Assistenza FS: accolte le richieste dell’Unione

Dopo le nostre insistenti e vibrate proteste con Rete Ferroviaria Italiana, responsabile dei servizi di assistenza alle persone con ridotta mobilità nelle stazioni, sono state accolte le osservazioni e le proposte formulate dall’Unione.

Da oggi, infatti, con richiesta da rivolgere al momento della prenotazione del servizio, l’accompagnamento delle persone non vedenti e ipovedenti potrà essere effettuato a braccio, senza l’uso della carrozzina e del carrello elevatore.

Sono naturalmente obbligatori i dispositivi di protezione individuali come mascherine, liquido disinfettante per le mani e guanti per chi lo desidera.

Analoga attenzione è stata assicurata per i passeggeri con cane guida, dopo le scuse formali di RFI per l’incidente occorso qualche settimana fa con un viaggiatore accompagnato appunto da cane guida.

Inoltre, nell’arco di un paio di settimane al massimo, nelle grandi stazioni verrà ripristinato il normale tempo di preavviso di un’ora per la richiesta di assistenza, mentre rimangono comunque validi tutti i punti di incontro e appuntamento tradizionalmente utilizzati per l’espletamento del servizio.

Il Presidente Mario Barbuto ha ricordato ancora una volta che le Associazioni rappresentano una risorsa e un patrimonio di idee e di esperienza per tutti e ha voluto deprecarne la mancata consultazione da parte di RFI in aprile, prima di adottare le nuove misure legate all’emergenza sanitaria, raccomandando che tale omissione non abbia a ripetersi per il futuro.

A tutte e a tutti, auguriamo buon viaggio.

Genova – Covid e trasporto pubblico, nuove disposizioni amt per agevolare le persone non vedenti e ipovedenti

Per agevolare l’uso del trasporto pubblico alle persone non vedenti e ipovedenti, Amt ha introdotto delle novità che, pur nel rispetto delle regole anti-Covid, vanno incontro alle necessità di questa categoria di utenti.

Dall’inizio dell’emergenza Covid i bus alla fermata non aprono la porta anteriore, rimasta riservata agli autisti. Amt ha stabilito che da ora in poi, in presenza di persone non vedenti alla fermata dell’autobus, l’autista aprirà la porta anteriore e comunicherà il numero della linea del bus. Qualora lo spazio del vano anteriore sia libero, la persona non vedente potrà salire dalla porta anteriore occupando, se disponibile, un posto a sedere. L’accesso sarà consentito anche al cane guida. Qualora lo spazio nel vano anteriore sia già occupato da altri passeggeri, l’autista avrà cura di agevolare la persona non vedente per l’accesso al bus dalla porta posteriore.

In metropolitana è stato realizzato, in tutte le stazioni, l’adeguamento dei percorsi per le persone non vedenti e ipovedenti. L’intervento ha previsto l’adeguamento all’attuale normativa dei percorsi podotattili rendendoli uniformi in tutte le stazioni. D’accordo con l’UICI onlus, Unione italiana ciechi e ipovedenti, inoltre, Amt installerà entro la prossima settimana a bordo dei treni della metro appositi adesivi per indicare il posto a sedere loro riservato. Grazie ai percorsi podotattili, l’ingresso a bordo avviene in un punto ben definito che corrisponde a una delle porte del treno; una volta a bordo, i non vedenti avranno a loro disposizione il primo posto a destra, collocato verso la coda del treno metro.

La nuova disposizione è nata dalla richiesta dell’UICI al Comune di Genova, per tramite della disability manager Cristina Bellingeri, che spiega: «Con il Covid per le persone non vedenti o ipovedenti non solo è diventato più complicato prendere il bus, se la porta anteriore resta chiusa e nessuno dice loro il numero della linea, ma è anche difficile rispettare le norme di distanziamento dagli altri. Quanto concordato con Amt è frutto del lavoro di sintesi tra le esigenze delle persone disabili e le necessità organizzative per far fronte all’emergenza. Quanto avvenuto dimostra che, se si lavora insieme, istituzioni e cittadini, si può ottenere il risultato».

