La Biblioteca “Regina Margherita” tra attualità e futuro

Autore: Pietro Piscitelli

Nata per raccogliere e distribuire tra i non vedenti italiani le poche centinaia di opere prodotte dagli amanuensi in un unico esemplare, la Biblioteca "Regina Margherita" ha subito, nel corso degli 83 anni della sua storia, profonde trasformazioni.
A cavallo tra le due grandi guerre – quando il libro era una rarità e rappresentava un "tesoro" per la maggior parte delle famiglie italiane – il ruolo della Biblioteca era quello di far arrivare nelle case dei pochissimi ciechi emancipati e capaci di leggere attraverso la scrittura in rilievo, il tesoro ancora più grande del rarissimo libro trascritto in braille. Pochi titoli, pochissimo materiale disponibile, lunghissime attese per ricevere quanto richiesto, ma tutto, anche il poco che la Biblioteca riusciva ad offrire con lo sforzo dei tanti volontari che ne sostenevano l'azione, era una manna, qualcosa che rendeva tangibile e reale l'utopia e il sogno dell'accesso autonomo alla lettura da parte dei minorati della vista.
Qualche anno dopo la fine della seconda guerra mondiale sopraggiunge il primo importante impulso – il contributo annuale da parte dello Stato – che ha determinato una forte accelerazione nell'attività della Biblioteca dando continuità e stabilità alla sua azione. La Biblioteca "Regina Margherita" non dipendeva più solo dalla liberalità e dalla generosità dei privati e dal sacrificio di tanti volontari, ma, potendo contare su risorse finanziarie certe, riusciva a programmare gli obiettivi della propria missione e soddisfare meglio le esigenze dei non vedenti.
La Biblioteca ha potuto così implementare la propria attività distributiva – che nel frattempo si era estesa su tutto il territorio nazionale per l'aumentato numero dei ciechi che richiedevano i suoi servizi – e consolidare la propria essenziale vocazione produttiva, divenendo pian piano, il punto di riferimento più importante dell'editoria per non vedenti.
Nell'ultimo mezzo secolo due sono state le realtà e le evoluzioni con le quali la Biblioteca ha quotidianamente dovuto misurarsi: il progredire della tecnologia e le mutate esigenze dei propri utenti.
Le innovazioni tecnologiche – l'introduzione delle presse e delle lastre zincate con la possibilità della stampa delle multicopie, l'arrivo del personal computer e delle periferiche speciali (display e sintetizzatore vocale) – hanno fortemente inciso sui processi produttivi permettendo da un lato forti economie di scala e consentendo di produrre testi a basso costo, ma, dall'altro, hanno anche modificato le aspettative dei non vedenti che non si accontentavano più del libro scelto, prodotto e distribuito dalla Biblioteca su supporto cartaceo, ma richiedevano la produzione di testi più vicini ai loro bisogni culturali ed anche versioni fruibili con gli strumenti informatici a loro disposizione.
Quindi non più e non solo i "classici della letteratura" ma testi diversi (testi di studio, manuali, saggistica, ricettari, testi religiosi, ecc.) e versioni diverse (testi su supporto cartaceo, testi per sintetizzatore, testi per display, ecc.).
Contestualmente cresceva l'attenzione della società civile ed anche della Biblioteca verso altre categorie di utenti, in particolare gli ipovedenti che avevano – ed hanno – specifiche e personalizzate esigenze di lettura di testi stampati in caratteri comuni ancorché adattati alla specificità della loro condizione visiva.
Negli ultimi decenni poi, si è fatta sempre più forte l'esigenza di sostenere l'integrazione scolastica dei minorati della vista, e la Biblioteca se ne è fatta carico concentrando la propria attività nella produzione dei testi di studio nelle versioni – braille, a caratteri ingranditi e digitali – più utili agli stessi.
Oggi la Biblioteca "Regina Margherita" è una realtà fortemente impegnata nel campo editoriale in grado di dare risposte concrete ai bisogni reali degli studenti e degli utenti minorati della vista.
Pochi dati bastano a confermarlo.
Per sostenere l'integrazione scolastica la Biblioteca:
1) Ha istituito 13 Centri di Consulenza Tiflodidattica che le hanno consentito di "proiettarsi sul territorio" raggiungendo utenti, scuole e famiglie ed offrendo loro un qualificato sostegno tiflodidattico e pedagogico per il miglior percorso scolastico.
Di seguito viene riportato il numero degli alunni minorati della vista presenti sul territorio nazionale per i quali la Biblioteca, attraverso i propri centri territoriali di consulenza, ha erogato nell'anno scolastico di competenza, almeno una prestazione:
Anno 2007 ciechi assoluti 391; ipovedenti 703; pluriminorati 460; totale 1554;
Anno 2008 ciechi assoluti 496; ipovedenti 1004; pluriminorati 626; totale 2126;
Anno 2009 ciechi assoluti 525; ipovedenti 1107; pluriminorati 651; totale 2283;
Anno 2010 ciechi assoluti 492; ipovedenti 1033; pluriminorati 590; totale 2115.

