Plaus: Festa del Gusto con Bar al Buio, di Valter Calò

Autore: Valter Calò

Plaus Aktiv e l’Unione Ciechi e Ipovedenti ONLUS/APS – Alto Adige, organizzano un evento festivo di sensibilizzazione il quale si svolgerà l’11 agosto in occasione della festa denominata “Genussfest’l Plaus”.
Nell’ambito di un percorso sensoriale, presso il Municipio, sarà possibile degustare vini delle nostre terre in una situazione di buio totale nonché sviluppare il senso dell’olfatto odorando vari profumi.
Gli ospiti avranno la possibilità di entrare nel locale oscurato muniti di un bastone bianco, quello comunemente usato dai non vedenti, e potranno cosi provare come ci si muove in assenza dei punti luce di riferimento. Verranno accolti al banco del Bar al buio, dai nostri soci.
Ci sarà uno scambio dei ruoli: Persone cieche o ipovedenti, cioè le persone che di solito vengono servite, diventano baristi e servono gli ospiti vedenti. A causa della mancanza totale di luce un normale recarsi al bar diventa un’avventura durante la quale non si vede, ma non si viene visto neanche dagli altri. Si potrà entrare in un dialogo reciproco, potranno essere eliminate le paure e le barriere invisibili che spesso si ergono all’interno dei rapporti umani. Iniziative di questo genere vengono proposte per dare alla popolazione l’opportunità di conoscere ed avvicinarsi alla disabilità sensoriale visiva. Si tratta di iniziative molto importanti per migliorare sempre di più l’inclusione dei minorati della vista nel mondo comune. All’interno dei locali totalmente al buio saranno sempre presenti delle persone non vedenti e il tutto si svolgerà con la massima sicurezza.
Le offerte nell’ambito del percorso sensoriale comprendono infine la possibilità di fare un giro come passeggero su un tandem con gli occhi bendati.
Un ringraziamento va agli organizzatori del “Genussfest’l Plaus”, i quali hanno mostrato grande sensibilità, pensando oltre ai dovuti festeggiamenti con musica e ottimi piatti da degustare, di coinvolgere l’Unione Ciechi e Ipovedenti dandoci la possibilità di sensibilizzare sul tema della minorazione visiva.
Info: dott. Valter Calò – Presidente UICI Alto Adige
tel.: 0471-971117, 373-7206206, e-mail: presidente@unioneciechi.bz.it
web: www.unioneciechi.bz.it

FALSI CIECHI, di Luciana Loprete

Autore: Luciana Loprete

L’UICI di Catanzaro, in persona del Presidente pro tempore, Luciana Loprete, quale associazione rappresentativa per legge della categoria dei disabili visivi, plaude agli organi inquirenti che hanno smascherato l’ennesimo caso di persona normodotata che, da diversi anni, risultava riconosciuta cieca totale, falso riconoscimento che ha indebitamente fruttato alla stessa l’incasso delle provvidenze economiche previste dalla normativa vigente.

L’UICI di Catanzaro, associazione impegnata da anni nel riconoscimento e nella difesa dei diritti costituzionali della persona cieca, convinta, oggi più che mai, dell’importanza della lotta contro i “furbetti” per il raggiungimento dei predetti fini, rimane in attesa degli sviluppi giudiziari anche al fine di partecipare all’istaurando procedimento penale costituendosi parte civile a carico dei presunti “falsi ciechi”, soggetti che, se realmente tali, arrecano danni alla società ed a tutte le persone disabili visive.

L’UICI infatti, ancora oggi manifesta il proprio dissenso e la propria indignazione nei confronti non solo di codesti presunti “falsi ciechi” che alimentano sempre di più l’opinione pubblica a pensare che tutta la categoria si finga tale, ma soprattutto ci si chiede come ancora oggi sia il medico generico, sia lo specialista si possano ancora prestare nell’attestare situazioni di cecità anche dove palesemente tale condizioni non sono veritiere.

Ancor di più ci si domanda come sia possibile che commissioni medico sanitarie che accertano la sussistenza dell’HANDICAP utilizzino due pesi due misure, avvantaggiando in alcune circostanze soggetti che si vedono un riconoscimento di cecità senza averne diritto, mentre in altre circostanze ci troviamo a dover supportare soggetti che pur possedendo i requisiti necessari e le dovute certificazioni a supporto si vedono rimandare nuovamente presso specialisti per produrre ulteriore documentazione o nel peggiore delle ipotesi a vedersi bocciata la domanda con conseguente necessità di adire all’autorità giudiziaria per vedersi riconosciuto un sacrosanto diritto.

