Assunzioni nel pubblico impiego (GU – Serie Speciale – Concorsi ed Esami)

Tipologia di richiesta: Concorso pubblico, per titoli ed esami, per un posto con il profilo professionale di operatore tecnico VIII livello professionale con contratto di lavoro a tempo indeterminato riservato alle persone disabili di cui alla legge 68/99, articolo 1, per la gestione di dati informatici nel campo amministrativo, con particolare riguardo al sistema informativo contabile, al protocollo informatico e ai flussi documentali informatici. (Bando n. 18100) (rif. GU n. 38 del 13-5-2016)

Sede di lavoro: Legnaro (PADOVA)

Modalità di avviamento: su domanda, secondo lo schema allegato alla domanda. L’invio sarà a mezzo RACCOMANDATA AR all’INFN-Laboratori Nazionali di Legnano-Viale dell’Università, 2- 35020 Legnaro (PD)- RIFERIMENTO BANDO 18100.

In alternativa, le domande di ammissione al concorso potranno essere spedite per via telematica all’indirizzo PEC Lab.Naz.Legnaro@pec.infn.it

Requisiti richiesti:

  • possesso del diploma di maturità;
  • specializzazione professionale pertinente all’attività messa a concorso; tale specializzazione si intende acquisita mediante il possesso di un diploma/attestato di qualificazione professionale (ad es., il diploma di qualifica equipollente in operatore di data base di cui al DM 10.1.2000)
  • posizione di invalido: indicando il verbale medico-legale di riconoscimento della disabilità, relativa data di rilascio nonché di essere in possesso della percentuale di invalidità prevista dall’art. 1 della Legge 68/99 (le persone con disabilità visiva facciano riferimento alla Tabella allegata al DM della Sanità 5 febbraio 1992 – senza numero, rettificato con DM 14 giugno 1994 –senza numero).
  • iscrizione obbligatoria nell’elenco del collocamento mirato: specificando Servizio provinciale del lavoro e data di iscrizione

NOTA BENE: Si ricorda la possibilità di richiedere ausili e tempi aggiuntivi per lo svolgimento delle prove in relazione alla propria disabilità. Alla richiesta dovrà seguire anche la trasmissione della richiesta contenente l’ausilio necessario in relazione alla propria disabilità e/o la necessità di tempi aggiuntivi, a pena di nullità, con allegata copia del verbale medico-legale di riconoscimento della disabilità.

Il bando è pubblicato alla pagina http://home.infn.it/it/tempo-indeterminato-2/concorsi-attivi-3

scadenza: 13 giugno 2016

Informazioni utili: all’Amministrazione Centrale dell’INFN – Direzione  Affari  del  Personale – Via Enrico Fermi, 40 – Frascati (RM) Tel. 06 94032454/2571 AC.DirPers.Reclutamento@Inf.infn.it

Riforma Legge 113/1985: dibattito, decisioni, azioni. Martedì 31 maggio ore 15.00 -Slashradio

