L’INPS non può sostituirsi alle associazioni delle persone con disabilità

Autore: Mario Barbuto

Interrogazione al Ministro del Lavoro a firma Onorevole Cosimo Ferri

L’INPS, come è noto, è l’ente che per legge eroga alcune provvidenze economiche alle persone con disabilità (ciechi civili, non udenti, invalidi civili).

Si tratta della cosiddetta pensione di invalidità e dell’indennità di accompagnamento (decreto-legge 1° luglio 2009, n. 78, art. 20 e successive modificazioni. Ed è sempre l’INPS che ha il compito di accertare definitivamente la sussistenza della condizione di invalidità.

A questo scopo la Legge prevede la costituzione di commissioni provinciali, della quale fa parte anche un medico specialista, designato dalle associazioni. Nel caso dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, un oculista.

La Legge prevede che l’associazione indichi il proprio medico di fiducia e INPS, salvo incompatibilità di legge, approva.

L’interrogazione si riferisce alla vicenda della sezione UICI di Firenze, che ha indicato il proprio oculista, che per quasi 20 anni ha lavorato nella commissione suddetta, individuando casi di veri ciechi e qualche caso che, per sua fortuna, non aveva bisogno delle provvidenze previste.

INPS però senza alcuna motivazione, ha dato parere negativo, negando quindi il diritto dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di scegliere il proprio rappresentante.

Il Ministro del lavoro ha assicurato la disponibilità del Ministero del Lavoro a promuovere, se richiesto, incontri tra l’INPS e le associazioni di categoria per valutare eventuale ipotesi migliorative delle descritte procedure, nell’ottica di un ampio coinvolgimento delle associazioni e di un’efficiente tutela delle persone con disabilità.

Faremo tesoro di questa risposta e richiederemo senza indugio l’incontro.

Mario Barbuto – Presidente Nazionale Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti