Irifor – Attività formative 2019-2020: Percorso di formazione base di tiflodidattica

La Sede Centrale dell’I.Ri.Fo.R. propone un percorso di formazione base di Tiflodidattica di 140 ore, articolato in 4 corsi di 35 ore ciascuno, frequentabili anche separatamente, così strutturato:

1. Inclusione scolastica dei non vedenti e degli ipovedenti;

2. Braille: prerequisiti e didattica;

3. Sussidi tiflodidattici e discipline scolastiche;

4. Tifloinformatica.

I corsi sono destinati ai docenti delle scuole di ogni ordine e grado e agli educatori scolastici ed extra-scolastici. Per favorire la partecipazione, i 4 corsi saranno svolti in FAD, attraverso il sistema interattivo GoToMeeting, scaricabile gratuitamente da Apple Store e Play Store. Saranno create delle aule virtuali, nelle quali sarà possibile interagire con i docenti. Per una interazione pienamente soddisfacente, si dovrà disporre di connessione via cavo o rete wireless. Poiché GoToMeeting non è completamente accessibile, sarà opportuno che i corsisti con disabilità visiva siano  affiancati da un assistente.

I corsi saranno svolti in sequenza tra il 1° ottobre 2019 e il 13 febbraio 2020. Le lezioni saranno tenute nei giorni centrali della settimana, dalle 15:00 alle 18:00. Tutte saranno registrate. Le presenze saranno accertate tramite tracciamento. Sarà rilasciata certificazione delle competenze ai corsisti che avranno frequentato almeno 24 ore su 35 e avranno superato la prova finale, da svolgersi in presenza. 

In calce ed in allegato, i dettagli didattici ed organizzativi dei 4 corsi, che, a breve, saranno pubblicati anche sulla piattaforma del MIUR “SOFIA”.

Per fruire di uno o più corsi, occorrerà inviare una richiesta di iscrizione a: archivio@pec.irifor.eu

indicando:

1.Il titolo (o i titoli) del corso (o dei corsi) di proprio specifico interesse;

2. Nome e Cognome;

3. Indirizzo postale;

4. Indirizzo digitale;

5. Numero di telefono;

6. Qualifica

(Se docenti, si prega di specificare se di ruolo, abilitati, a contratto a tempo determinato, con specializzazione per le attività di sostegno didattico, assegnati su posto comune, su posto di potenziamento o su posto di sostegno. Se educatori, si prega di specificare se scolastici e/o extrascolastici).

Alla richiesta di ammissione andrà allegata, pena l’esclusione, la ricevuta di pagamento della quota di iscrizione, fissata in € 80,00 a corso.

Il pagamento potrà essere realizzato tramite la Carta del Docente oppure tramite versamento sul conto corrente dell’Istituto, IBAN: IT 15 H 07601 03200 000034340000.

Gli iscritti riceveranno, al proprio indirizzo digitale, le credenziali di accesso e le comunicazioni che si renderanno eventualmente necessarie.

Le informazioni fornite con la richiesta di iscrizione saranno tutelate ai sensi del Regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 27 aprile 2016 relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali.

La proposta nasce dall’esigenza, largamente avvertita, di dotare il personale docente ed il personale educativo delle conoscenze, teoriche e strumentali, minime indispensabili per sostenere efficacemente i bambini, gli alunni e gli studenti con disabilità visiva nei percorsi di apprendimento e di formazione. Si prega, perciò, di collaborare al successo dell’iniziativa, sollecitando l’attenzione e l’iscrizione di tutti i potenziali interessati.

Di seguito, il percorso formativo nel dettaglio:

INCLUSIONE SCOLASTICA DEI NON VEDENTI E DEGLI IPOVEDENTI: Allegato 1

BRAILLE: PREREQUISITI E DIDATTICA: Allegato 2

SUSSIDI TIFLODIDATTICI E DISCIPLINE SCOLASTICHE: Allegato 3

TIFLOINFORMATICA: Allegato 4

Irifor – Percorso di formazione base di tiflodidattica, di Massimo Vita e Carmelo Gurrieri

Autore: Massimo Vita e Carmelo Gurrieri

Siamo lieti di poter comunicare anche ai lettori della stampa associativa il lancio di un corso di tiflologia che si rivolge ai docenti in servizio, agli assistenti scolastici e post scolastici.

Sono 140 ore di formazione suddivise in 4 corsi da 35 ore. Il corso sarà svolto in FAD e vedrà la partecipazione dei massimi esperti della materia. Saranno quindi create delle vere e proprie aule virtuali, nelle quali sarà possibile interagire con i docenti. Il corso si concluderà con una prova in presenza per verificare le competenze acquisite. I 4 corsi, frequentabili anche separatamente, saranno così strutturati:

1. Inclusione scolastica dei non vedenti e degli ipovedenti;

2. Braille: prerequisiti e didattica;

3. Sussidi tiflodidattici e discipline scolastiche;

4. Tifloinformatica.

La proposta nasce dall’esigenza, largamente avvertita, di dotare il personale docente ed il personale educativo delle conoscenze, teoriche e strumentali, minime indispensabili per sostenere efficacemente i bambini, gli alunni e gli studenti con disabilità visiva nei percorsi di apprendimento e di formazione.