Essendo indispensabile fare il punto della situazione circa il percorso di riforma della Legge n. 113/1985, per condividere tutti insieme pensieri, aspettative, paure e sogni con onestà, trasparenza, solidarietà, al fine di  sviluppare al nostro interno un confronto rapido e approfondito che ci possa accompagnare nella assunzione di quelle decisioni così importanti per tutta la nostra Unione, tali da dover essere adottate e condivise mediante una vasta manifestazione di volontà collettiva e collegiale, martedì 31 Maggio, con inizio alle 15.00,  andrà in onda, su Slashradio, una trasmissione dal titolo: “Riforma Legge 113/1985: dibattito, decisioni azioni”.
Obiettivo: sviluppare al nostro interno un confronto rapido e approfondito sulla riforma della Legge 113/1985, che coinvolga la dirigenza Uici e tutta la base associativa nella assunzione di una decisione così importante per tutta la nostra Unione.  L’iter parlamentare dell’Atto Camera 1779 infatti, risulta ancora fermo all’ultima seduta del 19 maggio 2015 da parte del Comitato Ristretto della undicesima Commissione “Lavoro Pubblico e Privato”, appiattito su tematiche senza vie d’uscita, a causa delle forti resistenze di varia natura, particolarmente accanite intorno alle questioni previdenziali. Vista la situazione parlamentare del momento, piuttosto delicata e molto conflittuale, valutate le criticità manifestatesi in questi anni e raccolte le indicazioni politiche emerse da più parti, si vuole riflettere tutti insieme sull’opportunità di modificare la nostra strategia, provando a muoverci su due direttrici parallele e concomitanti: da un lato, proporre un testo di riforma della Legge 113 che dia la massima attenzione e la priorità assoluta agli aspetti e alle opportunità occupazionali, mediante l’aggiornamento dei meccanismi del collocamento dei centralinisti non vedenti sulla scia del progresso tecnologico nel settore della comunicazione, al fine di favorire il reale Diritto al lavoro per i nostri tanti giovani; d’altro lato, conservare e garantire per altra via parlamentare nel settore della previdenza (ad esempio, con una proposta emendativa), il Diritto alla copertura economica della maggiorazione dei quattro mesi di anzianità figurativa anche nel sistema contributivo.
La trasmissione, condotta da Luisa Bartolucci, vedrà la partecipazione, tra gli altri, del Vicepresidente Nazionale  Stefano Tortini e del componente della Direzione Nazionale Mario Girardi, responsabili, rispettivamente,  dei settori lavoro e previdenza, oltre ad Emanuele Ceccarelli dell’Ufficio lavoro e previdenza della Presidenza Nazionale.
Gli ascoltatori, che invitiamo a partecipare con i loro contributi,   potranno, come di consueto, scegliere diverse modalità di intervento: tramite telefono contattando durante la diretta i numeri: 06-69988353, 06-6791758,inviando e-mail, anche nei giorni precedenti la trasmissione, all’indirizzo: diretta@uiciechi.it, oppure compilando l’apposito modulo di Slashradio. Per ascoltare Slashradio sarà sufficiente digitare la seguente stringa: http://www.uiciechi.it/radio/radio.asp
Il contenuto delle trasmissioni verrà pubblicato sul sito dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti all’indirizzo http://www.uiciechi.it/ArchivioMultimediale
Vi aspettiamo numerosi!

