Siena – Visto! N. 10 marzo 2016

Periodico di informazione della sezione di Siena – numero 10 – marzo 2016

Direttrice responsabile: Susanna Guarino
Registrazione Tribunale di Siena n. 3 del 5/8/2014.

Con il contributo di: ESTRA

Sezione Cavaliere Attilio Borelli
Viale Cavour, 134 Siena
Telefono 0577 46181
e-mail: uicsi@uiciechi.it
Sito internet: www.uicisiena.org

PERSONAGGI: Intervista ad Aleandro Baldi Non amarmi “perché vivo all’ombra”
Aleandro potresti raccontare la tua avventura musicale e soprattutto quanto è stato importante per te la partecipazione e la vittoria a Sanremo?
“La mia avventura musicale è cominciata da quando mi sono accorto di avere la passione per la musica. Passione che ho scoperto già da quando avevo i primi pianoforti giocattolo, le prime chitarre. Poi si è unita la mia curiosità di volere sperimentare, di voler provare cose nuove, di voler sempre in qualche modo aggiornarmi, acculturarmi sulle novità. Questo mi ha portato a studiare la chitarra, a inseguire il sogno di voler frequentare il conservatorio; un sogno che si è potuto realizzare solo dopo Sanremo.
Credo che la partecipazione al festival di Sanremo non sia un traguardo ma semplicemente una delle tante promozioni discografiche, anche se oggi credo sia rimasta l’unica opportunità per la crisi che c’è in Italia. E’ stata un’esperienza importantissima perché è stata emozionante, determinante e perché per ogni artista, come si suol dire, dà il là all’inizio di una carriera oppure la fine. O te la crea o te la stronca.
In quel momento percepisci che la tua vita artistica si gioca tutta lì. Ma la vita artistica non è solo Sanremo, un artista non deve pensare solo a stare su un palco di fronte a tanta gente o di fronte ai teleschermi, ma pensare anche a quello che vive, a quello che scrive e a quello che gli rende emozione, l’emozione che si può incontrare nella vita di tutti i giorni”.
Ci racconti un episodio di quel festival.?“Di Sanremo ne ho fatti cinque e di episodi ce ne sono stati tanti. Quindi l’esperienza non è solo quella dei due vincenti ma di tutti e cinque. Ovviamente in quelli che ho vinto ci sono stati bei tributi. L’esperienza che posso raccontare più bella è quella di avere i complimenti dalle persone che prima vedevo come divi, e che mai avrei creduto di raggiungere: Sandro Ciotti, Fabrizio De Andrè, Modugno, e tanti e tanti personaggi del mondo dello spettacolo.
Persone che mai mi sarei aspettato di incontrare mi facevano i complimenti.
L’esperienza che posso raccontare è quella del ’92 quando, alle prove, tutta la stampa diceva che saremmo stati eliminati. Il giorno dopo, invece, abbiamo avuto un grossissimo riconoscimento da parte del pubblico e da parte della critica, vincendo addirittura Sanremo”.
Nella canzone che più si ricorda di te c’era una frase che diceva “Non amarmi perché io vivo all’ombra”; cosa puoi dire ai lettori rispetto alla disabilità visiva e alla solidarietà che la gente dovrebbe dare alle persone più deboli, alla nostra organizzazione l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti?
“Questa frase riguarda una cosa alla quale io tengo molto che è il modo di amare. I modi di amare ce ne sono tanti, però ci sono dei modi sbagliati e dei modi buoni. Anche se si dice “io amo”, l’amore sbagliato a volte fa anche dei danni. Quindi “non amarmi perché vivo all’ombra” vuol dire non amarmi per qualche cosa che riguarda il mio stato ma per la persona, per quello che ti trasmetto. Molte volte quando si fa del bene, o delle opere di solidarietà, lo si fa per puro altruismo ma a volte per quello che nella psicologia è chiamata una proiezione di noi stessi: ci si immedesima in una persona non vedente o in una persona con una disabilità diversa e scatta la molla di fare del bene. L’amore vero, invece, è quello per la persona in quanto tale, nella sua totalità.
Quando tutti ci chiedono “ma fate delle feste di beneficenza?” rispondo con la battuta “io voglio vedere le persone in faccia” perché voglio amare le persone, voglio innamorarmi delle persone per come sono, per come vivono. Non fare della beneficenza, dando dei soldi che poi, a volte, ne va a scapito del lavoro stesso, a chi non conosco o a una persona perché la mantenga.
Quanti genitori, quanti papà soprattutto, dicono ai figli “ma io ti ho accudito” “sì ma io non ti ho visto come il mio papà, non mi hai cresciuto, non mi hai allevato”. L’amore è importante. Non amarmi per le proiezioni della coscienza, non amarmi perché non so, hai paura di andare all’inferno ma amami per quello che io sono, per quello che ti trasmetto”.
Chiudiamo con un appello di Aleandro Baldi ai lettori affinché sostengano l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti.
“Penso che il migliore appello che posso fare a tutte le persone, a quelle non vedenti e a quelle che vogliono avere un approccio con i non vedenti o con tutte le persone che hanno bisogno di un particolare aiuto sia: “ama la persona per quello che è e non per quello che per te potrebbe rappresentare”.
Quando avremo il tuo prossimo album?
“Sto creando…”.
L’intervista si conclude con l’invito a pubblicare il prossimo album insieme all’associazione.
Massimo Vita
È SINDACO DI CUNEO: Federico Borgna, il coraggio di mettersi in gioco
“Sono cieco ma guardo avanti”
In pochi possono vantare di essere diventati sindaco di una città di 60mila abitanti a soli 38 anni, specialmente se il primo cittadino, ripeto a soli 38 anni, ha un’esperienza che in pochi possono vantare. Ha iniziato già dai tempi della scuola: rappresentante di classe e poi di istituto. Poi assessore al bilancio, patrimonio e politiche sociali in un comune vicino a Cuneo e consigliere della Comunità Montana. Quando si candida alle elezioni regionali è il più votato della lista. E quando spariscono le Province, viene nominato dai colleghi dei comuni presidente provinciale. Una carriera brillante per chiunque.
Federico Borgna è cieco. Cieco totale. Adesso ha 42 anni ed ha iniziato ad avere problemi con la vista a 12, quando su di lui è calato un responso che non lasciava scampo: retinite. Gli ultimi bagliori di luce li ha lasciati sui libri dell’università, laurea in giurisprudenza. Poi c’è stata l’elettronica a supportarlo, e la capacità di entrare in empatia con la gente. Per l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti onlus è stato consigliere provinciale, poi consigliere regionale, presidente regionale e consigliere nazionale, nonché vicepresidente provinciale della Federazione delle associazioni nazionali disabili.
