2015 al 31.05.2016 il limite di reddito sarà di € 16.532,10 (reddito lordo assoggettabile all’IRPEF percepito nell’anno 2014).

L’assegno integrativo, l’indennità di accompagnamento per ciechi assoluti e l’indennità speciale per ciechi parziali non sono sottoposti ad alcun limite di reddito.

Naturalmente anche coloro che non percepiscono la pensione per ciechi civili e che non superano il limite di reddito, possono mettersi in contatto con noi per richiedere la corresponsione della pensione.
6. Scadono a settembre 2015 i permessi di colore arancione per sostare sui parcheggi riservati agli invalidi

Informiamo, che i vecchi tagliandi di colore arancione, che permettono la sosta su parcheggi riservati agli invalidi, scadono a settembre 2015. Dopo tale data sono validi soltanto i nuovi permessi europei di colore blu. Questi possono essere richiesti presso il proprio Comune di residenza.
Anche i minorati della vista che finora non hanno richiesto l’autorizzazione alla sosta negli appositi spazi riservati agli invalidi, possono richiederla al proprio Comune di residenza, a condizione che abbiano un residuo visivo corretto non superiore ad 1/10 oppure un campo visivo binoculare inferiore al 30%. L’autorizzazione viene rilasciata a nome del disabile visivo, non è legata quindi al veicolo.
Al seguente link può essere consultata una guida sull’utilizzo del contrassegno in Europa
http://www.up.aci.it/pescara/IMG/pdf/BB_Italian-web_version_v1_contrassegno_disabili_europeo_.pdf
7. Servizio di accompagnamento e tariffe vantaggiose per invalidi per viaggi in treno

Per gli utenti invalidi nelle stazioni ferroviarie di grande e media dimensione è previsto un servizio gratuito di accompagnamento per salire, scendere e cambiare treno.
Occorre annunciarsi un giorno prima della partenza per le tratte sul territorio nazionale nonché 3 giorni prima per tratte su territorio internazionale, al numero verde 800-906060 (solo da rete fissa) oppure per e-mail: SalaBlu.VERONA@rfi.it. Sono da comunicare l’orario, il numero del vagone e il numero del posto a sedere.
Allo stesso tempo, tramite il servizio, è possibile prenotare anche i biglietti riservati per persone invalide a tariffe molto vantaggiose (ad esempio tariffa super economy). Questi tuttavia sono disponibili in quantità molto limitate e perciò è consigliabile una tempestiva prenotazione.

Agevolazioni con la tessera ferroviaria mod. 28/C:
Restano in vigore le agevolazioni tramite il tesserino di colore blu mod. 28/C, rilasciato dall’Unione:
– Per i viaggi sul territorio nazionale il non vedente o l’ipovedente che viaggia da solo ottiene il 20% di sconto. In presenza di un accompagnatore la riduzione è per entrambi del 50% (si viaggia in due con un solo biglietto).
– Per i viaggi all’estero iniziati in Italia l’accompagnatore viaggia gratis. Allo sportello ferroviario deve essere richiesto un biglietto per l’andata ed, eventualmente, anche uno per il ritorno, per il minorato della vista nonché un biglietto gratuito per l’accompagnatore.
– Previa esibizione della tessera ferroviaria nei treni regionali, diretti e interregionali il biglietto può essere emesso direttamente a bordo senza dover pagare alcuna ammenda.
– Per i viaggi con “Deutsche Bahn” sulle tratte italiane, l’accompagnatore di un minorato della vista può viaggiare gratuitamente, mentre il disabile visivo, indipendentemente se da solo o con accompagnatore, deve acquistare un biglietto normale.
Per prenotazioni o ulteriori informazioni preghiamo di rivolgersi alla sede sezionale: tel. 0471 971117 oppure e-mail info@unioneciechi.it

Ricordiamo inoltre che provvediamo a pubblicare regolarmente altre novità, nonché le date di iniziative interessanti, sul nostro sito internet www.unioneciechi.bz.it

Servizio Civile Volontario: Selezione di volontari da impiegare in progetti di servizio civile in Italia, di Rita Seddio

Autore: Rita Seddio

L’UNIONE ITALIANA dei CIECHI e degli IPOVEDENTI – ONLUS – comunica che sul sito del Dipartimento della Gioventù e Servizio Civile Nazionale è stato pubblicato il “Bando per la selezione di n. 18.793 volontari da impiegare in progetti di servizio civile in Italia e all’estero”.
I progetti dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti – ONLUS prevedono l’impiego di n. 1011 volontari presso le varie Sedi dell’Unione e degli Enti partner dislocate su tutto il territorio nazionale.