Come oggi si usa dire la Biblioteca, attraverso le sue diramazioni territoriali, ha "seguito" e "segue" gli studenti minorati della vista ponendosi quale punto di riferimento e di indirizzo specialistico per le Scuole e per le Famiglie ed interagendo con loro in tutte le azioni per lo sviluppo educativo e per l'inclusione scolastica del giovane. L'attività della Biblioteca "Regina Margherita" non si è limitata quindi alla sola fase informativa indicando ciò che esiste e dove lo si può trovare, ma si è esplicitata anche, e soprattutto, nella collaborazione con le Istituzioni e con gli esercenti la potestà genitoriale affiancandole nella scelta su ciò che serve e sulle strategie più opportune per favorire l'armonico sviluppo delle potenzialità del giovane minorato della vista. E' quindi intuibile – ed oggi ancora purtroppo inevitabile per le note ragioni che qui non è il caso di trattare – che su ogni studente seguito la Biblioteca realizza ogni anno una pluralità di interventi ed offre un servizio "globale".
Segue elenco degli studenti minorati della vista censiti ripartiti per ordine di scuola:
Anno 2007 asili nido e scuola d'infanzia 121; scuola primaria 541; scuola secondaria primo grado 420; scuola secondaria secondo grado 336; università 90; altro (corsi prof., ecc.) 46;
Anno 2008 asili nido e scuola d'infanzia 190; scuola primaria 676; scuola secondaria primo grado 461; scuola secondaria secondo grado 668; università 57; altro (corsi prof., ecc.) 74;
Anno 2009 asili nido e scuola d'infanzia 185; scuola primaria 705; scuola secondaria primo grado 501; scuola secondaria secondo grado 699; università 104; altro (corsi prof., ecc.) 128;
Anno 2010 asili nido e scuola d'infanzia 178; scuola primaria 672; scuola secondaria primo grado 449; scuola secondaria secondo grado 590; università 100; altro (corsi prof., ecc.) 126.

Purtroppo la Biblioteca "Regina Margherita" non è riuscita a "coprire" con i propri Centri l'intero territorio nazionale (mancano o sono solo parzialmente presenti, per esempio, regioni importanti come la Lombardia, il Piemonte e l'Emilia Romagna) e quindi i dati sopra riportati, pur validi quali indicatori, non debbono essere intesi quali valori assoluti.
2) Ha sostenuto, in tutto o in parte, gli oneri organizzativi ed economici per la produzione dei testi scolastici:
Anno 2008-09 testi in braille 844; testi a caratteri ingranditi 2840; testi digitali 2272; totale testi prodotti 5956; alunni 1075;
Anno 2009-10 testi in braille 553; testi a caratteri ingranditi 1980; testi digitali 3248; totale testi prodotti 5781; alunni 899;
Anno 2010-11 testi in braille 122; testi a caratteri ingranditi 2245; testi digitali 4810; totale testi prodotti 7177; alunni 920.