«Siamo contenti di aver dato una risposta alla sacrosanta richiesta dell’Unione Italiana Ciechi – dice l’assessore alla mobilità, Matteo Campora – li ringrazio per la collaborazione con i nostri uffici e ringrazio Amt per l’impegno a trovare una soluzione».

Giuseppe Pugliese, presidente della sezione genovese dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti, dice: «Non sempre le istituzioni rispondono celermente ai problemi che sottoponiamo loro, in questo caso mi sento di ringraziare a nome dei nostri 500 associati e dei circa 1800 disabili visivi di Genova Amt, l’assessorato e quanti hanno collaborato a quest’iniziativa. Per i non vedenti la possibilità di muoversi in autonomia è fondamentale, il Covid rischia di isolarci e un’iniziativa come questa invece va nella direzione di rispettare la nostra autonomia».

«AMT vuole fornire un servizio sicuro ed affidabile a tutti i cittadini, ancor più in questo momento e ancor più a chi è in difficoltà – dichiara Marco Beltrami, amministratore unico di AMT – È stato ancora una volta utile il dialogo con l’Unione Italiana Ciechi per arrivare a una soluzione valida e applicabile».

Irifor – Bando 2020 “Iniziative di Orientamento e Mobilità e AP”

Bando per il finanziamento di iniziative riabilitative di base di Orientamento e Mobilità e Autonomia Personale

PRESENTAZIONE

Il Consiglio di Amministrazione Nazionale dell’I.Ri.Fo.R. indice il presente Bando per il finanziamento di iniziative riabilitative di Orientamento, Mobilità e Autonomia personale, della durata media di 30 ore, rivolte a disabili visivi.

Art.1 – Destinatari

L’iniziativa è rivolta a n.100 disabili visivi (ciechi e ipovedenti) residenti in Italia.

Art.2 – Finalità dell’intervento

La realtà quotidiana è un quadro ricco di contesti, relazioni, diversificato per ciascun individuo, in cui si compiono azioni, spesso ripetitive e consuete, che danno forma e contenuto ad ogni singola esistenza.

Gestire le pratiche quotidiane significa pensare, programmare, predisporre ed esercitare molte competenze: organizzare le attività, consumare i pasti, avere cura della propria persona, recarsi a scuola o al lavoro, frequentare esercizi pubblici, uscire per gli acquisti, sbrigare semplici commissioni, raggiungere luoghi di interesse, passeggiare, usare mezzi pubblici, attraversare strade, incontrare amici, ecc.

Situazioni di ipovisione e cecità si presentano spesso come un ostacolo difficile verso la realizzazione di desideri, bisogni e necessità, causa le specifiche conseguenze che le compromissioni strutturali e funzionali della vista operano su ricerca, rilevamento e utilizzo delle informazioni ambientali.

L’acquisizione di autonomia nello svolgimento delle attività quotidiane diviene finalità prioritaria di un corso di Orientamento, Mobilità e Autonomia Personale, che cerca di soddisfare il desiderio di affrontare e vivere autonomamente la propria quotidianità da parte del disabile visivo.

Art.3 – Obiettivi generali

Il presente Bando si propone di raggiungere i seguenti obiettivi:

a) potenziare le capacità dei ciechi e degli ipovedenti nell’ambito dell’autonomia personale e domestica;

b) sviluppare le capacità dei ciechi e degli ipovedenti nell’ambito dell’orientamento e della mobilità.

Art.4 – Figure professionali coinvolte

La realizzazione degli interventi riabilitativi oggetto del presente Bando potrà essere effettuata unicamente dagli Istruttori di O&M e AP iscritti all’Albo Nazionale I.Ri.Fo.R. degli Istruttori di Orientamento Mobilità e Autonomia Personale o, in mancanza, da personale qualificato proveniente da altre esperienze, per un totale di 3000 h di attività complessiva.

Art.5 – Soggetti ammessi a partecipare

Possono rispondere al presente Bando unicamente le strutture regionali dell’I.Ri.Fo.R., nell’ambito della spesa programmata.

