Opinioni dei lettori: Oggi si riunisce la Direzione, di Massimo Vita e Maurizio Albanese

Autore: Massimo Vita e Maurizio Albanese

17 luglio 2014

Mi lasciano perplesso due argomenti:
le perizie estimative sugli immobili della sede centrale a Roma e le richieste di chi gestisce tirreni a.
Se si richiedono perizie estimative, vuol dire che si ha in mente la possibilità di alienare un bene o per fare cassa o per reinvestire per migliorare lo stato patrimoniale e l’organizzazione strumentale.
Penso che alienare dei beni in pieno centro storico a Roma sia una follia soprattutto a pochi mesi dal congresso e quindi dal vero cambiamento della nostra organizzazione.
Spero che Mario ci dica di più a questo riguardo.

Per Tirrenia, mi pare che già in altri momenti si sia fatta qualche concessione al gestore e mi chiedo se il contratto stipulato non fosse troppo duro per il gestore e lui ho ha accettato sapendo che a posteriori avrebbe avuto delle deroghe.
Anche qui spero che il resoconto sia poco stringato.
Faccio una proposta: perché i lavori della Direzione non si fanno aperti al pubblico e quindi trasmessi su “Parla con l’Unione”?
Sarebbe un bel segnale.
Il rinnovamento sta nelle grandi scelte e non nei piccoli gesti.

Massimo Vita
Anche io penso che prendere in esame oggi la possibilità di alienare un bene come via Borgognona che da sempre è stata la sede centrale della nostra associazione, non sia una buona idea. Ma vanno considerate anche le motivazioni che spingono la presidenza nazionale a prendere una decisione in tal senso. Sono certo che Mario ci chiarirà quali sono state le motivazioni che lo hanno spinto in questa eventuale proposta.
Per quanto attiene il Centro di alta specializzazione, ricordo che a Genova, si manifestò uno schieramento quasi unanime nel dichiarare non sostenibile la realizzazione di tale Centro. Ricordo che lo stesso Mario Barbuto, in quella occasione, rivolse a Tommaso Daniele un appello al fine di desistere da tale proposito. Non penso che oggi si possa cambiare posizione, salvo il presentarsi di nuovi eventi che giustifichino tale inversioni di marcia

Maurizio Albanese

Una bussola per orientarsi- La legge 104 del 1992 e il quadro dei diritti dei disabili e dei loro familiari, di Paolo Colombo

Autore: Paolo Colombo

Rubrica per Genitori

Una delle tante difficoltà che deve affrontare il genitore di una persona con disabilità è quella di conciliare lavoro e cura del figlio. Sappiamo bene quanto sia complicato muoversi nell’intricato mondo delle leggi e dei regolamenti e, di conseguenza, quanto sia difficile conoscere quali diritti si possono esercitare.
E’ per questo motivo che abbiamo chiesto all’avv. Paolo Colombo, quale responsabile del Centro di Documentazione Giuridica dell’UICI, nonché componente della Direzione Nazionale, di aiutarci a comprendere la legge 104 del 5 febbraio 1992 (Legge-quadro per l’assistenza , l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate). Quella di oggi è solo la prima tappa del nostro viaggio alla scoperta di questa importante direttiva.