I giovani interessati a tali progetti, in possesso dei requisiti previsti dal bando, possono presentare domanda redatta sull’apposito modulo (allegato 2 e 3 del bando) corredandola della documentazione prescritta e indirizzandola direttamente alla struttura dell’Unione che realizza il progetto entro e non oltre le ore 14.00 del 16 aprile 2015.

Si fa presente che:

?Gli indirizzi delle strutture presso cui inviare la domanda per partecipare alla
selezione sono indicati nei singoli progetti;
?il bando è consultabile sul sito del Servizio Civile www.serviziocivile.gov.it da cui è possibile pure scaricare e stampare il modulo per la domanda (all. 2 e 3); alla domanda dovrà essere allegata fotocopia di un documento d’identità in corso di validità;
?i requisiti e le condizioni per essere ammessi alla selezione sono quelli indicati nel bando (art. 3) e nei singoli progetti;
?le modalità per la presentazione delle domande sono indicate all’art. 4 del citato bando.

Ogni eventuale ulteriore informazione può essere chiesta direttamente alla Struttura titolare del progetto.

Donare l’infinito: Il delicato problema del rapporto costi/benefici in ambito medico, di Angelo Mombelli

Autore: Angelo Mombelli

Nel corso del convegno che si è svolto a Milano il 14 marzo u.s. e del quale ho parlato in un precedente articolo, mi ha particolarmente colpito la testimonianza di due non vedenti sottoposti all’impianto della retina artificiale. I loro resoconti e la proiezione di documentari nei quali si dimostrava quanto gli impianti fossero utili a consentire agli interessati una seppur ridotta autonomia personale, hanno stupito tutti i presenti. Uno degli intervistati ha raccontato che, potendo finalmente riconoscere la sagoma di una persona che gli è cara, istintivamente l’ha abbracciata: un comune gesto di affetto, a cui prima però non era avvezzo, proprio a causa della sua condizione visiva.
In quel contesto, il mio pensiero è andato ad un conversazione che ebbi qualche giorno prima con mio figlio, al quale spiegavo i notevoli limiti degli esiti forniti dall’impianto della retina artificiale, dovuti alla scarsezza della risoluzione dell’immagine; in quella sede, gli esprimevo la mia perplessità circa il rapporto tra costi/benefici dell’impianto: il dollaro oggi è molto forte, quindi l’acquisto del microchip necessario all’impianto supera attualmente i 120-130 mila euro. La clinica oculistica dell’Ospedale San Paolo, che vorrebbe avviare la sperimentazione della retina artificiale, è da tempo alla ricerca di fondi, che però al momento sono inesistenti: ciò rende costantemente attuale la riflessione sul rapporto costi/benefici di questo filone di ricerca.
Sull’argomento, mio figlio Massimo, alquanto polemico di natura nei miei confronti, mi ha bacchettato, ma questa volta, lo devo ammettere (e ne sono felice) aveva ragione: “Papà – mi ha spiegato, lui che è ingegnere e con la matematica ha una certa confidenza – se ad una persona che ha due decimi di vista tu migliori la qualità della visione, ottenendo tre decimi, vuol dire che hai un beneficio del 50%. Ma quando parti da zero e ottieni una visione seppur minima, non puoi calcolare una percentuale di beneficio, perché allo zero nessuna percentuale è applicabile: otterrai sempre zero. Dando qualcosa partendo da zero, otterrai un N per cento, qualcosa di non quantificabile, ovvero… un infinito”.
La sua considerazione di origine matematica mi ha lasciato a bocca aperta e mi sono reso conto che una valutazione sulla validità degli impianti di retina artificiale deve prescindere dal rapporto costi/benefici: perché il risultato, qualunque esso sia, significa “donare l’infinito” a chi ha perso per sempre quel dono inestimabile che è la vista. In quel momento, ho compreso quanto il Prof. Rossetti, Direttore della Clinica Oculistica dell’Ospedale San Paolo di Milano, aveva confidato nella riunione che con lui avevo avuto per l’organizzazione del convegno di cui ho parlato all’inizio, e cioè di essersi commosso incontrando un non vedente al quale era stata impiantata la retina artificiale; in quel momento mi ero meravigliato, poiché solitamente, per la loro attività sempre a contatto con i pazienti, i medici sono di rado coinvolti emotivamente con le vicissitudini di questi ultimi. La sua commozione mi parve un evento straordinario, ma ora ne comprendo il profondo significato.
Viviamo in un mondo nel quale le questioni finanziarie permeano ogni aspetto della quotidianità, e rischiamo di dimenticare sempre più spesso quella carica umana che dovrebbe essere alla base del rapporto tra le persone: si impegnano tante risorse in progetti inutili e di scarso valore sociale, e gli abusi che determinano sperpero e distrazione di denaro sono all’ordine del giorno. La mia sarà retorica, ma il pensiero di poter “donare l’infinito” mi pare un concetto affascinante e mi ha fatto cambiare idea sulla validità di questi nuovi interventi che non sono mera ricerca come qualcuno afferma. Grazie quindi al Professor Rossetti, e grazie anche a te, Massimo!

