Irifor – Attività formative 2020-2021: Percorso base di Tiflodidattica II Edizione

La Sede Nazionale dell’I.RI.FO.R., Istituto di ricerca, formazione e riabilitazione collegato all’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti, propone ai docenti di ogni ordine e grado della scuola e agli educatori scolastici ed extra-scolastici un percorso di formazione tiflodidattica on line tramite ZOOM di 155 ore, articolato in 5 Moduli progressivi di 30 o 35 ore, frequentabili anche separatamente.

Per gli insegnanti accreditati i corsi sono già disponibili sulla piattaforma S.O.F.I.A.

Il direttore responsabile dei corsi è il Professore Giuseppe Lapietra che collabora, grazie al Collegio Docenti, per la realizzazione delle attività formative, con Docenti Formatori di comprovata esperienza nell’ambito della disabilità visiva, anche con disabilità aggiuntive.Per un approfondimento delle informazioni sui docenti dei corsi si prenda visione dei calendari allegati.

I corsi sono i seguenti:

1)      Primo Modulo, “Inclusione Scolastica Dei Non Vedenti E Degli Ipovedenti” (Identificativi: In. 47325, Ed. 69481):

Iscrizione entro e non oltre il 28 settembre 2020, utilizzando l’allegato modulo 1 di iscrizione.

2)      Secondo Modulo, “La Persona Disabile Visiva In Età Evolutiva Con Deficit Complessi : Integrazione Delle Competenze Diagnostiche, Riabilitative Ed Educative” (Identificativi: In. 47331, Ed. 69502):

Iscrizione entro e non oltre il 19 ottobre 2020, utilizzando l’allegato modulo 2 di iscrizione.

3)      Terzo Modulo, “L’apprendimento Della Scrittura E Della Lettura Da Parte Degli Alunni Non Vedenti E Ipovedenti” (Identificativi: In. 47353, Ed. 69540):

Iscrizione entro il 9 novembre 2020, utilizzando l’allegato modulo 3 di iscrizione.

4)      Quarto Modulo, “Sussidi Tiflodidattici E Discipline Scolastiche” (Identificativi: In. 47367, Ed. 69559):

Iscrizione entro il 30 novembre 2020, utilizzando l’allegato modulo 4 di iscrizione.

5)      Quinto Modulo, “Tifloinformatica E Scuola” (Identificativi: In. 47517, Ed. 69793):

Iscrizione entro l’11 gennaio 2021, utilizzando l’allegato modulo 5 di iscrizione.

Modalità di iscrizione e ammissione

Per essere ammessi ai corsi, inoltrare la domanda compilando il modulo relativo ai corsi da frequentare all’indirizzo: archivio@pec.irifor.eu, allegando la ricevuta di pagamento della quota di iscrizione di 80,00 euro per ogni corsoe il modulo privacy compilato.

Il pagamento può essere realizzato con due modalità:

1)      Con Bonus della Carta del Docente a favore di I.Ri.Fo.R. onlus – Codice: G6OK1 – Tipologia esercizio: Fisico – Tipologia prodotto: Formazione e aggiornamento – Ambito: Corsi di aggiornamento enti accreditati/qualificati ai sensi della direttiva 170/2016. 2)      Tramite versamento sul conto corrente IBAN: IT 15 H 07601 03200 000034340000, intestato a: I.RI.FO.R., con causale “Quota di iscrizione a ‘TITOLO DELL’INIZIATIVA’ – Nome e Cognome del Richiedente”.

In calce trovate i programmi dei corsi e le modalità di verifica dell’apprendimento mentre gli allegati sono scaricabili dal sito dell’Irifor al seguente link:

https://www.irifor.eu/2020/09/03/comunicato-n-27-attivita-formative-2020-2021-percorso-base-di-tiflodidattica-ii-edizione/

Programmi e verifiche dell’apprendimento

Il primo Modulo, “INCLUSIONE SCOLASTICA DEI NON VEDENTI E DEGLI IPOVEDENTI”, tratta dell’adattamento degli ambienti di apprendimento agli stili, relazionali e cognitivi, degli allievi con disabilità visiva ed è articolato in 7 Unità formative:

1. Prodromi tiflopedagogici e elementi di tiflodidattica nell’educazione – 4 ore

2. La scuola si organizza per accogliere l’alunno disabile visivo – 3 ore

3. La persona disabile visiva con deficit multipli in età evolutiva – 4 ore

4. Analisi del contesto educativo e progettazione per l’alunno protagonista – 4 ore

5. Orientamento, mobilità in ambito scolastico ed educazione motoria – 5 ore

6. Aspetti normativi – 5 ore

7. Cecità e ipovisione in età evolutiva; analisi di certificazioni cliniche e dei comportamenti visivi per individuare possibili interventi educativo-didattici – 5 ore.

Le attività saranno erogate in sincrono, su ZOOM, dalle 15:00 alle 19:00, nei martedì, mercoledì e giovedì compresi tra il 29 settembre e il 14 ottobre 2020. Le presenze saranno rilevate mediante tracciamento.

In allegato il Calendario delle Attività.

I contenuti principali del Modulo saranno fruibili in streaming, attraverso il sito dell’Istituto.

Sarà rilasciato Attestato di frequenza ai Corsisti, presenti almeno ai tre quarti delle ore delle attività in sincrono, che avranno superato la verifica finale da svolgere on line, mediante: la compilazione in asincrono di un test a risposta multipla, il 15 ottobre 2020; e la partecipazione ad un colloquio on line, condotto dai Docenti formatori, in febbraio/marzo 2021.

Il secondo Modulo, “LA PERSONA DISABILE VISIVA IN ETÀ EVOLUTIVA CON DEFICIT COMPLESSI: INTEGRAZIONE DELLE COMPETENZE DIAGNOSTICHE, RIABILITATIVE ED EDUCATIVE”, tratta delle strategie educativo-riabilitative attivabili quando il deficit visivo è associato ad altri deficit ed è articolato in 4 Unità formative:

1. La persona disabile visiva con deficit multipli in età evolutiva – 4 ore

2. Doppia diagnosi: metodi e tecniche educative per persone con deficit visivo e disturbi dello spettro autistico o della comunicazione – 3 ore

3. Dall’analisi dei bisogni specifici alla scelta delle strategie educativo-riabilitative. L’esperienza dell’Istituto Serafico di Assisi – 8 ore

4. Dall’analisi dei bisogni specifici alla scelta delle strategie educativo-riabilitative. L’esperienza della Lega del Filo d’Oro – 8 ore

5. I centri tiflodidattici in Italia: esperienze di consulenza rivolta alle istituzioni educative e riabilitative territoriali – 7 ore

Le attività saranno erogate in sincrono, su ZOOM, dalle 15:00 alle 19:00, nei martedì, mercoledì e giovedì compresi tra il 20 ottobre e il 4 novembre 2020. Le presenze saranno rilevate mediante tracciamento.

In allegato il Calendario delle Attività.

I contenuti principali del Modulo saranno fruibili in streaming, attraverso il sito dell’Istituto.

Sarà rilasciato Attestato di frequenza ai Corsisti, presenti almeno ai tre quarti delle ore delle attività in sincrono, che avranno superato la verifica finale da svolgere on line, mediante: la compilazione in asincrono di un test a risposta multipla, il 5 novembre 2020; e la partecipazione ad un colloquio on line, condotto dai Docenti formatori, in febbraio/marzo 2021.

Il terzo Modulo, “L’APPRENDIMENTO DELLA SCRITTURA E DELLA LETTURA DA PARTE DEGLI ALUNNI NON VEDENTI E IPOVEDENTI”, tratta della scelta “alfabetizzazione ordinaria/alfabetizzazione braille” e dei conseguenti interventi didattici ed è articolato in 3 Unità formative:

1. Prerequisiti per l’apprendimento della lettura e della scrittura braille; dalla scoperta consapevole dell’ambiente alla sua rappresentazione attraverso le immagini e i simboli – 9 ore

2. Il metodo e la didattica per l’insegnamento del braille nel contesto dell’integrazione scolastica – 23 ore

3. L’apprendimento della scrittura comune e la scelta dei testi ingranditi – 3 ore

Sono previste lezioni frontali ed esercitazioni di laboratorio. I Corsisti saranno dotati di fogli, tavolette e punteruoli braille e dell’alfabetiere “Primi Giorni” di Isabella Guerrieri Natoli.

Le attività saranno erogate in sincrono, su ZOOM, dalle 15:00 alle 19:00, nei martedì, mercoledì e giovedì compresi tra il 10 e il 26 novembre 2020. Le presenze saranno rilevate mediante tracciamento.

In allegato il Calendario delle attività.

I contenuti principali del Modulo saranno fruibili in streaming, attraverso il sito dell’Istituto.

Sarà rilasciato Attestato di frequenza ai Corsisti, presenti almeno ai tre quarti delle ore delle attività in sincrono, che avranno superato la verifica finale da svolgere on line, mediante: la compilazione di un test a risposta multipla e lo svolgimento di una prova di scrittura, il 27 novembre 2020; la partecipazione ad un colloquio on line, con prova di lettura, condotto dai Docenti formatori nel febbraio/marzo 2021.

