In arrivo i primi test di accessibilità della “carta del prof”, di Gianluca Rapisarda

Autore: Gianluca Rapisarda

Qualche settimana fa, vi avevo lasciato con i miei tanti e preoccupati interrogativi circa la “presunta” inaccessibilità della nuova “carta del prof” e delle relative modalità di registrazione allo SPID per i docenti con disabilità visiva.
Ebbene, è mio piacere informarvi e per questo li ringrazio sentitamente, che il “preziosissimo” Gruppo di lavoro OSI (Osservatorio siti Internet) dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, magistralmente coordinato da Vincenzo Zoccano e con la competente responsabilità operativa di Massimiliano Martines, recependo immediatamente le richieste dell’I.Ri.Fo.R., effettuerà in questi giorni i primi test di verifica di accessibilità della “card del docente” e dello SPID.
Presto vi documenteremo e daremo conto dei risultati di tali “primi controlli del gruppo OSI dell’UICI ma, con questo articolo, vogliamo preliminarmente precisare che il discorso dell’accessibilità del web ai disabili visivi non dipende solo dalla corretta programmazione e scrittura del sito Internet, ma le variabili che si frappongono possono essere molteplici.
Infatti, come è noto, oggi la tecnologia è in costante mutamento, fondamentalmente per due ordini di ragioni: la prima è legata alla sicurezza intrinseca, che necessita di un aggiornamento continuo, la seconda è legata all’uso di soluzioni sempre nuove ed efficaci, in cui il focus della progettazione si sta spostando verso il mondo del mobile sia esso tablet che smartphone.
Ed ovviamente, tale “vorticoso” cambiamento tecnologico non sta risparmiando neppure la disabilità.
Ne consegue che anche le tecnologie assistive per i minorati della vista (sintesi vocale o screen reader in primis) e la formazione al loro utilizzo devono essere costantemente adeguate, e da ciò non si può prescindere.
Ciò significa che, con il web di oggi, non è più pensabile utilizzare screen readers datati ma è indispensabile usare loro versioni molto recenti ed “updated”.
Solo per fare un esempio, con lo sviluppo dei siti in HTML 5 e un PC con Windows 10, si deve usare Jaws (sintesi vocale più frequente ed adoperata dai ciechi e dagli ipovedenti) dalla versione 17 in poi, ossia le più recenti.
Quanto sopra specificato, deve essere considerata una “condicio sine qua non” per i disabili visivi, al fine di poter utilizzare in maniera corretta le applicazioni  web oggi presenti sul mercato, ivi incluso il servizio SPID.
Per assurdo, i siti delle Pubbliche Amministrazioni(come ad esempio il nuovo Portale della “card del docente”) potrebbero essere “fruibili ed usabili” dai disabili visivi, ma risultare loro inaccessibili, se essi non sono in possesso di software e sintesi vocali aggiornati e di “ultima generazione”.
Va chiarito, inoltre, che lo SPID è solo un sistema di riconoscimento per l’accesso ad altri servizi della Pubblica Amministrazione, i quali devono comunque essere accessibili. In caso contrario lo SPID non potrà essere mai utilizzato dagli insegnanti ciechi ed ipovedenti.
Tornando ai test di verifica di accessibilità dello SPID connesso alla nuova “carta del prof”, gli amici del gruppo OSI dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti intendono seguire le due diverse seguenti fasi:
Fase 1: Alcuni ragazzi del gruppo OSI effettueranno una richiesta di SPID (in alcuni casi anche a pagamento). Quindi verrà prodotto un report in cui saranno indicate le problematiche emerse.
Questa procedura potrebbe essere un punto di partenza, ma si tenga conto che la modalità di richiesta differisce in rapporto all’erogatore del servizio che si sceglie.
Al riguardo, si suggerisce di consultare questo sito: http://www.spid.gov.it/richiedi-spid
Infine, sulla scorta dei risultati ottenuti, sarà necessario attivare un tavolo di lavoro con le quattro aziende che erogano questo servizio (Poste Italiane, Infocert, Tim e Sielt ID).
Durante questa prima fase dei controlli, bisognerà tenere conto dei tempi dell’evasione della richiesta dell’attribuzione dell’Identità Digitale (non conforme per tutti i quattro fornitori) ma, da essa, il gruppo OSI potrà avere certamente un primo input tecnico da cui partire al fine di gestire un approfondimento con i quattro gestori.
Fase 2: La convocazione di un tavolo tecnico tra l’Unione Italiana dei ciechi e degli Ipovedenti con l’Amministrazione scolastica ed i quattro fornitori di servizio SPID, a cui dovranno essere spiegati gli obiettivi di “accessibilità dell’UICI, nell’unico e superiore interesse degli utenti disabili visivi.
Infatti, solo una fattiva sinergia, un confronto costante ed una continua e costruttiva collaborazione tra la P.A. e le associazioni di e per persone con disabilità può far si che le soluzioni adottate sul tema dell’accessibilità anche digitale, da episodiche ed emergenziali, diventino finalmente strutturali, permanenti e, soprattutto, “for all”.

