Napoli: “Le bugie con le gambe lunghe”, di Mario Mirabile

Autore: Mario Mirabile

SPETTACOLO TEATRALE DELL’UNIONE ITALIANA CIECHI
Le rappresentanze di Portici ed Ercolano dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli ipovedenti organizzano, con il patrocinio delle rispettive Amministrazioni Comunali, per i giorni giovedì 20 e venerdì 21 marzo 2014 alle ore 20.30 presso il teatro Roma di Portici, lo spettacolo teatrale “Le bugie con le gambe lunghe” – 3 atti di Eduardo De Filippo con riadattamenti di Bruno Mirabile.
La commedia sarà messa in scena dalla filodrammatica U.I.C.I. diretta da Bruno Mirabile e composta da attori non vedenti, ipovedenti e amici dell’Unione che ancora una volta cercheranno di divertire il pubblico.
La rappresentazione è organizzata in collaborazione con “Radio Siani”, “Bambù”, l’Associazione Italiana vigili del Fuoco in Congedo e diversi imprenditori locali.

L’intero incasso verrà utilizzato per finanziare le attività dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti

Per informazioni e prenotazione dei biglietti (costo €10) ci si può rivolgere a:

Sede U.I.C.I. di Portici, Corso Garibaldi 200 – Villa Savonarola (lunedì e mercoledì 17.00/19.00) tel. 0817862881
Mario Mirabile cell. 339 34 56 120 e-mail mariomirabile@alice.it
Antonella Improta cell. 334 60 48 860e-mail antonella.improta@alice.it

Sede U.I.C.I. Ercolano, via 4 Novembre 240 (lunedì, mercoledì e venerdì 17.00-20.00) tel. 0810482594
Matteo Cefariello cell. 347 60 49 301
Donato Lupinetti cell. 3355751815 e-mail lupinetti@libero.it

Vi aspettiamo numerosi

Mario Mirabile

Siena: Settimana Mondiale del Glaucoma, di Massimo Vita

Autore: Massimo Vita

Oramai da numerosi anni viene svolta  nel territorio senese una campagna di screening di una malattia, il GLAUCOMA, nella quale la pressione degli occhi aumenta creando un deficit funzionale grave ed irreversibile. Il glaucoma è un gruppo eterogeneo di malattie dell’occhio che determinano  un danno progressivo a carico del nervo ottico nel punto in cui esce dall’occhio per portare le informazioni visive al cervello.  Se non curato,  il glaucoma (senza alcun sintomo iniziale per il paziente) determina un danno prima nella visione periferica, poi in quella centrale, fino ad arrivare nei casi terminali, alla cecità. Il danno visivo che si determina con  il glaucoma è irreversibile, e questo ha portato il glaucoma ad essere descritto come il “ladro silenzioso della vista”. Il GLAUCOMA rappresenta la seconda causa di cecità nel mondo (si stima che in Italia circa 816.000 pazienti ne siano affetti, ai quali se ne aggiungono altri 612.000 a rischio per ipertensione oculare). Si tratta di una malattia oculare  che, se non curata, porta inevitabilmente alla cecità e che colpisce circa il 2% della popolazione over 40 anni, ma l’incidenza sale al 6-7% negli over 75. La malattia, che ha un decorso lento e progressivo, è totalmente asintomatica e viene percepita dal paziente solo quando il danno visivo è ormai molto evoluto. Infatti, il 45% dei pazienti non ha mai sentito parlare di glaucoma e nel 46% dei casi la diagnosi è stata effettuata solo nel momento in cui si sono presentati i primi disturbi visivi, comunque in una fase già avanzata nella progressione della malattia. Considerando che l’aspettativa di vita, e di conseguenza che l’età media della popolazione, aumenta rapidamente, viene stimato che nel 2020 i glaucomatosi negli USA saranno oltre il 50% in più degli attuali 2.2 milioni, per un totale di oltre 3 milioni di individui. Questi dati possono essere parzialmente estesi anche alla popolazione italiana, pur con alcune riserve legate soprattutto alla differente composizione etnica della popolazione USA rispetto a quella italiana, in quanto i soggetti di di etnia afro-caraibica sono più predisposti al glaucoma. Si può quindi prevedere anche nel nostro Paese un notevole incremento dei glaucomatosi nei prossimi due decenni. Ci sono diversi tipi di glaucoma: alcuni possono verificarsi come complicanza di altre condizioni patologiche (i cosiddetti glaucomi “secondari”), ma la stragrande maggioranza è rappresentata dal “glaucoma primario, una neuropatia ottica cronica progressiva con alterazioni caratteristiche della testa del nervo ottico e dello strato delle fibre nervose in assenza di altre malattie oculari o sistemiche. Associata a queste alterazioni vi è la morte delle cellule ganglionari retiniche e una perdita progressiva del campo visivo. Una volta si credeva che la causa della maggior parte o tutti i glaucomi fosse la pressione alta all’interno dell’occhio (> 21 mmHg, nota come pressione intraoculare – IOP). Successivamente è stato scoperto che anche le persone senza un livello di IOP elevato possono soffrire di glaucoma (i cosi detti glaucoma “normotensivi” o a “tensione critica bassa”). La pressione intraoculare elevata rimane comunque il più importante “fattore di rischio ” per il glaucoma , insieme ad altri fattori come l’etnia, la familiarità, la miopia elevata e l’età . Alcune forme di glaucoma possono insorgere al momento della nascita (“glaucoma congenito”) o durante l’infanzia (“glaucoma giovanile”), nella maggior parte dei casi, tuttavia , il glaucoma compare dopo la quarta decade di vita , e la sua frequenza aumenta con l’età . I tipi più comuni di glaucoma ad insorgenza nell’età adulta sono il “glaucoma primario ad angolo aperto” (POAG – forma più frequente nei pazienti caucasici) e  il “glaucoma ad angolo stretto o a chiusura d’angolo” (ACG- più comune nei pazienti asiatici). Il Glaucoma ad angolo stretto si presenta  spesso come condizione cronica, ma talvolta si può presentare in  forma acuta come “attacco di glaucoma”, che rappresenta una condizione oculare molto dolorosa che può portare, se non curata, alla rapida perdita della vista rappresentando una delle più importanti emergenze oculistiche. Farmaci, interventi chirurgici  o trattamenti laser,  riducendo la pressione intraoculare elevata per proteggere le cellule ganglionari del nervo ottico,  possono arrestare o rallentare  la perdita della vista del paziente glaucomatoso, ma non possono ad oggi “restituire” la funzione visiva perduta per la malattia. Pertanto la diagnosi precoce è fondamentale per ridurre il danno visivo e prevenire la progressione della malattia glaucomatosa verso un grave handicap visivo o la cecità. Un medico oculista è comunque in grado di rilevare il glaucoma nelle sue fasi iniziali e consigliare il paziente sul miglior modo di agire.