Centro di Documentazione Giuridica: Il reddito della casa di abitazione non incide su quello utile per la concessione degli assegni di invalidità, a cura di Paolo Colombo

Autore: a cura di Paolo Colombo

I Giudici della Corte di Cassazione con sentenza della prima sezione civile n.4674 del 17.12.2014, depositata il 9.3.2015, hanno stabilito che non conta il reddito della casa di abitazione ai fini del riconoscimento dell’assegno mensile di invalidità (L. 118/71, art. 13).
Le condizioni economiche richieste per la concessione di provvidenze ai mutilati e agli invalidi civili (in particolare per la pensione di cui all’articolo 12 della legge 118/1971 e l’assegno di cui al successivo articolo 13) sono quelle previste dall’articolo 3 della stessa legge, nella parte in cui tale disposizione ha riscritto, tra l’altro, i primi tre commi dell’art. 26 della legge 30 aprile 1969, n. 153 in materia di computo dei redditi ai fini dell’erogazione della pensione sociale, indicando espressamente l’esclusione del reddito della casa di abitazione.
E’ questo il principio espresso dalla in materia di concessione di prestazioni di invalidità civile originate da vicende nelle quali non era in contestazione il requisito sanitario, quanto, appunto, il requisito reddituale necessario per l’ammissione al trattamento.
Le prestazioni erogate agli invalidi civili, ai ciechi civili e ai sordomuti, rapportate al loro grado di invalidità, devono infatti tener conto di determinati limiti reddituali (per l’erogazione occorre, che l’interessato non superi i 4.805,19 euro annui), eccetto che nel caso di indennità di accompagnamento per ciechi e invalidi civili, di indennità di comunicazione per i sordomuti e di indennità per i ciechi ventesimisti, per le quali tali limiti non sono contemplati.
Nel caso de quo la Corte, dando torto all’lnps, ha ritenuto che il reddito della casa di abitazione non rappresentasse un onere deducibile o una ritenuta fiscale e che, di conseguenza, il reddito Irpef al lordo non comprendesse il reddito della casa di abitazione. Bisogna dunque fare una distinzione tra il reddito della persona ed il reddito imponibile, che esclude i redditi non tassabili.
Segue il testo integrale della sentenza commentata.
a cura di Paolo Colombo (coordinatore del Centro di Documentazione Giuridica)
CDG Sentenza n. 4674-2015

Una bussola per orientarsi- Il Serafico di Assisi: la risposta concreta alla disabilità plurima, di Katia Caravello

Autore: Katia Caravello

Rubrica per genitori.

