U.I.C.I. Catania – Giornata nazionale del Braille 2025

Autore: Simonetta Cormaci

Ci siamo lasciati da poco alle spalle la Giornata del Braille, giornata che ha assunto un maggior rilievo in quanto si associavano altri due ricorrenze precisamente il Bicentenario della nascita del codice di letto/scrittura Braille e i cento anni dalla pubblicazione del primo testo di pedagogia speciale “Ragazzi ciechi” ad opera di Augusto Romagnoli. Per tale ragione abbiamo voluto organizzare un Convegno e, lieti e orgogliosi dell’attenzione ricevuta dal mondo accademico e dalle istituzioni, proveremo a condividere un resoconto dell’evento svoltosi appunto il 21 febbraio a Catania presso l’Aula Magna del Rettorato dell’Università degli studi della nostra città.

Il Convegno si è aperto con i saluti istituzionale e accademici e della Presidente Rita Puglisi. Qui vorremmo riportare alcune riflessioni espresse e condivise che hanno attraversato i numerosi interventi di docenti universitari, Dirigenti scolastici, Tiflologi ed esperti di pedagogia e didattica avvicendatisi nel corso del convegno.

Naturalmente la prima considerazione riguarda il Braille. Unanimemente si concorda che il Braille è stata una grande invenzione rivoluzionaria che ha cambiato le vite di tante persone cieche nel mondo. Il grande messaggio e valore insuperato, lanciato un giorno da Louis Braille con il suo codice, ha permesso e permette di studiare, conoscere la realtà, integrarci, recuperare dignità e diritti di cittadinanza.

Di conseguenza i processi di inclusione sono stati ampiamente valutati; in particolare hanno rappresentato il focus dell’intervento della professoressa Paolina Mulè, docente di Pedagogia Speciale e Direttrice dei corsi TFA la quale ha descritto l’importanza delle ricerche scaturite dal lavoro pedagogico e didattico che si svolge nei suoi corsi con ricadute beneficamente inclusive sui destinatari finali dell’insegnamento ossia bambine e bambini, ragazze e ragazzi con disabilità nelle nostre scuole.

A seguire il professore Stefano Salmeri, docente di Pedagogia generale e sociale presso l’Università Kore di Enna, ha ricordato la figura di Augusto Romagnoli, grande innovatore sulle metodologie pedagogiche e didattiche, il cui trattato di Pedagogia speciale “Ragazzi ciechi” ha compiuto un secolo rimanendo attuale nei suoi principi cardine come l’importanza di garantire a tutte e tutti l’istruzione con opportuni e adeguate metodologie.

Gli interventi, scanditi dalla conduzione della giornalista Sarah Donzuso e del tiflologo Leonardo Sutera Sardo, sono proseguiti con la testimonianza di Simona Perni, dirigente scolastica dell’istituto comprensivo “Di Guardo – Quasimodo”, donna fortemente impegnata sul lavoro di inclusione, insieme con il corpo docente e l’intero personale, in una scuola situata in un quartiere problematico.

Si è riflettuto pure sulla fondamentale importanza dell’insegnamento del Braille fin dalla più tenera età; infatti nel tempo della scuola primaria i bambini hanno bisogno di confrontarsi con il testo scritto per imparare la grammatica e riconoscere come sono scritte le lettere, le parole e come è costruita la frase. Ecco perché il codice Braille ha un ruolo insostituibile nel percorso formativo; senza tale percorso sottrarremmo alla persona uno strumento cognitivo di fondamentale importanza.

Ci viene da commentare che la grande novità del Braille è la sua grande versatilità che ha permesso, nel tempo, che il codice basico si adattasse a nuove modalità di utilizzo adeguandosi di volta in volta a strumenti e dispositivi per l’autonomia e l’inclusione.

Non è mancato un contributo sull’importanza della cultura e dell’arte alle quali accedere proprio grazie a tecniche e ausili che rendono fruibile il sapere e le varie espressioni artistiche alle persone non vedenti.

Tutto questo ci è stato descritto dalla Professoressa Germana Barone, Direttrice del Museo dei Saperi e delle Mirabilia Siciliane situato presso il Palazzo centrale dell’Università di Catania; grazie a un attento e sensibile lavoro di adattamento con percorsi accessibili, modellini e QR code i Musei dell’Università sono stati resi molto più fruibili e a fine giornata è stata offerta una interessante visita dimostrativa al pubblico partecipante.

Sullo stesso argomento ha trovato spazio anche l’esperienza del Polo tattile museale della Stamperia Regionale Braille rappresentato dal suo Presidente Vincenzo Gueli. Il polo tattile museale ospita modelli di opere artistiche locali e estere e dà la possibilità di vivere tante esperienze sensoriali al suo interno.