Quel lungo applauso all’OdG a sostegno di Linda…, di Francesco Fratta

Autore: Francesco Fratta

Dopo aver letto sul nostro giornale on line la lettera-articolo, “Le ragioni delle mie dimissioni”, con cui Angelo Mombelli dava il suo addio all’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, e le parole di stima a lui tributate dal presidente regionale lombardo Nicola Stilla, sono rimasto a lungo interdetto prima di dar forma scritta ai pensieri che mi si presentavano tanto spontaneamente quanto con reiterata insistenza a riguardo delle vicende IAPB e commissariamento del consiglio regionale della Sicilia. Due vicende del tutto differenti, si dirà, ma tra le quali sussiste secondo me un’affinità non secondaria. Ed è proprio una frase contenuta nella lettera di Mombelli a suggerirla, probabilmente suo malgrado, ed è quando dice: “[…] E’ sempre preferibile, a mio avviso, un accordo deludente piuttosto che una vittoria in tribunale: quest’ultima crea desideri di rivalsa e faide che non giovano certo alla vita associativa”. La domanda che sorge spontanea è: ma nel caso della vicenda IAPB, cosa vorrebbe dire secondo Mombelli “accordo deludente” da accettare? Avallare l’operazione modifica dello statuto nel merito e nei modi in cui è avvenuta? Ciò significherebbe più che un accordo il puro e semplice acconsentire ad una operazione gravemente irregolare, assumendo come unica garanzia che, siccome ad attuarla sono state illustri personalità di lungo corso dell’Unione, esse avrebbero certamente operato nel sostanziale interesse dell’associazione, e che della bontà del loro operato a priori non sarebbe lecito dubitare. Se invece si dubita e si chiede che siano i probi viri a sciogliere i dubbi sopravvenuti (i probi viri, non un tribunale della repubblica), si grida allo scandalo: come, si osa eccepire sulla condotta di chi per decenni ha rappresentato l’Unione, sol perché ha commesso qualche piccola omissione e messo in atto procedure non proprio ortodosse? Si osa chiedersi e chiedere conto agli interessati se questi abbiano operato nell’effettivo interesse dell’Unione dei Ciechi e degli Ipovedenti? L’unica risposta sdegnata che vien data a questi interrogativi a me pare più che legittimi è che per il bene e l’unità associativa bisogna tacere e accettare “accordi deludenti”, ovvero: non cercare di mettere il naso nel nostro “territorio”, anche se formalmente ne avresti tutti i diritti dal momento che quel “territorio” fa pur sempre parte del complessivo ed unico “territorio” associativo, così ti lasciamo in pace e viviamo tutti sereni e contenti! Corollario: nel “mio territorio” io mi comporto secondo metodi e criteri miei, anche se formalmente faccio parte di un unico sodalizio di cui – sempre formalmente – ho sottoscritto statuto e regolamento.
Certo è che ogni “accordo” (ma sarebbe più corretto parlare di aquiescenza) raggiunto secondo la prassi sopra descritta, prassi che ogni buon leader dovrebbe seguire, secondo Mombelli (sic!), non potrebbe che risultare “deludente”, poiché, a parte coloro che a propria discrezione hanno da gran tempo condotto i giochi in quel dato “territorio”, tutti gli, altri, ovvero all’incirca l’intero corpo associativo, non potrebbero non essere delusi del fatto che le regole cui tutti si son impegnati a sottostare da qualcuno siano sfrontatamente disattese, e ancor più sarebbero delusi da una dirigenza nazionale che in nome del quieto vivere, lasciasse passare senza batter ciglio o, peggio, esprimendo addirittura apprezzamento, comportamenti che, logica vorrebbe, dovrebbero essere invece aspramente rimproverati e censurati. Ma a fronte dei circostanziati rilievi circa un comportamento gravemente irrispettoso delle regole e lesivo degli interessi dell’Unione, si sorvola o si minimizza sulle irregolarità procedurali e nulla si dice sul perché le modifiche apportate non creerebbero danno alcuno all’Unione, ma ci si appella unicamente ai molti precedenti anni di militanza associativa nel ruolo di dirigenti, più volte riconfermati e riveriti.
Analoga linea difensiva è stata seguita dai dirigenti storici dell’UICI siciliana in merito al commissariamento del marzo scorso: minimizzare sulle irregolarità contestate al consiglio regionale siciliano e a quello sezionale di Catania, e gridare all’illiceità della messa in discussione dell’operato di alcuni loro dirigenti semplicemente in nome della loro lunga storia associativa e in ruoli di prestigio anche a livello nazionale.
Piuttosto che accettare un confronto sul metodo e sul merito del proprio operato si esce sbattendo la porta, ci si fa forti del fatto che per decenni si è rappresentata pubblicamente l’Unione e si rivendica una sorta di diritto insindacabile che sarebbe stato per ciò acquisito di derogare a propria discrezione da regole e linee politico-organizzative congressualmente decise. Insomma, una sorta di ribaltamento dei ruoli, un misconoscimento della nuova dirigenza uscita dal congresso fino al punto di dar vita ad iniziative del tipo nuovi statuti di enti sotto il controllo dell’UICI in modo da farne di fatto enti del tutto da essa indipendenti, promuovere leggi che sottraggono fondi all’UICI come se si trattasse di associazione concorrente e non della propria associazione, nominare una persona appena dimessasi dall’UICI componente del direttivo regionale dell’IAPB lombarda quale rappresentante… dell’UICI? Della SOI?. E’ come se si dicesse: “l’Union c’est moi”, e chi cercasse di ostacolarmi si farà responsabile della frattura associativa. Lo dice di fatto Mombelli e lo dicono anche i messaggi anonimi che da un po’ di giorni in qua arrivano dalla Sicilia ai componenti del Consiglio e della Direzione Nazionale. Ma tutti vedono chiaramente chi sta muovendosi per salvaguardare ed affermare l’unità associativa entro l’alveo di regole certe stabilite da uno statuto condiviso, e chi si sta muovendo, in nome di una malintesa autonomia, al di fuori delle norme statutarie e di uno spirito realmente unitario che dovrebbe contraddistinguere un sodalizio degno di questo nome. E’ vero che per lungo tempo si è operato a colpi di “accordi deludenti”, in base ai quali i “grandi elettori” garantivano l’establishment nazionale guadagnando in cambio ampia autonomia di manovra nei propri territori considerati quasi alla stregua di regni, ma le cose stanno cambiando ed è proprio al cambiamento in corso che certi soggetti si oppongono strenuamente con ogni mezzo, anche a costo di andar oltre i limiti di una corretta dialettica interna, dialettica che non mi risulta sia mai stata impedita da questa dirigenza.
Ma per fortuna vi sono segnali che ci confortano a proseguire nella direzione intrapresa.
Quando, domenica 24 aprile mattina, all’approvazione pressoché unanime (mancava solo il voto di due consiglieri momentaneamente assenti) dell’Ordine del giorno presentato dai componenti della Direzione Nazionale a sostegno di Linda Legname – nominata commissaria del Consiglio regionale siciliano dell’UICI -, è partito quel lungo, teso e convinto applauso che tutta Italia ha potuto sentire, è accaduto qualcosa di davvero importante, di cui da gran tempo mancava un’espressione così netta e compatta: la nuova Unione ha detto basta agli “accordi deludenti”, basta agli intoccabili che han facoltà di fare il bello e il cattivo tempo nel proprio territorio come in quello nazionale, strada sbarrata a chi pensa di poter piegare le norme associative al proprio personale uso e beneficio. Ma quell’applauso ha anche significato una scelta per il futuro e un’assunzione di impegno, scelta dalla quale deriverà un modo di stare e di operare nell’UICI, di cui siamo prima di tutto soci e non semplici spettatori o beneficiari; e l’impegno a confrontarsi e discutere liberamente su tutte le questioni che ci riguardano come soci ,nel rispetto delle idee altrui anche quando contrastanti con le nostre, certo, ma senza che siano ammessi mostri sacri sciolti dal dovere di sottoporre a dibattito il proprio punto di vista e di render conto del proprio operato quando richiesti.

