Diritti delle persone con disabilità: dalla Convenzione Onu ai cittadini di Mentana, Monterotondo e Fonte Nuova

Mercoledì 14 giugno ore 9.30
Sala Consiliare – Comune di Monterotondo (RM)
Piazza Angelo Frammartino, 4

Una giornata dedicata ad approfondire la Convenzione sui diritti delle persone con disabilità delle Nazioni Unite (CRPD) e per presentare il progetto “Dal riconoscimento dei diritti ad una comunità inclusiva”: è quanto promuove la cooperativa sociale Il Pungiglione in collaborazione con DPI (Disabled People’s International) Italia Onlus.
Mercoledì 14 giugno, a partire dalle 9.30, presso la Sala Consiliare del Comune di Monterotondo, Giampiero Griffo, membro del direttivo nazionale della Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap, del Consiglio mondiale di Disabled People’s International e del Consiglio europeo
dell’European Disability Forum, terrà una lectio magistralis sullaConvenzione Onu e sulla necessità di riconoscerla e implementarla sui singoli territori, affinché le persone con disabilità possano vedere riconosciuti i loro diritti e beneficiare di uno sviluppo inclusivo all’interno della comunità di riferimento.
Nel pomeriggio, a partire dalle14.30, presso Il Funambolo (Cserdi) in via Don Milani 1/3, seguirà un laboratorio rivolto alle istituzioni, cooperative e realtà sociali che sono interessate a definire un progetto comune per l’applicazione della Convenzione Onu nei comuni del Distretto socio-sanitario RM5.1

PROGRAMMA
Saluti Istituzionali
Antonella Pancaldi, Assessora alle Politiche Sociali del Comune di Monterotondo
Marco Benedetti, sindaco del Comune di Mentana
Apertura Lavori
Fausto Giancaterina – già direttore dell’Unità Operativa Disabilità e Salute Mentale del Comune di Roma, consulente per le politiche sociali e la disabilità
Lectio Magistralis
Giampiero Griffo – membro del direttivo nazionale della Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap, del Consiglio mondiale di Disabled People’s International
Modera
Giordano Nisticò, cooperativa sociale Il Pungiglione

A partire dalle 14.30 laboratorio rivolto ai portatori di interesse presso Il Funambolo (cserdi),in via Don Milani 1/3

Per informazioni
cserdi.ilfunambolo@ilpungiglione.it
Ufficio stampa 327-8697107

Locandina "Diritti delle persone con disabilità"

Locandina “Diritti delle persone con disabilità”

Festival internazionale delle abilità differenti Impossibile ma Visibile – Comunicato conclusivo

Sembra di vivere in un tempo senza speranza dove la vita ha perso il suo valore di bene, un tempo dove la si può buttare via per uccidere altri innocenti in nome di una bandiera, ma anche un tempo dove si può giocare con la morte a macabri giochi, come Balena Blu, che si concludono con la distruzione del protagonista.
Che cosa sta accadendo?
Sembra non ci sia più nessuno che sappia rispondere alla domanda che nasce dal cuore ancora non del tutto annichilito: ma come si fa a vivere?
Pensando a questo Festival –ma anche ai precedenti- è evidente che chi è intervenuto raccontando di sé , esibendosi negli spettacoli, cantando, ballando o recitando non ci ha fatto discorsi o portato filosofie di vita ma ci ha raccontato un’esperienza: quella di chi fa i conti con il proprio limite, giorno dopo giorno, gettando il cuore oltre l’ostacolo.
E’ il cuore e la sua sete che contano e fanno vivere, non appena l’integrità del corpo: questo ci ha insegnato Don Ivo e questa è un’esperienza sempre possibile e sempre rinnovabile.
Allora siamo grati a tutti, ai ragazzi del laboratorio All’Opera, a Gina, Massimiliano, Pino, Enrico, Silvia e Cristina per le loro testimonianze; a Owen ed ai suoi genitori, alla compagnia Twinkly, agli imprenditori delle imprese responsabili, agli attori della Compagna Manolibera, all’Ensamble Concordanze, ai relatori del convegno sull’Autismo, alla Flame The Band, Claudia Penoni e ai danzatori di EgoSum, alla Band Scià Scià che Domenica prossima suonerà davanti a Papa Francesco, e alla straordinaria vivicità dei Ladri di Carrozzelle.
Ma ricordiamoci anche i volti contenti di chi, silenziosamente, ha permesso l’accadere del Festival: in cucina, facendo le pulizie, o curando l’organizzazione degli eventi.
Quest incontri ci provocano e ci rendono desiderosi di continuare questa esperienza del Festival, che il prossimo anno compie vent’anni.

E VENTI… DI VITA!
Edizione 2018 del Festival Internazionale delle Abilità Differenti

Centro Nazionale del Libro Parlato: “Francesco d’Assisi”, di Chiara Mercuri

Si comunica che è disponibile all’interno del catalogo online il seguente audio libro: “Francesco d’Assisi”, di Chiara Mercuri – Numero Catalogo: 88259

Parigi, anno 1266. Bonaventura da Bagnoregio, generale dell’Ordine francescano, impone di distruggere tutte le biografie di san Francesco, morto quarantanni prima. In ognuno dei quasi millecinquecento conventi dell’ordine e dei quattrocento monasteri di Clarisse, le vecchie biografie vengono sostituite dalla nuova, redatta proprio da Bonaventura, chiamata Leggenda Maggiore. Monastero per monastero, convento per convento, si fanno sparire le precedenti testimonianze dagli archivi, dagli studia, dalle sale di lettura dei frati. Da quel momento l’immagine di Francese diviene quella di un frate ingenuo e senza cultura. Solo secoli dopo, nel 1890, il pastore calvinista Paul Sabatier si mette alla ricerca dei testi scomparsi. Una ricerca testarda, durata per decenni e che, alla fine, ha successo. Chiara Mercuri ricostruisce, sulla base delle fonti non ufficiali, la vita e l’insegnamento di Francesco. Ne emerge il ritratto inedito di un uomo di profonda cultura, deciso fino alla durezza, ma amorevole verso i suoi compagni – Leone, Chiara e gli altri – che furono con lui il motore di una straordinaria stagione di rinnovamento dello spirito.