La lettura di questi dati suggerisce la necessità di un'analisi approfondita impossibile in questa sede. Sono però necessarie, per la comprensione e la valutazione degli stessi, alcune preliminari considerazioni:
– la produzione realizzata è, purtroppo, ancora nettamente inferiore alle richieste pervenute che non è stato possibile soddisfare per l'insufficienza delle risorse finanziarie a disposizione e per l'indisponibilità presso gli Editori della versione digitale di molti testi;
– la flessione della produzione dei testi su supporto cartaceo (braille e caratteri ingranditi) registrata nell'ultimo periodo è diretta conseguenza del minor supporto ricevuto dagli Enti locali specialmente per gli alunni delle scuole secondarie che, nella quasi totalità dei casi, hanno dovuto "rinunciare" al testo cartaceo e "ripiegare" su altre soluzioni.
Sembra anche opportuno, a questo punto, ricordare che i servizi di trascrizione e di supporto che la Biblioteca offre per l'integrazione scolastica dei disabili visivi non sono concorrenziali rispetto a quelli posti in essere da altre Istituzioni (Miur, Istituti per i ciechi, ecc.) e che anzi la Biblioteca opera nel pieno rispetto delle sfere d'azione di queste realtà e spesso in stretta collaborazione.
La preponderanza dell'impegno della Biblioteca a sostegno dell'inclusione scolastica dei giovani minorati della vista non ha cancellato l'impegno della stessa negli altri settori.
Continua infatti:
– la produzione, nelle versioni cartacee e digitali, e la distribuzione dei testi di lettura amena mediante un servizio di consegna e ritiro al domicilio dell'utente;
– la produzione e la distribuzione ai propri utenti di periodici informativi e specialistici;
– la produzione, nei formati desiderati, dei testi richiesti direttamente dagli utenti;
– la produzione di spartiti musicali che la Biblioteca distribuisce anche alla Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti e in Cina;
– l'impegno nella ricerca e nell'innovazione che ha portato, recentemente, alla distribuzione del software musicale Bme2 – realizzato in collaborazione con altre Istituzioni collegate quali l'Unione, la Federazione delle Istituzioni pro Ciechi, l'Irifor e l'Istituto "F. Cavazza" – e alla realizzazione di un nuovo codice braille condiviso dalle maggiori realtà del settore;
– l'analisi dei materiali di studio distribuiti online dagli Editori al fine di verificarne la fruibilità e l'accessibilità e di suggerire agli Editori stessi le eventuali necessarie modifiche.
Quella sopra accennata per sommi capi è l'attuale realtà della Biblioteca "Regina Margherita", una realtà fatta ovviamente di ombre e di luci, di attività quasi esemplari e di attività nelle quali i margini di miglioramento sono ancora notevoli.
Nel recente passato, qualche "detrattore" della Biblioteca tuonava sulla sua inutilità e ne richiedeva a gran voce la chiusura. Non è questa la sede per alimentare polemiche o per confutare opinioni altrui. Sembra, però, necessario esplicitare alcune considerazioni tanto ovvie quanto spesso sottovalutate:
– i testi di studio sono pensati e realizzati per i vedenti e veicolano la massa delle informazioni attraverso accorgimenti grafici ed iconografici non facilmente trasferibili nelle versioni braille e digitali destinate ai non vedenti ed anche nelle versioni per ipovedenti. Ne consegue che la produzione dei testi destinati agli studenti minorati della vista è ancora oggi un'attività che richiede esperienza, conoscenze e professionalità non comuni.
– se altre istituzioni pubbliche e private si affiancano alla Biblioteca organizzando propri servizi di trascrizione, vuol dire che sul territorio esiste un bisogno – quello degli studenti disabili visivi appunto – che non può e non deve essere dimenticato o, peggio, strumentalmente ignorato.
Infatti negli ultimi anni molti hanno voluto seguire l'esempio della Biblioteca e si stanno cimentando nell'attività di trascrizione. Si sono sviluppate iniziative, commerciali e non, che, fortunatamente, hanno implementato le risorse umane e finanziarie destinate a soddisfare questo fondamentale bisogno. Alcune di queste sono encomiabili sotto il profilo qualitativo e della capacità di risposta; altre si affidano alla tecnica del "copia e incolla" che non sempre risponde alle oggettive necessità dell'alunno.
Che cosa ci riserva il futuro prossimo? E' questa la domanda che tanti si pongono ed alla quale non è facile dare una risposta compiuta non tanto nella ricerca dell'obiettivo finale, quanto nella tempistica necessaria per raggiungerlo.
All'orizzonte si addensa la pesante nuvolaglia di una crisi mondiale che non potrà non incidere negativamente anche sul quadro socio-politico-economico del nostro Paese. Le manovre finanziarie correttive, necessarie per quadrare i conti dello Stato, si susseguono ormai con sempre maggiore frequenza. E' evidente che la Biblioteca "Regina Margherita" non potrà uscire indenne da questa bufera finanziaria che investe tutte le Istituzioni nazionali e locali. La scure dei tagli si è già pesantemente abbattuta sul finanziamento che lo Stato eroga, decurtandolo rispetto a dieci anni fa nonostante i provvedimenti correttivi recentemente ottenuti – di una percentuale superiore al 30%.
Come si suol dire la Biblioteca oggi "naviga a vista", cercando di rispondere al meglio ai tanti bisogni reali che è chiamata a soddisfare. Domani, consapevole che le risorse finanziarie disponibili saranno sempre di meno, dovrà confidare sulla scienza e sulla tecnologia.
E' auspicabile che il costante progredire delle scienze oftalmologiche contribuirà nel medio periodo a ridurre sempre più i casi di cecità assoluta, specialmente tra i più giovani, e il progresso tecnologico che metterà a disposizione dei minorati della vista strumenti e software sempre più evoluti e performanti, renderà certamente più automatico e semplice l'accesso diretto del minorato della vista ai prodotti editoriali comuni.
Nel futuro prossimo sarà quindi sempre meno necessario per la Biblioteca mantenere gli attuali livelli dei servizi di trascrizione e la stessa potrà avviare una seria riflessione sulla sua missione che dovrà, probabilmente, focalizzarsi sull'attività di ricerca di nuove soluzioni per l'editoria destinata ai minorati della vista e di formazione di quanti – studenti ed operatori del settore – dovranno comunque cimentarsi in proprio nella trascrizione di testi.
Per la Biblioteca "Regina Margherita" la sfida del presente è ancora quella di dare risposta alle attuali esigenze degli utenti; la sfida per il futuro è di saper divenire un autorevole intermediario tra l'editoria comune e quanti si impegneranno nella realizzazione di prodotti specifici per i minorati della vista che – e questo non è solo un sogno – saranno sempre di meno.