Sia chiaro, come associazione di categoria e per le motivazioni su espresse riteniamo che il corretto comportamento sia quello di accertarsi dell’effettivo stato di cecità del soggetto che richiede il riconoscimento dello stato di handicap, ed è per questo motivo che le notizie che appaiono sporadicamente sulle testate giornalistiche ci lasciano sbigottiti.

La magistratura siamo fiduciosi che farà il suo corso ed accerterà responsabilità oggettive e soggettive a carico di chi così facendo ha ancora una volta ridicolizzato uno status di disabilità che l’ICF e l’OMS definiscono come uno dei più gravi.

Desideriamo infine rivolgere un invito a coloro che soffrendo di disturbi della vista ritengono di voler predisporre la domanda per l’accertamento del proprio status di invalidità, di rivolgersi alla scrivente associazione di categoria che operando nel settore specifico potrà supportare al meglio chi, qualora ne abbia i requisiti, ha diritto a vedersi riconosciuto uno stato di invalidità e ad essere seguito nelle sue continue esigenze.

Il Presidente
Luciana Loprete

La nuova stazione è per tutti: sottopasso senza più barriere

Autore: Uici Cremona

La nuova stazione è per tutti: sottopasso senza più barriere

Riaperto ieri dopo la riqualificazione. Percorso tattile per disabili. Lavori avanti

Il sottopasso principale è riaperto da ieri: completamente riqualificato, funzionale e bello anche a vedersi, dotato di ascensori che dovrebbero entrare in funzione in tempi brevi.
E tra il secondo e il terzo binario, la sempre promessa e ora finalmente anche concreta attenzione alla disabilità si specchia nei marciapiedi rialzati e sistemati e nell’allestimento del percorso tattile per non vedenti in fase avanzata.
Eccolo, il volto nuovo della stazione ferroviaria: esteticamente migliore, più moderna e accessibile e, soprattutto, senza barriere.
È così, con un intervento di generale riordino che ancora attende di essere implementato ma che intanto mostra i primi, significativi cambiamenti, che incomincia a prendere forma il progetto concordato fra Comune e Rete Ferroviaria Italiana quasi due anni fa. Si tratta del piano di ristrutturazione, da oltre due milioni di euro, elaborato in sinergia dall’ente e dalla società nel corso di una interlocuzione lunga, prima aperta e poi sostenuta anche tecnicamente dall’allora assessore alla Mobilità e Infrastrutture Alessia Manfredini, dall’assessore Rosita Viola e dal direttore del settore Lavori Pubblici, Marco Pagliarini. In particolare, è già stato riqualificato il principale sottopasso pedonale con la realizzazione di due nuovi ascensori, a servizio del primo e del secondo marciapiede di stazione, in linea con le specifiche tecniche previste per le persone a ridotta mobilità. Inoltre, rispettando lo standard previsto a livello europeo per i servizi ferroviari metropolitani, sempre con l’obiettivo di agevolare l’ingresso e l’uscita dai treni, anche i camminamenti sono già stati innalzati a 55 centimetri dal piano binari, con l’inserimento dei percorsi tattili per ipovedenti e non vedenti.
E ora i lavori, approvati dalla Soprintendenza, proseguiranno con un’ulteriore fase del progetto complessivo che riguarderà l’intera stazione e che avrà ripercussioni positive, ovviamente anche per i pendolari. Proseguiranno e si intersecheranno con un altro maxi intervento, quello finanziato dal ‘Patto per la Lombardia’ sulla base dell’accordo sottoscritto nel 2016 fra l’allora esecutivo di Roberto Maroni e l’allora governo di Matteo Renzi, che contempla per Cremona la completa rivisitazione della stazione ferroviaria, con riordino del piazzale, raddoppio del parcheggio di servizio e sistemazione della parte adiacente di via Dante sul fronte viabilistico e della sicurezza, porzione questa ultima che come noto è già in corso, sostenuta da una elargizione di due milioni e 400mila euro. E così, indicativamente entro la fine dell’anno, miglioreranno non solo l’accessibilità ma anche la sosta e la viabilità presso il nodo di interscambio. Serviva un salto di qualità e la sistemazione ormai iniziata sembra proprio poterla garantire.