Anche quest’anno, il Day Service Glaucoma  guidato dal Dott. Paolo Frezzotti dell’U.O.C. di Oftalmologia diretta dal Prof Eduardo Motolese dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese insieme al Dott. Massimo Vita, Presidente della Sezione di Siena dell’Unione Italiana Ciechi e supportati dal Comune  di Siena,  promuove una serie di iniziative inserite nella settimana mondiale del glaucoma  indetta dalla World Glaucoma Association per fare appropriata prevenzione ed informazione. Le iniziative precedenti a partire dal 2011, hanno avuto quel successo di partecipazione e di risultati che speravamo, portando  all’esecuzione di 1771 visite (tra visite di screening e visite ambulatoriali). Questo lavoro ha permesso di porre diagnosi di glaucoma e di riportare in compenso tonometrico, salvando da un danno visivo irreversibile, più di 104 persone. Quest’anno la settimana mondiale del glaucoma è stata indetta dalla World Glaucoma Association dal 9 al 15 marzo p.v. e, dato il numero di giorni a disposizione, abbiamo programmato una serie di iniziative che comprendono:

8 e 9 Marzo  (dalle ore ore 9.30 – 13.00  e dalle ore 15.30 – 18.30)  visite di screening con misurazione della pressione intraoculare e osservazione del fondo oculare  presso la Società di Camporegio, Contrada del Drago, Via del Paradiso 21, Siena 11 Marzo ore 9.00 Incontro all’Università per Stranieri e visite di screening 12 Marzo ore 10.30 incontro con gli studenti dell’ Istituto Tito  Sarrocchi 14 Marzo (dalle 15.00 – 18.00) e il 15 (9.00 – 13.00 e dalle 15.00 – 18.00) apertura degli ambulatori presso la U.O.C. di Oftalmologia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese per visite ed esami diagnostici per la malattia glaucomatosa. Policlinico S. Maria alle Scotte I lotto 7° Piano stanza 10

Data l’importanza sociale della malattia e il territorio nel quale si svolgeranno tali iniziative, (che vedranno coinvolte l’Unione Italiana Ciechi della Sezione di Siena, la Croce Rossa dell’Ispettorato di Siena, l’Arciconfraternita di Misericordia di Siena, L’Associazione di Pubblica Assistenza di Siena e patrocinate dal Comune di Siena, dalla Provincia di Siena, dall’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecicità , dall’Associazione onlus “S.O.S. Glaucoma”, dal Rotary Club Siena Est, e dalla World Glaucoma Association; un particolare ringraziamento alla contrada del Drago che ci ospita per il fine settimana del 8-9 marzo all’ A.C. Siena che si è resa disponibile a dare pubblicità all’evento in attraverso i meccanismi ritenuti i più adatti a dare risalto a questa iniziativa. Siena continua la sua battaglia contro il glaucoma.

