Biella – UICI in festa per il centenario della fondazione

Giornata di eventi e celebrazioni a Biella per il centenario dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti. I festeggiamenti, rimandati di un anno a causa della pandemia, si sono svolti sabato 9 ottobre a partire dal pomeriggio con l’inaugurazione di un giardino pubblico alle spalle della Biblioteca Civica di Piazza Curiel, intitolato alla memoria dello storico fondatore dell’Unione, Aurelio Nicolodi.

“Grazie alla disponibilità dell’amministrazione comunale di Biella – spiega il presidente dell’UICI bielleseAdriano Gilberti – all’interno del parco è stato installato simbolicamente un finto ottotipo, uno strumento per la misurazione della vista, apprezzato da tutti i presenti che hanno gradito la cerimonia semplice ma molto sentita”. 

Le celebrazioni sono poi proseguite al Teatro Sociale Villani dove, alle ore 21, si è tenuto il concerto musicale degli Omeroi Project, quartetto di musicisti non vedenti e ipovedenti che hanno intrattenuto la platea con sinfonie diverse.  Sul palco Monica Tenev al flauto, Riccardo Caudali al sax, Lorenzo Montanari al violoncello e Luigi Mariani al pianoforte. 

Nel corso della serata, poi, sono stati omaggiati con una medaglia i sindaci dei comuni del circondario, da sempre al fianco dell’Unione nel sostegno alla campagna di prevenzione delle malattie oculari. “Sono ormai 20 anni che, per mezzo di questi finanziamenti, la nostra sezione si reca nelle scuole a visitare bambini e ragazzi di tutto il territorio, circa 3 mila/4 mila ogni anno” aggiunge e conclude Adriano Gilberti.

A ricordare l’importanza del “visionario” Aurelio Nicolodi, anch’esso divenuto non vedente a causa di una ferita guerra, il presidente UICI regionaleFranco Lepore. “L’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, fondata il 26 ottobre 1920, ha favorito l’inclusione dei disabili visivi nella società – ha detto Lepore -. Con la nascita dell’Unione i non vedenti hanno iniziato a studiare, a lavorare, apportando così un sensibile miglioramento alla qualità della propria vita”.

Tra i sostenitori il presidente dei Lions Biella Host, Paolo Pramaggiore: “Oltre alla donazione di una roulotte attrezzata per effettuare esami oculistici nel biellese, il nostro club partecipa ogni anno alla realizzazione di importanti iniziative. Inoltre, a livello nazionale, il Lions Club gestisce attività come il campo di Limbiate dove si addestrano i cani da affiancare ai ciechi e agli ipovedenti”.

Di seguito il video racconto della giornata:

Pubblicato il 26/10/2021.

Lecco – Non fermiamoci mai

Consapevole che è difficile parlare di sé e, allo stesso tempo, suscitare col proprio vissuto riflessione e confronto, Silvano, primo cittadino di Lierna, un piccolo Comune sul lago di Como, racconta la sua storia con la semplicità e la delicatezza di una favola.

“C’era una volta un piccolo liernese che un giorno non riuscì più a vedere il cielo stellato…”

Per me è andata proprio così, un bambino vivace e curioso, con una immensa voglia di diventare grande e di scoprire il mondo, si ritrovò ben presto ad essere un adolescente tormentato e angosciato dall’idea di perdere completamente la vista. Mi diagnosticarono infatti la retinite pigmentosa, una malattia genetica dell’occhio che porta alla cecità. A lungo mi sono rifiutato di accettare la mia condizione di disabilità e di chiedere aiuto. Fino a trent’anni ho potuto comunque svolgere, almeno durante il giorno, le mie attività senza grosse limitazioni. La notte invece la vista era sempre più offuscata. La situazione col tempo peggiorò, finché giunse il momento in cui il buio assoluto mi avvolse e sconvolse. Fu il periodo più terribile, ma proprio allora, inaspettatamente, scoprii che dentro di me c’era un altro ragazzo, uno che aveva con una voglia pazza di fare, che non si sarebbe fatto schiacciare dalla paura, insomma, non si sarebbe arreso. Da qual momento decisi di lasciar fare a lui!

