Questo fine anno ha visto un gruppo di dieci persone sorde e cieche a Siena per iniziativa dell’Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione.
Gli amici guidati dalla dottoressa Angela Pimpinella, ciecosorda componente della direzione nazionale dell’unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, e ricevuti dal sottoscritto e dal presidente territoriale Enrico Giannelli si sono goduti le bellezze della città e hanno potuto apprezzare l’accoglienza ricevuta al Santa Maria della Scala da Debora Barbagli che ha guidato il gruppo in una visita molto semplice ma carica di emozioni.
Sono anche entrati in contatto col mondo delle contrade visitando prima la sala delle vittorie del Drago sotto la sapiente guida di Enrico Giannelli e Marco Lonzi e poi la nobile contrada del Nicchio guidati da Paolo Neri e dai responsabili del museo.
Il gruppo accompagnato dalle volontarie della sezione di Siena Angela Zappullo e Samantha Pelosi ha visitato l’azienda agricola il Ciliegio ricevendone grande soddisfazione per l’ottima e gratuita accoglienza da parte del titolare Severino.
Emozionante è stato il colloquio con l’attrice socia onoraria della sezione Paola Lambardi che ha intrattenuto il gruppo con qualche lettura e soddisfacendo le curiosità del gruppo su Siena e Santa Caterina. Una bella esperienza a cui ha contribuito anche l’ottimo servizio organizzato in poco tempo da Tiemme per gli spostamenti del gruppo.
Mi piace concludere con una frase sentita in un momento di dialogo con il gruppo: Dobbiamo tenerci uniti all’Unione per essere meno soli e difendere le nostre conquiste.
L’unione e l’I.Ri.Fo.R. non abbandoneranno mai queste persone e faranno tutto quanto possibile per rendere loro la vita meno pesante.
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Irifor – Bando per il finanziamento di iniziative riabilitative di base di Orientamento e Mobilità e Autonomia Personale
Bando per il finanziamento di iniziative riabilitative di base di Orientamento e Mobilità e Autonomia Personale, della durata di 30 ore, rivolte a disabili visivi.
PRESENTAZIONE
Il Consiglio di Amministrazione Nazionale dell’I.Ri.Fo.R. intende proseguire nella sperimentazione di nuove modalità di realizzazione delle attività che possano affiancarsi alle tradizionali forme di sostegno e incentivo alle proprie strutture territoriali.
Pertanto, volendo porre in essere azioni strategiche generali razionalizzando al contempo le risorse finanziarie disponibili per le iniziative formative e riabilitative, indice un Bando per il finanziamento di iniziative riabilitative di orientamento, mobilità e autonomia personale, della durata media di 30 ore, rivolte a disabili visivi.
Art.1 – Destinatari
L’iniziativa è rivolta a n.100 disabili visivi (ciechi e ipovedenti) residenti in Italia.
Art.2 – Finalità dell’intervento
La realtà quotidiana è un quadro ricco di contesti, relazioni, diversificato per ciascun individuo, in cui si compiono azioni, spesso ripetitive e consuete, che danno forma e contenuto ad ogni singola esistenza.
Gestire le pratiche quotidiane significa pensare, programmare, predisporre ed esercitare molte competenze: organizzare le attività, consumare i pasti, avere cura della propria persona, recarsi a scuola o al lavoro, frequentare esercizi pubblici, uscire per gli acquisti, sbrigare semplici commissioni, raggiungere luoghi di interesse, passeggiare, usare mezzi pubblici, attraversare strade, incontrare amici, ecc.
Situazioni di ipovisione e cecità si presentano spesso come un ostacolo difficile verso la realizzazione di desideri, bisogni e necessità, causa le specifiche conseguenze che le compromissioni strutturali e funzionali della vista operano su ricerca, rilevamento e utilizzo delle informazioni ambientali.