Per effettuare il download degli audiolibri, gli utenti già registrati possono accedere alla pagina del “Libro parlato online” digitando http://lponline.uicbs.it/

L’Uici Salerno in campo per due weekend fra fumetti e salute, di Vincenzo Massa

Autore: Vincenzo Massa

La sezione territoriale “L.Lamberti” di Salerno non rinuncia alla sperimentazione di nuove attività inclusive per i non vedenti, per questo motivo il 20 e 21 maggio sarà presente alla manifestazione “Incomix”. La manifestazione sul mondo dei fumetti, cosplay e giochi è alla seconda edizione, si terrà a Baronissi presso il Parco della Rinascita, sabato 20 e domenica 21 maggio. Numerosi e importanti gli ospiti che presenteranno i loro nuovi progetti come ad esempio Enzo Troiano, con il progetto Omegha, o Marco Maliardo e Alessandro Nespolino a cui sarà dedicata una mostra esclusiva. Diverse le aree che troverete all’interno dell’evento: Ludica, Disegni, Talk ed infine la novità 2017 con un’area Smile dedicata alle disabilità che vedrà presente, grazie al contributo del centro di Trascrizione Regionale della Campania e della Coop Leggere Chiaro, la presenza dell’UICI di Salerno. In queste ore si sta provando a realizzare un disegno di fumetto a rilievo da poter far toccare a quanti visiteranno Incomix. La sede territoriale metterà a disposizione altri disegni a rilievo proprio per dar a tutti i visitatori la possibilità di conoscere a scoprire il mondo dei minorati della vista. Una bella occasione per portare agli appassionati dell’arte del fumetto, che nonostante le difficoltà di costi e realizzazioni, forse una qualche via innovativa per raccontare il mondo fantastico dei fumetti è possibile. Appuntamento il 20 e 21 maggio a Baronissi dalle 10 alle 20. Il 26 e 27 maggio la sezione territoriale affronterà in rete con altre associazioni la sfida della prevenzione, come sistema per la tutela del benessere e della salute, in una manifestazione che si svolgerà sul lungomare di Salerno ma di questo riparleremo.

Sintesi dei lavori del CTSN I.Ri.Fo.R. del 9 maggio 2017, di Gianluca Rapisarda

Autore: Gianluca Rapisarda

Il giorno 9 Maggio 2017 alle ore 18.00 si è riunito in audioconferenza tramite il sistema Talkyoo, il Comitato Tecnico Scientifico Nazionale, giusta convocazione inviata in data 28 aprile 2017, prot. n. 1590/17.
Sono presenti:
Gianluca Rapisarda Direttore Scientifico
Marino Attini componente
Laura Corsi componente
Elisabetta Franchi componente
Mirella Gavioli componente
Giuseppe Lapietra componente
Risultano assenti i componenti: Gaetano Cimmino e Giuseppe Mannino.
Il Direttore Scientifico, constatata la regolarità della convocazione e della seduta, dà atto della presenza dei suddetti componenti, ai quali porge il benvenuto, anche a nome del Presidente Nazionale Mario Barbuto e del Vice Presidente Massimo Vita, e dà inizio ai lavori alle ore 18,00.
1) Approvazione verbale della seduta precedente:
Il verbale della riunione del 27 gennaio 2017 viene approvato all’unanimità.
2 Comunicazioni del Direttore scientifico:
Il direttore Rapisarda comunica che, In seguito al corso di aggiornamento del NIS di fine Aprile a Bologna, sono state avanzate alcune richieste di organizzazione di iniziative formative alla sede Centrale dell’I.Ri.Fo.R.
Tra le più rilevanti, il Direttore scientifico segnala le seguenti:
a) riproposizione di corsi sull’uso del PC, del MAC e dello Smartphone;
b) un corso di formazione sulla realizzazione di libri tattili; c) un corso di formazione sull’uso della stampante 3D;
d) un corso di formazione sulla trascrizione dei testi scientifici;
e) un corso di formazione sulla pluridisabilità, con particolare
riferimento alla capacità di lettura e riconoscimento dei principali
fattori che determinano l’insorgenza di pluridisabilità di tipo secondario (che recenti indagini hanno dimostrato essere le più frequenti e diffuse).
Il CTSN prende atto di tali richieste e si impegna a predisporre apposite proposte, a medio-lungo termine. Si potrebbe organizzare un corso unico a Bologna od a Tirrenia, trovando qualche sponsor e con un finanziamento I.Ri.Fo.R.
3) Corsi sulla comunicazione empatica, sulle riflessioni in merito alle esperienze di lavoro con i disabili visivi e di formazione sulla sessualità:
Tali iniziative proposte dalla psicologa dell’Istituto Maura Paladino vengono accolte senza alcun rilievo.
4) Bandi nazionali sui corsi di formazione tiflodidattica di base ed avanzato:
Le bozze preparate dalla componente Elisabetta Franchi vengono particolarmente apprezzate. Si suggerisce di utilizzare la “nuova” piattaforma I-Learning dell’I.Ri.Fo.R. centrale per la loro erogazione interamente in FAD, oppure in modalità mista (parte on line e parte in presenza), tenendo ovviamente conto del budget che il CDAN intenderà eventualmente mettere a disposizione. La parte in presenza potrebbe riguardare alcuni tra i laboratori più significativi e naturalmente la prova finale. Il Direttore Rapisarda chiarisce che i destinatari dei corsi dovrebbero essere insegnanti, educatori ed assistenti alla comunicazione e che comunque la modalità in FAD sembra la più fattibile.
In ogni caso bisogna capire se far pagare l’iscrizione ai partecipanti.
5) Assegnazione di borse di studio per favorire la partecipazione di corsisti con disabilità visiva al Master di II° livello dell’Unimol in “TSE”:
Il CTSN ritiene di dover attendere l’esito della valutazione sulla relazione finale del Master, prima di sottoporre tale proposta al CDAN.
6) Corso di formazione sul Bendaggio e sul Taping per fisioterapisti non vedenti:
Pur valutando l’idea progettuale molto interessante, il CTSN nutre qualche perplessità circa la possibilità di raggiungere gli obiettivi formativi in due sole giornate di corso, considerata la difficoltà per i minorati della vista nell’apprendere rapidamente la gestione dei bendaggi e dei tagli dei cerotti.
Si consiglia di organizzare due iniziative separate, appositamente dedicate al bendaggio funzionale ed al taping di 12 ore cada uno.
Viene accolta la proposta del Direttore Rapisarda di incaricare la componente Mirella Gaviolidi ridefinire e ristrutturare il progetto con i proponenti, secondo le suddette indicazioni del CTSN.
7) Corso di formazione sull’educazione all’arte ed ai beni culturali proposto dal Museo Omero di Ancona:
Relativamente a tale iniziativa, il CTSN è d’accordo per la sua attivazione all’inizio del nuovo anno scolastico e raccomanda al CDAN quanto segue:
a) una ristrutturazione dei moduli del corso, in quanto alcuni di essi sembrano un po’ ripetitivi e “pesanti”. Ciò determinerebbe un alleggerimento del progetto anche in termini orari.
b) un’articolazione del corso non solo in modalità “a distanza”, ma anche in presenza.
Il Direttore scientifico propone che, se ciò non fosse possibile, lo svolgimento della prova finale dovrà essere necessariamente in presenza.
c) il mantenimento da parte dell’I.Ri.Fo.R. della proprietà del materiale didattico del corso in condivisione con il Museo Omero, qualora fosse erogato nella “nuova” piattaforma on line dell’Istituto.
Il Direttore Rapisarda s’impegna a contattare presto il Presidente del Museo Omero per concordare il da farsi.
8) Ricerca sulla pluridisabilità:
Per quanto concerne la pluridisabilità, il CTSN, anche alla luce dell’imminente apertura del Centro Polifunzionale della Federazione, considera indifferibile condurre una ricerca/studio quantitativa e qualitativa sulfenomeno, da condividere e realizzare in stretta sinergia con la Federazione, per il tramite dei CCT della BIC e della Pro Ciechi e delle sezioni provinciali dell’UICI, al fine di:
a) giungere ad una determinazione del numero più esatto possibile dei ciechi pluridisabili italiani, che finora è stato difficile censire;
b) analizzare i loro fabbisogni formativi;
c) individuare le più efficaci soluzioni ed i più proficui interventi riabilitativi e formativi da destinare ai ciechi pluridisabili del nostro Paese.
Il CTSN si dichiara disponibile a collaborare con la Pro Ciechi sui possibili contenuti e sul
formato (web-based) dei questionari da somministrare alle sezioni UICI, ai CCT, agli Istituti dei ciechi ed alle famiglie dei ciechi pluridisabili.
Al riguardo il Direttore sottolinea come l’I.Ri.Fo.R. sia anche e soprattutto un Ente di ricerca e, a suo avviso, l’indagine scientifica di cui sopra, unitamente a quella
sull’alternanza scuola-lavoro attualmente in corso, può fargli compiere
un salto di qualità pure su tale fronte “strategico”.
9) Convenzione con il Conservatorio “Cesare Pollini” di Padova:
Il Direttore scientifico Rapisarda comunica al CTSN che, da qualche mese, l’I.Ri.Fo.R. centrale ha stipulato una Convenzione con il Conservatorio di Padova, al fine di rilanciare gli studi musicali tra gli alunni minorati della vista.
Il CTSN decide di concertare e concordare le iniziative ed i progetti relativi alla suddetta Convenzione con la commissione di esperti, incaricata dal CDAN di esaminare le proposte afferenti al Bando nazionale per il sostegno degli studi musicali, di recente istituzione.
10) Varie ed eventuali:
Il CTSN fissa la sua prossima seduta in teleconferenza per il 5 Giugno p.v.
Nessun altro argomento viene discusso tra le varie ed eventuali.
Non essendoci null’altro da discutere, il Direttore scientifico dichiara chiusa la riunione alle 20,30.