Vediamoci chiaro

La sezione di Napoli dell’U.N.I.Vo.C. (Unione Nazionale Italiana Volontari pro ciechi) ONLUS avvia una campagna di ricerca fondi e sensibilizzazione, per finanziare le spese della sede e di tutte le attività previste per i non vedenti.
La sezione partenopea dell’U.N.I.Vo.C. propone una serie di appuntamenti al buio nella propria sede.
Percorsi multisensoriali al buio!
Persone non vedenti vi accompagneranno in una esplorazione dei sensi.
Il percorso è rigorosamente al buio!
Saranno esaltati tutti i sensi senza l’utilizzo della vista:
TATTO, OLFATTO, UDITO
E PER FINIRE IL BAR AL BUIO ESALTERA’ IL VOSTRO GUSTO!
VEDIAMOCI CHIARO
Nel mese di Marzo 2017 sarà aperto a chiunque voglia fare questa stimolante esperienza.
APPUNTAMENTI : Da lunedì 6 Marzo a sabato 11 Marzo
Ore 9:30/13:30 scolaresche,
Ore 16:00/19:00 per tutti.
Il contributo per le scuole è di € 2,00 a persona; per gli studenti universitari € 5,00 a persona e per gli altri
€ 7,00 a persona.
Il contributo è comprensivo di consumazione.
La prenotazione è da effettuare almeno 4 gg. prima; è obbligatoria per tutti ai seguenti contatti:
Tel. 08119915172; Cell. 3407547659; Fax 08119915173
E –mail: univocna@univoc.org
L’appuntamento è presso la nostra sede operativa:
U.N.I.Vo.C. – Via Santa Maria di Costantinopoli n°19 – 80138 NAPOLI
PARTECIPATE TUTTI!

Decreti “Buona Scuola”: si riapre il confronto – Comunicato Stampa

I toni decisi e le posizioni ben motivate mantenuti dalle Federazioni delle persone con disabilità (FAND e FISH) nelle audizioni presso le Commissioni Cultura e Affari sociali, chiamate ad esprimere pareri sui decreti attuativi sulla “Buona Scuola”, hanno sortito i primi effetti: si apre uno spiraglio per ridiscutere i testi.
In ordine di tempo la prima apertura proviene proprio dal Ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli che, assieme al sottosegretario Vito De Filippo, ha incontrato le delegazioni di FAND e FISH, raccogliendo le ribadite osservazioni critiche sui decreti attuativi e profilando possibili interventi correttivi.
La seconda apertura si è registrata nella giornata di ieri, nuovamente con le Commissioni Cultura (VII) e Affari sociali (XII): anche in questa sede FAND e FISH hanno avuto l’opportunità di sostenere ancora e più nel dettaglio l’esigenza di emendare i decreti sottoposti all’esame parlamentare. La disponibilità è di entrare nel merito delle singole correzioni proposte prima di chiudere i lavori e restituire il parere alla Presidenza del Consiglio.
L’impegno di FAND e FISH è quindi ora rivolto alla presentazione e al sostegno dei singoli emendamenti che non sono pochi, né marginali.
Da un lato si esprime una cauta soddisfazione per le aperture raccolte, ma si mantiene uno stato di mobilitazione fino al raggiungimento degli obiettivi che le Federazioni ritengono irrinunciabili per la reale qualità dell’inclusione scolastica degli alunni con disabilità.

8 febbraio 2017

Il Presidente Nazionale FISH – Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap

Vincenzo Falabella

Il Presidente Nazionale FAND – Federazione tra le Associazioni Nazionali delle persone con Disabilità

Franco Bettoni

Museo Tattile Statale Omero – Mini-corso di ceramica per famiglie al Museo Omero 12, 19, 26 Febbraio 2017 ore 10 – 13

ANCONA – Tre incontri la domenica mattina dedicati alla creatività in famiglia. Domenica 12, 19 e 29 febbraio genitori e bambini (4 – 12 anni) potranno prender parte al Mini-corso di ceramica organizzato dal Museo Omero per modellare, cuocere e smaltare insieme l’argilla. In questa edizione il percorso si arricchisce perché si andranno a scrutare anche le opere in terracotta degli artisti contemporanei alla Mostra Ecce Homo in corso alla Mole Vanvitelliana! Un mini corso per famiglie, uno spazio intimo dove creare e liberare insieme la fantasia. La prenotazione è obbligatoria. Costo: 25 euro a famiglia. Info: didattica@museoomero.it tel. 071 2811935.

Monica Bernacchia
Comunicazione
Museo Tattile Statale Omero
Mole Vanvitelliana
Banchina Giovanni da Chio 28, 60121 Ancona
tel. 071.2811935 fax 071.2818358
www.museoomero.it
email: redazione@museoomero.it
#museoomero – seguici su: Facebook, Twitter, Instagram, Youtube, Google+

Mini ceramica - Locandina

Mini ceramica – Locandina

Irifor Trentino – “Testa i tuoi sensi”

IRIFOR a Expo Riva Hotel con ASPI Trentino
È stata inaugurata ieri la 41esima edizione di Riva Expo Hotel, presso il quartiere fieristico di Riva del Garda, il tradizionale appuntamento per il settore dell’ospitalità e della ristorazione professionale.
Girando tra i padiglioni della fiera, una novità è sicuramente rappresentata dal percorso sensoriale che la Cooperativa IRIFOR ha allestito in collaborazione con la sezione trentina di ASPI, l’Associazione della Sommellerie Professionale Italiana.
“Testa i tuoi sensi” regala al pubblico la possibilità di cimentarsi con le varie tappe del percorso al buio, per riconoscere prodotti e oggetti, affidandosi esclusivamente agli altri sensi (tatto e olfatto su tutti) oltre la vista. Le guide cieche e ipovedenti accompagnano i visitatori che entrano dunque in contatto con la disabilità visiva, conoscendone i limiti ma anche le potenzialità e potendo cogliere le sfumature sensoriali specifiche di alcuni prodotti alimentari.
La prima giornata di fiera ha accolto più di duecento persone all’interno del percorso, tra addetti del settore, curiosi e famiglie con bambini. Il direttore di IRIFOR, Ceccato, si dice soddisfatto dell’iniziativa organizzata con gli amici di ASPI Trentino: “Per la nostra Cooperativa è un’occasione per farci conoscere e un modo diverso di presentare i prodotti alimentari. Il pubblico è molto curioso e per noi ciechi e ipovedenti è un modo per entrare in contatto con la gente e dimostrare che la disabilità visiva permette di usare gli altri sensi per una vita serena e appagante”.
Il percorso sensoriale sarà attivo anche lunedì 6 e martedì 7 (fino alle 18) e mercoledì 8 febbraio (fino alle 17).