L’acquisizione di autonomia nello svolgimento delle attività quotidiane diviene finalità prioritaria di un corso di Orientamento, Mobilità e Autonomia Personale, che cerca di soddisfare il desiderio di affrontare e vivere autonomamente la propria quotidianità da parte del disabile visivo.
Art.3 – Obiettivi generali
Gli obiettivi dell’intervento possono essere individuati sia a breve che a lungo termine.
A breve termine ci si propone, concordemente con altri interventi riabilitativi ed educativi, di controllare e di creare le migliori condizioni per far acquisire:
– i requisiti fondamentali e minimi per l’ organizzazione spaziale motoria e concettuale;
– le abilità minime per l’autonomia personale;
– la correttezza posturale sia statica che dinamica;
– sviluppo delle capacità senso-percettive;
– uso funzionale del potenziale residuo visivo (in caso di ipovisione).
A lungo termine, l’intervento si pone come propedeutico al Corso di autonomia personale e di orientamento e mobilità, e si propone di far acquisire:
– i concetti logici spazio-temporali, di urbanistica e di viabilità;
– le abilità legate alla cura e igiene personali,
– abitudini atte all’organizzazione e pianificazione del proprio tempo,
– tecniche d’uso di strumenti per la mobilità;
– abilità sociali.
Art.4 – Figure professionali coinvolte
La realizzazione degli interventi riabilitativi oggetto del presente Bando potrà essere effettuata unicamente dagli Istruttori di O&M e AP iscritti all’Albo Nazionale I.Ri.Fo.R. degli Istruttori di Orientamento Mobilità e Autonomia Personale o, in mancanza, da personale qualificato proveniente da altre esperienze, per un totale di 3000 h di attività complessiva.
Art.5 – Strutture finanziabili
Potranno presentare richiesta di accesso ai finanziamenti previsti dal presente Bando unicamente le strutture regionali dell’I.Ri.Fo.R., nella misura massima di un Corso nelle regioni fino a due province e, per le regioni con più di due province, massimo un corso ogni due province .
Le regioni o le sedi territoriali che hanno in essere convenzioni con enti pubblici per lo svolgimento di tali corsi, o le regioni in cui ci sono centri per la riabilitazione visiva, non possono presentare progetti.
Art.6 – Modalità di erogazione del servizio
Ogni singolo utente usufruirà, in media di 30 ore di O&M e AP distribuite a seconda delle esigenze delle persone interessate e alle disponibilità del territorio.
Art.7 – Risorse finanziarie
Il Consiglio di Amministrazione Nazionale dell’I.Ri.Fo.R. ha stabilito di assegnare a questo Bando un budget complessivo di € 75.000,00.
Il contributo I.Ri.Fo.R. riconosciuto per ogni utente con le caratteristiche sopra esposte (art.1 del presente Bando) è di euro 750,00 a cui dovrà aggiungersi un cofinanziamento, almeno di pari importo, per le spese di soggiorno, vitto e trasporto degli Istruttori di O&M e AP e altre esigenze.
Si segnala che, nel caso in cui l’ammontare totale dei progetti pervenuti dovesse essere superiore al budget complessivo destinato al Bando, il Consiglio di Amministrazione Nazionale potrà adottare un criterio generale per decurtare ogni progetto in modo proporzionale.
Art.8 – Durata del Bando
Il Bando si attiva con la sua pubblicazione e resta valido fino al 31 Gennaio 2018.
Nel periodo di vigenza del Bando le strutture interessate potranno inviare le richieste di finanziamento delle iniziative esclusivamente via posta elettronica certificata, all’indirizzo: archivio@pec.irifor.eu
L’I.Ri.Fo.R. Nazionale si riserva la possibilità di chiedere integrazioni e/o chiarimenti alle strutture richiedenti.
Successivamente sarà stilato l’elenco delle strutture richiedenti per la valutazione da parte del Consiglio di Amministrazione Nazionale, nella prima seduta utile.