Il quarto Modulo, “SUSSIDI TIFLODIDATTICI E DISCIPLINE SCOLASTICHE”, presenta gli ausili che, nei vari campi disciplinari, consentono ai disabili visivi autonomia di studio ed è articolato in 5 Unità formative:

1. Ragioni pedagogiche e inclusive del sussidio tiflodidattico – 2 ore

2. Caratteristiche dei testi in scrittura braille per lo studio delle diverse discipline con particolare riferimento a quelli per l’apprendimento della segnografia musicale – 4 ore

3. Caratteristiche dei testi e dei sussidi per gli alunni ipovedenti (criteri metodologici per la scelta e indicazioni didattiche per il loro corretto utilizzo) – 7 ore

4. Metodologia e sussidi tiflodidattici per lo studio delle discipline scientifiche, antropologiche, per la modellatura e il disegno in rilievo (indicazioni didattiche per il corretto utilizzo del materiale prescelto) – 13 ore

5. Dal potenziamento della percezione aptica alla conoscenza, all’interiorizzazione e alla riproduzione delle forme più evolute di espressione artistica – 4 ore.

Le attività saranno erogate in sincrono, su ZOOM, dalle 15:00 alle 19:00, nei martedì, mercoledì e giovedì compresi tra il 1° e 17 dicembre 2020. Le presenze saranno rilevate mediante tracciamento.

In allegato il Calendario delle Attività.

I contenuti principali del Modulo saranno fruibili in streaming, attraverso il sito dell’Istituto.

Sarà rilasciato Attestato di frequenza ai Corsisti, presenti almeno ai tre quarti delle ore delle attività in sincrono, che avranno superato la verifica finale da svolgere on line, mediante: la compilazione in asincrono di un test a risposta multipla, il 18 dicembre 2020; e la partecipazione ad un colloquio on line, condotto dai Docenti formatori, in febbraio/marzo 2021.

Il quinto Modulo, “TIFLOINFORMATICA E SCUOLA”, presenta gli ausili che, nei vari campi disciplinari, consentono ai disabili visivi autonomia di studio e di ricerca ed è articolato in 7 Unità formative:

1. Impostazioni preliminari dei pc per un corretto utilizzo degli screen reader e dei software – 4 ore.

2. Gli screen reader, le sintesi vocali e i videoingranditori software: cosa sono e a cosa servono – 4 ore.

3. Differenza tra Braille a 6 punti e Braille a 8 punti; panoramica sui display Braille: cosa sono e a cosa servono – 4 ore.

4. Didattica della tastiera. Scrivere a 10 dita sulla qwerty. Utilizzo dei tasti del display braille, dei tasti rapidi, del mouse – 6 ore.

5. Software adattativi per non vedenti: per la matematica; per il greco; per la stampa Braille e per la musica (BME); adattamenti per le lingue straniere – 6 ore.

6. Strumenti e tecniche per la realizzazione di testi digitali accessibili – 4 ore.

7. Testi scolastici digitali e audiolibri: dove reperirli, come utilizzarli – 2 ore.

Sono previste lezioni frontali ed esercitazioni di laboratorio.

Le attività saranno erogate in sincrono, su ZOOM, dalle 15:00 alle 19:00, nei martedì, mercoledì e giovedì compresi tra il 12 e il 27 gennaio 2021. Le presenze saranno rilevate mediante tracciamento.

In calce il Calendario delle Attività.

I contenuti principali del Modulo saranno fruibili in streaming, attraverso il sito dell’Istituto. Sarà rilasciato Attestato di frequenza ai Corsisti, presenti almeno ai tre quarti delle ore delle attività in sincrono, che avranno superato la verifica finale da svolgere on line, mediante: la compilazione di un test a risposta multipla in asincrono, il 28 gennaio 2021; la partecipazione ad un colloquio on line, condotto dai Docenti formatori, e lo svolgimento di una prova pratica, in sincrono, nel febbraio/marzo 2021.

Sicilia – Non vedenti in cima all’Etna

Grazie a un progetto Irifor per colmare, dopo il lockdown, il deficit di esperienze e socializzazione dei ragazzi ciechi. Valerio, sedici anni, racconta delle “lacrime di commozione per aver raggiunto la vetta del vulcano”. Otto diverse esperienze varie province della Sicilia

“Io vedo solo ombre, però il viaggio fino ai crateri sommitali dell’Etna è stata un’esperienza molto importante per me”.

Valerio Messina, sedici anni, il maggiore del gruppo di non vedenti che nei giorni scorsi ha raggiunto la cima del vulcano più alto d’Europa, è visibilmente emozionato nel raccontare quanto sperimentato grazie a un progetto nazionale dell’Irifor, calato nel territorio siciliano dalle articolazioni regionali dell’ente.

“Collegato all’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti onlus – ha spiegato il presidente siciliano Gaetano Minincleri, che presiede anche l’Irifor – abbiamo appunto questo istituto nato soprattutto per perseguire la ricerca sui non vedenti, ma anche la formazione per l’avviamento al lavoro dei disabili visivi e la loro riabilitazione. Proprio dall’Irifor è stato finanziato il progetto nazionale Gioco la mia parte che si sta rivelando di grande importanza per colmare il deficit di esperienze e socializzazione dopo il lockdown e il distanziamento sociale causati dal coronavirus. Il lungo periodo in cui i nostri ragazzi sono rimasti chiusi in casa ha infatti creato dei problemi di adattamento”.

“Così, in Sicilia – ha aggiunto Minincleri – abbiamo partecipato al bando e ottenuto piccole somme per realizzazioni modellate sulle caratteristiche dei nostri territori. Abbiamo varato otto progetti in altrettante province, destinati a gruppi da due a quattro non vedenti. E a Catania quattro ragazzi hanno avuto la possibilità di raggiungere, con la necessaria attrezzatura e accompagnati da volontari e guide, la sommità dell’Etna, dopo una lunga e bellissima passeggiata. Un’esperienza che difficilmente dimenticheranno”.

E Valerio Messina ha confermato: “Le sensazioni che ho provato sono state molto forti”.

“L’emozione di salire in vetta – ha sottolineato -, la paura di non riuscire ad arrivarci e il senso di liberazione di trovarsi sulla cima del vulcano. Siamo partiti alle sette del mattino, abbiamo preso la funivia e poi dei pullman fuoristrada che ci hanno portato a duemilanovecento metri di quota. Da lì ci aspettavano cinque lunghe ore di camminata molto dura e stancante per raggiungere la nostra meta. La parte conclusiva, gli ultimi quindici minuti, è stata terribile. La salita era ripidissima e pensavo davvero di non farcela. Poi però tutto il gruppo mi ha dato forza e ci siamo dati forza a vicenda. Così ce l’abbiamo fatta”.

“E l’emozione di raggiungere la vetta – ha concluso – è stata indescrivibile, non me l’aspettavo davvero. Le lacrime di commozione erano il segno del senso di liberazione provato. Un’emozione unica nel suo genere. Qualsiasi esperienza sportiva o di altro tipo è incomparabile”.

Protagonisti con Valerio dell’impresa, sono stati altri tre ragazzi non vedenti: Carmelo Colletta e Matteo Panebianco, entrambi di quindici anni, e Francesco Licandro, il più piccolo, di tredici.

I quattro ragazzi sono stati accompagnati da due volontari dell’Uici di Catania, Federico Grasso ed Elisabetta Sapuppo, da Luca Cosma, una guida alpina autorizzata a condurre i turisti fino ai crateri sommitali dell’Etna e una guida naturalistica, Rosario Calcagno, che ha dato anche lui un grande contributo parlando ai ragazzi delle caratteristiche degli ambienti che attraversavano.

A guidare il drappello, Nando Sutera, responsabile del Centro di consulenza tiflodidattica di Catania, che ha coordinato le attività progettuali per la Sicilia con i colleghi di Agrigento, Gioacchino Di Gloria, e Palermo, Maria Concetta Cusimano. Tutte le attività progettuali, infatti, sono il frutto del lavoro sinergico e di rete tra i tre Centri, i presidenti provinciali delle Sezioni Uici e l’Irifor Sicilia.

“Oltre alla straordinaria esperienza – ha spiegato Sutera – di escursione ai crateri sommitali del monte Etna, abbiamo realizzato, con i Centri di consulenza tiflodidattica delle altre province, delle esperienze indimenticabili per i nostri bambini e ragazzi non vedenti. A Trapani, per esempio, con le attività di canoa, a Palermo con quelle di vela, a Enna con uno straordinario viaggio all’interno di una fattoria didattica. E così anche a Siracusa, ad Avola. Parliamo di eventi dei giorni scorsi, ma ce ne saranno altri”.

“Per esempio – ha concluso – il viaggio di alcuni giorni in barca a vela da Messina alle Eolie e ritorno con tre bambini non vedenti accompagnati dalle loro mamme. Già assaporano il momento magico del viaggio per mare fino a Lipari, Salina e Vulcano”.

