Alla scoperta della Mole Vanvitelliana: caccia al tesoro con il Museo Omero!, Redazionale

Autore: Redazionale

Sabato 6 ottobre ore 17.00
Museo Tattile Statale Omero – Mole vanvitelliana, Ancona
Il Museo Tattile Statale Omero approda alla Mole Vanvitelliana! In occasione dell'VIII Edizione della Giornata del Contemporaneo guiderà grandi e bambini, accompagnati anche dai loro genitori, in una  misteriosa caccia al tesoro. I "piccoli" pirati, guidati da una mappa da seguire, scopriranno attraverso i cinque sensi alcune curiosità su questo insolito edificio. Mani esperte e nasi curiosi condurranno i giocatori più scaltri alla ricerca di un piccolo tesoro.

Un'esperienza divertente per scoprire e scrutare, attraverso la multisensorialità e il gioco, uno scrigno sospeso tra il mare e il cielo, uno spazio in cui vivere l'arte contemporanea.

Programma della giornata:

h. 16.30 iscrizioni
h. 17.30 inizio gioco
h. 18.30 conclusione gioco e premiazione

Informazioni:
Prenotazione obbligatoria entro mercoledì 3 ottobre
Costo: 6,00 euro a bambino.

Presentando la Carta IKEA FAMILY sconto del 20% (€ 5,00). L'agevolazione si applica al titolare di IKEA FAMILY e a tutto il nucleo famigliare.

Gratuito: non vedenti, ipovedenti, diversamente abili, accompagnatori e bambini dai 0 ai 4 anni.

Telefono: 071 28 11 93 5.

Fax: 071 28 18 35 8.

E-mail: info@museoomero.it / didattica@museoomero.it

Museo Tattile Statale Omero Mole Vanvitelliana – Banchina G. da Chio, 28 – 60121 Ancona

Lecce: Sport, giovani e tempo libero, di Antonio Donno

Autore: Antonio Donno

I settori "sport, giovani e tempo libero" della Sezione dell'UICi di Lecce, nel proseguimento delle attività ludico-sportive ha organizzato in settembre una vacanza che può definirsi fantastica, sia per la sua particolarità che per la cornice in cui si è svolta.

Un evento straordinario di aggregazione sociale, in un contesto naturalistico ed ambientale magico, mirato alla promozione e fruizione di alcune discipline sportive innovative, quali la subacquea, la canoa, la vela ed il sup.
Da domenica 9 sino a mercoledì 12 settembre, 24 persone fra non vedenti, ipovedenti e accompagnatori Pugliesi e non, hanno partecipato a una tre giorni davvero coinvolgente.

Lo scenario dell'evento è stato il campeggio Frassanito, incastonato in un angolo incantevole del territorio salentino, che qui di seguito descriveremo brevemente:
 
Il  campeggio Frassanito si estende su una superficie di circa 100.000 mq, in località Alimini tra Otranto e Sanfoca, caratterizzato da una lussureggiante pineta e dalla rigogliosa macchia mediterranea, che fa da cornice alla spiaggia antistante il campeggio stesso, lambita dalle acque azzurre e cristalline del Mare Adriatico, che pervadono lo sguardo dei visitatori, colpiti sin da subito, da  un senso di libertà e avventura.
 
La politica di apertura che il consiglio sezionale di Lecce adotta da quando è in carica e che spinge l'Associazione a fare "rete" con altri Enti, si è evidenziato anche nell'organizzazione di questo evento. Infatti la gestione tecnica della manifestazione, è stata curata dalla Wavetrotter, un'associazione locale  che ha garantito esperienza, competenza e professionalità, nella massima sicurezza. Tutte le attività sono state seguite e sostenute dalla Lega Navale Italiana e dal CONI, a conferma dell'importanza della manifestazione, e della visibilità assoluta che la stessa ha rappresentato per il territorio.

Le attività previste, sono state distribuite nel seguente modo:

Il dieci e l'undici, dopo colazione, c'è stato l'approccio con le varie discipline oggetto della manifestazione(vela, sup, canoa e subacquea) secondo modalità e tempi previsti dall'organizzazione; il 12, in base alle attitudini o semplicemente alle preferenze di ognuno, si è dedicata una giornata di approfondimento di una delle discipline.
Tra le attività collaterali programmate, vogliamo segnalare i laboratori dei vecchi mestieri, situazioni dedicate per esempio alla lavorazione della creta o del legno; oppure la riproposizione di pastifici, lavanderie e botteghe tessili.
La sistemazione nei bungalow, quindi disponendo di spazi non propriamente da camera d'albergo, il relazionarsi con persone nuove(istruttori o compagni d'avventura), l'interfacciarsi con discipline sportive mai praticate prima(con annesse attrezzature e abbigliamento), e non ultimo l'osservanza quasi rigida della programmazione oraria giornaliera, visto i numerosi impegni, hanno reso questa minivacanza straordinaria, riempiendo tutti di entusiasmo e felicità.

La buona riuscita di questa esperienza ci spinge a riproporla, con le dovute modifiche, nella prossima stagione estiva.
 