Una sfida da raccogliere, di Francesco Fratta

Autore: Francesco Fratta

Quando si parla di resa accessibile di opere d’arte, nel caso specifico dei disabili visivi, la mente dei più corre immediatamente ad oggetti da poter toccare – riproduzioni od originali di sculture in primo luogo, o modellini di opere architettoniche -, e più o meno inconsciamente pensa anche che le opere prettamente visive (pittura, fotografia e in buona parte il cinema ed anche in certa misura il teatro), siano condannate a restar fuori da una fruizione realmente soddisfacente e godibile. In particolare pittura e fotografia che, a differenza delle rappresentazioni cinematografiche e teatrali, non sono accompagnate ed integrate da una qualche narrazione fatta di dialoghi, rumori e suoni.
Tuttavia, la pittura da tempi remotissimi, e assai più recentemente la fotografia, costituiscono forme molto importanti e significative in cui si è espressa e si esprime la cultura umana, e le immagini non provenienti direttamente dagli oggetti, ma prodotte e riprodotte ad opera dell’uomo, artistiche o meno che siano, sono onnipresenti oggi più che mai ed è pressoché impossibile non farne esperienza. Già…, “pressoché impossibile”… E i ciechi? E soprattutto i ciechi dalla nascita? Come potrebbero mai accedere e fare in qualche modo esperienza di ciò che nella realtà in cui – come tutti gli altri – sono immersi, si presenta come pura immagine, e per sua stessa natura quindi non direttamente percepibile se non attraverso l’organo di senso specificatamente preposto alla visione?
Semplice! – si sarebbe tentati di dire. Sono varie e molteplici le tecnologie oggi disponibili per mettere in rilievo e rendere dunque tattilmente percepibili gli elementi formali di un dipinto, di un disegno o di una fotografia. Vero, ma il fatto è che di per sé ciò è del tutto insufficiente. Un cieco posto per la prima volta davanti ad una immagine riprodotta in rilievo, anche ben confezionata e con linee ben marcate, laddove non ricevesse altra indicazione se non quella relativa al soggetto (poniamo il San Giorgio e il drago di Raffaello), dopo ripetuti sforzi molto probabilmente riporterebbe da una simile esperienza un senso di frustrazione per non esser riuscito a individuare adeguatamente i vari elementi che compongono il quadro, e ciò a causa delle inevitabili sovrapposizioni di piani, dei loro rapporti dinamici, di eventuale mancanza di informazioni (come è fatto un elmo), ecc.
Se ne deve dedurre che le arti schiettamente visive come fotografia e pittura sono inesorabilmente inaccessibili, che l’immagine è del tutto inattingibile se non mediante la vista? Io penso di no. Ma ci si deve intendere su che cosa sia propriamente la visione e come si attivi il processo immaginativo in assenza del senso della vista.
Davvero noi vediamo soltanto con gli occhi? – si chiedeva il fotografo cieco Eugen Bavcar qualche anno fa in una conferenza svoltasi al Circolo dei lettori di Torino – o meglio: sono i nostri occhi che vedono, o non piuttosto il nostro intero corpo, come totalità senziente, che percepisce le cose del mondo, facendosene di volta in volta un’immagine? Il corpo non è una sommatoria di funzioni e percezioni nettamente distinte le une dalle altre, al quale, nello specifico, la vista consentirebbe di percepire la realtà restandone in certo modo separato, ma è un tutto organico costantemente esposto al contatto e aperto alla possibilità della relazione con l’altro, che “vede” in base al suo multiforme sentire, e insieme ai suoi bisogni e ai suoi desideri. Ognuno quindi può farsi, e in effetti si fa, un’immagine delle cose in certo grado indipendentemente da ciò che i suoi occhi vedono o non vedono. Il non poter guardare in senso proprio non preclude quello che Bavcar chiama il diritto all’immagine. Non solo, ma se l’immagine è sempre il frutto di una relazione fra corpi, in essa non vi è mai soltanto la cosiddetta “realtà oggettiva”, ma sempre anche il cosiddetto “soggetto”, che nel suo sentirla, la percepisce e in certo modo le dà forma.