In questo numero ci occuperemo ancora una volta di pluridisabilità, parlando di una struttura di eccellenza presente in Italia: l’Istituto Serafico per Sordomuti e Ciechi di Assisi.
L’Istituto Serafico di Assisi nasce nel 1871 per opera del francescano Padre Ludovico da Casoria (proclamato Santo da Papa Francesco il 23 novembre 2014) che si fece carico di accogliere bambini sordi e ciechi, da lui definiti “creature infelici e abbandonate” e da oltre 140 anni il Serafico continua la sua opera.
Questa è una realtà d’eccellenza del nostro Paese per i metodi all’avanguardia in campo medico e scientifico che ha come obiettivo la riabilitazione globale, rivolgendo attenzione a tutte le dimensioni della persona: fisica, psichica, affettiva e socio-relazionale.
L’elemento distintivo del Serafico è l’importanza della qualità della cura che si basa sul principio ispiratore “La vita prima di tutto” e che quindi predilige un intervento verso la persona: la correttezza scientifica si coniuga quindi all’amore e alla dedizione al prossimo.
In linea profonda con il messaggio di San Francesco, a cui il Serafico è legato sin dalla sua fondazione, tutto il personale è umanamente e sinceramente coinvolto nel rapporto con i ragazzi: uno dei messaggi di San Francesco è infatti che le persone sono, prima di tutto, da amare e comprendere, solo in questo modo si possono aiutare pienamente.

Il Serafico svolge attività di riabilitazione e valutazione diagnostico-funzionale integrando percorsi e competenze multi-professionali e attuando strategie terapeutiche e di follow-up.
L’equipe multidisciplinare, che fa capo al Direttore Sanitario, è costituita da: fisiatra, neuropsichiatra infantile, neurologa, psicologo clinico, psicologa sistemico-relazionale, pedagogista, assistente sociale, oculista, odontoiatra/gnatologa e, all’occorrenza, viene integrata con ulteriori professionalità. Molti i trattamenti riabilitativi erogati, tra i quali: idrokinesiterapia, rieducazione neuromotoria, posturale e ortopedica, logopedia, CAA, terapia mio funzionale, terapia delle funzioni visive e uditive, terapia occupazionale, etc.
Il qualificato team di esperti elabora un percorso riabilitativo individuale (PRI) per ottenere il massimo livello di miglioramento.
Il Serafico, inoltre, svolge una specifica attività di valutazione clinico diagnostica funzionale orientando strategie terapeutiche di follow-up e di prevenzione. La complessità dei casi trattati e l’alto livello di specializzazione, hanno permesso di raggiungere traguardi importanti nella cura e nella riabilitazione dell’età evolutiva. Da oltre 140 anni il Serafico non ha mai smesso di rinnovarsi e adattarsi alle nuove esigenze dei suoi utenti: per questa ragione oggi è possibile usufruire, di molte strumentazioni diagnostiche e terapeutiche innovative come l’EEG Holter, il Neater Eater e il Neater Arm Support, sistemi modulari progettati per favorire l’autonomia nell’alimentazione nei gravi deficit neuromotori.
I bambini e i ragazzi svolgono percorsi che coinvolgono tutte le aree di sviluppo al fine di una riabilitazione globale.
La struttura offre, oltre a quello residenziale, un servizio diurno per l’età evolutiva, che accoglie e si prende cura di bambini con disabilità complessa provenienti dal territorio umbro, principalmente dai distretti dell’Assisano e del Perugino, ma anche dagli altri distretti sia della ASL n°1 che n°2 dell’Umbria. Il Servizio viene svolto in stretta collaborazione con le equipe (UMV minori) delle ASL di appartenenza e le famiglie.
L’obiettivo è quello di portare avanti un intervento riabilitativo globale, finalizzato al massimo sviluppo possibile delle abilità del bambino nelle varie aree funzionali, integrando le diverse professionalità e discipline.
Infatti in riabilitazione in generale, ma soprattutto nell’età evolutiva, ogni dimensione dello sviluppo è strettamente collegata con le altre ed è particolarmente importante la condivisione fra tutte le figure coinvolte nella presa in carico del piccolo “utente”.
Prima di tutto, però, il bambino è un bambino, e come tale viene privilegiata, nell’approccio educativo e riabilitativo, la componente affettiva, relazionale ed anche ludica della presa in carico. Il gioco è fondamentale nello sviluppo psicofisico del bambino, anche con disabilità.
Risulta quindi di particolare importanza l’avere a disposizione spazi pensati sulla base di bisogni assistenziali e riabilitativi, costruiti con accorgimenti tecnici specifici e dotati di attrezzature studiate per affrontare al meglio le difficoltà di bambini con disabilità, ma anche belli da guardare e da vivere, all’interno dei quali sperimentare il contatto con l’ambiente e con l’altro in maniera giocosa, serena e proficua.