 
Il responsabile della comunicazione
Dottor Antonio Donno

La prevenzione della cecità a Lampedusa, di Giuseppe Vitello

Autore: Giuseppe Vitello

Nell'ambito delle iniziative legate alla prevenzione della cecità la scrivente Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti – ONLUS in collaborazione con la IAPB (Agenzia Internazionale per la prevenzione della cecità) organizza, (da lunedì 01 Ottobre a Venerdì 05 Ottobre 2012) sul territorio di LAMPEDUSA presso L'Istituto Onnicomprensivo "L. Pirandello" (dalle ore 8.30 alle ore 13.30) e presso la Via Roma (dalle ore 15.00 alle ore 18.00) un'azione di sensibilizzazione e di prevenzione.
Per l'occasione sosterà, un camper attrezzato (Unità Mobile Oftalmica – UMO) in cui un medico oculista effettuerà esami gratuiti di prevenzione delle malattie oculari a tutta la cittadinanza interessata.

Giuseppe Vitello
 

Convegno Turismo for All – Turismo per tutti, a cura della Sezione UICI di Biella

Autore: a cura della Sezione UICI di Biella

Lunedì 11 giugno 2012, l'assessorato al turismo della Provincia di Biella in collaborazione con l'Unione Ciechi ed Ipovedenti di Biella, ha organizzato un seminario dedicato all'esame ed alla presentazione delle esigenze e delle strategie per un turismo accessibile a soggetti ciechi o ipovedenti.
Apre i lavori Mariella Biollino, assessore al Turismo per la provincia di Biella, la quale afferma la teoria che illuminerà tutto il convegno, ossia che in circostanze di disabilità è necessario andare ad enfatizzare quelle che sono le potenziali letture dell'ambiente anche in condizioni di disabilità visiva.
Nell'ambito del convegno, oltre alla trattazione di argomenti mirati presentati da 9 relatori, è stato esposto un modello tattile raffigurante la città di Torino ed altri progetti improntati sulla "lettura tattile" delle immagini e dei materiali.
Progettare e offrire servizi for all significa aprire un nuovo target di utenza ed investire in qualità ad un turismo attento ed accessibile alle esigenze di tutti che contribuisce alle crescita  dell'economia locale e della qualità dell'ambiente urbano.
Sponsor dell'iniziativa provinciale è la Fondazione Fila Museum di Biella che nasce nel 2010 con lo scopo principale di promuovere, diffondere e far conoscere il valore e la storia del Marchio Biellese, noto in tutto il mondo. Affianca molte iniziative in favore della tutela, della promozione e valorizzazione del patrimonio storico e culturale del nostro Biellese con ricadute turistiche.
Dopo aver illustrato in sintesi gli aspetti più salienti del progetto che la provincia di Biella sta attuando con tecnici comunali, insegnanti e allievi di alcune scuole pilota di secondo grado e operatori turistici per promuovere anche nel nostro territorio un turismo accessibile a tutti, la dottoressa Biollino passa la parola ad Adriano Capitolo, coordinatore del comitato regionale dell'autonomia – Uici Regione Piemonte – che ha illustrato, con l'ausilio di alcuni video clip, le esigenze di autonomia del turista con disabilità visiva.
Successivamente, Cristiana Aletto, illustra le fasi più salienti del progetto "A scuola di Turismo – for all".  L'Unione Italiana Cechi e Ipovedenti – Consiglio Regionale del Piemonte –  in collaborazione con Turismopertutti – – associazione di promozione sociale di Torino – e Tactile Vision onlus con sede in Torino hanno elaborato a partire dall'inverno del 2008 un progetto per migliorare la fruibilità dell'offerta turistica sul territorio regionale nei confronti di persone con disabilità visiva.
Da un lato con un'azione formativa diretta ad operatori turistici in senso ampio ( non solo Tour Operator ed albergatori, ma anche gestori di destinazioni turistiche, ristoratori, guide ed accompagnatori, addetti ai trasporti) e dall'altro esemplificando una modalità di informazione turistica inclusiva ed in parte dedicata.
Il progetto, denominato Piemonte per vedere oltre, è stato presentato al Tavolo di Coordinamento sul Turismo Accessibile, finanziato nella prima fase di attuazione con il contributo della Regione Piemonte (Ass. Pari Opportunità) ed attuato da un gruppo di lavoro composto da esperti nel settore dell'autonomia di persone non vedenti, della comunicazione rivolta a persone non vedenti e del turismo e sviluppo.
L'azione "download mapp" fa entrare il Piemonte in una rete di aree di eccellenza turistica (Venezia, Firenze ecc.) che hanno già provveduto a caricare sui loro siti mappe di percorsi turistici accessibili.
Prenderà poi la parola l'architetto Rocco Rolli che intratterrà la platea relativamente alle strategie ed esperienze concrete per un "turismo for All".
Rocco Rolli svolge attività di ricerca su temi di progettazione accessibile con particolare attenzione alle problematiche di orientamento e mobilità delle persone non vedenti e alle tematiche connesse alla percezione e alla rappresentazione per disabili visivi.
Sintetizzando il suo intervento si può dire che per un cieco o un ipovedente il problema non è tanto quello di eliminare i gradini o gli ostacoli, quanto quello di segnalarli; per il disabile visivo serve maggiore attenzione e cura sull'aspetto "emozionale" del servizio prodotto in quanto quella condizione di disabilità invita a non considerare più le persone come semplici utenti, ma piuttosto come fruitori.
L'accessibilità per un disabile visivo implica un'accoglienza fatta di comunicazione, di descrizione dei luoghi e segnalazione di pericoli.
Nel successivo intervento, Lucia Baracco, porta a conoscenza dei partecipanti al convegno, la significativa esperienza di Venezia, dove alcune semplici tecniche di lettura agevolata e di segnaletica stradale posizionata a debita altezza, hanno positivamente agevolato la fruibilità di percorsi turistici per ipovedenti all'interno della laguna.
Prende la parola Alberto Beggio che da anni collabora con il Consiglio regionale del Piemonte occupandosi di accessibilità dei siti web.  Dopo aver ampiamente illustrato la "Legge Stanca" del  2004, Beggio conclude sostenendo che l'obbiettivo fondamentale dell'accessibilità è quello di rendere i contenuti di un sito web facilmente navigabili e comprensibili anche da utenti che utilizzano specifici strumenti assistivi, come nel caso di utenti ciechi che sfruttano appositi sintetizzatori vocali.
Dopo la pausa caffè, durante la quale i partecipanti al convegno, hanno potuto visionare il plastico della città di Torino e alcune mappe tattili relative a itinerari piemontesi, i lavori sono ripresi con l'intervento di Paola Traversi, la quale ha illustrato il percorso tattile che rende possibile ai non vedenti e agli ipovedenti la visita della Mole Antonelliana in modo assolutamente autonomo.  Inoltre sono state illustrate le fasi più interessanti del progetto "Oltre la visione. Il museo da toccare, il cinema da ascoltare" riferite al museo del cinema di Torino.
Interviene poi l'architetto Michele Bossio, al quale spetta il compito di illustrare il progetto "A&T Progetti" realizzato a Sant'Albano Stura (Cn).
La parola passa poi a Francesco Fratta, al quale toccherà sviscerare il tema "Il manifesto della cultura accessibile". Sintetizzando l'intervento del professor Fratta potremo dire che non è necessario partire dall'idea di un pubblico medio standard, per poi porsi il problema dei disabili con le loro molteplici e variegate esigenze e di come poter rendere accessibile anche a loro la fruizione dei beni culturali, ma partire dall'idea che non vi è un pubblico standard, bensì diversi tipi di pubblico che è necessario e doveroso tener presenti ed includere sempre e comunque nell'offerta dei beni culturali, perché l'accesso alla cultura rientra tra i diritti universali dell'uomo. I principi fissati nei primi 10 punti del manifesto possono essere assunti  in gran parte anche da chi si occupa di turismo accessibile, sia perché, ovviamente, tra le regioni per le quali si fa turismo la visita a musei e siti di vario titolo di interesse culturale rappresenta un elemento non trascurabile, sia perché tali principi possono essere declinati anche per rendere pienamente soddisfacentemente fruibili parchi naturalistici, siti archeologici ecc, nonché mezzi di trasporto e strutture di accoglienza presenti nei territori prescelti.
Conclude poi Adriano Gilberti, presidente dell'Unione Italiana dei Cechi e degli Ipovedenti di Biella, sottolineando i punti essenziali toccati dai vari relatori, cercando nello stesso tempo di sensibilizzare ancora maggiormente quei sindaci, tecnici e operatori turistici, presenti al convegno, affinché si facciano carico di intervenire concretamente sul nostro territorio, per agevolare la vita degli ipovedenti e non vedenti.
Infine ringrazia gli sponsor, la Provincia di Biella e tutti i relatori auspicando che questo convegno non sia fine a se stesso ma un punto di partenza per realizzare concretamente una vita più vivibile per i non vedenti e gli ipovedenti del biellese.