In questo fitto reticolo relazionale in cui tutti siamo immersi la parola gioca un ruolo tutt’altro che secondario nel formarsi dell’immagine interiore, specie in chi non vede (ma anche in chi vede), indicando e mettendo in risalto certi elementi percettivi, i loro nessi e le loro correlazioni, richiamando in vario modo esperienze e conoscenze pregresse ed eventuali valenze simboliche, evocando atmosfere ed emozioni, tutte cose che contribuiscono in modo determinante a rendere significativo, vivo e palpitante anche quell’insieme di segni tracciati su una tela o impressi su una fotografia, sia che vengano percepiti attraverso gli occhi, sia che lo siano, invece, grazie ad una riproduzione tattile, attraverso i polpastrelli delle mani.
Della parola, forse (ma non ne sono del tutto convinto, e comunque non in tutti i casi), chi vede può fare a meno quando guarda una “pura immagine”; chi “guarda” con le mani quella stessa immagine sicuramente no. No… e perché? Perché innanzi tutto il toccare non equivale propriamente ad un vedere, sia pure deprivato di luci e colori. I singoli elementi formali vanno ricostruiti attraverso esplorazioni parziali, successive e ripetute per giunta con una certa lentezza, e collegati fra loro grazie ad un lavoro di progressiva memorizzazione. Inoltre i segni tattilmente percepibili che si possono usare in un disegno in rilievo sono molto più limitati – sia per gamma che per dimensione – e ciò rende spesso troppo simili fra loro elementi formali che la vista distingue con estrema facilità, per cui soltanto la parola potrà dirmi se quella forma tondeggiante posta là sul tavolo sia un pane oppure un frutto, se quella doppia linea sinuosa che percepisco tra altre forme rappresenti un fiume, o una strada. Non potendo fare affidamento su colori, ombre, dettagli piccoli e piccolissimi, l’esplorazione tattile richiede necessariamente di essere accompagnata dalla parola, la quale dirà che cosa rappresenta esattamente quel segno o quella forma percepita, ci indicherà il piano nel quale collocare ciò che stiamo toccando e le eventuali sovrapposizioni (ad es. un braccio o un oggetto posto davanti a un corpo). Ma allora – si dirà – perché non fare del tutto a meno del disegno in rilievo e limitarsi alla sola descrizione verbale? La risposta è che il disegno ci serve per rendere l’immagine d’insieme e per collocare spazialmente e nella giusta proporzione tutti gli elementi formali che compongono l’opera, poiché a questo scopo la sola parola risulterebbe insufficiente e al quanto approssimativa.
Dunque, affinché l’osservatore cieco possa formarsi un’immagine sufficientemente ricca di un’opera puramente visiva, segno tattile e parola gli sono ugualmente necessari nella loro complementarietà.
La ricerca intorno a tale complementarietà è iniziata seriamente da non molto tempo, ed una mostra come “Tonalità tangibili”, dedicata ai maestri del Pittorialismo* italiano che si inaugura domani 8 febbraio al Museo Nazionale del Cinema di Torino ci pone una nuova sfida, poiché finora non ci si era mai cimentati nel tentare di rendere accessibile con disegni in rilievo e descrizioni verbali una mostra fotografica. Cimentarsi nell’occasione di una mostra per giunta temporanea con le urgenze temporali che ciò comporta, costituisce una sfida ulteriore. Ma crediamo valga la pena di raccoglierla, in nome di quel diritto all’immagine di cui parla Bavcar, per aprire anche ai disabili visivi una possibilità in più di aver accesso a quello stesso mondo nel quale, insieme a tutti gli altri, vivono, che è un mondo fatto non solo di cose tangibili, ma anche di tante pure immagini.

E l’abbiamo raccolta, infatti, partecipando come UICI alla scelta e alla realizzazione dei disegni in rilievo e dando le nostre indicazioni e consigli anche sulla stesura dei testi che li descrivono. Ne è risultato un volume confezionato a mo’ di album fotografico, corredato da audio attivabili con QR code a disposizione dei visitatori, e 4 pannelli in rilievo realizzati in adduzione e collocati lungo il percorso di visita, riproducenti alcune delle fotografie in esposizione, anch’essi corredati con QR.

Francesco fratta

* Il pittorialismo, felice manifestazione della fotografia d’arte, ebbe il suo momento di maggior splendore tra la fine dell’Ottocento e i primi vent’anni del Novecento. L’elemento di unità dei fotografi pittorialisti fu imposto da un preciso concetto estetico, al fine di legittimare la fotografia come espressione artistica alla stessa stregua della pittura o del disegno.
I pittorialisti italiani si confrontarono alla pari con i maestri pittorici europei e americani partecipando e affermandosi ai vari Salon internazionali di fotografia artistica.

Sintesi dei lavori del Comitato Tecnico Scientifico Nazionale dell’I.Ri.Fo.R. del 27 Gennaio 2017, di Gianluca Rapisarda