Link Youtube

Dichiarazione Gaetano Minincleri https://youtu.be/MA6xKj7OigA

Dichiarazione Valerio Messina https://youtu.be/_hVOwbNFIxw

Dichiarazione Nando Sutera https://youtu.be/cRESE6c401c

Clip escursione sull’Etna https://www.youtube.com/watch?v=5IimSbm-Hqw

Foto di gruppo sull’Etna

Il gruppo durante la scalata

Bando Irifor 2020: “Introduzione alle tecnologie assistive”

Bando per il finanziamento di Corsi di aggiornamento sull’uso del Pc con sistema operativo Windows 10, di Smartphone e delle tecnologie assistive, del sistema operativo Mac OS-X e delle piattaforme interattive online da parte di soggetti disabili visivi.

PRESENTAZIONE

Il Consiglio di Amministrazione Nazionale dell’I.Ri.Fo.R. intende proseguire nella sperimentazione di nuove modalità di realizzazione delle attività che possano affiancarsi alle tradizionali forme di sostegno e incentivo alle proprie strutture territoriali.

Il Consiglio di Amministrazione Nazionale dell’I.Ri.Fo.R., pertanto, indice per il 2020 un nuovo Bando per la selezione e il finanziamento di corsi finalizzati all’approccio all’utilizzo del personal computer, dello smartphone e alla conoscenza dei principi fondamentali che stanno alla base dell’informatica da parte di utenti disabili visivi che per la prima volta si avvicinano a questi strumenti.

Art.1 – OBIETTIVO GENERALE

Consentire a ciascun partecipante di conseguire l’autonomia necessaria per gestire le funzionalità di base del PC con sistema operativo Windows 10 con tecnologie assistive, dello smartphone e del sistema operativo Mac OS-X utilizzato esclusivamente sui personal computer Apple e delle piattaforme interattive online come Zoom Meeting, Google Meet e altre e social network, quali Facebook, Instagram, ecc.

Art.2 – DESTINATARI

Ogni corso sarà rivolto ad un numero massimo di 12 allievi ipovedenti o ciechi assoluti suddivisi in gruppi composti da un minimo di quattro a un massimo di otto partecipanti. Il numero minimo per organizzare un corso finanziabile è di 6 allievi.

Art.3 – DURATA DEI CORSI

Le ore di lezione ammesse per ogni corso saranno al massimo 18 per le persone ipovedenti e 24 per le persone non vedenti.

Art.4 – SOGGETTI AMMESSI A PARTECIPARE

Possono rispondere al presente Bando tutte le sedi territoriali dell’I.Ri.Fo.R. Ognuna può presentare una sola richiesta di finanziamento, utilizzando unicamente il formulario allegato.

Art.5 – DURATA DEL BANDO

Il Bando si attiva con la sua pubblicazione sul sito internet dell’Istituto e resta valido fino al 4 settembre 2020.

L’I.Ri.Fo.R. Nazionale si riserva la possibilità di chiedere integrazioni e/o chiarimenti alle strutture richiedenti.

Le istanze saranno sottoposte alla valutazione di ammissibilità da parte del Comitato Tecnico Scientifico Nazionale dell’I.Ri.Fo.R., in relazione all’osservanza dei criteri del presente bando.

Alle strutture ammesse sarà inviata comunicazione nelle forme consuete e, contestualmente, sarà erogato il 50% del finanziamento.

Il saldo finale sarà erogato a conclusione delle attività, secondo le modalità indicate nel successivo articolo 11.2.

Considerata la situazione straordinaria dovuta alla fase di post pandemia, si sollecitano le strutture a sottoporre i progetti il più presto possibile, poiché questi potranno essere esaminati e autorizzati anche in data precedente al 4 settembre.

Art.6 – RISORSE FINANZIARIE DISPONIBILI

Il Consiglio di Amministrazione Nazionale dell’I.Ri.Fo.R. ha stabilito di assegnare a questo Bando un budget complessivo di € 120.000,00.

Se l’ammontare totale dei progetti pervenuti dovesse essere superiore al budget complessivo destinato al Bando, il Consiglio di Amministrazione Nazionale potrà adottare un criterio generale per decurtare ogni progetto in modo proporzionale.

Art.7 – COSTI AMMISSIBILI

Per ogni corso proposto, si farà riferimento al costo orario desumibile dai parametri orari fissati dal Comunicato n.9/2015 dell’I.Ri.Fo.R. per quanto riguarda le attività informatiche.

In particolare il costo orario per gruppi di quattro corsisti ammonta a € 50,00/h.

Si riporta, unicamente a titolo esemplificativo, la tabella di riferimento:

Tipologia Corso computer o smartphoneValore ora/corso
Corso con 4 iscrittiEuro 50,00
Corso con 6 iscrittiEuro 75,00
Corso con 8 iscrittiEuro 100,00

La partecipazione degli allievi è condizionata al pagamento di una quota di partecipazione pari a € 40,00 per il corso da 18 ore e di € 80,00 per il corso da 24 ore.

Art.8 – MODALITA’ ORGANIZZATIVE

I corsi dovranno iniziare entro un mese dalla data di comunicazione dell’approvazione del progetto. La conclusione dovrà avvenire entro i quattro mesi successivi alla comunicazione di finanziamento.

Con la comunicazione di approvazione del corso sarà erogato il 50% del finanziamento, il saldo sarà erogato a conclusione delle attività formative.

Art.9 – FIGURE PROFESSIONALI RICHIESTE

I corsi potranno essere realizzati ricorrendo in via prioritaria agli Esperti in docenza informatica per disabili visivi iscritti all’Albo dei docenti informatici dell’I.Ri.Fo.R.

Sarà cura della struttura proponente indicarne il nominativo in fase di presentazione della proposta progettuale, segnalandone la presenza nell’apposito Albo, specificando altresì se il docente individuato è docente iscritto nella sezione Ciechi assoluti o Ipovedenti.

Art.10 – DISPOSITIVI NECESSARI

– Un PC DeskTop/LapTop/Tablet con Windows 10 – ScreenReader JAWS, NVDA, ZOOMTEXT, MAGIC per ogni corsista

– uno smartphone IOS o Android, possibilmente corredato anche di display Braille

– Un MaC, ove richiesto

Art.11 – DOCUMENTAZIONE DA INVIARE

11.1. – Documentazione per la richiesta del finanziamento

Sotto l’aspetto documentale, per la richiesta dei finanziamenti dovranno essere inviati:

1) formulario I.Ri.Fo.R. allegato, contenente l’indicazione degli obiettivi attesi e dei metodi per la verifica del loro conseguimento. L’utilizzo di altri formulari non è ammesso, a pena di nullità della richiesta;

2) progetto dettagliato contenente la descrizione del sistema di monitoraggio delle attività, utilizzando la nuova scheda progetto allegata e budget di previsione dei costi;

Tale documentazione dovrà essere inviata alla Sede nazionale unicamente tramite posta elettronica certificata da recapitare al seguente indirizzo:

archivio@pec.irifor.eu

La mancata osservanza di tale requisito per la presentazione dei progetti ne determina il non accoglimento.

11.2. – Documentazione per la richiesta del saldo

A conclusione delle attività, il saldo sarà erogato previa presentazione a questa Sede nazionale dei seguenti documenti:

a) Relazione conclusiva del coordinatore dell’iniziativa riabilitativa

b) Nota dei dati sintetici

c) Questionari di valutazione (a cura dei formatori/operatori)

d) Questionari di gradimento (a cura degli utenti coinvolti)”.

Allegato 1.doc

Allegato 2.doc

Bando Irifor 2020: “Intervento precoce bambini 0 – 6 anni”

Bando per il finanziamento di iniziative sperimentali di Intervento precoce rivolte a bambini con disabilità visiva e con minorazioni aggiuntive fino a 6 anni di età

PRESENTAZIONE

E’ indetto un Bando per il finanziamento di iniziative di Intervento precoce rivolte a bambini con disabilità visiva (età 0 – 6 anni).

Art.1 – Destinatari

Minori in età 0 – 6 anni affetti da cecità o ipovisione, anche con minorazioni aggiuntive, in possesso di certificazione attestante l’invalidità, rilasciata dalla struttura sanitaria territoriale (A.S.L.) e/o idonea documentazione attestante le reali condizioni di disabilità del soggetto.

Il progetto rivolge particolare attenzione nei confronti di utenti per i quali la disabilità visiva risulti associata a patologie plurime (neuromotorie, cognitive, sensoriali, relazionali).

Art.2 – Obiettivo generale

Le iniziative di Intervento precoce mirano a sostenere un’utenza particolarmente fragile per la quale un intervento abilitativo tempestivo e l’adeguato sostegno ai genitori, nel delicato momento post-diagnosi e nei primi anni di crescita del bambino, possono scongiurare i rischi di sviluppo e le conseguenze secondarie rispetto all’assenza o alla mancata integrità della funzione visiva, soprattutto in presenza di disabilità aggiuntive.

Art.3 – Struttura dell’Intervento precoce e modalità organizzative

L’intervento prevede un ciclo di azioni di abilitazione volte a promuovere lo sviluppo globale del bambino, individuandone i punti di forza e di debolezza secondo un approccio olistico.

