Incontro nazionale genitori

Il comitato nazionale dei genitori, soci tutori UICI servendosi delle nuove tecnologie desidera incontrare in modalità virtuale tutti i genitori per conoscersi, approfondire e condividere esperienze e in particolare parlare degli aspetti che incidono direttamente e profondamente sulla vita dei nostri ragazzi: scuola, tempo libero, affettività, vita di relazione, normative ecc.

L’incontro si svolgerà su piattaforma zoom, Venerdì  03 Luglio 2020 dalle 17.30 alle 19:30 con la partecipazione degli operatori dei Centri di Consulenza Tiflodidattica, la Coordinatrice Nazionale e i coordinatori del progetto “Stessa strada per crescere insieme”.

Per partecipare all’incontro collegarsi al seguente link: https://us02web.zoom.us/j/88596038304?pwd=WmEreHVyakJrckFYQmJ3NzNsY2RWQT09

Meeting ID: 885 9603 8304

Password: 856697

Lettera Genitori: I nostri bambini meritano di essere integrati nella società

Massa Carrara, 25/02/2017.

Oggi approfittando di avere qui con noi enti ed istituzioni vogliamo portare a conoscenza delle esigenze dei nostri bambini per poter assaporare meglio questi anni di gioia, di spensieratezza, come è diritto di ogni bambino a prescindere, se è affetto o meno, da patologie visive.

I nostri bambini meritano di essere integrati nella società ma per una vera integrazione non basta sederli vicino ad un bambino normodotato, bisogna permettergli di poter parlare lo stesso linguaggio, cosa difficile se pensiamo che un bambino normodotato può permettersi di guardare cartoni animati su più reti televisive mentre per un non vedente non c’è un cartone Audio-descritto considerando che anche la rete che trasmette le audiodescrizioni sembra dimenticarsi che esistono bambini non vedenti;  purtroppo ciò avviene anche nelle varie manifestazioni per bambini che prevedono giochi di attività, nessuno sembra soffermarsi sulla possibilità che in mezzo a tanti bambini gioiosi ci può essere un bambino non vedente che ha il diritto come gli altri di partecipare, di condividere e di non essere solo spettatore che cammina in punta di piedi per non disturbare.

Oggi un bambino non vedente grazie alle nuove tecnologie e ai nuovi ausili può sentirsi parte integrante della società, può scrivere, leggere, usare il computer, l’IPad, l’IPhone e può comunicare con il mondo, poi muoversi indipendentemente per brevi o lunghe distanze e sentirsi simile ai suoi coetanei.

Noi chiediamo solo di poter avere nel presente e nel futuro qui nella nostra provincia degli istruttori di mobilità autonomia ed informatizzazione.

Un Istruttore della mobilità che iniziando un percorso dall’età evolutiva possa imprimere nel bambino fiducia e sicurezza tanto da arrivare a poter insegnargli a spostarsi con qualsiasi mezzo pubblico, a poter entrare in un centro commerciale, poter usare vari servizi e perché no poter usufruire dei servizi igienici nel modo più adeguato.

Un Istruttore dell’autonomia che insegni al bambino a svolgere tutte quelle che sono semplicemente le attività quotidiane, insegnare oggi ai bambini che domani diventeranno ragazzi in grado di fare tutto quello che i ragazzi fanno, anche quello che apparentemente può essere considerato superfluo, come il truccarsi o il radersi, insomma tutto ciò che futuri uomini e donne dovranno imparare per se stessi e per gli altri, quindi cucinare, riordinare, stirare, pulire, lavare, usare il forno piuttosto che la lavatrice od altri elettrodomestici, ecco tutto questo potrebbe sembrare banale ma non lo è davvero per un non vedente.

Un istruttore di informatizzazione inteso come il tecnico che insegni ad usare qualsiasi strumento di scrittura e lettura utili per la scuola e per la vita quotidiana, che insegni ad utilizzare tutti gli ausili che rendono l’integrazione possibile, per fare degli esempi, la barra Braille piuttosto che la stampante Braille, il computer con tutti i suoi programmi sia di scrittura che di calcolo che di lettura, l’utilizzo dell’iPhone, che insegni a navigare con sicurezza sui social, a scrivere email, ad utilizzare  internet per poter magari fare acquisti o muoversi nel sito della propria bianca piuttosto che far pagamenti on-line. Tutto questo sarebbe possibile e sicuramente molto meno faticoso se si gettassero le basi nell’età evolutiva dove l’apprendimento è più facile e veloce. Noi chiediamo solo tecnici, istruttori che dovranno interagire anche con noi genitori insegnandoci come poter aiutare al meglio i nostri bambini ma dovranno essere presenti direttamente nella nostra provincia, vicino a casa, perché non si può sempre chiedere ad un bambino dopo una mattinata di scuola con le 1000 fatiche che devono affrontare, mangiare in fretta, poi di corsa in macchina, indipendentemente dal caldo, dal freddo piuttosto che dalla pioggia, percorrere distanze che non sono certamente brevi con il rischio che dato la inevitabile stanchezza tutto ciò diventi poco utile, il bambino stanco ha ovviamente un minore apprendimento. E’ comunque giusto e doveroso ricordare che non tutti i bambini compiono lo stesso sforzo in quanto hanno patologie diverse ed una resistenza diversa l’uno dall’altro ma in linea di massima il problema è comune.