Alle strutture ammesse sarà inviata comunicazione nelle forme consuete e, contestualmente, sarà erogato il 50% del finanziamento.
Il saldo sarà erogato a conclusione delle attività riabilitative, secondo le modalità indicate nel successivo articolo 9.2.
Art.9 – DOCUMENTAZIONE DA INVIARE
9.1. – Documentazione per la richiesta del finanziamento
Sotto l’aspetto documentale, per la richiesta dei finanziamenti dovranno essere inviati:
1) formulario I.Ri.Fo.R. contenente l’indicazione dei costi, degli obiettivi attesi e dei metodi per la verifica del loro conseguimento;
2) progetto contenente il budget di previsione dei costi e i nominativi degli Istruttori previsti con accettazione dell’incarico e del compenso;
3) attestazione del cofinanziamento esterno (se il cofinanziamento è assicurato da una struttura uici o collaterale, occorre l’atto deliberativo e, se proviene da altri enti o privati, da idonea dichiarazione);
4) Attestati di invalidità dei soggetti interessati rilasciati da ente pubblico.
Tale documentazione dovrà essere inviata alla Sede nazionale avvalendosi di posta elettronica certificata da recapitare al seguente indirizzo: archivio@pec.irifor.eu
La mancata osservanza di tale requisito d’accesso per la presentazione dei progetti ne determina il non accoglimento.
9.2. – Documentazione per la richiesta del saldo
A conclusione delle attività, il saldo sarà erogato previa presentazione a questa Sede nazionale dei seguenti documenti:
a) Relazione conclusiva del coordinatore dell’iniziativa riabilitativa
b) Nota dei dati sintetici
c) Questionari di valutazione (a cura dei formatori/operatori)
d) Questionari di gradimento (a cura degli utenti).
Museo Tattile Statale Omero – Barbieri di qualità al Museo
Giovedì 21 dicembre alle ore 10 alla presenza dell’Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Ancona, Emma Capogrossi, e del Presidente del Museo Tattile Statale Omero, Aldo Grassini, si terrà la festa conclusiva del progetto “Barbieri di qualità al Museo”, che ha coinvolto 40 ragazzi dei Centri diurni e residenziali di Ancona nello studio e nella personale messa in scena del “Barbiere di Siviglia” di Gioacchino Rossini.
Gli utenti dei Centri diurni Papa Giovanni XXIII, Il Sole, Laboratori e Mestieri, e dei Centri residenziali Il Cigno e Villa Almagià, in un ciclo di 18 incontri totali al Museo Omero, hanno sperimentato l’ascolto partecipato dell’opera lirica “Barbiere di Siviglia” e, raccontando se stessi, si sono calati nei vari personaggi: il Barbiere Figaro, il Conte di Almaviva, Rosina, Don Bartolo, Don Basilio e il Notaio.
Un’esperienza che ha coinvolto tutte le arti, dalla musica alla poesia, dalla scenografica al teatro, un’esperienza di studio e interpretazione documentata in un video che sarà proiettato durante la festa conclusiva.
Il progetto “Barbieri di qualità” conferma la pluriennale collaborazione della Direzione Servizi Sociali e scolastici del Comune di Ancona con il Museo Omero che dal 2012 realizza gratuitamente attività multisensoriali pensate ad hoc per i gruppi.
“Barbieri di qualità” è curato da Opera società cooperativa e dalle volontarie del Servizio Civile Nazionale nell’ambito del “Progetto Narrare il museo. Nuovi linguaggi per l’inclusività.”
Museo Tattile Statale Omero – Mole Vanvitelliana Banchina Giovanni da Chio, 28 http://www.museoomero.it #museoomero seguici su Facebook, Twitter, Instagram, Youtube, Google+
Fish – “Disability Card, per un’Italia ed un’Europa accessibile” Roma, 22 dicembre 2017
L’idea di una Disability Card UE come strumento utile alle persone con disabilità dell’Unione nasce da lontano.
