“La Storia tra le mani” percorso tattile per non vedenti

Autore: Beppe Rubini

Per la prima volta al meriodone, nell'ambito del X Raduno Internazionale dei Cortei Storici Medievali si svolgerà il seguente progetto:

"La Storia tra le mani" percorso tattile per non vedenti tra abiti e armature del 1200

Il progetto prevede la possibilità di rendere fruibile la storia ai non vedenti attraverso un percorso tattile che prevede la manipolazione di abiti, armature e armi del 1200.

Attraverso un percorso guidato il non vedente potrà toccare con mano ricostruzioni filologiche degli abiti di un cavaliere, l'armatura e le armi, con la possibilità di provarle in prima persona al fine di far conoscere concretamente uno scampolo di vita medievale. Manipolare gli abiti storici, per comprenderne l'utilizzo e la funzione dei vari elementi che li compongono, i diversi materiali utilizzati, il loro spessore e il loro peso, permettendo al non vedente una esperienza conoscitiva diretta.

Il percorso è strutturato in vari momenti; alla spiegazione preliminare sulla vita del cavaliere nel 1200 seguirà la prima parte del percorso che riguarderà gli abiti, dalle brache, alla tunica, alle calzature. La seconda parte riguarderà le protezioni passive dal gambeson o zuppa armadii, all'usbergo, al camaglio, ai guanti, per poi passare alla terza parte riguardante le armi: le spade, i pugnali, le armi da botta e lo scudo. Il visitatore, se lo desidera potrà indossare gli abiti messi a disposizione per provare personalmente quelle che sono le sensazioni che provava un cavaliere durante la vestizione.

Tutto il percorso sarà guidato e pertanto prevede un rapporto 1:1, ossia un visitatore e il Dott. Scapin. Tutto il percorso dura dai 20 minuti alla mezz'ora circa, permettendo una manipolazione non frettolosa di tutto il materiale utilizzato al fine di assimilare il maggior numero di sensazioni e quindi di informazioni.

Al fine di poter dare ai visitatori la giusta attenzione si richiede che la visita sia prenotata in modo da permettere al Dott. Scapin di potersi dedicare ad ogni singola persona che deciderà di fare con lui questo percorso nella storia.
Evento GRATUITO

Info:
web: www.nundinae.it

e-mail: info@nundinae.it
Gravina in Puglia (Ba)

Studio della musica

Autore: Giovanni Arestia

La commissione nazionale per le problematiche musicali nella sua ultima riunione del 12 luglio 2011, si è detta pronta a muoversi (ogni componente nell'ambito territoriale di competenza) per raggiungere a livello  sezionale i  potenziali interessati allo studio della musica. 
Tali incontri, diretti a ragazzini e genitori, ma diretti anche ai presidenti sezionali, ai responsabili dell'istruzione, collaboratori e personale erano e sono mirati a promuovere lo  studio della musica con tutti i suoi risvolti anche lavorativi.
Tutto ciò dando una dimostrazione pratica e tangibile da parte di noi stessi musicisti. Siamo convinti che dimostrare sul campo le capacità musicali sia più proficuo delle parole che servono comunque a fare il resto.
Questo compito la Commissione l'avrebbe voluto portare avanti entro l'estate 2011.Il problema, però, era quello di avere la copertura spese per gli spostamenti.
 Le ben note traversie dovute ora ai problemi sull'indennità di accompagnamento,ora alle decurtazioni dei contributi per la Sede Centrale, ora al commissariamento, ci hanno portato ad aspettare tempi migliori. Tornato il sereno, siamo in attesa di avere approvato dall'I.Ri.Fo.R. centrale un progetto "Musicando" che oltre a prevedere la copertura spese per gli spostamenti, prevede aspetti didattici e teorici via online anch'essi propedeutici allo studio della musica.
Caldeggerò al Presidente Nazionale il suo intervento a che l'I.Ri.For approvi e finanzi presto il progetto.
Gli incontri si potrebbero completare entro le prossime vacanze in occasione delle festività di fine anno.

Giovanni Arestia.