U.I.C.I. BIELLA ONLUS

Malattie rare cosa si è fatto e cosa si fa alla seconda Università di Napoli, di Mario Mirabile

Autore: Mario Mirabile

Nel complesso di S. Andrea Delle Dame della Seconda Università di Napoli si è svolto un importante convegno di informazione sull'assistenza e la ricerca nel campo delle malattie rare. Queste ultime, si è detto sono circa 8mila e presso l'Azienda Ospedaliera Universitaria dell'Ateneo napoletano sono diversi i centri di eccellenza nel quale si studiano le molteplici patologie. Dopo il saluto delle autorità accademiche, il Rettore Rossi, il Direttore dell'Azienda Ospedaliera Corcione e il Direttore Sanitario Di Mauro, i responsabili dei vari centri di ricerca, che è doveroso sottolineare sono centri di eccellenza, hanno illustrato quanto si è fatto e quali sono le strategie future sia nel campo della ricerca, sia finalizzate ad una più completa assistenza ai pazienti e alle loro famiglie. Tutti hanno sottolineato i pochi finanziamenti nel campo della ricerca e dell'assistenza medica, ragion per cui è necessario  razionalizzare le risorse e le forze in campo. Infatti si è parlato, nei vari campi, di istituire corsie preferenziali per gli affetti da patologie rare, di istituire numeri verdi, di implementare il portale con la stesura della carta dei servizi  e di fare maggiore formazione che è indispensabile soprattutto per i medici di famiglia, i quali devono saper indirizzare i pazienti. Sono intervenuti i Prof. Bellastella, melone, Monsurrò, Valentino e Simonelli. Quest'ultima, in particolare, responsabile del centro di ricerca per le retinopatie ereditarie, ha partecipato al primo trapianto di cellule effettuato su di un paziente affetto da amaurosi di Leber. Nella seconda parte dei lavori, dopo il toccante intervento del Prof. Nigro, che ha portato Teleton in Italia, si è svolta una interessante tavola rotonda durante la quale sono intervenuti i rappresentanti delle associazioni. Tutti, oltre a sottolineare la grave ed ingiustificabile assenza dei politici della Regione Campania,  hanno insistito sull'importanza di fare rete ed individuare in maniera concertata e condivisa soluzioni per fornire servizi di maggiore qualità ai pazienti. Il Presidente dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Giovanni D'Alessandro, ha sottolineato come nelle recenti azioni di verifica straordinaria messe in campo dall'INPS delle invalidità e in particolare della cecità, gli oculisti dell'istituto di Previdenza, non solo  hanno dimostrato scarsa competenza per quanto riguarda il riconoscimento delle malattie rare, ma soprattutto in molti casi hanno ignorato le diagnosi effettuate presso i centri di eccellenza specializzati proprio per lo studio e la cura di determinate patologie. A tal riguardo la Prof.ssa Simonelli ha proposto un corso di formazione sulle patologie oftalmiche rare rivolto a tutti gli oculisti che solo in Campania sono più di 800.