La legge 104 del 1992 e il quadro dei diritti dei disabili e dei loro familiari
La Legge 5 febbraio 1992, n. 104 “Legge-quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate.” prevede specifici diritti in favore delle famiglie con disabili.
I diritti previsti da tale legge così come modificati dalla successiva normativa, attualmente vigente, vengono schematicamente rappresentati nelle pagine che seguono, ponendo particolare risalto ai benefici che la normativa riconosce ai lavoratori, genitori di disabili.
– Prima parte-
Per i genitori di figli disabili le più ampie previsioni di tutela della legge sui congedi parentali hanno assorbito alcune agevolazioni previste dalla legge numero 104 del 5 febbraio 1992.
Già la legge 104/92 (vedi poi anche la legge 53/00) aveva previsto per la lavoratrice madre, o in alternativa per il padre, anche adottivi, di minore con handicap accertato dai competenti organi (2) e non ricoverato in istituti specializzati a tempo pieno(3) (ivi compresi i ricoveri in strutture adibite all’accoglimento degli handicappati seppur come centro riabilitativo diurno), il diritto al prolungamento sino a tre anni del periodo di astensione facoltativa dal lavoro oppure, in alternativa, due ore di permesso giornaliero retribuito sempre sino al compimento del terzo anno di vita del bambino. Il permesso è raddoppiato in caso di due figli con handicap (Cassazione sezione lavoro – sentenza 4623/10).
L’articolo 33 del D.Lgs. 151/2001 stabiliva che nel caso di minore con handicap in situazione di gravità (accertata ai sensi dell’articolo 4 comma 1 della legge 104/1992) i genitori avesssero diritto al prolungamento sino a tre anni di vita del figlio del congedo parentale, indipendentemente dal diritto dell’altro genitore, a condizione che il bambino non fosse ricoverato a tempo pieno presso istituti specializzati. Con la modifica al comma 1 dell’articolo 33 del D.Lgs. 151/2001 la madre o in alternativa il padre hanno diritto al prolungamento del congedo parentale sino al compimento dell’ottavo anno di vita del bambino con handicap per un periodo complessivo non superiore ai tre anni (circolare n.32/2012 dell’INPS) ; inoltre viene esteso anche quando il bambino sia ricoverato a tempo pieno presso istituti specializzati purchè sia richiesta dai sanitari la presenza del genitore.Il prolungamento decorre dal termine del periodo corrispondente alla durata massima del congedo parentale spettante al richiedente (vedi messaggio INPS 22578/2007):
alla madre, trascorsi 6 mesi dalla fine del congedo di maternità
al padre, trascorsi 7 mesi dalla data di nascita del figlio
al genitore solo, trascorsi 10 mesi decorrenti:
a) in caso di madre “sola”, dalla fine del congedo di maternità
b) in caso di padre “solo”, dalla nascita del minore o dalla fruizione dell’eventuale congedo di paternità.
In base all’articolo 24 della legge 183/2010 i genitori alternativamente possono fruire anche in alternativa al congedo parentale o ai riposi retribuiti (art.42 comma 1 DLgs 151/2001) dei 3 giorni di permessi mensili.
Tale diritto va riconosciuto anche in favore dei genitori con figlio handicappato in situazione di gravità (circolare INPS numero 155/2010 punto2.2).

AGEVOLAZIONI  previste dalla legge 104/1992 modificate dal D.Lgs.119/2011 I genitori, anche adottivi, con bambini fino a tre anni di età hanno la possibilità di fruire in alternativa, dei tre giorni di permesso mensile, ovvero delle ore di riposo giornaliere, ovvero del prolungamento del congedo parentale;
genitori, anche adottivi, con bambini oltre tre anni e fino agli otto anni di vita possono beneficiare, in alternativa, dei tre giorni di permesso mensile, ovvero del prolungamento del congedo parentale;
i genitori, anche adottivi, con figli oltre gli otto anni di età possono fruire dei tre giorni di permesso mensile
circolare INPS numero 32/2012 e circolare Funzione Pubblica numero 1/2012
PERMESSI ASSISTENZA DISABILI e ALTRI PERMESSI e FERIE
Nel caso il dipendente usufruisca di altri permessi (permesso sindacale, maternità, malattia o altro), i permessi per l’assistenza a disabili ex lege 104/1992 non vanno riparametrati in quanto si tratta di assenze giustificate, riconosciute per legge come diritti spettanti al lavoratore.
Anche la fruizione delle ferie non può incidere sul godimento dei permessi dei tre giorni mensili per l’assistenza al disabile in stato di gravità e ogni eventuale riparametrazione in base alle ferie usufruite nel mese è inammissibile.
Differente è invece il caso in cui il dipendente avanzi l’istanza ex lege 104/1992 per la prima volta nel corso del mese.
Ministero del Lavoro – Interpello numero 21 del 16 giugno 2011 e Interpello numero 24 del 1 agosto 2012
PERMESSI ORARI E GIORNALIERI
IN RELAZIONE AL TIPO DI RAPPORTO DI LAVORO TIPO
DI RAPPORTO
DI LAVORO PERMESSI ORARI
DIPENDENTE DISABILE
(2 ore) PERMESSI GIORNALIERI e ORARI
3 giorni o 18 ore mensili
DIPENDENTE DISABILE
oppure
DIPENDENTE CHE DA ASSISTENZA
A UN DISABILE PART TIME
ORIZZONTALE Fino a 6 ore
di prestazione
lavorativa:
ridotto a 1 ora
Oltre 6 ore
di prestazione
lavorativa:
intero: 2 ore I tre gg di permesso mensile spettano per intero, mentre, in alternativa, i permessi orari di 18 ore sono ridotti sulla base della percentuale di prestazione lavorativa.
Esempio:
nel caso di percentuale pari al 75% (5 ore e24 minuti al giorno) spettano:

3gg
– oppure
il 75% di 18 ore corrispondenti a 13 ore e 30 minuti PART TIME
VERTICALE
con prestazione
lavorativa
concentrata in
alcuni mesi con
presenza dal lunedì
al venerdì Intero: 2 ore I tre gg di permesso mensile o, in alternativa, i permessi
orari di 18 ore, spettano per intero.
Esempio:
prestazione lavorativa prevista per sei mesi l’anno (consecutivi o non ):