VISITA AL GIARDINO BOTANICO DEL NEVEGAL

Autore: Stefano Pellini

Domenica 19 luglio 2012 l'Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti ha organizzato per i suoi soci una visita al Giardino botanico "Monte Faverghera" in Nevegal, 16 ettari con oltre 1700 specie di flora alpina presente. Hanno partecipato alla giornata ed alla visita guidata una trentina di persone: soci ed accompagnatori. La lezione sulla flora alpina delle nostre Dolomiti, condotta dal responsabile dell'Ufficio Territoriale per la biodiversità, Sig. Antonio Andrighetti, è stata un'esperienza gratificante, che ha suscitato interesse, curiosità e meraviglia nei partecipanti. Dopo l'analisi e la spiegazione di tre ore circa del Sig. Andrighetti, i nostri soci hanno potuto "vedere" annusando le essenze e sfiorando piante, muschi e rovi, ciò che era appena stato spiegato. L'Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Belluno ringrazia il Cfs e il Sig. Andrighetti in particolare, la cui preparazione, l'impegno e la capacità di comunicazione, sono i frutti di una reale passione per il proprio lavoro, per la possibilità di aver reso visibile ai nostri soci la bellezza e ricchezza naturalistica della nostra montagna.
La giornata è proseguita con un pranzo tutti insieme al ristorante "La Casera" ed il rientro a Belluno.

Stefano Pellini

L’amore per la lettura dei minorati visivi può trasformarsi in una risorsa lavorativa?

Autore: Angelo De Gianni

Recentemente è emerso che i minorati della vista leggono più delle altre persone, anche se, a giudicare dal numero elevato delle scansioni e dei download, chiunque abbia, a qualsiasi titolo, rapporti con i disabili visivi può rendersene conto, anche senza l'ufficializzazione delle indagini statistiche.
Perché, allora, non sfruttare questa caratteristica positiva per creare un nuovo sbocco occupazionale? Il mio pensiero è andato subito alla figura professionale del "correttore di bozze" o, forse, bisognerebbe definirlo "editor", cioè a colui che, nel lambito di una casa editrice, rilegge i manoscritti e ne segnala o ne corregge gli errori.
Partiamo dalla definizione che dà Wikipedia di questa figura professionale: Il correttore di bozze è colui che come professione rilegge le bozze di un testo destinato alla stampa in modo da trovare e correggere eventuali errori.
Il processo di correzione delle bozze è operazione distinta da quella di "cura editoriale" (in inglese editing), che riguarda non solo la ricerca di errori tipografici ma anche la correzione di errori di grammatica e interventi sullo stile del testo.
La correzione di bozze nella stampa e pubblicazione Una bozza (proof) è una versione di un manoscritto che è stata battuta a tastiera. Queste versioni spesso contengono errori tipografici. Comunemente un correttore legge la bozza e ne evidenzia gli errori.
Gli errori oggetto della correzione non sono solo quelli che riguardano i refusi di scrittura, ma riguardano anche l'aspetto tipografico propriamente detto, vale a dire righe rientranti, corsivi, maiuscoletti, uso del neretto e ogni altra indicazione atta a dare un aspetto editoriale al testo. La bozza è poi restituita alla tipografia che corregge gli errori segnalati. Il proofreading è considerato una specifica abilità che deve essere imparata…
Ciò premesso, occorre esaminare cosa può fare, mediante l'uso delle tecnologie assistive, un cieco totale o un ipovedente. Mettiamo insieme le varie tessere del mosaico.
I cosiddetti "manoscritti", ormai, non sono più scritti a mano, ma redatti usando programmi di videoscrittura, molti dei quali sono accessibili agli screen reader e ai programmi di ingrandimento. Le correzioni proposte da questi software, spesso, non sono adatte al tipo di testo che si sta esaminando e, talvolta, vanno evitate, in quanto peggiorano la frase o addirittura introducono un errore ancora più grave di quello che si intendeva eliminare. L'autore di un romanzo, di un saggio o di un racconto, nella fretta della digitazione delle parole, commette errori grammaticali o scrive frasi, il cui contenuto, giudicato da altre persone esperte, rallenta il ritmo della narrazione oppure risulta essere troppo generico o prolisso. Nei testi scientifici, in alcuni casi, è opportuno evidenziare alcuni termini o locuzioni, scrivendole in corsivo o in grassetto, mentre, in altre situazioni, una particolare formattazione di parole o di frasi le rende "maggiormente visibili" al lettore, mettendole in risalto rispetto al resto del testo contenuto nella pagina.
D'altro canto, sono sempre più numerosi i disabili visivi che conseguono la laurea in materie letterarie e ve ne sono altri che, pur non possedendo il titolo accademico, lo hanno di fatto "conquistato sul campo", dimostrando quotidianamente di avere una proprietà di linguaggio ed una dimestichezza nell'uso appropriato dei vocaboli straordinarie.
Ora, ricomposte tutte le tessere del mosaico, si può concludere che un cieco e un ipovedente sono in grado, utilizzando un computer dotato della specifica tecnologia, di svolgere questa interessante attività lavorativa, sia in qualità di lavoratore dipendente di una casa editrice, sia in forma autonoma, stipulando contratti con gli editori dei giornali, dei periodici e degli altri settori della sterminata produzione libraria italiana, dove, a volte, si ha l'impressione che coloro che scrivono siano più numerosi di coloro che leggono.
Naturalmente, prima di affrontare questo nuovo ignoto settore professionale, occorre una formazione specifica ed accurata, per preparare i pionieri alla nuova occupazione, evitando di lasciarli soli in balia di un mercato del lavoro sempre più selvaggio e selettivo.