Mario Mirabile

La società civile si organizza per l’Anno Europeo dei Cittadini 2013, di Manuela Esposito

Autore: Manuela Esposito

Il 14 settembre scorso si è tenuto presso la sede della Rappresentanza in Italia della Commissione europea un incontro promosso dal Consiglio Italiano del Movimento Europeo (CIME), dal Forum del Terzo Settore e dall'ALDA, l'Associazione delle Agenzie della Democrazia Locale finalizzato a creare una sinergia tra le diverse rappresentanze della società civile italiana in vista delle attività da organizzare per l'Anno Europeo dei Cittadini 2013.

I lavori, che hanno visto la partecipazione di un ampio spettro di rappresentanti delle organizzazioni della società civile,  sono stati coordinati da Pier Virgilio Dastoli (CIME), Antonella Valmorbida ( ALDA) e Pietro Barbieri (Forum Terzo Settore).Le persone con disabilità sono state presenti nella persona del succitato Pietro Barbieri, Presidentedella Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap,  e del Presidente Nazionale dell'Unione Tommaso Daniele, che specifica di venire anche in rappresentanza del Forum Italiano sulla Disabilità.

L'incontro è iniziato con la presentazione del Manifesto europeo per l'Anno 2013 realizzato da una coalizione di organizzazioni europee tra cui il Forum Europeo della Disabilitàe inserito alla fine del presente articolo (anche disponibile su internet al seguente link: http://www.civic-orum.fr/site/images/stories/pdf/eyca2013_manifesto_it.pdf).I moderatori dell'incontro hanno poi evidenziato che quest'anno europeo è considerato particolarmente strategico per l'Unione europea in quanto si concluderà subito prima delle elezioni europee del 2014 e che è necessario che la società civile evidenzi l'importanza della cittadinanza europea  come condivisione di valori che trovano la loro espressione principale nella democrazia partecipativa e nella coesione sociale.Subito dopo è iniziato un proficuo dibattito durante il quale sono stati evidenziati i temi che vengono percepiti dalla società civile italiana come indissociabili dal riconoscimento dei diritti di cittadinanza europea come la qualità dell'ambiente, l'occupazione (in particolare quella giovanile), il ruolo degli anziani, lo sviluppo del sistema educativo, ecc.Al termine di questa fase dell'incontro si è deciso di creare un Comitato organizzatore italiano per l'Anno Europeo del Cittadino 2013 con gli enti presenti all'incontro, ma che sarà comunque aperto anche ad altri organismi interessati a partecipare. Il Comitato si strutturerà in gruppi di lavoro, predisporrà un Manifesto italiano sull'Anno e un calendario di iniziative da attuarsi sul territorio italiano, il tutto mantenendosi in stretto collegamento con l'Alleanza europea per l'Anno 2013 (http://ey2013-alliance.eu/).

All'incontro ha partecipato anche la dr.ssa Anna Maria Villa, responsabile dell'Ufficio Cittadinanza Europea del Dipartimento Politiche Comunitarie della Presidenza del Consiglio dei Ministri, la quale ha illustrato alcune delle iniziative previste dal governoper l'Anno 2013.