Le attività previste dovranno essere contenute all’interno dei seguenti parametri:

– numero dei bambini: come indicato nel successivo articolo 6;

– numero degli operatori: fino a un massimo di tre per bambino, scelti tra le figure indicate nell’art.5 e in grado di garantire un approccio equilibrato alle esigenze del bambino;

– numero ore: fino a quaranta ore complessive di intervento per ogni bambino;

– periodo di intervento: anno scolastico, dal 1 ottobre al 30 giugno dell’anno successivo, comunque 30 settimane di durata massima.

Art.4 – Figure professionali coinvolte

Per l’avvio dei nuovi servizi, le figure o le strutture individuate sul territorio dovranno possedere un’esperienza provata e verificabile nell’ambito delle attività rivolte a bambini con deficit visivo e pluridisabilità ed essere in possesso di titolo di studio o attestazione professionalizzante per l’esercizio della professione.

Ove possibile, sarà preferibile impiegare figure professionali presenti negli Albi dell’Istituto.

Le sedi proponenti, per la realizzazione dei servizi previsti dal presente Bando, potranno individuare strutture specializzate operanti sul territorio.

4.1. – Figure professionali impiegabili:

· Psicologo

· Istruttore di orientamento e mobilità & autonomia domestica

· Fisioterapista

· Operatore di stimolazioni basali

· Ortottista

· Logopedista (con specializzazione del linguaggio e/o in disfagia)

· Terapista della neuro psicomotricità dell’età evolutiva

· Psicomotricista

· Idroterapista

· Tiflologo/Educatore Tiflologico/Tifloinformatico

· Musicoterapeuta

· Osteopata

· Operatore di pet-therapy

Art.5 – Soggetti ammessi a partecipare

Possono rispondere al presente Bando le sedi regionali dell’I.Ri.Fo.R. in ragione di un numero di 6 utenti moltiplicato per il numero di sezioni territoriali della Regione, fino a un massimo di 48 utenti.

Art.6 – Costi ammissibili

Il costo di ogni singola ora di prestazione dovrà essere ricompreso tra un minimo di 35 e un massimo di 45 Euro.

Il contributo dell’I.Ri.Fo.R. sarà pari a € 30,00 per ogni ora di prestazione erogata, oltre a un ulteriore contributo del 15% per spese generali calcolato sul valore del finanziamento dell’Istituto.

È previsto inoltre un contributo aggiuntivo sul finanziamento I.Ri.Fo.R., pari al 10%, per l’acquisto di materiali specifici necessari allo svolgimento delle attività, da scegliere nell’elenco allegato al presente Bando.

La somma eccedente dovrà essere coperta con apposito cofinanziamento da parte della struttura richiedente.

Art.7 – Vigenza del Bando

Il Bando si attiva con la sua pubblicazione sul sito internet dell’Istituto e resta valido fino al 14 settembre 2020.

Nel periodo di vigenza del Bando, le strutture interessate potranno inviare le richieste di finanziamento delle iniziative.

L’I.Ri.Fo.R. Nazionale si riserva la possibilità di chiedere integrazioni e/o chiarimenti alle strutture richiedenti.

Le istanze saranno sottoposte alla valutazione di ammissibilità da parte del Comitato Tecnico Scientifico Nazionale dell’I.Ri.Fo.R., in relazione all’osservanza dei criteri indicati nel presente Bando.

Alle strutture ammesse sarà inviata comunicazione nelle forme consuete e, contestualmente, sarà erogato il 50% del finanziamento.

Il saldo sarà erogato a conclusione delle attività riabilitative, secondo le modalità indicate nel successivo articolo 9.2.

Art.8 – Risorse finanziarie disponibili

Nel caso in cui il valore finanziario totale dei progetti pervenuti dovesse essere superiore al budget complessivo stanziato, il Consiglio di Amministrazione Nazionale dell’I.Ri.Fo.R. potrà adottare un criterio generale di decurtazione di ogni progetto in modo proporzionale.

Art.9 – DOCUMENTAZIONE DA INVIARE

9.1. – Documentazione per la richiesta del finanziamento

1) formulario I.Ri.Fo.R. allegato, contenente l’indicazione degli obiettivi attesi e dei metodi per la verifica del loro conseguimento. L’utilizzo di altri formulari non è ammesso, a pena di nullità della richiesta;

2) progetto dettagliato contenente la descrizione del sistema di monitoraggio delle attività, utilizzando unicamente la nuova scheda progetto allegata e budget di previsione dei costi;

3) attestazione del cofinanziamento per la parte eccedente il finanziamento I.Ri.Fo.R.;

4) preventivo del materiale da acquistare;

5) certificazioni di disabilità visive e/o pluriminorazioni degli utenti.

La documentazione dovrà essere inviata alla Sede nazionale avvalendosi di posta elettronica certificata da recapitare al seguente indirizzo:

archivio@pec.irifor.eu

La mancata osservanza di tale requisito d’accesso per la presentazione dei progetti ne determina il non accoglimento.

9.2. – Documentazione per la richiesta del saldo

A conclusione delle attività, il saldo sarà erogato previa presentazione a questa Sede nazionale dei seguenti documenti:

a) Relazione conclusiva dettagliata del coordinatore dell’iniziativa riabilitativa

b) Nota dei dati sintetici

c) Questionari di valutazione (a cura dei formatori/operatori)

d) questionari di gradimento (tenuto conto dell’età dei destinatari i predetti saranno a cura dei genitori).

Allegato 1.doc

Allegato 2.doc

Allegato 3.doc

Bando Irifor 2020: “Gioco la mia parte”

Bando per attività integrative rivolte a bambini e adolescenti disabili visivi in età scolare

Presentazione

E’ indetto un Bando che, partendo dal lavoro di rete in essere tra l’I.Ri.Fo.R. e i Centri di Consulenza Tiflologica e Tiflodidattica (CCT), intende stimolare attività integrative rivolte a bambini e adolescenti in età scolare, disabili visivi, anche con minorazioni aggiuntive.

Art.1 – Obiettivo generale

Il progetto si propone di colmare il deficit di esperienze e socializzazione che, prima il lockdown e poi il distanziamento sociale causati dal diffondersi del Covid 19, hanno provocato nei bambini e negli adolescenti ciechi, ipovedenti e con minorazioni aggiuntive che fanno del contatto e dell’esperienza i pilastri della loro crescita.

Art. 2 – Destinatari

bambini e adolescenti ciechi, ipovedenti o con minorazioni aggiuntive, in età scolare.

Art.3 – Struttura delle attività e modalità organizzative

Le attività mireranno al raggiungimento dell’obiettivo di cui all’art. 1 nel rispetto dei seguenti parametri organizzativi:

a) numero utenti per ogni attività: minimo 2 massimo 4 (gli utenti possono variare da attività ad attività, ma ogni utente potrà partecipare soltanto a una delle attività del progetto);

b) filoni di attività:

attività all’aperto; riscoperta delle città;

attività sportive;

laboratori;

attività di autonomia;

c) periodo di svolgimento

dal 20 luglio al 20 settembre 2020

d) durata

da un minimo di 10 ore fino a un massimo di 20 ore per tipologia di attività scelta per progetto.

Il rapporto tra educatore/destinatario delle attività dovrà essere valutato ed eventualmente adattato sia in base alla tipologia delle attività scelte sia alle specificità del partecipante rilevate dai responsabili dei CCT.

Art.4 – Tipologia di attività e durata

Le attività previste dal Bando sono le seguenti:

a) attività all’aperto, riguarderanno tutte le esperienze che possono essere realizzate a contatto con la natura come ad esempio: trekking, visite a fattorie didattiche, parchi avventura, giardini zoologici, orti botanici, attività in spiaggia ecc.;

b) attività di riscoperta della città, potranno riguardare tutte quelle esperienze mirate a scoprire il territorio cittadino come ad esempio: passeggiate nei centri cittadini; visite a siti di interesse storico o artistico; visite ai musei ecc.;

c) attività sportive, potranno riguardare le varie discipline sportive come ad esempio: il tandem, la canoa, la vela, l’attività subacquea, la moto terapia ecc.:

d) laboratori, potranno svolgersi al chiuso e dovranno riguardare tassativamente i seguenti ambiti: 1) giochi, 2) manualità, 3) scrittura creativa, 4) fotografia con audio descrizione;

e) attività di autonomia personale, saranno quelle mirate ad acquisire le abilità e le competenze fondamentali per la cura, conseguire la consapevolezza del senso estetico e il benessere della persona.

4.1. – durata delle attività

TipologiaDurata minimaDurata massima
Attività all’aperto10 ore20 ore
Attività di riscoperta della città10 ore18 ore
Attività sportive10 ore20 ore
Laboratori10 ore15 ore
Attività di autonomia personale10 ore12 ore

Art.5 – Soggetti ammessi a partecipare

Possono rispondere al presente Bando tutte le strutture regionali dell’I.Ri.Fo.R. in ragione di un progetto per ogni provincia.

Art.6 – Realizzazione degli interventi

Le strutture partecipanti dovranno progettare e realizzare le attività avvalendosi dei Centri di Consulenza Tiflologica e tiflodidattica di riferimento indicati nelle tab.1 e 2.