Conosce bene Siena e si definisce contradaiolo della Selva per il rapporto che la contrada ha con la città di Cuneo.
Sindaco come si rapporta con la sua disabilità?
“Da sempre porto avanti l’idea dell’integrazione vera. La vita è una gara sui cento metri, poi c’è chi porta uno zaino più leggero e uno più pesante. Chi porta lo zaino più pesante deve avere dei vantaggi, poi però, stabilite le regole, una gara è una gara. Quindi è giusto avere aiuti per l’autonomia, sussidi per l’integrazione scolastica, poi però ce la dobbiamo giocare. Questa è la regola base. Io sono stato una testa dura e lo devo ai miei genitori e all’Unione Ciechi, dove ho incontrato persone che mi hanno spiegato che portare il bastone bianco non è una vergogna e che è importante imparare ad essere autonomi nella
vita quotidiana perché ne avrei avuto un vantaggio”.? candidatura a sindaco di un non vedente come è stata vissuta dalla città?
“La mia candidatura a sindaco è nata in un contesto politico particolare, ed è stata un po’ a sorpresa. Oltretutto a Cuneo io vivo ma non ero conosciuto. Quindi, quando hanno deciso di candidare proprio me, il primo passo da spiegare era che un perfetto sconosciuto, fuori dagli schemi di partito, era pure cieco.
La prima cosa che abbiamo fatto è impostare la campagna elettorale sfidando la città, tappezzando la città di manifesti con la mia faccia e lo slogan “Cuneo guarda avanti”. Hanno pensato che fossi impazzito.
Da un sondaggio ad un mese dal voto si è visto che poca gente sapeva che ero cieco, e di coloro che lo sapevano il 10% mi avrebbe votato a prescindere, il 10% non mi avrebbe mai votato perché avere un sindaco cieco per un capoluogo di provincia è inconcepibile, e all’80% non importava niente della mia vista, voleva sapere solo il programma. Questo dimostra che la gran parte dei cittadini ti misura per quello che dici e per quello che fai, non per come sei”.
Ci sono comunque cose che lei, rispetto ad altri suoi colleghi, non può fare….
“Chiunque ha dei limiti, chi ha una disabilità ha dei limiti e infatti certe cose non posso farle, ma nessuno può fare tutto da solo. Ho una squadra, assessori e collaboratori. Nella vita bisogna anche sapersi far aiutare indipendentemente se uno abbia o no una disabilità”.
Questa sua forza, essere riuscito dove altri dicono ‘io non ce la potrò fare mai’, deve essere da spinta per chi si trova nella sua situazione?
“Se uno dice ‘tanto non ce la faccio’ è lui il primo a non volercela fare. Bisogna avere il coraggio di mettersi in gioco e quando ti metti in gioco devi sapere che puoi vincere o puoi perdere, ma vale per tutti, non solo per chi ha una disabilità. Di sicuro se uno le partite non le gioca non le può vincere, non perde ma non vincerà mai”.
Susanna Guarino
Wolfgang Fasser, l’esperto dell’invisibile che apre il mondo
Fisioterapista, scrittore, musicoterapeuta: “Ognuno di noi ha un contributo da dare”
Wolfgang Fasser, fisioterapista, musicoterapeuta, scrittore, custode di un eremo nel cuore del Casentino e, oltre a tutto questo, anche cieco.
Wolfgang, com’è arrivato a svolgere la professione di fisioterapista, che a volte molte persone non vedenti vivono come una costrizione?
“All’inizio per partire, per avere una professione di base con la quale potevo lanciarmi verso la vita, era un po’ una ricerca, provavo e sperimentavo un po’, fino a che sono arrivato a dire, ok la fisioterapia sarà la mia vita. E’ la mia vita. Non è facile, non era facile una volta e non è facile oggi, perché anche oggi non abbiamo così tante professioni a disposizione, ma io credo che alla fine il fattore più importante è se siamo capaci “di innamorarci in quello che stiamo facendo”. A me è successo così, perciò io dico: se non ho 30 professioni da scegliere, credo sia più importante saper “innamorarsi di quello che sto facendo”, quello che mi è possibile, di saper giocare bene la partita dentro ai limiti. Da qui sono partito. All’inizio ero interessato al settore della riabilitazione e alle tecniche manuali, allora ho fatto corsi di terapia manuale e lavorato in centri di riabilitazione. Poi sapevo di voler lavorare all’estero, in situazioni di disagio come l’Africa e così quando sono stato pronto, dopo aver fatto sufficienti esperienze cliniche, allora sono partito. In seguito ho integrato la musica, perché sapevo che parte della guarigione, oltre che fisica, necessita anche di qualcosa per l’anima, allora ho studiato la musicoterapia. Mi sono interessato alla psicologia dei sistemi per capire il rapporto di dipendenza ed interdipendenza tra il malato, la famiglia e il collettivo, per comprendere le dinamiche che sottendono al potenziale di ammalarsi e di guarire dell’individuo. Non mi sono limitato a pensare “Io sono un fisioterapista, massaggiatore, faccio così”, mi sono invece dedicato a questo lavoro attraverso l’incontro con i malati. Con loro ho incontrato nuove domande alle quali volevo rispondere, dunque studiando e facendo nuove esperienze mi son dato risposte”.
Ha scritto due libri, il primo intitolato “Invisibile agli occhi”, in collaborazione con il giornalista Massimo Orlandi. Quale significato hanno avuto per lei le pietre di fuoco e che cosa intende con l’espressione “esperti dell’invisibile”?
“Inizio con l’ultima, legata a questo bellissimo libro di Jacques Lusseyran “Et la lumière fut” che credo in italiano significhi “Luce Ritrovata”. Era uno scrittore francese non vedente, ha vissuto anche l’esperienza del lager. In questo suo bellissimo libro riflette su qual è il contributo del non vedente nella nostra società, partendo dall’idea che ognuno di noi ha un contributo da dare. Nessuna vita è senza senso, ogni esistenza è un contributo alla grande esistenza di tutti noi, alla società. Allora lui si chiede: qual è il contributo del non vedente alla società di oggi? E lo descrive dicendo che il non vedente è “l’esperto dell’invisibile”, lui può parlare di quello che non si vede, perché lui per natura è destinato ad aprirsi a ciò che non si vede e da questa prospettiva ha da contribuire alla società. Infatti tutti insieme abbiamo uno sguardo più ampio verso la vita, chi non vede è complementare con la sua vista di chi vede. Quando avevo 18 anni ed ero insicuro, perché in quanto ipovedente c’è sempre il dilemma che non si vede quello che non si vede, un caro amico non vedente, che mi insegnava anche il braille e ad andare con il bastone – spiega Wolfgang – mi ha proposto di leggere questo libro perché secondo lui poteva essere una sorgente per me.