Autore: Gianluca Rapisarda

Il giorno 27 gennaio 2017 alle ore 21.00 si è riunito in audioconferenza tramite il sistema Talkyoo, il Comitato Tecnico Scientifico Nazionale dell’I.Ri.Fo.R.
Erano presenti il Direttore scientifico Gianluca Rapisarda ed i componenti Marino Attini, Laura Corsi, Elisabetta Franchi, Mirella Gavioli e Giuseppe La pietra.
Risultano assenti i componenti: Gaetano Cimmino e Giuseppe Mannino.
Assiste ai lavori il Consigliere di amministrazione Nazionale Maria Mencarini.
Il Direttore Scientifico, constatata la regolarità della convocazione e della seduta, dà atto della presenza dei suddetti componenti, ai quali porge il benvenuto, e dà inizio ai lavori alle ore 21,00.
Si passa a trattare il punto
1) Approvazione verbale della seduta del25 Ottobre 2016.
Il verbale della riunione del 25 Ottobre 2016 viene approvato dall’unanimità dei presenti.
2) Comunicazioni del Direttore Scientifico.
Il Direttore Scientifico saluta i presenti a nome del Presidente Nazionale Mario Barbuto e del Vice Presidente Nazionale Massimo Vita che, per sopraggiunti indifferibili impegni istituzionali, non possono presenziare alla riunione alla quale, comunque, in rappresentanza del CDAN, assiste la Consigliera Maria Mencarini.
informa che partecipa all’incontro pure il neocomponente il Comitato Tecnico Scientifico Marino Attini, ipovedente, Presidente della Sezione UICI di Trieste e da sempre impegnato nella ricerca di soluzioni tecnologiche al servizio dell’autonomia e della mobilità delle persone con disabilità visiva.
Il componente Attini ringrazia per le belle parole e si augura di poter svolgere insieme a tutto il CTSN un proficuo lavoro nell’interesse dei ciechi e degli ipovedenti italiani.
Il Direttore Rende noto al Comitato tecnico Scientifico che, nella seduta del 13 Gennaio 2017 u.s.,il CDAN, su impulso del Vice Presidente Vita, ha approvato un’importante Convenzione con L’ANIOMAP (Associazione Nazionale degli Istruttori di Orientamento, Mobilità ed Autonomia personale).
Il Direttore scientifico aggiunge che si augura che il suddetto accordo con ANIOMAP ed il supporto operativo della componente Corsi potranno servire a “partorire” finalmente lo svolgimento di quei corsi formativi per Istruttori di Orientamento e Mobilità ( di cui il CDAN si sta occupando da un po’ di tempo), riferendosi in particolare a quelli proposti dalla Toscana e dalla Sardegna, attraverso l’erogazione di appositi fondi regionali.
Il Direttore Rapisarda notizia il Comitato anche dell’avvenuto accreditamento dell’I.Ri.Fo.R. Centrale tra gli Enti iscritti nell’elenco del nuovo “Portale” del MIUR, relativo alla “carta del prof”. Tale accreditamento consentirà al nostro Istituto di poter erogare a pagamento i corsi formativi legati alla “carta del prof”, da destinare a tutti i docenti di ruolo, curricolari e per il sostegno.
Il Direttore specifica che, in ogni caso, tali iniziative di formazione dovranno essere autorizzate, validate e certificate dall‘I.R.i.Fo.R. Centrale, ai sensi dell’art 29 dell’O.M. 169 del 1996. Le strutture territoriali potranno erogare i corsi per la “carta del prof” fino al 28 Maggio p.v.
Il Direttore Rapisarda comunica altresì ai presenti che la sede operativa di Pesaro, presieduta dalla Consigliera Nazionale Mencarini, in stretta sinergia con il Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università di Urbino “Carlo Bo”, ha recentemente inaugurato un Master universitario di I° livello di 1500 ore in “Pedagogia speciale e Didattica inclusiva per alunni con disabilità sensoriale”, con il rilascio finale di 60 cfu. Afferma che tale Corso universitario, a suo avviso, va perfettamente nella direzione della formazione di quella figura di I° livello a supporto degli allievi disabili sensoriali, di cui ultimamente si sta occupando il Network per l’Inclusione Scolastica dell’UICI e consistente nel cosiddetto “educatore alla comunicazione per i disabili sensoriali” (profilo, tra l’altro, già previsto dall’art 13 comma 3 della legge 104 del 1992).
Il Direttore scientifico rende inoltre edotti i componenti il CTSN che il Consiglio di amministrazione nazionale ha apportato alcune modifiche al regolamento degli Albi Nazionali dell’Istituto. In sintesi, per iscriversi agli Albi Nazionali dell’I.Ri.Fo.R. non sarà più necessario versare una quota d’iscrizione, così come parimenti gli operatori già inseriti non dovranno più pagare una quota per rinnovare l’iscrizione.
Per potersi iscrivere ai nostri Albi Nazionali basterà inviare una richiesta corredata di C.V. e sostenere un esame.
Il Direttore Rapisarda precisa che, su indicazione del Presidente Barbuto e del Vice Presidente Vita, a differenza del passato, per garantire una formazione permanente ed un’elevata professionalità degli iscritti agli Albi Nazionali sarà fatto loro obbligo di conseguire almeno 30 crediti formativi ogni anno. Dal canto suo, l’Istituto dovrà fornire loro continue e sistematiche occasioni formative e di aggiornamento, provvedendo altresì alla promozione dei nostri Albi presso gli Enti potenzialmente interessati (istituzioni scolastiche, cooperative socio-culturali, Enti di formazione, servizi socio-educativi territoriali, ecc…). Un’altra novità importante degli Albi riguarda la possibilità di sottoporre i nostri operatori a periodiche verifiche (per grandi linee triennali), al fine di valutare la persistenza del possesso delle competenze da loro già acquisite.
Infine, il Direttore Rapisarda informa il Comitato Tecnico Scientifico che, nella riunione dello scorso 13 Gennaio 2017, il CDAN ha pure deliberato una Convenzione con il prestigioso Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, che rilancerà certamente le attività scientifiche e di ricerca dell’I.Ri.Fo.R. Centrale.
I componenti ilComitato prendono atto con apprezzamento ed approvazione dei riferimenti del Direttore innanzi sintetizzati e confermano la piena disponibilità a collaborare alle iniziative esposte.