Massimo Vita

Napoli: Il glaucoma in una settimana, di Mario Mirabile

Autore: Mario Mirabile

(check-up oculistici gratuiti a Sant’Anastasia)             In occasione della settimana dedicata alla prevenzione del glaucoma, tra il 09 e il 15 marzo si svolgeranno check-up oculistici gratuiti in molte città italiane.       La Sezione di  Napoli dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti e la Rappresentanza di Sant’Anastasia organizzano per domenica 9 marzo una giornata di prevenzione nella cittadina anastasiana.       Se la vista è un bene prezioso, la misurazione della pressione oculare non va mai persa di vista. Per controllarla si potrà approfittare di un check-up oculistico gratuito e raccogliere informazioni sulla prevenzione delle malattie oculari (con opuscoli informativi e incontri dedicati). Sono queste le iniziative principali previste per la settimana mondiale del glaucoma, che si svolgerà dal 09 al 15 marzo 2014 in oltre sessanta città italiane.       Domenica 09 marzo, dalle ore 9,00 alle ore 14,00, e dalle 15 alle 18,30 a Sant’Anastasia in Piazza IV Novembre.       Il glaucoma è la seconda causa di disabilità visiva al mondo: è una malattia oculare che, secondo l’Oms, colpisce complessivamente 55 milioni di persone. Questa malattia oculare arriva senza dare particolari sintomi: per questo viene definita il ‘ladro silenzioso della vista. Se non ci si cura tempestivamente la vista può infatti subire danni irreversibili, generalmente a causa della pressione oculare troppo alta (che provoca la morte delle cellule nervose della testa del nervo ottico). Se questo avviene il campo visivo si riduce progressivamente: si perde la visione periferica e l’immagine si restringe come se si guardasse attraverso un cannocchiale. “Fondamentale è la diffusione della cultura della prevenzione del glaucoma, che è fondamentale diagnosticare nelle prime fasi. Come la pressione sanguigna troppo alta è pericolosa per l’organismo, analogamente la pressione eccessiva dell’occhio costituisce una minaccia per il nostro nervo ottico”. Mario Mirabile

 

Pordenone: Mondiali di calcio in Brasile- Pubblicazione in braille, di Giorgio Piccinin

Autore: Giorgio Piccinin

La Biblioteca del libro parlato “Marcello Mecchia” dell’U.I.C.I. Onlus Pordenone, in occasione dei prossimi campionati mondiali di calcio in Brasile, ha predisposto una pubblicazione braille (circa 70 pagine, 10,00 Euro), con cenni storici, curiosità, note sui colori ed i simboli delle nazionali partecipanti, qualche dato statistico, i gironi, il calendario delle partite ed altro ancora.
Detta pubblicazione sarà disponibile da aprile, prenotandola presso la segreteria sezionale, tel. 0434-21941, e-mail: uicpn@uiciechi.it.
Nell’opuscolo verrà compreso un bollettino postale per il pagamento.
Giorgio Piccinin

