Di cosa si tratta?
Nessuna materia fantascientifica, si tratta di frequenze di trasmissione dei segnali delle nostre TV, i canali attraverso i quali ci arrivano al nostro televisore di casa tutti i programmi che trasmette la RAI, Mediaset e tutti gli altri operatori televisivi.
Anche se stiamo ancora in piena pandemìa, in questi giorni si sente parlare sempre di più di questo cambio di frequenze televisive e, soprattutto, del passaggio al nuovo Digitale Terrestre denominato appunto DVB T2.
Questo nuovo protocollo di trasmissione non compatibile con vecchi televisori e anche con quelli di pochi anni fa, ci vedrà costretti a cambiare questo elettrodomestico, oppure, danno minore, ci costringerà ad aggiungere al nostro tv un decoder. Questa seconda opzione, anche se meno onerosa, ancora una volta ci porterà ad avere più telecomandi. Inoltre, non sono da escludere anche tanti fastìdi di ricezione e di montaggi sui nostri tv, anche se moderni, ma non abilitati al nuovo protocollo di trasmissione. ma andiamo per ordine.
come prima cosa verifichiamo se la nostra tv e pronta a decifrare il dvdt2.
Per saperlo, ci basterà sintonizzare il canale 100 oppure il 200. Se apparirà una schermata che ci informa, appunto, della presenza del protocollo, possiamo tirare un sospiro di sollievo: il televisore è abilitato.
Se invece appare un canale, provate a risintonizzare tutti i canali. Fatto ciò, se proprio non appare lo schermo blu con il messaggio, allora bisogna cambiare tv o, come dicevo in precedenza, dobbiamo dotarci di un decoder.
Se proprio non possedete un televisore abbastanza recente ed avete un televisore di vecchia concezione, Questa potrebbe essere una buona occasione per acquistare qualcosa di nuovo e soprattutto accessibile.
Infatti, da qualche tempo, le case produttrici di televisori hanno integrato nei loro “Smart tv” la tecnologia assistiva, con l’uso di sintesi vocali belle, gestite da veri e propri screen reader, in grado di gestire il mondo televisione quasi completamente: vedi sintonizzazione canali, volume, guida programmi, eccetera. Inoltre, solo nei canali rai, anche la gestione delle audio descrizioni. Da tener presente che le audio descrizioni sono presenti sui canali Rai, ma solo se nei programmi è stato implementato ed è quindi disponibile.
Per verificare se si dispone della possibilità di avere le audio descrizioni, basta cercare il tasto giallo, per alcuni TV è il penultimo in basso a destra, ultima riga, e intorno ad esso ci sono tutte le altre funzioni che possono appunto servire alla buona gestione dei canali e delle altre funzionalità in autonomia .
Questi nuovi televisori vengono definite Smart tv. Ma cosa sarebbe in pratica un televisore denominato con la parola Smart?
Le Smart tv sono provviste di connessione a internet ed hanno un sistema operativo proprio come i nostri pc e smartphone. Sono in grado di navigare in internet, ma soprattutto sono capaci di trasmettere in streaming, naturalmente tramite le app scaricabili da Play Store, tutti i programmi nelle varie piattaforme quali “NETFLIX, AMAZON PRIME, YOUTUBE, RAI PLAY, Disney plus” e molto altro…
Questi contenuti sono fruibili tramite connessione Wi-Fi, o tramite LAN cablata, e sono più o meno gestibili dagli screen reader presenti a bordo dei televisori. Non a caso, quelli che ho citato sopra sono appunto già accessibili e solo se abbiamo sottoscritto un abbonamento con chi gestisce queste piattaforme.
Le Smart tv sono tutte chiacchierone, nel senso che sono tutte dotate di screen-reader?
Purtroppo no!
Infatti, al momento della stesura di questo articolo, la gamma di tv dotate di screen-reader è limitata a 3 marchi: ” SONY, ANDROID TV. LG, WESO TV. Tizen (Smart HUB) di Samsung”.
Come capire se sono parlanti e, quindi, dotate di screen-reader?
In merito alla prima Sony, si tratta di tv Smart Android e, appunto, è il sistema operativo di Google che sapientemente la casa a sviluppato per gestire i televisori Smart, e come in ogni Android, è presente il TalkBack che permette di gestire a pieno tutto il mondo tv e anche diverse piattaforme streaming. Ma la Sony ha fatto qualcosa in più; nelle impostazioni è presente alla voce accessibilità, anche uno Screen reader, chiamato semplicemente così, che in scioltezza gestisce il suo sistema in maniera discreta e sapiente.
Dico discreta,) in quanto tale screen reader parla, ma se vogliamo ad esempio sapere di che canale si tratta e che film è in onda, dobbiamo premere un tasto e la tv partirà con descrizione e appunto numero canale; le tv SONY che ci permettono di fare questo e avere l’accessibilità sono i modelli Android da 43 pollici in su. Vi basterà sapere appunto che è installato Android e poi il resto si attiva nelle impostazioni.
La seconda casa che consente la gestione con screen reader del suo tv è la LG che, in ogni televisore Smart con sistema operativo WEB SO, dalla versione 3.5 in poi, ha integrato il lettore di schermo, appunto denominato da LG “guida vocale”, .