3gg
– oppure
18 ore nel mese in cui viene resa la prestazione PART TIME
VERTICALE
con prestazione
concentrata su
alcune settimane
del mese o alcuni
giorni della
settimana Intero: 2 ore I tre gg di permesso mensile o in alternativa, i permessi orari di 18 ore, sono ridotti sulla base della percentuale di prestazione lavorativa nel mese di riferimento.
Esempio 1:
prestazione lavorativa nel mese pari al 50% (come nel caso di settimane alterne):

1 giorno
– oppure
50% di 18
ore pari a 9 ore
Esempio 2:
prestazione lavorativa nel mese pari
al 40% (come nel caso di presenza 2gg a settimana):

1 giorno
– oppure
il 40 % di 18 ore pari a 7 ore e 12 minuti PART TIME
MISTO
(combinazione di
verticale ed
orizzontale), con
prestazione
concentrata in
alcuni giorni o
settimane del mese,
ad orario ridotto Fino a 6 ore
di prestazione
lavorativa:
ridotto a 1 ora
Oltre 6 ore
di prestazione
lavorativa:
intero: 2 ore I tre gg. di permesso mensile si riducono sulla base della
percentuale della componente verticale, mentre, in alternativa, i permessi orari di 18 ore si riducono sulla base della percentuale della componente orizzontale.
Esempio:
prestazione su 4 gg a settimana (componente verticale 80%),
con orario ridotto a 5 ore al giorno (componente orizzontale = 69.49%), si ha diritto:
all’80% di 3gg = 2
– oppure
al 69.49%. di 18 ore = 12 ore e 30 minuti  Avv. Paolo Colombo
Responsabile Centro di Documentazione Giuridica “G. Fucà”
cdg@uiciechi.it

 

Accessibili i  bancomat di Poste Italiane, di Luciano Paschetta

Autore: Luciano Paschetta

“E’ stata una grossa soddisfazione prelevare per la prima volta da un ATM di Poste Italiane, realmente dal mio conto e in piena autonomia.”
Questo il commento di Nunziante Esposito, uno dei nostri soci, che da sempre  collabora  come volontario nella commissione OSI (Osservatorio Siti Internet) dell’U.I.C.I. alla diffusione della “cultura dell’accessibilità”.
Venerdì 18 u.s. , conclusi i test di prova, egli ha avuto modo di verificare  il risultato del suo lavoro di collaborazione con Poste Italiane  per rendere accessibili ai disabili visivi gli oltre 7.000 bancomat delle Poste. Questo è un grande passo avanti per la nostra autonomia se si tiene conto che i bancomat di PI sono distribuiti capillarmente su tutto il territorio nazionale compresi i piccoli comuni , là dove le banche non sono presenti.
A presto una nota informativa di “istruzioni per l’uso”.

Luciano Paschetta

 

Torino: Attività sezionali, Redazionale

Autore: Redazionale

Riceviamo e trasmettiamo

COMUNICATI DEL 14/07/2014
1) Riunione Consiglio Provinciale UICI Torino
2) Sportello di Consulenza Psicologica
3) Riunione del Consiglio Regionale UICI del Piemonte
4) Attività della Polisportiva per la prossima stagione
5) Raccolta occhiali usati
6) Nuovi responsabili provvisori accompagnamenti UNIVoc
7) Calendario delle Attività del Circolo dell’Amicizia

Riunione Consiglio Provinciale UICI Torino Informiamo i soci che Mercoledì 23 Luglio 2014 alle ore 16,30 è convocato il Consiglio Provinciale della nostra sezione UICI. L’ordine del giorno sarà consultabile sul sito della sezione e sulla bacheca della segreteria presso i nostri uffici.
Sportello di Consulenza Psicologica
All’UICI Torino è attivo il servizio di consulenza psicologica gratuita per soci e famigliari

Cecità e ipovisione sono mondi complessi e vasti, fatti di mille sfumature, in generale poco conosciuti e difficili da affrontare; un’importante riduzione della capacità visiva, specie quando avviene in età adulta e in modo repentino, costringe alla costruzione di una nuova identità della persona, passo che coinvolge non solo il soggetto stesso, ma l’intero nucleo famigliare.
Per questo desideriamo informare che l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Torino ha predisposto uno sportello di ascolto psicologico rivolto ai soci residenti nella provincia di Torino aperto anche ai famigliari, attività inserita nel progetto “Tempo… per una vita migliore: nuove esperienze!” finanziato dalla Fondazione CRT. La Dott.ssa Federica Ariani, psicologa, potrà ricevere in sezione tutti coloro che ne faranno richiesta, per alcuni colloqui finalizzati a fornire un sostegno e – qualora risultasse necessario – porre le basi per un successivo intervento di supporto psicologico, da effettuare attraverso la presa in carico al servizio di riabilitazione visiva di tipo sociale erogato dal Centro di Riabilitazione Visiva dell’Ospedale Oftalmico.
Lo sportello di consulenza psicologica riceverà ogni martedì a partire dal mese di luglio. Se siete interessati lasciate il vostro recapito telefonico alla signora Gianna contattando lo 011/535567: verrete ricontattati direttamente dalla dottoressa Ariani per tutte le informazioni del caso ed eventualmente fissare un primo appuntamento.