Proseguendo è stata ricordata la figura di Louis Braille con l’intervento di Gianluca Rapisarda, Dirigente scolastico del Liceo Scientifico “Galileo Galilei” di Catania, il quale ha tradotto dal francese una parte del suo epistolario dandoci così l’opportunità di scorgere la vita di questo grande inventore – benefattore dell’umanità nella sua vicenda umana.

Abbiamo avuto anche il collegamento con la Professoressa Alessandra Servidori, Componente Comitato interministeriale Diritti Umani, che ha molto apprezzato il contenuto del Convegno ribadendo la piena e pari dignità di ogni persona sia pure con disabilità o vulnerabilità, le sue parole hanno permesso di riflettere sui principi etici di universalità e dignità che stanno alla base del quotidiano impegno di tanti addetti ai lavori.

Ugualmente gradito e apprezzato il contributo del professore Francesco Alberto Comellini, Componente del Comitato Tecnico Scientifico dell’Osservatorio Permanente sulla Disabilità OSPERDI, che ha descritto il lavoro del l’Osservatorio…

Ultimo ma non ultimo in vari interventi è stato rappresentato l’importante lavoro del nostro ambulatorio oculistico di prevenzione dal direttore dottor Carlo Rapisarda e del Centro di riabilitazione di cui hanno esposto i servizi la Direttrice dottoressa Agata Messina e alcuni terapisti (ortottista, logopedista, fisioterapista). Il Centro di riabilitazione, aperto a persone con minorazioni visive e aggiuntive, è un importantissimo punto di riferimento sul territorio e oltre. Infatti, grazie alla competenza dei professionisti che vi lavorano e alla cura e accoglienza che sono sempre riservate ad ogni paziente, richiama famiglie anche da altre province e rappresenta un settore purtroppo crescente dell’utenza dell’UICI.

Proprio su questo ultimo aspetto e cioè sulla nostra utenza con pluridisabilità, abbiamo potuto arricchirci con l’intervento della Professoressa Fiorella Messina Quinn, in collegamento dagli Stati Uniti, Docente, Esperta di comunicazione aumentativa alternativa e Tecnologie Assistive, collaboratrice di Leonardo Ausili online.

Di tale argomento si è discusso nel pomeriggio durante due workshop di approfondimento e del dibattito conseguitone moderato dal Direttore della Stamperia regionale braille, Antonio Tringali, sempre attento al tema di una accessibilità universale e impegnato nel lavoro della Stamperia in continua evoluzione tecnologica.

Infine, la Presidente Rita Puglisi ha informato sulle ultime iniziative che vedono l’UICI di Catania punto di attrazione e interazione di importanti progetti medico-scientifici come la nascita di una Banca per i trapianti della cornea e l’avvio di un Polo di ricerca sulle malattie rare con particolare interesse all’indagini diagnostiche infantili. Tali progetti hanno già riscosso l’interesse e la partecipazione entusiasta del mondo medico e di centri di eccellenza.

In conclusione possiamo dire di aver vissuto una giornata densissima che ha posto grande attenzione sul Braille e i suoi sviluppi a supporto della disabilità visiva, garantendo conoscenza, autonomia e inclusione indispensabili per formare cittadini e cittadine consapevoli, persone portatrici di diritti, risorse autentiche che possano a pieno titolo impegnarsi nella società di oggi, di domani, di ogni tempo.

U.I.C.I. Vibo Valentia – Giornata Nazionale del Braille

CON GLI STUDENTI DELL’ISTITUTO INDUSTRIALE DI VIBO VALENTIA

E’ accertato che la conoscenza eviti l’errore, o quantomeno lo riduca, così com’è da sempre acclarato che il sapere vada divulgato per divenire, com’è giusto che sia, “patrimonio di tutti e fondamento di crescita”. Pienamente consapevole di ciò ed avendone sperimentato i buoni frutti, l’U.I.C.I. di Vibo Valentia ha proseguito in tale direzione anche in occasione della diciottesima edizione della Giornata Nazionale del Braille, istituita con legge dello Stato n. 126 del 3 agosto 2007 per promuovere la diffusione dell’omonimo sistema di lettura e scrittura, ricordare la figura del suo geniale ideatore e, più in generale, sensibilizzare la società civile sul tema della disabilità visiva. In sostanza, una Giornata che ha raggiunto la maggiore età e che continua a far riflettere su una storia di libertà e riscatto, ma anche una Giornata che si evolve e fa evolvere il territorio, al punto che a Vibo scaturisce la richiesta di condividerla con l’U.I.C.I. da parte di una docente e della sua classe.  La docente è   Anna Mandarano           e la classe una quinta dell’Istituto Industriale. Ma attenzione, il 21 Febbraio celebrato da un bel gruppo di giovani presso la sala meeting dell’Unione non è stato un incontro di partecipazione passiva degli studenti e di semplice illustrazione dei sistemi tradizionali e tecnologici di comunicazione per ciechi e ipovedenti, ma il punto di partenza di un cammino che, a breve, proseguirà attraverso il concreto coinvolgimento dei giovani che, a scuola, realizzeranno degli audiolibri per persone con difficoltà di lettura e trasformeranno l’orto che stanno coltivando presso il loro istituto in un percorso sensoriale, non appena dirigenti e soci dell’Unione ricambieranno la visita ricevuta.