Aprii un negozio di fiori e mi resi subito conto di quanto mi piacesse quel lavoro. Vivere immerso in una meravigliosa natura profumata, creando composizioni floreali, mi dava una grande soddisfazione. Ho dovuto pian piano rinunciare a vedere, ma potevo toccare, annusare, sentire e, dove non arrivavo io, c’era sempre l’appoggio di chi mi stava accanto. Quei fiori portavano gioia e allegria nelle case delle persone, regali sempre graditi per ricordare un avvenimento speciale, per suggellare una promessa, sorprendere l’amata o semplicemente regalare un sorriso. Lavorare come fiorista col tempo diventò sempre più difficile, allora decisi di intraprendere una nuova attività che avrei potuto gestire avvalendomi di alcuni collaboratori.

La mia nuova sfida fu prendere in gestione un chiosco bar. Fondamentale è stato l’appoggio delle persone che mi sono state accanto con grande sensibilità, grazie a loro ho potuto vivere un’esperienza che non avrei mai pensato di poter fare nella mia situazione. Gli scambi confidenziali e vivaci di pensieri e opinioni con i clienti mi hanno fatto capire che non sempre le persone, per offrirti amicizia e rispetto, ti chiedono di essere perfetto. Mi accettavano e mi stimavano così com’ero, anche con la mia disabilità, perché non avrei dovuto farlo anch’io?!

Sono stati anni indimenticabili, evidentemente la vita mi stava dando più di quanto avessi immaginato. Ed ora, dopo tanto tempo, mi rendo conto che non mi sono mai lasciato abbattere dalle difficoltà, le ho affrontate, ad una ad una, momento per momento, senza fermarmi mai.

Qualche anno più tardi ebbi l’opportunità di un altro cambiamento professionale: fui assunto presso una pubblica amministrazione come operatore centralinista. Un lavoro umile che in realtà si rivelò interessante: i contatti con le persone erano per lo più legati all’ascolto, eppure ben presto mi accorsi che quelle voci trasmettevano frammenti di vita e un’infinità di emozioni: ansia, preoccupazione, bisogno di risolvere un problema o di essere ascoltati. La mia semplice mansione si trasformò allora in una missione di vicinanza, solidarietà, empatia, a volte persino condivisione.

In tutto questo riconosco quanto sia stato importante e non scontato l’affetto dei miei familiari e dei miei amici, con il loro sostegno mi hanno concretamente aiutato a compiere coraggiosi passi verso l’autonomia. Me ne accorgo soprattutto adesso che sto vivendo la mia seconda esperienza matrimoniale che giorno per giorno mi dà tutta la forza e l’amore di cui ho bisogno.

Decisivo per questo aspetto è stato anche avere al mio fianco, come eccezionale compagna di viaggio, la mia Koda, un labrador color miele che ogni giorno, per dodici anni, mi ha preceduto di qualche passo. Affidarmi a lei è stata l’alternativa impegnativa, ma senza paragoni, al bastone bianco e mi ha permesso di avere relazioni sociali e di vivere bellissime esperienze. È incredibile il senso di responsabilità che si assume un cane guida quando conduce un non vedente, la sua attitudine a dare prima di ricevere, la sua attenzione amorevole e silenziosa. Con lei ho camminato per il mondo, abbiamo condiviso affanni e preoccupazioni, ma anche momenti sereni e scherzosi.

La mia guida a quattro zampe è stata un esempio costante di generosità. Ricordo quando ha condiviso la sua ciotola di pappa con un cagnolino appena conosciuto o quando su una nave le fu chiesto di accompagnare all’ascensore una mamma che si era persa nei corridoi con i suoi bambini e Koda ha portato a termine il compito che le era stato affidato con grande attenzione. Era anche dotata di una memoria formidabile, sapeva ritrovare un luogo anche se l’aveva visto pochissime volte. E poi è sempre stata molto paziente: era capace di aspettare per ore che terminassi i miei impegni senza mai lamentarsi.

Nel 2009 fu il momento di fare un altro passo: decisi di candidarmi alle elezioni comunali, di mettermi a disposizione della mia Lierna, dalla quale avevo ricevuto tanto. Pensa che fosse giunto il momento di restituire.