Ostacoli: il dossier dell’Unione Ciechi
Una stazione per tutti: era l’obiettivo prefissato ed è l’obiettivo che si sta raggiungendo. Non era scontato. Perché la partenza era in salita. Si partiva dal dossier elaborato, in sinergia con il Comune, dalla Sezione di Cremona dell’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti: 41 pagine, intitolate ‘Conoscenza e valutazione del grado di accessibilità e fruibilità’, trasmesse ad Rfi dall’amministrazione, in particolare dagli assessori interessati, Alessia Manfredini e Rosita Viola e dalla presidente del consiglio comunale Simona Pasquali. E proprio su quel documento, e sulle istanze presentate, si è sviluppato il progetto che ora sta andando ad attuazione. Per eliminare tutte le criticità evidenziate in quel dossier. Ostacoli tutti messi nero su bianco: la mancanze di percorsi dedicati ai diversamente abili nell’atrio interno del presidio di via Dante e nel piazzale esterno, l’assenza di un percorso tattile nel corridoio, l’illuminazione insufficiente per chi ha problemi visivi, la discontinuità di scalinate. E poi, soprattutto, il problema sul binario uno, sprovvisto di percorso tattile di orientamento, senza codice di arresto e pericolo posizionato sulla linea gialla e necessario per segnalare la fine della banchina e l’inizio dei binari e mai dotato di ‘manicotto’ con scritta Braille.
Sintetizzando: una situazione di generale pericolo per gli utenti diversamente abili.
Ma anche uno scenario, quello descritto nell’atto, da cancellare. Lo si sta facendo. Perché incassata allora la disponibilità di Rfi ad un complessivo intervento di adeguamento, ora l’operazione barriere addio è in pieno corso.

Da “La Provincia di Cremona” di Venerdì 26 Luglio 2019

A Catania il mare è di tutti, il mare è per tutti, di Anna Buccheri

Autore: Anna Buccheri

Lo scorso giovedì 1 agosto 2019 il Presidente dei Lions Acitrezza Verga, Mario Seminara, ha consegnato alla Presidente UICI di Catania, Rita Puglisi, nella sede UICI catanese una sedia Job che consente alle persone con disabilità motorie di accedere in tutta sicurezza alla spiaggia e di entrare in acqua e poter così fare il bagno in mare come tutti, dal momento che la sedia Job va in acqua e galleggia come un salvagente.
Erano presenti: Ignazio Ragusa, Presidente Regionale SIB (Sindacato Italiano Balneare) Confcommercio che si è dichiarato convinto della necessità di migliorare l’accesso libero al mare, potendo contare su personale adeguato anche per accompagnare il disabile seduto sulla sedia Job; il responsabile del lido Le Palme, Vito Bruno, in rappresentanza del proprietario Giuseppe Saffo, la sedia infatti è stata data per questa stagione in dotazione al lido Le Palme, stabilimento balneare con cui l’UICI di Catania ha da tempo avviato una collaborazione (progetti per bambini e ragazzi che hanno previsto l’uso della cucina, concesso gratuitamente; stagione balneare; location per lo spettacolo teatrale Un sogno a tre punte, anche in questo caso a titolo gratuito); Anna Isaia, mamma di una ragazza con disabilità visiva e motoria e rappresentante dei genitori, che ha posto l’accento sulle capacità ricettive e sulla specializzazione del personale del lido Le Palme che sa agire unendo alla professionalità un modo di fare affettuoso e cordiale con bambini e ragazzi; Maria Teresa Falcone, socia dell’UICI di Catania e rappresentante della Rete regionale malattie rare.
La Presidente UICI di Catania, Rita Puglisi, ha espresso la volontà di avviare una collaborazione con l’amministrazione comunale, per un patto con la città, affinché già dal prossimo anno la spiaggia libera venga attrezzata per un’accessibilità per tutti, nel pubblico e nel privato, adeguando tutti i lidi che aderiranno per un turismo accessibile. La Playa di Catania, spiaggia di sabbia dorata lunga 18 chilometri, è naturalmente accessibile, devono esserlo quindi anche le strutture, i cani guida sono infatti addestrati per accompagnare il disabile visivo a nuotare. Infine la Presidente ha rilevato che il turismo accessibile è espressione di solidarietà, è un imperativo morale e fa indotto: il disabile è accompagnato, è un consumatore, fa economia.