I CCT saranno responsabili del coordinamento di tutte le attività progettuali.

Tab.1

Sedi CCTAmbiti di competenza
Abruzzo  Tutte le 4 sedi territoriali dell’Abruzzo
Calabria  Tutte le 5 sedi territoriali della Calabria
Campania  –  CCT Caserta
– CCT Napoli
Sedi di Avellino, Benevento, Caserta  
Sedi di Napoli e Salerno
Friuli Venezia GiuliaTutte le 4 sedi territoriali del Friuli più la sede di Belluno
LazioTutte le 6 sedi territoriali del Lazio più la sede di Grosseto
MarcheTutte le 4 sedi territoriali delle Marche
MoliseTutte le sedi territoriali del Molise
SardegnaTutte le 4 sedi territoriali della Sardegna
    Sicilia      –       CCT AgrigentoSedi territoriali di Agrigento, Caltanissetta, Ragusa, Trapani
–       CCT CataniaSedi territoriali di Catania, Enna, Messina, Siracusa
–       CCT PalermoSede territoriale di Palermo
ToscanaSedi territoriali della Toscana (esclusa Grosseto)
UmbriaTutte le sedi territoriali dell’Umbria
VenetoSedi territoriali del Veneto (esclusa Belluno)

Tab.2

Sedi regionali I.Ri.Fo.R.Poli di riferimento
BasilicataCCT di Bari e Foggia
Emilia RomagnaIstituto dei Ciechi Cavazza – Bologna
LiguriaIstituto dei ciechi Davide Chiossone – Genova
Lombardia, Piemonte e Valle d’AostaIstituto dei Ciechi di Milano

Art.7 – Figure professionali

Le attività saranno realizzate, avvalendosi prioritariamente degli iscritti negli Albi I.Ri.Fo.R. degli Assistenti all’autonomia e comunicazione ed Esperti in scienze tiflologiche o a figure similari di provata esperienza nel settore della disabilità visiva e della pluridisabilità.

Art.8 – Costi ammissibili e risorse finanziarie

Il contributo dell’I.Ri.Fo.R. per ognuno dei progetti presentati sarà pari a € 1.500,00.

La famiglia di appartenenza di ogni partecipante contribuirà al progetto con una quota fissa pari a € 5,00 l’ora per il numero di ore previste per l’attività prescelta.

Nel caso in cui il valore finanziario totale dei progetti pervenuti dovesse essere superiore al budget complessivo destinato al Bando, il Consiglio di Amministrazione Nazionale dell’I.Ri.Fo.R. potrà adottare criteri generali di decurtazione di ogni progetto in modo proporzionale.

Art.9 – Vigenza del Bando

Il Bando si attiva con la sua pubblicazione sul sito internet dell’I.RI.FO.R. e resta valido fino al 31 luglio 2020.

Entro tale data, le strutture interessate sono invitate a inviare le richieste di finanziamento delle iniziative.

L’I.Ri.Fo.R. Nazionale si riserva la possibilità di chiedere integrazioni e/o chiarimenti alle strutture richiedenti.

Alle strutture i cui progetti verranno accolti, sarà inviata comunicazione nelle forme consuete e, contestualmente, sarà erogato il 60% del finanziamento.

Il saldo sarà erogato a conclusione delle attività riabilitative, secondo le modalità indicate nel successivo articolo 10.2.

Considerati i tempi molto ristretti, per favorire l’inizio immediato alle attività, i Consigli regionali I.RI.FOR. sono invitati a presentare subito i progetti che saranno esaminati, validati e autorizzati con la massima celerità, anche prima del 31 luglio.

Art.10 – DOCUMENTAZIONE DA INVIARE

10.1. – Documentazione per la richiesta del finanziamento

Sotto l’aspetto documentale, per la richiesta del finanziamento dovranno essere inviati:

1) formulario I.Ri.Fo.R. allegato, contenente l’indicazione degli obiettivi attesi e dei metodi per la verifica del loro conseguimento. L’utilizzo di altri formulari non è ammesso, a pena di nullità della richiesta;

2) progetto dettagliato contenente la descrizione del sistema di monitoraggio delle attività, utilizzando la nuova scheda progetto allegata e budget di previsione dei costi;

Tale documentazione dovrà essere inviata alla Sede nazionale unicamente tramite posta elettronica certificata da recapitare al seguente indirizzo:

archivio@pec.irifor.eu

La mancata osservanza di tale requisito per la presentazione dei progetti ne determina il non accoglimento.

10.2. – Documentazione per la richiesta del saldo

A conclusione delle attività, il saldo sarà erogato previa presentazione alla Sede Nazionale dei seguenti documenti:

a) Relazione conclusiva redatta dal responsabile del CCT di competenza, completa dei dati di monitoraggio

b) Nota dei dati sintetici

c) Questionari di valutazione, a cura dei formatori/operatori

d) Questionari di gradimento. Tenuto conto dell’età dei destinatari i predetti questionari saranno a cura dei genitori.

Allegato 1.doc

Allegato 2.doc

Soggiorno terza età “Sole di settembre” 12 settembre – 26 settembre 2020

Siamo finalmente in grado di confermare anche lo svolgimento del secondo soggiorno estivo presso la casa vacanze di Tirrenia il Centro “Le Torri, Giuseppe Fucà – Olympic Beach Hotel”, dal 12 al 26 settembre 2020.

      Probabilmente, sia pure con rammarico, non saremo in condizione di garantire tutte le attività di socializzazione che erano state previste, considerato il persistere delle conseguenze della diffusione del Coronavirus, ma abbiamo concordato comunque la possibilità di svolgere un periodo di vacanza che speriamo possa incontrare la soddisfazione e il piacere di tutti.

      L’offerta del soggiorno, a persona, valida sia per gli ospiti con disabilità visiva sia per gli accompagnatori, si articola nei seguenti importi:

• camera singola (Torre piccola) euro 842,00 scontato euro 800,00

• camera doppia (Torre piccola) euro 758,00 scontato euro 700,00

• camera doppia (Torre grande) euro 940,00 scontato euro 900,00

• camera tripla (Torre grande) euro 828,00 scontato euro 800,00

      l’offerta include:

• Servizio di Pensione Completa con acqua e vino ai pasti

• Cocktail di benvenuto

• Cena Tipica con degustazione dei piatti Toscani e Trentini

• sala riunioni a completa disposizione per iniziative e serate ludiche

• animazione e intrattenimento

• una serata con piano bar con cantante

• servizio spiaggia (ombrellone e sdraio)

  Alla quota va aggiunta la tassa di soggiorno di Euro 7,50, dovuta al comune di Pisa.

  Servizi a richiesta a pagamento:

  a. Escursioni.

  b. Parrucchiera.

  c. Estetista.

  d. Infermiera.

      Corso gratuito di Alfabetizzazione informatica per computer e per smartphone.

I corsi di Alfabetizzazione informatica saranno tenuti, con la consueta competenza, dal nostro Nunziante Esposito, con la collaborazione di Maria Stabile, e dovranno essere richiesti all’atto della prenotazione del soggiorno.

      Attività ludico ricreative;

Con la collaborazione dello staff dell’hotel saranno organizzati giochi di squadra e serate.

      Per informazioni, chiarimenti circa i transfert da e per le stazioni ferroviarie di Pisa e Livorno rivolgersi a:

  Olympic Beach Le Torri

  tel. 050 32.270

  fax. 050 37 485

  email: info@centroletorri.it

      Vista l’importanza dell’iniziativa si prega di darne la massima diffusione. Suggeriamo infine a ciascuno, di verificare la possibilità di fruire del bonus “vacanze” previsto dal DL 33/2020 ed eventuali, successive modificazioni e integrazioni.

Corsi Base online di Tiflodidattica, di Giuseppe Lapietra

Autore: Giuseppe Lapietra

Giuseppe Lapietra (Direttore responsabile – Corsi base online di tiflodidattica)

Concluso l’anno sperimentale

Lo scorso 14 maggio si sono conclusi gli esami finali riservati agli insegnanti e agli educatori che ci hanno dato fiducia e frequentato i corsi base online di tiflodidattica.

L’Irifor nazionale ha sperimentalmente proposto al mondo scolastico italiano tale formulazione online in tempi non sospetti, con il duplice obiettivo di fornire una proposta formativa omogenea per tutto il territorio nazionale e garantire un’alta qualità dell’offerta attraverso uno staff di indiscussa professionalità nel campo della tiflodidattica.

Per l’attività rivolta ad adulti non vi sono particolari controindicazioni nell’utilizzare l’online. 164 sono stati gli iscritti frequentanti e 119 si sono cimentati nelle prove conclusive necessarie per ottenere l’attestato che, oltre la frequenza, ne comprovi un esito formativo positivo. 87 esaminati hanno superato le prove. Per coloro che hanno denotato lacune, il Collegio Formatori proporrà al CDA Irifor una prova d’esame ulteriore da tenersi entro il corrente anno.

I corsi sono stati suddivisi in quattro moduli tematici: a) Inclusione scolastica; b) prerequisiti e didattica del Braille; c) sussidi didattici; d) tifloinformatica e didattica.