Ringraziamo tutti coloro che hanno collaborato alla costruzione di questa proposta e in particolare i coordinatori della Commissione Nazionale “Istruzione e Formazione” dell’Uici, il Presidente Nazionale, tutti i docenti.

Confidiamo nella collaborazione di tutti affinchè questo corso venga diffuso sul territorio anche perché i docenti in servizio potranno acquistarlo con la carta del docente tramite la piattaforma SOFIA del MIUR.

Massimo Vita e Carmelo Gurrieri

Vice Presidente e Direttore scientifico Irifor 

Irifor – La tiflologia come guida per il cammino scolastico di ciechi e ipovedenti, di Massimo Vita

Autore: Massimo Vita

L’Istituto crede profondamente nella necessità di favorire la cultura tiflologica per migliorare l’integrazione scolastica e sociale dei nostri ragazzi e per questo ha dato vita a due iniziative:

Una convenzione con Erickson Italia e un libro su Mario Mazzeo. Della prima parlerò in un apposito articolo.

Il libro curato da Marco Mazzeo e Ersilia Bosco, rispettivamente figlio e moglie di Mario, si compone dei suoi scritti principali. Il volume uscirà entro fine settembre e sarà ufficialmenmte presentato al cconvegno Erickson di novembre a Rimini. Il volume sarà disponibile in cartaceo, CD audio,  ibook, a caratteri ingranditi e in braille.

Per ricordare chi era questo amico, riporto qui di seguito il ricordo che di lui scrisse un altro grande amico dell’integrazione scolastica e dirigente associativo: Enzo Tioli. Chiudo con un ricordo che di Mario fece una famiglia da lui seguita. Per sapere quando uscirà il volume tenete sotto controllo il nostro sito e i nostri social oltre che la stampa associativa.

Spero che tutti sapremo diffondere questo libro affinchè cresca la cultura dell’integrazione scolastica.

RICORDO DI MARIO MAZZEO

Con la drammatica scomparsa di Mario Mazzeo, la tiflologia italiana perde, senza ombra di dubbio, uno dei suoi massimi cultori: l’uomo che, negli ultimi quindici anni, con maggior impegno, assiduità ed efficacia, si è prodigato per diffonderla, per spiegarla, per darle una connotazione di grande calore umano. Con l’improvvisa scomparsa di Mario Mazzeo, “Tiflologia per l’integrazione”, perde uno dei suoi più validi e preziosi collaboratori.

Con la scomparsa di Mario Mazzeo noi tutti perdiamo un amico carissimo, sempre disponibile ad ascoltare, a comprendere, ad aiutare…

Mario aveva soltanto 54 anni e stava attraversando quella fase dell’esistenza nella quale i grandi intellettuali riescono a dare il meglio di sé. Ne dà sicura testimonianza l’eccezionale mole di lavoro che egli riusciva a svolgere, benché da qualche anno fosse afflitto da un male che gli imponeva inaudite sofferenze, sopportate con stoica serenità.

Dopo la cessazione dei corsi di specializzazione, presso l’Istituto “A. Romagnoli”, dove egli era stato apprezzato docente, Mario, quasi presagisse di poter disporre di poco tempo ancora, aveva moltiplicato i suoi impegni.

Svolgeva attività di libero professionista, a Roma, come psicologo.

Le sue collaborazioni con riviste specializzate sui problemi dell’handicap non si contano.

Da anni, provvedeva gratuitamente alla redazione di “Gennariello”, il glorioso mensile che, fin dal 1925, accompagna i bambini ciechi e che egli era riuscito a far amare anche dagli adulti.

Prestava opera di consulenza psicopedagogica a molte sezioni provinciali dell’Unione Italiana dei Ciechi, assumendo direttamente la cura di casi particolarmente gravi e complessi.

Il contributo che Mario ha dato, fino all’ultimo, ai gruppi speciali di lavoro ed alle commissioni dell’Unione è risultato sempre determinante.

Parlatore affascinante, Mario era richiestissimo, come docente nei corsi di specializzazione e di alta qualificazione per gli insegnanti, come relatore nei convegni, come conferenziere. La chiarezza dei concetti, fondata su di una preparazione vasta e profonda, la vivacità dell’esposizione, il caldo senso di umana simpatia che egli sapeva suscitare, trasformavano sistematicamente gli incontri con lui in occasioni per l’approfondimento ed il chiarimento anche dei problemi più delicati. Inevitabilmente, al termine di ogni incontro, Mario riusciva a conquistarsi una nuova nutrita schiera di ammiratori.