4) Ipotesi di Bandi Nazionali.
Relativamente a tale punto all’o.d.g. il Direttore scientifico rammenta ai presenti che il CDAN, spinto in tal senso dal Presidente Mario Barbuto e dal Vice Presidente Massimo Vita, ha cambiato radicalmente il suo “modus operandi” nei confronti delle sedi periferiche. Infatti, da ora in poi, nel rispetto dei più moderni criteri di efficacia, efficienza, trasparenza ed economicità nell’erogazione dei fondi dell’Istituto, per poter ottenere cofinanziamenti da parte della sede Centrale, le strutture operative dovranno partecipare a Bandi Nazionali che riguarderanno specifiche iniziative formative, orientative e di ricerca.
Al CTSN l’”oneroso” ma anche “onorevole” compito di formulare le bozze di tali Bandi Nazionali, da proporre al CDAN per la definitiva approvazione.
Il Direttore ringrazia sentitamente il CTSN per la fattiva collaborazione ed il prezioso contributo apportato ai fini della predisposizione delle bozze di tali Bandi Nazionali e riferisce che esse saranno sottoposte all’approvazione del Consiglio di amministrazione nazionale nella seduta del 17 Febbraio p.v.
Il Direttore scientifico elogia in particolare i documenti inseriti nella cartella di Dropbox del Comitato dalla componente Franchi, dal componente La Pietra e dalla componente Gavioli. Tutt’è tre i componenti, infatti, hanno prodotto interessanti e qualificati contributi, concernenti le seguenti tematiche:
Intervento precoce (bozza di bando preparata da Elisabetta Franchi;
Campi educativi-riabilitativi (bozza predisposta da Giuseppe La Pietra);
Corso di e.c.m. per terapisti della riabilitazione e massofisioterapisti non vedenti (proposto da Mirella Gavioli)
Dopo l’illustrazione delle sopraccitate iniziative da parte del Direttore e dei rispettivi promotori e dopo ampia ed approfondita discussione, il CTSN decide di sottoporre all’approvazione del CDAN le bozze di Bandi Nazionali di seguito riportate:
Intervento precoce nei confronti di bambini in età evolutiva (0-3 anni).
Su suggerimento del Direttore, si stabilisce di destinare tali interventi a 15 utenti per le Regioni più grandi ed a 10 utenti per le Regioni più piccole. Il budget a disposizione sarà di 20000 Euro per le Regioni più piccole e di 30000 Euro per le Regioni più grandi.
La componente Elisabetta Franchi propone di articolare tali progetti attraverso un primo ciclo di almeno 12 incontri ambulatoriali di un’ora ciascuno, un secondo ciclo di 3-5 incontri domiciliari di due ore, un terzo ciclo “laboratoriale” di costruzione di attività ludiche e di svago ed infine un ciclo conclusivo di 3-5 incontri finalizzati all’elaborazione delle esperienze maturate durante l’intero intervento abilitativo-riabilitativo.
Il Direttore sottolinea inoltre l’importanza che tali cicli siano tenuti da un’equipe “pluridisciplinare di operatori (psicologo, oculista, neuropsichiatra infantile, terapista della riabilitazione, psicomotricista, logopedista e naturalmente tiflologo) e che tale “equipe” venga possibilmente integrata da un “terapista della riabilitazione visiva”.
A tal proposito, aggiunge che dovrà essere particolare cura del CTSN dell’Istituto puntare alla promozione di iniziative finalizzate alla formazione di queste nuove figure professionali, capaci di interventi specifici nel settore della riabilitazione visiva, anche in presenza di minorazioni aggiuntive.
Campi educativi-riabilitativi.
Il Direttore, prendendo spunto dal prezioso contributo prodotto dal componente La Pietra, fa approvare al CTSN una proposta di Bando Nazionale che preveda due tipologie di “campi educativi-riabilitativi” e cioè uno destinato ai ragazzi scolarizzati ed universitari ed uno agli adulti pluriminorati.
Per questo verranno prese in considerazione nell’ordine:
Campi interregionali;
Campi presentati dalla sede regionale I.RI.FO.R.;
Campi interprovinciali presentati previo accordo tra più sedi provinciali I.RI.FO.R.;
Campi presentati da una singola sede provinciale I.RI.FO.R.
Saranno ammesse al cofinanziamento le proposte di campi che:
1) abbiano un cofinanziamento pari almeno al 50% del costo previsto;
2) prevedano la presenza tra i partecipanti al campo per ragazzi scolarizzati e universitari, anche di soggetti con minorazioni aggiuntive;
3) coinvolgano preferibilmente gruppi omogenei per fasce di età;
4) abbiano una durata compresa tra i 10 ed i 14 gg.;
5) dispongano di assistenti/educatori / partecipanti con un rapporto:
* di 1/1 in riferimento al numero dei soggetti con minorazione aggiuntiva;
* da 1/2 a 1/3, in riferimento al numero dei soggetti con sola minorazione visiva;
6) prevedano che la retribuzione lorda degli assistenti/educatori, con un impegno full time, non superi € 85 giornalieri;
7) garantiscano che la presenza ed il numero di ore di impegno del personale specializzato (istruttori alla mobilità, musicoterapeuti, esperti in educazione ritmico/musicale, esperti in attività ginnico/sportive, personale paramedico, ecc.) sia commisurata e congruente agli obiettivi e alle attività previste; in ogni caso, quando si tratta di liberi professionisti, la loro retribuzione lorda oraria non potrà superare l’importo previsto dal vigente vademecum dell’Istituto.
Il budget a disposizione per i “campi educativi-riabilitativi” è di 500000 Euro.
In merito alla proposta di corso e.c.m. per massofisioterapisti e terapisti della riabilitazione non vedenti sul trattamento del dolore cronico causato da traumi dell’apparato scheletrico e muscolare, presentato da Mirella Gavioli, pur lodandone la qualità dell’offerta formativa, il Direttore propone che, ai fini della definizione della copertura finanziaria e del periodo di svolgimento del corso de quo, il progetto della componente Gavioli venga trasmesso al CDAN, che deciderà il da farsi, subito dopo l’approvazione dei sopraccitati due Bandi Nazionali, sulla base della residua disponibilità di cassa.
In conclusione, il Direttore Rapisarda comunica ai presenti che, su suggerimento del Presidente Barbuto e del Vice Presidente Vita, il Consiglio di amministrazione nazionale ha pure posto attenzione particolare alla formazione tiflopedagogica degli insegnanti e degli educatori, anche alla luce del recente Piano di Formazione Obbligatoria dei docenti di ruolo e delle novità introdotte per la formazione iniziale ed in servizio degli insegnanti dal “neonato” Decreto 378 sull’inclusione scolastica. A tal proposito bene ha fatto la componente Franchi nell’aver predisposto due ipotesi di Bandi Nazionali relativi all’attivazione di un corso di formazione tiflodidattica di “base di 150 ore ed uno “avanzato” di 600 ore, entrambi da erogare su piattaforma on line ed in modalità “mista” (in presenza ed in FAD).
Per tale motivo, il Direttore scientifico propone che tali interessantissime proposte della Franchi, di cui apprezza il qualificato piano di studi e l’efficacia degli obiettivi formativi, vengano solo temporaneamente rinviate, in attesa di diventare i “primi” preziosi contenuti didattici dell’ormai “nascitura” nuova piattaforma E-Learning dell’Istituto.
I punti 3) Comunicazioni del Vice Presidente e 5) Varie ed eventuali
non vengono trattati, perché il Vice Presidente Vita risulta assente alla riunione per motivi istituzionali e perché nessun’altra proposta od iniziativa viene evidenziata.
Il Comitato stabilisce di tenere la prossima riunione in presenza.
Non essendovi null’altro da discutere, il Direttore Scientifico dichiara chiusa la seduta alle ore 22,30.