E’ proprio vero, quindi, che la Giornata Nazionale del Braille non ha raggiunto la maggiore età solo anagraficamente parlando, ma i fatti dimostrano che perseverare nel bene non può che produrre altro bene e questo ci spinge a fare sempre più e meglio, nonostante le salite e le spine che sappiamo facciano parte di ogni rosa.          

U.I.C.I. Catanzaro – Giornata Nazionale del Braille 2025

Concerto al buio

“Dovremmo essere tutti ciechi per essere persone migliori.”

Questa è una delle tante riflessioni emerse a conclusione dell’intenso evento tenutosi presso il Palazzo Stella di Catanzaro, organizzato dall’UICI di Catanzaro per celebrare la XVIII Giornata Nazionale del Braille sancita dal Parlamento Italiano con la L. 126/2007.

L’occasione è stata il Concerto al buio, realizzato presso il Conservatorio di Studi Musicali “Tchaikovsky”, e ha inaugurato le attività del Festival del Sociale. Un’idea fortemente voluta dalla Presidente Luciana Loprete, che ha permesso a circa 40 ospiti, tra cittadini e autorità quali il Prefetto di Catanzaro Dott. Castrese de Rosa, il Comandante prov.le dei Carabinieri Colonnello Giuseppe Mazzullo, il Sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita, la Prof.ssa Maria Francesca Mazzei delegata dell’USR Calabria, la Prof.ssa Marianna Mauro delegata dal Rettore dell’UMG, la Dott.ssa Antonietta Santacroce Sovraintendente della Fondazione Politeama di Catanzaro, Il Dott. Francesco Abbonante medico stimato ed il Prof. Franco Cimino noto scrittore si sono immersi per quasi due ore nel mondo della cecità.

L’evento si è aperto con l’intervento della Presidente Loprete che, affiancata dal suo staff e dai volontari, ha illustrato una serie di ausili tiflodidattici e tifloinformatici. L’obiettivo era sensibilizzare il pubblico sull’importanza degli strumenti giusti affinché le persone non vedenti, prive solo della vista ma non delle capacità, possano affermarsi professionalmente in ogni settore, compreso quello artistico.

Dopo alcune brevi raccomandazioni, gli ospiti sono stati accompagnati in una sala completamente oscurata. Qui, pochi minuti dopo, sono stati avvolti dalla grazia e dalla straordinaria professionalità dei Maestri Concetta Loprete e Canio Fidanza. Come da programma, i brani eseguiti, hanno abbracciato al repertorio spaziando dal barocco, al classico, al romantico, fino ad arrivare alla musica contemporanea regalando un turbinio di emozioni e dimostrando il potere della musica anche in assenza della vista.

Un concerto particolarmente toccante, grazie alla maestria con la quale i Maestri Concetta Loprete, maestro in pianoforte ed organo e docente di musica con una carriera concertistica di alto profilo e il Maestro Canio Fidanza laureato con lode in Clavicembalo, Pianforte, Organo e composizione anch’esso con una carriera concertista d’altissimo profilo e collaborazioni con teatri come il San Carlo di Napoli, sono riusciti a coinvolgere i presenti facendo dimenticare con la loro leggiadria l’oscurità che imperversava.

Dal canto suo, la Presidente Loprete ha rivolto un appello ai presenti:

“Prestiamo attenzione, perché la cecità è sì un ostacolo, ma può anche diventare uno stimolo per affermarsi in ogni campo. Studio, dedizione e passione sono fondamentali: basti pensare alla difficoltà di imparare ed eseguire brani dovendo utilizzare una metodologia diversa e più complessa rispetto ad uno spartito classico con il quale la vista può avere un riscontro immediato. Dietro ogni esecuzione di questo livello c’è uno studio e una perseveranza fuori dal comune. Tutto ciò lo dobbiamo anche al genio di Louis Braille che con il suo sistema universale ancora oggi dà la possibilità ai ciechi di tutto il mondo di affacciarsi alla cultura ed all’istruzione. Braille ha rappresentato e rappresenterà per tutti i disabili visivi il fautore del nostro futuro”

Infine, ha ringraziato calorosamente tutti i partecipanti, auspicando che in futuro anche chi ha scelto di non prendere parte all’evento possa ricredersi. Perché solo vivendo certe esperienze si può realmente comprendere cosa significhi affrontare determinate condizioni di vita.