I nostri bambini non sono numeri e percorsi burocratici ma esseri umani, bambini con tanta voglia di vivere,  giocare, amare e di diventare grandi. Aiutateci a farli diventare uomini e donne sereni, felici e realizzati.

Al via il corso di alta formazione in “responsabile di strutture del terzo settore” nell’area della disabilità (Bologna – Strada Maggiore 45)

E’ stato presentato ieri mattina presso la Scuola di Scienze Politiche dell’Università di Bologna, il corso di alta formazione in “Responsabile di strutture del terzo settore”. Il corso è organizzato dal Dipartimento di Sociologia e Diritto dell’Economia, Scuola di Scienze Politiche dell’Alma Mater Studiorum dell’Università di Bologna e dall’IRIFOR (Istituto per la Ricerca la Formazione e la Riabilitazione), in collaborazione con l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti.

L’obiettivo del corso è quello di formare figure professionali di profilo dirigenziale, “responsabili”, atte alla gestione di strutture di terzo settore, con particolare riferimento alle organizzazioni operanti nell’area della disabilità, che acquisiranno competenze manageriali, organizzative e comunicative, tarate sullo specifico delle caratteristiche delle organizzazioni di terzo settore in generale, e delle strutture afferenti all’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, in particolare.

Al corso sono stati ammessi 21 studenti non vedenti, ipovedenti e vedenti ai quali l’IRIFOR ha assegnato una borsa di studio che copre per intero i costi relativi all’organizzazione dello stesso da parte dell’Università.

“Siamo orgogliosi di aver collaborato all’ideazione e all’organizzazione di questo corso – afferma Mario Barbuto, Presidente nazionale dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti – che potrà formare i nostri ragazzi ai più elevati standard qualitativi atti alla gestione di strutture di terzo settore, in particolare a quelle afferenti il campo della disabilità. Una preparazione adeguata darà più forza ai nostri soci per riuscire ad entrare nel mercato del lavoro ai più alti livelli dirigenziali. Auguriamo buono studio e i più grandi successi professionali ai partecipanti al Corso”.

“Crediamo che questa iniziativa abbia un grande valore perché può aprire nuovi sbocchi lavorativi, dichiara il Direttore dell’IRIFOR Luciano Paschetta. Siamo molto soddisfatti che questa iniziativa si sia realizzata a Bologna che da sempre rappresenta un punto di riferimento per i non vedenti per la presenza in città dell’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza che anche in questa occasione darà un supporto logistico e non solo alla buona riuscita del corso.”

“L’Università di Bologna è orgogliosa di poter ospitare questa iniziativa formativa nello spirito di una crescente collaborazione con la società civile ed istituzioni così attive sul territorio”, dichiara Roberta Paltrinieri (Direttore del Corso).

Sostegno psicologico ai genitori dei ragazzi ciechi e ipovedenti

Autore: Redazionale

A. Sportello telefonico per il sostegno psico-pedagogico ai genitori dei ragazzi ciechi e ipovedenti.
In che modo assistere ed educare un figlio con problemi visivi? Qual è l'atteggiamento corretto? Come incoraggiarlo ad essere protagonista della sua vita? Come si può evitare l'aggravamento del trauma psicologico?
Queste sono alcune delle domande che più frequentemente si pongono i genitori che si trovano ad iniziare una vita con un figlio cieco o ipovedente. Le difficoltà aumentano quando si tenta di trovare le risposte in una condizione emotiva di elevato stress.

Al fine di   dare una prima risposta, l'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ha deciso di creare un servizio di Sostegno psicologico attraverso il quale offrire ai genitori dei ragazzi ciechi e ipovedenti (soci e non soci) un contatto telefonico con   un interlocutore qualificato, che possa aiutarli a districarsi tra le numerose  difficoltà connesse alla disabilità visiva del proprio figlio.

B. Chi risponderà.
Alle telefonate risponderanno professionisti psicologi che, avendo maturato negli anni esperienza nel campo  della disabilità visiva (lavorando con persone cieche o ipovedenti e con i loro familiari), hanno le competenze per aiutare il genitore a   identificare i propri bisogni e per valutare quale sia il tipo di intervento più adatto a rispondere ad essi (psicologico, pedagogico, assistenziale ecc.).