 

Borse di studio Francesco Gatto – Proclamazione vincitori

Si è concluso il secondo concorso per l’assegnazione delle tre borse di studio in memoria del prof.  Francesco Gatto che l’I.Ri.Fo.R. ha messo a disposizione di giovani laureati con tesi inerenti le tematiche dell’inclusione scolastica con particolare riferimento agli alunni con disabilità visiva.
Al concorso hanno risposto n.4 giovani e l’esito dell’esame dei lavori presentati, effettuato dall’apposita  Commissione esaminatrice, è stato formulato sulla base dei seguenti criteri di valutazione:
• voto di laurea;
• livello di congruità dell’elaborato con le finalità del concorso (inclusione)
• livello di innovatività dei contenuti ( temi di ricerca ed esperienza diretta).
• attribuzione di 10 punti per ogni criterio
come qui di seguito sintetizzato:
-Vanessa Cascio:
Voto di laurea: 10,
Livello di congruità: 10,
Livello di innovatività: 9,
Punteggio totale: 29/30
-Comini Vanessa:
Voto di laurea: 10,
Livello di congruità: non valutabile,
Livello di innovatività: non valutabile,
Punteggio totale: non valutabile.
-Traetta Anna Rosa:
Voto di laurea: 10,
Livello di congruità: 9,
Livello di innovatività: 8,
Punteggio totale: 27/30
-Nuzzi Chiara Imma: Voto di laurea: 10,
Livello di congruità: 6,
Livello di innovatività: 6,
Punteggio totale: 22/30;
Sulla base del punteggio totale attribuito, è stata redatta la graduatoria di merito e risultano vincitrici delle tre borse di studio le seguenti candidate:
• Cascio Vanessa: 3000,00 €.
• Traetta Anna Rosa: 2.000,00 €.
• Nuzzi Chiara Imma: 1.000,00 €.
Le tesi delle partecipanti, previa loro autorizzazione, verranno pubblicate a breve sul sito dell’Istituto.
La proclamazione ufficiale dell’assegnazione delle borse di studio avverrà a Pistoia, presso la Sala Maggiore  del Palazzo Comunale – Piazza del Duomo, n. 1, il 18 febbraio p.v., nel corso della manifestazione celebrativa della Giornata Nazionale del Braille e di presentazione degli eventi e delle attività organizzate dall’Istituto.

Resoconto del Consiglio di Amministrazione Irifor del 13 gennaio 2017, Massimo Vita e Maria Mencarini