La Guernica al Museo Omero. Un dono della Libera Università I Cinque castelli

Consegna 13 Maggio ore 17,30

ANCONA – Sabato 13 maggio alle ore 17,30 presso la Mole Vanvitelliana di Ancona la Libera Università I Cinque Castelli (Agugliano – Camerata Picena – Offagna – Polverigi – Santa Maria Nuova) consegnerà ufficialmente al Museo Tattile Statale Omero la riproduzione in ceramica della celebre dipinto “Guernica” di Pablo Picasso.
La Guernica “tattile” è “un’opera collettiva” di cm 140 x 280 che visto impegnati 11 allievi del laboratorio di ceramica curato dall’insegnante Laura Carnevali nell’anno 2015-2016 in più sedi, dal Castello del Cassero (Camerata Picena) al Centro Sociale di Polverigi al “Laboratorio Amorina”.
Sabato 13 maggio alle ore 17,30 è previsto il saluto delle autorità comunali,  l’intervento del Presidente Museo Omero, Aldo Grassini, e del Presidente della Libera Università Cinque Castelli, Giacomo Santilli; seguirà la presentazione dell’opera da parte di Annalisa Trasatti e Laura Carnevali.  Saranno presenti gli autori: Paola Canella, Anna Maria Leonelli, Massimo Spigarelli (Agugliano) – Stefano Baldoni (Ancona) – Carla Ruello (Camerata Picena), Livio Balzani, Francesca Galassi, Elisa Pierantoni (Offagna) – Amorina Agostinelli, Daniela Cantori, Laura Carnevali, Giacomo Santilli (Polverigi).

La Guernica, che viene consegnata simbolicamente nell’ottantesimo anniversario della sua realizzazione (1937 – 2017), sarà accolta nelle sale espositive del Museo Omero.
Info
Museo Tattile Statale Omero
Mole Vanvitelliana – Banchina Giovanni da Chio, 28
Tel. 071 2811935
email: info@museoomero.it
#museoomero

Link www.museoomero.it – www.lute5castelli.it

Monica Bernacchia
Comunicazione
Museo Tattile Statale Omero
Mole Vanvitelliana
Banchina Giovanni da Chio 28, 60121 Ancona
tel. 071.2811935 fax 071.2818358
www.museoomero.it
email: redazione@museoomero.it
#museoomero – seguici su: Facebook, Twitter, Instagram, Youtube, Google+

Locandina

Guernica al Museo Omero – Locandina

 

CONCORSO INTERNAZIONALE DI POESIA “Città di Porto Recanati” XXVIII edizione – 2017 Premio Speciale “Renato Pigliacampo”

Già con il patrocinio del Comune di Porto Recanati

Il concorso di poesia “Città di Porto Recanati”, fondato e organizzato per quasi
trent’anni da Renato Pigliacampo, poeta, scrittore e professore sordo, è uno dei
più longevi d’Italia e interessanti delle Marche. Negli anni ha raccolto testi
poetici di elevato valore civile, incentrati sulle difficoltà sociali, sulla
disuguaglianza, sulla denuncia delle ingiustizie e sul riscatto degli emarginati.

Oggi, nonostante la scomparsa del fondatore, il premio continua la missione di
dare voce in forma poetica alle problematiche sociali.

BANDO DEL CONCORSO

1 – Ogni poeta partecipante può inviare un massimo di due poesie.

I testi possono essere in lingua o in dialetto, in quest’ultimo caso è necessario allegare
anche la traduzione in lingua italiana.

Il tema è libero, tuttavia l’organizzazione consiglia di trattare tematiche relative alle
problematiche sociali, alle disuguaglianze, alla disabilità, alla povertà, alla solitudine
degli anziani, all’odissea dei migranti e dei profughi, ecc., tematiche per le quali fu
istituito il Premio quasi trent’anni fa.

Le poesie non devono superare i 35 versi. I testi potranno anche essere editi, ma non
dovranno risultare vincitrici di un primo premio in altri concorsi.

2 – La Giuria del concorso sceglierà dieci poesie vincitrici.

I primi tre classificati riceveranno premi in denaro, così ripartiti: 1° Classificato 500,00
€ e Pergamena; 2° Classificato 300,00 € e Pergamena; 3° Classificato 200,00 € e
Pergamena. I poeti classificati dal 4° al 10° posto riceveranno una Targa.

La Giuria assegnerà il Premio Speciale Renato Pigliacampo 2017 ad una poesia che
sarà particolarmente vicina alla vita e ai contenuti lirici del fondatore del concorso, quali
la disabilità sensoriale o la battaglia per i diritti degli handicappati.