Angelo De Gianni

Alla ricerca di nuove attività lavorative per i ciechi

Autore: Patrizia Onori

Che la situazione lavorativa dei non vedenti sia compromessa, soprattutto per quanto riguarda le prospettive future, non è una novità, anche se sono in molti ancora a sottovalutarne la gravità. Occorre, perciò, che ciascun disabile visivo, indipendentemente dalla propria condizione occupazionale, faccia uno sforzo di fantasia e di creatività, al fine di individuare nuovi sbocchi lavorativi che possano essere adatti a chi non vede o vede poco.
Con questo pensiero in mente e con le orecchie attente ai messaggi dello screen reader, navigavo su internet quando mi sono imbattuta, quasi per caso, in un messaggio pubblicitario, uno di quei brevi testi innocui,che non comportano rischi per il funzionamento del computer e che rimandano ad un sito internet per avere informazioni più dettagliate.
La mia curiosità mi ha spinto a cliccare sul collegamento e mi sono ritrovata sul sito www.segretaria24.it. Non voglio fare pubblicità all'impresa che lo gestisce, ma lo cito per il suo contenuto e, soprattutto, perché mi ha offerto lo spunto per formulare una proposta riguardante le prospettive di lavoro per i minorati della vista.
In sostanza, l'azienda offre a professionisti, lavoratori autonomi ed imprese un servizio di risposta telefonica adattabile alle esigenze di ciascun cliente: questo devia le telefonate in arrivo sul telefono del fornitore del servizio di segreteria nei giorni e nelle ore che ritiene necessari in base alla sua organizzazione, impartisce le disposizioni sulle modalità di svolgimento del servizio e sulla qualità e quantità di informazioni da fornire e paga il compenso secondo le tariffe contrattualmente concordate.
                  Il disabile visivo, dal canto suo, può svolgere quest'attività anche in forma autonoma, aprendo la partita Iva ed ottemperando agli altri obblighi burocratici: non gli serve una struttura complessa, infatti ha bisogno soltanto di una o più linee telefoniche su cui sono deviate le telefonate ricevute dai clienti, di un computer sul quale memorizza i dati necessari ad espletare l'attività (ad es. le banche dati delle aziende a cui fornisce il servizio e i messaggi eventualmente lasciati da chi telefona e qualche altro strumento tecnologico utile ad un più proficuo svolgimento del lavoro.
So che, leggendo questo scritto, molti si chiederanno quale portata innovativa ha questa proposta, rispetto alle attività di call center individuate, tra l'altro, nel "Decreto Salvi". Beh, c'è sicuramente qualcosa di più! Questo servizio non serve soltanto a fornire informazioni via telefono, né va visto come una semplice "reception delocalizzata", esterna all'azienda; questo lavoro è molto di più: presuppone conoscenze specifiche nel settore economico in cui opera l'impresa cliente, richiede capacità di relazionarsi con gli altri, particolari attitudini nel campo del problem solving e consente di sviluppare e valorizzare anche tante altre qualità individuali.
Per spiegare meglio la portata innovativa della mia proposta, faccio un esempio: un'impresa venditrice ed installatrice di apparecchiature antifurto trasferisce le chiamate aziendali tecniche e commerciali al centro telefonico gestito dal non vedente, fornendogli le principali informazioni tecniche e commerciali del settore ed impartendogli le direttive a cui attenersi nell'espletamento del servizio. Il non vedente, in tal modo, è messo in grado di dare informazioni generali, predisporre ed inviare preventivi, secondo le richieste dei singoli chiamanti, accedere alla banca dati dei clienti, assistendoli in modo efficiente, gestire da remoto le eventuali criticità, dovute a malfunzionamenti degli impianti, contattando i tecnici per eventuali interventi.
Se, da un lato, la formazione specifica di settore deve essere fornita dal singolo cliente (professionista, lavoratore autonomo o impresa che si avvale del servizio), dall'altro il non vedente gestore del servizio, per essere competitivo, deve avere una buona peparazione in campo linguistico, con la conoscenza almeno della linua inglese, esprimersi con sicurezza e scioltezza in italiano corretto, avere conoscenze informatiche tali da consentirgli di accedere rapidamente ad applicativi e risorse in rete e, cosa molto importante, apprendere i concetti più importanti delle pubbliche relazioni e della comunicazione interpersonale.
Come sempre, un ruolo non trascurabile in questo senso può essere svolto dall'I.RI.FO.R., mediante la predisposizione di corsi, almeno per l'apprendimento delle nozioni di base in tema di comunicazione e di gestione dei raporti con la clientela.
Certamente la strada da percorrere non è facile, ma l'attività lavorativa che ho descritto, elimina quanto meno i pregiudizi legati all'handicap visivo: chi si accorge infatti che la dolcissima voce femminile che risponde dallo studio medico associato e la voce maschile sicura ed esaustiva che dispensa consigli ed informazioni al telefono dell'impresa di apparecchiature idrauliche appartengono a non vedenti? E chi si accorge da dove rispondono?     