Parlamento europeo e Consiglio, approvando nel dicembre 2013 il Regolamento n. 1381/2013, hanno istituito uno specifico Programma “Diritti, uguaglianza e cittadinanza” per il periodo 2014-2020. Per garantirne l’attuazione, soprattutto per la parte della promozione dei diritti delle persone con disabilità, a Bruxelles la Direzione Generale Occupazione, Affari sociali e Inclusione della Commissione Europea ha rappresentato il fulcro per la realizzazione della UE Disability Card coinvolgendo Associazioni e istituzioni in tutta Europa.
La FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), in partenariato con la FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali delle persone con Disabilità), è titolare dell’attuazione del progetto, con il Ministero del Lavoro in veste di sponsor dell’iniziativa in qualità di Autorità nazionale rilevante in materia di disabilità.
In questi mesi la FISH ha condotto una rilevazione propedeutica al progetto per tentare da un lato di descrivere i benefit più diffusi e i percorsi adottati per riconoscerli, dall’altro per iniziare, assieme a tutti i partner, a delineare il funzionamento e le opportunità della Card europea, le ricadute pratiche, le necessità operative. È stato anche realizzato uno specifico sito (www.disabilitycard.it) che restituisce il quadro generale dell’avanzamento dei lavori.
Su questi aspetti sono emersi molti elementi interessanti sui quali la FISH organizza un evento aperto a tutti. “Disability Card, per un’Italia ed un’Europa accessibile” si terrà a Roma il prossimo 22 dicembre 2017 presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri (ingresso Via Santa Maria in Via, 37). L’inizio, con l’introduzione di Vincenzo Falabella, Presidente FISH, e di Franco Bettoni, Presidente FAND, è previsto per le ore 10.
Dopo i saluti di Giuliano Poletti, Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Venuto, Disability Manager Gabinetto della Sindaca di Roma e Emiliano Monteverde, Assessore alle Politiche Sociali Municipio I Roma Capitale, seguiranno interventi di Giampiero Griffo (membro Board EDF), Giovanni Merlo (Direttore Ledha), Carlo Giacobini (Direttore HandyLex.org) e Roberto Romeo (Presidente ANGLAT).
Attesi gli interventi di Raffaele Tangorra (Direttore Generale per l’Inclusione Sociale e per le Politiche Sociali del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali) e Rocco Lauria (Direttore Centrale Invalidità Civili INPS). A seguire, Marco Mancini (Responsabile dei rapporti con le associazioni del Gruppo FS).
Modera Pietro Vittorio Barbieri, Coordinatore Comitato Tecnico Scientifico dell’Osservatorio Nazionale sulla Disabilità del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
L’evento sarà sottotitolato. L’ingresso e la partecipazione sono liberi, ma l’iscrizione obbligatoria (presso la Segreteria FISH: tel. 06.78851262, email: presidenza@fishonlus.it).
Il programma completo dell’evento è disponibile nel sito FISH.
19 dicembre 2017
FISH – Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap
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Fish – Il Programma di Azione sulla Disabilità finalmente è legge
“Questo è il punto di arrivo, ma ancor più il punto di partenza.” Così inizia il suo commento Vincenzo Falabella, Presidente della Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap, a margine della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale di ieri del secondo Programma di azione biennale per la promozione dei diritti e l’integrazione delle persone con disabilità.
“L’adozione del Programma come decreto del Presidente della Repubblica e, finalmente, la formale pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, è il punto finale di uno scrupoloso e appassionato lavoro dell’Osservatorio Nazionale sulla Disabilità. FISH e molti altri hanno partecipato attivamente alla elaborazione di questo documento che vuole rappresentare da un lato la confermata espressione di diritti umani e di cittadinanza, dall’altro essere un riferimento anche organizzativo per il cambiamento delle politiche e dei servizi in una logica inclusiva.”
Da qualche settimana è stato anche ricostituito lo stesso Osservatorio presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. Come si combinano i due provvedimenti?