Leggerlo mi ha convinto che, se sei l’esperto dell’invisibile, c’è tutto il mondo aperto a te.
Sull’altro aspetto, le pietre di fuoco: ero piccolo, avevo 5-6 anni, cresciuto in montagna, a Glaros in Svizzera. Nel paese c’è questa tradizione, quando gli sposi escono dalla chiesa e salgono sul pullman per andare a mangiare, dai finestrini lanciano delle caramelle con colori accesi, blu, rosso, verde e giallo. Tutti i bambini del paese corrono dietro al pullman e raccolgono le caramelle. Io non vedevo le cose che volavano, perché la retinite pigmentosa stringe la visione a tunnel e logicamente non ho preso mai nulla. Quel giorno tornando alla chiesa e muovendo un po’ le foglie in terra ho trovato 3 di queste caramelle e sono stato felicissimo. Questo era un simbolo, in quel momento anche io sentivo che allora c’è una via per me. Mi sono sentito avvolto da una grande fiducia. Tornando a casa e raccontandolo alla mamma, lei mi ha detto una frase molto importante: “per te ci sarà sempre una via possibile, una via aperta”. Le pietre di fuoco sono state una prima consapevolezza che la mia vita sarà anche diversa da quella degli altri, ma andrà bene così”.
Elena Ferroni
(l’intervista continua sul prossimo numero)
L’ASSOCIAZIONE: Storia dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti
Una storia di passione civile
Novantacinque anni fa nasceva a Genova la nostra associazione per la lungimirante opera di un militare: Aurelio Nicolodi diventato cieco per lo scoppio di una granata nella trincea. La ragione fondante fu quella di riunire i ciechi sotto la stessa bandiera per conquistare il diritto alla cittadinanza. Per raggiungere questo obiettivo, Aurelio Nicolodi indicò due strade principali: l’istruzione e il lavoro. Per raggiungere queste mete, era necessario che ai ciechi fosse riconosciuta la piena capacità giuridica di agire dato che gli era negata. Nel tempo sono state tante le battaglie che l’associazione ha dovuto combattere tra mille difficoltà di ordine sociale e politico. Grazie alla nostra azione nel tempo, i ciechi e gli ipovedenti hanno potuto studiare, lavorare e aver riconosciuto un assegno di accompagnamento a parziale risarcimento della disabilità. La possibilità di istruirsi ha tolto i ciechi dagli angoli delle strade e li ha condotti fino alle cattedre universitarie. I ciechi hanno accesso alle professioni più diverse e sempre maggiori grazie all’avvento delle nuove tecnologie. Da prima il lavoro ai centralini, alla massofisioterapia, alla musica e poi la docenza e le libere professioni. Oggi abbiamo ciechi e ipovedenti liberi imprenditori, psicologi e informatici ma anche ciechi che hanno conseguito grandi risultati nello sport a vari livelli. Nonostante tante conquiste e tanto lavoro, non si può dire che le difficoltà siano finite e che si siano raggiunte le pari opportunità. Le difficoltà oggi esistenti sono dovute, più che al deficit, comunque grave, alle grandi fasce di incultura della nostra società civile e della sua classe dirigente. Molti progressi sono avvenuti nell’ambito della prevenzione perché la nostra associazione ha voluto, sin dalla sua nascita, porsi l’obiettivo della prevenzione per far diminuire le persone con deficit visivo. I risultati sono sensibilmente visibili perché nel nostro Paese come in tutto l’occidente diminuiscono i ciechi assoluti e aumentano i ciechi parziali o gli ipovedenti. Abbiamo però un problema sempre crescente: i soggetti con minorazioni plurime spesso molto gravi che la struttura socio-sanitaria del nostro Paese fa fatica a prendere in carico in modo incisivo e qualitativamente sufficiente.
La sezione di Siena, come tutte le altre in Italia, si preoccupa di seguire la categoria con attenzione a tutte le fasce di età e in particolare segue i ragazzi in età scolare e gli anziani. I settori sopra indicati hanno una loro specificità che comporta un impegno sia professionale che economico al quale facciamo fronte con un massiccio lavoro di relazione con le istituzioni pubbliche. Senza il sostegno economico, professionale e personale di chi ci sta intorno non sarebbe possibile realizzare i nostri progetti. Per tutto questo chiediamo che ci venga donato il cinque per mille nella dichiarazione dei redditi; che ci vengano destinate offerte volontarie; che si pensi a noi per lasciti e donazioni; che si pensi a noi per mettere a disposizione un’ora del proprio tempo o la propria capacità professionale.
Come ci insegna la nostra storia e i nostri documenti congressuali, ci impegniamo per migliorare la vivibilità delle nostre zone di competenza a partire da Siena e fino al paese più sperduto del territorio in sinergia con le pubbliche amministrazioni e soprattutto con le associazioni della disabilità.
Spesso la vivibilità del territorio, oltre a essere legata a scelte urbanistiche discutibili, è legata alla insensibilità di chi parcheggia sui marciapiedi, di chi lascia gli escrementi dei cani per strada, di chi lascia materiali esposti davanti ai negozi che intralciano il cammino di chi viaggia con il bastone. Spesso capita di dover segnalare disservizi legati a un cattivo funzionamento della macchina burocratica e per questo facciamo appello a tutti affinché quando si notano disservizi o insensibilità non si giri la testa dall’altra parte pensando che il problema non ci riguardi.
A Siena esistono due associazioni che dovrebbero occuparsi di disabili visivi ma per molti i ciechi sono quelli di Ravacciano dove tanti anni fa vi era un glorioso istituto. In realtà a Ravacciano esiste una associazione che si chiama “tutela ciechi” e poi esistiamo noi che abbiamo la sede in viale Cavour, 134. Noi ci siamo fatti conoscere per le nostre azioni concrete e possiamo essere conosciuti tramite il nostro sito internet o visitando la nostra sede.
Mi piace concludere questo articolo riportando quando mi ha detto una nostra associata molto anziana: “da quando frequento l’associazione provo tanta gioia e tanta voglia di vivere”. A te che leggi voglio dire: dacci una mano a migliorare sempre di più la vita dei disabili visivi della provincia di Siena.
Massimo Vita
Articoli pubblicati su:
# Siena – Marzo 2016 – Anno 2 numero 10
#Siena Dir. Responsabile Duccio Rugani
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Ascoli e Fermo – 8° Gran Gala di Beneficenza Venerdì 18 marzo 2016 ore 21:00 Ospiti della serata: Vittorio Il Fenomeno e Stellina