Riunione del Consiglio Regionale UICI del Piemonte Il Consiglio Regionale del Piemonte dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti onlus si riunirà a Torino sabato 19 Luglio 2014 alle ore 9.30 presso la propria sede in Corso Vittorio Emanuele II n. 63. Sarà possibile consultare l’ordine del giorno nella bacheca della segreteria UICI Torino o sul sito www.uictorino.it.

Attività della Polisportiva per la prossima stagione La Polisportiva, al fine di poter meglio pianificare e programmare le proprie attività future, chiede cortesemente a tutti gli interessati ai corsi che di seguito elencheremo di iscriversi, possibilmente entro il mese di luglio, versando almeno una caparra che sarà restituita se il corso prescelto non venisse avviato per carenza di iscritti. I costi potrebbero subire lievi variazioni rispetto all’anno sportivo appena concluso. Luoghi ed orari dovrebbero essere invariati.

Elenco corsi:
– ginnastica GAG alla Palestra Guastalla;
– nuoto e acquagym alla Piscina Parri;
– tango in via Nizza con 2 corsi il lunedì, uno per gli esperti e il secondo per i principianti;
– danza del ventre in via Nizza;
– danze caraibiche in via Nizza.
Per le iscrizioni ed eventuali info rivolgersi il mercoledì e venerdì pomeriggio alla nostra Polisportiva telefonando al numero 011/535567.

Raccolta occhiali usati
Dopo la positiva esperienza in occasione di “Un giorno per la vista”, giornata di prevenzione svoltasi in Piazza Castello il 5 aprile scorso, l’UICI Torino continua a collaborare con il Lions Club Futura Valentino, e ancora una volta per un nobile scopo. Da oggi è possibile consegnare nella nostra sede di Corso Vittorio Emanuele II n. 63 gli occhiali usati di qualsiasi tipo, che verranno poi trattati dal laboratorio di lavaggio, scelta, catalogazione e preparazione gestito dai Lions che, una volta ripristinati, provvederanno a distribuirli nelle zone più disagiate del mondo e nei Paesi in via di sviluppo.

Nuovi responsabili provvisori accompagnamenti UNIVoC
L’UNIVoC comunica che per il servizio di accompagnamento ci si potrà rivolgere alla signora Laura, dalle ore 10.00 alle ore 12.00 e dalle ore 15.00 alle ore 19.00 dal lunedì al venerdì, telefonando al numero 011/859523 o cellulare 333/7773309 oppure alla signora Stefania al numero 338/3173605.

Calendario delle attività del Circolo dell’Amicizia tra Ciechi e Vedenti Il Circolo dell’Amicizia tra ciechi e vedenti con sede presso la Famija Turineisa in Via Po 43 a Torino comunica il programma delle proprie attività:

Mercoledì 16 luglio- SERATA DEL GELATO
Poiché avete apprezzato in altre occasioni il luogo ed il servizio, ci troviamo tutti alla GELATERIA RE SOLE di Corso Moncalieri n.349/A, alle ore 21, per gustare le tante prelibatezze che ci proporranno.

Lunedì 21 luglio- RIUNIONE DEL CONSIGLIO DIRETTIVO

Mercoledì 23 luglio- SERATA DELL’ARRIVEDERCI
Vi aspettiamo alle ore 21 per scambiarci gli auguri di buone vacanze alla BOCCIOFILA di Corso Siracusa n. 209/3 con un buon brindisi. Desidereremmo fare anche una cenetta nello stesso luogo, alle 19,30, valutando le vostre prenotazioni. Il costo è di 15 € adesioni da Vito e Rina.

Mercoledì 30 luglio IL CIRCOLO RIMANE CHIUSO
Ci rivedremo quindi un pomeriggio di agosto in centro, di cui vi daremo comunicazione in tempo utile.
Si prevede per mercoledì 3 settembre una SERATA LIBERA con le Vostre impressioni ed avventure dei viaggi e vacanze che avete fatto. Auguriamo fin d’ora un periodo di ferie in riposo e serenità, in attesa di ricominciare con entusiasmo i nostri incontri del mercoledì.