In un mandato fui eletto consigliere, nel secondo ricoprii la carica di vice-sindaco ed ora sono il sindaco del mio paese. Al di là della voglia di mettermi in gioco, queste esperienze mi hanno dimostrato la fiducia che i miei concittadini hanno riposto in me e questo mi ha riempito il cuore di gioia.

Fare il sindaco è un compito tanto difficile quanto appassionante. La tecnologia mi permette di svolgere molti atti amministrativi in autonomia, anche in assenza della vista, ma la mia vera forza è la collaborazione del team amministrativo, dei dipendenti comunali e di tutti i cittadini che quotidianamente, sostituendosi ai miei occhi, mi offrono uno sguardo sul paese e sulle sue necessità.

Il destino ha voluto che il mio mandato coincidesse di fatto con la pandemia, che ha condizionato tutti i progetti e le scelte, rovesciando le priorità.

Eppure, quando l’angoscia e la paura dominavano, quando le strade del paese erano immerse in un silenzio assordante e serenità e speranza sembravano chimere, la collaborazione tra le amministrazioni comunali e la solidarietà delle persone si sono rafforzate. Il noto motto: “Insieme ce la faremo!” è stato davvero alla base di ogni nostra iniziativa.

Così, alla luce di quanto ho vissuto, credo che solo continuando a condividere obiettivi e sacrifici e ad aspirare tutti assieme al bene sociale possiamo contribuire a dar vita ad un presente e ad un futuro migliore per il nostro paese.

La vita ci propone sempre nuove sfide, nelle quali viene alzata ogni volta un po’ di più l’asticella del limite di ciascuno di noi, persone con disabilità o meno: l’importante è trovare la forza di rialzarsi dopo ogni inevitabile caduta e continuare a mettersi in gioco.

Ora, camminando per le vie di Lierna insieme a King, il cucciolotto appena arrivato dal morbido mantello tutto nero, che ha già deciso di affiancarmi qualsiasi strada prenderò, penso a quel che è stato e a tutto quello che c’è da fare. Una cosa mi sento di dire a tutti: anche quando sentite la fatica e l’asprezza della vita, quando sembra che vi manchino risorse e possibilità, c’è sempre qualcosa che potete fare, date retta al ragazzo coraggioso che è in voi e non fermatevi mai! In fondo non c’è buio che non si possa illuminare. King abbaia deciso, evidentemente è d’accordo con me.

Giornalista Francesca Stucchi

pubblicato già sul n. 43 del settimanale Confidenze con una foto di Silvano.

Foto di Silvano insieme al suo cane guida

Pubblicato il 26/10/2021.

Reggio Calabria – La prevenzione è in viaggio verso di te

Conferenza stampa sulla campagna di prevenzione delle malattie della retina e del nervo ottico

Martedì 26 ottobre 2021 alle ore 11.00 nell’area parcheggio della stazione lido di Reggio Calabria, su iniziativa dell’IAPB Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità, si terrà la conferenza stampa di lancio della campagna di prevenzione delle malattie della retina e del nervo ottico. L’evento avrà luogo all’interno di una struttura ambulatoriale mobile.

Il programma della campagna prevede martedì 26 e mercoledì 27 ottobre, nell’area parcheggio della Stazione Lido di Reggio Calabria, la sosta di strutture ambulatoriali mobili, fornite di dispositivi medico diagnostici ad alta tecnologia, nelle quali sarà possibile controllare lo stato di salute della retina e del nervo ottico grazie a una visita oculistica gratuita.

Gli esami diagnostici saranno effettuati, dalle ore 10:00 alle ore 18:00, con una pausa per il pranzo, in entrambe le date. Tutti coloro che intendessero sottoporsi ai controlli, potranno ritirare, da personale addetto, il ticket per la prenotazione della visita alle ore 10:00 e alle ore 15:00 di ciascun giorno.

Nell’area antistante la struttura ambulatoriale mobile e nelle vie principali della città, i volontari dell’UIC, Unione Italiana ciechi, distribuiranno alla popolazione interessata dei volantini informativi della campagna di prevenzione delle malattie oculari.

Locandina dell’evento

Pubblicato il 26/10/2021.