Ogni modulo prevedeva 35 ore di lezioni e i corsisti potevano scegliere quali frequentare. Tanti iscritti hanno scelto di seguirli tutti.

Il consenso ottenuto e le gratificazioni testimoniateci hanno costituito il vero propellente che ci ha ulteriormente motivato e ha reso più lieve la pesantezza dell’impegno. Si pensi che l’attività didattica ha avuto inizio il primo ottobre 2019, ma i quattro mesi precedenti sono stati intensissimi per la definizione, la strutturazione, la formalizzazione della proposta formativa che, tra l’altro, richiedeva una sorta di tirocinio operativo per l’utilizzo della piattaforma SOFIA. Insomma, si è trattato per me di una vacanza di lavoro che ha occupato l’intero periodo estivo.

A tal proposito è opportuno che io chiarisca circostanze e motivazioni che mi hanno imposto una accelerazione risolutiva, onde consentire finalmente la messa a punto, lo svolgimento e la conclusione dei corsi base descritti.

Da quasi due anni si discuteva e si progettava con ritmi vertiginosi; il Presidente Barbuto e l’allora vicepresidente Vita ne sanno qualcosa, dato che sempre seguivano ed incitavano ad essere più pragmatici ed operativi.

Niente da fare, Sisifo sembrava sistematicamente avere la meglio – vi risparmio gli innumerevoli trascorsi della vicenda. Solo un curioso particolare mi preme richiamare: il 31 maggio 2019, in sede MIUR a Roma si svolse la riunione del Comitato paritetico MIUR/UICI. Ero presente all’incontro, presenti anche Marco Condidorio e Giampiero Notari. Linda Legname non poté partecipare, immersa in una urgentissima attività per risolvere un grosso problema relativo ad una importantissima progettualità.

All’ordine del giorno anche il canonico argomento della formazione e aggiornamento dei docenti.

Il dott. D’Amico, dirigente ministeriale competente invitato al nostro incontro, ci pose perentoriamente un quesito senza mezzi termini. Insomma, chiese se avevamo formalizzato e attuato una proposta di aggiornamento dei docenti e quanti docenti l’avevano scelta.

Conoscevo nei minimi dettagli le nostre incertezze nel definire in modo conclusivo una proposta operativa. Marco Condidorio inopinatamente rispose positivamente al quesito e il dott. D’Amico, perplesso, dichiarò che, tornato nel suo ufficio avrebbe verificato il tutto. L’accaduto mi scosse profondamente e mi assunsi la responsabilità di rassicurare il dirigente ministeriale, impegnando la credibilità dell’UICI a garantire per l’inizio dell’anno scolastico 2019/2020 la strutturazione di una coerente ed agile proposta formativa in tiflodidattica.

Ex malo bonum. Da quel momento c’è stata la svolta, grazie ad una millanteria? Forse, questo è troppo; allora, con S. Girolamo, parliamo di una pia falsificazione.

Ma via, si trattava di mettersi all’opera insieme e non fuggire dagli impegni con infantili capricci di lesa maestà. Giusto chiedere rispetto, ma si è credibile rispettando i propri colleghi di commissione che non sono orpelli puramente ornamentali.

In una simile situazione figurarsi se il grande problema cosmico era costituito dal decidere sul nome del direttore responsabile dei corsi! Bisognava solo darsi da fare e subito.

Ma accantoniamo le nostre piccolezze e procediamo.

Un plauso particolarmente motivato devo esternare nei confronti dei nostri 13 formatori, scelti come sicura garanzia di immagine, di alta credibilità ed efficacia formativa. Il Collegio Formatori da me istituito e coordinato, ha curato tutte le fasi dell’attività corsuale e assunto decisioni attraverso un libero e scrupoloso confronto. (I colleghi mi scusino per l’omissione dei titoli, mio incluso). Giancarlo Abba, Enzo Bizzi, Marco Fossati, Lorenza Vettor, Federico Bartolomei, Paola Bonanomi, Chiara Calisi, Antonio Quatraro, Francesca Piccardi, Loretta Secchi, Giovanni Cellucci, Vito Lapietra, Luca Ciani, loro sono stati i brillanti protagonisti inizialmente timorosi, via via entusiasti e trascinanti in questa importante impresa collettiva di un vero corpo docente di cui andar fieri. Le singole individualità sono emerse attraverso le specifiche competenze, ma l’assieme armonioso è stata la vera arma vincente.

Una nota di encomio devo riservare al nostro giovane direttore scientifico Carmelo Gurrieri, sempre collaborativo e attento, da me sempre invitato alle riunioni del Collegio Formatori.

Sorrido quando gli ricordo che un anno fa entrambi volevamo sottrarci al ruolo di direttore dei corsi e ci mancava che usassimo la monetina, visto che non avremmo potuto inserire alcun dato sulla piattaforma ministeriale, senza immettere cognome e nome del direttore responsabile.

Ecco svelato il complotto.

La sentita e partecipe attività di supporto dei nostri funzionari degli uffici centrali ha consentito una efficienza operativa invidiabile.

Ora occorre dare stabilità strutturale al nostro progetto, capire come offrirlo al Ministero dell’Istruzione quale opportunità quasi cogente per tutti gli insegnanti che operano con alunni ciechi e ipovedenti.

Questa è la sfida che ci dovrà vedere presto impegnati.

Dimissioni dalla carica di Vice Presidente, di Massimo Vita

Autore: Massimo Vita

Lettera al Presidente Nazionale UICI

Caro Mario,

non avrei mai voluto scrivere questa lettera perché credevo che tra di noi vi fosse una incondizionata fiducia e soprattutto stima. Ci sono state, però, varie tue decisioni che mi hanno fatto capire che non godo più della tua stima e fiducia. Mi chiedi e ci chiedi spesso di farti respirare e ci dici e mi dici che voglio correre e che hai tante cose importanti di cui occuparti e lo capisco, ma poi, non deleghi niente.

Io, come ho fatto per tutti questi anni ho cercato di sollevarti da tanti oneri e impegni ma, evidentemente, ora vuoi procedere con il tuo passo e in prima persona. Io ho sempre creduto in un lavoro di squadra ma per fare squadra i componenti devono fidarsi l’un l’altro e penso che tu non ti fidi più di me e del mio operato.

Se tu e la Direzione vorrete, rimarrò nel Consiglio di Amministrazione ma rimetto, in modo irrevocabile la carica di Vice presidente per svolgere la quale ci vuole un altro clima e un altro modo di fare.

Forse sarò io che sbaglio ma me ne assumo le responsabilità e assolverò il ruolo che la Direzione Nazionale ha voluto affidarmi. Credo, forse in modo presuntuoso, di aver offerto all’Istituto un contributo disinteressato, costante e di aver lavorato per il bene dei nostri colleghi ciechi e ipovedenti.

Questa mia decisione è sofferta perché interromperà una collaborazione che speravo ci portasse lontano. In realtà, i fatti dimostrano che io e te abbiamo una visione diversa dell’associazione e credimi non pensavo mai di dovermi trovare in questa posizione. Da qualche tempo la tua linea di Presidente si è allontanata dai principi che ci avevano portato a contrastare Daniele e poi a lanciare un progetto di rinnovamento che partisse da una associazione più collegiale, più aperta e più libera. La relazione programmatica per il 2016 era un manifesto entusiasmante ma di quegli enunciati, molti sono rimasti nelle intenzioni e adesso mi chiedo se davvero ci credevi in quanto lì scrivevi.

Ti auguro un futuro luminoso nell’interesse dei ciechi e degli ipovedenti ma io non smetterò di battermi perché l’Unione possa essere un’altra perché, come spesso hai detto, possa essere ribaltata a favore di più condivisione, più apertura, più collegialità e allo stesso tempo più confronto e più rispetto per gli organi collegiali.