Dedicò un’attenzione particolarissima ai problemi formativi ed esistenziali degli ipovedenti, per i quali suggeriva possibili soluzioni, sulla base dei propri vissuti personali, rivisitati alla luce di una sicura dottrina.

I problemi della cecità sono sempre stati affrontati da lui con chiarezza di vedute e con grande sensibilità. Egli non ha mai tentato di nasconderne la gravità delle conseguenze e dei condizionamenti, la cui incidenza risulta più drammatica in determinate fasi dell’esistenza, come l’infanzia, l’adolescenza e la vecchiaia. Comunque, sapeva anche indicare prospettive rasserenanti.

Riusciva sempre a far emergere la dimensione umana dei problemi, dando ai suoi interlocutori (fossero essi giovani ciechi o genitori di bambini ciechi) la certezza di poter trovare in se stessi le risorse per superare anche le più difficili situazioni.

La fiducia incrollabile nella forza dello spirito e la ferma convinzione di non potersi sottrarre al dovere di tener fede agli impegni hanno condotto Mario Mazzeo a profondere tutte le sue energie, fino all’ultimo momento.

Mario ci ha lasciato la mattina di giovedì 1° marzo, tornando in aereo da Trieste, dove aveva partecipato ad un incontro di studio.

Eccezionale è stata la sua vita; degna di un apostolo è stata la sua fine.

(Enzo Tioli)

I GENITORI RICORDANO MARIO MAZZEO

Ci siamo sempre dati del “lei”, ma ora che le distanze non hanno più alcun peso, diamoci del “tu”, caro Mario.

Hai percorso negli ultimi anni un cammino davvero impervio: ho cercato di farti sentire la nostra stima e la nostra partecipazione alla tua grande sofferenza. Lottare contro un male che ti divora giorno dopo giorno e vivere comunque intensamente la propria professione fino alla fine, è qualcosa che solo poche persone sono in grado di fare. Tu lo hai fatto, Mario! Lo hai fatto e per renderti utile agli altri e per essere utile a te stesso, per non ripiegarti in uno sterile compatimento o in una angosciante attesa dell’evolversi della vicenda.

Non so se tu fossi “credente”; certo è che non ti dispiaceva che io pregassi per te. “Proviamole tutte, professore! Perché no?” – mi dicesti una volta in proposito tra il serio ed il faceto. Rimasi un po’ perplesso, ma poi capii che era un modo per sdrammatizzare un po’ la cosa.

Oggi prego il Signore che ti doni la gioia promessa ai giusti. Perché giusto tu sei stato, per quanto mi risulta dal conoscerti in tante occasioni. Giusto mi sei apparso nei tuoi discorsi e nel tuo modo di vivere. Mai presuntuoso, né ricco, né distaccato, sempre e invece preoccupato di indicarci il corretto percorso per far compiere a Cristina ulteriori passi avanti e per dare a noi maggiore serenità.

Grazie Mario! Grazie di tutto! Possa ciò che hai fatto con gratuita disponibilità per noi, in quindici anni di preziosi incontri da te a Roma o da noi a Foggia, meritarti il gratuito amoroso abbraccio del Padre che è nei Cieli. Non ch’io abbia validi elementi per ritenerlo, ma quand’anche la tua speranza in una dimensione ultraterrena fosse buia come i tuoi occhi di cieco, sono certo che il Padre ti ha aperto gli occhi e ti ha abbracciato contento di te e del tuo impegno per i tuoi fratelli.

Hai voluto essere subito “polvere”, senza attendere la lenta inesorabile dissoluzione, perché sei sempre stato persona dalla scelta decisa e totale. Per noi sei non “polvere”, ma presenza viva. Posso assicurarti che il nostro ricordo di te è più che mai vivo: è Cristina a richiamarti spesso alla nostra memoria; Cristina con i suoi problemi, con i suoi comportamenti di difficile interpretazione, per i quali non possiamo più contare sul tuo aiuto. Ma, ricordando e rileggendo le tue osservazioni, i tuoi consigli, rivedendo con gli occhi della mente il tuo sorriso benevolo e rassicurante, ci pare di trovare il bandolo della nuova matassa e di svolgerne il filo un po’ per volta.

Mario, dacci ancora una mano! Facci un gran favore! Cosa? Beh, chiedi al Signore di guidarci sempre nel nostro cammino e con la tua preghiera, gradita al Signore, otterrai per noi più di quanto possiamo sperare!

Un affettuoso abbraccio, caro Mario!

Vito, Maria e Cristina Pacillo

Estate. Tempo di vacanza e riflessione, di Massimo Vita

Autore: Massimo Vita

Scrivo queste poche righe per condividere, se qualcuno avrà la pazienza di leggerle, alcuni pensieri.