Sant’Anastasia (NA) – Inizio di una nuova avventura grazie alo sportello CIVES

Una data memorabile quella di oggi, 24 ottobre 2021, che segna infatti l’inizio di una nuova avventura grazie all’apertura dello sportello CIVES. Questa nuova realtà, nata nel cuore del comune di Sant’Anastasia, racchiude l’esperienza di diverse associazioni: l’Unione Italiana Ciechi, Real Vesuviana, Solid’Arte ed ADAC; contando inoltre sulla stretta collaborazione con diverse realtà associative come la cooperativa ECO e l’ente di formazione RESET.

L’inaugurazione di quest’oggi ha visto la partecipazione di numerosi giovani e volontari, chiaro emblema di una gioventù non sorda, dedita al sociale ed al supporto di chi ha più bisogno. A tagliare il nastro della sede è stato l’On. Paolo Russo – socio onorario dell’Unione Italiana Ciechi. Presenti inoltre all’evento i consiglieri della sezione di Napoli dell’Unione Italiana Ciechi, i presidenti delle associazioni: ADAC, Solid’Arte, F.A.N.D. Campania ed Abili alla vita, il Vice-Sindaco del Comune di Sant’Anastasia ed il Comandante dei Carabinieri di Sant’Anastasia. Una reunion di importanti personalità che dimostra come da un luogo apparentemente dimenticato, possano partire nuove e stimolanti iniziative e, soprattutto, di quanto non siano necessari grandi spazi per creare poli di supporto, ma semplicemente di luoghi dove è possibile riunirsi, far incontrare le idee e mettersi all’opera con il nobile fine di aiutare chi vive situazioni difficoltose.

Giuseppe Fornaro, referente dell’Associazione UICI Sant’Anastasia, asserisce: “Oggi è stata una giornata memorabile che rappresenta l’inizio di un nuovo capitolo della storia delle associazioni presenti sul nostro territorio. Un doveroso ringraziamento va alla mia famiglia che, incessantemente, mi supporta e mi sopporta, subisce i miei stati d’animo, le mie arrabbiature, le preoccupazioni e comprende le mie manchevolezze nei suoi confronti per dedicare tempo all’associazione. Inoltre, e assolutamente non meno importante, un ringraziamento – veramente fatto col cuore – va invece ai nostri volontari, vera anima dell’associazione. Senza di loro, non avremmo ragione d’esistere. In quanto consigliere nazionale dell’Unione Italiana Ciechi, m’impegnerò profondamente affinché le idee nate sul nostro territorio possano arrivare in tutta Italia.”

Lo sportello CIVES nasce per offrire un’assistenza a 360° a tutte le persone con disabilità e non, è un concreto supporto alle famiglie (anche per quanto riguarda il mondo scolastico) ed un luogo di formazione. Insomma, non resta che fare un in bocca al lupo a questa straordinaria realtà nascente, seguirla ed incentivarla costantemente per restare informati sui progetti che, in suo seno, scaturiranno e per far sì che tenacemente cresca nel segno di un’umanità che si fa strumento reale per aiutare e supportare chi vive delle difficoltà; un’umanità che ascolta, un’umanità che – concretamente – lavora.

Foto del taglio del nastro da parte dell’On. Paolo Russo

Foto di gruppo attorno al Referente Giuseppe Fornaro

Torino – Consegna della Stella di Bronzo del Comitato Paralimpico e Torneo di Torball

Il 23 ottobre un coraggioso segnale di ripartenza

La ASD Polisportiva UICI (Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti) di Torino rialza la testa, dopo il complicato periodo pandemico, con l’entusiasmo e la determinazione che da sempre la caratterizzano. La giornata del 23 ottobre si è annunciato come un momento particolarmente denso di significato e di emozioni. Quest’anno, infatti, al tradizionale Torneo Internazionale di Torball Città di Torino, giunto alla XX edizione,si è affiancata la consegna della Stella di Bronzo al Merito Sportivo, con cui il Comitato Italiano Paralimpico (CIP) ha voluto premiare la società torinese per il suo impegno sul fronte dello sport inclusivo. Il riconoscimento era già stato tributato nel 2019, ma, a causa dell’irruzione del Covid, è stato necessario attendere molti mesi per la consegna ufficiale. Ecco perché questo momento – cui hanno partecipato due autorità del CIP: la vicepresidente Tiziana Nasi e la presidente regionale Silvia Bruno – si carica di un particolare valore simbolico: è un segno di ripresa, di ripartenza.