Napoli: Diversamente Carnevale, di Giuseppe Fornaro

Autore: Giuseppe Fornaro

La serata è stata onorata non solo dagli utenti del Centro Liguori, ma anche da famiglie  Anastasiane  che hanno trovato originale e divertente partecipare ad un carnevale diverso.
La  collaborazione  che si stringe intorno a questi  eventi, al Centro Liguori di Sant’Anastasia/Napoli diventa sempre  più forte.
All’ingresso un’ organizzatissima  protezione  civile che ha reso facile  il parcheggio alle persone disabili , una garanzia non sottovalutabile  se si pensa  che  la stragrande maggioranza di disabili  non  si sposta per  le difficoltà di viabilità. Alle  porte d’accesso al centro,  i ragazzi  della MIR  distribuivano caramelle e messaggi  di benvenuto ,  una dama veneziana  creata dalla fantasia  artistica dei volontari dell’Annabella, distribuiva lingue di carta e cioccolatini  a grandi e piccini.
In una stanza trovavano posto i partecipanti che  provvedevano al ritocco delle maschere  disegnate  da una volontaria della Solidarte, in un’altra sala si svolgeva con l’impegno dell’Asd Real vesuviana  il torneo di Braccio di ferro , sempre più richiesto tra le attività di sport e svago.
La sala gremita  di persone  che ballavano e cantavano,  guidati dal gruppo musicale  dell’Unione  Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, volontari  sempre in attesa di intervenire  laddove c’era bisogno  d’aiuto.
E come non dolcificare il tutto con una  gara culinaria premiata da  una giuria  composta da rappresentanze di Sant’Anastasia, Volla e Marigliano, che hanno voluto  essere con noi  per stringersi in questo cerchio di solidarietà?
Tanti sono  stati i dolci e rustici arrivati a partecipare e che rappresentano soprattutto il sostegno  delle persone semplici che fanno sì che questi eventi possano svolgersi egregiamente  anche in questi periodi in cui si sente maggiormente  il disagio di una Amministrazione non ancora creatasi   e di una carenza dell’attenzione   dei commercianti .
Un incontro  tra persone  disabili e non, di diversi territori e con   esperienze e vissuti diversi , che hanno condiviso un momento di svago e  divertimento all’insegna di una logica  diversa e che ha portato a scegliere come proprio emblema una maschera rappresentativa per questo  carnevale così originale.
Giuseppe Fornaro

Sintesi dei lavori della Direzione Nazionale del 27 febbraio 2014, di Claudio Romano

Autore: Claudio Romano

Il 27 febbraio a Roma, nella Sede Centrale dell’Unione, si è riunita, in seduta ordinaria, la Direzione Nazionale presieduta dal Vice presidente Giuseppe Terranova con la collaborazione della componente dell’Ufficio di presidenza Luisa Bartolucci e del Segretario generale facente funzioni Alessandro Locati.

1) In apertura dei lavori, il Vice Presidente ha riferito quanto segue:

a. Il 7 febbraio, su invito dell’assessore alle infrastrutture dell’Amministrazione Provinciale di Milano, si è tenuto un incontro con una rappresentanza dell’Unione per valutare le possibilità di favorire la mobilità dei disabili visivi in occasione dell’importante  manifestazione internazionale Expo prevista nel 2015 a Milano.

b. E’ stata organizzata una riunione tra Fand e Fish mirata a definire le possibili iniziative comuni da intraprendere per modificare alcune parti del nuovo regolamento dell’Isee;  tra le possibili azioni da ”mettere in campo”, si dovrà riflettere approfonditamente, tra l’altro, se promuovere la raccolta delle firme per sottoporre, tramite un referendum abrogativo, la cancellazione di alcune norme del predetto regolamento.

c. Il 26 febbraio, a Catania,  si è svolta con successo la celebrazione della 7^ Giornata Nazionale del Braille.

d. Per approfondire le reali possibilità di consentire ai disabili visivi di accedere in autonomia alle proiezioni cinematografiche attraverso le audiodescrizioni, nei giorni scorsi, c’è stato un proficuo incontro tra l’Unione e il Presidente dell’associazione dei produttori cinematografici.

e. Il seminario organizzato il 1° febbraio a Roma dalla Commissione nazionale “ipovedenti” dell’Unione e dall’Agenzia Italiana per la prevenzione della cecità, ha riscontrato un generale apprezzamento ed una buona partecipazione suscitando notevole interesse da parte dei presenti.

2) continuando i lavori, la Direzione, dopo aver preso atto dei riferimenti dei suoi componenti in ordine ai settori e territori di competenza:

a. Ha preso atto con profondo rammarico delle dimissioni irrevocabili di Tommaso Daniele dalla carica di Presidente nazionale.   b. In merito, il Vice Presidente ha rivolto a Tommaso Daniele parole di gratitudine e di massima ammirazione per il lavoro svolto in maniera encomiabile nei suoi 28 anni di leader dell’Unione. c. Su proposta del Vice Presidente, ha concordato di procedere alla convocazione del Consiglio Nazionale in via d’urgenza come previsto dallo statuto sociale, per il 15 marzo prossimo per l’elezione del nuovo  Presidente nazionale.

d. Per consentire agli interessati di seguire i lavori del Consiglio, la riunione verrà trasmessa online tramite la rubrica “Parla con l’Unione”.

e. in occasione della Giornata internazionale della donna, ha deliberato l’organizzazione delle seguenti iniziative:

– organizzare tre presentazioni dei due  filmati (a Roma, a Siena e a Milano), commissionati dalla sede centrale al regista Massimiliano Bruno, realizzati per far conoscere le potenzialità e le attitudini delle donne e degli uomini con disabilità visiva.