Le sedi regionali che hanno in essere convenzioni con enti pubblici per lo svolgimento di tali corsi non possono presentare progetti per le province interessate da tali situazioni.

Si precisa che potrà essere inoltrata richiesta di finanziamento per uno o più Corsi, tenendo presente che ogni Corso è costituito da n.2 iniziative individuali da 30 ore di O&M e AP.

Art.6 – Modalità di erogazione del servizio

Ogni singolo utente usufruirà, in media, di 30 ore di O&M e AP distribuite a seconda delle esigenze delle persone interessate e alle disponibilità del territorio.

Art.7 – Proposta sperimentale

Le strutture interessate a sperimentare formule e momenti riabilitativi con modalità a distanza, limitatamente ad attività di autonomia personale e domestica, possono inviare specifici progetti, nel rispetto dei parametri finanziari del Bando, avendo cura di descrivere in dettaglio le modalità, i tempi e gli strumenti che si intendono utilizzare.

Il Consiglio di Amministrazione nazionale, previa valutazione da parte del Comitato tecnico-scientifico, si riserva di finanziarne due, per favorire la sperimentazione nel settore.

I progetti sperimentali di formazione a distanza non sostituiscono quelli previsti dal corrente Bando, ma ne costituiscono eventualmente una aggiunta.

Art.8 – Risorse finanziarie disponibili

Il contributo I.Ri.Fo.R. riconosciuto per ogni utente con le caratteristiche sopra esposte (art.1 del presente Bando) è di euro 750,00 a cui dovrà aggiungersi un cofinanziamento, almeno di pari importo, per le spese di soggiorno, vitto e trasporto degli Istruttori di O&M e AP e altre esigenze.

Si segnala che, nel caso in cui l’ammontare totale dei progetti pervenuti dovesse essere superiore al budget complessivo destinato al Bando, il Consiglio di Amministrazione nazionale potrà adottare un criterio generale per decurtare ogni progetto in modo proporzionale.

Art.9 – Durata del Bando

Il Bando si attiva con la sua pubblicazione sul sito internet dell’Istituto, previa deliberazione del Consiglio di Amministrazione nazionale dell’I.Ri.Fo.R. e resta valido fino al 15 luglio 2020.

Nel periodo di vigenza del Bando le strutture interessate potranno inviare le richieste di finanziamento delle iniziative esclusivamente via posta elettronica certificata, all’indirizzo: archivio@pec.irifor.eu

La mancata osservanza di tale requisito d’accesso per la presentazione dei progetti ne determina il non accoglimento.

L’I.Ri.Fo.R. Nazionale si riserva la possibilità di chiedere integrazioni e/o chiarimenti alle strutture richiedenti.

Successivamente sarà stilato l’elenco delle strutture richiedenti per la valutazione da parte del Consiglio di Amministrazione nazionale, nella prima seduta utile.

Alle strutture ammesse sarà inviata comunicazione nelle forme consuete e, contestualmente, sarà erogato il 50% del finanziamento.

Il saldo sarà erogato a conclusione delle attività riabilitative, secondo le modalità indicate nel successivo articolo 10.2.

Art.10 – DOCUMENTAZIONE DA INVIARE

10.1. – Documentazione per la richiesta del finanziamento

Sotto l’aspetto documentale, per la richiesta dei finanziamenti dovranno essere inviati:

1) formulario I.Ri.Fo.R. contenente l’indicazione dei costi, delle sedi di svolgimento, degli obiettivi attesi e dei metodi per la verifica del loro conseguimento;

2) scheda progetto compilata in tutte le sue parti;

3) budget di previsione dei costi, i nominativi degli Istruttori previsti con accettazione dell’incarico e del compenso;

4) attestazione del cofinanziamento esterno (se il cofinanziamento è assicurato da una struttura UICI o collaterale, occorre l’atto deliberativo e, se proviene da altri enti o privati, da idonea dichiarazione);

5) attestati di invalidità dei soggetti interessati rilasciati da ente pubblico.