Patrizia Onori.
                

Rilevazione degli apprendimenti degli studenti con disabilità visiva

Autore: Tommaso Daniele

Al Commissario Straordinario
gent.mo Paolo Sestito

INVALSI. Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione
protocollo@invalsi.it

 

Rilevazione degli apprendimenti degli studenti con disabilità visiva

 

La nostra Unione, organizzazione non lucrativa di utilità sociale, esercita funzioni di rappresentanza e di tutela degli interessi, morali e materiali, delle persone con disabilità visiva, funzioni  riconosciute con decreto-legge del Capo Provvisorio dello Stato 26 settembre 1947, n. 1047, e confermate con decreto del Presidente della Repubblica 23 dicembre 1978.
Per l'azione che svolge, anche in collaborazione con gli Enti ad essa collegati o da essa dipendenti (la Biblioteca Italiana per i Ciechi, la Federazione Nazionale delle Istituzioni pro Ciechi, la Sezione Italiana dell'Agenzia per la Prevenzione della Cecità, l'I.Ri.Fo.R. e il Centro Nazionale del Libro Parlato), la nostra Unione partecipa ai tavoli istituzionali che hanno, per materia, la disabilità.
In particolare, per decreto del 30 dicembre 2011 del Ministro dell'Istruzione, la nostra Unione è componente della Consulta delle Associazioni, istituita in seno all'Osservatorio Permanente per l'Integrazione degli Alunni con Disabilità.
Ciò dato, ci permettiamo, signor Commissario, di pregarLa di volerci concedere di incontrarLa, per avere il Suo avvertito ed autorevole parere sulle condizioni con le quali gli allievi, ciechi ed ipovedenti, partecipano alle rilevazioni nazionali degli apprendimenti scolastici, specie a quelle che hanno valore di  prova di esame di Stato.
Confidiamo che, con la squisita sensibilità che il Sottosegretario di Stato all'Istruzione, Marco Rossi Doria, ci ha assicurato esserLe propria, vorrà, signor Commissario, acconsentire al colloquio.
Per la sinteticità cui è doveroso attenersi quando ci si rivolge a persone chiamate ad alte funzioni e responsabilità, ci limitiamo, molto brevemente, a richiamare la Sua attenzione sulle seguenti circostanze:
• La facoltà concessa agli alunni e agli studenti, ciechi ed ipovedenti, di disporre delle prove di valutazione in formato elettronico o in caratteri braille non è sufficiente a garantire che le medesime prove risultino comprensibili, rimossi i riferimenti visivi e gli elementi grafici in esse contenuti.
• In assenza di tale garanzia, è possibile una sottovalutazione dei livelli degli apprendimenti, sottovalutazione che diventa pregiudizievole qualora concorra, come attualmente accade negli esami di Stato conclusivi del primo ciclo d'istruzione, alla definizione delle votazioni individuali.
• I risultati delle prove, se, per misura anti-distorsiva, non entrano nelle analisi statistiche di carattere generale, possono, tuttavia, essere impiegati per verificare, per via comparativa, se e quanto il contesto sociale, il sistema educativo nel suo complesso e gli assetti organizzativi e le pratiche didattiche delle singole scuole e classi incidono sul successo scolastico degli allievi, ciechi ed ipovedenti.
Sperando di poter esporre più diffusamente le nostre ragioni nell'incontro, che contiamo ci vorrà accordare, La ringraziamo, signor Commissario, e Le porgiamo i nostri migliori saluti.