Infine, la Giuria si riserva la facoltà di riconoscere premi speciali o di incoraggiamento.
3 – La Giuria è composta da esponenti del panorama culturale e letterario ed è
presieduta dal poeta e critico letterario Lorenzo Spurio. Essa è formata da Rosanna Di
Iorio (poetessa), Rita Muscardin (poetessa), Emilio Mercatili (poeta) e Lella De Marchi
(poetessa). Oltre a stilare la graduatoria dei dieci poeti vincitori, la Giuria scriverà e
renderà pubbliche le motivazioni relative ai primi tre premi del Concorso e al premio
‘Renato Pigliacampo’. Il Verbale delle decisioni della Giuria, con l’elenco di tutti i
premiati/segnalati, sarà inviato via e-mail a tutti i poeti partecipanti.

4 – Ogni poeta partecipante dovrà inviare le proprie poesie esclusivamente per posta
elettronica all’indirizzo e-mail: poesia.portorecanati@gmail.com

Le poesie dovrà essere inviate entro il 25 luglio 2017.

Il poeta dovrà inviare un’unica e-mail con tre documenti allegati (word o pdf):

1. I testi delle poesie senza riferimenti alla propria identità;
2. I testi delle poesie con i propri dati personali (nome cognome, indirizzo domicilio,
e-mail, telefono) e con dichiarazione di autenticità (“Dichiaro di essere l’unico
autore della poesia”);
3. La copia della ricevuta di versamento della quota di partecipazione.
5 – Per partecipare è richiesto il versamento di una quota, a titolo di contributo per le
spese organizzative, che è fissata in 20 €. Il versamento potrà avvenire con una delle
seguenti modalità:

a) PostePay n. 5333 1710 2372 6843 intestata a Marco Pigliacampo – Codice
fiscale PGLMRC75E07E958C – Causale “Concorso Città di Porto Recanati”. Il
versamento si può fare dagli Uffici Postali e dai tabaccai abilitati.
b) Bonifico bancario su conto IBAN IT29J 07601 05138 276234476237
intestato a Marco Pigliacampo – Causale: “Concorso Città di Porto Recanati”.
6 – La cerimonia di premiazione con il recital delle poesie premiate e segnalate si terrà a
Porto Recanati, in un fine settimana del mese di settembre 2017. Tutti i poeti
partecipanti al concorso saranno informati per tempo, via e-mail, e invitati all’evento.

L’organizzazione potrebbe decidere, in base al numero di partecipanti, di pubblicare un
libro di raccolta delle poesie, eventualmente presentato il giorno della cerimonia.

Per informazioni ulteriori:

Marco Pigliacampo (Segretario del Premio): poesia.portorecanati@gmail.com

Lorenzo Spurio (Presidente di Giuria): lorenzo.spurio@alice.it

“Stupefacenti. Analisi, problematiche e legislazione italiana” – Saggio dell’avvocato Gianluca Fava, di Mario Mirabile

Autore: Maria Mirabile

In questo articolo ci occupiamo del lavoro editoriale di Gianluca Fava, avvocato penalista e consigliere della Sezione territoriale di Napoli dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, nonché componente della commissione nazionale per le nuove attività lavorative che ha pubblicato un saggio dal titolo “Stupefacenti. Analisi, problematiche e legislazione italiana”. Ma chi è Gianluca Fava e perché ha deciso di approfondire nel suo saggio un argomento così scabroso e complesso come quello degli stupefacenti? Ne abbiamo parlato direttamente con l’autore:
D: Gianluca da quanto tempo svolgi la professione di avvocato penalista?
R: svolgo questa professione da più di 16 anni, mi sono abilitato a dicembre 2000.
D: come mai hai deciso di intraprendere questa carriera? Quando hai capito che era la professione che avresti voluto svolgere nella vita?
R: pur non essendo figlio di avvocato, credo che avvocati si nasce! Sono stato affascinato dai processi sin da piccolo; ricordo di aver seguito in tv tutto il processo di Enzo Tortora. Ero tra le scuole medie e le superiori e mi sono davvero appassionato. Quando ho iniziato ad esercitare la professione, non mi sembrava vero di poter conoscere quegli avvocati Della valle, Spiezia, Garrone, Coppola, tutti quei personaggi che per me erano una sorta di mito.
D: Tu sei un non vedente. La tua condizione ti penalizza nello svolgimento della professione e in caso di risposta affermativa, in quale misura?
R: Posso dire che l’avvocatura per me è una vera e propria malattia! Certo devo riconoscere che la cecità mi penalizza e non poco! Se da un lato posso affermare che siamo agevolati dallo sviluppo delle nuove tecnologie, dall’altro l’avvocato non vedente è visto con un certo scetticismo. Tale scetticismo non lo percepisco nei giudici, ma soprattutto nei potenziali clienti che si rapportano con me con una certa diffidenza.
D: E’ una professione che ti soddisfa, o se potessi tornare indietro, la cambieresti?
R: Date le difficoltà, qualche volta ho anche pensato di abbandonare, ma come ho già detto, sono davvero felice di fare l’avvocato e la libera professione non la abbandonerei.
D: come mai hai deciso di scrivere un saggio sugli stupefacenti?
R: mi è stato proposto dall’editore
D: come è nato il rapporto di collaborazione con l’editore?
R:Il direttore di “Ratio legis”, la rivista della casa editrice Primiceri, mi ha contattato attraverso il mio sito e mi ha proposto di esaminare ed approfondire questo argomento. Per me è stata una vera sfida!
D: quando ci sarà la presentazione ufficiale del libro? C’è qualche appuntamento già programmato?
R:la prima presentazione assoluta del saggio ho avuto modo di farla su Slash radio, la prossima è prevista per il 30 maggio p.v. presso la libreria Raffaello di via Cherbacher a Napoli.
D: consiglieresti a giovani non vedenti di intraprendere la tua professione?
R: Certo che lo consiglierei, però spiegando loro le difficoltà che si possono incontrare. Probabilmente le difficoltà dipendono anche dalla città in cui si svolge la professione.

A Gianluca auguriamo il meglio e gli chiediamo di profondere le sue energie anche per convincere i giovani disabili visivi ad impegnarsi nello studio e ad assecondare i loro sogni.
Il saggio “Stupefacenti. Analisi, problematiche e legislazione italiana” edito da Primiceri editore e in commercio dal 24 marzo, in esso l’autore dà un ampio sguardo sulle sostanze stupefacenti sia da un punto di vista tecnico, che legislativo. Inoltre, il testo propone inizialmente anche un iter storico sull’evoluzione e diffusione dei vari tipi di sostanze dalle cosiddette droghe leggere alle sostanze pesanti, per poi analizzare, dettagliatamente, la legislazione italiana, fornendo anche dei significativi dati statistici.
A tale proposito si tenta di far chiarezza anche sul concetto stesso di droghe pesanti e droghe leggere, su quanto la medicina, la politica e persino la religione abbiano inciso, da un lato sulla diffusione e quindi sul consumo degli stupefacenti e dall’altro, su una demonizzazione degli stessi che non solo spesso non è spiegata, ma in molti casi non è nemmeno fondata.