L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti in collaborazione con la Cooperativa Sociale Con-Tatto Center e del BB Disco Dinner di Cupra Marittima organizzano per il 18 Marzo Ore 21:00.
Mission
C’è una forza motrice più forte del vapore, dell’elettricità e dell’energia atomica: la volontà.
Albert Einstein
La frase esprime perfettamente la determinazione che il Presidente della sezione interprovinciale dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Ascoli Piceno e Fermo Cristiano Vittori adotta per garantire e promuovere sempre nuove opportunità a tutte le persone non vedenti e ipovedenti, anche con disabilità aggiuntive.
Adotta un progetto
“ABILMENTE”
Il progetto vuole realizzare un laboratorio di attività manuali, creazioni con la creta, rilegatura, l’uso di ausili e strumenti tiflodidattici, ecc.
Per sostenere le attività del laboratorio ABILMENTE, puoi dare un aiuto concreto e mirato, partecipando alla serata di beneficienza che si terrà il 18 Marzo.
Adottando il progetto puoi contribuire insieme all’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti a creare nuove opportunità per chi vive in condizioni di marginalità ed esclusione per la mancanza della vista!

Torino – Giornata di prevenzione del glaucoma: 428 persone visitate. Miglior risultato di sempre

Torino – 12 Marzo 2016. Ben 428 persone sono state visitate gratuitamente da uno staff di oculisti durante la giornata di prevenzione organizzata dall’UICI (Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti), in collaborazione con l’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità (IAPB). L’appuntamento, inserito nella Settimana Mondiale del Glaucoma (6-12 marzo) è stato accolto dai Torinesi con grande interesse: questa mattina, alle 10.30, dopo mezz’ora dall’inizio della manifestazione, 130 persone si erano già messe in coda davanti al gazebo UICI allestito in piazza Castello. A metà pomeriggio erano state ampiamente superate le 300 visite.
“E’ il miglior risultato da quando proponiamo questa iniziativa – commenta soddisfatto il presidente UICI Torino, Franco Lepore – Da tempo abbiamo deciso di scendere in strada, in mezzo alle gente, per offrire a tutti la possibilità di una visita gratuita. Solo così, infatti, è possibile combattere gravi malattie degli occhi come il glaucoma, definito ‘il ladro silenzioso della vista’ perché nella fase iniziale può anche non presentare alcun sintomo. Ecco allora l’importanza della prevenzione. Il risultato di oggi ci spinge a proseguire in questo cammino”.

Torino – Notiziario audio 011News

E’ in rete la nuova edizione del notiziario audio 011NEWS, n. 10/2016 del 11/03/2016.
Di seguito il link:

Tra gli argomenti trattati
A Torino un accordo sull’inclusione scolastica degli studenti disabili. Il presidente UICI Torino Franco Lepore: “E’ un buon punto di partenza, ma servono azioni più concrete”.
Telefoni iPhone, computer Mac, autonomia domestica e Braille: ecco i nuovi corsi UICI Torino per migliorare la vita quotidiana dei disabili visivi
Il Palazzo Reale di Torino sempre più accogliente per i disabili visivi: non solo giornate dedicate, ma anche possibilità di visite tattili in qualunque momento dell’anno
Buon ascolto

Torino – Comunicati dell’11 marzo 2016

1) Corsi Mac, iPhone, autonomia domestica e Braille
2) Corso di Pasticceria
3) Incontro Gruppo Anziani
4) Tessere regionali di libera circolazione anche agli ipovedenti gravi
5) “Il velo dipinto”
6) Test su applicazioni smartphone – ricerca di personale ipovedente
7) Sabato 12 marzo: giornata di prevenzione in piazza Castello
8) Dispositivo Pos per pagamenti
9) Presenze dei responsabili dei Comitati UICI Torino
10) Sportello legale
11) Mail “dilloalpresidente”: un prezioso strumento di dialogo
12) Accompagnamenti UNIVoC
13) Calendario delle attività del Circolo dell’Amicizia fra Ciechi e
Vedenti

Corsi Mac, iPhone, autonomia domestica e Braille Come avevamo preannunciato, stanno per iniziare vari corsi, tutti organizzati dalla nostra sezione. Si tratta di preziose occasioni per migliorare la propria autonomia e ampliare i propri orizzonti. Due dei percorsi formativi sono incentrati sulla tecnologia. Il corso per l’uso dell’I-phone (telefono di ultima generazione prodotto da Apple) si svolgerà nei locali della sezione tra marzo e giugno, durerà 10 ore suddivise in cinque incontri con cadenza distanziata, così da dare ai partecipanti il tempo di sperimentare le conoscenze apprese. E’
aperto a un massimo di 6 disabili visivi, che devono essere già muniti di I-phone. Si svolgerà invece nelle aule informatiche di corso san Martino 4 il corso per l’uso dei computer Mac, in 10 incontri settimanali tra marzo e giugno per un totale di 20 ore. Possono partecipare 4 persone, che useranno i computer presenti nella struttura, più un eventuale quinto iscritto, che però dovrà essere munito di un suo computer portatile Mac. Comunichiamo inoltre che sono ancora disponibili alcuni posti per i corsi di cucina e autonomia domestica (che si terrà presso il Centro di Riabilitazione Visiva dell’ospedale oftalmico) e per il corso di Braille. Entrambi sono aperti a piccoli gruppi di persone e hanno una durata di 20 ore. Ricordiamo che tutti i corsi sono tenuti da persone qualificate, molte delle quali con disabilità visiva, e hanno un taglio fortemente pratico, pensato per venire incontro alle necessità quotidiane. Gli orari verranno concordati anche in base al numero e alle esigenze dei partecipanti. Per tutti e quattro i corsi è necessario iscriversi contattando entro lunedì 21 marzo la nostra segreteria al numero 011 53 55 67.

Corso di pasticceria
La nostra sezione organizza un corso di pasticceria pensato principalmente per persone con disabilità visiva (ma in caso di disponibilità di posti le porte sono aperte anche ai vedenti). Questa interessante esperienza, rivolta per il momento a un massimo di 10 partecipanti, si svolgerà presso il centro di formazione professionale Engim, in corso Palestro 14 a Torino. Il corso è strutturato in 5 incontri, per un totale di 20 ore. L’appuntamento è il venerdì, dalle 14.30 alle 18.30 a partire dal 22 aprile. La quota di partecipazione intera sarebbe di 200 Euro, ma la nostra sezione ha deciso di contribuire riducendo il costo a 100 Euro per i soci Uici Torino. La quota sarà invece di 150 Euro per eventuali disabili visivi non iscritti all’Uici o non in regola con il tesseramento. Per iscriversi è necessario contattare la nostra segreteria al numero 011 53 55 67 entro giovedì 31 marzo.
Incontro Gruppo Anziani
Giovedì 24 marzo dalle ore 15,30 alle 17,30, in occasione delle festività pasquali, il Gruppo anziani organizza un piccolo rinfresco per scambiarci gli auguri di una serena Pasqua. Le adesioni dovranno pervenire in segreteria telefonando al numero 011/535567 entro mercoledì 23 marzo.

Tessere regionali di libera circolazione anche agli ipovedenti gravi Una buona notizia sul fronte della mobilità: anche gli ipovedenti gravi, i cosiddetti “decimisti”, potranno d’ora in poi usufruire della tessera regionale di libera circolazione. A differenza dei ciechi assoluti e dei ciechi parziali, non avranno diritto ad un accompagnatore, ma la nuova normativa rappresenta comunque un decisivo passo verso l’equità. La delibera del 15 febbraio, che include i decimisti nel servizio, recepisce le indicazioni delle associazioni di categoria. In particolare l’UICI del Piemonte, attraverso il comitato autonomie, ha tenuto serrati contatti con l’amministrazione regionale. Per poter accedere al servizio i decimisti dovranno presentare il verbale attestante la condizione di disabilità.
Maggiori informazioni sul nostro sito www.uictorino.it

“Il velo dipinto”
Giovedì 17 marzo, a partire dalle ore 17, nei locali sezionali di corso Vittorio Emanuele 63, si tiene un incontro di riflessione e confronto dal titolo “Il velo dipinto: illusioni e realtà della vita di coppia”.
L’appuntamento è organizzato dal Comitato Pari Opportunità Uici Torino e prevede l’intervento di tre psicologi psicoterapeuti. Come costruire relazioni affettive libere da reciproche dipendenze? Dove trovare la forza per essere pienamente se stessi nel rapporto col partner e con i figli?
Quanto può incidere su queste dinamiche, già complesse, la condizione di disabilità? Ecco alcuni dei temi che verranno trattati. E’ previsto anche un momento di dibattito in cui dar spazio a domande e osservazioni dei presenti. La partecipazione è gratuita, ma è necessario prenotare, contattando, entro lunedì 14 marzo, la nostra segreteria al numero 011 53 55 67.