IL PRESIDENTE NAZIONALE
Prof. Tommaso Daniele

Stato di disoccupazione – Richiesta intervento

Autore: Tommaso Daniele

Prof.ssa Elsa Fornero
Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali
Via Veneto, 56 – 00187 Roma
Fax 06 4821207
segreteriaministrofornero@lavoro.gov.it

Dott.ssa Francesca Valle
Capo della Segreteria
caposegreteriaministrofornero@lavoro.gov.it

Prof.ssa Laura Piatti
Segreteria tecnica del Ministro
segreteriatecnica@lavoro.gov.it

Stato di disoccupazione – Richiesta intervento

In occasione della recente entrata in vigore della Legge 28 giugno 2012, n. 92, rubricata "Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita", questa Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ritiene di particolare importanza richiamare l'attenzione di codesto onorevole dicastero su alcune recenti modifiche alla normativa disciplinante l'iscrizione alle liste di collocamento, che riguardano anche i lavoratori disabili e che potrebbero creare problemi di non semplice soluzione nell'immediato futuro.
Infatti, fra le numerose disposizioni che interessano il mercato del lavoro, l'art. 4 della legge ha introdotto alcune novità in materia di collocamento al lavoro, e in particolare di accesso alle liste di collocamento che trovano applicazione anche nei confronti dei lavoratori disabili, andando fra l'altro a modificare il Decreto Legislativo 21 aprile 2004, n. 181, il cui art. 4, comma 1, così disponeva prima dell'entrata in vigore della riforma citata:
"Le Regioni stabiliscono i criteri per l'adozione da parte dei servizi competenti di procedure uniformi in materia di accertamento dello stato di disoccupazione sulla base dei seguenti principi:
a) conservazione dello stato di disoccupazione a seguito di svolgimento di attività lavorativa tale da assicurare un reddito annuale non superiore al reddito minimo personale escluso da imposizione. Tale soglia di reddito non si applica ai soggetti di cui all'articolo 8, commi 2 e 3, del Decreto Legislativo 1 dicembre 1997, n. 468;
b) perdita dello stato di disoccupazione in caso di mancata presentazione senza giustificato   motivo alla convocazione del servizio competente nell'ambito delle misure di prevenzione di cui all'articolo 3;
c) perdita dello stato di disoccupazione in caso di rifiuto senza giustificato motivo di una congrua offerta di lavoro a tempo pieno ed indeterminato o determinato o di lavoro temporaneo ai sensi della legge 24 giugno 1997, n. 196, nell'ambito dei bacini, distanza dal domicilio e tempi di trasporto con mezzi pubblici, stabiliti dalle Regioni;
d) sospensione dello stato di disoccupazione in caso di lavoro subordinato di durata inferiore a sei mesi".
Come è evidente, il requisito dello stato di disoccupazione, prima della riforma, era riconosciuto ai seguenti soggetti:
1) tutti coloro che sono senza lavoro e dichiarino l'immediata disponibilità allo svolgimento di un'attività lavorativa;
2) tutti coloro che, pur lavorando, non percepiscano un reddito annuo superiore al reddito minimo personale escluso da imposizione.
Sennonché, allo stato attuale la summenzionata disposizione è stata riformata dall'art. 4, comma 33, della citata legge n. 92/2012 nella seguente modalità:
1) la lett. a) è abrogata;
2) alla lett. c), le parole: "con durata del contratto a termine o, rispettivamente, della missione, in entrambi i casi superiore almeno a otto mesi, ovvero a quattro mesi se si tratta di giovani" sono soppresse;
3) la lett. d) è sostituita dalla seguente: "sospensione dello stato di disoccupazione in caso di lavoro subordinato di durata inferiore a sei mesi".
La modifica apportata alla lett. a) si rivela tanto più grave ed inspiegabile se letta in relazione al collocamento mirato previsto per coloro che sono affetti da disabilità ai sensi della legge n. 68/99.
Infatti, il nuovo testo normativo comporta l'automatica impossibilità di iscrizione alle liste speciali del collocamento obbligatorio per tutti quei giovani disabili, anche non vedenti, che abbiano svolto lavori o incarichi saltuari di qualsiasi natura anche se retribuiti in misura esigua.
Si ha ragione di temere che la disciplina, così modificata, comporterà non poche problematiche in relazione alla conservazione dello status di disoccupato a tutti quei lavoratori con disabilità anche grave come la cecità che trovino impieghi o incarichi di carattere saltuario.
Infatti, diverse strutture territoriali dell'Unione hanno già segnalato casi di giovani lavoratori ciechi o ipovedenti, promettenti e qualificati professionalmente, che, pur avendo percepito redditi di fatto insignificanti derivanti da occupazioni saltuarie, si sono visti respingere l'iscrizione alle liste speciali di collocamento per mancanza, appunto, del requisito della disoccupazione.
Questa conseguenza appare in aperto contrasto con la ratio della legge stessa, dal momento che va a penalizzare proprio le categorie che trovano maggiore difficoltà per entrare nel mercato del lavoro, ovvero soggetti che sono contemporaneamente giovani e disabili.
Sarebbe, quindi, necessario un tempestivo intervento, su impulso del Ministero direttamente interessato per materia, volto ad individuare possibili modifiche al testo della legge, con particolare riguardo al reinserimento di un tetto reddituale connesso all'individuazione dello stato di disoccupazione almeno per le categorie a maggiore rischio di esclusione dal mercato del lavoro.
Data la rilevanza sociale della problematica esposta, si confida in un benevolo accoglimento della presente richiesta e, in attesa di un cortese cenno di riscontro, si porgono distinti saluti.