Prima di tutto voglio augurare buone vacanze a tutte e a tutti. Auguro buone vacanze anche a tutti coloro che collaborano e lavorano per la nostra famiglia associativa; poi, auguro a tutti i colleghi dirigenti e alle socie e ai soci una vacanza serena.

Penso, però, che non vi sia tempo migliore delle vacanze per fermarsi a riflettere e, come si dice, a farsi un esame di coscienza.

Non credo che dovremmo riflettere sulla nostra vita ma su alcuni temi portanti della nostra associazione certamente sì.

Penso che per una buona riflessione dovremmo farci guidare da queste quattro chiavi:

ci vuole continuità, coerenza, condivisione e non bastano le sole risposte tecniche.

Se la nostra riflessione si circostanzia su queste chiavi ci porterà sicuramente a dei risultati.

Io credo di poter dire che la chiave a cui ho certamente dato seguito è la quarta: non bastano le sole risposte tecniche.

Ho impegnato nella mia attività, tutta la mia passione e il mio amore per l’associazione e in particolare per l’I.Ri.Fo.R.

Le altre chiavi qualche problema me lo pongono perché, mentre riesco a valutare la mia continuità, le altre due chiavi non riesco a valutarle e spero che possano essere valutate da chi mi legge o da chi mi ha dato fiducia prima come dirigente locale, poi come dirigente regionale e infine come dirigente nazionale.

Tutti noi che sentiamo di poterci e doverci impegnare a ogni livello dobbiamo mettere al centro queste chiavi per poter rispettare chi, davvero, deve essere al centro del nostro agire: le persone.

Molto spesso, presi dal vortice del lavoro si perdono di vista le persone e questo ci porta lontano dal nostro compito primario.

Riusciamo anche a compiere azioni rilevanti su vari aspetti ma poi ci accorgiamo che chi ci osserva non sempre può comprendere cosa stiamo facendo o cosa stiamo cercando di comunicare.

Mi sono accorto, in alcune occasioni, che le mie azioni erano arrivate in modo distorto o impreciso ma non per cattiveria bensì proprio per la frenesia del nostro operare.

Allora, oggi che il riposo ci fornisce l’occasione, potremmo fermarci a riflettere sul nostro essere dirigenti proprio in base a queste quattro chiavi anche se da questa riflessione potrebbe scaturire qualche sorpresa poco piacevole per noi ma positiva per l’organizzazione.

Sembrerà strano ma vi propongo delle letture che vi stupiranno:

vi propongo lo Statuto sociale dell’Unione, dell’I.Ri.Fo.R e i relativi regolamenti.

Se lo faremo con il giusto approccio potremo ricavarne utili spunti di riflessioni che alla ripresa ci potrebbero aiutare per prepararci con maggiore forza all’anno del centenario e del Congresso.

Mi piace suggerire, e cercherò di farlo a mia volta, di leggere questi documenti calandoci dentro le quattro chiavi.

Un’altra lettura potrebbe essere quella delle mozioni congressuali e delle relazioni consuntive e programmatiche dei vari anni.

Credo di poter dire che, senza tema di smentita, si sia fatta tanta strada dal 2015 ma se si pensa a cosa ci siamo impegnati a compiere, molta strada abbiamo da fare.

Abbiamo un vantaggio, possiamo non perdere tempo in cerca di una guida perché la guida c’è e ha tutte le patenti per una guida capace e sicura.

Possiamo e dobbiamo lavorare sulle idee, sulle strategie e sulle persone che queste idee e queste strategie devono attuare guidate da un presidente capace, sicuro e determinato come Mario Barbuto. Tutti insieme, in modo condiviso e collegiale dovremo portare questa nostra grande casa nel futuro.

Irifor – Bando 2019 per l’individuazione di assistenti tiflologi a supporto dei centri di consulenza tiflodidattica

I Centri di Consulenza Tiflodidattica sono risorse indispensabili per l’erogazione dei servizi di supporto all’inclusione scolastica dei ragazzi non vedenti e ipovedenti.

Nella sua ultima seduta, Il Consiglio di Amministrazione Nazionale  dell’I.Ri.Fo.R. ha deliberato di sostenere i Centri tiflodidattici mediante l’emanazione di un bando sperimentale per l’assunzione a tempo determinato di assistenti tiflologi, al fine di potenziare e migliorare il servizio offerto dai Centri presenti sul territorio nazionale e facenti capo alla Biblioteca Regina Margherita e alla Federazione Pro Ciechi.