Test su applicazioni smartphone – ricerca di personale ipovedente Informiamo tutti gli interessati che la nostra sezione è stata contattata da una società informatica per un’interessante opportunità lavorativa. Dovremmo individuare uno o due ipovedenti che si offrano per testare applicazioni per smartphone Android e iPhone. La collaborazione prevede un contratto a tempo determinato da tre a sei mesi. Requisito indispensabile: i candidati devono essere esperti utilizzatori di smartphone e APP. Coloro che fossero interessati possono contattare la nostra segreteria, comunicando cognome, nome e numero di telefono.

Sabato 12 marzo: giornata di prevenzione in piazza Castello Dal 6 al 12 marzo 2016 ricorre la Settimana Mondiale del Glaucoma, un’iniziativa promossa a livello internazionale per consolidare la lotta contro una malattia degli occhi particolarmente grave e invalidante.
L’UICI di Torino, in collaborazione con IAPB Italia (Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità) ha deciso di aderire alla manifestazione e di dare il suo contributo, organizzando una giornata di prevenzione e informazione.
Sabato 12 marzo dalle 10 alle 18, in piazza Castello a Torino (lato via Accademia delle Scienze, vicino al Monumento ai Cavalieri d’Italia) uno staff di oculisti effettuerà visite gratuite rivolte a tutti i cittadini. In particolare verrà misurata la pressione endoculare, un parametro fondamentale per la diagnosi del glaucoma. Presso il gazebo UICI Torino saranno inoltre distribuiti materiali informativi sulle principali malattie degli occhi e sulla disabilità visiva, un mondo spesso ancora ignorato o conosciuto solo attraverso stereotipi.
Dispositivo Pos per pagamenti
Informiamo che è stato attivato presso la nostra sezione il dispositivo Pos per pagamenti con bancomat e carte di credito. La nuova dotazione rappresenta un piccolo ma prezioso passo in avanti sul fronte della tecnologia, un modo per venire incontro alle esigenze dei soci e rendere i nostri servizi sempre più accessibili.

Presenze dei responsabili dei Comitati UICI Torino Ricordiamo che i responsabili dei comitati attivi presso la nostra sezione UICI sono a disposizione dei soci per fornire assistenza, consulenze o informazioni, sia telefoniche sia su appuntamento, nei seguenti giorni e orari:
– Comitato Anziani: tutti i lunedì dalle ore 15.00 alle ore 17.00
(previo appuntamento telefonico)
– Comitato Centralinisti: tutti i lunedì dalle ore 17.00 alle ore
18.00
– Comitato Fisioterapisti: tutti i giovedì dalle ore 16.00 alle ore
17.30
– Comitato Ipovedenti: tutti i giovedì dalle ore 17.00 alle ore 18.00
(previo appuntamento telefonico)
– Gruppo Informatico: tutti i venerdì dalle ore 15.00 alle ore 17.00
– Comitato Pari Opportunità: tutti i venerdì dalle ore 17.00 alle ore
18.00

Sportello legale
VEDIAMO cosa dice la legge!!! In questi ultimi tempi, anche in conseguenza della grave crisi economica in cui versa il Paese, si stanno moltiplicando le ingiustizie subite dai comuni cittadini. Non è affatto semplice districarsi in una giungla di leggi, decreti, regolamenti, che tra l’altro cambiano velocemente.
Pertanto, al fine di essere sempre più vicina alle esigenze dei soci, la sezione UICI di Torino ha disposto l’apertura di uno sportello di consulenza legale presso i propri uffici. La consulenza legale sarà offerta gratuitamente dal Presidente nonchè Avvocato Franco Lepore a tutti i soci regolarmente iscritti all’associazione. Tale servizio permetterà agli interessati di ottenere consulenze legali in diverse materie, dalle questioni di famiglia a controversie condominiali, da problemi sul lavoro a cause di risarcimento danni, dal recupero crediti a questioni di successione ecc.. i soci potranno beneficiare di una consulenza per ogni singola questione. Non potranno essere espressi pareri in ordine all’operato di altri avvocati.
L’Avv. Lepore sarà lieto di ricevere tutti gli interessati direttamente presso la sede UICI di Corso Vittorio Emanuele 63, previo appuntamento telefonico al numero 011/535567, tutti i giovedì dalle ore 17:00 alle ore 18:00. All’atto della prenotazione, invitiamo i soci a specificare genericamente la materia oggetto della richiesta della consulenza.

Mail “dilloalpresidente”: un prezioso strumento di dialogo Ricordiamo che è attiva la casella di posta elettronica dilloalpresidente@uictorino.it, uno strumento dedicato a soci e amici che vogliano porre quesiti, segnalare iniziative, avanzare suggerimenti o critiche (purché costruttive) relative alla vita associativa del nostro sodalizio e più in generale alla condizione dei disabili visivi.
Le e-mail verranno lette personalmente dal Presidente, che risponderà nel più breve tempo possibile, compatibilmente con gli impegni lavorativi e istituzionali. L’iniziativa “dilloalpresidente” va proprio nella direzione di un contatto diretto, immediato, personale e informale: ci auguriamo che sia accolta con favore dalla base associativa.
Accompagnamenti UNIVoC
Si informano gli utenti che le richieste di accompagnamento potranno essere rivolte alla signora Laura, dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 15 alle ore
19 dal lunedì al venerdì, telefonando al numero 011/859523 o cellulare
333/7773309 oppure alla signora Stefania al numero 338/3173605.

Calendario delle attività del Circolo dell’Amicizia tra Ciechi e Vedenti Il Circolo dell’Amicizia tra ciechi e vedenti con sede presso la Famija Turineisa in Via Po 43 a Torino comunica il programma delle proprie
attività:

Mercoledì 16 Marzo SALONE TURCHESE – ore 21 – In collaborazione con la Famija Turineisa.
Si esibirà un gruppo musicale con cantanti e pianista che presenteranno un programma di canzoni molto interessanti, di Gipo Farassino e Fred Buscaglione, che vanno a ritroso nel tempo e sapranno ancora darci tante emozioni. Portate il vostro calore ed i vostri applausi; vi aspettiamo numerosi!

