Napoli: Presentazione dei progetti, di Giuseppe Fornaro

Autore: Giuseppe Fornaro

Si è svolta il giorno 20 febbraio 2014 presso la Sala Giunta del Comune di Somma Vesuviana la conferenza stampa per la presentazione ufficiale dei progetti “La cultura a portata di mano” e “Studiare meglio, studiare di più”, destinati a persone con disabilità visiva, a cui hanno partecipato il Presidente dell’UICI di Napoli Cav. D’Alessandro Giovanni, il Consigliere Regionale UICI Vilardi Gennaro, il Consigliere Provinciale UICI nonché coordinatore dei progetti Fornaro Giuseppe, il Responsabile ex Ambito 10 nonché responsabile dei Servizi Sociali Dott. Anaclerio Nicola e l’Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Somma Vesuviana Avv. Granata Tommaso.

I progetti nascono dalla collaborazione tra il Comune di Somma Vesuviana, la Provincia di Napoli e l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, ed hanno trovato terreno fertile nella volontà politica, attenta all’esigenze dei cittadini, e nella caparbietà di istituzioni ed associazioni che da anni si battono per l’acquisizione dei diritti fondamentali delle persone non vedenti. In particolare, come ha affermato il Dott. Anaclerio, i progetti si realizzano nel momento in cui c’è anche proposizione di idee e risoluzione ai problemi e non soltanto richieste di assistenza. In  questo caso ha trovato nella persona di Fornaro Giuseppe molta determinazione, umanità e soprattutto la volontà di realizzare qualcosa di concreto per i disabili.

I progetti sono stati illustrati dall’Arch. Martino Raffaella e Maione Antonio, i quali hanno sottolineato l’importanza dell’accessibilità culturale, sia per quanto riguarda il nostro patrimonio artistico, archeologico e delle tradizioni locali, che il mondo della scuola. Soprattutto quest’ultima va rivista sotto l’ottica di un’assistenza del disabile visivo in modo da renderlo autonomo nello studio e nelle relazioni sociali, poiché solo in quel caso l’assistente all’autonomia e l’insegnante di sostegno possono affermare di aver saputo fare bene il proprio lavoro.

Tutti sono stati concordi nell’affermare che è necessario creare le premesse affinché l’accesso alla cultura divenga veramente un diritto universale e riconosciuto. Questi due progetti pilota nella zona del vesuviano vogliono essere un esempio per tanti altri che si spera in futuro si svilupperanno, grazie all’iniziativa e all’intelligenza di autorità locali, professionisti, volontari, comuni cittadini che si faranno coinvolgere dagli effetti di un semplice sasso che è stato gettato nello stagno dell’indifferenza. Il nome di questo sasso è: “Solidarietà”.