EYCA 2013 – European Year of Citizens 2013 Alliance

Manifesto

La Commissione europea ha proposto di proclamare il 2013 "Anno europeo dei cittadini" persottolineare il 20esimo anniversario dell'introduzione della cittadinanza dell'Unione europea neltrattato di Maastricht.Le principali organizzazioni e reti della società civile si sono unite e hanno creato l'Alleanza AEC2013per avanzare proposte rivolte a collocare la cittadinanza europea al centro dell'agenda politicadell'UE. Facendo affidamento sull'esperienza e le conoscenze dei suoi membri che continuamenteoperano perché la cittadinanza diventi una dimensione permanente e trasversale del processodecisionale, dell'attuazione e della valutazione delle politiche pubbliche europee, l'Alleanza AEC2013promuoverà attività che abbiano un impatto sulla costruzione di un'Unione europea dalla parte deicittadini, che non sarà più ristretta solamente a preoccupazioni di natura economica e che faciliterà esosterrà varie espressioni e la mobilitazione della cittadinanza attiva.
Accompagneremo un processo di costruzione di una cittadinanza UE che, oltre ad un approccioindividuale basato sui diritti, affronti il senso di appartenenza degli europei ad un comune futuroeuropeo.
LA CIITTADINANZA ATTIVA NEL CONTESTO DEMOCRATICO EUROPEO
Nell'Unione europea si è arrivati ad interpretare la cittadinanza attiva in molti modi e il 2011 è statoproclamato Anno europeo della cittadinanza attiva attraverso le attività di volontariato, anche semeglio conosciuto come Anno europeo del volontariato. Le attività di volontariato sono espressionedi cittadinanza attiva, ma si possono anche svolgere senza far riferimento al coinvolgimento in affaripubblici, nella comunità e nella società.
Per noi, cittadinanza attiva significa in primo luogo coinvolgimento attivo dei cittadini comepartecipazione alla vita delle loro comunità, e quindi alla democrazia, in termini di attività e processodecisionale. Cittadinanza attiva è più che far beneficienza, votare alle elezioni o far volontariato. Ledefinizioni di partecipazione che si concentrano sulla partecipazione politica o su una concezione insenso stretto del volontariato non riescono a captare la diversità dell'impegno delle persone intutt'Europa. Per rendere la piena accezione e ampiezza della cittadinanza attiva europea, e peraiutare a ridurre il divario tra i cittadini e le istituzioni UE, bisogna considerare le nuove prospettiveaperte dall'Articolo 11 del Trattato sull'Unione europea per la partecipazione dei cittadini alla vitademocratica dell'Unione europea.
Per noi cittadinanza attiva è:
UN PROCESSO DURATURO
??Una cittadinanza democratica basata sullo status legale dei cittadini e che includetutti gli aspetti della vita in una società democratica inerenti una vasta gamma diargomenti quali, tra gli altri, l'istruzione, la cultura, lo sviluppo sostenibile, la nondiscriminazione, l'inclusione delle minoranze etniche, la partecipazione alla societàdelle persone con disabilità, l'uguaglianza di genere compresa la pari rappresentanza di donnee uomini nel processo decisionale, ecc.;
PARTECIPAZIONE ALLE ELEZIONI
??Una cittadinanza democratica che garantisce che i cittadini e le organizzazioni dellasocietà civile abbiano voce in capitolo nei processi deliberativi e decisionali dellepolitiche UE attraverso l'elezione dei loro rappresentanti al Parlamento europeo.In vista delle prossime elezioni del 2014 e in un periodo nel quale ci troviamo adaffrontare un divario sempre crescente tra l'Unione europea e i suoi cittadini,come confermato dall'affluenza alle ultime elezioni europee e da indagini che mostranoripetutamente la mancanza di consapevolezza dei cittadini della cittadinanza e dell'identitàeuropea [fonte:EU Citizenship report 2010] la posta in gioco non potrebbe essere più alta;
DIALOGO CIVILE
??Una cittadinanza democratica che implica che le istituzioni europee godano dellafiducia pubblica e possano assicurare un coinvolgimento attivo dei cittadini e degliattori organizzati della società civile nei processi decisionali a tutti i livelli, da quellolocale e nazionale a quello europeo; quindi, l'adozione di un accordo inter-istituzionale per unquadro strutturato per un dialogo civile europeo offrirebbe una solidità pratica permanente auna tale cittadinanza attiva e partecipativa insieme alle disposizioni del Trattato di Lisbona,oltre al diritto di iniziativa dei cittadini europei;
PARTECIPAZIONE AL GOVERNO LOCALE
??Una cittadinanza democratica che deve operare necessariamente anche a livellodegli stati membri, di modo che le strutture per l'impegno dei cittadini sianoaccessibili e facciano parte dell'esperienza di ogni cittadino. Mentre godono deiloro diritti e si assumono le loro responsabilità, i cittadini dell'UE così come tutti iresidenti dei paesi aderenti e dei paesi candidati e non solo, dovrebbero essere pienamentecoinvolti nelle attività dell'AEC2013 che dovrebbero promuoverne il coinvolgimento nellequestioni di governo locale, attraverso il potenziamento della cooperazione anche con leautorità locali in quanto tra i principali stakeholder dell'AEC2013;
CITTADINANZA SOCIALE
??Una cittadinanza democratica che garantisce che tutti i cittadini possanopartecipare alla vita delle loro comunità e alla definizione delle politiche pubbliche,compresi i gruppi più svantaggiati che sono spesso i più lontani dal processo dicostruzione europeo. Non si possono esercitare i propri diritti civili e politici a
meno che si sia in grado di godere dei diritti di cittadinanza sociali ed economici e l'Unioneeuropea non dovrebbe perdersi il contributo dei più svantaggiati.
Affinché i cittadini si impegnino nello sviluppo delle politiche, bisogna che vengano messi in opera dei
meccanismi efficienti per offrire informazioni ed educare in maniera diversificata ed obiettiva icittadini. Bisogna sviluppare anche la capacità dei gruppi locali e della società civile organizzata dicollegarsi sia con i cittadini sia con le istituzioni. Questa costruzione di capacità sarebbe un pilastroimportante nello stimolo alla presa di consapevolezza dei cittadini come approccio direttodell'Iniziativa dei cittadini e promuoverebbe un maggior impegno nel progetto europeo. Internet e losviluppo dei social network offrono degli strumenti e dei luoghi nuovi attraverso i quali e nei quali lepersone, specialmente i giovani, si riuniscono e agiscono al di là dei confini.
Un tale approccio soddisfa le aspettative dei membri dell'Alleanza AEC2013 che rappresentanofondamentali stakeholder della società civile organizzata, che esprimono le preoccupazioni e dannovoce alle opinioni dei cittadini in una vasta gamma di aree delle politiche europee.
CHE SIGNIFICA CITTADINANZA EUROPEA A VENTI ANNI DALLA SUA CREAZIONE?
Questo status legale garantisce la libertà di movimento e alcuni diritti politici che si ritienecontribuiscano, insieme all'intensificazione del mercato unico per beni e servizi, a creare un senso diappartenenza ad una comunità di persone. L'Europa fa parte della vita quotidiana dei suoi cittadini,ma i diritti e i benefici che derivano da questa "cittadinanza del mercato unico" sono al momentoessenzialmente limitati alla mobilità. Quindi diventano effettivi solo "all'estero". E che ne facciamo dichi non viaggia, né studia o lavora all'estero e per cui la cittadinanza europea può perciò solo essereun concetto astratto e senza senso? Che ne facciamo dei residenti che lavorano, pagano le tasse,sono impegnati in attività sociali o nella comunità ma non hanno un passaporto di uno stato membrodell'UE?
Tali questioni estremamente complesse riflettono il fatto che il concetto di cittadinanza implica unarelazione reciproca tra una comunità e i suoi membri. Il Trattato di Lisbona offre un quadro più ampioper lo sviluppo di una cittadinanza europea radicata in una "comunità di valori" e ne rinforza ledimensioni sociali e politiche assegnando alla Carta dei Diritti fondamentali lo stesso valore legale deitrattati dell'Unione europea e creando le condizioni per il pieno coinvolgimento dei cittadini e delleorganizzazioni della società civile nei processi europei.
L'Anno europeo dei cittadini 2013 dovrebbe riflettere questo ricco approccio, e i diritti custoditi nellaCarta dei Diritti fondamentali dell'UE devono essere realmente implementati e meccanismi dicontrollo appropriati messi in atto. La cittadinanza europea, inoltre, dovrebbe basarsi sul principio diresidenza ed in nome dell'universalità dei diritti tutti i residenti dell'Unione europea dovrebberogodere dello stesso trattamento e dello stesso diritto di partecipare alla vita pubblica dei cittadinidell'UE.
CITTADINANZA ATTIVA: GUARDANDO AVANTI
La democrazia partecipativa va incontro alle esigenze attuali della governancedemocraticanell'Unione europea, completando e consolidando la democrazia rappresentativa. Coinvolgere lasocietà civile organizzata nella definizione delle politiche e nella preparazione delle decisioni rinforzala legittimità democratica delle istituzioni pubbliche, il loro lavoro e le loro attività. La qualità deldialogo civile – compreso il dialogo sociale, che ne è l'elemento cruciale – è un indicatore dello statodi salute delle nostre democrazie.L'Articolo 11 del Trattato di Lisbona è potenzialmente di particolare importanza in manierasignificativa, dato che rappresenta un impegno istituzionale per un "dialogo aperto, trasparente eregolare" tra gli organi governativi dell'Europa e la società civile, allo scopo di porre fine al "deficitdemocratico" di cui parlano i detrattori, garantendo al tempo stesso la cittadinanza attiva europea.Nonostante questi passi avanti, c'è ancora molto da fare per trasformare questi impegni in praticaconcreta e sostenibile.Anche se il Trattato di Lisbona offre ai "cittadini e alle associazioni rappresentative" la "possibilità direndere note e scambiare pubblicamente le loro opinioni", c'è un ampio dibattito su come sidovrebbe arrivare a questo, il che ha portato alcuni a notare che la "discussione efficace" non èancora ben esplorata o impiegata.
Crediamo fermamente che la nostra Alleanza è uno strumento appropriato per realizzare delleattività per l'AEC2013 che supportino una cittadinanza attiva e partecipativa articolata con lademocrazia rappresentativa che apra la strada alla rigenerazione del progetto europeo nell'attualecrisi globale, un passo necessario prima delle elezioni europee del 2014. E' un modo per i cittadini ele organizzazioni della società civile di partecipare visibilmente ai dibattiti pubblici europei e di darvoce alle proprie opinioni, e per le istituzioni europee di offrire del feedback su come le loropreoccupazioni sono state ascoltate e tenute in considerazione.
In questo quadro, intendiamo sviluppare delle attività che innalzino le aspettative dei cittadini inrelazione alla democrazia partecipativa e li facciano sentire coinvolti implementando gli obiettividell'Articolo 11. Questa è la nostra risposta all'attuale disaffezione verso le istituzioni europeerisultante dalla presente crisi economica, e chiediamo ai leader politici europei di agire al riguardo.