Francesco Fratta

COMUNICATO STAMPA – Lotteria Premio Louis Braille 2016 Confermata anche per quest’anno la Lotteria Premio Louis Braille

Primo premio: 500.000 €. Estrazione: 8 settembre 2016

Al via anche quest’anno la Lotteria Premio Louis Braille, dedicata al grande inventore del sistema di lettura e scrittura per i ciechi, l’unica a carattere nazionale oltre alla classica Lotteria Italia.

Nel 2015, la Lotteria abbinata al Premio Braille ha avuto, anche grazie al carattere solidaristico dell’evento e a una capillare diffusione dell’Associazione sul territorio nazionale, un significativo successo, ottenendo la riconferma per il 2016: nella prima edizione, lo scorso anno, gli italiani si sono mostrati sensibili al tema della solidarietà sociale, facendo registrare un ottimo risultato di vendita, oltre 990 mila tagliandi e un incasso che ha sfiorato i 3 milioni di euro.

“La Lotteria ha rappresentato e rappresenta un’occasione straordinaria per l’Unione – dichiara il Presidente Nazionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Mario Barbuto – sia nell’anno in corso, sia per gli anni futuri, perché ci offre un nuovo strumento di acquisizione delle risorse finanziarie e un mezzo potente di comunicazione con il grande pubblico a livello nazionale. Quest’anno – continua Barbuto – avremo più tempo per fare pubblicità alla Lotteria e abbiamo già pensato a delle iniziative per superare il numero dei biglietti venduti lo scorso anno: innanzitutto il prossimo 25 giugno saremo presenti nelle piazze di tutta Italia, grazie alla collaborazione delle sedi provinciali dell’Unione, con una manifestazione che abbiamo voluto chiamare in maniera scherzosa ‘La Fortuna è cieca’. Inoltre stiamo provando a coinvolgere anche le squadre di calcio di Serie A e Serie B: chiederemo che la prima giornata del prossimo campionato venga dedicata al Premio Braille”.