Nella relazione programmatica per il 2016 scrivevi:

“A qualche giorno di distanza dal Congresso che abbiamo celebrato a Chianciano, il modo più corretto, efficace e impegnativo di onorare i deliberati congressuali ci pare quello di trasferirne i contenuti nella relazione programmatica del 2016 la quale, infatti, deve rappresentare proprio la prima tappa di un percorso quinquennale più lungo e articolato. Con qualche aggiustamento e qualche modifica, dunque, gli obiettivi di seguito elencati riprendono le indicazioni delle mozioni congressuali, convinti che la loro costante riproposizione rappresenta la modalità più certa ed efficace di dare attuazione al mandato ricevuto come Presidente e come Consiglio Nazionale. Il Congresso che abbiamo tenuto a Chianciano dal 5 all’8 novembre, ha registrato il più grande rinnovamento mai verificatosi nella nostra Associazione, con un ricambio di dirigenti pari all’80% dell’intero Consiglio Nazionale, con una forte presenza della componente femminile, pressoché in parità rispetto a quella maschile, e con una fusione di esperienza e giovinezza che sono il giusto carburante a supporto delle profonde riforme che ci attendono. A tutti dunque vogliamo ricordare ora e sempre che quel Congresso e quel ricambio non sono venuti invano! Non abbiamo fatto tutta questa strada e speso tutte queste energie perché ora ogni cosa rimanga come prima e ognuno possa continuare a fare e agire come ha sempre fatto. L’Unione deve mutare profondamente, pena la sua stessa continuità e sopravvivenza. Le aspettative riposte nella elezione di questo Presidente e di questo Consiglio sono immense. A noi l’onere e l’onore di interpretarle e di dare loro gambe e braccia in direzione di un rinnovamento atteso, da realizzare con coraggio e prudenza. In questa relazione, dunque, abbiamo cercato di riassumere e riproporre le principali indicazioni emerse dal Congresso e in particolare dalle sezioni di lavoro, proprio perché quelle indicazioni dovranno rappresentare la strada maestra tracciata dall’organo supremo della nostra Associazione che soci e dirigenti a ogni livello sono tenuti a rispettare e applicare. A tal proposito, nel nostro modo associativo usuale di pensare e di agire, occorrerà operare una notevole correzione di rotta, restituendo nei fatti al Consiglio Nazionale i propri poteri effettivi di indirizzo e di verifica, sia tramite più frequenti e incisivi momenti di consultazione e di confronto, sia tramite la creazione di un collegamento funzionale con le commissioni nazionali, in modo che le indicazioni di queste ultime possano diventare vere e proprie risoluzioni vincolanti per il Presidente e per la Direzione. Nel contempo, proprio la Direzione dovrà essere restituita pienamente ai propri compiti statutari e organizzativi che sono di attuazione dei deliberati del Congresso e del Consiglio Nazionale, senza impadronirsi dei poteri di indirizzo e di orientamento dell’intera politica associativa come accade troppo spesso oggi. Abbiamo infine aggiunto una specifica sezione dedicata all’organizzazione e ai compiti interni che ci attendono, a livello nazionale e territoriale, proprio per dare già un indirizzo alla grande riforma che dovrà essere attuata anche in riferimento ai principi della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità ratificata con legge n. 18 del 3 marzo 2009 e della carta sociale europea.”

Non so come e quando si farà il prossimo Congresso, anche su questo hai avocato a te ogni decisione,  ma quello che più mi rattrista è che, a quel congresso, arriveremo in modo anomalo e senza un reale confronto tra le idee. So con certezza che stando così le cose, saremo su fronti diversi ma certamente ci potremo ritrovare nel difendere gli interessi della categoria.

So che dirai che non era questo il momento ma io credo che la pazienza e lo spirito di sopportazione hanno tempi limitati e io non potevo più mettere la mia dignità sotto i piedi.

Nel ribadire le mie dimissioni irrevocabili dalla carica di Vice presidente, ti saluto cordialmente.

La Scuola del distanziamento sociale…, di Marco Condidorio

Autore: Marco Condidorio

Nei giorni scorsi leggo sui social network “la didattica a distanza è un ossimoro”.

Ma guarda un po’!

Certo, la didattica è per definizione relazione tra due o più persone le quali, per vivere in modo completo il percorso di istruzione ed educazione, si trovano in uno spazio: l’aula!

La didattica a distanza, poiché ogni persona di quella “relazione” educativa occupa, col proprio corpo uno spazio fisico diverso da quello d’ognuno dei componenti il gruppo, che virtualmente si ritrova in uno spazio virtuale, l’aula del prossimo futuro, come può vivere in modo diretto quella relazione educativa?

Dunque, o parliamo di didattica o parliamo di distanza; i due termini faticano, per la loro natura concettuale per cui sono stati pensati, a definire un binomio costruttivo che tenda ad un risultato scolastico degno di un percorso educativo reale.

La relazione tra bambini e maestra; tra alunni e insegnante; fra studenti e docente è qualcosa che supera ogni astrazione e progetto politico sul presente e futuro della e per la scuola: di fatto è costruzione fisica di linguaggi corporei; di lessici emozionali ed emozionanti; di relazioni umane di simpatia e antipatia; di sguardi generosi ed ammiccanti; di sfioramenti e fragranze; di carezze e scappellotti!

Punti di forza della stessa didattica.

E d’altro canto, è quella scolastica in presenza, la vera istruzione.

La didattica frontale è più di un concetto, è vita quotidiana fatta di incontro, affiatamento e di convivenza.

Come possiamo insegnare a conoscere e riconoscere le passioni? Come spieghi le emozioni ad un gruppo di alunni-studenti attraverso uno schermo di pixel?

No, gli stessi giganti della letteratura italiana, internazionale, hanno dedicato la loro vita a scrivere pur di trasmettere a noi e alle generazioni future i valori su cui l’uomo costruisce il proprio cammino; con cui l’uomo può comprendere meglio la propria natura di essere pensante.

Montessori ha spesa la vita per costruire un modello educativo, che tiene conto anzitutto della natura umana, poi quella della relazione.

Come insegni ad un bimbo la bellezza dell’alfabeto, i suoni e l’estetica delle singole letterine?

Come puoi guidarne  e accrescerne le conoscenze e le capacità di lettura, se lo hai lontano?

E l’esperienza del mondo fisico, come può essere mediata da uno spazio virtuale?

La morbidezza e la rigidità dei materiali; il loro peso, la loro consistenza.

La possibilità di manipolare materiali quali il pongo, il das, la creta e di farlo in gruppo con i propri compagni; di creare con loro e con loro di costruire storie e giochi.

Imparare a tenere in  mano un pennello, una matita.

Fare una riga, disegnare un cerchio piuttosto che una casetta.

Chiede il Piccolo Principe al pilota, nell’omonimo romanzo straordinario di Antoine de Saint-Exupéry

“Mi disegni una pecora?”

Ce la vedete voi una maestra, intenta a realizzare un disegno per un bimbo, lei nel cucinino di casa, il bimbo nel salottino di casa sua?

O magari, nel rispetto del distanziamento sociale, entrambi mascherati, uno su un banco, la maestra sull’altro?

 E il gioco, non è forse grida, risate, manate e abbracci?

La didattica è relazione, dunque anche  “frustrazione”.

Sentimento importantissimo per l’apprendimento.

La frustrazione da didattica,  vogliamo sostituirla con quella negativa dell’allontanamento?

La didattica è colore, disegno, manipolazione, orientamento, esplorazione, non solo corporea ma anche dell’ambiente, quello dell’aula, della scuola.

La didattica è costruzione di relazioni, non solo tra i compagni, ma anche con gli adulti, suoi maestri e anche il personale scolastico.

Tolleranza e comprensione.

Ascolto e riflessione.

Esposizione del proprio pensiero e l’accoglimento di quello altrui.

Il reciproco aiuto, mutuato e mediato da gesti e attenzioni, non può essere bagaglio esistenziale di una quotidianità virtuale o semi mascherata.

Anche poter vedere il proprio compagno piangere per magari asciugargli la lacrima sulla guancia, non ha un corrispettivo virtuale che possa surrogarne l’evento, il gesto fisico accompagnato dall’emozione.

È come chiedere ad un essere umano, nella fase di crescita, di imparare a riconoscere il sole e il rumore del mare attraverso una cartolina, un semplice film.

Il sapore è fisico, personale, immediato, non mediabile attraverso lo schermo freddo di un personal computer.

Il calore del vento, il freddo del ghiaccio, la sensazione che si prova nel tenere tra le dita i fiocchi di neve, non hanno altra realtà che possa trasmetterne l’esperienza.

Immaginiamo poi se quel bambino, alunno o studente è cieco assoluto o ipovedente grave, tutto ciò sarebbe davvero assurdo.

E noi?

Sin qui ho difesa la didattica a distanza, l’opera camaleontica che ha permesso di tenere vivo il dialogo scolastico, pur virtuale, con milioni di bambini, alunni e studenti.

L’ho difesa dalle prime illuminanti riflessioni di chi, pur non essendo protagonista attivo della didattica a distanza, sentenziava già dalle prime ore dell’evento straordinario, sull’inutilità della stessa didattica, richiamando i fondamenti pedagogici e didattici in nome di una verità, di cui chiunque svolga la professione docente con coscienza, conosce e dunque sa benissimo.

La didattica è relazione, anzitutto!

Questa sorta di mantra lo  ritrovavo ovunque, peccato che l’emergenza e il distanziamento sociale ci ha costretti in un isolamento educativo e dunque anche didattico, non per scelta, ma per imposizione. E allora, ogni disquisizione sui principi di una didattica, intesa come relazione, della prima ora, era quanto meno superflua se non irrispettosa nei riguardi degli stessi bambini, alunni e studenti, nonché del corpo docente tutto.

Stiamo dando il massimo, magari non sarà il meglio, potevamo fare di più, vero, ma quanto è stato fatto sin qui, e durerà sino agli esami di maturità, è davvero tantissimo.

Oggi però, giunti quasi al termine dell’anno scolastico, iniziano ad aggirarsi strani fantasmi per il paese e soprattutto negli ambienti ministeriali e non solo: Ma se il Paese ha reagito così bene alla didattica a distanza, perché non prendere in considerazione l’uso delle tecnologie e per proseguire con questa metodologia di istruzione?

Oppure, per risolvere i problemi legati alla sicurezza, definiamo un nuovo scenario scolastico: aule semi vuote in cui far stare metà o meno degli studenti di una classe; mentre l’altra metà seguirà la lezione da casa su piattaforma web.