U.I.C.I. Piemonte – Giornata Nazionale del Braille 2025

Braille: tradizione e innovazione per un futuro inclusivo

Ha quasi duecento anni, ma ha la vivacità di un ragazzino ed è una vera forza della natura. Conosce un’infinità di lingue (matematica e musica comprese) e se la cava benissimo con le nuove tecnologie. Per lui l’inclusione non è una teoria, ma è questione quotidiana, concretissima, da toccare letteralmente con mano. Parliamo del codice Braille, il sistema a punti in rilievo che consente alle persone cieche di leggere, di scrivere, di accedere in autonomia allo sterminato mondo del sapere. In occasione della XVIII Giornata Nazionale del Braille, sabato 22 febbraio (dalle 9.30 alle 12.30), nell’aula magna del Liceo D’Azeglio (via Parini 8, Torino), l’UICI (Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti) del Piemonte ha organizzato un incontro di riflessione e dialogo. Non una celebrazione ingessata e formale, ma, al contrario, un’occasione per condividere esperienze di vita e per ripercorrere una storia – quella del Braille e del suo geniale inventore, Louis Braille appunto, un adolescente irrequieto e capace di sognare in grande – che ancora oggi sorprende e incoraggia. L’invito dunque non è stato rivolto solo agli addetti ai lavori (docenti, educatori, familiari di persone con disabilità visiva), ma a tutti i cittadini. 

Durante la mattinata, i partecipanti hanno potuto scoprire l’utilità e l’importanza del codice Braille come mezzo per crescere, studiare, informarsi, lavorare, coltivare le proprie passioni. «Tra le testimonianze più significative – sottolinea Daniela Floriduz, vicepresidente UICI Piemonte e referente per l’istruzione – c’è stata quella di due scuole primarie della Provincia di Cuneo, dove, in due classi frequentate da altrettanti bimbi non vedenti, tutti gli alunni hanno imparato il Braille. È un bellissimo segno di inclusione, che penso racconti bene il senso e il valore di questa giornata».

«Nell’era del web, degli smartphone e dell’intelligenza artificiale, il Braille non è da mandare in soffitta – prosegue Floriduz – Anzi, nel tempo questo codice ha dimostrato una straordinaria adattabilità, che gli consente di convivere benissimo con le nuove tecnologie. Smettere di insegnarlo ai bambini con disabilità visiva significherebbe condannarli a una forma di analfabetismo».

«Il problema è che, spesso, chi dovrebbe insegnare il Braille, è il primo a non conoscerlo. Penso, in particolare, agli insegnanti di sostegno. Non è una loro negligenza, ma una lacuna nei programmi ministeriali, che purtroppo prevedono pochissime ore per una materia così preziosa, ma anche così specifica. Ecco perché occasioni come questa sono fondamentali – conclude la vicepresidente UICI Piemonte – Realtà come la nostra offrono anche opportunità formative, ma serve l’impegno di tutti. Dobbiamo lavorare insieme per il bene delle persone con disabilità visiva, perché padroneggiare il Braille significa, oggettivamente, avere una marcia in più».

U.I.C.I. Sicilia – Giornata Nazionale del Braille 2025

Gli studenti degli istituti superiori Pareto-Einaudi e Damiani Almeyda-Crispi di Palermo, con quelli dell’Istituto dei ciechi Florio-Salamone di Palermo, sono stati, con le loro testimonianze di vita vissuta, tra i protagonisti della Giornata del Braille organizzata nell’auditorium Morvillo dello stesso Istituto dei ciechi, confermando la straordinaria importanza dello studio e degli strumenti che rendono la Cultura accessibile anche ai disabili visivi.

Racconti venuti non soltanto dai giovanissimi non vedenti e ipovedenti, ma anche, per esempio, dei loro compagni di classe, che hanno sottolineato come la presenza di disabili nella scuola rappresenti un arricchimento per tutti sotto il profilo culturale e umano. È stato ribadito come il Braille non sia semplicemente un codice di scrittura e lettura che utilizza i sei puntini in rilievo per rappresentare alfabeti, numeri e simboli, ma il superamento di limiti e barriere.

La giornata, organizzata dallo stesso Istituto dei ciechi, dal Consiglio regionale dell’Uici, dalla Stamperia Braille di Catania e dal centro per cani guida Helen Keller di Messina, si è aperta con i saluti delle istituzioni, poi diversi relatori hanno parlato nei dettagli anche degli strumenti più moderni che permettono ai disabili visivi di accedere all’istruzione e alla cultura.