Salerno: Pollica, l’Uici per il terzo anno propone in collaborazione con il Museo del mare di Pioppi visite guidate al buio; si comincia il 2 agosto alle 20.30, di Vincenzo Massa

Autore: Vincenzo Massa

Una bella e grande soddisfazione ritornare a Pollica per rifare l’iniziativa delle visite al buio al museo del mare al castello Vinciprova della frazione Pioppi. Gli amici dell’Unione Italiana Ciechi ricorderanno bene questa località poiché nel 2010 proprio Pioppi e la sede del Museo furono tappa dell’ultimo raid in pedalò svoltosi in Campania. Il ricordo commosso va al sindaco Angelo Vassallo che aderì per la seconda volta, dopo l’edizione del 2005, a che la manifestazione dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti consentisse la fermata in due tappe alla manifestazione nazionale. Questa splendida amicizia e collaborazione non ha mai avuto fine, ed oggi, per il terzo anno, grazie alla sensibilità del direttore del museo del mare, dell’amministrazione comunale di Lega Ambiente e della grande disponibilità del nostro dirigente prof. Pasquale Mondelli a partire dal 2 agosto prossimo saranno riproposte le visite al buio presso il museo del mare. L’appuntamento sarà bisettimanale, visto il successo e le richieste di partecipazione dello scorso anno, e si svolgeranno nei giorni di martedì e sabato alle 20.30.
La visita guidata dal prof. Mondelli consentirà ai partecipanti di poter visitare al buio le tre sale del museo ed in un percorso a ritroso partendo dalla terza usare l’olfatto per provare a riconoscere odori e profumi presenti, nella seconda la possibilità di toccare oggetti legati al mare mentre nella prima un tuffo con le mani per scoprire le sorprese della vasca tattile. Facendo un’esperienza unica ed esaltante che lo scorso anno ha affascinato grandi e piccoli. La grande passione e competenza del prof. Mondelli consente all’Unione Italiana Ciechi di Salerno di poter far conoscere le azioni promosse dal nostro ente non solo in ambito territoriale ma anche in quello nazionale, considerato che i partecipanti sono in grande maggioranza turisti provenienti da svariate regioni, attraverso la testimonianza diretta di questo dirigente animato dalla voglia di dare luce attraverso le parole al buio che molto spesso ci fa dimenticare quanto siamo fortunati.
Appuntamento, dunque, dal 2 agosto alle 20,30 e per tutti i martedì e i sabato del mese di agosto alle 20.30 per scoprire le bellezze del museo del mare, poter visitare questi posti incantevoli ricchi di sole, mare e tanta opportunità culturali e gastronomiche. Le visite per sera saranno 3 ed i gruppi ospitati non potranno superare le 15 unità per cui è consigliabile prenotare.
Per info e prenotazioni chiamare il museo del mare allo 0974/905059-3381596904 o scrivi a info@museovivodelmare.it.

Il Presidente U.I.C.I. Salerno
VINCENZO MASSA

Napoli: Dalla tavoletta braille alle carte da gioco, di Mario Mirabile

Autore: Mario Mirabile

Incontro con i ragazzi del campo estivo-educativo dell’Istituto Don Orione
Il giorno 17 luglio scorso, 40 ragazzi di età compresa tra i 7 e i 13 anni hanno visitato i locali associativi dell’Unione Ciechi di Napoli. La visita è stata organizzata nell’ambito delle attività del campo estivo/educativo dell’Istituto Don Orione di Ercolano. I ragazzini, accompagnati dagli animatori del campo estivo, sono stati accolti da alcuni dirigenti e volontari della Sezione partenopea i quali, coadiuvati dalla responsabile del locale Centro di Consulenza Tiflodidattica Carmela Nevano, hanno introdotto loro nel mondo della disabilità visiva. Mostrando ai ragazzi i principali ausili tiflotecnici e tiflodidattici, dalla tavoletta alla dattilobraille, dal computer munito di sintesi vocale al telefonino, dai libri tattili ai principali ausili che favoriscono l’autonomia personale e la mobilità dei non vedenti e degli ipovedenti, i ragazzi sono stati introdotti in una realtà a loro sconosciuta. Durante l’incontro sono state illustrate le differenze tra cecità ed ipovisione; è stato spiegato come un disabile visivo possa avere una mobilità autonoma; come questi possa accedere all’istruzione, alla formazione professionale, al mondo del lavoro e più in generale, come possa integrarsi a pieno nella società svolgendo praticamente una vita “normale”. I ragazzi, i quali hanno partecipato attivamente all’incontro facendo molte domande interessanti, sono rimasti esterrefatti quando sono stati mostrati loro le carte da gioco, la dama, gli scacchi e su tutti il pallone da calcio sonoro. E proprio la possibilità per i non vedenti di fare sport è stato forse l’argomento che ha più di tutti attirato l’attenzione dei ragazzi, suscitando grande curiosità e per alcuni, addirittura incredulità. L’iniziativa raccontata rientra tra quelle messe in campo dalla Sezione UICI di Napoli per cercare di far conoscere la disabilità visiva all’intera cittadinanza.