C. Come funziona.
Per accedere al servizio è necessario contattare, in base alla propria regione di residenza, il professionista al numero, nei giorni e negli orari indicati di seguito.
Ogni genitore avrà a disposizione un massimo di due colloqui telefonici, al termine dei quali, dopo un'analisi dei bisogni compiuta con il professionista che risponderà alla telefonata,  gli verranno date indicazioni circa la persona e/o il servizio che meglio risponde  alle sue esigenze.

D. Giorni e orari di apertura del servizio.

Liguria, Lombardia, Piemonte, Valle d'Aosta
Katia Caravello
Ogni 2° e 4° mercoledì del mese
Dalle 10 alle 12
3773048009

Abruzzo, Lazio, Molise, Umbria
Maria Luisa Gargiulo
Tutti i mercoledì 
Dalle 15:30 alle 16:30
3312211375

Basilicata, Campania, Toscana, Puglia
Vincenzo Rotolo
Ogni 1° e 3° venerdì del mese
Dalle 16:00 alle 19:00
0804974224
3334328108

Calabria, Marche, Sardegna, Sicilia
Giovanna Virga
Ogni 2° e 4° lunedì del mese
Dalle 9:00 alle 11:00
337899416

Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Veneto
Roberta Zumiani
Ogni 2° e 4° venerdì del mese
Dalle 8.30 alle 10.30
04611959595
 

Parla con l’Unione: “Sportello telefonico per il sostegno psico-pedagogico ai genitori dei ragazzi ciechi e ipovedenti” – giovedì 12 aprile 2012 – ore 16,00

Autore: Tommaso Daniele

I settori Informazione e comunicazione, Stampa sonora e Libro Parlato, in collaborazione con il Gruppo di sostegno psicologico ai genitori dei ragazzi ciechi e ipovedenti organizzano per giovedì 12 aprile 2012, con inizio alle ore 16,00 una trasmissione online dal titolo: "Sportello telefonico per il sostegno psico-pedagogico ai genitori dei ragazzi ciechi e ipovedenti" rivolta a soci e non.
La trasmissione sarà condotta da Luisa Bartolucci e vedrà la partecipazione, tra gli altri, del componente la Direzione Nazionale sig. Luigi Gelmini, responsabile del Gruppo, della dott.ssa Katia Caravello, della dott.ssa Maria Luisa Gargiulo,  del dott. Vincenzo Rotolo, della dott.ssa  Giovanna Virga, della dott.ssa Roberta Zumiani.
Nel corso del programma si procederà alla presentazione di questo importante nuovo servizio e verranno date indicazioni specifiche ai Presidenti regionali per la corretta individuazione di referenti territoriali.
Saranno inoltre fornite risposte ai quesiti degli ascoltatori i quali potranno scegliere diverse modalità di intervento: tramite telefono contattando durante la diretta il numero di  telefono 06 69988353 o inviando e-mail anche nei giorni precedenti la trasmissione all'indirizzo: diretta@uiciechi.it  oppure compilando l'apposito form della rubrica "Parla con l'Unione".
Per collegarsi al link di Parla con l'Unione sarà sufficiente digitare la seguente stringa: http://www.uiciechi.it/radio/radio.asp.
Quanti desiderassero prendere parte alla trasmissione per portare un contributo o esprimere un'opinione ma non fossero in condizione o in grado di collegarsi online, potranno contattare, nei giorni immediatamente precedenti, la sig.ra Mariolina Lombardi ai numeri telefonici 06 69988376 o 06 69988411 e, lasciando il proprio recapito telefonico, verranno richiamati nel corso del programma.
Vi attendiamo numerosi!
Si pregano le strutture in indirizzo di dare la massima diffusione alla presente circolare anche e soprattutto tra i genitori dei nostri associati e non e di favorire nelle Sezioni la creazione di folti gruppi di ascolto.
Cordiali saluti.

Il Presidente Nazionale
prof. Tommaso Daniele

Una bussola per orientarsi.