Autore: Massimo Vita e Maria Mencarini

Il giorno 13 gennaio si è riunito il primo Consiglio di Amministrazione Nazionale dell’ I.Ri.Fo.R. dell’anno 2017.
La riunione si è svolta, nella sede nazionale di via Borgognona e ha visto la partecipazione di tutti i consiglieri e il collegamento telefonico del Presidente Nazionale.
Il Consiglio presieduto e coordinato dal Vice Presidente Nazionale Massimo Vita si è occupato in primis della riorganizzazione della struttura centrale completando un percorso di osservazione e ristrutturazione iniziato da qualche mese.
Il Consiglio ha deciso di non nominare il Segretario Generale, possibilità prevista dal nuovo Statuto, e di istituire, nel contempo, la Segreteria del Consiglio, cui sono stati attribuiti compiti più concreti rispetto al passato ed altri in collaborazione con la Presidenza Nazionale della U.I.C.I. L’I.Ri.Fo.R. e la U.I.C.I. hanno, di recente, stipulato un Protocollo per l’ottimizzazione delle risorse e il miglioramento dei servizi offerti alle strutture periferiche dell’ I.Ri.Fo.R. e della U.I.C.I. stessa: in attuazione di questa intesa i Servizi di Protocollo, Archiviazione e di Amministrazione saranno condivisi; è stato potenziato il Settore della Formazione e Progettazione, individuandolo quale elemento centrale tra gli obiettivi dell’Istituto e prevedendone l’ampliamento delle funzioni, in sinergia con la struttura interna alla Presidenza Nazionale dell’U.I.C.I. e con le nuove attribuzioni della Segreteria dell’Istituto.
Nell’ottica di una sempre maggiore integrazione e collaborazione tra gli Enti collegati all’U.I.C.I., il Consiglio dell’ I.Ri.Fo.R. ha dato mandato al Vice Presidente di formalizzare un Protocollo di collaborazione e di intesa con l’ANIOMAP.
Tra gli obiettivi dell’ I.Ri.Fo.R., non secondario, è quello della ricerca, cui questo Consiglio intende dare impulso ed effusione, ed in questa ottica è stato stipulato il Protocollo d’intesa con l’Istituto Italiano di Tecnologia per la ricerca e lo sviluppo di ausili per i disabili visivi.
Sempre nell’ambito della ricerca importante la decisione del Consiglio di incentivare lo sviluppo del “PROGETTO “Leti Smart” light engine and tag information – bastone intelligente per ciechi ed ipovedenti. Il progetto, promosso da Mario Attini, Presidente della sezione di Trieste, si propone di mettere a disposizione del non vedente, dotato del suo bastone, una serie di funzioni aggiuntive e dare all’utilizzatore più informazioni possibili per il proprio orientamento senza appesantire o modificare la struttura fisica del bastone stesso.
L’ I.Ri.Fo.R. intende, inoltre, attraverso un accordo con la società proprietaria, contribuire allo sviluppo e all’implementazione di due importanti ausili informatici entrati da tempo nel percorso educativo e culturale dei ciechi italiani ed europei: si tratta del Braille Music Editor 2 e del LAMBDA.
La riabilitazione è un altro obiettivo importante dell’ I.Ri.Fo.R.: le moderne tecnologie assistive, se ben assimilate e individuate, consentono di ottimizzare i percorsi professionali, educativi  e culturali favorendo il raggiungimento di un  elevato grado di autonomia nella vita di tutti i giorni. Queste tecnologie possono tuttavia rimanere col proprio potenziale inespresso se non supportate da una adeguata consulenza e un appropriato training che accompagni il disabile visivo lungo tutto il percorso riabilitativo. L’operatore dell’Ausilioteca deve, quindi, essere in possesso di tutte le competenze basilari che gli permettano di avere una profonda conoscenza degli strumenti e del loro funzionamento che verrà poi trasferito all’utente finale durante il percorso riabilitativo. L’esigenza di avere sul territorio operatori di ausilioteca preparati ha indotto il Consiglio a fare proprio un percorso formativo ideato dall’Istituto Cavazza che sarà, quindi, sviluppato a livello nazionale nel prossimo autunno e che concorrerà in maniera scientifica alla preparazione di queste figure.
Nel rispetto della “mission” istituzionale anche l’adesione dell’ I.Ri.Fo.R. al Premio Società Mediterranea di Ortottica con la condivisione, insieme alla U.I.C.I., di n. 2 borse di studio riservate agli ortottisti che presentano progetti di riabilitazione visiva.
Il Consiglio ha, inoltre, discusso sull’attività del 2017 ed ha dato incarico al Comitato tecnico scientifico di preparare proposte di bandi sulla formazione e sui campi riabilitativi; gli stessi bandi saranno esaminati nel prossimo CdA.
Il Consiglio ha deciso, inoltre, di organizzare un momento nazionale di promozione e approfondimento dell’ I.Ri.Fo.R. a Pistoia in abbinamento con l’evento nazionale della UICI in commemorazione di Carlo Monti.
La scelta di Pistoia è determinata dalla sua qualifica di capitale italiana della cultura 2017.

Fand – Decreti delega attuativi Legge 107: un solo confronto non basta, di Franco Bettoni

Autore: Franco Bettoni

Ieri abbiamo partecipato all’audizione delle Commissioni VII e XII riunite della Camera dove, dopo aver consegnato una nostra proposta di emendamenti ai decreti, abbiamo sostenuto con forza e determinazione la necessità che gli stessi siano profondamente rivisti per rispondere alle necessità dei nostri bambini/ragazzi inclusi nella scuola di tutti.
Abbiamo sottolineato come la causa della inadeguatezza dei decreti sia da imputarsi al fatto che, ai diversi incontri avuti con le rappresentanze politiche e tecniche del MIUR in questi mesi, non è mai seguito da parte del Ministero l’invio di alcuna bozza di testo così da permettere un reale confronto.
In particolare, nel corso dell’incontro la nostra delegazione ha sottolineato come sia inaccettabile la soppressione dell’art.15 della legge 104/92, escludendo in tal modo di fatto le famiglie e le associazioni dei disabili dal percorso che definisce le risorse necessarie per il sostegno, allo stesso modo abbiamo rivendicato la necessità di ripristinare come 20 il numero massimo di alunni per classe.
In merito alla formazione dei docenti abbiamo ribadito la necessità di una formazione più specifica degli insegnanti per il sostegno che comprenda anche la conoscenza delle tecnologie assistive, abbiamo rilevato come così formulata la continuità didattica, che per noi non è solo quella del docente per il sostegno, non è assolutamente garantita, evidenziando altresì come nel decreto 380 che riguarda i servizi per l’infanzia 0/3 anni, il MIUR si sia “dimenticato” di formare adeguatamente gli educatori, chiedendo con forza che nel percorso formativo fossero inseriti almeno 60 CFU sulle tematiche della disabilità specificamente riferiti a quei primi anni di vita come condizione indispensabile ad un corretto sviluppo del bambino con disabilità atta a prevenire disabilità “secondarie”.
A questo primo incontro ne dovranno seguire sicuramente altri con le associazioni dei disabili, atti a colmare il divario esistente tra le nostre richieste ed i testi dei decreti: per questo sono già in corso contatti con il Presidente e le relatrici delle due commissioni.

Franco Bettoni