Un elemento importante dell’intervento riabilitativo è costituito dalla cura speciale rivolta alle famiglie dei bambini e dei ragazzi con disabilità.
Il nucleo familiare è considerato una risorsa essenziale per i miglioramenti del bambino: i genitori vengono ascoltati ed aiutati fornendo loro una guida e gli strumenti necessari per comunicare sempre meglio con i loro figli e affrontare le sfide quotidiane della disabilità. Viene garantito un sostegno psicologico costante che permetta ai genitori di affrontare le varie fasi della vita e gli eventi critici che possono sopraggiungere. All’interno dell’Istituto, “Profumo di casa” è il punto di incontro dove mamme e papà possono ritrovarsi, confrontarsi o semplicemente rilassarsi insieme.
La presa in carico della famiglia, però, non si limita all’accoglienza e alla cura dei genitori: non vengono infatti dimenticati i fratelli e le sorelle dei ragazzi disabili, che meritano altrettanta attenzione e sostegno. A loro viene offerta una consulenza psicologica che si traduce, per i più piccoli, in attività ludiche e di drammatizzazione fino ad arrivare a riflessioni frutto delle stesse esperienze e, per i più grandi, in incontri individuali e di gruppo volti al confronto, alla condivisione e all’aiuto reciproco.

Per informazioni rivolgersi a:
Istituto Serafico per Sordomuti e Ciechi
Viale Marconi 6, 06081 Assisi (PG)
Telefono: +39-075-812411 r.a. Fax: +39-075-816820.
Web: http://www.serafico.org
E-mail: info@serafico.org
Dott.ssa Katia Caravello
Psicologa-Psicoterapeuta. Opera in Lombardia nell’area della disabilità visiva, lavorando con ragazzi ciechi e ipovedenti e con i genitori. Componente del Gruppo di Lavoro per il Sostegno Psicologico ai Genitori dei ragazzi ciechi e ipovedenti.
e-mail: caravello.katia@gmail.com