Mercoledì 23 Marzo – SERATA DEGLI AUGURI DI BUONA PASQUA – ORE 21 Il circolo offrirà il brindisi e le colombe, nel segno della pace e dell’amicizia.
Nella stessa serata, nel Salone Turchese, vi sarà la Corale ENSEMBLE DEL GIGLIO diretta da Livio Cavallo con un programma Classico e Neoclassico.

Mercoledì 30 Marzo – ELEZIONE DEL NUOVO CONSIGLIO DIRETTIVO Ci auguriamo di ritrovarci veramente in tanti, per questo importante appuntamento in cui potrete esprimere il vostro voto verso i candidati. Due nuovi Soci saranno in lista, per portare al Circolo muove proposte e la loro attiva collaborazione.
La Segreteria U.I.C.I. – Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti onlus Sezione Provinciale di Torino C.so Vittorio Emanuele II, 63 – 10128 Torino tel. 011/535567 – fax 011/5617583
e-mail: uicto@uiciechi.it – sito: www.uictorino.it
Facebook: www.facebook.com/uicitorino – Twitter: @uicitorino Ci auguriamo che Tu abbia gradito ricevere questo messaggio. Se invece preferisci non ricevere più comunicazioni di questa natura da UICI Torino Ti invitiamo a esprimere la Tua volontà di disiscrizione scrivendo a comunicazione@uictorino.it e il Tuo nominativo sarà eliminato dai nostri database nel giro di qualche giorno.
Informativa Privacy – Ai sensi del D. Lgs n. 196/2003 (Codice Privacy) Ti precisiamo che le informazioni contenute in questo messaggio sono riservate e ad uso esclusivo del destinatario. Qualora il messaggio in parola Ti fosse pervenuto per errore, Ti preghiamo di eliminarlo senza copiarlo e di non inoltrarlo a terzi, dandocene gentilmente comunicazione. Grazie

Genova – Segreteria telefonica dell’11 marzo 2016

Segreteria telefonica dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Onlus – Sezione di Genova dell’11 marzo 2016.

Ricordiamo che è possibile rinnovare, nell’orario di apertura dell’ufficio, l’iscrizione alla nostra associazione per il 2016; anche quest’anno la quota è di 50 euro a persona.

Informiamo che i servizi di accompagnamento prestati dai volontari del servizio civile sono sospesi dal 29 febbraio al 16 marzo in quanto gli stessi volontari sono impegnati dalla formazione obbligatoria ministeriale.

Anche quest’anno è possibile destinare il 5 per mille delle imposte sul vostro reddito a questa Sezione dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti: basta indicare il nostro codice fiscale n. 00465930105 nell’apposito quadro della denuncia dei redditi o della certificazione unica.

E’ attivo tutti i venerdì, dalle ore 15.30 alle 17, il servizio di voce amica, al numero 010 251 00 49; cari soci, un consigliere della Sezione accoglierà ogni volta le vostre telefonate, nelle quali potrete esporre problemi, difficoltà, disagi. Troverete qualcuno pronto ad ascoltarvi e a dialogare con voi nel più stretto riserbo, su quanto avrete bisogno di confidargli. Vi aspettiamo!

Si ricorda che il corso di teatro si svolge ogni mercoledì alle ore 15.

Domenica 13 marzo dalle ore 14,30 si terrà a Genova, presso la palestra La Sciorba, la prima giornata italiana di arrampicata per non vedenti; per maggiori informazioni ed adesioni contattare Pietro Dal Pra al numero 335 841 12 86

Martedì 15 marzo alle ore 15,30 si riunisce il gruppo di auto mutuo aiuto; per maggiori informazioni ed adesioni contattare la coordinatrice Beatrice Daziale al numero 340 069 34 55.

Sabato 19 marzo dalle 10,30 alle 12,30 e dalle 14 alle 16,30 l’azienda La tela del ragno presenta i propri prodotti tiflotecnici presso la nostra sede di Via Caffaro 6/1.

Sempre sabato 19 alle ore 14,30 presso la nostra sede si svolgerà la riunione dei giovani; per maggiori informazioni contattare la coordinatrice Carolina Liberato al numero 349 22 44 985

Ancora sabato 19 alle ore 15,30 presso la nostra sede si svolgerà la riunione dei centralinisti telefonici privi della vista; per maggiori informazioni contattare la coordinatrice Ornella Tarantino al numero 338 169 50 99.

Dal primo gennaio al 30 giugno 2016 in fase sperimentale viene rimborsata la somma di 5 euro per ogni corsa effettuata col servizio taxi per partecipare alle attività organizzate da questa Sezione; per il rimborso è sufficiente presentare al nostro ufficio la ricevuta regolarmente firmata dal tassista.

Martedì 22 marzo alle ore 17 visita guidata al Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce a Genova, con Lidia Schichter e la straordinaria partecipazione della direttrice dott.ssa Francesca Serrati. L’evento è riservato alle persone non vedenti e ipovedenti, con eventuali accompagnatori; il costo dell’iniziativa è di 15 euro a persona.
Per ulteriori informazioni contattare Lidia Schichter al cellulare numero 328 42 22 168 o all’indirizzo email lidiaschichter@gmail.com; le iscrizioni sono possibili entro e non oltre il 18 marzo, contattando Giuseppe Pugliese al cellulare numero 348 34 10 580 o all’indirizzo email g.pugliese@email.it

Entro il 15 aprile è possibile iscriversi alla settimana verde in Val d’Aveto che avrà luogo dal 4 all’11 giugno; per maggiori informazioni contattare Luciano Frasca al numero 389 071 05 27 o Maria Grazia Olivieri al numero 329 43 19 147

Entro il 17 aprile i giovani non vedenti ed ipovedenti con età tra i 16 e 20 anni possono candidarsi a partecipare al Campus Internazionale sulla Comunicazione e l’Informatica che si terrà dal 25 luglio al 3 agosto presso il Politecnico di Dresda; per maggiori informazioni consultare il Comunicato n. 26 della Presidenza Nazionale.

Entro il 25 maggio i giovani non vedenti ed ipovedenti con età tra i 15 e i 17 anni possono candidarsi a partecipare al soggiorno-studio che si terrà a Pontevedra, in Spagna, dal primo al 12 agosto per il perfezionamento della lingua inglese; per maggiori informazioni consultare il Comunicato n. 31 della Presidenza Nazionale.

I corsi di informatica sull’utilizzo del sistema operativo MAC e sull’utilizzo dell’I-Phone sono diretti rispettivamente dai docenti Sig. Stefano Mantero e Prof.ssa Lucia Russo; il corso di MAC si svolge ogni venerdì dalle 16 alle 18; il corso di I-Phone si svolge ogni mercoledì dalle 14,30 alle 17,30. Per maggiori informazioni ed adesioni contattare il Dott. Pacifico Mangini, cellulare numero 333 329 77 62 e al Cav. Carlo Merisio, cellulare numero 340 376 38 59 e telefono numero 010 839 22 36

Presso il Circolo Bianchi in Corso Europa 255 R si svolgono periodicamente le attività del Gruppo Sportivo Liguria non vedenti; per maggiori informazioni chiamare Andrea Bazzano al numero 338 20 84 033

I nostri uffici sono aperti al pubblico lunedì e mercoledì dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 17 mentre martedì, giovedì e venerdì dalle 10 alle 15.