Dal canto suo, il presidente dell’istituto dei ciechi e dell’Uici Palermo, Tommaso Di Gesaro, ha sottolineato la bellezza e l’importanza di fare le cose insieme.

“Abbiamo voluto creare in questa giornata – ha detto infatti – il senso di comunità unendo i nostri ragazzi agli studenti di altre scuole della città”.

La presidente dell’Uici regionale, Francesca Oliveri ha sottolineato che “Il Braille, una meravigliosa conquista dell’Umanità, ha cambiato la vita di milioni di persone: grazie a questo strumento noi non vedenti siamo uomini e donne libere, cittadini attivi, parte integrante della comunità che cresce e che guarda al futuro”.

Presente alla Giornata del Braille anche l’assessore regionale alla Famiglia, Politiche sociali e Lavoro, Nuccia Albano che ha sottolineato l’importanza del sistema di scrittura “perché non è solo un mezzo per accedere all’informazione ma un ponte verso l’inclusione sociale e professionale: nessuno deve restare indietro e il soggetto più fragile deve avere gli strumenti per partecipare alla vita comunitaria”.

Soddisfatto l’assessore regionale all’Istruzione e alla Formazione professionale, Mimmo Turano: “Abbiamo lavorato e siamo riusciti a raggiungere tanti obiettivi nell’interesse dei ragazzi non vedenti”. A Turano la Stamperia Braille ha donato un quadro tattile, la riproduzione del Cristo Pantocratore, che l’Assessore ha detto di avere apprezzato molto.

Tra le altre autorità, i deputati dell’Ars Vincenzo Figuccia e Mario Giambona e, in rappresentanza del Comune di Palermo, l’assessore comunale alle Attività sociali, Rosi Pennino, che ha sottolineato: “Lo strumento della Comunicazione è tra i più importanti nel vasto panorama della disabilità e il Braille è fondamentale perché permette di creare una comunità universale”.

Durante il convegno da registrare gli applauditi interventi dei presidenti della stamperia regionale Braille, Vincenzo Gueli e del centro regionale Helen Keller, Giuseppe Vitello, ma anche della coordinatrice del Gruppo di lavoro regionale Uici, Rita Puglisi.

Tra le relazioni quelle della psicologa dell’istituto dei ciechi, Giovanna Virga, del docente di informatica Braille Antonio Miciotto e la tiflologa della Federazione nazionale delle Istituzioni pro-ciechi, Maria Concetta Cusimano.

La giornata si è conclusa con un monologo scritto e interpretato dalla giovane Giorgia Lo Voi, accompagnata al pianoforte dal maestro non vedente Antonino Martorana che ha commosso e appassionato il pubblico.

Inaugurazione dell’esposizione “Leggere il mondo con le dita. I 200 anni del Braille”

Il Ministro Valditara e il Presidente Barbuto inaugurano al MIM l’esposizione “Leggere il mondo con le dita. I 200 anni del Braille”

Alla vigilia della Giornata nazionale del Braille, presso la Biblioteca del MIM, il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha inaugurato l’esposizione “Leggere il mondo con le dita. I 200 anni del Braille”, dedicata al bicentenario del sistema di scrittura per ciechi. Al suo fianco, il Presidente dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, Mario Barbuto, in un evento che ha celebrato anche i 100 anni della rivista per bambini ciechi curata dall’UICI, il Gennariello.

“Celebrare il bicentenario del Braille significa riconoscere il valore di uno strumento essenziale per l’accesso alla conoscenza da parte di chi ha disabilità visive”, ha dichiarato il Ministro, “e questa inaugurazione rappresenta un’occasione per riflettere sull’importanza dell’inclusione scolastica, perché l’accesso allo studio da parte degli studenti con disabilità è un pilastro essenziale della nostra azione ministeriale: investire nella formazione degli insegnanti e nel potenziamento del sostegno scolastico, significa costruire un futuro in cui il diritto allo studio sia garantito a tutti”.

“Un’iniziativa che ricorda i 200 anni di uno strumento capace di consentire a una categoria numerosa e significativa di persone di uscire dall’analfabetismo e possedere quello che è il dono più grande consegnato agli esseri umani, la scrittura, la lettura, l’alfabeto”, ha dichiarato il Presidente Barbuto. “200 anni in cui abbiamo compiuto un lungo percorso che ha portato molti di noi ai vertici della società civile, nella politica, nella scienza, nella cultura”, ha proseguito, “a dimostrare che, quando vengono forniti i mezzi, create le condizioni e realizzate le possibilità, i percorsi dell’inclusione sono davvero praticabili. Sono quattro le statue che si presentano sul frontone di questo Ministero, simboli della Scienza, della Filosofia, dell’Educazione e dell’Arte: tutte quelle sfere dell’attività umana che ci rendono migliori e alle quali anche le persone non vedenti e ipovedenti possono partecipare a pieno titolo”.