È significativo che la consegna della Stella di Bronzo si inserisca in una cornice così speciale come quella del Torneo Internazionale di Torball, uno degli eventi di punta organizzati annualmente dalla Polisportiva (con l’eccezione del 2020 in cui, per le ovvie ragioni legate alla pandemia, è stato sospeso). L’appuntamento è stato per sabato 23 ottobre, dalle 9 alle 17.30, nella palestra Parri di via Tiziano 43/b, a Torino. Quest’anno sono 8 le squadre che si contendono il prestigioso trofeo Città di Torino, 6 italiane (Augusta, Avellino, Bergamo, Napoli, Reggina, Torino) e due estere (Amriswill, in Svizzera, e Nizza, in Francia).

Per chi non lo conoscesse, il torball è uno sport di squadra praticato dalle persone con disabilità visiva. Si gioca usando un pallone sonoro, su un campo delimitato da cordicelle con sonagli, cosa che consente a chi non vede di comprendere, grazie all’udito, le traiettorie del pallone. Il torball ha qualche affinità con il calcio (infatti l’obiettivo è quello di mandare il pallone nella porta avversaria), però si gioca soprattutto con le mani e ha alcune peculiarità che lo rendono assolutamente unico. Una volta comprese le regole di base, è facile restarne appassionati. Attualmente la squadra della Polisportiva torinese, allenata dal tecnico Dario Vernassa, è una tra le più quotate a livello nazionale. Ha affrontato brillantemente la stagione 2020-2021 (pur ancora funestata dagli effetti del Covid) e oggi è ai primi posti nel campionato nazionale di Serie A FISPIC (Federazione Italiana Sport Paralimpici per Ipovedenti e Ciechi). Ma anche le altre squadre partecipanti possono vantare successi agonistici e grandi qualità umane, cosa che rende il torneo un confronto avvincente e di valore. Intorno alle ore 15 la competizione è stata interrotta per dar spazio alla consegna del Stella di Bronzo del Comitato Paralimpico.

«Testimonieremo ancora una volta, con i fatti più che con le parole, che lo sport può essere un potentissimo strumento di incontro e di crescita per tutti, disabili e non». Questo il commento di Ivano Zardi, presidente della Polisportiva UICI Torino. Recentemente – anche sull’onda di eventi dalla portata storica, come le paralimpiadi di Tokyo della scorsa estate – la cultura dello sport inclusivo è molto cresciuta nel nostro Paese. Ma tanto resta da fare. E momenti come questo possono essere un’ottima occasione per fare qualche passo avanti, insieme.

Pubblicato il 26/10/2021.

Siracusa – Giornata Mondiale della Vista 2021

In occasione della Giornata Mondiale della Vista, svolto in tutta Italia a cura delle Sezioni Territoriali dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di concerto con IAPB, anche quest’anno la nostra partecipazione ha fatto sì che una delle tante piazze della città di Siracusa, Piazza Leonardo da Vinci, fosse luogo di informazione ai cittadini riguardo la prevenzione oculare.

I nostri giovani volontari hanno, infatti, distribuito e intrattenuto le persone che si sono mostrate interessate fornendo dettagli conoscitivi attinenti il tema della salute dell’occhio.

Dedicare una giornata alla prevenzione sensibilizzando i cittadini ad essere attenti e scrupolosi riguardo le patologie gravi e invalidanti della vista equivale a fornire elementi, ancora a volte purtroppo sottovalutati, di assoluta importanza che appunto, se conosciuti, posso evitare il peggio. È fondamentale credere nella prevenzione quale strumento per contrastare le malattie e dal riscontro che la giornata ha avuto riteniamo di aver svolto un ottimo servizio alla popolazione.

Pubblicato il 21/10/2021.