–  entro il mese di marzo verrà organizzato il consueto meeting dei lettori di Kaleidos, che avrà luogo online, giunto alla sua VII edizione.

f. Ha preso atto dei contatti in essere per favorire un iter parlamentare positivo delle proposte di legge relativamente alla riforma della legge 113/85 riguardante gli operatori telefonici non vedenti e per l’introduzione della figura dell’operatore del benessere.

g. Ha preso atto con viva preoccupazione della decisione del Ministero della Difesa di non corrispondere l’indennità di mansione ai centralinisti non vedenti ed ha stabilito di attivarsi con sollecitudine e determinazione nei confronti dello stesso Ministero affinché vi sia un ripensamento positivo sulla vicenda.

h. Ha deliberato di rinnovare il protocollo d’intesa con il MIBAC grazie al quale, potrà continuare la fattiva collaborazione per la realizzazione di una nuova serie di trasmissioni online per la divulgazione dell’arte.

i. Valutandolo positivamente, ha deciso di approfondire il progetto INCONTRIAMOCI  NELLO Sport presentato dalla Federazione Italiana Sport Paralimpici per Ipovedenti e Ciechi per l’attivazione di sportelli informativi sul territorio con la collaborazione dell’U.I.C.I., degli istituti per non vedenti e ipovedenti e dei Centri di ipovisione.

3) Dopo aver evaso alcune pratiche relative al patrimonio e valutate le domande di contributo presentate dalle strutture territoriali, la riunione è terminata con informazioni di carattere internazionale.

Claudio Romano

Milano: Un’intrigante locandina ha catturato l’attenzione di molti, di Mario Censabella

Autore: Mario Censabella

“VII Giornata Nazionale del Braille 21 febbraio 2014”          Ho appreso il sistema Braille nei primi anni cinquanta, ero riluttante ad impararlo poiché avevo ancora un piccolo residuo visivo. Impareggiabili maestre, nell’ordine Clelia De Gaudenzi ed Eugenia Corno storiche insegnanti dell’Istituto dei Ciechi di Milano che mi raccontavano che ai loro tempi, il sistema Braille non era ancora diffuso, leggevano l’alfabeto stampato in rilievo su grandi volumi, mi hanno persuaso ad impararlo. Nel corso degli anni vi è stato chi ha avanzato dubbi sull’importanza di questo sistema rispetto alla tecnologia avanzante: prima l’optacon e poi la sintesi vocale. Ma, ora, caliamoci nella cronaca – Venerdì 21 febbraio alle ore 10.30, presso la sala Barozzi di Via Vivaio 7, l’Istituto dei Ciechi di Milano, l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, il Club Italiano del Braille hanno celebrato la VII Giornata Nazionale del Braille, promuovendo un interessante convegno a cui hanno partecipato, fra gli altri, Gian Antonio Stella editorialista del Corriere della Sera, Nicola Stilla Presidente del Consiglio regionale lombardo UICI e del Club del Braille, Giancarlo Abba Direttore Scientifico dell’Istituto dei Ciechi di Milano, Franco Lisi responsabile del Centro Informatico dell’Istituto dei Ciechi di Milano e, Pippo Castronovo presidente del Consiglio regionale UICI della Sicilia, della stamperia braille di Catania e dell’Agenzia Internazionale per la prevenzione della cecità. Il Convegno a cui ha presenziato una folta rappresentanza degli allievi della scuola media integrata per ciechi di Via Vivaio, ha avuto notevoli componenti emotive per gli accenti e coinvolgimenti che il Commissario straordinario dell’Istituto Rodolfo Masto ha saputo e voluto imprimere anche nel suo ruolo di moderatore. Nicola Stilla ha sottolineato l’importanza del Club che è stato creato da nove istituzioni per ricordare nella storia la figura e l’opera di Luigi Braille finanziando i musei a lui dedicati. Sia Masto che Stilla hanno sottolineato le difficoltà che oggi sono connesse all’istruzione dei ciechi per la carenza di adeguati finanziamenti così come l’assessore Pagani dell’Amministrazione provinciale di Milano che ha concluso i lavori; Stilla ha proseguito e terminato il suo intervento affermando che il braille e l’istruzione rappresentano per i ciechi cultura e lavoro. Pippo Castronovo ricorda la proposta di legge dell’On. Enzo Bianco che ha ottenuto dal Parlamento che ogni anno il 21 febbraio fosse celebrata la giornata dedicata al Braille. Dalla relazione di Castronovo sono emersi dei dati importanti: in Italia vi sono 400 mila ciechi assoluti e un milione e mezzo di ipovedenti, nel mondo 40 milioni di ciechi e 270 milioni di ipovedenti. Castronovo ha proseguito raccontando della stamperia regionale braille di Catania, dei centri connessi, concludendo leggendo in braille il suo intervento consegnando a Gian Antonio Stella copia in braille del libro “La Casta”  che lo stesso ha scritto con Sergio Rizzo. A questo punto, Elisabetta, ha letto in braille alcune significative pagine di quella edizione. Stella ha ringraziato contrappuntando il suo intervento con aneddoti e avvenimenti che hanno messo …in luce le difficoltà con le quali a volte si affrontano i problemi della minorazione visiva, compresi leggende e cronache riferite a Efesto, S. Ermanno il rattrappito e a Ray Charles.