Presenti all’inaugurazione tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione della mostra e gli alunni di due istituti scolastici che hanno visitato per primi l’esposizione e sperimentato i laboratori dedicati al Braille.

Da sinistra il Direttore della Biblioteca Pierpaolo Ianni, il Presidente UICI Mario Barbuto e il Ministro Valditara
La tiflologa Elisabetta Franchi insieme al Ministro Valditara e al Presidente UICI Mario Barbuto

U.I.C.I. Enna – Giornata Nazionale del Braille

Autore: Anna Buccheri

Lunedì 17 febbraio 2025 per la Giornata Nazionale del Braille presso l’Istituto Comprensivo “F.P. Neglia-N. Savarese” di Enna, le classi prime e la seconda A della Scuola Secondaria di Primo Grado hanno incontrato nella dimensione del dialogo Stefano Salmeri dell’Università di Enna Kore, Santino Di Gregorio e Maria Martelli Presidente e Socia dell’UICI di Enna, tre rappresentanti della Lega del Filo d’Oro sede di Termini Imerese (PA).

La Dirigente Scolastica, Professoressa Maria Filippa Amaradio, ha indicato come prioritario l’obiettivo dell’inclusione di tutti al di là delle difficoltà/potenzialità di ognuno, rilevando l’importanza della condivisione e del rispetto reciproco, elementi che aiutano a crescere. Ha salutato quindi i Relatori, i Docenti delle classi coinvolte (I A, I B, I C, I D e II A) e i genitori dell’alunna con disabilità visiva frequentante la scuola.

La Professoressa Rosa Termine ha presentato il Progetto “Occhi sulle dita” che la scuola sta svolgendo per far conoscere agli alunni e alle alunne la disabilità visiva e il Braille.

Il Professore Stefano Salmeri ha sostenuto con forza che l’inclusione richiede una crescita personale. Il rapporto con insegnanti/genitori/educatori è importante, ma quello con i compagni/coetanei è fondamentale perché i compagni/coetanei sono motore e spinta per l’inclusione. Ha ricordato che quest’anno si festeggiano i 200 anni del sistema di letto-scrittura Braille. L’importante infatti è leggere, non importa se con le mani o con gli occhi. Il Braille inoltre permette di collegare le parti del cervello per il principio della multimodalità e quindi non è solo strumento di cultura.

Il Presidente UICI di Enna Santino Di Gregorio ha sottolineato il valore della solidarietà, ha fatto un excursus legislativo relativo all’inclusione scolastica degli alunni con disabilità sensoriale, ha rimarcato l’importanza che hanno avuto gli Istituti per l’educazione di ciechi e ipovedenti, e ha ricordato la legge n. 126 del 3 agosto 2007 che ha istituito la Giornata nazionale del Braille. Ha osservato che ci vuole una società più sensibile, ma soprattutto più preparata e accogliente. Ha infine lanciato l’ormai consueto Concorso rivolto agli studenti che devono produrre un elaborato sulla disabilità visiva. Sono previsti un primo, un secondo e un terzo classificato a cui andranno rispettivamente come premio un buono di 150, 100 e 50 euro.

L’insegnante Maria Martelli ha parlato della sua esperienza prima come allieva e poi come insegnante elementare dell’Istituto “Ardizzone Gioeni” di Catania, avendo frequentato l’Istituto Magistrale a Catania e la Scuola di Metodo a Roma. Ha illustrato le principali tecniche di insegnamento con i bambini con disabilità visiva e alcuni dei sussidi fondamentali per l’apprendimento come il Casellario Romagnoli, il cubaritmo, la tavoletta Braille e la dattilobraille, mettendo in risalto che se non si interviene in modo precoce, si accumulano ritardi e carenze non sempre recuperabili.

Il Dottor Marco Spilotri, Direttore della Sezione di Termini Imerese della Lega del Filo d’Oro, ha ricordato che la Lega è nata nel 1964 per volontà di Sabina Santilli e ospita non solo persone sordo-cieche, occupandosi per lo più di disabilità complesse comprendendo la Disabilità Intellettiva, con un’età mentale media di 4-5 anni. I ragazzi sono presi in carico in modo globale (sanitario, neuropsichiatrico, educativo, riabilitativo) e in regime residenziale. Gli obiettivi perseguiti sono naturalmente commisurati all’età della persona e quindi cambiano man mano nell’ottica del lifelong learning. Fondamentale è fare Rete con il territorio e con tutte le altre realtà che a vario titolo agiscono nell’ambito della disabilità, condividendo competenze e metodologie e in un continuo confronto. Ha consegnato quindi alla classe dell’alunna con disabilità visiva una lettera della Sede di Osimo in cui si ringraziano gli alunni per la disponibilità dimostrata a supportare i ragazzi con disabilità visiva.