Spettacoli teatrali in programma a Cagliari e Nuoro

Siamo lieti di annunciare che, a seguito del  Laboratorio di Formazione Teatrale, svoltosi dal 13 al 19 maggio u.s. presso il  Teatro Massimo di Cagliari, grazie al protocollo di intesa stipulato tra la nostra Sezione Uici di Cagliari e Sardegna Teatro, la Compagnia Teatrale Berardi-Casolari realizzerà uno spettacolo che andrà in scena a Cagliari nel mese di dicembre 2019  con il coinvolgimento di cinque nostri soci che hanno frequentato il laboratorio ed alcuni attori professionisti locali. Le date programmate per gli spettacoli sono le seguenti: Teatro Massimo Cagliari dal 5 al 15 dicembre 2019 – Teatro Eliseo di Nuoro 18/19 dicembre 2019. Ringraziamo sentitamente per l’opportunità offerta il Direttore di Sardegna Teatro, dott. Basilio Scalas, la referente responsabile dott.ssa Paola Masala, la Compagnia Teatrale Berardi/Casolari. Quest’ultima, attraverso i suoi progetti, realizzati in varie città italiane, ha manifestato la  capacità di sensibilizzare  l’opinione pubblica sulle tematiche della disabilità visiva con la regia  di  eventi scenici, in chiave  tragicomica, di elevato spessore artistico e socio-culturale. Non ultimi in ordine di importanza, ringraziamo  tutti i nostri soci che hanno  partecipato al laboratorio con grande entusiasmo e coinvolgimento.

Fondo di Solidarietà 2019 per le Sezioni territoriali

Di seguito le modalità di accesso al Fondo per  l’anno 2019, riservato alle sezioni territoriali.

Le linee fondamentali che hanno guidato il lavoro della Direzione nella definizione dei criteri hanno tenuto conto dell’obbligo di rispettare le previsioni di bilancio, purtroppo sempre limitate rispetto ai bisogni e alla nostra volontà, ma soprattutto della necessità di favorire soluzioni strutturali, volte a perseguire una maggiore stabilità finanziaria nel tempo, insieme a maggiori e migliori servizi da offrire ai nostri soci.

Le offerte riservate alle sedi regionali verranno definite più avanti, intorno a gennaio-febbraio 2020, in modo da consentire nel frattempo il completamento dei progetti finanziati e già in atto.

Questa Presidenza Nazionale e in particolare la nostra Nunzia Di Lorenzo (esclusivamente via e-mail: annunziata.dilorenzo@uiciechi.it) rimane comunque a disposizione per eventuali chiarimenti e approfondimenti utili a facilitare l’accesso al Fondo, nel rispetto delle regole comuni definite dalla Direzione Nazionale.

Pur consapevoli della limitatezza delle nostre risorse, formuliamo comunque l’auspicio che il Fondo di Solidarietà possa contribuire anche quest’anno allo sviluppo delle nostre Sezioni territoriali come già avviene da qualche anno.

TEMPI, MODALITÀ DI ACCESSO E RENDICONTAZIONE dei contributi del Fondo di Solidarietà per le Sezioni territoriali

Il termine per la presentazione delle richieste è fissato al  15 ottobre 2019;

le richieste e le rendicontazioni dovranno essere inviate ESCLUSIVAMENTE a: archivio@uiciechi.it;

le richieste delle Sezioni territoriali dovranno essere controfirmate dal Presidente del Consiglio regionale di appartenenza, il quale dichiarerà di averne preso conoscenza e di condividerne gli obiettivi;

saranno escluse dalla partecipazione al Fondo di Solidarietà 2019 le Sezioni che: non si siano ancora avvalse dell’Anagrafica Unica dei Soci, non siano in regola con l’accantonamento del T.F.R., esibiscano busta paga con data posteriore al 30 giugno 2019;

le Sezioni dovranno allegare una relazione sui servizi e le attività che erogano  ai soci;

le Sezioni dovranno indicare il numero complessivo dei disabili visivi della provincia, risultante dalla sede INPS di appartenenza;

alle Sezioni che hanno ricevuto il contributo del Fondo di Solidarietà in ciascun anno del triennio 2016-2018, sarà effettuata una decurtazione del 10% sull’importo del contributo da erogare;

le richieste (solamente la parte descrittiva della stessa, non gli allegati) dovranno essere presentate in formato digitale accessibile, a pena di inammissibilità, senza alcuna eccezione;

le Sezioni che si sono avvalse del Fondo di Solidarietà 2018 dovranno risultare in regola con la relativa rendicontazione;

le richieste delle Sezioni dovranno essere corredate dagli estratti del conto corrente e del conto titoli, rilasciati dalla banca in data posteriore al 15 luglio 2019;

le richieste di Sezioni territoriali con una disponibilità finanziaria superiore a 75.000,00 euro (escluso l’accantonamento del TFR) non verranno prese in considerazione, tranne le richieste per il personale delle Sezioni con più di 300 soci per cui è previsto il limite di 100.000,00 euro, come meglio specificato in seguito.

I progetti che vedono coinvolte più Sezioni nella loro realizzazione devono comprendere almeno una Sezione che rientri nei limiti dei 75.000,00 euro;

le richieste presentate ed il relativo contributo erogato verranno pubblicati integralmente sul sito Internet dell’Unione;

le Sezioni territoriali, solo se in possesso dei requisiti indicati, potranno partecipare contemporaneamente per tutte e tre le seguenti voci finanziabili.