Mario Mirabile

‘Il Sogno di Omero”, di Silvia Luzi

Autore: Silvia Luzi

Il primo film documentario che trasforma in immagini i sogni dei ciechi inaugura la sua campagna di finanziamento sulla piattaforma di crowdfunding Indiegogo.

Mercoledì 25 giugno 2014 –
Cosa sogna chi vive nel buio perenne? Quali colori, immagini e figure popolano il suo inconscio onirico?
É partita la campagna di crowdfunding sulla piattaforma mondiale Indiegogo per sostenere il documentario diretto da Emiliano Aiello e prodotto dalla Tfilm e dal Centro Produzione Audiovisivi dell’Università Roma Tre.

Il Sogno di Omero racconta il momento che ci rende uguali e indifesi alla stessa maniera, vedenti e non vedenti, trasformando in immagini i sogni di chi può vedere solo durante il sonno profondo.
Una ricerca rivoluzionaria condotta dagli scienziati del Laboratorio del Sonno della Facoltà di Medicina dell’Università di Lisbona ha recentemente provato che i sogni dei ciechi dalla nascita sono identici a quelli di chi può contare sulla vista. Finora si riteneva che i ciechi congeniti non avessero lo stesso immaginario durante i sogni, ora invece è possibile dire il contrario: i non vedenti sognano colori, figure umane, paesaggi naturali. La fase REM è il non-luogo dove avviene questo incantesimo.

Emiliano Aiello, regista romano, da molti anni porta avanti il progetto di realizzare un film che narri la vita dei non vedenti. Non la quotidianità, ma qualcosa di più intimo come solo i sogni possono essere. Partendo dallo studio portoghese e da un’ulteriore ricerca realizzata dall’Università di Bologna, il regista è riuscito ad entrare nei sogni di cinque persone cieche dalla nascita, attraverso dei diari incisi su un registratore. Ogni mattina, per quattordici mattine, i cinque protagonisti del film si sono svegliati e hanno inciso su un nastro il loro ultimo sogno.

Nasce così Il Sogno Di Omero, un documentario audace e poetico che per la prima volta sovverte l’ordine dei sensi, dando forma alle immagini oniriche di chi vive nel buio e permettendo agli altri, ai vedenti, di esplorare un mondo sconosciuto.
La scelta del titolo non è casuale: Omero è il primo a scrivere e a parlarci dei sogni. Per la cultura occidentale è un uomo cieco dalla nascita, ma è custode di uno degli immaginari più ricchi e vividi della storia dell’umanità.

La struttura narrativa del documentario, ispirata all’Odissea, si snoda attraverso il lungo viaggio che fa Gabriel, uno dei protagonisti, per ritornate a casa. Un’esplorazione attraverso i suoi sogni e attraverso quelli degli altri personaggi (Domenico, Daniela, Fabio e Rosa) che di volta in volta incontrerà e che rappresentano le figure cardine dell’epopea omerica. Cinque vite come fossero capitoli di un unico libro, cinque diari orali incisi al risveglio che pongono interrogativi sulle distanze, sulle diversità, sull’empatia.

La realizzazione di un progetto ambizioso come Il Sogno Di Omero è supportata dal Centro Produzione Audiovisivi dell’Università Roma Tre e dalla casa di produzione indipendente Tfilm, che ha già all’attivo titoli presenti nei principali Festival di Cinema italiani e internazionali.

La scelta di avviare una campagna di crowdfunding attraverso la piattaforma Indiegogo è dettata dalla volontà di essere totalmente indipendenti e dall’intenzione di coinvolgere il pubblico sin dalla fase produttiva del film. Attraverso le donazioni on line infatti sia i singoli, sia le associazioni, potranno sostenere un progetto bello e unico nel suo genere, ma anche intervenire attivamente discutendo con il regista sulle sue scelte artistiche.
La campagna di raccolta fondi per realizzare Il Sogno di Omero si rivolge a tutti e si concluderà il 17 agosto 2014.

Su www.tfilmprod.com trailer, immagini e link per le donazioni alla campagna Indiegogo.