In questo caso, la LG ha sviluppato in proprio un ottimo sistema operativo basato su Linux, ovviamente, riscrivendo il sistema operativo proprio per i tv. Tanto è valido questo sistema operativo che circa 20 altre case produttrici di televisori hanno deciso di installarlo nei loro prodotti. Questo ci consentirà nei prossimi anni di avere altri marchi con le sintesi vocali già installate.
LG ha fatto qualcosa di fantastico, in quanto, le sue tv Smart partono dalla piccolissima 24 pollici a salire, quindi, abbiamo modo di poter scegliere sia le dimensioni, sia il prezzo. Si può prendere una piccola 24 pollici a meno di 200 euro. Praticamente quanto un normalissimo tv anonimo.
Cosa dobbiamo tener conto quando prendiamo una lg?
Il sistema operativo deve essere come sigla “web so 3.5” e versioni successive. Versioni precedenti non vanno bene. Un’altra cosa è da tener conto: per quale mercato è stata prodotta. Questa informazione conta moltissimo, perché, anche se i modelli sono uguali per tutti i paesi, in tv non prodotti per il mercato italiano, dicasi “mercato parallelo”, potrebbe avere qualche differenza nel sistema operativo e vanificare l’acquisto.
Il terzo marchio produttore di tv con una guida vocale, è la coreana Samsung. Questa casa è stata la prima a presentare un prodotto accessibile per i non vedenti, almeno nel mercato Italiano.
Senza soffermarci sulla qualità del prodotto televisore Samsung e su quale modello scegliere, perché questo, come per le altre marche, dipende dai gusti e dai prezzi, vediamo cosa ci offre.
La Smart tv Samsung ha un suo sistema operativo “Tieni (Smart HUB) di Samsung.” nato con base Linux e sviluppato in collaborazione dal colosso coreano, è riuscito a creare una notevole piattaforma semplice e completa, ove ha integrato la sua guida vocale che permette la gestione in autonomia del televisore e di qualche app. Vedi Amazon Prime e poco altro.
Ovviamente tutto il televisore è accessibile e programmabile. In pratica, se dobbiamo usare i canali classici, tutto funziona in maniera facile e accessibile.
Anche su questa Smart tv, come su Sony, la presenza dello screen-reader si può trovare su modelli da 40 pollici in su.
Qualche tempo fa, si parlava di inserirlo in modelli più piccoli ed economici, vedi LG, ma di questo attualmente ancora non abbiamo conferme.
In conclusione, rispetto a 4 o 5 anni fa, abbiamo un po’ di scelte per un nuovo televisore, con scelte di prezzi piccoli con la 24 LG, o esagerati, vedi i mega 80 pollici Oled, da migliaia di euro.
Per fare una scelta oculata, soprattutto dobbiamo capire bene cosa vogliamo farci con la tv, quindi, dobbiamo valutare che, per esempio, la Sony Android rimane la scelta più valida per chi ama i canali streaming, con la possibilità di uno Store ricco e con accessibilità più concreta nelle app. D’altronde, le altre hanno una maggior prosodìa nei canali tv, cosa che magari a molti potrebbe essere utile, mentre non hanno un’accessibilità come la Sony.
Nota non da poco: quasi tutte queste Smart tv sono compatibili con i nostri assistenti vocali in domotica, vedi “AMAZON ALEXA E GOOGLE OME”.
Addirittura alcune hanno l’assistente vocale integrato e si può interagire con esso tramite un telecomando opzionale che è provvisto di microfono e di un tasto dedicato.
Questo mondo accessibile, purtroppo, ancora non si può attivare in piena autonomia. Per la prima attivazione e, successivamente per la configurazione, oltre ad una connessione ad Internet, è necessario un occhio in prestito, perché bisogna attivare lo screen-reader. La rete internet, invece, serve per poter scaricare i pacchetti vocali per la lingua italiana.
Successivamente, se servisse utilizzare il televisore senza connessione, ovviamente tutto quello collegato alla parte Smart non potrà funzionare, è possibile farlo. Comunque, una volta attivato lo screen-reader, la sintesi vocale continuerà ad assisterci in tutte le funzionalità del televisore.
Pur essendo prodotti Smart, quindi intelligenti, è doveroso specificare che si tratta di Tv che, anche se dotate di sistema operativo e di assistenza vocale, sono sempre strumenti limitati che ci consentono di fare tanto, ma per il momento non tutto, e non li dobbiamo considerare come i pc, gli smartphone, i Tablet, eccetera. La cosa importante è che abbiamo la possibilità di scegliere tra tre marchi e tanti modelli e che la scelta non è poca.
Inoltre, finalmente abbiamo la soddisfazione di sapere cosa sta trasmettendo in quel momento un determinato canale e questa possibilità che, fino a qualche anno fa ci era preclusa, è veramente grande.
Far conoscere ai disabili visivi questo tipo di prodotto in questo momento di cambiamento delle frequenze televisive sicuramente servirà ad orientare qualcuno nella scelta di un televisore adeguato alle proprie esigenze, ma volutamente ho deciso di non entrare nelle specifiche tecniche e nei dettagli dei vari modelli, perché come sicuramente immaginerete, la scelta è talmente ampia che una tale spiegazione particolareggiata non sarebbe stata utile, ma anche perché le tecnologie si aggiornano talmente in fretta che un modello uscito oggi, domani potrebbe già essere vecchio.
Per ulteriori spiegazioni, scrivere a: Rocco Clementelli, cle.rocco@gmail.com