Nel caso il totale dei contributi da erogare dovesse superare quanto disponibile in bilancio per questo settore, verrà praticata proporzionalmente una riduzione lineare uguale per tutti, su quanto spetterebbe a ogni sezione territoriale.

VOCI FINANZIABILI, CRITERI E MODALITA’ DI ACCESSO al Fondo di Solidarietà 2019

1)  PERSONALE

Verranno erogati contributi a copertura parziale del costo dei dipendenti delle Sezioni territoriali, aventi i seguenti requisiti:

– alle Sezioni dove risultano iscritti al 31.12.2018 fino a  300 SOCI  –  con una disponibilità liquida massima di 75.000,00 euro – con uno o più dipendenti, per un totale globale massimo di 35  ore a settimana – erogazione di un contributo dell’ 80% del costo complessivo, per un massimo  di 12.000,00 euro;

– alle Sezioni dove risultano iscritti al 31.12.2018 PIU’ di  300 SOCI –  con una disponibilità liquida massima di 100.000,00 euro – con uno o più dipendenti, per un totale blobale  massimo di 40 ore a settimana – erogazione di un contributo dell’ 80% del costo totale, per un massimo  di 12.000,00 euro.

Le Sezioni dovranno allegare alla richiesta:

–  prospetto di un consulente del lavoro con il costo totale annuo del/dei dipendenti;

– copia di busta paga di giugno 2019 da cui si deduca che non è stato modificato l’orario di impiego del/dei dipendenti per cui si chiede l’intervento del fondo;

– progetto in cui viene indicato il percorso da seguire entro il 2022 per rendere la Sezione finanziariamente capace di coprire il cento percento delle spese relative al personale in carico.

2) SERVIZI AI SOCI

Questa voce è stata mantenuta e rinforzata per favorire la realizzazione di servizi sezionali specificamente destinati ai soci e per incoraggiare lo sviluppo di rapporti di cooperazione intersezionale.

I progetti dovranno basarsi prevalentemente su prestazioni volontarie e potranno riguardare:

–  l’accompagnamento dei soci (a esclusione del Servizio Civile e dell’UNIVOC);

–  l’attivazione di un punto di ascolto per anziani;

–  il servizio di consulenza informatica sezionale;

–  le attività sportive  nelle sezioni dove non è ativo un gruppo sportivo già avviato  (progetti sportivi in genere);

–  progetti per la parità di genere (eventi/manifestazioni che abbiano come obiettivo il tema delle donne  e/o dei bambini non vedenti, ecc.)

Ciascuna Sezione o gruppo di Sezioni potranno presentare fino a DUE progetti tra i cinque sopra indicati.

Se il progetto viene presentato da più Sezioni, almeno una di queste dovrà presentare disponibilità liquide inferiori a 75.000,00 euro così come meglio specificato sopra.

Il progetto dovrà essere del tutto innovativo rispetto all’attività sezionale corrente e dovrà proporre ben precisi obiettivi quantificabili e riscontrabili, unitamente a una realistica ipotesi di spesa.

Il contributo ai progetti per i servizi ai soci, sarà erogato per il 50% del costo totale del progetto, nel modo seguente:

–  progetto di UNA Sezione territoriale, un importo massimo di 2.000,00 euro;

–  progetto di DUE Sezioni territoriali, un importo massimo complessivo di 5.000,00 euro;

–  progetto di TRE o più Sezioni territoriali: un importo massimo complessivo di 8.400,00 euro.

Nel caso di progetti intersezionali, dovrà essere prevista una Sezione capofila, alla quale sarà erogato il contributo, con onere di rendicontazione.

I progetti per il Punto di Ascolto e la Consulenza Informatica dovranno essere attivi almeno una volta a settimana, per non meno di tre ore per volta.

Il progetto per l’accompagnamento deve assicurare almeno otto ore settimanali di disponibilità. 

3) CAMPAGNA TESSERAMENTO NUOVI SOCI

Verrà corrisposto alla Sezione un contributo di 35,00 euro per ogni nuovo socio effettivo tesserato nel 2019, elevato a 50,00 euro nel caso di contestuale sottoscrizione della delega.

Il Presidente della Sezione dovrà produrre (in un unico invio comprensivo di tutto l’anno 2019) nei primi mesi del 2020 (e comunque entro il 31 marzo 2020) unitamente alla richiesta:

– l’estratto dei verbali del Consiglio sezionale, dai quali risultino gli elenchi dei nuovi soci effettivi, comprensivi dei dati anagrafici;

– l’autocertificazione di avvenuto pagamento della quota o di sottoscrizione della delega.