“Anche in questo senso il Programma costituisce un nuovo punto di partenza per il Parlamento, il Governo, i Ministeri, le Regioni, i Comuni e vari altri attori istituzionali cui sono indicate specifiche linee di azioni concrete. – conclude Falabella – Ma è anche per noi una cartina di tornasole, uno strumento ulteriore per monitorare e stimolare l’avanzamento dell’applicazione del Programma e dei principi della Convenzione ONU. Lo faremo sia nell’Osservatorio che proseguendo la nostra quotidiana e incessante attività.”
13 dicembre 2017
FISH – Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap
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Dalla cura di sé all’ espressione di sé: giovani con disabilità visiva a scuola di immagine – Conferenza finale
Irifor Regionale Toscana e Comitato Giovani Uici Toscana Presentano
Conferenza finale
Dalla cura di sé all’ espressione di sé: giovani con disabilità visiva a scuola di immagine
16-Dicembre 2017 ore 9:30 – 12:30
Al termine del progetto che si è articolato in 2 corsi di trucco e 2 workshop, uno dedicato alla comunicazione interpersonale ed uno ad abbigliamento e moda, ci troviamo per concludere questo percorso alla Biblioteca delle Oblate:
Dalla cura di sé all’ espressione di se’ : giovani con disabilità visiva a scuola di immagine
16-Dicembre 2017
ore 9:30 – 12:30
Conferenza finale
Dalla cura di se’ all’ espressione di se’: giovani con disabilità visiva a scuola di immagine
a cura di Irifor Regionale Toscana e Comitato Giovani UICI Toscana
Interverranno
Tamara Zappaterra
Luana Collacchioni
Elena Ferroni
Eva Landucci
Stefania Cavalieri
Vanessa Cascio
Laura Viciani
Roberta Fabbri
Francesca La Letta
Alessandra Ferroni
Programma
Introduce e modera Marzia Morganti Tempestini Giornalista
09.45 Accoglienza e saluti ai partecipanti
10.00 Disabilita’ e inclusione. Aspetti epistemologici nella ricerca attuale
Tamara Zappaterra Università di Firenze
10.15 Lo stretto rapporto tra Cura e Qualità della Vita
Luana Collacchioni Università di Firenze
10.30 L’immagine di sé tra apprendimento e prime impressioni
Elena Ferroni Psicologa
10.45 Immagine di sé, cura personale e benessere psicologico nella disabilità visiva: aspetti teorici
Eva Landucci Psicologa
11.00 Esperienza come consulente all’immagine per disabili visivi
Stefania Cavalieri Stilista
11.15 La cura di sé come momento di benessere e strumento di autonomia: presentazione del progetto e proiezione video
Vanessa Cascio Coordinatrice Giovani UICI Toscana
11.30 La parola ai docenti
Laura Viciani e Roberta Fabbri Scuola Dora Bruschi
Francesca La Letta e Alessandra Ferroni Polimoda International Institute Fashion Design & Marketing
Marzia Morganti Tempestini Giornalista docente di comunicazione
11.45 La parola ai partecipanti
12.00 Consegna attestati di partecipazione al corso di Make-Up
12.15 Dibattito e conclusioni
A seguire Aperitivo
Si ringraziano gli sponsor e i partner per aver permesso la realizzazione dell’progetto
Fish – Disabilità: quando il pregiudizio diventa fake news
Dalla Gran Bretagna arriva un esempio di come il pregiudizio verso la disabilità, e forse la malafede politica, possano contribuire alla diffusione di fake news con un potenziale enorme danno per i bersagli di tali manovre.
Giovedì scorso Philip Hammond, Cancelliere dello Scacchiere (ministro del Tesoro) del Governo May, audito dalla Commissione parlamentare tentava di giustificare il basso tasso di crescita (0,1%) dell’ultimo trimestre con evidenti difficoltà a motivare l’impasse delle politiche economiche dei Tories.