Roobi Roobi diciottenne non vedente pakistana vincitrice del premio internazionale braille promosso dall’EBU con una sua opera dal titolo: “Il braille può farti volare” ha catturato l’attenzione e l’emotività di tutti per il suo entusiasmo di vita e per la volontà di essere, nonostante tutto, una studentessa e una cittadina come tanti. Giancarlo Abba con l’eloquio e la pacatezza di sempre, anche in questa circostanza ha ricordato di essere stato allievo di un professore di filosofia non vedente, ha affermato che occorre sapere insegnare il braille e ancora che “il braille è luce per chi non vede” e che il bambino non vedente  riesce a frequentare la scuola soprattutto grazie a questo meraviglioso prodotto dell’ingegno umano.

Il tempo scorreva veloce tanto da imporre a Franco Lisi una dissertazione veloce sul sistema braille che è correlato alla tecnologia della sintesi vocale e della barra braille. Il sistema braille non è “vecchio”. Come qualcuno ha affermato migliaia di anni fa ai ciechi basta un puntino per sollevare, quale leva, i ciechi dal loro disagio per farli entrare nel mondo della cultura.

Rodolfo Masto ha poi ricordato alcuni giornalisti di rilievo che ora non sono più: Guido Vergani e Candido Cannavò che hanno contribuito a far conoscere l’attività e l’opera dell’Istituto dei Ciechi di Milano; Masto oltre a ringraziare Giangiacomo Schiavi che è sempre presente a queste iniziative contribuendo a rendere importante le istituzioni che si afferiscono ai non vedenti.

L’estensore di queste note a questo punto è spossato: all’esterno, tutti intorno, anche sui marciapiedi, ingombro di auto blu e di “gran” pedoni, le esigenze della moda ancora una volta contrastano con chi ha necessità di deambulare liberamente, ma l’Italia ha bisogno anche di questo.

Rinvio ad una prossima occasione le dissertazioni troppo cerebrali di Rodolfo Masto che ci informano che recenti studi darebbero sensibilità tattile anche all’ “embrione” e che attivando, attraverso l’apprendimento del braille la corteccia cerebrale, si è …più intelligenti.

Mario Censabella

 

Parma: Confondiamoci sulla neve – 4° Edizione, di Stefano Curti

Autore: Stefano Curti

Domenica 23 febbraio 2014, a Pratospilla si è svolta la 4a edizione di “Confondiamoci Sulla Neve”.
Anche quest’anno l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Parma, in collaborazione con UISP di Parma e con il patrocinio di Comune e Provincia. Hanno organizzato questa splendida iniziativa.
All’evento hanno partecipato molte associazioni del territorio parmense, tra le quali; Skirace asd, Gruppo sportivo Va Pensiero dell’USL di Parma, Special Olympics, ASD San Severina Libertas, Consorzio Solidarietà Sociale e Gioco Polisportiva.
Questa iniziativa ha lo scopo di far conoscere gli sport invernali per i ragazzi con gravi disabilita, al fine di sollecitare ciascuno dei partecipanti a sviluppare e consolidare la propria autonomia personale, indispensabile strumento per
l’integrazione sociale.
Grazie alle perfette condizioni climatiche che ci ha offerto il nostro appennino, abbiamo potuto praticare tutte le discipline in programma per la giornata, gustandoci a pieno la bellezza che è in grado di offrirci la nostra montagna.
Alle ore 10, 50 ragazzi sono partiti con le ciaspole alla volta del lago Ballano guidati dai ragazzi del Club Alpino Italiano di Parma e da 2 bellissimi cani guida per non vedenti. Alla ciaspolata hanno partecipato i soci del G.S. Va Pensiero, insieme al presidente dell’U.I.C. Michele Fiore e Sandro Interdonato, al quale abbiamo chiesto un parere sull’escursione in ciaspole: “è stata un’esperienza interessante, perché mette in stretto contatto le persone con la natura, nel mio caso è stata un esperienza nuova in quanto non ho mai ciaspolato. Fare questa esperienza in gruppo mi ha dato una nuova opportunità di stare insieme a persone che come me convive con una disabilità. Desidero fare i miei ringraziamenti anche al C.A.I, che con le proprie guide alpine altamente qualificate, ci hanno permesso di praticare l’escursione in totale sicurezza”.
I ragazzi che hanno praticato sci alpino hanno potuto usufruire del campo scuola presente sotto la pista, idoneo per imparare le tecniche base dello sci alpino.
In questa edizione diversi ragazzi con difficolta motorie hanno potuto provare per la prima volta la discesa con lo slittino.
I ragazzi non vedenti che hanno provato per la prima volta lo sci sono stati seguiti da: Mirco Panizzi, guida di sci per non vedenti, con il supporto di Stefano Curti, campione italiano di sci per non vedenti della UISP.
All’una e trenta è stato consumato il pranzo presso il rifugio, in seguito sono stati consegnati gli attestati di partecipazione all’evento da parte del presidente dell’Unione Michele Fiore.
Dopo pranzo i ragazzi sono tornati per qualche ora sulle piste, per poi ritornare in città alle 16 e 30.
Questa edizione ha avuto il piacere di ospitare diversi campioni paralimpici tra cui: Claudio Domolato, Mattia Giacopinelli e Stefano Curti. Questi si sono tutti distinti nella pratica dello sci alpino.
L’Unione Italiana Ciechi si augura di poter riproporre negli anni venturi questa manifestazione, per dare un seguito all’idea che sta alla base della manifestazione.
Stefano Curti