La liquidazione del contributo avverrà in unica soluzione, entro il mese di giugno 2020

Potenza – Visita guidata al museo

Interessante, appassionante ed unica nel suo genere, almeno per Potenza è stata la visita guidata al percorso museale di palazzo Loffredo, sede del museo archeologico nazionale Dinu Adamesteanu che si è svolta sabato scorso 6 luglio. La visita promossa dall’U.N.I.Vo.C. Sezione di Potenza è stata organizzata in collaborazione con la soprindendenza archelogica della Basilicata e la supervisione tecnica dell’Arch. Daniela Galasso che ha realizzato per l’occasione 3 mappe tattili che hanno consentito alle persone non vedenti di individuare correttamente e nella esatta collocazione ogni reperto e/o elemento illustrato dall’archeologa Rossana Greco.

“È stato emozionante toccare la teca dove sono conservati i resti di una nobile di alto rango sociale  appartenente al popolo degli Enotri; grazie alla mappa tattile abbiamo potuto toccare la collocazione puntuale della ricca parure di ornamenti  e il vasellame così come ritrovato nella tomba del VI sec. a. C. L’archeologa ha spiegato il ritrovamento dei reperti  e ha simulato anche lo scavo”. Toccare l’ambra utilizzata per fare monili molto in auge nel periodo che va dal nono all’ottavo secolo avanti Cristo e i vasi di terra cotta dei quali  si vedevano addirittura le tracce del tornio è stato impareggiabile dal punto di vista estetico e di conoscenza, soprattutto per chi non vede e si sarebbe dovuto accontentare di una semplice spiegazione orale.
La costruzione puntuale delle mappe tattili e ad alta leggibilità per gli ipovedenti, seppur non realizzate da stamperie dedicate, dimostra, se ve ne fosse bisogno, che l’accessibilità è una pratica attuabile anche a costi più contenuti, se però alla base vi sono le competenze giuste e la conoscenza appropriata della esplorazione tattile. Grazie all’Arch. Daniela Galasso per aver avviato in collaborazione con l’UICI e U.N.I.Vo.C la sperimentazione del laboratorio delle mappe tattili. Esperienza, dunque, da ripropore assolutamente in autunno con il coinvolgendo di altre persone.

I visitatori esplorano tattilmente la mappa del luogo

I visitatori esplorano tattilmente la mappa del luogo

Ricostruzione dello scheletro custodito in una teca (come si evince dalla foto precedente)

Ricostruzione dello scheletro custodito in una teca (come si evince dalla foto precedente)

 

Brescia – Unione Ciechi, il successo degli audiolibri, di Irene Panighetti

Autore: Irene Panighetti

L’ASSOCIAZIONE. Sono tanti i servizi proposti nella sede di via Tridentina, con un’eccellenza tutta bresciana che è stata anche esportata all’estero. Classici, gialli e anche la narrativa contemporanea: a disposizione ci sono 19.000 titoli grazie al lavoro garantito da lettori professionisti e dai volontari.

Resta sempre aperta e a disposizione la sezione bresciana dell’Unione ciechi e ipovedenti (Uici) presieduta da Sandra Inverardi, con i suoi servizi e le sue potenzialità a disposizione di tutti. La sede di via Divisione Tridentina è infatti quotidianamente frequentata non solo da persone con problemi di vista, anzi… E se l’associazione, che conta 1100 iscritti sul territorio bresciano, funziona bene è perché l’organizzazione è impeccabile e basata sul lavoro, volontario e non, di diversi professionisti, che hanno il valore aggiunto di presentare una sensibilità particolare.

Lo si percepisce immediatamente, non appena varcata la soglia, grazie alla curata accoglienza del personale della segreteria: «Il nostro compito è infondere coraggio con empatia ma senza farsi travolgere dai sentimenti – spiega Nadia Almici che, in tanti anni di presenza, ha imparato a relazionarsi con sorridente serietà – presentando le offerte di accompagnamento morale e pratico, tenendo conto delle esigenze che variano da persona a persona, a seconda dell’età, della storia individuale, del grado della disabilità». I servizi per i soci sono numerosi, dai Caf all’assistenza pratiche per indennità, sussidi, contributi sanitari, agevolazioni trasporti, consulenze lavorative, legali, psicologiche; e tra questi spicca l’opportunità della lettura, resa possibile grazie al servizio «Libro parlato» che rappresenta un’eccellenza inventata a Brescia ed esportata anche all’estero. Nato nel 1973 sotto forma di Nastroteca Fratelli Milani (intitolata a Carlo e Giulia Milani benefattori dell’Uici), dal 2009 il servizio ha preso il nome di Centro del libro parlato, in seguito anche ai cambi tecnologici, con il tramonto delle bobine, sostituite dalle audiocassette prima, dai cd poi e oggi dall’on line. Parte del vecchio materiale resta in archivio mentre in movimento c’è quello digitale, a disposizione del Servizio nazionale del libro parlato di Roma. Con ben diciannovemila titoli ad oggi disponibili, il Centro bresciano ha servito, per ora, «815 persone su tutto il territorio, per i quali sono attivi sia i prestiti del materiale che abbiamo in sede, sia il prelievo on line. Serve soltanto essere iscritti – spiega il tecnico coordinatore Andrea Pedersoli – e il servizio è per chiunque abbia disabilità visiva certificata (dislessici e anziani con difficoltà di lettura) ed è integrato nel sistema bibliotecario urbano e provinciale».