Prossimo bollettino il 18 marzo 2016 se ci saranno novità.

Grazie per l’ascolto.

Caserta – Glaucoma, 12 marzo la prevenzione con check-up visivi gratuiti a Caserta, l’U.I.C.I. ti dà un’occhiata!

La maratona della solidarietà e della prevenzione della U.I.C.I. e delle sue partner continua!
Dopo la giornata del 6 marzo scorso che ha visto impegnati U.I.I.C.I. Caserta, la I.A.P.B., l’A.N.Pre. e l’U.N.I.Vo.C. a Santa Maria Capua Vetere in screening visivi gratuiti a favore di tutta la cittadinanza per la salvaguardia della vista dal glaucoma, adesso le associazioni scendono in campo anche a Caserta.
L’avv. Cannavale Giulia, presidente della U.I.C.I. casertana spiega: “la settimana mondiale del glaucoma, celebrata dal 6 al 12 marzo, è un momento molto importante ed impegnativo per tutti gli attori coinvolti. Il glaucoma è una malattia visiva invalidante asintomatica, basta pensare che un cittadino su due può esserne colpito senza saperlo. Per questo motivo una diffusione di informazioni, abbinata ad un check-up visivo, tra l’altro gratuito, può ridurre i danni che una malattia silenziosa come il glaucoma può arrecare, fino a portare alla cecità”.
Aggiunge il presidente dell’U.N.I.Vo.C. di Caserta Vincenzo del Piano: “oggi viviamo in un tempo difficile, non solo il ritmo di vita e lo stress al quale siamo sottoposti ci riduce all’osso il tempo per curarci, a questo bisogna aggiungere anche la crisi economica che ha colpito molte fasce della popolazione e quindi impossibilitati a sostenere i costi per le visite mediche ed in particolare per l’oculista. Purtroppo, il paziente quando avverte i danni da glaucoma è già in uno stato medio avanzato della malattia con danni irreversibili e invalidanti, per questo è importante avere delle diagnosi precoci per ridurre quanto possibile, i danni di una malattia visiva così subdola”.
Continua Giulia Cannavale: “da anni aderiamo alla Settimana Mondiale del Glaucoma, in corso fino al 12 marzo come U.I.C.I. di Caserta in collaborazione con la IAPB Italia promuovendo sul territorio provinciale giornate di sensibilizzazione e di prevenzione, per difendere la salute degli occhi, per questo invito tutta la cittadinanza casertana, per sabato 12 marzo, presso l’unità mobile oftalmica tra l’angolo di corso Trieste e viale Mazzini dalle ore 09 alle 13 e dalle 15 alle 18, per la misurazione della pressione endoculare, un parametro fondamentale per la diagnosi del glaucoma”.

Grazie al sostegno dell’U.N.I.Vo.C. e dei suoi volontari, verranno distribuiti materiali informativi sulle principali malattie degli occhi, sulla disabilità visiva e sul volontariato, realtà unite tra di loro, ma che troppo spesso sono celate dietro mura di indifferenza e pregiudizio.

Potenza – Insoliti puntini

Un alfabetiere e un gioco per insegnare il Braille a tutti

Da diverso tempo come gruppo dirigente della sezione UICI di Potenza ci chiedevamo come divulgare e promuovere il Braille facendolo diventare patrimonio di tutti. L’idea si è concretizzata in occasione della settima edizione della Giornata Nazionale del Braille, il 21 febbraio 2015, allorquando abbiamo presentato alle scuole primarie della città due prodotti ideati e realizzati dalla nostra sezione: l’alfabetiere “Colora gioca e impara il Braille” adatto ai bambini di età compresa tra i 5 e i 7 anni e il gioco Braille–box adatto a bambini e ragazzi di età compresa tra i 7 e i 13.
Il primo è un interessante e accattivante libro con il medesimo format dei libri da colorare, sfogliare e leggere, ma con l’aggiunta del codice Braille grafico, ovvero non a rilievo.
Nelle pagine a colori sono riportate immagine di oggetti o animali con l’indicazione delle lettere dell’alfabeto sia in nero che in Braille; le pagine in bianco e nero invece, riportano l’equivalente della pagina accanto e il casellino Braille nel quale colorare i cerchietti occorrenti per la singola lettera. La semplice attività di costruire la lettera Braille consente al bambino di attivare e potenziare le abilità dell’osservare, confrontare, memorizzare e rappresentare sulla base del detto giapponese che dice “Chi ascolta dimentica, chi vede ricorda, chi fa impara”.
Al termine del libro ci sono alcune pagine con le iniziali di alcune lettere da comporre e lo schema dell’alfabeto Braille.
Il Braille–box, invece, si compone di una base di legno che rappresenta il casellino Braille con sei alloggiamenti e sei biglie che rappresentano i puntini e le istruzioni di gioco.
Per ottenere la A basta posizionare una sola biglia in alto a sinistra; la B due biglie nelle posizioni 1 e 2, la C sempre due biglie ma nelle posizioni 1 e 4, la D tre biglie nelle posizioni 1- 4 e 5, la E due biglie nelle posizioni 1 e 5 e cosi via.
Questi due semplici strumenti di gioco consentono di insegnare a leggere il Braille in maniera semplice e divertente, ad esempio, sui medicinali e sui pulsanti degli ascensori.
Dopo l’esperienza positiva dello scorso anno, anche per l’anno scolastico in corso la sezione UICI di Potenza ha riavviato i laboratori “Insoliti puntini” e “La parola segreta” presso le scuole primarie della provincia che ne hanno fatto richiesta.
Sono finalizzati a:
* sviluppare la creatività e l’immaginazione;
* potenziare e riscoprire gli altri sensi;
* educare alla non discriminazione e al rispetto delle diversità;
* promuovere un atteggiamento civico positivo e accogliente per tutti e per ciascuno.
In conclusione, si informano gli interessati che l’alfabetiere e il Braille-box sono disponibili presso la sezione UICI di Potenza, per cui è possibile prenotare il quantitativo desiderato chiamando il numero 0971 21866 o scrivendo a: uicpz@uiciechi.it.