Tale documentazione dovrà essere inviata, come detto, tramite posta elettronica certificata da recapitare al seguente indirizzo: archivio@pec.irifor.eu

10.2. – Documentazione per la richiesta del saldo

A conclusione delle attività, il saldo sarà erogato previa presentazione, a questa Sede nazionale, dei seguenti documenti:

a) Relazione conclusiva del coordinatore dell’iniziativa riabilitativa

b) Nota dei dati sintetici

c) Questionari di valutazione (a cura degli Istruttori) d) Questionari di gradimento (a cura degli utenti).

Formulario.doc

Scheda_progetto.doc

L’UICI in collaborazione con EBU vi invita a rispondere al questionario su Progetto PAsCAL

Ricerca sull’impatto dei Veicoli Connessi e Autonomi sulla mobilità delle persone con disabilità visiva

Entro il 29 maggio è possibile partecipare alla ricerca sull’impatto che i Veicoli Connessi e Autonomi hanno sulla mobilità delle persone con disabilità visiva. Nel prossimo futuro, sempre più il trasporto pubblico e privato si baserà sui cosiddetti Veicoli Connessi e Autonomi, veicoli connessi a internet e dotati di sensori che ricevono segnali percependo la realtà circostante e interagendo con gli altri veicoli. Consapevole dell’importanza del tema, l’UICI, in un’azione coordinata dall’Unione Europea dei Ciechi, sta collaborando alla prima fase del progetto europeo PAsCAL (https://www.pascal-project.eu/) per mettere in evidenza le problematiche e le opportunità che tali veicoli possono generare per le persone con disabilità visiva. Chiunque sia interessato a dare il proprio contributo, può farlo entro venerdì 29 maggio, compilando il questionario reperibile in lingua italiana al seguente link: https://www.soscisurvey.de/CAV_pascal_ita/?q=EBU_ITA. Nota tecnica: vista la complessità della struttura del questionario, consigliamo di compilarlo solo a chi ha buone competenze informatiche e preferibilmente utilizzando un computer. Il tempo medio di compilazione è di 30 minuti.

Genova – L’inizio della fase 2 dell’emergenza Covid-19 e il problema della mobilità in ambito urbano

L’inizio della fase 2 dell’emergenza  COVID-19  ha posto al centro dell’attenzione – con la graduale  riapertura delle attività economiche – il problema della mobilità in ambito urbano

Detta tematica di interesse generale riveste importanza ancora maggiore per la categoria dei disabili visivi, i quali, non potendo avvalersi di mezzi individuali di locomozione per gli spostamenti indispensabili per  motivi di lavoro o per necessità socio-sanitarie, devono fare i conti con un servizio pubblico fortemente ridimensionato nella capacità di trasporto dall’esigenza di osservare le prescritte norme igieniche a tutela della salute degli operatori e degli utenti.

Preso atto di tale situazione e raccogliendo le numerose sollecitazioni pervenute dai propri iscritti, la Sezione di Genova dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS ha preso contatto con gli enti locali competenti, al fine di individuare e rendere operativi opportuni accorgimenti per  facilitare l’accesso dei portatori di handicap visivo  ai mezzi di trasporto pubblico urbano, non escludendo interventi che prevedano un’ integrazione a costi sostenibili col servizio taxi.

Al riguardo, vale la pena di sottolineare come  le nostre richieste abbiano trovato attento ascolto,nonché ampia disponibilità  presso i nostri interlocutori istituzionali, con i quali è stato avviato un percorso di confronto e di dialogo che ci auguriamo proficuo e in grado di portare in tempi brevi a soluzioni che soddisfino le esigenze da noi rappresentate.

Ricerca sull’impatto dei Veicoli Connessi e Autonomi sulla mobilità delle persone con disabilità visiva

Entro il 29 maggio è possibile partecipare alla ricerca sull’impatto che i Veicoli Connessi e Autonomi hanno sulla mobilità delle persone con disabilità visiva. Nel prossimo futuro, sempre più il trasporto pubblico e privato si baserà sui cosiddetti Veicoli Connessi e Autonomi, veicoli connessi a internet e dotati di sensori che ricevono segnali percependo la realtà circostante e interagendo con gli altri veicoli. Consapevole dell’importanza del tema, l’UICI, in un’azione coordinata dall’Unione Europea dei Ciechi, sta collaborando alla prima fase del progetto europeo PAsCAL (https://www.pascal-project.eu/) per mettere in evidenza le problematiche e le opportunità che tali veicoli possono generare per le persone con disabilità visiva. Chiunque sia interessato a dare il proprio contributo, può farlo entro venerdì 29 maggio, compilando il questionario reperibile in lingua italiana al seguente link: https://www.soscisurvey.de/CAV_pascal_ita/?q=EBU_ITA.