Ma a Brescia gli audiolibri sono anche registrati, grazie a lettori professionisti e volontari. Gli attori producono le opere che registrano negli attrezzati studi della sede, mentre i volontari, che sono circa una trentina nel bresciano, incidono dal proprio Pc di casa tramite un programma audio. «Ogni anno riusciamo a produrre circa settanta audiolibri a seconda delle richieste degli utenti» aggiunge Pedersoli, in questi giorni impegnato all’elaborazione «di testi classici di Maupassant, Nievo, Stendhal, ma non mancano anche alcuni libri gialli e la narrativa contemporanea». Altra offerta particolare dell’Uici locale è quella che riguarda l’informatica: in sede c’è un’aula con una decina di personal computer dove «due istruttori tecnici informatici organizzano corsi di Windows, Mac e Iphone, a seconda delle richieste – racconta Domenico Gorno responsabile del settore -. L’ultimo ciclo di lezioni è stato in primavera e frequentato da 6/7 persone, che rappresenta la media di ciascun corso». Il laboratorio è anche un test center per la Patente europea per il computer (Ecld) «aperto a tutti, non solamente a ipo e non vedenti», precisa Domenico Gorno. Uici insomma si conferma un servizio per la città intera, senza differenze e con al centro sempre la gentilezza accogliente. Per far sentire tutti sempre a casa: davvero un grande orgoglio per la città.

Articolo pubblicato su “Bresciaoggi”, il 29 Luglio 2019

Brescia – Corsa, rally, sci e golf: sport «avanti tutta», di Irene Panighetti

Autore: Irene Panighetti

LE ALTRE ATTIVITÀ. C’è anche una commissione per le varie iniziative 

Tante le medaglie vinte ai tricolori paralimpici. A Castrezzato si va in buca, c’è Borno per la neve

Corsa, rally, golf, sci…L’attività della sezione bresciana dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti non si pone limiti. I progetti sono diventati così numerosi da implicare la formazione di un’apposita commissione sport all’interno dell’Uici, per accogliere le tante idee e soprattutto realizzarle, oltre a sognare i traguardi futuri, magari in occasione del centenario dell’Uici che cade il prossimo anno. «Stiamo già lavorando per organizzare eventi che vengano ricordati», anticipa Davide Foglio, runners ipovedente, vincitore di molte medaglie, sostenuto dall’inventiva scoppiettante di Gilberto Pozza, storico promotore di iniziative e inventore di Mite, progetto di rally per ciechi o ipovedenti. Per adesso, le conquiste più prestigiose sono forse quelle delle corse: agli ultimi campionati italiani paralimpici Foglio, Sandra Inverardi e Khadir Asghar hanno fatto incetta di medaglie d’oro e d’argento, correndo tutti con le rispettive guide, con un’unica amarezza: Asghar è arrivato primo ma non è classificabile perché non ha ancora la cittadinanza. «Un dolore per lui, in attesa, dal 2016, di questa attestazione dopo anni di lavoro in Italia – ricorda Foglio, che a Iesolo ha chiamato sul podio il compagno di corsa e gli ha messo al collo una delle sue medaglie – perché lui è un vincitore e il riconoscimento è doveroso». Continuano le vittorie anche con i rally: lo scorso 13 luglio nel vicentino ha debuttato, grazie al progetto Mite, «un nostro socio di Manerbio, Michele Brignani, che è salito sul podio insieme a Sandro Martini, pilota della scuderia Mite, la quale ha vinto la coppa di primo posto per auto storiche, secondo posto auto moderne… è stato un nuovo successo!» racconta Pozza. Prossime discipline coinvolte: golf e sci. Per la prima è attivo Roberto Regosa, golfista e volontario Uici: «Sto organizzando per la prima settimana di ottobre a Castrezzato un torneo dove vorrei partecipassero 40 squadre con 40 ipovedenti o ciechi accompagnati da 80 persone senza problemi di vista», illustra. Per lo sci invece, spiega Foglio: «Un’amica che ha un negozio di articoli sportivi a Villa Carcina e che è istruttrice di sci per non vedenti ci ha proposto di organizzare una proposta di sci a Borno per la prossima stagione. Ovviamente siamo già in movimento!».