Il Sogno di Omero è anche su Facebook con i personaggi, il back stage e le curiosità.
Ufficio Stampa Tfilm Produzioni
Silvia Luzi tfilm.silvia@gmail.com
www.tfilmprod.com
twitter: @Tfilmprod
skype: settegazze

 

Istruzione: MIUR, Giannini incontra le Federazioni delle Associazioni delle persone con disabilità, di Luciano Paschetta

Autore: Luciano Paschetta

Incontro tenutosi il 15 luglio u.s. tra il Ministro Giannini e le delegazioni della FAND e della FISH sulla proposta di legge formulata dalle due Federazioni, dove
la delegazione della FAND era formata dai nostri due responsabili dell’istruzione: Salvatore Romano e Luciano Paschetta.

Il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Stefania Giannini, ha incontrato al Miur i rappresentanti delle Federazioni delle Associazioni delle persone con disabilità, Fish e Fand. Nel corso dell’incontro si è discusso della proposta di legge sul miglioramento della qualità dell’inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con altri bisogni educativi speciali, già depositata alla Camera dei Deputati.

La proposta, elaborata nel corso degli ultimi due anni dalle Associazioni che partecipano all’Osservatorio permanente per l’integrazione degli alunni con disabilità del Miur, punta, tra l’altro, a individuare ulteriori misure per garantire la continuità didattica e la presa in carico del progetto inclusivo da parte di tutti i docenti della classe, ad assicurare la formazione in servizio degli insegnati, a ridurre il contenzioso tra famiglie e amministrazione, a migliorare la qualità inclusiva delle singole classi e delle singole scuole.

Nel corso delle prossime settimane il Miur seguirà il percorso del provvedimento, con un nuovo incontro con le Federazioni previsto a fine mese.

Luciano Paschetta

Contributi dei lettori: Elogio ai nostri “Grandi”, di Rosalia Vitale

Autore: Rosalia Vitale

Una mite sera dei primi giorni di luglio: i miei ragazzi sono usciti lasciandomi sola; cosa fare per colmare questo vuoto ?
Cosa fare in questa solitudine? Non è sempre vero che la solitudine porti soltanto lugubre tristezza! Anzi, ci si può abbandonare ai più liberi pensieri spingendosi fino alla ricerca dell’essenziale; io, seduta all’aria fresca nel mio balcone, ho pensato di leggere qualcosa che potesse occupare piacevolmente la mia mente e, tornata per un momento in casa, ho trovato uno dei nostri giornali ancora chiuso; l’ho aperto, ed ho constatato che trattavasi di un numero arretrato del nostro Corriere Braille; ho voluto leggerlo ugualmente, poiché non mando mai via i giornali senza averli letti! Così, mi sono deliziata nella lettura di: Introduzione al Libro “Qui le domande le faccio io”!
Altre volte avevo già letto: Doniamo pagine al Libro Parlato, ma, siccome non sono abbonata a questo servizio, sorvolavo l’argomento non perché non ami i libri, ma la mia preferenza va alla lettura Braille diretta;leggendo, però, l’introduzione al Libro ne sono rimasta entusiasta; ho apprezzato l’eccellente esposizione, la dinamicità, la scioltezza, l’eleganza e l’impegno profuso nel portare a conclusione questo ardito progetto.
In fine, ho sentito accanto a me una amica che mi ha regalato più di un sorriso e la Sua buona e preziosa compagnia.
Molto spesso mi ritrovo ad apprezzare gli scritti dei redattori, degli articolisti dei nostri giornali elogiando la loro bravura e abnegazione nei confronti di tutta la categoria, ed allora rifletto sul lungo e faticoso percorso affrontato con coraggio e determinazione dai ciechi, ed oggi, è esaltante notare di quanti bravissimi intellettuali si fregia la nostra categoria: professori, docenti nelle più svariate materie di studio, giornalisti, avvocati, parlamentari, impiegati di concetto che mettono a disposizione di tutti la loro competenza tenendo in mano ben salde le redini di guida onde evitare pericolose deviazioni su falsi sentieri o, peggio,indietreggiamenti. Ma poi, anche artisti, musicisti, professionisti, fisioterapisti, centralinisti,artigiani ecc.: dunque, mi pare non ci sia nulla da invidiare al resto della società che ci circonda.
Durante una recente messa domenicale un buon prete, nella sua omelia esordisce con una frase di un grande scrittore di cui ormai mi sfugge il nome (forse alcuni di voi lo riconosceranno): “non c’è felicità senza gratitudine nel cuore”! ed io sento di assecondare appieno questo pensiero!E la prima gratitudine in assoluto è per il nostro Creatore che, seppure apparentemente ha penalizzato alcune sue creature, ma poi le ha privilegiate rendendo anch’esse degne di lode e di elogio.
Evviva! Ai Nostri Grandi che ci onorano con la loro intelligenza, cultura, sapienza, bontà d’animo.
Parteciperò anch’io alla gara di solidarietà “Doniamo pagine al libro parlato”.
Rosalia Vitale