* European Civic Forum, European Movement International, the Social Platform, European Disability Forum,European Civil Society Platform on Lifelong Learning – EUCIS-LLL, Culture Action Europe, European Youth Forum,European Foundation Center, European Public Health Alliance – EPHA, European Association for the Defense ofHuman Rights – AEDH, European Women's Lobby, Eurochild, Confederation of Family Organisations in the EU -COFACE, CONCORD, ESN – Erasmus Students Network, Association Internationale de la Mutualité – AIM, AGEPlatform, European Federation of Older People – EURAG, SOLIDAR, European Association of Service Providers forPersons with Disabilities – EASPD, European Council of Associations of General Interest – CEDAG, European Federationof National Organisations Working with the Homeless – FEANTSA, Volonteurope, European Volunteer Center – CEV,Conservation Volunteers Alliance – CVA, World Association of Girl Guides and Girl Scouts (Europe Region), Associationof local democracy agencies – ALDA, Central and Eastern European Citizens Network – CEE CN, Combined EuropeanBureau for Social Development – CEBSD, European Community Organising Network – ECON, EUCLID Network,European Network for Education and Training e.V. – EUNET, Confederation of European Senior Expert Services – CESES,JEF – Europe, Platform for Intercultural Europe, European Alternatives, European Network of National Civil SocietyAssociations – ENNA, ATD Quart Monde, ISCA – International Sports and Culture Associations, ENGSO – European NongovernmentalSports Organisation, AEGEE-Europe – European Students Forum Association, European Anti PovertyNetwork – EAPN, Mental Health Europe, Europa Nostra, Balkan Civil Society Development Network – BCSDN,Civilscape.