Articolo pubblicato su “BresciaOggi”, il 29 Luglio 2019

Genova – Segreteria telefonica del 29 luglio 2019

I nostri uffici sono aperti al pubblico lunedì e mercoledì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 17.45; martedì, giovedì e venerdì dalle 9 alle 14.45

I nostri uffici saranno chiusi da lunedì 12 a venerdì 16 agosto per riprendere la regolare attività da lunedì 19 agosto.

In tale periodo, per richieste di servizi di accompagnamento dei volontari in servizio civile, solo in caso di emergenze, contattare con almeno 24 ore di preavviso il Presidente Sezionale Giuseppe Franco Pugliese al cellulare 348 34 10 580.

Ricordiamo che i servizi di accompagnamento prestati dai volontari coordinati dalla Consigliera Ornella Tarantino possono essere richiesti, con almeno due giorni di preavviso, al numero telefonico 338 16 95 099 dal lunedì al venerdì: si raccomanda di rispettare l’orario fissato per effettuare tali richieste che va dalle ore 11:00 fino alle ore 13:00.

Si ricorda che tutte le attività della Sezione, compresi i servizi di accompagnamento, si intendono sospese in caso di qualsiasi tipo di allerta meteorologica e rinviate a data che verrà successivamente comunicata; in caso di allerta rossa l’ufficio sarà chiuso.

La socia Cinzia Mongini conduce, a titolo gratuito, colloqui individuali di counselling rivolti ai soci della Sezione ed ai loro familiari; per maggiori informazioni e richieste della prestazione telefonare in Sezione durante l’orario d’ufficio oppure direttamente alla socia Cinzia Mongini al numero 349 53 61 505 in orario pomeridiano.

Comunichiamo che a causa dell’introduzione della fattura elettronica la Sezione è impossibilitata a continuare il servizio di assistenza ai soci nei pagamenti telematici mediante carta prepagata intestata all’associazione.

Si informa che il Consiglio Sezionale ha ribadito, con Delibera n. 37 del 15 luglio scorso, che il rimborso ai soci delle spese di viaggio in ragione di 5 euro per la partecipazione alle attività sezionali faceva parte di un’iniziativa da tempo conclusasi; si conferma pertanto che la Sezione attualmente non rimborsa ai soci alcuna spesa di viaggio, in ragione di nessuna quota, per la partecipazione alle iniziative sezionali.

In conseguenza dell’aggiornamento delle convenzioni tra Comune di Genova e Cooperativa Radio Taxi e tra Unione e Radio Taxi, si rende necessario che i soci che utilizzano i servizi della cooperativa con tariffe convenzionate ripresentino domanda di calcolo della tariffa in convenzione sui percorsi d’interesse; si invitano quindi tali soci a contattare al più presto la Sezione per perfezionare la loro posizione e continuare ad usufruire delle tariffe agevolate dei servizi Radio Taxi.

Si rende noto che è possibile rinnovare il tesseramento all’associazione per l’anno 2019 presso l’ufficio di Via Caffaro 6/1 nell’orario di apertura al pubblico; anche quest’anno la quota ordinaria è di 50 euro, la quota ridotta riservata ai minorenni ed agli anziani ospiti ricoverati all’Istituto David Chiossone è di euro 10,50; chi volesse versare la quota associativa tramite trattenuta mensile sulla pensione, può sottoscrivere l’apposita delega presso la sede di Via Caffaro, previo appuntamento.

Nell’ambito delle iniziative 2020 per la celebrazione del Centenario dell’Unione verrà realizzata una speciale medaglia commemorativa in oro, in argento e in bronzo. La medaglia commemorativa in oro sarà acquisibile al costo di 1.400 euro, quella in argento al costo di 40 euro e quella in bronzo al costo di 30 euro: gli interessati possono ordinare fin da ora la medaglia desiderata presso l’ufficio di Via Caffaro 6/1 a Genova.

Il prossimo aggiornamento della segreteria sarà registrato lunedì 2 settembre 2019, salvo in caso di notizie di particolare interesse in funzione delle quali la segreteria sarà opportunamente aggiornata anche nel mese di agosto.