Definizione e aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza (LEA)

Dopo più di quindici anni dalla loro entrata in vigore nel 2001, sono finalmente stati aggiornati i Nuovi Livelli Essenziali di assistenza (LEA), ovvero l’insieme di tutte le prestazioni, dei servizi e degli interventi che i cittadini hanno diritto a ricevere dal Servizio Sanitario Nazionale, gratuitamente o dietro pagamento di ticket, sulla base di specifiche condizioni cliniche e fisiche.
I nuovi LEA sono disciplinati dal decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 12.1.2017, pubblicato nel Supplemento Ordinario n. 15 alla Gazzetta Ufficiale n. 65 del 18 marzo 2017.
Nel decreto è anche contenuto il nuovo Nomenclatore delle prestazioni sanitarie protesiche e degli ausili riportato negli allegati 2, 4 e 5, il cui ultimo aggiornamento risaliva al 1999.
Di seguito si riportano, in sintesi, le disposizioni di maggiore interesse per i ciechi e gli  ipovedenti e le loro famiglie, ivi comprese le proposte, purtroppo non completamente accolte, che l’Unione ha presentato alle autorità competenti.
Per ogni ulteriore chiarimento in materia, gli uffici della nostra Sede Nazionale sono a disposizione sia delle strutture UICI sia dei singoli utenti.

LEA

Per quanto riguarda i LEA, il decreto interviene sostanzialmente su quattro fronti:
definisce attività, servizi e prestazioni garantite ai cittadini dal SSN;
descrive dettagliatamente le prestazioni e le attività oggi già incluse nei LEA;
ridefinisce e aggiorna gli elenchi delle malattie rare e delle malattie croniche ed invalidanti che danno diritto all’esenzione;
innova i nomenclatori della specialistica ambulatoriale e dell’assistenza protesica.
Molte sono le novità che il decreto introduce.
In generale, nell’ambito dell’assistenza sanitaria di base, viene ad essere garantita dal Sistema Sanitario Nazionale, una serie di attività e prestazioni, fra le quali il controllo dello sviluppo fisico, psichico e sensoriale del bambino; la ricerca di fattori di rischio con particolare riguardo all’individuazione precoce dei sospetti di disabilità neuro-sensoriali e psichiche ed alla individuazione precoce di problematiche anche socio sanitarie.
In aggiunta, viene garantita l’assistenza domiciliare programmata per le persone impossibilitate a raggiungere lo studio del medico perché non deambulanti o con gravi limitazioni funzionali o non trasportabili.
Ai sensi dell’art. 16, rientrano tra le prestazioni ambulatoriali erogabili dal SSN anche le prestazioni ambulatoriali di chirurgia refrattiva cui si sono sottoposti soggetti che presentano determinate condizioni specificate nel Nomenclatore (di cui all’allegato 4b).
L’art. 17 riguarda l’assistenza protesica e in tale norma sono indicati gli elenchi delle prestazioni e le tipologie dei dispositivi (inclusi quelli provvisori, temporanei e di riserva) erogabili nei limiti e secondo le indicazioni cliniche e d’uso specificate nell’allegato n. 5.
Inoltre, è stato previsto che l’assistito possa, in accordo con il medico competente, indicare un dispositivo appartenente a una delle tipologie descritte negli allegati ma con caratteristiche strutturali, funzionali o estetiche non indicate nella descrizione, che sia tale da soddisfare specifiche ed apprezzabili necessità derivanti dal suo stile di vita o dal suo contesto ambientale- relazionale o sociale. In tali ipotesi, la Asl di competenza potrà riconoscere l’autorizzazione della fornitura, ma la differenza tra la tariffa (o il prezzo assunto a carico dalla Asl) per il corrispondente dispositivo incluso negli elenchi ed il prezzo del dispositivo fornito sarà a carico dell’assistito, così come tutte le prestazioni professionali correlate alle modifiche richieste o alle caratteristiche del dispositivo fornito.
Destinatari
All’art. 18 sono indicati i destinatari delle prestazioni di assistenza protesica.
Fra essi rientrano:
le persone con cecità totale, parziale ed ipovedenti gravi ai sensi della Legge n. 138/2001;
i minori che necessitano di un intervento di prevenzione, cura e riabilitazione di un’invalidità grave e permanente;
le persone di cui al punto 1) affette da gravissime patologie evolutive e degenerative che hanno determinato menomazioni permanenti insorte in epoca successiva al riconoscimento dell’invalidità, in relazione alle medesime menomazioni, accertate dal medico specialista;
le persone che hanno presentato istanza di riconoscimento dell’invalidità o in attesa di accertamento dell’invalidità per i quali il medico attesti la necessità e l’urgenza di una protesi o ausilio;
le persone che abbiano subìto un intervento demolitore dell’occhio o affette da malattia rara.
Sono riconosciuti come destinatari anche le persone che hanno presentato istanza di riconoscimento dell’invalidità cui siano state accertate menomazioni che singolarmente, per concorso o coesistenza, abbiano comportato una riduzione della capacità lavorativa superiore ad 1/3. Hanno diritto ai dispositivi provvisori e temporanei anche le persone con enucleazione del bulbo oculare.
Sono confermate le procedure di sostituzione o riparazione delle protesi. In casi eccezionali per i soggetti affetti da gravissime disabilità, le Asl di competenza potranno garantire l’erogazione di protesi, ortesi o ausili non appartenenti ad una delle tipologie riportate dal Nomenclatore e con determinati requisiti nel rispetto delle procedure fissate dalle Regioni e dei relativi criteri e linee guida.
In materia di rinnovo delle prestazioni, la Asl di competenza autorizzerà la fornitura una volta trascorsi i tempi minimi riportati per ciascuna classe e secondo procedure indicate ad hoc. La fornitura di nuovi dispositivi potrà essere autorizzata in particolari casi di necessità terapeutiche o riabilitative, sulla base di una relazione dettagliata rilasciata dal medico prescrittore, che attesti l’inadeguatezza dell’ausilio in uso e la necessità del rinnovo per il mantenimento delle autonomie della persona nel suo contesto di vita. Il rinnovo del dispositivo potrà essere predisposto anche in caso di rottura accidentale o usura cui consegue l’impossibilità tecnica, la non convenienza della riparazione o la non perfetta funzionalità del dispositivo riparato, valutate da personale della Asl di competenza.