Manuela Esposito

Servizi dedicati ai passeggeri con disabilità visiva ed altro, di Tommaso Daniele

Autore: Tommaso Daniele

Al signor Presidente
Gent.mo Luca di Montezemolo

Al Vice Presidente Esecutivo
Gent.mo Vincenzo Cannatelli

All'Amministratore Delegato
Gent.mo Giuseppe Sciarrone

NTV. Nuovo Trasporto Viaggiatori S.p.A.
Viale del Policlinico, 149/b
00161 Roma
presidenza@ntvspa.it   direzione@ntvspa.it

 

La nostra Unione, organizzazione non lucrativa di utilità sociale, esercita funzioni di rappresentanza e di tutela degli interessi, morali e materiali, delle persone con disabilità visiva, funzioni  riconosciute con decreto-legge del Capo Provvisorio dello Stato 26 settembre 1947, n. 1047, e confermate con decreto del Presidente della Repubblica 23 dicembre 1978.
Per l'azione che svolge, anche in collaborazione con gli Enti ad essa collegati o da essa dipendenti (la Biblioteca Italiana per i Ciechi, la Federazione Nazionale delle Istituzioni pro Ciechi, la Sezione Italiana dell'Agenzia per la Prevenzione della Cecità, l'I.Ri.Fo.R. e il Centro Nazionale del Libro Parlato), la nostra Unione partecipa ai tavoli istituzionali che hanno, per materia, la disabilità.
In particolare, per decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali del 30 novembre 2010, la nostra Unione è componente dell'Osservatorio Nazionale sulla condizione delle persone con disabilità,  istituito ai sensi dell'art. 3 della legge 3 marzo 2009, n. 18.
In questo nostro ruolo di rappresentanti di interessi collettivi, ancorché minoritari, esprimiamo il nostro apprezzamento per le misure che la NTV ha adottato per facilitare l'accesso dei passeggeri ciechi ed ipovedenti ai servizi ferroviari, attivati lo scorso 28 aprile.
Saremmo, peraltro, lieti di partecipare, in conformità con quanto disposto dall'art. 19 del Regolamento (CE) n. 1371/2007, alla definizione di regole che possano ulteriormente elevare la qualità dei servizi che NTV riserva ai passeggeri con disabilità visiva.
Senza particolari aggravi di costo, potrebbero, ed esempio, essere introdotte misure agevolative,  del tipo:
– Al passeggero, cieco o ipovedente, è consentito acquistare il titolo di trasporto a bordo treno, senza sovrapprezzo.
– Ogni fermata è annunciata con congruo anticipo ed insieme alla fermata è annunciato il lato di discesa.
– Al passeggero con disabilità visiva e all'ulteriore passeggero, che gli faccia da guida, sono assegnati posti vicini.
– Per il passeggero con disabilità visiva, che viaggi con cane guida, è allestito un posto che consente all'animale di sistemarsi senza dare intralcio alle operazioni di servizio e alla ordinaria circolazione.
– Se necessario, il personale addetto alle operazioni di servizio aiuta il passeggero con disabilità visiva a salire e scendere dal treno, a raggiungere il posto ed i servizi igienici e a fruire dei servizi erogati a bordo, ivi incluso il servizio di ristorazione al posto.
Soprattutto, vorremmo che la NTV valutasse con particolare attenzione due richieste, che cercheremo di illustrare nel contenuto e nelle ragioni, nel modo più sintetico possibile.
Ciò che, innanzitutto, chiediamo è di voler accordare ai passeggeri, ciechi ed ipovedenti, le agevolazioni tariffarie previste dalla Concessione Speciale III, approvata con decreto interministeriale 10 febbraio 1981. In sintesi, la Concessione dà diritto, dietro esibizione di una apposita tessera:
1. Al rilascio di un biglietto a tariffa scontata del 20 per cento per il non vedente che viaggi da solo.
2. Al rilascio di un biglietto a tariffa ordinaria, ma valido per due persone, per il non vedente che viaggi con accompagnatore.
3. Al rilascio di un biglietto a tariffa scontata del 20 per cento, senza sopratasse, per il non vedente che viaggi con cane guida.
La finalità è chiara: si tratta di incoraggiare la mobilità di persone per le quali è oggettivamente difficile collocarsi in ambienti urbani sconosciuti, magari sviluppatisi in modo caotico e, in ogni caso, poco comunicativi.
A sostegno della richiesta, facciamo presente che, ad oggi, i ciechi assoluti e i ciechi parziali, che hanno diritto alle prestazioni economiche previste dalla legge, sono in totale 126.159 (Fonte: Osservatorio INPS sulle pensioni vigenti). Si tratta, dunque, di una popolazione estremamente esigua, che resterebbe tale anche se vi si includessero gli ipovedenti gravi, mai ufficialmente censiti.
Da ultimo, ed è, tuttavia, la domanda che più ci sta a cuore, chiediamo alla NTV di voler impiegare, in tutte le proprie attività di servizio, e, in particolare, nelle attività del Contact Center, il maggior numero possibile di lavoratori con grave disabilità visiva.
La legge 12 marzo 1999, n. 68, che disciplina l'inserimento lavorativo delle persone con disabilità, ha fatta salva la legge 29 marzo 1985, n. 113, che fa obbligo ai datori di lavoro, pubblici e privati, di riservare ai ciechi assoluti e parziali e agli ipovedenti gravi, iscritti all'Albo professionale nazionale di centralinisti telefonici privi della vista, il 51 per cento dei posti di lavoro disponibili.
La speciale tutela è stata mantenuta, in considerazione del fatto che al lavoratore cieco resta, tuttora, inaccessibile la maggior parte delle attività lavorative.
Ebbene, chiediamo alla NTV di impegnarsi oltre la misura prevista dalla normativa, adibendo, al  proprio Contact Center, il massimo numero di centralinisti ciechi.
Una scelta di questo tipo confermerebbe ed evidenzierebbe il senso di responsabilità sociale della NTV.
Certi che la Società nasce, oltre che da ragioni industriali ed economiche, anche con ragioni etiche, crediamo di non avere altro da aggiungere, che non sia già nella sensibilità della NTV e, specialmente, in quella loro propria, signor Presidente, signor Vice Presidente, signor Amministratore Delegato.
Nell'attesa di un riscontro, che auspichiamo e confidiamo possa essere positivo, ringraziamo per l'attenzione e porgiamo i nostri più distinti saluti.