Presentazione del bando

I Centri di Consulenza Tiflodidattica, costituiti dalla Biblioteca Italiana per i Ciechi “Regina Margherita” e dalla Federazione Nazionale delle Istituzioni pro Ciechi, svolgono attività di consulenza presso famiglie, scuole e altri operatori per assicurare un supporto adeguato al processo di inclusione  scolastica e sociale dei bambini e dei ragazzi con disabilità visiva e con disabilità aggiuntive.
Ognuno nel proprio territorio di competenza, i tiflologi operanti nei singoli CCT, svolgono il loro servizio prevalentemente in forma itinerante, raggiungendo le scuole e i luoghi dove la loro presenza e consulenza vengono richieste.

Obiettivi

Per meglio organizzare e rendere più efficace il servizio di consulenza, date sovente le difficoltà dei tiflologi a spostarsi su un territorio spesso molto vasto, a titolo sperimentale, l’Irifor ritiene particolarmente opportuno affiancare gli attuali operatori dei CCT con altra unità in possesso di formazione specifica ed esperienza sul campo, tale da fornire un concreto supporto all’attività dei Centri.

Destinatari

Il bando prevede la selezione di n. 11 unità con formazione tiflologica, per supportare gli attuali tiflologi dei Centri di Consulenza Tiflodidattica delle seguenti sedi, fatta comunque salva la possibilità di una riorganizzazione territoriale più complessiva:

Agrigento, Bari, Cagliari, Campobasso, Catania, Chieti, Firenze, Napoli, Padova, Reggio Calabria, Trieste.

Requisiti per l’ammissione

Le candidate e i candidati devono possedere i seguenti requisiti alla data di pubblicazione del presente bando:

• cittadinanza italiana

• età compresa tra 25 e 44 anni

• diploma di laurea triennale 

• almeno tre anni di esperienza in attività documentabili nel campo della disabilità visiva e della pluriminorazione

• conoscenza degli ausili tiflodidattici e tifloinformatici

• possesso di patente B e disponibilità a spostarsi sul territorio.

Compiti e mansioni

Al termine della selezione verrà compilata una graduatoria dalla quale saranno scelti, secondo la posizione acquisita da ciascuno, gli undici candidati per svolgere un servizio di affiancamento nella consulenza tiflologica e tiflodidattica, di progettazione, di amministrazione e di gestione d’ufficio del Centro.

Termini di presentazione della domanda e documentazione richiesta

La domanda, redatta secondo lo  schema riportato nel presente bando, va inviata a mezzo posta elettronica certificata all’indirizzo: archivio@pec.irifor.eu

E va presentata entro il 1° settembre 2019, allegando i seguenti documenti:

• CV in formato europeo

• Copia fotostatica di un documento di riconoscimento

• ogni altro documento ritenuto utile ai fini della valutazione.

N.B.: i candidati selezionati, all’atto dell’incarico, avranno l’obbligo di produrre i documenti relativi ai titoli e ai requisiti dichiarati nel CV e nella domanda.

Selezione
La selezione sarà effettuata sulla base della documentazione prodotta e di un colloquio personale con i candidati, tendente ad accertare il possesso dei requisiti richiesti.

Per la selezione, viene nominata una commissione così costituita:

  • Il presidente nazionale dell’Unione Italiana dei ciechi e degli Ipovedenti e dell’Irifor
  • Il presidente della Biblioteca Italiana per i Ciechi “Regina Margherita”
  • Il presidente della Federazione Nazionale delle Istituzioni pro Ciechi
  • La coordinatrice nazionale dei Centri di Consulenza Tiflodidattica
  • Il direttore scientifico dell’Irifor.

Il giudizio della commissione è inappellabile.

Inquadramento economico

Le persone selezionate, saranno inquadrate al III livello funzionale del CCNL del commercio, per un incarico della durata di nove mesi (1 ottobre 2019 – 30 giugno 2020), con orario settimanale di trenta ore.

SCHEMA

Irifor – Attività formative 2019: Arte del con-tatto corso base per operatori museali sull’accessibilità dei musei in favore delle persone con disabilità visiva

PREMESSA

L’I.RI.FO.R (Istituto per la  Ricerca, la Formazione e per Riabilitazione per la disabilità visiva) e la Commissione “beni culturali ed artistici dell’Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti ONLUS” in collaborazione col la sezione UICI di Venezia, con l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza di Bologna, con l’Istituto dei Ciechi di Milano, col Museo Tattile Anteros, col Museo Tolomeo e col Museo Tattile Statale Omero, presentano il corso base per operatori museali sull’accessibilità in favore delle persone con disabilità visiva.