Torino – Consegna della Stella di Bronzo del Comitato Paralimpico e Torneo di Torball

Il 23 ottobre un coraggioso segnale di ripartenza

La ASD Polisportiva UICI (Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti) di Torino rialza la testa, dopo il complicato periodo pandemico, con l’entusiasmo e la determinazione che da sempre la caratterizzano. La giornata del 23 ottobre si annuncia come un momento particolarmente denso di significato e di emozioni. Quest’anno, infatti, al tradizionale Torneo Internazionale di Torball Città di Torino, giunto alla XX edizione,si affianca la consegna della Stella di Bronzo al Merito Sportivo, con cui il Comitato Italiano Paralimpico (CIP) ha voluto premiare la società torinese per il suo impegno sul fronte dello sport inclusivo. Il riconoscimento era già stato tributato nel 2019, ma, a causa dell’irruzione del Covid, è stato necessario attendere molti mesi per la consegna ufficiale. Ecco perché questo momento – cui parteciperanno due autorità del CIP: la vicepresidente Tiziana Nasi e la presidente regionale Silvia Bruno – si carica di un particolare valore simbolico: è un segno di ripresa, di ripartenza.

E’ significativo che la consegna della Stella di Bronzo si inserisca in una cornice così speciale come quella del Torneo Internazionale di Torball, uno degli eventi di punta organizzati annualmente dalla Polisportiva (con l’eccezione del 2020 in cui, per le ovvie ragioni legate alla pandemia, è stato sospeso). L’appuntamento è per sabato 23 ottobre, dalle 9 alle 17.30, nella palestra Parri di via Tiziano 43/b, a Torino. Quest’anno sono 8 le squadre che si contendono il prestigioso trofeo Città di Torino, 6 italiane (Augusta, Avellino, Bergamo, Napoli, Reggina, Torino) e due estere (Amriswill, in Svizzera, e Nizza, in Francia).

Per chi non lo conoscesse, il torball è uno sport di squadra praticato dalle persone con disabilità visiva. Si gioca usando un pallone sonoro, su un campo delimitato da cordicelle con sonagli, cosa che consente a chi non vede di comprendere, grazie all’udito, le traiettorie del pallone. Il torball ha qualche affinità con il calcio (infatti l’obiettivo è quello di mandare il pallone nella porta avversaria), però si gioca soprattutto con le mani e ha alcune peculiarità che lo rendono assolutamente unico. Una volta comprese le regole di base, è facile restarne appassionati. Attualmente la squadra della Polisportiva torinese, allenata dal tecnico Dario Vernassa, è una tra le più quotate a livello nazionale. Ha affrontato brillantemente la stagione 2020-2021 (pur ancora funestata dagli effetti del Covid) e oggi è ai primi posti nel campionato nazionale di Serie A FISPIC (Federazione Italiana Sport Paralimpici per Ipovedenti e Ciechi). Ma anche le altre squadre partecipanti possono vantare successi agonistici e grandi qualità umane, cosa che rende il torneo un confronto avvincente e di valore. Intorno alle ore 15 la competizione sarà interrotta per dar spazio alla consegna del Stella di Bronzo del Comitato Paralimpico.

«Testimonieremo ancora una volta, con i fatti più che con le parole, che lo sport può essere un potentissimo strumento di incontro e di crescita per tutti, disabili e non». Questo il commento di Ivano Zardi, presidente della Polisportiva UICI Torino. Recentemente – anche sull’onda di eventi dalla portata storica, come le paralimpiadi di Tokyo della scorsa estate – la cultura dello sport inclusivo è molto cresciuta nel nostro Paese. Ma tanto resta da fare. E momenti come questo possono essere un’ottima occasione per fare qualche passo avanti, insieme.

Foto scattata durante una partita di campionato Torball

Pubblicato il 20/10/2021.

Siena – Progetto LETISMART: per una città più accessibile

22 ottobre ore 11

Si comunica che giorno 22 p.v. alle ore 11 presso l’auditorium di ChiantiBanca a Fontebecci, si terrà un incontro per promuovere il sistema LETIsmart.
All’incontro, patrocinato da ChiantiBanca, interverrà l’ideatore del sistema Marino Attini Dirigente Nazionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS-APS.
Durante l’incontro sarà effettuata una dimostrazione pratica del sistema.
L’evento sarà trasmesso anche su piattaforma ZOOM e su Facebook.