Ai sensi dell’art. 20, viene riconosciuto un secondo ciclo annuo di prestazioni termali per il trattamento della patologia invalidante agli invalidi di guerra e di servizio, ciechi, sordi ed invalidi civili.
All’art. 22 sono disciplinate le cure domiciliari, che vengono garantite alle persone non autosufficienti e in condizioni di fragilità (con patologie in atto o all’esito delle stesse), adottando percorsi assistenziali a domicilio costituiti dall’insieme organizzato di trattamenti medici, riabilitativi, infermieristici e di aiuto infermieristico. La Asl di competenza assicurerà la continuità tra le fasi di assistenza ospedaliera e l’assistenza territoriale a domicilio. In relazione al bisogno di salute dell’assistito ed al livello di intensità, complessità e durata dell’intervento assistenziale le cure domiciliari vengono articolate su tre livelli (livello base, integrate di I livello, integrate di II livello ed infine di III livello).
Dall’art. 21 in poi vengono descritti i percorsi assistenziali integrati, sia domiciliari sia in strutture a carattere semiresidenziale e residenziale.
In particolare l’art. 27 disciplina l’assistenza sociosanitaria alle persone con disabilità registrando poche novità rispetto alla precedente procedura e l’art. 34 tratta dell’assistenza sociosanitaria alle persone con disabilità.
Per quanto riguarda il contenuto degli artt. 27 e 34 del decreto, si richiama l’attenzione sui seguenti aspetti.
Viene previsto che il SSN garantisca alle persone con disabilità complesse la presa in carico nell’ambito della prevenzione, cura e riabilitazione funzionale, attraverso un programma che abbia i seguenti caratteri:
individualizzato;
differenziato a seconda delle patologie affette e delle esigenze;
integrato da interventi sociali e socioassistenziali.
I programmi terapeutici e riabilitativi, individualizzati a seconda delle necessità, prevedono, fra l’altro, una valutazione diagnostica multidisciplinare, la collaborazione e il sostegno alle famiglie, attività di riabilitazione individuali e di gruppo in relazione alla compromissione delle funzioni sensoriali, motorie, cognitive, neurologiche e psichiche finalizzate al recupero e al mantenimento dell’autonomia in tutti gli aspetti della vita.
Sono previsti, altresì, interventi educativi di supporto alle autonomie e alle attività della vita quotidiana, consulenze specialistiche, collaborazione e consulenze con le istituzioni scolastiche per l’inserimento e l’integrazione nelle scuole in riferimento alle prestazioni previste dalla legge n. 104/1992 e, infine, interventi terapeutici-riabilitativi e socio-riabilitativi finalizzati all’inserimento lavorativo.
All’art. 34, invece, il decreto prevede che, nell’ambito dell’attività di assistenza semiresidenziale e residenziale, il SSN debba garantire alle persone con disabilità fisiche, psiche e sensoriali trattamenti riabilitativi basati sulle più moderne tecnologie nell’ambito di una presa in carico che prevede un progetto riabilitativo individuale (PRI) che definisca le modalità e la durata del trattamento.
In tale progetto riabilitativo individuale potranno essere previsti trattamenti delle seguenti tipologie.
Trattamenti residenziali
Sono così articolati:
di riabilitazione intensiva: rivolti a persone non autosufficienti di norma di durata del trattamento non superiore a 45 gg e con intervento di personale infermieristico per 24 ore;
di riabilitazione estensiva: rivolti a persone disabili non autosufficienti  di norma di durata non superiore a 60 gg e con presenza di personale socio-sanitario per 24 ore;
socio-riabilitativi di recupero e mantenimento delle abilità funzionali residue: si articolano a seconda della tipologia degli ospiti che sono presenti nelle strutture residenziali socio-riabilitative e della gravità delle loro condizioni.
Le prime due tipologie di trattamento sono a totale carico del SSN mentre i trattamenti del punto 3) si distinguono a secondo dei fruitori:
per i disabili in condizioni di gravità che richiedono un elevato impegno assistenziale e tutelare, sono a carico del SSN per una quota pari al 70% della tariffa giornaliera;
per i disabili che richiedono un moderato impegno assistenziale e tutelare, sono a carico del SSN per il 40% della tariffa giornaliera.
Trattamenti semiresidenziali
Tali trattamenti prevedono:
trattamenti di riabilitazione estensiva rivolti a persone disabili non autosufficienti con potenzialità di recupero funzionale di norma non superiore a 60 giorni di trattamento, salvo eccezioni;
trattamenti socio-riabilitativi di recupero e mantenimento delle abilità funzionali residue, erogati congiuntamente a prestazioni assistenziali e tutelari di diversa intensità a persone non autosufficienti con disabilità fisiche, psichiche e sensoriali stabilizzate, anche in laboratori e centri occupazionali.
I trattamenti di cui al punto 1) sono a totale carico del SSN mentre quelli del punto 2) sono a carico del SSN per una quota pari al 70% della tariffa giornaliera.
È previsto, infine, che il SSN garantisca ai portatori di handicap individuati ai sensi dell’art. 3, comma 3, legge n. 104/1992 il concorso delle spese di cura e di soggiorno presso centri di altissima specializzazione all’estero, sia all’assistito sia al suo accompagnatore, con le modalità e nei casi previsti dal decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 1° dicembre 2000.
Il capo V riguarda l’assistenza ospedaliera e la sua articolazione mentre il capo VI tratta dell’assistenza specifica a particolari categorie inerente sia disabilità transitorie sia procedure di necessità ed urgenza in case di ricovero presso strutture sanitarie accreditate.
Per concludere, il decreto, rimanda a norme specifiche che verranno successivamente emanate dalle Regioni per le ulteriori discipline di dettaglio.
NOMENCLATORE