E nelle sue dichiarazioni non trovava di meglio che addossare la responsabilità di tale frenata all’immissione nel mercato del lavoro di molti lavoratori con disabilità.
Va detto, per comprendere il contesto, che negli ultimi 10 anni specifiche politiche (iniziate ben prima del Governo May) e un ripensamento dei servizi per l’impiego hanno prodotto una occupazione di circa un milione di persone con disabilità. Il gap è ancora notevole: sono occupati il 47,6 % dei disabili inglesi (più o meno il doppio di quelli italiani) contro il 79,2% della restante popolazione in età lavorativa, ma proprio in questi giorni è stato lanciato un programma per intervenire anche su questa disparità con l’obiettivo di annullarla entro il 2020.
Superfluo dire che questi interventi sono maldigeriti da taluni ambienti pseudoliberisti e la subdola dichiarazione di Hammond, che contestualmente si dice orgoglioso di tali politiche inclusive, ne è la testimonianza.
Ma abbiamo un secondo esempio dal Regno Unito e cioè di come dovrebbero reagire la politica e la società civile a queste dichiarazioni e pregiudizi. Nelle 48 ore successive alle dichiarazioni di Hammond, non c’è stata testata giornalistica che non abbia stigmatizzato la sua infelice uscita, e inoltre ci sono state decine di dichiarazioni di organizzazioni del movimento, smentite di studiosi, con numeri e cifre e soprattutto una presa di distanza di tutte le forze politiche, compresi gli ambienti governativi.
L’affermazione sulla presunta improduttività delle persone con disabilità non solo è da rigettare sotto il profilo etico, ma è dimostratamente un falso, numeri, cifre, storie, trend alla mano.
“Come italiani quelle dichiarazioni, riprovevoli, non ci stupiscono – commenta Vincenzo Falabella, Presidente della Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap – È ancora vivo il ricordo di un ministro dell’economia nostrano che si interrogava provocatoriamente su come l’Italia potesse essere competitiva avendo in carico 3 milioni di disabili. E mantiene ancora vividi i suoi colori la copertina di uno dei settimanali più diffusi che rappresentava la persona con disabilità come un pinocchio bugiardo. Insomma in quanto a bufale e a pregiudizi nulla abbiamo da insegnare in Europa e Oltremanica. Dagli inglesi invece abbiamo da imparare come si reagisce a tutto ciò.”
11 dicembre 2017
FISH – Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap
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La Mostra “Blind Pottery Light”, quest’anno alla terza edizione
L’idea progettuale di base è di rendere fruibile, a livello sensoriale, qualsiasi opera d’arte; si è cominciato dalla riproduzione in ceramica delle “Luci d’Artista” fino a giungere, quest’anno, alla realizzazione di tavole rappresentanti “Il Piccolo Principe”, divenuto un’icona pop, un esempio di quanto sia importante nella vita essere curiosi e avere sete di conoscenza, e di quanto sia importante “vedere col cuore”.
Il sottotitolo della Mostra “L’Essenziale è invisibile agli occhi.” centra in pieno il tema che l’ideatore e curatore, Prof. Stefano Esposito, vuole esprimere, cioè “la saggezza di chi guarda le cose con occhi puri, la voce dei sentimenti che parla la lingua universale, e una sincera e naturale voglia di autenticità. Perché la bellezza, quando non è filtrata dai pregiudizi, riesce ad arrivare fino al cuore dei bambini, ma anche a quello degli adulti che hanno perso la capacità di ascoltare davvero”.
Curare un percorso tattile narrativo è il fine ultimo, oltre alla lettura di testi in braille, le persone non vedenti e ipovedenti, avranno la possibilità di “accarezzare” 5 delle più famose illustrazioni originali di Antoine de Saint-Exupery.