Lecco: Un genio al servizio dell’umanità, di Maria Grazia Seva

Autore: Maria Grazia Seva

Il 21 febbraio di ogni anno si celebra la giornata nazionale del Braille istituita con la legge n.126 /2007 e già proclamata dall’UNESCO come la giornata della difesa dell’identità linguistica; il parlamento italiano l’ha scelta come solennità civile da dedicare al Braille che certamente non è una lingua, ma sicuramente è quel codice che ha permesso a quella minoranza sociale costituita dalle persone non vedenti di tutti i paesi del mondo, di uscire dall’isolamento e dall’analfabetismo.    La portata sociale e culturale di questa invenzione è paragonabile a quella rappresentata dall’invenzione di Johann Gutenberg; ancora di più, se quest’ultimo ha risolto il problema tecnico della stampa, Louis Braille ha creato un vero e proprio sistema di scrittura e di lettura, perfettamente calibrato sulla percezione tattile, la più importante risorsa e fonte di conoscenza a disposizione di chi non vede. con soli 6 punti e con le 64 combinazioni possibili si può esprimere qualsiasi alfabeto, ogni simbologia e segnografia speciali.   Quasi prodigiosamente, con l’avvento dell’informatica, che prevede l’utilizzo di display tattili costituiti da caratteri piezoelettrici a otto punti, il Braille ha rivelato tutta la sua freschezza e vitalità.

All’età di tre anni, Louis Braille, trovandosi a giocare con gli attrezzi da lavoro, nella bottega del padre sellaio, ferendosi ad un occhio, contrae una grave infezione che in poco  tempo, lo porterà alla cecità.     Fin da bambino, grazie al clima sereno vissuto in famiglia e al rapporto di stima reciproca e di amicizia con il parroco del suo piccolo villaggio natale, dimostra una brillante intelligenza, un’estrema gentilezza, un grande spirito di altruismo e di gratitudine nei confronti della vita e di Colui che la dona.   All’età di 10 anni, dopo aver frequentato la scuola del suo paesino, dove ha potuto avere un’istruzione, esclusivamente attraverso un apprendimento di carattere orale, fa il suo ingresso all’istituto dei giovani ciechi di Parigi, una vera novità mondiale, fondato da Valentin Haüy. Quest’educatore animato da un profondo spirito umanitario e filantropico, aveva messo a punto  qualche libro scolastico che riproduceva in  rilievo i caratteri normali di stampa, che gli allievi dell’istituto potevano esplorare con le loro dita; così anche Louis Braille, per la prima volta, veniva a contatto con la parola scritta, il più grande veicolo per la trasmissione del sapere.   L’incontro con Charles Barbier, un capitano di artiglieria che aveva inventato un codice tattile puntiforme per comunicare in trincea gli ordini militari, senza farsi accorgere dal nemico, non è per Louis privo di conseguenze e diventa la scintilla per la sua rivoluzionaria invenzione, alla quale lavora senza sosta, trascorrendo notti insonni e tutta una vacanza estiva, durante il suo rientro in famiglia.   Louis Braille, dotato di un grande talento musicale, grazie alla presenza in istituto di insegnanti provenienti dal conservatorio della capitale francese, ha modo di apprendere lo studio del pianoforte e di conseguire il diploma di organista, assumendone l’incarico presso la chiesa di st. Nicolas des champs di Parigi.   La musica è la sua grande consolazione, soprattutto nell’ultimo periodo della sua breve vita in cui deve separarsi dai suoi amati allievi ed è costretto  a limitare i suoi impegni a causa dell’inarrestabile malattia.