Per il 2016 infatti, l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ha deciso di destinare la maggior parte dei proventi della lotteria alle sue strutture locali per sviluppare la promozione delle attività fisiche, motorie e sportive, particolarmente preziose ad assicurare uno sviluppo armonico e integrale della personalità e della crescita delle persone cieche e ipovedenti.

Anche quest’anno, i biglietti saranno venduti, oltre che dalla tradizionale rete di vendita rappresentata, principalmente, da ricevitorie del gioco del lotto, tabaccherie e Autogrill, anche direttamente dalle strutture provinciali dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti.

L’8 settembre 2016 inoltre, in concomitanza con la giornata dell’estrazione, è in programma a Roma la manifestazione-evento dedicata al Premio Braille, una grande serata di musica e spettacolo che vedrà la consegna dei riconoscimenti pubblici per chi si è distinto nella promozione dei diritti delle persone con disabilità visiva e sarà l’occasione per annunciare i biglietti vincenti della Lotteria.

Per ulteriori informazioni:

Chiara Giorgi
Per l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti
Cell. 3473351416
Email: c.giorgi@i-mage.com

Lettera aperta ai consiglieri d’amministrazione IAPB, di Giovanni Taverna

Autore: Giovanni Taverna

Gentili signori, in merito alle note vicende legate al cambiamento dello statuto IAPB tengo a precisare che dalle registrazioni del consiglio nazionale UICI si evince chiaramente che l’intervento dei probiviri è stato richiesto allo scopo di chiarire se determinati comportamenti di alcuni nostri rappresentanti abbiano o meno comportato un danno oggettivo a UICI; unitamente si evince che nel consiglio e nelle sue decisioni non si ritrova alcun pregiudizio nei confronti delle persone interessate e addirittura un intervento esplicita che nessuno debba ritenere pregiudicato l’operato di chicchessia prima di un giudizio definitivo e che in qualsiasi caso a nessuno si toglierà mai più il titolo di socio UICI tramite decisione dei probiviri. Pertanto alcune affermazioni che si ritrovano in diversi scritti da voi proposti sono destituiti di ogni fondamento e rappresentano una interpretazione del tutto personale pur legittima ma distorta. Invece ciò che non compare in alcun scritto tra i vari circolanti è una vostra indicazione che costituisca risposta chiara e definitiva ad una semplice domanda che in tanti si pongono tra i destinatari delle vostre missive: quale ragione o quale richiesta e da parte di chi vi abbiano convinto a stravolgere uno statuto imperante da lustri senza che nessuno abbia mai sollevato alcuna critica in proposito? Credo che sarebbe molto più utile a tutti esprimere esplicitamente tali ragioni invece di discutere su questioni procedurali e di diritto bizantino. Credetemi, una risposta chiara a questa domanda sarebbe la difesa migliore del vostro operato, quindi l’attendo fiducioso. Distinti saluti.