Resoconto missione Congo 2015, di Ada Nardin

Autore: Ada Nardin

In continuità con la missione 2013, quest’anno la Magic amor ha deciso di proseguire gli interventi  rivolti all’INAV, l’istituto dei ciechi di Kinshasa in Repubblica Democratica del Congo, avendo lasciato in sospeso  alcune importanti consegne e ritenendo opportuno confermare la mia presenza al fine di effettuare il necessario follow up.
Gli obiettivi principali erano i seguenti:
in primo luogo consegnare sia il materiale da me ricevuto nel corso dei due anni successivi al precedente viaggio, sia  quello che da tempo giaceva all’interno del container bloccato a 300 km dalla capitale a causa di pretestuosi cavilli burocratici.
In secondo luogo si è ravvisata la necessità di effettuare un’ulteriore sessione di formazione rivolta al personale del centro.
Sin dal mio arrivo all’InAv (Istituto, ho potuto rendermi conto piacevolmente che si sono verificati dei cambiamenti in meglio: la struttura è stata riammodernata e resa maggiormente accogliente, sicura e pulita, e, soprattutto, sono stati attivati alcuni corsi di formazione continua per tutti i dipendenti, ivi compresi quelli appartenenti ai 26 centri affiliati all’istituto operanti nelle popolose periferie della città.
Il nuovo Direttore Generale mi ha inserita volentieri nel ben strutturato programma di formazione continua che prevede 4 pomeriggi a settimana, ciascuno dei quali dedicato alle diverse figure presenti: personale amministrativo, docenti, inquadratori, e responsabili dei 26 centri periferici.
La richiesta, proprio perché giunta dal dirigente scolastico e non da me, mi ha resa particolarmente orgogliosa in quanto in passato un simile atteggiamento propositivo  sembrava essere quasi inconcepibile.
Con enorme soddisfazione ho appreso che il programma di formazione continua ha avuto inizio dopo la mia partenza nel 2013, dato che sta a significare che sono riuscita nell’intento di  trasferire un metodo in grado di fare sistema, quindi  non più legato all’improvvisazione.
Ho dunque avuto l’importante occasione di verificare le competenze acquisite dal personale formato due anni orsono, e di entrare in contatto con figure professionali che, per mancanza di tempo o pianificazione, non era stato possibile preparare nel corso della prima missione.
In merito al materiale ancora da consegnare, oltre a quello tiflodidattico e musicale come compassi, diapason, tavole a rilievo per il riconoscimento tattile di Braille e figure varie, erano presenti dispositivi informatici quali uno scanner, una stampante braille, ed un display Braille che, connessi ed installati al computer precedentemente portato, potranno costituire il futuro centro stampa della scuola.
Sono stati altresì recapitati 120 bastoni bianchi telescopici messi a disposizione dall’Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti onlus, dono molto gradito in quanto esiste una vera penuria di ausili per la mobilità.
Al mattino ho assistito alla formazione in orientamento e mobilità effettuata dagli assistenti formati nel 2013 a beneficio dei ragazzi più grandi e degli adulti che hanno perso la vista da poco, potendo così verificare l’efficacia degli insegnamenti precedentemente impartiti ed apportare alcuni piccoli correttivi.
Al pomeriggio mi sono dedicata alla formazione frontale in aula, differenziata a seconda della tipologia di dipendenti, ma comunque imperniata sulla percezione della realtà da parte dei ciechi ed ipovedenti tramite i sensi extravisivi, sull’impiego delle tecnologie assistive, sulle tecniche di orientamento e mobilità e su quelle per accompagnare correttamente un privo della vista.
Inoltre ho stimolato dibattiti sugli aspetti caratteriali ed emotivi, discussioni ricche di spunti  da cui sono emerse molteplici difficoltà espresse dal personale nel rapportarsi con gli utenti non vedenti a causa delle loro peculiarità caratteriali e non solo.
Le domande erano incentrate su questioni delicate quali segnalare con la dovuta delicatezza ma decisione la trascuratezza nella cura della persona; come insegnare a gestire la casa e la cucina; come contenere l’aggressività nelle richieste continue di aiuto e, a volte, di denaro; come porsi di fronte alla sfiducia dei disabili visivi nei confronti dei colleghi vedenti.
Ho quindi suggerito di non esitare a fornire risposte, magari scomode, ma giustamente severe verso richieste improprie, di attivare corsi di autonomia personale e di economia domestica, di coinvolgere maggiormente le famiglie nel processo di emancipazione dei loro cari.
In conclusione ho proposto un giorno supplementare da dedicare all’attività fisica, stranamente negletta in un continente pieno di atleti, proposta che alcuni insegnanti ed assistenti hanno accolto con entusiasmo.
Ho illustrato e fatto eseguire esercizi di stretching e a corpo libero, andature ed allunghi e corsa con guida, mostrando che, con i dovuti accorgimenti di sicurezza, anche chi non vede può compiere ogni genere di attività, anche agonistica.
A tal proposito ho accennato agli sport praticati da ciechi ed ipovedenti ed ho appreso che alcuni ragazzi giocano a calcio e a goalball, anche se in numero limitato a causa del timore di farsi male.
A titolo meramente esemplificativo, ho eseguito una piccola dimostrazione della corsa sulle basi nel gioco del baseball giocato da ciechi, disciplina adattata in Italia agli inizi degli anni 90, che ha destato autentica curiosità negli insegnanti ed assistenti.
Durante la settimana ho incontrato il segretario generale del ministero degli affari sociali a cui ho ribadito l’importanza di sostenere economicamente l’INav e soprattutto di sensibilizzare la popolazione congolese tramite l’impiego di pubblicità progresso su aspetti concernenti la produttività dei disabili visivi, seriamente discriminati a causa della loro condizione.
Ho chiesto di rimediare alla carenza di semafori in città, grave mancanza che mette in pericolo i pedoni in genere e quelli ciechi in specie i quali vanno salvaguardati anche a causa della scarsa o nulla attenzione degli automobilisti in corsa.
Dai risultati ottenuti e dai commenti entusiastici dei docenti ed assistenti formati, posso ritenere la missione 2015 completamente riuscita e, a meno che la mia presenza non verrà richiesta per altre motivazioni, conclusa.
L’associazione magic Amor ringrazia i donatori privati che mi hanno consentito di rifornire di materiale didattico l’istituto, l’unione Italiana Ciechi e Ipovedenti che ha donato i bastoni bianchi, la sede provinciale di Genova ed il Consiglio regionale della Liguria che hanno contribuito all’acquisto del mio biglietto aereo e alle spese di soggiorno, e naturalmente l’INAV tutto che mi ha permesso di entrare nella sua vita organizzativa.
Ada Nardin