Braille box

L’Unione Italiana dei ciechi e degli Ipovedenti presenta
Insoliti puntini
ovvero l’alfabetiere “Colora Gioca e impara il Braille”
e il gioco Braille-box,
ideati e realizzati dalla sezione di Potenza per conoscere il Braille on tanto divertimento.
Scopriremo insieme come è interessante scrivere e leggere con i puntini ed in poco tempo riuscirai a riconoscere quelle lettere un po’ magiche inventate intorno al 1825 dal francese Louis Braille e utilizzate dai ciechi di tutto il mondo.
Siete pronti per incominciare l’avventura?
Ogni segno del codice Braille è costituito da uno o più punti disposti in un casellino con 6 allocazioni denominati con i numeri 1- 2-3-4-5 e 6
Il numero 1 si trova in alto a sinistra il 2 in mezzo a sinistra, il 3 in basso a sinistra, mentre il 4, 5 e 6 a destra.
Sei stato attenti? Vediamo….
Ti mostro l’alfabetiere Colora Gioca e impara il Braille” adatto ai bambini di età compresa tra i 5 e i 7 anni. E un libro da sfogliare, colorare e leggere. Vi condurrà in un sogno meraviglioso fatto di lettere e successivamente di parole…
Osserva la pagina colorata e quindi la lettera costruita con i puntini, e colora allo stesso modo sulla pagina bianca ogni cerchietto bianco più grande.
Confronta poi con la lettera già colorata.
Colora tutte le lettere e memorizza la posizione dei cerchietti grandi, ora prova a riscriverli ma senza guardare: se non hai sbagliato COMPLIMENTI!! Hai imparato un nuovo codice.

Vi presento ora il gioco Braille –box adatto a bambini e ragazzi di età compresa tra i 7 e i 13 anni. Si compone di una base di legno che rappresenta il casellino Braille con i sei alloggiamenti e di 6 biglie che rappresentano i puntini.
Per ottenere la A basta posizionare una sola biglia in alto a sinistra; la B due biglie nelle posizioni 1 e 2, la C sempre due biglie ma nelle posizioni 1 e 4, la D tre biglie nelle posizioni 1- 4 e 5, la E due biglie nelle posizioni 1 e 5 e cosi via.
Ora sei in grado di proseguire da solo seguendo lo schema che trovi allegato al gioco.
Che bella scoperta da oggi sarai in grado di leggere il Braille stampato sui medicinali e sui pulsanti degli ascensori.
Buon divertimento! E, mi raccomando, passaparola!

Napoli – Principesse per un giorno – Visita guidata a Villa Pignatelli

Nell’ambito delle celebrazioni per la Festa della Donna , sabato 5 marzo, su proposta della Commissione per le pari opportunità, abbiamo organizzato una visita al museo Pignatelli in Napoli. Nel bel giardino all’inglese che circonda la villa, siamo stati accolti dalla vice-direttrice dott.ssa Rosanna Naclerio, che ci ha dato il benvenuto e ci ha affidato alla dott.ssa Tiziana Beato, specializzata nella guida di visite tattili. Era una bella giornata anche se un po’ ventosa e ascoltare la storia della villa godendo del sole era molto piacevole. Abbiamo toccato i fiori delle camelie per cui il giardino della villa è famoso. Poi siamo entrati nell’edificio dopo aver salito le scale di marmo sorvegliate da due belle statue di cani. E’ stato come fare un salto nel passato. La dott.ssa Beato ci ha fatto sentire come ospiti dell’ultima principessa di casa Pignatelli, come se fossimo appena scesi dalle carrozze e quindi introdotti nella teoria di saloni riccamente arredati e decorati. Un tripudio squisitamente settecentesco di oro, sete, specchi e ancora oro! Consolles di legno finemente scolpite, camini in marmo guarniti da orologi in bronzo dorato, sontuosi candelabri a molteplici fiamme, divani e poltrone tappezzati con preziose sete di San Leucio. Siamo entrati nella bella sala da pranzo con l’enorme tavola imbandita con delicate stoviglie francesi e magnifici bicchieri di cristallo recanti lo stemma di casa Pignatelli: tre pignatte; ebbene sì , tre comuni pentole di coccio!
E ancora la biblioteca dove, durante i ricevimenti, si rifugiavano gli uomini a parlare di cose da maschi, a bere cognac , a giocare a biliardo e a fumare. L’odore sarebbe stato assorbito dagli splendidi pannelli di cuoio lavorato a sbalzo. Nel contempo, le donne si sarebbero trattenute nell’attiguo salottino a bere rosolio e a ciacolare.
Siamo poi saliti al piano superiore dove erano gli appartamenti privati della famiglia. Qui di recente hanno arredato alcune sale con i mobili originali ottocenteschi. Infatti abbiamo potuto ammirare il salottino privato del principe dove troneggia un raro esempio di cassaforte in noce e ancora librerie che ospitano preziosi volumi antichi. La sorpresa è stata la sala da bagno: di incredibile modernità il gusto del mobile con doppio lavabo , ma la meraviglia è stata toccare la vasca del principe ricavata da un unico enorme blocco di marmo completa da delfini da cui usciva il getto d’acqua.
Ma la visita non è finita con gli appartamenti come avrebbe dovuto, la nostra guida infatti, ci ha voluto regalare anche un assaggio del ricco museo delle carrozze che è parte della Villa Pignatelli. Ci ha mostrato dunque, un elegante coupè usato per recarsi a teatro, gli interni sono addirittura tappezzati in seta! Ancora non è stato realizzato un percorso tattile di questo museo, ma appena sarà pronto ci inviteranno a testarlo e noi non vediamo l’ora.
Abbiamo degnamente concluso la visita con una bella pizza a via Partenope dove il nostro presidente ha voluto omaggiare le signore con un apprezzatissimo ramo di mimosa.
Per chi vuole saperne di più su questo luogo ecco il link istituzionale:

Museo Pignatelli – Polo museale della Campania

Roberta Cotronei (Commissione Pari Opportunità)

Ascoli Piceno e Fermo – Corso di formazione – Officina del suono

l’I.Ri.Fo.R. di Ascoli Piceno e Fermo, in collaborazione con il comune di San Benedetto del Tronto e il maestro Massimiliano  Di Carlo, presenta il corso “Officina del Suono”.
Il corso, della durata di 50 ore,  ha un costo di € 50,00 per ogni partecipante.
Esso si articola in diverse discipline, lo scopo è di creare armonia tra musicalità e percezione corporea:
• movimento corporeo consapevole.
• pratiche vocali.
• pratiche ritmiche.
La prima lezione si terrà giovedì 10 Marzo presso la sala della poesia della Casa – Museo “Bice Picentini” dalle ore 16:00 alle ore 18:30.
Calendario degli incontri:
• Giovedì 10 marzo 16:00 – 18:30
• Lunedì 14 marzo 16:00 -18,30
• Giovedì 17 marzo 16:00 -18,30
• Lunedì 21 marzo 16:00 -18,30
• Giovedì 24 marzo 16:00 -18,30
• Lunedì 28 marzo 16:00 -18,30
• Giovedì 31 marzo 16:00 -18,30
• Martedì 19 aprile 16:00 -18,30
• Giovedì 21 aprile 16:00 -18,30
• Lunedì 16 maggio 16:00 -18,30
• Mercoledì 18 maggio 16:00 -18,30
• Lunedì 23 maggio 16:00 -18,30
• Giovedì 26 maggio 16:00 -18,30

Il costo del trasporto è pari ad euro 5,00 ad incontro per ciascun socio. Per info e prenotazioni contattare la nostra sezione allo 0736/250133, Cell. 3284944744