La pagina Facebook è: facebook.com/uicisiena

UICI Siena ti sta invitando a una riunione pianificata in Zoom.
Argomento: LETIsmart: per una città accessibile
Ora: 22 ott 2021 11:00 AM Roma
Entra nella riunione in Zoom
https://zoom.us/j/97357714259
ID riunione: 973 5771 4259
Un tocco su dispositivo mobile
+3902124128823,,97357714259# Italia
+390694806488,,97357714259# Italia
Componi in base alla tua posizione
+39 021 241 28 823 Italia
+39 069 480 6488 Italia
+39 020 066 7245 Italia.

Pubblicato il 19/10/2021.

Salerno – Resoconto della Giornata Mondiale della Vista 2021

Autore: Raffaele Rosa

Il Consiglio Provinciale IAPB di Salerno della Sezione territoriale della Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti Onlus Aps di Salerno e la città di Salerno hanno celebrato il giorno 14 ottobre 2021 la “GIORNATA MONDIALE DELLA VISTA” con un incontro Seminariale sul tema: “Prendersi cura della vista è semplice” presso il Convitto Nazionale “T. TASSO” di Salerno e l’installazione di una postazione di screening oculistico gratuito.

Sono intervenuti i Consiglieri tutti dell’U.I.C.I. provinciali e Regionali, il presidente regionale della Campania Prof. Pietro Piscitelli, anche presidente della Biblioteca Regina Margherita di Monza e Consigliere Nazionale UICI, il presidente sezione territoriale di Salerno Raffaele Rosa.

Ricca anche la platea dei relatori, che ha visto alternarsi gli interventi del dirigente scolastico dott. Claudio Naddeo, “padrone di casa”; dott. Alessandro Ferrara, ex Presidente del Consiglio Comunale di Salerno e Capo gabinetto della Presidenza della Provincia di Salerno; la dott.ssa Zampetti, ASL di Salerno in prima linea nella attività dii prevenzione nelle scuole; il dottor Francesco Scozia, oculista, responsabile del “Centro di Consulenza Oculistica “della Sezione Territoriale UICI di Salerno; il dott. Francesco Bavosa, Ortottista assistente in oftalmologia e ottico optometrista.

Prendersi cura della vista è semplice” è lo slogan scelto per la celebrazione della Giornata Mondiale della Vista 2021; Prevenzione, divulgazione e cultura scientifica sono state le parole d’ordine della celebrazione Salernitana. Il filo rosso di tutti gli interventi è stato il ruolo essenziale della prevenzione a tutte le età ed anche in assenza di sintomatologie, vista proprio l’incidenza silenziosa che hanno molte patologie del sistema visivo, in uno stadio iniziale. La corretta e puntuale prevenzione oculare cammina fianco a fianco con una necessaria opera di sensibilizzazione di tutta la cittadinanza e delle istituzioni, rappresenta un ramo essenziale di tutela del diritto alla salute dei cittadini.

I veri protagonisti della celebrazione però sono stati i tanti studenti dell’ indirizzo ottico istituto “F. Trani; loro sono stati non solo gli spettatori ma anche i diretti partecipanti al dibattito sia con i consiglieri U.I.C.I. sia con i medici relatori. Il vero fiore all’ occhiello di questa celebrazione, finalmente lontani dagli schermi di smartphone o PC, è stato il dialogo e l’interazione accorata degli studenti, quali professionisti del domani. Gli alunni hanno manifestato curiosità e interesse alle relazioni ma hanno anche rappresentato le loro domande e i loro interventi con l’animo propositivo di chi sa di essere il seme per il futuro, proponendo soluzioni e idee per una diffusione più ampia e corretta in materia di prevenzione oculistica, e hanno sottoposto all’attenzione dei relatori le problematiche riscontrate in prima persona a seguito dell’uso necessitato e prolungato della tecnologia e su come coniugare questo aspetto con l’apporto inclusivo che la stessa tecnologia ha nella didattica e nella vita degli studenti con patologie del sistema visivo.