Il progetto “arte del Con-Tatto” intende promuovere la cultura dell’accessibilità delle opere artistiche come veicolo per l’inclusione sociale di tutte le persone con disabilità. La parte in presenza del corso della durata di 8 ore precedute da 4 ore di formazione a distanza si svolgerà durante la Biennale di Venezia il prossimo 16 settembre presso il palazzo Tiepolo Passi, S. Polo 2774 30125 Venezia (VE), ove in concomitanza si tiene la mostra dell’artista Caroline Lépinay dal titolo emblematico “Love is Blind, Blind for love”. L’artista ha voluto fortemente che la propria esposizione fosse un’esperienza sensoriale e coinvolgente; un luogo di incontro e confronto. Per queste ragioni e per la straordinaria opportunità concessa gli organizzatori e i docenti del corso ringraziano l’artista Caroline Lepinay senza la quale il progetto “Arte del Con-Tatto” non avrebbe mai avuto luce.

Proprio la stessa artista aprirà le lezioni frontali del corso che avranno inizio alle ore 9,00 di giorno 16 settembre portando il suo saluto a tutti i partecipanti.

ISCRIZIONI

Potranno iscriversi al corso studenti, docenti, operatori museali, iscritti agli Albi I.Ri.Fo.R. e chiunque interessato all’argomento.

Il corso è aperto ad un numero massimo di 25 partecipanti.

Sarà data priorità per l’iscrizione agli operatori museali e agli iscritti negli Albi I.Ri.Fo.R.

L’iscrizione al corso dovrà pervenire ai nostri uffici entro il 5 Settembre 2019 utilizzando la mail: archivio@pec.irifor.eu  e specificando il Nome, il Cognome, la Qualifica e i propri Contatti e allegando ricevuta del pagamento iscrizione.

Il costo del seminario è di € 50  da versare al momento dell’iscrizione sul conto corrente dell’Istituto con IBAN: IT 15 H 07601 03200 000034340000 – causale “Iscrizione corso ARTE DEL CON-TATTO 2019”.

Agli studenti e agli iscritti agli Albi del nostro Istituto è riconosciuto uno sconto del 50% sulla quota di iscrizione e, inoltre, la partecipazione al seminario è valida come attività formativa ai fini del mantenimento dell’iscrizione agli Albi.

Le eventuali spese di vitto e alloggio sono a carico dei partecipanti.

A completamento dell’iscrizione la Segreteria provvederà ad inviare ai partecipanti comunicazione di ammissione al corso con le credenziali per l’accesso alla piattaforma GoTomeeting, tramite la quale si svolgerà la parte in FAD dell’attività formativa.

Per ogni informazione è possibile contattare l’Ufficio di Segreteria dell’Istituto al numero telefonico 06/69988600 oppure è possibile inviare una e-mail all’indirizzo: segreteria.paladino@irifor.eu .

PROGRAMMA

MODULO 1 (in FAD, 10.09.2019 dalle ore 16,00 alle 17,00) : “Le diverse tipologie di disabilità visiva, cenni e riferimenti legislativi” a cura di Carmelo Gurrieri, Direttore scientifico dell’I.RI.FO.R. Nazionale: Introduzione del corso; differenze fra non vedenti e ipovedenti secondo la legge 138 del 2001; la libera circolazione dei cani guida secondo la legge 37 del 1974.

MODULO 2 ( in FAD, 10.09.2019 dalle ore 17,00 alle 18,00 ) : “Uso delle nuove tecnologie per migliorare l’accessibilità dei musei” a cura di Luca Ciaffoni, esperto in tecnologie assistive (Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza di Bologna): Come le nuove tecnologie possono migliorare l’esperienza dell’utente con disabilità durante la visita ad un museo. Applicazioni per smartphone, beacon, QR-code, tag NFC ed altro per l’individuazione dei contenuti e la contestualizzazione delle informazioni.

MODULO 3 ( in FAD, 11.09.2019 dalle ore 16,00 alle 18,00 ) : “La tiflologia come primo passo per l’accessibilità” a cura di Fabrizio Sordi, esperto di tifloinformatica (Istituto dei Ciechi di Milano): Cenni sul codice Braille, introduzione agli screen reader e web accessibile.

MODULO 4 (in presenza, 16.09.2019 dalle ore 9,00 alle 11,00 ) : “Come accogliere una persona con disabilità visiva” a cura di Alessandro Trovato, Presidente della sezione di Venezia dell’Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti ONLUS e Caroline Lépinay, creatrice della mostra “Love is Blind, Blind for love”: Inizio dei lavori, saluti e accoglienza. Come accompagnare una persona non vedente o ipovedente; come descriverle un luogo; come aiutarla in caso di firma e pagamento; come relazionarsi evitando imbarazzi e inutili pietismi.

MODULO 5 (in presenza, 16.09.2019  dalle ore 11,00 alle 13,00 ) : “Toccare e creare le forme del pensiero. Funzioni cognitive e conoscitive dell’educazione estetica in presenza di minorazione visiva” a cura di Loretta Secchi, Curatrice del Museo Tattile Anteros (Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza di Bologna): Lineamenti di estetica e teoria dell’arte applicati ai valori tattili; funzioni conoscitive della pittura tradotta in bassorilievo prospettico e letta al tatto; potenziamento dei processi cognitivi, immaginativi e restitutivi per una condivisione dei sistemi di rappresentazione artistica delle categorie di spazio e tempo; sincronia fra gesto e denunciato; pittura tra tattilità e narrazione per una didattica delle arti funzionale alla comprensione di forme, contenuti e metafore dell’arte; buone prassi al Museo Tattile Anteros: i laboratori di percezione e modellazione delle forme dotate di valore estetico.