Siena: Lettera aperta ai disabili visivi della provincia di Siena in vista dell’assemblea sociale, di Massimo Vita

Autore: Massimo Vita

Riceviamo e volentieri pubblichiamo:

Gentili responsabili delle redazioni in indirizzo,
vi prego caldamente di voler dare spazio a questa lettera che riporto di seguito per informare tutti i disabili visivi della nostra provincia in merito all’attività della nostra sezione provinciale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti.

Lettera aperta agli amici con disabilità visiva in vista dell’assemblea sociale della sezione di Siena dell’unione Italiana dei ciechi e degli Ipovedenti ONLUS

Cari amici,
mentre mi ritrovo a preparare le ultime cose in vista dell’assemblea sociale che svolgeremo domenica prossima 15 marzo presso l’Orto De’ Pecci a Siena alle ore nove, con la mente impegnata a pensare anche alla giornata conclusiva della settimana mondiale di prevenzione del glaucoma, che terremo domani presso il policlinico Lescotte, ho pensato di scrivere a tutti voi servendomi degli organi di informazione per alcune riflessioni sulla nostra categoria e su quanto la nostra sezione fa per tutti noi.
Io e i miei colleghi del consiglio sezionale ci ripresentiamo all’assemblea per lasciarci giudicare e questo in vista del rinnovo delle cariche sociali.
Presentiamo un rendiconto di cinque anni che sono trascorsi tra mille difficoltà ma che ci hanno portato anche delle innegabili soddisfazioni.
Le nostre azioni sono state mirate alla rappresentanza ma anche alla fornitura di servizi alla categoria e possiamo dire che tutti noi siamo un po’ meno soli, un po’ più conosciuti e certamente più rispettati.
Tutti gli enti pubblici hanno dovuto in qualche modo occuparsi della categoria tenendo conto di ogni singola persona con i suoi bisogni, le sue capacità e i suoi diritti.
Forse non siamo stati capaci di raggiungere tutti i disabili visivi e anche per questo ho deciso di inviare questa nota a mezzo stampa.
Invito tutti coloro che hanno problemi di disabilità visiva ad avvicinarsi alla sezione perché se riusciremo a ritrovarci tutti insieme potremo essere più forti e quindi più ascoltati da chi per definizione si deve occupare dei cittadini.
Insieme si vivono meglio anche le difficoltà della nostra patologia e si riesce a trovare quelle risorse che, se si vive chiusi in se stessi, non si trovano.
L’associazione è come una famiglia e in questo modo va vissuta per farla crescere in qualità e quantità.
Se volete contattarci rivolgetevi al numero: 057746181 cell. 3394581400
oppure scriveteci all’e-mail: presidenteuicsi@gmail.com
oppure visitate il nostro sito:
www.uicisiena.org
Un invito lo rivolgo ai cittadini che avranno la ventura di leggere questo mio scritto.
Guardatevi intorno e se conoscete un amico o un vicino con problemi di vista, segnalate la nostra organizzazione.
Se avete la possibilità di donare un’ora del vostro tempo impegnato, pensate alla nostra organizzazione. Se Potete sosteneteci con le vostre donazioni o con i vostri lasciti.
Se ritenete che la nostra azione abbia una valenza sociale donateci il vostro cinque per mille con il nostro codice fiscale:
80002240523
Chi volesse partecipare alla nostra assemblea, può farlo senza alcun impegno ma solo per conoscerci.
Vi lascio, amici e cittadini, con un cenno di speranza:
il futuro è nelle nostre mani, è dentro di noi. Facciamo in modo di essere protagonisti del nostro futuro; non deleghiamo agli altri quello che potremmo fare noi e certamente e saremo più soddisfatti.

Massimo Vita