La IIIª Edizione della Mostra Blind Pottery Light, si ispira anche alla rappresentazione teatrale de Il piccolo principe portata in scena da Gaetano Stella, la sera del Primo Settembre tra i Templi di Paestum. Le Tavole sono realizzate dell’Associazione Clio Art di Salerno, che organizza laboratori plastici e che inoltre, ha realizzato un percorso tattile, affisso sulle pareti esterne dell’Istituto Santa Caterina di Salerno.
La tecnica maggiormente usata da CLIO ART su ceramica, è quella dello spolvero, dove una volta riprodotto il disegno, con appositi strumenti, quali mirette e scavini, esso diventa un bassorilievo; tecnica che sta consentendo ai ragazzi disabili dell’Associazione diversamente abili A.N.A.I.M.A (Associazione Nazionale Assistenza Invalidi e Meno Abbienti) di Cava de’Tirreni, di imparare a lavorare la ceramica in modo diverso, divenendo dei veri e propri artisti.
L’evento è patrocinato dall’Associazione DONATION Italia, dal Comune di Salerno – Pagina ufficiale dell’Ente, dalla Rete dei Giovani per Salerno, Associazione Aquilartes (L’Aquila), Associazione ANAIMA di Cava, il Centro Te.Ri. di Cava de Tirreni, l’Eco Bistrot Salerno, Unione Ciechi Sez. di Salerno
La mostra sarà ospite dell’Associazione A.N.A.I.M.A. in via Gino Palumbo 19 di Cava de’Tirreni (SA), dal 18 dicembre 2017 al 4 gennaio 2018 (escluso il sabato, la domenica e i festivi).
Ingresso gratuito
Per informazioni contattare:
Anna 348 6958311
Stefano 331 2230592
Fish – Caregivers espulsi dal mondo del lavoro?
In questi giorni la cronaca ha portato in evidenza storie di discriminazione di lavoratori che assistono i loro familiari. Vicende emblematiche di un universo ben più ampio, silenzioso e subdolo, ma non meno drammatico: un certo mondo del lavoro marginalizza ed espelle chi, per condizioni proprie o dei familiari, si trova ad affrontare difficoltà enormi nel conciliare il tempo dedicato alla cura con quello del lavoro.
Ecco allora i licenziamenti, i demansionamenti, gli isolamenti, le discriminazioni che una certa parte del mondo del lavoro pone in atto.
Emblematico il dato proposto da un recentissimo studio del CENSIS (La gestione della cronicità: il ruolo strategico del caregiver. Il quadro generale ed un focus sul Parkinson) che ha coinvolto un campione di caregiver familiari, in prevalenza donne (il 76,4% contro il 23,6% degli uomini).
Oltre ad altri seri impatti negativi, il 36,9% di loro dichiara che il lavoro di cura ha generato un deleterio effetto sulla propria occupazione, che va dai problemi per le ripetute assenze sul lavoro, alla necessità di chiedere il part-time, fino alla scelta di andare in pensione o di licenziarsi con la conseguente perdita di un lavoro retribuito.
In realtà non è il lavoro di cura la causa di tutto ciò quanto piuttosto il pregiudizio, l’assenza di forme di flessibilità (pur suggerite dalla normativa recente), di formule di conciliazione fra necessità occupazionali e famiglia.
E gli effetti si riverberano in particolare sulle lavoratrici donne alle quali, ancora oggi, viene delegata in modo preponderante l’attività di cura. Ne pagano il conto più salato: part-time forzato, rinuncia alla carriera, marginalizzazione, retribuzioni più basse… e troppo spesso sono le prime ad essere licenziate nei momenti di crisi, generando nuove povertà.
È in questo scenario che maturano, in modo tutt’altro che infrequente, situazioni come quella della madre licenziata perché non riesce a gestire straordinari e riabilitazione del figlio, o di quella che viene licenziata mentre è in congedo parentale, o molto più frequentemente del lavoratore demansionato o marginalizzato perché fruisce dei permessi per assistere il familiare con una grave disabilità.
