A Feltre, in provincia di Belluno, nota per l’elegante Castello di Alboino, per il palio locale e per il bellissimo santuario di San Vittore e Corona, patrono della città, troviamo Nouria Ismael, 29 anni. Nouria, è volontaria del #serviziocivileuniversale ed è impegnata a svolgere il suo anno di attività presso l’UICI (Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti) nel progetto “servizio di accompagnamento ciechi civili – Belluno 3.0”. Nouria si occupa del servizio di accompagnamento, supporto e sostegno alla sig.ra Simona Zanella, che purtroppo ha perduto totalmente le capacità visive. In questo momento difficile per tutto il Paese, Nouria ci racconta: “Ho deciso di non interrompere il servizio civile perché non mi sentivo di lasciarla sola in questo momento, perché Simona avrebbe trascorso la settimana senza avere la possibilità di ricevere aiuti da altre persone. Una delle principali altre attività che ho svolto dall’inizio del servizio civile, a metà novembre, è stata quella di recarmi presso vari istituti delle scuole superiori del feltrino, incontrando i giovani studenti e rispondendo alle loro curiosità. Tutto ciò con lo scopo di informare e sensibilizzare i ragazzi su questa tipologia di disabilità, a molti ignota, in modo che, con una migliore conoscenza, vengano a cadere pregiudizi e barriere psicologiche che spesso rendono difficile l’avvicinamento alle disabilità sensoriali. In questo ultimo periodo in cui, per evitare il diffondersi del COVID 19, gli spostamenti sono stati limitati ed il servizio civile è stato ridotto strettamente alle ore necessarie, ho svolto l’attività quasi totalmente da remoto, con ricerche e videochiamate o, quando necessario, con il recapito della spesa a domicilio. Ritengo che sia proprio in particolari situazioni come queste, che il servizio civile acquista tutta la sua importanza e dimostra la sua utilità”.
Grazie Nouria e grazie a tutti i giovani che si prendono cura delle persone più fragili.