MODULO 6 (in presenza, 16.09.2019 dalle ore 14,00 alle 16,00 ) : “L’esplorazione tattile e la fruizione estetica nell’esperienza del Museo Tattile Statale Omero di Ancona” a cura di Aldo Grassini, Presidente del Museo Tattile Statale Omero, e Annalisa Trasatti, coordinatrice del Museo Tattile Statale Omero: Come è nato il Museo Omero; la Cultura dell’accessibilità, l’Estetica del tatto, i Servizi educativi e tiflologici.

MODULO 7 ( in presenza, 16.09.2019 dalle ore 16,00 alle 18,00 ) : “Dove l’opera ha luogo”  a cura di Fabio Fornasari, direttore artistico del Museo Tolomeo (Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza di Bologna): Ogni opera d’arte ha una sua dimensione nascosta fatta di spazio. L’accessibilità museale non si può limitare alla sola esperienza sensibile della singola opera d’arte ma coinvolge tutta l’esperienza che ha come inizio da casa quando si progetta la visita. Arrivato alla soglia del museo si entra nell’aula che ci prepara all’esperienza per poi arrivare all’opera. Come per il vedente, l’allestimento è importante in quanto guida alla comprensione dell’opera. Lo spazio, se ben congeniato, aiuta ad accedere all’esperienza dell’opera.

Comunicare con le mani, per superare ogni barriera!, di Mario Mirabile

Sabato 6 luglio, con la prova di verifica e la compilazione del questionario di gradimento, si è concluso il corso per l’apprendimento del metodo Malossi. I 12 corsisti, insegnanti, volontari e semplici curiosi, durante le 28 ore di formazione, hanno conosciuto un mondo ignoto e la realtà delle persone sordo cieche. Antonio Russo e Massimiliano Imparato con la loro umanità e professionalità, hanno saputo trasmettere questo linguaggio così particolare, appassionando i discenti che hanno apprezzato l’operato dell’I.Ri.Fo.R. di Napoli. Il Consiglio di Amministrazione dell’Istituto, infatti, ha organizzato questo corso nella consapevolezza che le persone sordo cieche e le loro famiglie necessitano quotidianamente di professionalità adeguatamente formate. Molto apprezzati sono stati anche gli interventi di Giovanni Bosco Vitiello, esperto di orientamento, mobilità e autonomia personale e di carlo Barbati, neuropsichiatra infantile dell’Azienda Ospedaliera Santobono Pausilipon di Napoli, i quali hanno messo a disposizione dei corsisti la propria esperienza in campo di pluriminorazione.

Qui di seguito riportiamo un commento di Antonio Russo: “Per me il corso Malossi tenutosi presso la sezione territoriale di Napoli della nostra Unione stata una esperienza importante: il sistema di lettura e scrittura Malossi utilizza la mano e la tattilità per consentire una comunicazione facile e veloce con e per noi sordo ciechi. Con i corsisti mi sono raccontato: ci siamo detti tutto, con entusiasmo, il quotidiano si è trasformato in cultura vitale per allargare la nostra conoscenza che è diventata solida amicizia anche e soprattutto a livello personale. Ci siamo trovati bene insieme parlando non solo dei nostri problemi in quanto disabile,  ma di quello che il vivere di tutti ci propone ogni giorno, ci siamo salutati con la certezza di rivederci e con l’impegno da parte di tutti di migliorare il nostro dialogo in Malossi che resta la modalità quasi unica per parlarci anche con un volontariato intelligente e ben motivato per darci una mano creativa nel mondo che cambia. Grazie a tutti.”

“Autonomia e cooperazione”: campo educativo e riabilitativo per disabili visivi, di Vincenzo Del Piano

L’Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione in collaborazione con l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Caserta dal 14 fino al 21 luglio saranno impegnati nel campo estivo: “autonomie e cooperazione” II edizione, un progetto sperimentale e nel contempo innovativo che impegnerà ragazzi affetti da patologie invalidanti visive, come la cecità e l’ipovisione, in attività sensoriali, cognitive e di fatica, per il raggiungimento di una autonomia personale.