Muore a soli 43 anni, senza che i giornali ne diano notizia e senza un minimo riconoscimento ufficiale.   A cent’anni di distanza, la storia gli rende giustizia e dal 1952, egli riposa nel Pantheon di Parigi e la sua tomba reca la scritta: «E fu la luce».   A buon diritto, Louis Braille è considerato un cittadino del mondo, un autentico benefattore dell’umanità.   Giancarlo Abba, Direttore scientifico dell’istituto dei ciechi di Milano, afferma che l’alfabeto tattile «ha portato i ciechi, ancora di più, ad appartenere al proprio destino. Uno scrive la propria memoria, la propria storia. Ecco, quindi, la potente opera del nostro «amico» che, inventando il codice tattile, ha portato i ciechi a entrare nel logos, nella parola pensata, nella ragione».   Note bibliografiche:  “Storicità ed attualità del Braille” di Carlo Monti   “Louis Braille, il ragazzo che leggeva con le dita” di Jakob Streit

In occasione della 7^ giornata nazionale del Braille, la sezione provinciale di Lecco dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ha organizzato, venerdì 21 febbraio, alle ore 21, presso l’auditorium della casa dell’economia a Lecco, un incontro con l’autore dal titolo “Il piacere di leggere e di ascoltare”.

La conversazione con il famoso scrittore Andrea Vitali è stata guidata da Alessandra Frigerio; uno speciale reading ha visto persone che, grazie al codice Braille, hanno proposto alcuni testi inediti suggeriti dallo scrittore bellanese; inoltre è stato  proiettato un audiovisivo dedicato alla figura e all’opera di Louis Braille.

Maria Grazia Seva

Napoli: Presentazione dei progetti, di Giuseppe Fornaro

Autore: Giuseppe Fornaro

Si è svolta il giorno 20 febbraio 2014 presso la Sala Giunta del Comune di Somma Vesuviana la conferenza stampa per la presentazione ufficiale dei progetti “La cultura a portata di mano” e “Studiare meglio, studiare di più”, destinati a persone con disabilità visiva, a cui hanno partecipato il Presidente dell’UICI di Napoli Cav. D’Alessandro Giovanni, il Consigliere Regionale UICI Vilardi Gennaro, il Consigliere Provinciale UICI nonché coordinatore dei progetti Fornaro Giuseppe, il Responsabile ex Ambito 10 nonché responsabile dei Servizi Sociali Dott. Anaclerio Nicola e l’Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Somma Vesuviana Avv. Granata Tommaso.

I progetti nascono dalla collaborazione tra il Comune di Somma Vesuviana, la Provincia di Napoli e l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, ed hanno trovato terreno fertile nella volontà politica, attenta all’esigenze dei cittadini, e nella caparbietà di istituzioni ed associazioni che da anni si battono per l’acquisizione dei diritti fondamentali delle persone non vedenti. In particolare, come ha affermato il Dott. Anaclerio, i progetti si realizzano nel momento in cui c’è anche proposizione di idee e risoluzione ai problemi e non soltanto richieste di assistenza. In  questo caso ha trovato nella persona di Fornaro Giuseppe molta determinazione, umanità e soprattutto la volontà di realizzare qualcosa di concreto per i disabili.

I progetti sono stati illustrati dall’Arch. Martino Raffaella e Maione Antonio, i quali hanno sottolineato l’importanza dell’accessibilità culturale, sia per quanto riguarda il nostro patrimonio artistico, archeologico e delle tradizioni locali, che il mondo della scuola. Soprattutto quest’ultima va rivista sotto l’ottica di un’assistenza del disabile visivo in modo da renderlo autonomo nello studio e nelle relazioni sociali, poiché solo in quel caso l’assistente all’autonomia e l’insegnante di sostegno possono affermare di aver saputo fare bene il proprio lavoro.

Tutti sono stati concordi nell’affermare che è necessario creare le premesse affinché l’accesso alla cultura divenga veramente un diritto universale e riconosciuto. Questi due progetti pilota nella zona del vesuviano vogliono essere un esempio per tanti altri che si spera in futuro si svilupperanno, grazie all’iniziativa e all’intelligenza di autorità locali, professionisti, volontari, comuni cittadini che si faranno coinvolgere dagli effetti di un semplice sasso che è stato gettato nello stagno dell’indifferenza. Il nome di questo sasso è: “Solidarietà”.