Il Dottor Giovanni Visalli, Tecnico di Orientamento e Mobilità della Lega del Filo d’Oro, si è soffermato sull’importanza dell’autonomia personale e della capacità di muoversi negli spazi conosciuti per affrontare le barriere quotidiane che non sono soltanto quelle architettoniche, rilevando che per operare in questa direzione è necessario il lavoro di équipe.

La Dott.ssa Enza Federico, educatrice della Lega del Filo d’Oro, ha spiegato che la Sezione di Termini Imerese ha un Centro diurno che ospita otto ragazzi e svolge un lavoro di Rete centrato sul potenziamento dell’indipendenza e della comunicazione. A proposito di comunicazione, ha specificato che ne vengono utilizzate tre tipologie: una oggettuale (non essendo sempre possibile usare il Braille), una pittografica e la LIS.

A conclusione dell’incontro, la Professoressa Termine ha invitato i ragazzi e le ragazze che hanno partecipato al Progetto “Occhi sulle dita” a illustrare i lavori svolti (poesie, riflessioni, lettere) e a raccontare la vicenda narrata nel graphic novel Anna dei miracoli, che i ragazzi hanno letto. Ad ognuna delle cinque classi coinvolte nel Progetto è stato consegnato un Attestato di merito da appendere in aula.

U.I.C.I. Catanzaro – Giornata Nazionale del Braille – “Concerto al Buio” presso il Palazzo Stella

Il 21 febbraio 2025, alle ore 17:00, presso Palazzo Stella a Catanzaro, si terrà il Concerto al Buio, evento straordinario organizzato dall’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Catanzaro in collaborazione con il Conservatorio Statale di Musica “Tchaikovsky”. L’evento si inserisce all’interno del Festival del Sociale promosso dalla Life Communication e celebra la Giornata Nazionale del Braille, un’occasione importante per sensibilizzare il pubblico sull’inclusione e sulla cultura delle persone con disabilità visiva cosi come sancito anche dalla l’ 126/2007.

L’esperienza sarà completamente immersiva poiché prima del concerto previsto per le ore 17.30 i partecipanti saranno accompagnati in un percorso di conoscenza degli ausili tiflodidattici e tifloinformatici ad uso delle persone cieche mentre successivamente il pubblico verrà avvolto dall’oscurità totale, per riscoprire la musica in una dimensione più profonda e pura, lasciandosi guidare esclusivamente dai suoni e dalle emozioni. In questo contesto, l’assenza della vista diventa un’opportunità per concentrarsi sull’armonia delle note e sulla potenza espressiva della musica.

A rendere ancora più speciale il concerto saranno i maestri Concetta Loprete e Canio Fidanza, due pianisti ciechi, professionisti e laureati al Conservatorio San Pietro a Maiella di Napoli, che eseguiranno un repertorio selezionato di musica classica. Attraverso la loro sensibilità artistica e tecnica, trasmetteranno al pubblico tutta la forza evocativa della musica, dimostrando come il talento e la passione possano superare i limiti che spesso ci poniamo.

Il Concerto al Buio non è solo un’esperienza musicale, ma un’iniziativa che mira a promuovere la consapevolezza sulle sfide quotidiane affrontate dalle persone con disabilità visiva. È un’opportunità per abbattere pregiudizi e vivere un momento di autentica condivisione, dove la musica diventa un linguaggio universale che non divide ma che unisce tutti. Ha dichiarato il Presidente dell’UICI Luciana Loprete – che ha voluto inoltre ringraziare la direttrice del Conservatorio Prof.ssa Valentina Currenti per aver sposato l’iniziativa rendendo disponibili i locali della Stella.

L’evento è gratuito, ma è consigliata la prenotazione, data la limitata disponibilità di posti.

U.I.C.I. Torino – Giornata Nazionale del Braille

Domani, venerdì 21 febbraio, si celebra la Giornata Nazionale del Braille, il codice a punti in rilievo che consente alle persone cieche di leggere, scrivere, accedere allo sconfinato universo del sapere.

Per l’occasione, la Città di Torino e le Biblioteche Civiche Torinesi hanno ideato l’iniziativa “Toccare per leggere”, un ricco programma di appuntamenti a tema, organizzato in collaborazione con la nostra sezione UICI (Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti) di Torino e con le associazioni APRI (Associazione Pro Retinopatici e Ipovedenti) e ConTatto.