Il presidente U.I.C.I. di Caserta, l’avv. Giulia Antonella Cannavale spiega: “il campo educativo e riabilitativo dei nostri ragazzi ha scelto come location l’oasi di San Silvestro di Caserta, un’area del WWF casertana tra le più belle del territorio campano. Basta pensare che l’area nel periodo borbonico era la riserva di caccia di re Federico II. Data la sua struttura il progetto è unico nel suo genere, si può dire che sia a livello nazionale che europeo è il primo campo educativo e riabilitativo per disabili visivi con particolari caratteristiche: un campo completamente stile scout”.

Attraverso lo stile scout i partecipanti saranno impegnati a riconoscere l’ambiente circostante, acquisendo le informazioni, elaborando e trasformando dette informazioni in mappe mentali. Dopo questa fase i ragazzi potranno lavorare sulla cognizione dello spazio tempo, comprendendo così la collocazione di oggetti e strutture, come le strutture del campo: tende, refettorio, cucina, ecc., che saranno realizzate dai loro stessi, attraverso il programma della fatica, ovvero della manualità e del movimento.

Il direttore dell’I.Ri.Fo.R. della Campania, Vincenzo del Piano: “il progetto di Caserta è un progetto con una formula del tutto nuova, l’esperienza del 2018 ci ha permesso di poter ripresentare la struttura di un campo educativo e riabilitativo veramente efficacie ed efficiente per l’acquisizione di tutte le competenze e le capacità di poter affrontare la disabilità visiva da un nuovo punto di vista. Sono sicuro che i nostri ragazzi potranno raggiungere una autonomia personale che esercitata quotidianamente, gli consentirà di capacitarsi delle proprie potenzialità, ma a questo si otterrà un valore aggiunto, la gestione di qualsiasi attività al di fuori delle proprie mura domestiche”.

Conclude Cannavale: “voglio ringraziare i responsabili regionali del M.a.s.c.i., dell’Agesci ed i capi gruppo scout Aversa 1, Capodrise 1, Caserta 4 che hanno accolto per il secondo anno il nostro invito per questa sfida veramente importante. I nostri ragazzi troppo spesso sono impossibilitati a conoscere e vivere nuove esperienze, grazie allo scautismo, attraverso la realizzazione del nostro progetto li aiuteremo a crescere, con la consapevolezza di poter affrontare le difficoltà della vita, tramite l’uso di nuove strategie e metodologie che sono funzionali alla loro condizione di cecità”.

Da più di vent’anni l’I.Ri.Fo.R. e l’U.I.C.I. promuovono a livello nazionale e territoriale campi estivi ed invernali per ciechi ed ipovedenti , con l’obiettivo di: uscire da un modello di famiglia che spesso si sostituisce nelle fasi decisionali degli interessati, aiutando così i ragazzi a conoscere e potenziare le proprie capacità, spesso nascoste nell’ambiente familiare ed a loro sconosciute.

Enna – “La scuola alla portata di tutti”, di Santino Di Gregorio

Giorno 11 giugno scorso, nei locali sociali della sezione territoriale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Enna si è svolta la cerimonia di consegna degli attestati del corso di aggiornamento denominato “La scuola alla portata di tutti” indetto dall’I.RI.FO.R. (Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione) di Enna quale unico ente riconosciuto dal MIUR per la formazione del personale docente che opera in favore di alunni/studenti ipovedenti o non vedenti.
Il corso, della durata di 60 ore ha offerto ai dieci partecipanti, l’opportunità di acquisire le competenze didattiche fondamentali da mettere in campo in presenza di alunni con disabilità visiva.
Nello specifico:
– individuazione di strumenti e modalità più efficaci per il raggiungimento di migliori risultati scolastici;
– approfondimento della sfera sanitaria relativa alle patologie della disabilità visiva e del quadro normativo in materia di inclusione scolastica;
– conoscenza della didattica speciale, del codice di letto-scrittura Braille, degli ausili tiflodidattici, tifloinformatici e delle nuove tecnologie assistive nonché delle metodologie tiflopedagogiche;
– attuazione degli accorgimenti e utilizzo degli strumenti necessari all’autonomia, orientamento e alla mobilità dell’alunno con disabilità visiva all’interno della scuola al fine di favorire il processo di inclusione.
Il Presidente dell’U.I.C.I ONLUS – Sez. territoriale di Enna, Rag. Santino Di Gregorio si congratula con i dieci corsisti, Anna Cortese, Mariarita Screpis, Serena Saddemi, Donatella Fonte, Angela Caruso, Maria Luisa Guerriero, Belinda Di Marco, Rossella Scarlata, Maria Assunta Giadone e Dominique Zoda per l’impegno profuso dimostrato durante le fasi dell’apprendimento e con tutti i collaboratori per aver contribuito alla realizzazione di un importante momento formativo che ha potenziato e arricchito il territorio di Enna di figure altamente specializzate in grado di fronteggiare ogni eventuale difficoltà riguardante la partecipazione di alunni/studenti ipovedenti e non vedenti alle attività didattiche curriculari sia in ambito scolastico che universitario.