Giovanni Taverna

Consiglio Nazionale UICI

Scodinzolando giovedì 26 maggio ore 16.00 – Slashradio

Giovedì 26 Maggio, con inizio alle ore 16.00, andrà in onda su Slashradio, una nuova puntata di “Scodinzolando”, trasmissione a cura  della  Commissione Nazionale Cani guida. Nel corso del programma  interverranno:  dapprima  Anna Maria Cini,  un’addestratrice che con i cani pratica discipline sportive come l’obedience, l’utilità, la  difesa e l’agility, utilizzando un metodo di lavoro basato su premi e rinforzo sociale; sarà quindi la volta  dell’addestratore Francesco De Domenico il quale si soffermerà sulle  occasioni di contatto e svago da creare e vivere insieme  ai nostri cani guida, promosse dalla nostra Unione, previste per l’estate.   Concluderemo la puntata con la presentazione, a cura  di Simona Zanella,  del video ideato e prodotto  dall’Associazione  Blindsight Project nell’ambito della loro campagna di sensibilizzazione sul cane guida.
La trasmissione sarà condotta da Irene Balbo e Luisa Bartolucci. Gli ascoltatori potranno, come di consueto, scegliere diverse modalità di intervento: tramite telefono contattando durante la diretta i numeri: 06-69988353, 06-6791758 o inviando e-mail, anche nei giorni precedenti la trasmissione, all’indirizzo: diretta@uiciechi.it o ancora compilando l’apposito modulo di Slashradio. Per ascoltare Slashradio sarà sufficiente digitare la seguente stringa: http: //www.uiciechi.it/radio/radio.asp
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Vi aspettiamo numerosi!

Rubrica di Slash Radio “Chiedi al Presidente” – Maggio: puntata un po’ speciale!, di Mario Barbuto

Autore: Mario Barbuto

Care amiche, cari amici,

Il nostro prossimo appuntamento con questa rubrica di dialogo diretto è fissato per Mercoledì 25 maggio dalle 16.30 alle 17.30, su SlashRadio.
Come in oggetto, sarà una puntata un po’ speciale!
Impegni istituzionali ci portano ad Ascoli e dunque mi collegherò da lì via telefono.
Alle ore 17 avrà inizio la cerimonia di inaugurazione di un centro Braille e quindi vivremo insieme, in diretta, le prime battute dell’evento al quale dunque ogni ascoltatore potrà partecipare insieme a me.

Durante la trasmissione, inoltre, come di consueto, nel mio ruolo di Presidente Nazionale, risponderò in diretta a tutte le domande che gli ascoltatori vorranno rivolgermi, su tutti gli argomenti che riguardano la vita associativa.

Le domande, come al solito, saranno libere, dirette e senza filtri e potranno toccare tutti gli aspetti della nostra attività associativa e tutti i temi concernenti la vita dei ciechi e degli ipovedenti italiani.

Le modalità di contatto per indirizzare le domande o intervenire in trasmissione, sono:

– email, all’indirizzo
chiedialpresidente@uiciechi.it

– modulo web, all’indirizzo
http://www.uiciechi.it/radio/radio.asp

– telefono, durante la diretta, ai numeri
06 6998-8353 / 06 6791-758

Vi attendo numerosi per continuare il nostro meraviglioso dialogo mensile.

Per ascoltare SlashRadio sarà sufficiente digitare la stringa:

http://www.uiciechi.it/radio/radio.asp

Semplicemente, un attestato di stima, di Nicola Stilla

Autore: Nicola Stilla

Il protagonista delle righe che state per leggere è un vecchio amico che molte e molti di voi conosceranno: Angelo Mombelli. Le qualità che vengono subito in mente pensando ad Angelo sono impegno, abnegazione, onestà intellettuale, passione, competenza, spirito associativo. Queste, tra le altre, sono le qualità che di lui mi hanno colpito quando lo conobbi nel 1980 e per le quali, da allora, è per me un maestro e un punto di riferimento.
Dagli anni ’70 ad oggi Angelo ha ricoperto innumerevoli ruoli all’interno dell’Unione e degli Enti collegati, ai massimi livelli, e ha combattuto altrettante battaglie, con quella passione e quello spirito di sacrificio che, quando ero ancora un ragazzino, mi hanno spronato ad imitarlo e ad impegnarmi in prima persona nell’Unione.
Non è retorica se dico che è impossibile sintetizzare il curriculum associativo di Angelo Mombelli; basti dire che tre tra le più importanti leggi del nostro paese inerenti le persone cieche e ipovedenti portano anche la sua firma: parlo della Legge 113/85 sui centralinisti telefonici, della Legge 284/97 inerente la riabilitazione visiva e della legge 138/2001, che tutti e tutte conoscete come odierno punto di riferimento per la classificazione della minorazione visiva. Angelo, che è ipovedente, è stato tra i primi a promuovere la cultura della riabilitazione visiva in Italia, sensibilizzando l’associazione stessa e gli addetti ai lavori sul tema – fino ad allora sostanzialmente sconosciuto nel nostro paese -, promuovendo personalmente la formazione dei primi riabilitatori visivi all’inizio degli anni ‘90. Insomma, si capisce che senza Angelo la storia dell’U.I.C.I. e delle persone con disabilità visiva in Italia sarebbe stata, molto probabilmente, diversa.
Detto questo, sarete di certo sorpresi nel sapere che, oggi, Angelo Mombelli non è più socio dell’Unione. Coinvolto in una situazione del tutto inattesa e, sono certo, per lui molto dolorosa, ha deciso di dimettersi da socio dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, dopo quarant’anni spesi per essa, senza mai risparmiarsi. La decisione del nostro Consiglio Nazionale di demandarlo al Collegio dei Probiviri per presunti danneggiamenti dell’immagine e degli interessi dell’Unione, ha rappresentato per lui – che del collegio dei probiviri, per altro, è stato componente fino a pochi mesi fa – un fatto inspiegabile e paradossale. Che questo sia accaduto senza essere annunciato dalla volontà di un dialogo interno agli organi politici dell’Unione è stata causa di ulteriore amarezza.
Tenendomi ben lungi dal scendere nel merito della vicenda, il mio intento, in questa sede, è solo quello di mostrare pubblicamente la mia stima, la mia riconoscenza e la mia vicinanza ad Angelo Mombelli, sperando che, pur stando al di fuori dell’associazione, non faccia mancare a me e a tutti gli amici che lo circondano l’esperienza e la conoscenza di cui è sempre stato dispensatore. Conoscendo la sua generosità sono certo che non lo farà.

Nicola Stilla

Breve annotazione del Presidente Nazionale a proposito dell’articolo “Semplicemente, un attestato di stima”

Caro Nicola,
Al di là di ogni retorica celebrazione, come non riconoscersi nel tuo attestato di stima verso Angelo Mombelli e nelle importanti conquiste dell’Unione, conseguite anche grazie al suo apporto.
Come ho già scritto ad Angelo, dimettersi dall’Unione, secondo me, è come rinunciare alla propria appartenenza e alla propria Patria.
Una scelta che rispetto, ma che non posso condividere.
Mi sfuggono le tue allusioni a un possibile, quanto mancato dialogo negli organi interni associativi, a proposito della triste vicenda che ha condotto Angelo a questa decisione assurda.
Dopo una votazione in Direzione e in Consiglio Nazionale, non saprei quali altri organi associativi diversi dal Collegio dei Probiviri avrebbero potuto e potrebbero condurre tale dialogo.
Quel Collegio del quale Angelo ha fatto parte e che oggi chiama, a mio avviso un po’ troppo frettolosamente, farisaico e portatore di sentenze già scritte.
Non torno più sull’offesa profonda portata al Presidente Nazionale da quanti, agendo in Sua rappresentanza, hanno ritenuto di adottare deliberazioni e decisioni senza curarsi di informarlo né prima, né durante, né dopo.
Una ferita sanguinante che mi porto dentro come persona e come interprete della massima carica associativa.
E’ evidente che il processo di santificazione, per contrasto finisce per innescare, certo involontariamente, analogo processo di demonizzazione che mi riguarda, mi coinvolge, mi mortifica.
Tra le tante parole in libertà lette e ascoltate in queste settimane sulla vicenda, non una, una sola, mi è capitato di sentire, che mi illuminasse, finalmente, sulle ragioni che hanno condotto i nostri rappresentanti in seno a IAPB all’assunzione di comportamenti illegittimi nella procedura e incomprensibili nella sostanza.
Porre scientemente la rappresentanza dell’Unione in seno a IAPB in una posizione di minoranza rimane per me qualcosa di inspiegabile che forse i diretti interessati dovrebbero provare almeno a chiarire, al di là di tutti i processi di beatificazione ai quali ciascuno di noi può dare corpo.