IL PRESIDENTE NAZIONALE
(Prof. Tommaso Daniele)

 

Mostra internazionale di opere di artisti ciechi e ipovedenti a Colonia (Germania)

Autore: Tommaso Daniele

Si informa che l'organizzazione tedesca "Blinde und Kunst" (I Ciechi e l'Arte) organizza una mostra internazionale di opere di artisti ciechi e ipovedenti che avrà luogo a Colonia dal 17 maggio al 16 giugno 2013, durante il "Sommerblut-Festival", famoso festival culturale e artistico della città di Colonia. Saranno esposte fotografie, dipinti, sculture e installazioni di alto valore artistico realizzati da artisti non vedenti di tutta Europa.

    Gli artisti che volessero proporre alcune loro opere per la mostra dovranno inviare entro il 15 ottobre 2012 una descrizione dettagliata (in inglese o tedesco) delle stesse allegando le relative foto all'indirizzo e-mail: siegfried.saerberg@blindeundkunst.de. Una giuria sceglierà i lavori che saranno esposti e gli organizzatori copriranno i costi di spedizione e di assicurazione delle opere selezionate.  

Il Presidente Nazionale
prof. Tommaso Daniele

Centro Studi e Riabilitazione “G.Fucà” – osservazioni e suggerimenti

Autore: Josef Stockner

Anche quest'anno ha avuto luogo il soggiorno marino dei soci della Sezione provinciale di Bolzano presso il Centro Studi e Riabilitazione "G. Fucá". I partecipanti si sono dichiarati soddisfatti del soggiorno. Come ogni anno desideriamo sottolineare, che il gruppo apprezza molto di poter passare le ferie presso una struttura adeguata ai bisogni dei minorati della vista.
In particolar modo i partecipanti si sono espressi positivamente riguardo ai gustosi pasti serviti. I menu a scelta erano di grande varietà. Anche l'offerta per la prima colazione, rispetto agli anni scorsi, è migliorata parecchio. Il servizio in sala ristorante funziona bene ed in modo molto più coordinato rispetto agli anni passati. La terrazza era tenuta in modo più accogliente.
Diversi membri del gruppo quest'anno hanno gradito di poter nuovamente usufruire della piscina. Inoltre hanno accolto positivamente che, per il tempo libero, erano a disposizione degli ospiti due tandem ed un tavolo da showdown.
Come ogni anno, per migliorare ulteriormente l'usufruibilità del nostro Centro Vacanze, con la presente siamo a trasmettere alcuni suggerimenti in parte raccolti durante il soggiorno suddetto.