Kennedy scriveva: “Pochi sono grandi abbastanza da poter cambiare il corso della storia. Ma ciascuno di noi può cambiare una piccola parte delle cose, e con la somma di tutte quelle azioni verrà scritta la storia di questa generazione”. L’azione dell’U.I.C.I., ormai centenaria, attraverso le sue attività, su tutto il territorio nazionale, è proprio rivolta a questo: condivisione, informazione e l’azione di squadra rivolta a tutti per realizzare il cambiamento.

Raffaele Rosa

Pubblicato il 19/10/2021.

Reggio Calabria – L’UICI celebra la Giornata Nazionale del Cane Guida

Autore: Francesca Marino

L’UICI REGGINA CELEBRA INSIEME AL LICEO ARTISTICO “PRETI – FRANGIPANE” LA GIORNATA NAZIONALE DEL CANE GUIDA

Il 16 ottobre si celebra la giornata nazionale del cane guida voluta fortemente nel 2006 dall’unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti per richiamare l’attenzione sulla grande utilità di questo prezioso amico per chi non vede.

La sezione reggina dell’UICI, ormai da tempo porta avanti delle iniziative di informazione e di sensibilizzazione sull’importanza del cane guida, della sua tutela, del fatto che deve essere compagno della persona che non vede in ogni istante della quotidianità, anche in questa circostanza il Presidente Francesca Marino e l’intero Consiglio direttivo hanno dato piena disponibilità alla realizzazione di eventi educativi e di formazione attraverso la collaborazione con le scuole del territorio.

In questo contesto, si è svolta l’iniziativa promossa dal Liceo Artistico “Preti – Frangipane” di Reggio Calabria che ha visto la partecipazione dei nostri dirigenti associativi nella persona del presidente, Francesca Marino, che nel portare i saluti ha parlato della mission dell’UICI e dell’importanza del collaborare in sinergia per migliorare la vita di chi non vede, anche nel praticare il donare un po’ del proprio tempo, utile a costruire una realtà sociale più solidale.

A seguire, il Consigliere delegato dell’UICI reggina, Dott.ssa Francesca Barranca, si è soffermata sulle leggi che devono essere rispettate per non impedire alla persona non vedente, accompagnata dal proprio cane guida, l’accesso nei luoghi aperti al pubblico e sui mezzi pubblici: “in una società dove vive bene una persona disabile viviamo bene tutti, perché significa aver superato barriere culturali che, ormai, non hanno senso di persistere”.

Queste iniziative, come sottolineato dalla prof.ssa Anna Fragomeno e la prof.ssa Barbara Princi, tra le organizzatrici dell’evento, rappresentano un momento di celebrazione per riaffermare l’utilità del cane guida ma al contempo segnalare la necessità di potenziare le scuole di addestramento promuovendo la diffusione di una cultura di convivenza tra questi amici speciali,

Tema trattato nel libro dell’avv. Matteo Restani presentato durante l’evento e che si incentra sul ruolo della famiglia affidataria nel primo percorso che consiste nell’accoglienza dei cuccioli destinati a diventare cani guida per non vedenti.

Durante la mattinata ci sono stati anche gli interventi di Antonino Rosace che ha portato la sua esperienza di persona accompagnata dal cane guida, il tutto completato dalle tante domande degli studenti curiosi di scoprire quello che rappresenta per un disabile visivo questo prezioso compagno di vita, compreso il percorso di addestramento prima che diventi l’occhio di chi non vede.

Inoltre, i relatori dell’evento hanno ribadito, che con la giornata del 16 ottobre, si intende ricordare il diritto all’accesso libero dei cani guida nelle nostre città, come sancito dalla legge n.37 del 1974, integrata e modificata dalle leggi n. 376/1988 e n. 60 del 2006: disposizioni che consentono alla persona non vedente guidata dal proprio amico a quattro zampe di entrare in tutti i luoghi aperti al pubblico, andare a fare la spesa, accedere agli uffici pubblici, soggiornare in albergo, vivere la quotidianità come qualsiasi cittadino normodotato e salire sui mezzi di trasporto senza costi aggiuntivi e limitazioni della propria libertà ed autonomia.

IL PRESIDENTE

Francesca Marino

Pubblicato il 19/10/2021.