Nota tecnica: vista la complessità della struttura del questionario, consigliamo di compilarlo solo a chi ha buone competenze informatiche e preferibilmente utilizzando un computer. Il tempo medio di compilazione è di 30 minuti.

Aggiornamento orario Call Center 063000 per la prenotazione servizi accompagnamento

FS (Ferrovie dello Stato) informa che a partire da lunedì 20 gennaio’20, per motivi di carattere gestionale, l’orario di servizio dell’opzione 5 dello 06.3000 (Call Center a tariffa urbana per la prenotazione dei servizi di assistenza PRM) è variato di 15 minuti.

  • ATTUALE: 06:45-21.30
  • DAL 20/01: 07:00-21.30 

La pagina web informativa è stata aggiornata con il nuovo orario.

Aggiornamento normativa per richiesta Carta Blu

A partire dallo scorso 21 giugno sono state modificate le Condizioni Generali di Trasporto dei Passeggeri di Trenitalia relativamente alle categorie autorizzate a richiedere la Carta Blu, nelle quali ora rientrano anche i ciechi assoluti.
La Carta Blu può essere richiesta da persone con disabilità residenti in Italia e titolari dell’indennità di accompagnamento, di cui alla legge 18/1980 e successive modifiche e integrazioni, in particolare della legge 508/1988, o dai sordomuti residenti in Italia e titolari dell’indennità di comunicazione, di cui alla legge 381/1970.
La Carta viene rilasciata dagli Uffici Assistenza e, dove non presenti, dalle biglietterie di stazione. Per dimostrare di rientrare nelle categorie che possono usufruire della Carta Blu, è necessario consegnare:
– copia fotostatica del certificato rilasciato, dalle competenti Commissioni Mediche ASL o del verbale di accertamento di invalidità civile inviato dall’INPS, attestante il riconoscimento della persona a rientrare nelle categorie di cui all’art 1 della legge 18/80 e successive modifiche e integrazioni, in particolare della Legge n. 508/1988, o altra idonea certificazione attestante tale titolarità(1);
– per i sordomuti la produzione in copia fotostatica della certificazione di riconoscimento del sordomutismo, ai sensi della legge 26.5.1970, n. 381, da parte delle ASL o dell’INAIL o del verbale di accertamento inviato in via telematica da parte dell’INPS o la titolarità dell’indennità di comunicazione;
– copia fotostatica del documento di identità personale;
– Modulo “Carta Blu” debitamente compilato e sottoscritto dal richiedente in conformità alla normativa in materia di protezione dei dati personali di cui al Regolamento UE 2016/679 e al Decreto legislativo 30 Giugno 2003 n° 196, come modificato dal Decreto legislativo 101/2018.
Per maggiori informazioni è possibile visitare il sito di Trenitalia alla sezione La guida del viaggiatore.

FS Italiane, RFI: salgono a 300 le stazioni del circuito sala blu

• per le persone con disabilità e a ridotta mobilità
• per garantire accessibilità delle stazioni, adeguati servizi di assistenza e informazioni mirate
• 20 nuove stazioni servite
• negli ultimi 7 anni, più che raddoppiati i servizi di assistenza, circa 360mila nel 2018

Salgono a 300 le stazioni ferroviarie gestite dalle 14 Sale Blu di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane).