Struttura:
Alcuni membri del gruppo hanno lamentato, che la scala principale che porta dal pianoterra alla sala ristorante è buia. Questa sarebbe da illuminare ulteriormente con delle lampade.
Il parco negli anni passati è stato ristrutturato in buona parte; adesso sarebbe da completare con delle panchine nonchè qualche tavolo, ed un modesto parco giochi.

Pasti e servizi:
Gli ospiti hanno ritenuto molto scarsa la scelta dei dessert a pranzo e a cena; avrebbero gradito poter scegliere anche gelati, creme, macedonia ecc.
Alcuni partecipanti hanno segnalato che i televisori nelle camere sono troppo piccoli. Una proposta, a nostro avviso da considerare seriamente, sarebbe di predisporre presso il bar un televisore con uno schermo molto grande.
Il sentiero che porta dalla strada fino alla spiaggia dovrebbe essere pulito maggiormente dalla sabbia ecc.
Proponiamo nuovamente di acquistare un Rischo a disposizione degli ospiti per poter effettuare piccole spese o commissioni nel centro paese ecc.
Siamo a chiedere che eventuali reclami da parte degli ospiti vengano presi in considerazione più seriamente, ad esempio il climatizzatore nella stanza 212 non funzionava per tutto il periodo della permanenza del gruppo, anche se il guasto era stato segnalato 3-4 volte. Nel caso descritto, dopo i due tentativi effettuati senza successo da parte del personale per ovviare al problema, sarebbe stato il caso di chiamare dei tecnici competenti.

 

 IL PRESIDENTE
 – cav. Josef Stockner –

Successo degli artisti non vedenti al Festival internazionale “Predominanza dello Spirito”

Autore: Tommaso Daniele

Cari Amici,

nonostante vi abbia già scritto a proposito della partecipazione di artisti italiani non vedenti, segnalati da questa Unione, al Festival succitato, non posso esimermi dal voler condividere con voi il messaggio ricevuto dalla Direttrice dell'Istituto Italiano di Cultura di Sofia, la quale annuncia il successo ottenuto dagli italiani:

"È per me un grande piacere, nonché un onore, informarla che gli artisti italiani presentati dall'IIC di Sofia alla VI Edizione del Festival Internazionale di Musica per disabili 'Supremazia dello spirito" che si è svolta presso la Casa della Cultura nella ridente cittadina di Devin  il 25 e 26 agosto, hanno stravinto.E precisamente:

1° Posto  'Premio GRAND PRIX'  a Miriam Lucia Musa, al piano con un brano di Brahms ha vinto una statua dorata e 500 leva bulgari. Con molta sensibilità e generosità da artista sensibile qual è, Miriam ne ha devoluti 300 alla Start Foundation per aiutare giovani disabili nel loro percorso musicale e
200 ne darà all'Unione Italiana Ciechi.

2° Posto 'Premio GRAND PRIX'  a Riccardo Caudali e il suo sassofono  con un brano di Charlie Parker.

Premio dello Sponsor HOTEL ORFEUS, a Deborah Sebastiani, cantante con il brano "Summertime".
L'Italia ha quindi molto ben figurato a questo Festival unico del suo genere che dà una possibilità ai cittadini meno fortunati di esprimere il loro talento".

Al ritorno, gli artisti italiani hanno espresso grande soddisfazione per l'esperienza vissuta e si sono detti colpiti dalla gentilezza e dall'ospitalità del popolo bulgaro.    

A nome dell'Unione, ho ringraziato l'Istituto Italiano di Cultura di Sofia per questa bella opportunità offerta agli artisti con disabilità e mi sono sentitamente congratulato con gli artisti stessi per aver così ben rappresentato l'Italia in un Festival musicale internazionale
 
Il Presidente Nazionale
prof. Tommaso Daniele