Altro che welfare aziendale! Altro che responsabilità sociale di impresa!
Un Paese ed un tessuto produttivo che non sappiano porre attenzione alla giusta conciliazione fra necessità aziendali e le sempre più diffuse esigenze familiari dei lavoratori genera, amplifica ed esaspera nuovi conflitti allargando implacabilmente la forbice dell’esclusione sociale. È questa la consapevolezza che deve unire in uno sforzo comune il legislatore, l’impresa, la pubblica amministrazione, le organizzazioni sindacali, le espressioni dell’impegno civile per trovare le ineludibili soluzioni.
4 dicembre 2017
FISH – Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap
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Fish – 3 dicembre e disabilità, una Giornata per impegnarsi negli anni
Il 3 dicembre ricorre la Giornata internazionale delle Persone con Disabilità. Per il nostro movimento, che va ben oltre la nostra sigla pur ampiamente federativa, non è una ricorrenza da festeggiare, anzi. Rappresenta l’occasione per aprire uno spazio di attenzione sulle condizioni di vita di milioni di persone con disabilità nella nostra società e per raccontare come, a condizioni adeguate, esse possano essere davvero incluse nelle loro collettività di riferimento.
La cronaca riporta, ancora e troppo spesso, storie di discriminazione, situazioni di esclusione, episodi di odio, bullismo, violenza, sacche di segregazione. Ma oltre a questo mosaico negativo in modo evidente, ci sono anche drammi umani e familiari che si consumano nel silenzio dell’isolamento e della rassegnazione, quasi fossero l’esito ineluttabile di tragiche fatalità delle quali non esistono responsabili e responsabilità: nella scuola, nel lavoro, nelle nostre città, nelle politiche inclusive…
Ma la Giornata internazionale delle Persone con Disabilità è per il nostro movimento anche l’occasione per rilanciare una sfida costruttiva e propositiva alle forze politiche nella Capitale e in ogni singola Regione.
È imminente la pubblicazione in Gazzetta del “Programma di Azione Biennale per la promozione dei diritti e l’integrazione delle persone con disabilità”. Si tratta di un documento che pone con chiarezza gli obiettivi e le modalità per garantire finalmente i diritti umani delle persone con disabilità. Alla sua stesura ha collaborato intensamente anche FISH.
E tutti gli àmbiti trattati sono centrali per la concreta applicazione della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità: diritto allo studio, al lavoro, alla salute, alla mobilità, alla vita indipendente, al riconoscimento della condizione di disabilità, agli interventi in ambito di cooperazione internazionale, ai sistemi di rilevazione statistica.
Nella Giornata internazionale chiediamo con chiarezza: qual è l’impegno – punto per punto – delle forze politiche che ora stanno per approvare la legge finanziaria e fra qualche settimana inizieranno a confrontarsi nella campagna elettorale?
Vorremmo che questa non fosse solo la Giornata della consapevolezza, condizione pur essenziale per ripensare, con il pieno coinvolgimento delle persone con disabilità, ad una strategia che superi, in tempi non generazionali, l’esclusione sociale garantendo per davvero pari opportunità e diritti umani.
Vorremmo che fosse la data in cui si assumono degli impegni come integranti dei futuri programmi e azioni di governo, indipendentemente dagli schieramenti o dagli esiti delle prossime consultazioni. Si esprima con chiarezza e puntualità chi si candida a guidare il Paese.
Nel frattempo vi è anche una legge finanziaria che necessita di scelte scevre da tentennamenti, innanzitutto sui Fondi (politiche sociali, non autosufficienza, dopo di noi, scuola, lavoro) che riguardano famiglie e persone con disabilità e che non possono essere messi in discussione o oggetto di riduzione o di trasferimenti.
Noi di FISH, con immutata determinazione e impegno, continueremo ad esserci anche dopo il 3 dicembre, vigilando, proponendo, protestando quando necessario.
3 dicembre 2017
FISH – Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap
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