Toccare per Leggere: dal 17 al 22 febbraio sei giorni a tu per tu con il Braille nelle Biblioteche civiche torinesi

La Giornata Nazionale del Braille si celebra annualmente il 21 febbraio, quale momento di sensibilizzazione dell’opinione pubblica, in coincidenza con la “Giornata mondiale della difesa dell’identità linguistica” promossa dall’Unesco.

Nel 200° anniversario dell’ideazione del sistema Braille, le Biblioteche civiche torinesi e il Servizio Disabilità Sensoriali della Città di Torino promuovono la ricorrenza attraverso la seconda edizione del programma Toccare per Leggere, una settimana di attività e iniziative organizzate insieme alle sezioni territoriali dell’U.I.C.I. – Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti e dell’A.P.R.I. – Associazione Pro Retinopatici e Ipovedenti, in collaborazione con l’Associazione ConTatto.

Dal 17 al 22 febbraio le Biblioteche civiche torinesi e la sede della Biblioteca Braille della Città di Torino in via Nizza 151 ospiteranno punti informativi, letture, laboratori e incontri con le scuole, per promuovere e far conoscere il sistema Braille.

L’appuntamento saliente del programma avrà luogo nella giornata del 21 febbraio, presso la Biblioteca civica Centrale di via della Cittadella 5 dalle ore 16 alle 18 (ingresso libero) con un pomeriggio dedicato alla storia e all’attualità del Braille con una particolare attenzione alla notazione musicale. Il sistema ideato da Louis Braille, musicista egli stesso, consente infatti l’accesso alla notazione musicale da parte delle persone con disabilità visiva, permettendo di leggere con il tatto tutti gli elementi di uno spartito.

Dopo i saluti istituzionali, il pomeriggio del 21 febbraio proseguirà con “Toccare la musica”, dove Marco Bongi (A.P.R.I.) illustrerà il percorso dall’alfabeto allo spartito musicale di Louis Braille e Angelo Panzarea (U.I.C.I.) presenterà il Braille musicale oggi e il fondo della Biblioteca Braille della Città di Torino. Gli interventi saranno intervallati dalle esecuzioni dal vivo per violoncello e chitarra dei musicisti Lorenzo Montanaro e Roberto Turolla. Un’occasione per scoprire come il sistema Braille possa superare ogni barriera e per confermare il ruolo delle biblioteche come luoghi di cultura inclusiva e accessibile.

Vi segnaliamo, in particolare, l’evento “Toccare la musica”, in programma domani, venerdì 21 febbraio (dalle ore 16) alla Biblioteca Civica Centrale (via Cittadella 5, Torino), Dopo i saluti istituzionali, si parlerà di Braille musicale, con interventi intervallati da esecuzioni dal vivo di brani classici.

“Leggere il mondo con le dita. I 200 anni del Braille”

Al MIM un’esposizione in collaborazione con l’Unione italiana ciechi e ipovedenti
Il 20 febbraio inaugurano l’iniziativa il Ministro Valditara e il Presidente UICI Barbuto

In occasione dei duecento anni dall’invenzione del Braille e della prossima Giornata nazionale dedicata a questo sistema di lettura e scrittura, che si celebra il 21 febbraio di ogni anno, il Ministero dell’Istruzione e del Merito organizza un’esposizione straordinaria in collaborazione con l’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti (UICI), che integrerà la mostra permanente di volumi già presente presso la Biblioteca del Ministero. Ai testi in possesso del MIM saranno infatti aggiunti materiali didattici appositamente selezionati dagli archivi storici dell’UICI (fotografie, testi in Braille, libri tattili, strumenti per l’apprendimento della lettura, della scrittura, della musica e di altre discipline).

Un’eccezionale collaborazione che nasce per sensibilizzare adulti e ragazzi sul tema dell’inclusione e per far conoscere ad un largo pubblico, non solo scolastico, un codice, il Braille, che ha rappresentato e rappresenta un prezioso strumento per l’accesso alla conoscenza. Nel 2025 ricorrono anche i 100 anni dalla nascita della rivista in Braille “Gennariello”, di cui la Biblioteca del MIM possiede diversi esemplari, tra cui i primi numeri.

Giovedì 20 febbraio l’iniziativa dedicata al Braille sarà inaugurata con la visita del Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, e del Presidente UICI, Mario Barbuto.
Durante il periodo dell’esposizione sono previsti laboratori didattici con le scuole.

L’esposizione sarà aperta ai visitatori fino al 31 marzo, dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 15:00, previa prenotazione all’indirizzo biblioteca@istruzione.it. Allo stesso indirizzo le scuole possono chiedere informazioni sui laboratori. Per il personale interno l’accesso non richiede prenotazione.

Locandina dell’evento