Le prestazioni elencate nel Nomenclatore (all. 4) sono, invece, disciplinate all’art. 15 e la loro erogazione è subordinata all’indicazione della ricetta o sospetto diagnostico (questa la novità) formulata dal medico prescrittore. La competenza spetta alle Regioni che disciplineranno le modalità di erogazione delle stesse.
Tutte le prestazioni e le tipologie di dispositivi di protesi, ortesi ed ausili tecnici costruiti su misura e quelli di serie sono garantite dal SSN e l’elenco è contenuto nell’allegato n. 5 del decreto.
In particolare, è utile evidenziare alcuni specifici aspetti della normativa.
Nel caso in cui risulti necessario l’adattamento o la personalizzazione di un ausilio di serie, il decreto prevede che la prestazione sia prescritta dal medico specialista ed eseguita da professionisti abilitati all’esercizio della professione sanitaria o arte sanitaria ausiliaria, nel rispetto dei compiti individuati dai rispettivi profili professionali.
Qualora l’assistito, “al fine di soddisfare specifiche, apprezzabili, necessità derivanti dallo stile di vita o dal contesto ambientale, relazionale o sociale”, richieda, in accordo con il medico, un dispositivo con caratteristiche non indicate nel Nomenclatore, il medico dovrà effettuare una apposita prescrizione, riportando le motivazioni della richiesta, indicando il codice della tipologia cui il dispositivo appartiene e informando l’assistito sulle sue caratteristiche e funzionalità riabilitative-assistenziali. L’Asl di competenza autorizzerà la fornitura nelle modalità descritte precedentemente.
Procedura di erogazione
Le modalità di erogazione dell’assistenza protesica sono disciplinate in generale nell’art. 19 e sono definite in dettaglio nell’allegato 12 del medesimo decreto. Al riguardo non si rilevano particolari novità rispetto alla precedente normativa.
L’erogazione delle protesi, ausili ed ortesi avviene, in sintesi, secondo le seguenti modalità e si articola nelle seguenti fasi:
formulazione del piano riabilitativo-assistenziale individuale;
prescrizione;
autorizzazione;
erogazione;
collaudo;
follow up.
In ogni caso, le Regioni potranno adottare tutte le misure idonee per semplificare, agevolare e accelerare lo svolgimento della procedura, evitando di porre a carico degli assistiti o dei loro familiari adempimenti non strettamente necessari.
Il piano riabilitativo-assistenziale individuale, formulato dal medico specialista, deve riportare:
l’indicazione della patologia o della lesione che ha determinato la menomazione o la disabilità;
una diagnosi funzionale che riporti le specifiche menomazioni o disabilità;
la descrizione del programma di trattamento con l’indicazione degli esiti attesi dall’équipe e dall’assistito in relazione all’utilizzo della protesi, ortesi o ausilio a medio e a lungo termine;
la tipologia di dispositivo e gli adattamenti o le personalizzazioni eventualmente necessari;
i modi e i tempi d’uso del dispositivo, l’eventuale necessità di aiuto o supervisione nell’impiego, le possibili controindicazioni ed i limiti di utilizzo ai fini della risposta funzionale;
l’indicazione delle modalità di follow-up del programma e di verifica degli esiti ottenuti rispetto a quelli attesi dall’équipe e dall’assistito.
Responsabili della conduzione del piano e della verifica periodica dei risultati attesi, a medio e lungo termine, indicati dal piano stesso, sono il medico e l’équipe specialistica.
È previsto che le prestazioni di assistenza protesica che comportano l’erogazione dei dispositivi contenuti nel Nomenclatore vengano erogate su prescrizione del medico specialista, effettuata sul ricettario standardizzato del SSN. Anche in questo caso, le Regioni potranno individuare modalità e prescrizioni diverse.
In aggiunta, sono previste procedure di allestimento, adattamento e personalizzazione degli ausili di serie, se prescritte dal medico specialista ed eseguite da specifiche figure professionali previste dal decreto.
Sono parimenti erogate su prescrizione dello specialista le prestazioni di manutenzione, riparazione, adattamento o sostituzione degli ausili e dei loro componenti.
Si sottolinea che la prescrizione deve essere:
coerente con il piano riabilitativo-assistenziale individuale;
deve riportare la specifica menomazione o disabilità;
indicare le definizioni e i codici identificativi delle tipologie di dispositivi;
deve essere appropriata rispetto al bisogno dell’utente e compatibile con le caratteristiche del suo ambiente di vita e con le esigenze degli altri soggetti coinvolti nel programma di trattamento.
Al riguardo, le Regioni potranno promuovere l’ulteriore sviluppo dell’appropriatezza delle prescrizioni e del corretto svolgimento del piano riabilitativo-assistenziale individuale.
Come di consueto, l’erogazione della prestazione è autorizzata dalla Asl di residenza dell’assistito, previa verifica amministrativa della titolarità del diritto dell’assistito, della presenza del piano riabilitativo-assistenziale individuale e della completezza della prescrizione.
Le Regioni disciplineranno le modalità di rilascio dell’autorizzazione, anche in forma semplificata, prevedendo il tempo massimo per la conclusione della procedura da parte della Asl.
All’atto dell’erogazione di un dispositivo su misura, l’erogatore sarà tenuto a rilasciare una certificazione di congruità attestante la rispondenza del dispositivo alla prescrizione medica autorizzata, il suo perfetto funzionamento e il rispetto delle normative in materia. La certificazione viene allegata alla fattura ai fini della corresponsione della tariffa da parte della Asl di competenza.
Salvo casi particolari disciplinati dalla Regione, lo specialista prescrittore, responsabile della conduzione del piano riabilitativo-assistenziale individuale, unitamente all’équipe multidisciplinare, avrà il compito di eseguire il collaudo di tutti gli ausili forniti ivi compresi quelli su misura. Il collaudo consiste in una valutazione clinico-funzionale volta ad accertare la corrispondenza del dispositivo erogato a quello prescritto e la sua efficacia per lo svolgimento del piano. Qualora il collaudo accerti la mancata corrispondenza alla prescrizione, il malfunzionamento o l’inidoneità tecnico-funzionale del dispositivo, l’erogatore o il fornitore è tenuto ad apportare le necessarie modifiche o sostituzioni.
Le Regioni definiranno il tempo massimo per l’esecuzione del collaudo e regolamenteranno i casi in cui lo stesso non venga effettuato nei tempi previsti.
Nei casi particolari, descritti prima, di fornitura in assenza di una prestazione di adattamento o di personalizzazione da parte del professionista sanitario o di altri tecnici competenti, l’avvenuta consegna del dispositivo prescritto è attestata dall’assistito stesso che in caso di malfunzionamento o di inidoneità tecnico-funzionale del dispositivo, richiede il collaudo al medico prescrittore.
In linea generale, le Regioni e le Asl dovranno assicurare le prestazioni di assistenza protesica che comportano l’erogazione dei dispositivi su misura inclusi nel Nomenclatore. Con accordo sancito dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano saranno definite linee di indirizzo per la fissazione dei requisiti per l’accreditamento dei soggetti erogatori.
Similmente, le Regioni e le Asl definiranno accordi e stipuleranno contratti previsti dalla normativa vigente, con gli erogatori di protesi e ortesi su misura, ferme restando le tariffe massime delle prestazioni di assistenza protesica fissate dal Ministero della Salute, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, previa intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano.
Rimane garantita la libertà dell’assistito di scegliere l’erogatore delle prestazioni di assistenza protesica su misura cui rivolgersi.
Dal momento che non è stato ancora istituito il Repertorio dei dispositivi di serie, per la determinazione dei relativi prezzi di acquisto, le Regioni e le Asl dovranno stipulare contratti con i fornitori aggiudicatari delle procedure pubbliche di acquisto espletate secondo la normativa vigente.
Nella valutazione delle offerte, le Regioni e le ASL adotteranno criteri di ponderazione che garantiscano la qualità delle forniture, la durata del periodo di garanzia oltre quello fissato dalla normativa di settore, la capillarità della distribuzione e la disponibilità di una gamma di modelli idonei a soddisfare le specifiche esigenze degli assistiti.
Le Asl assicureranno che i dispositivi di serie, a garanzia della corretta utilizzazione da parte dell’assistito in condizioni di sicurezza, siano applicati o messi in uso da un professionista sanitario abilitato all’esercizio della specifica professione o arte sanitaria ausiliaria, operante anche in convenzione.
Il Ministero della Salute adotterà le misure necessarie per monitorare il percorso degli ausili di serie, dalla produzione alla consegna all’assistito, a garanzia della qualità della fornitura.
Malattie rare – aggiornamento
Per concludere tutta la trattazione della materia, il decreto ha, inoltre, previsto un consistente ampliamento dell’elenco delle malattie rare (110 nuove entità tra singole, malattie rare e gruppi di malattie) ed importanti revisioni anche all’elenco delle malattie croniche. Inoltre, è stato introdotto lo screening neonatale per la sordità congenita e la cataratta congenita e l’estensione a tutti i nuovi nati dello screening neonatale e della mappatura genetica in determinate condizioni e modalità.
Con l’aggiornamento dei LEA e dei Nomenclatori specifici viene istituita anche la Commissione nazionale per l’aggiornamento dei Livelli Essenziali di Assistenza e la Promozione dell’Appropriatezza del Servizio Sanitario Nazionale, che avrà il compito ogni anno di aggiornare (e/o modificare) la lista dei livelli essenziali.