Mario Barbuto

Le ragioni delle mie dimissioni, di Angelo Mombelli

Autore: Angelo Mombelli

Come a qualcuno sarà noto, durante lo svolgimento del Consiglio Nazionale del 23 aprile u.s. unitamente ad altri amici della Direzione Nazionale della IAPB, sono stato segnalato al Collegio dei Probiviri con la motivazione che il mio operato potrebbe aver danneggiato l’immagine e gli interessi dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti.
Non entro nelle motivazioni del contendere; ho sempre pensato che un buon leader si contraddistingua nella sua capacità di sanare le criticità che si presentano, non nel creare conflitti e spaccature. E’ sempre preferibile, a mio avviso, un accordo deludente piuttosto che una vittoria in tribunale: quest’ultima crea desideri di rivalsa e faide che non giovano certo alla vita associativa.
In oltre quarant’anni di dirigenza nell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, ai più alti livelli, so di aver sempre assolto i vari compiti che mi sono stati demandati con impegno, lealtà e buona fede, finanche trascurando i miei affetti e sovente impegnando risorse personali, come per altro tanti colleghi hanno fatto.
Ho ben altre battaglie da affrontare in questi tempi, che non rincorrere le farisaiche indagini che i probiviri condurranno sul mio caso, la cui sentenza, a mio parere, è già stata scritta.
Per le considerazioni di cui sopra, dopo attenta e sofferta decisione, ho provveduto nei giorni scorsi a consegnare alla mia Sezione di appartenenza, alla quale sono iscritto dal 1966, la mia tessera dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, dimettendomi quindi da socio.

Angelo Mombelli

Risposta del Presidente Nazionale

Caro Angelo,
con molto dispiacere apprendo di questa tua decisione.
Secondo me, dimettersi da socio dell’Unione, equivale a dimettersi dalla propria Patria.
Un gesto che rispetto, ma che non posso apprezzare.
Del resto, incasso la lezione su come si debba essere leader e cosa bisognerebbe fare per esserlo.
Tutte qualità che probabilmente tu non hai mai attribuito alla mia persona, considerato che, da rappresentante dell’Unione in seno alla Direzione Nazionale della IAPB, da settembre a Dicembre 2015, non hai ritenuto necessario o non hai trovato il modo e il momento per informare il tuo presidente nazionale su quanto stava accadendo.
Di conseguenza, senza nemmeno consultarmi, hai reputato normale esprimere il tuo voto favorevole per modifiche statutarie IAPB sulle quali, al di là delle possibili conseguenze, l’organo nel quale rappresentavi l’Unione, non aveva nemmeno legittimità a deliberare.
Ma queste mie, evidentemente, sono tutte chiacchiere dinanzi a lealtà, impegno e buona fede che hai dimostrato in quarant’anni di militanza associativa.
Mi duole inoltre constatare nelle tue parole un atteggiamento di sfiducia e di dileggio verso quello che personalmente ritengo essere l’organo più alto della nostra Associazione, il Collegio dei Probiviri.
Io non cerco vittorie in tribunale.
Le minacce e le denunce, al momento, le sto subendo, non attivando.
Io ho il dovere di tutelare l’Unione e di far rispettare le regole, non il diritto di stipulare accordi in danno dell’Associazione che mi ha chiamato a rappresentarne gli interessi nella carica più alta.
Questa è la mia idea di leader. In un quadro di decisionalità collegiale che nella presente circostanza, per altro, si è manifestato con il cento percento del consenso.

Ti auguro di cuore ogni bene.

Con profonda amarezza.

Mario Barbuto

Nuove coordinate bancarie Presidenza Nazionale della Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti – Onlus

Si comunica che a seguito del cambio di Agenzia comunicato dal nostro Istituto Cassiere, le nuove coordinate bancarie integrali della Presidenza Nazionale della Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti – Onlus, sono attualmente le seguenti:
Banca Popolare di Vicenza Filiale Roma n. 11 – Largo del Tritone, 150 – 00187 Roma.
codice IBAN: IT03 D 05728 03212 690570220571
Si prega, pertanto, di utilizzare i predetti riferimenti per i movimenti nei confronti della Presidenza Nazionale.