IL PRESIDENTE NAZIONALE
Prof. Tommaso Daniele

2° Torneo Internazionale di baseball giocato da ciechi MOLE-CUP, di Lorenzo Vinassa de Regny

Autore: Lorenzo Vinassa de Regny

CASTELDEBOLE (Bologna)  Campo Leoni  via Bottonelli, 70
DOMENICA 7 ottobre dalle ore 9: 00 in avanti

La AIBXC Associazione baseball giocato da ciechi annuncia lo svolgimento della seconda Edizione della Mole-Cup per il 7 ottobre pv sul Diamante Leoni di Casteldebole (Bologna) con la partecipazione di ben 8 squadre ITALIANE 1 Francese e 1 Tedesca:
Aquilone Empoli, White Sox Bologna, Fiorentina , Thunder's Five milano, Lampi Milano, Cvinta Ravenna, Roma AIBXC,  Patrini Malnate
I Bandits di Nogent (Paris)   e i Bavarian Bats di Freising (Munchen)

Il Torneo sarà dedicato alla memoria di Ivano Albertazzi, tecnico dei campioni d'Italia 2012 della Fiorentina, prematuramente scomparso lo scorso Giugno.

AIBXC Onlus
Lorenzo Vinassa de Regny

“Fra vedere e non vedere”, un incontro per fare chiarezza, Redazionale

Autore: Redazionale

Esperti a confronto martedì 25 settembre a Palazzo Ducale a Lucca

Fra vedere e non vedere.
Aristotele, il padre della filosofia della scienza, diceva che "basta aprire gli occhi per godere lo spettacolo della natura".

Per contro, è cieco l'amore, come l'odio, la fortuna, il caso, ma erano ciechi anche indovini e sciamani.

C'è però una zona grigia fra il vedere ed il non vedere.

Sarà questo il tema del convegno – seminario, organizzato dalla Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Lucca, che ha messo insieme la scienza, la ricerca medica, le leggi, le autorità preposte al loro rispetto, e, naturalmente i diretti interessati.

L'incontro – che vede la collaborazione di Prefettura di Lucca, Provincia di Lucca e Aziende sanitarie di Lucca e Versilia – è in programma  martedì 25 settembre a partire dalle ore 10 nella Sala Tobino di Palazzo Ducale a Lucca.

Dopo gli interventi degli esperti (tra cui medici oculisti, ortottisti, medici di medicina legale) è previsto anche un breve dibattito.

Alla campagna sui falsi ciechi la UICI di Lucca contrappone quindi la scienza, per aiutare tutti a distinguere chi è cieco clinicamente, chi è cieco solo secondo la legge e chi fa il cieco per convenienza. La conferenza di Palazzo Ducale sarà un importante momento di confronto con le istituzioni e con la cittadinanza: "Le prime vittime della campagna siamo noi – dice Massimo Diodati, vicepresidente della UICI di Lucca e animatore dell'evento – perché chi fa il cieco danneggia chi lo è davvero. Ma siamo vittime anche di giudizi talvolta frettolosi, che vedono solo il bianco ed il nero, mentre in realtà ci sono anche i vari toni di grigio. Facciamo chiarezza per fare pulizia".