È questo l’effetto dell’ampliamento del circuito di assistenza per le persone con disabilità e a ridotta mobilità, anche temporanea, che prende il via oggi, con 20 nuovi scali serviti, in 12 Regioni. Un ulteriore segno dell’attenzione del Gruppo FS Italiane verso le esigenze dei viaggiatori, con lo scopo di migliorare la qualità del viaggio e la vita di milioni di persone che ogni giorno utilizzano il treno per i propri spostamenti.
“L’ampliamento del circuito di assistenza delle Sale Blu ci permette di essere ancora più vicini alle persone che ogni giorno viaggiano a bordo dei nostri treni e transitano per le nostre stazioni – ha dichiarato Gianfranco Battisti, AD e DG di FS Italiane. I viaggiatori e le loro esigenze sono al centro delle strategie e delle azioni del Gruppo FS Italiane e siamo a lavoro per raggiungere standard sempre più elevati di qualità ed efficienza”.
“L’impegno di Rete Ferroviaria Italiana in tema di accessibilità – ha dichiarato Maurizio Gentile, AD e DG di RFI – ha fatto sì che oggi siano 300 le stazioni, da Nord a Sud del Paese, che fanno parte del network delle Sale Blu nazionali. A questo servizio, di fondamentale importanza, si affianca il programma di interventi di natura strutturale e tecnologica che stiamo portando avanti nelle nostre stazioni per eliminare le barriere architettoniche e assicurare a tutti i viaggiatori autonomia negli spostamenti”.
A partire dal 2011, anno di inizio delle attività per conto di RFI, i servizi erogati gratuitamente negli scali ferroviari appartenenti al network delle Sale Blu sono più che raddoppiati, passando dai 150mila ai circa 360mila forniti a fine 2018.

Ecco in dettaglio le nuove stazioni inserite nel circuito:
Lombardia: Busto Arsizio e Porto Ceresio
Friuli Venezia Giulia: Sacile
Liguria: Finale Ligure Marina, Genova Sestri Ponente Aeroporto e Loano
Toscana: Montevarchi-Terranuova e Pontedera-Casciana Terme
Umbria: Orvieto
Abruzzo: Teramo
Lazio: Roma Trastevere, Valle Aurelia, Monterotondo-Mentana e Maccarese-Fregene
Sardegna: Ozieri-Chilivani
Puglia: Bari Torre a Mare
Basilicata: Ferrandina-Scalo Matera e Metaponto
Campania: Pietrarsa-San Giorgio a Cremano
Sicilia: Punta Raisi

A queste si aggiungono le stazioni di Trani e Mola di Bari, in Puglia, entrate nel circuito a dicembre 2018.
Da segnalare inoltre lo scalo ferroviario di Fiumicino Aeroporto, dove – grazie all’accordo di collaborazione firmato con Aeroporti di Roma – i viaggiatori possono richiedere un servizio di assistenza integrato treno/aereo.
Le 14 Sale Blu, che coordinano e gestiscono gli interventi, sono presenti nelle principali stazioni italiane (Ancona, Bari Centrale, Bologna Centrale, Firenze Santa Maria Novella, Genova Principe, Messina Centrale, Milano Centrale, Napoli Centrale, Reggio Calabria Centrale, Roma Termini, Torino Porta Nuova, Trieste Centrale, Venezia Santa Lucia e Verona Porta Nuova), e sono aperte tutti i giorni dalle 6:45 alle 21:30.
Raddoppiato negli ultimi 5 anni anche il numero delle stazioni fast, oggi 30, per cui è necessaria una sola ora di preavviso per la prenotazione del servizio. È in corso, inoltre, la fornitura di circa 400 nuovi carrelli elevatori per l’assistenza alle persone in carrozzina.
Le persone interessate al servizio possono prenotare inviando una mail ad una delle 14 Sale Blu nazionali, oppure telefonando al numero verde gratuito 800.90.60.60 (raggiungibile da telefono fisso) o al numero nazionale a tariffazione ordinaria 02.32.32.32 (raggiungibile da telefono fisso e mobile).
Grazie al portale Sala Blu on line è possibile richiedere assistenza direttamente dal web, con un preavviso minimo di 24 ore, risparmiando tempo, registrando i propri dati anagrafici, i contatti e le specifiche esigenze di viaggio. Maggiori informazioni sui servizi delle Sale Blu sono disponibili sul sito web rfi.it.