Scenario che si presenterà così:

una bambina, mascherata, seduta al centro di una figura composta da cinque banchi.

Quello a cui è seduta la nostra bambina; un banco dietro e uno davanti; due ai lati, sinistro e destro. I quattro banchi rigorosamente vuoti, per consentire il distanziamento sociale di almeno un metro.

Potremmo definire la figura col concetto del segno matematico “più”. O, il che forse si addice meglio, al simbolo della “croce”.

Questa composizione si ripete tante volte quante ne sono consentite dallo spazio dell’aula.

Poi, di fronte a loro, rigorosamente mascherato, l’insegnante.

Cinque ore. Cinque lunghe e interminabili ore in cui gli alunni e gli studenti dovranno vivere la loro nuova scuola, quella di un carnevale senza alcun sorriso né emozioni.

Sulla cattedra, debitamente sistemato, il computer col quale lo stesso insegnante terrà lezione all’altra parte degli alunni o studenti.

Connessioni precarie per una didattica, per metà a distanza e per metà in rigorosa diretta mascherata!

Se, come è giusto che sia, la salute prima d’ogni cosa e al di sopra di tutto, iniziamo a mettere mano a un nuovo sistema di fare scuola, che non eserciti il distanziamento sociale come metodo per lo svolgimento di una didattica tradizionale, ma eventualmente per ripensare la stessa didattica tradizionale per trasformarla in qualcosa che non assomigli ad una emergenza, ma alla normalità, in cui la relazione continui a essere il perno educativo-didattico attorno cui costruire il percorso di istruzione per tutti i bambini, gli alunni e gli studenti della scuola italiana.

Marco Condidorio (Direttore Scientifico I.Ri.Fo.R Molise)

Irifor – Bando 2020 “Iniziative di Orientamento e Mobilità e AP”

Bando per il finanziamento di iniziative riabilitative di base di Orientamento e Mobilità e Autonomia Personale

PRESENTAZIONE

Il Consiglio di Amministrazione Nazionale dell’I.Ri.Fo.R. indice il presente Bando per il finanziamento di iniziative riabilitative di Orientamento, Mobilità e Autonomia personale, della durata media di 30 ore, rivolte a disabili visivi.

Art.1 – Destinatari

L’iniziativa è rivolta a n.100 disabili visivi (ciechi e ipovedenti) residenti in Italia.

Art.2 – Finalità dell’intervento

La realtà quotidiana è un quadro ricco di contesti, relazioni, diversificato per ciascun individuo, in cui si compiono azioni, spesso ripetitive e consuete, che danno forma e contenuto ad ogni singola esistenza.

Gestire le pratiche quotidiane significa pensare, programmare, predisporre ed esercitare molte competenze: organizzare le attività, consumare i pasti, avere cura della propria persona, recarsi a scuola o al lavoro, frequentare esercizi pubblici, uscire per gli acquisti, sbrigare semplici commissioni, raggiungere luoghi di interesse, passeggiare, usare mezzi pubblici, attraversare strade, incontrare amici, ecc.

Situazioni di ipovisione e cecità si presentano spesso come un ostacolo difficile verso la realizzazione di desideri, bisogni e necessità, causa le specifiche conseguenze che le compromissioni strutturali e funzionali della vista operano su ricerca, rilevamento e utilizzo delle informazioni ambientali.

L’acquisizione di autonomia nello svolgimento delle attività quotidiane diviene finalità prioritaria di un corso di Orientamento, Mobilità e Autonomia Personale, che cerca di soddisfare il desiderio di affrontare e vivere autonomamente la propria quotidianità da parte del disabile visivo.

Art.3 – Obiettivi generali

Il presente Bando si propone di raggiungere i seguenti obiettivi:

a) potenziare le capacità dei ciechi e degli ipovedenti nell’ambito dell’autonomia personale e domestica;

b) sviluppare le capacità dei ciechi e degli ipovedenti nell’ambito dell’orientamento e della mobilità.

Art.4 – Figure professionali coinvolte

La realizzazione degli interventi riabilitativi oggetto del presente Bando potrà essere effettuata unicamente dagli Istruttori di O&M e AP iscritti all’Albo Nazionale I.Ri.Fo.R. degli Istruttori di Orientamento Mobilità e Autonomia Personale o, in mancanza, da personale qualificato proveniente da altre esperienze, per un totale di 3000 h di attività complessiva.

Art.5 – Soggetti ammessi a partecipare

Possono rispondere al presente Bando unicamente le strutture regionali dell’I.Ri.Fo.R., nell’ambito della spesa programmata.

Le sedi regionali che hanno in essere convenzioni con enti pubblici per lo svolgimento di tali corsi non possono presentare progetti per le province interessate da tali situazioni.

Si precisa che potrà essere inoltrata richiesta di finanziamento per uno o più Corsi, tenendo presente che ogni Corso è costituito da n.2 iniziative individuali da 30 ore di O&M e AP.

Art.6 – Modalità di erogazione del servizio

Ogni singolo utente usufruirà, in media, di 30 ore di O&M e AP distribuite a seconda delle esigenze delle persone interessate e alle disponibilità del territorio.

Art.7 – Proposta sperimentale

Le strutture interessate a sperimentare formule e momenti riabilitativi con modalità a distanza, limitatamente ad attività di autonomia personale e domestica, possono inviare specifici progetti, nel rispetto dei parametri finanziari del Bando, avendo cura di descrivere in dettaglio le modalità, i tempi e gli strumenti che si intendono utilizzare.

Il Consiglio di Amministrazione nazionale, previa valutazione da parte del Comitato tecnico-scientifico, si riserva di finanziarne due, per favorire la sperimentazione nel settore.

I progetti sperimentali di formazione a distanza non sostituiscono quelli previsti dal corrente Bando, ma ne costituiscono eventualmente una aggiunta.

Art.8 – Risorse finanziarie disponibili

Il contributo I.Ri.Fo.R. riconosciuto per ogni utente con le caratteristiche sopra esposte (art.1 del presente Bando) è di euro 750,00 a cui dovrà aggiungersi un cofinanziamento, almeno di pari importo, per le spese di soggiorno, vitto e trasporto degli Istruttori di O&M e AP e altre esigenze.

Si segnala che, nel caso in cui l’ammontare totale dei progetti pervenuti dovesse essere superiore al budget complessivo destinato al Bando, il Consiglio di Amministrazione nazionale potrà adottare un criterio generale per decurtare ogni progetto in modo proporzionale.

Art.9 – Durata del Bando

Il Bando si attiva con la sua pubblicazione sul sito internet dell’Istituto, previa deliberazione del Consiglio di Amministrazione nazionale dell’I.Ri.Fo.R. e resta valido fino al 15 luglio 2020.

Nel periodo di vigenza del Bando le strutture interessate potranno inviare le richieste di finanziamento delle iniziative esclusivamente via posta elettronica certificata, all’indirizzo: archivio@pec.irifor.eu

La mancata osservanza di tale requisito d’accesso per la presentazione dei progetti ne determina il non accoglimento.

L’I.Ri.Fo.R. Nazionale si riserva la possibilità di chiedere integrazioni e/o chiarimenti alle strutture richiedenti.

Successivamente sarà stilato l’elenco delle strutture richiedenti per la valutazione da parte del Consiglio di Amministrazione nazionale, nella prima seduta utile.

Alle strutture ammesse sarà inviata comunicazione nelle forme consuete e, contestualmente, sarà erogato il 50% del finanziamento.

Il saldo sarà erogato a conclusione delle attività riabilitative, secondo le modalità indicate nel successivo articolo 10.2.

Art.10 – DOCUMENTAZIONE DA INVIARE

10.1. – Documentazione per la richiesta del finanziamento

Sotto l’aspetto documentale, per la richiesta dei finanziamenti dovranno essere inviati:

1) formulario I.Ri.Fo.R. contenente l’indicazione dei costi, delle sedi di svolgimento, degli obiettivi attesi e dei metodi per la verifica del loro conseguimento;

2) scheda progetto compilata in tutte le sue parti;

3) budget di previsione dei costi, i nominativi degli Istruttori previsti con accettazione dell’incarico e del compenso;

4) attestazione del cofinanziamento esterno (se il cofinanziamento è assicurato da una struttura UICI o collaterale, occorre l’atto deliberativo e, se proviene da altri enti o privati, da idonea dichiarazione);

5) attestati di invalidità dei soggetti interessati rilasciati da ente pubblico.

Tale documentazione dovrà essere inviata, come detto, tramite posta elettronica certificata da recapitare al seguente indirizzo: archivio@pec.irifor.eu

10.2. – Documentazione per la richiesta del saldo

A conclusione delle attività, il saldo sarà erogato previa presentazione, a questa Sede nazionale, dei seguenti documenti:

a) Relazione conclusiva del coordinatore dell’iniziativa riabilitativa

b) Nota dei dati sintetici

c) Questionari di valutazione (a cura degli Istruttori) d) Questionari di gradimento (a cura degli utenti).

Formulario.doc

Scheda_progetto.doc