Centro di Documentazione Giuridica: Corte di Cassazione, civile, Sentenza 5 novembre 2013, n. 24775 LAVORO – PORTATORI DI HANDICAP – TRASFERIMENTO PER INCOMPATIBILITÀ AMBIENTALE – LEGITTIMITÀ, a cura di Paolo Colombo

Autore: a cura di Paolo Colombo

Il diritto della persona handicappata di non essere trasferita senza il suo consenso ad altra sede, mentre non può subire limitazioni in caso di mobilità connessa ad ordinarie esigenze tecnico-produttive dell’azienda, non è invece attuabile ove sia accertata l’incompatibilità della permanenza del lavoratore nella sede di lavoro.
Con la recente sentenza n. 24775 del 5 novembre 2013 la Corte di Cassazione si è pronunciata sul trasferimento del lavoratore disabile, esaminando, in generale, i limiti legali sussistenti in capo al datore di lavoro in tale materia e, in particolare, la legittimità del trasferimento per incompatibilità ambientale.
La norma (speciale) di riferimento è l’art. 33, comma 6, della legge n. 104/1992, secondo cui il lavoratore handicappato – senza il suo consenso – non può essere trasferito in un’altra sede di lavoro.

Le Sezioni Unite della Corte di Cassazione si sono già pronunciate in una fattispecie analoga, pure disciplinata dalla legge n. 104/1992, inerente il trasferimento del lavoratore che assiste una persona affetta da handicap in situazione di gravità (la legge fa riferimento al coniuge, parente o affine entro il secondo grado, ovvero, entro il terzo grado nei casi ivi espressamente indicati) e che, ai sensi di quanto previsto dall’art. 33, comma 5, della citata legge n. 104/1992, non può essere trasferito senza il suo consenso.

Infatti, con sentenza n. 16102 del 9 luglio 2009, le Sezioni Unite della Corte di Cassazione hanno precisato che, in base ad un’interpretazione costituzionalmente orientata, il diritto del genitore o del familiare lavoratore – con rapporto di impiego pubblico o privato, che assista con continuità un parente o un affine nei limiti di grado previsti dalla legge – di non essere trasferito senza il suo consenso ad altra sede, se, da un lato, non può subire limitazioni in caso di mobilità connessa ad ordinarie esigenze tecnico-produttive dell’azienda o della P.A., non è, invece, attuabile ove sia accertata – in base ad una verifica rigorosa anche in sede giurisdizionale – l’incompatibilità della permanenza del lavoratore nella sede di lavoro.
La sentenza in esame ha ritenuto applicabili i principi affermati dalle Sezioni Unite anche nell’ipotesi del trasferimento del lavoratore disabile.
In particolare, la Suprema Corte ha precisato che l’interesse della persona handicappata, ponendosi come limite esterno al potere datoriale di trasferimento (disciplinato dall’art. 2103 cod. civ.) prevale sulle ordinarie esigenze produttive ed organizzative del datore di lavoro, ma non esclude che il medesimo interesse, pure prevalente rispetto alle predette esigenze, debba conciliarsi con altri rilevanti interessi, differenti da quelli sottesi alla ordinaria mobilità, che possono entrare in gioco nello svolgimento del rapporto di lavoro (pubblico o privato), così come avviene in altre ipotesi di divieto di trasferimento previste dall’ordinamento, per le quali la considerazione dei principi costituzionali coinvolti può determinare, concretamente, un limite alla prescrizione di inamovibilità (come, ad esempio, per il trasferimento dei dirigenti sindacali, ai sensi dell’art. 22, comma 2, della legge n. 300/1970).

Inoltre, è stato evidenziato che la giurisprudenza di legittimità aveva già, ripetutamente, affermato che il trasferimento del dipendente per incompatibilità ambientale, trovando la sua ragione nello stato di disorganizzazione e di disfunzione dell’unità produttiva, va ricondotto alle esigenze tecniche, organizzative e produttive di cui all’art. 2103 cod. civ. (ex plurimis, Cass. 23 febbraio 2007, n. 4265, e, più recentemente, Cass. 22 agosto 2013, n. 19425).
Nel nostro caso, la Corte di Cassazione ha, quindi, rilevato che la situazione di incompatibilità ambientale (nella fattispecie, si trattava del trasferimento di una lavoratrice disabile determinato da una situazione di forte contrasto tra quest’ultima ed i colleghi di lavoro, con rilevanti ripercussioni sul regolare svolgimento dell’attività lavorativa) si distingue dalle “ordinarie” esigenze di modifica dell’assetto organizzativo, in quanto costituisce essa stessa una causa di disorganizzazione e di disfunzione e, quindi, realizza – di per sé – un’esigenza di mutamento del luogo di lavoro.
a cura di Paolo Colombo (coordinatore del Centro di Documentazione Giuridica)