Autore: Katia Caravello

Il momento in cui un genitore riceve la notizia che il proprio figlio  ha un disturbo visivo-sia che questo accada nei giorni o mesi successivi alla nascita, o più avanti, negli anni dell'infanzia o dell'adolescenza-costituisce un'esperienza traumatica, accompagnata da un susseguirsi di emozioni forti: il dolore, per la perdita della possibilità di essere genitore di un figlio sano; il senso di colpa, legato al timore che il deficit sia dovuto a un problema genetico non precedentemente individuato o da  condotte dannose tenute durante la gravidanza; l'ansia e la paura, per l'incolumità fisica del bambino/ragazzo e per ciò che gli riserverà il futuro nella sfera affettiva e lavorativa.
In che modo assistere ed educare un figlio con problemi visivi? Qual è l'atteggiamento corretto? Come incoraggiarlo ad essere protagonista della sua vita? Come si può evitare l'aggravamento del trauma psicologico? Queste sono alcune delle domande che più frequentemente si pongono i genitori che si trovano ad iniziare una vita con un figlio cieco o ipovedente. Le difficoltà aumentano quando si tenta di trovare le risposte in una condizione emotiva di elevato stress.
E' come essere su una nave in mare aperto durante una tempesta:  senza una bussola che aiuti ad orientarsi non si può raggiungere un porto sicuro, dove sia possibile trovare ciò di cui si ha bisogno.
E' questo il compito che si è dato il Gruppo di Lavoro per il sostegno psicologico ai genitori nato in seno all'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti: essere  una bussola  che aiuti i genitori a orientarsi  nel mondo della disabilità visiva.
La definizione del nostro ruolo come gruppo di lavoro è stato il primo aspetto sul quale ci siamo confrontati, era impensabile ipotizzare che  un gruppo di 6 professionisti-con tutta la buona volontà e l'impegno messi in quest'attività-potesse farsi carico di un così gravoso compito, come è quello del dare aiuto e sostegno ai genitori dei ragazzi ciechi e ipovedenti distribuiti su tutto il  territorio nazionale.
E' così che è nata l'idea di attivare uno Sportello Telefonico che possa  costituire un primo contatto per quei genitori, alle prese con le mille difficoltà connesse all'essere madri o padri di un figlio con disabilità visiva, che, altrimenti, non saprebbero dove rivolgersi per trovare aiuto.
Chi deciderà di utilizzare questo servizio avrà la  possibilità di parlare con professionisti psicologi che, avendo negli anni accumulato esperienza nel campo della disabilità visiva, lavorando con persone cieche e ipovedenti e con i loro familiari, saranno in grado   di fornire  un aiuto per  focalizzare i propri bisogni e per individuare quale sia il tipo di intervento più adatto per farvi fronte (psicologico, pedagogico, assistenziale ecc.); al genitore che contatterà lo sportello, inoltre,  verranno fornite indicazioni specifiche riguardo alla persona e/o al servizio da contattare sul proprio territorio di residenza.

 

Documento scaturito dall’assemblea dei genitori del 19 e 20 novembre 2011

I Coordinatori dei Comitati Regionali dei genitori dei minori soci dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, riuniti in Assemblea a Tirrenia, il 19 e il 20 novembre 2011, hanno, all'unanimità, concordato di chiedere al signor Presidente e ai signori Componenti la Direzione e il Consiglio Nazionali di voler valutare ed approvare le seguenti iniziative, intese ad aumentare il livello di informazione e di partecipazione dei genitori.
I Presidenti provinciali e regionali, che non vi abbiano provveduto, procedano alla costituzione del Comitato dei Genitori, nei territori di rispettiva competenza, e comunichino, alla sede centrale, l'avvenuta costituzione ovvero l'impossibilità di attivare l'organo.
Alle riunioni dei Consigli provinciali, regionali e nazionale sia invitato a partecipare, con facoltà di parola, il Coordinatore dei Genitori, competente per territorio. In caso di indisponibilità, ai lavori collegiali sia ammesso a partecipare, su delega del Coordinatore, il Vice Coordinatore o altro componente del Comitato.
Alle delegazioni associative, che dovessero partecipare ad incontri istituzionali, concernenti la delega al Governo sugli interventi di riqualificazione e riordino della spesa in materia sociale, così come prevista dall'art. 10 del d.d.l. 4566, sia invitato a partecipare il Coordinatore dei Genitori, competente per territorio.
Le Sezioni Provinciali, che non vi abbiano provveduto, si dotino di una "Carta dei servizi", da rendere disponibile a chiunque sia interessato alle attività territoriali dell'Unione e degli Enti ad essa collegati.
Sia attivata, nel sito www.uiciechi.it, una pagina dedicata ai genitori, gestita, per quanto riguarda la raccolta, la selezione e l'organizzazione dei contenuti, dai componenti il Comitato Nazionale Genitori.
Siano organizzati, nel corso del 2012, due seminari/laboratorio, a carattere interregionale, dedicati alle famiglie dei bambini e dei ragazzi con disabilità visiva, seminari/laboratori da strutturare e articolare secondo le indicazioni del Comitato Nazionale Genitori.
I Coordinatori Regionali dei Genitori chiedono che le iniziative approvate siano incluse nella Relazione Programmatica per il 2012 e vengano sostenute con l'adozione dei necessari provvedimenti.
In fede

Per l'Assemblea Nazionale dei Coordinatori Regionali dei Genitori
La Coordinatrice del Comitato Nazionale Genitori
Prof.ssa Ulrica Goller