Azione dell’UICI
Per concludere questa disamina, va ricordato che l’Unione ha presentato delle importanti proposte di integrazione o modifica al testo del decreto e dei relativi allegati, alcune delle quali hanno trovato pieno accoglimento in relazione ai seguenti dispositivi inseriti nell’elenco del Nomenclatore (allegato n. 5):
tra gli ausili per la vista: video ingranditore da tavolo, facendo inserire delle caratteristiche tecniche necessarie per l’utilizzo da parte delle persone non vedenti e pienamente accolte dal Ministero della Salute;
tra gli ausili per telefonare: telefono a controllo a distanza, rispetto al quale sono stati inseriti dei requisiti tecnici specifici per le persone non vedenti;
tra gli ausili per la lettura: sistema OCR (lettore automatico) specificando, in dettaglio, le modalità tecniche e la possibilità che tale ausilio possa essere prescrivibile in alternativa al software OCR.

Altre proposte, purtroppo, non hanno trovato un pieno accoglimento nonostante la loro fondatezza su dati tecnici e scientifici. Le stesse si possono così riassumere:
bastone tattile bianco rigido, la proposta era di eliminare la parola “tattile”;
tra gli ausili per indicazione, segnalazione ed allarmi, la proposta era introdurre la specifica di “o parlante” in merito alla sveglia tattile;
in riferimento ai display tattili per dispositivi informatici, nell’introdurre il requisito “di 20 caratteri” per il display Braille e nel caso della stampante Braille, nell’introdurre una velocità di stampa di almeno 100 caratteri;
introduzione di altri due ausili specifici quali: “orologio da polso consultabile tramite vibrazione” per consentire la fruizione di tale ausilio anche alle persone sordocieche e “orologio tattile da taschino” presente già nel precedente Nomenclatore;
tra i dispositivi d’ingresso alternativi, in merito alla prescrizione per il sistema per il riconoscimento vocale, oltre ai casi di estrema disabilità motoria, l’estensione anche “nei casi di perdita totale della vista in età avanzata con conseguente incapacità all’apprendimento dell’uso manuale di una comune tastiera”;
in merito ai sistemi televisivi per l’ingrandimento di immagini (video-ingranditore da tavolo, video-ingranditore portatile e software per ingrandimento) è stata ritenuta priva di logica la condizione che pone in alternativa la concessione dei dispositivi previsti con i sistemi galileiano e kepleriano. L’utilizzo di questi ultimi, infatti, precede nel tempo quello dei video-ingranditori; comunque detti sussidi assolvono a esigenze diverse da quella della lettura ingrandita essendo più legate alla mobilità e ad usi diversi da parte dei richiedenti.

In merito, invece, al Nomenclatore che descrive le prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale (allegato n. 4):
attualmente per la riabilitazione del cieco e dell’ipovedente grave è stata introdotta una terapia delle attività della vita quotidiana articolata in un ciclo di 10 sedute individuali di 30 minuti ciascuna. La proposta avanzata dall’UICI era stata, invece, quella di aumentare le ore di sedute individuali a 90 minuti per due cicli completi di 20 sedute ciascuno;
per la riabilitazione della funzione visiva negli ipovedenti è previsto un ciclo di 10 sedute individuali, mentre la proposta avanzata dall’Unione era quella di aumentare il numero delle sedute a minimo 20.

Comunque, l’azione dell’Unione, in riferimento alle parti non accolte né modificate dal Ministero della Salute, sarà da un lato, di continuo controllo affinché in tempi celeri possano essere attuati i futuri decreti attuativi e definite le azioni delle Regioni, dall’altro, una continua pressione sulle istituzioni governative e parlamentari, affinché tutte le proposte avanzate possano trovare un pieno riconoscimento a tutela della nostra categoria.

Avviso per l’avviamento al lavoro dei centralinisti non vedenti- N. 2 posti MINISTERO DELL’AMBIENTE

Si comunica che è pubblicato l’Avviso per l’avviamento al lavoro dei centralinisti non vedenti di cui alla Legge 113/85 per N. 2 posti disponibili presso il MINISTERO DELL’AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE- Via Cristoforo Colombo 44, Roma-
Nota Bene: La formazione della graduatoria sarà limitata a coloro che aderiscono alla specifica occasione di lavoro.
Chi può candidarsi?
· coloro che siano regolarmente iscritti all’elenco dei centralinisti non vedenti tenuto dalla Città metropolitana di Roma Capitale;
· abbiano una età anagrafica compresa tra i 18 e l’età pensionabile.
La candidatura, su formato fac simile, dovrà essere corredata di tutta la documentazione necessaria.
Termine per la presentazione della candidatura: entro e non oltre martedì 21 marzo 2017, a pena di esclusione, presso il Centro per l’Impiego di Roma Cinecittà, ufficio SILD – Via Raimondo Scintu, 106, 1 piano
Modalità di presentazione della candidatura: brevi manu presso il Centro per l’Impiego di Roma Cinecittà, ufficio SILD – Via Raimondo Scintu, 106 1 piano- stanza n.108, dal Lunedì al Venerdì, dalle ore 9.30 alle ore 12.30, oppure inviata a mezzo del servizio postale, con raccomandata A.R., con la specifica: “Avviso pubblico per l’avviamento al lavoro dei centralinisti non vendenti – anno 2017” e le generalità del mittente (nome e cognome).
Al momento della consegna verrà rilasciato all’interessato un codice identificativo, che dovrà essere conservato con cura, al fine di identificare la propria posizione in graduatoria.

Informazioni sull’Avviso e sulle modalità di compilazione della domanda potranno essere richieste:
· al numero verde 800818282 della Città metropolitana di Roma Capitale oppure al seguente indirizzo di posta elettronica: sild@cittametropolitanaroma.gov.it
· all’Ufficio Lavoro della Presidenza Nazionale Uici al numero 06 699881

oppure sul sito http://romalabor.cittametropolitanaroma.gov.it/pages/lavoro/bandi-e-avvisi