Irifor – Soggiorno “Sole di Settembre” al Centro Olympic Beach Hotel di Tirrenia, di Nunziante Esposito

Autore: Nunziante Esposito

Ultimamente, dalla stampa e da tutte le altre realtà dell’informazione, ci vengono fornite con molta enfasi indicazioni in merito ad altri centri estivi attrezzati più o meno bene per ospitare disabili visivi, come se il centro “Le Torri” di Tirrenia che ora si chiama Centro Olympic Beach Hotel e che utilizziamo da anni, non esistesse più. Eppure, questa realtà esiste e, per fortuna, funziona ancora molto bene ed è anche gestita da professionisti del settore. In questa struttura, costruita appositamente per i soci dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, anche se è in corso un trasferimento di proprietà proprio ai nuovi gestori, è, e rimane, un punto di riferimento molto importante per i disabili visivi che desiderano farsi in piena autonomia una vacanza al mare, in una zona molto bella come quella della marina tra Pisa e Livorno.

Per chi conosce il posto, sa benissimo che non sto dicendo nulla di nuovo o di esagerato, e che in questa struttura, realizzata proprio in un bel parco toscano, i ciechi ci vengono in piena autonomia da anni, dal momento che è stata pensata e realizzata.

Queste notizie sulle strutture estive adatte ai ciechi, le ho lette proprio mentre sono alle prese con il resoconto che sono deputato a fare alla fine del secondo soggiorno annuale organizzato da IRIFOR, soggiorno per il quale ho avuto l’onere e l’onore di curarne il coordinamento.

Quest’anno, il soggiorno IRIFOR per la Terza Età, organizzato presso il Centro Olympic Beach Hotel di Tirrenia dal giorno 1 al giorno 15 Settembre 2019, denominato “Sole di Settembre” , registrando il tutto esaurito, è stato molto più impegnativo di quello di Giugno, ma con l’esperienza fatta al soggiorno di Giugno e grazie alla solita collaborazione avuta da Maria Stabile, Renato Conti, dal gestore, dal personale dell’albergo e soprattutto con l’indispensabile  supporto che mi ha fornito mia moglie, sono riuscito anche questa volta a non far mancare la mia docenza informatica a tutti coloro che ne hanno avuto bisogno.

Anche se sono certo che i soggiornanti hanno già valutato il mio coordinamento e le attività che sono state svolte, e sapete che le notizie nel nostro ambiente fanno presto a diffondersi, credetemi, pur se il lavoro è stato molto di più rispetto a prima che non avevo anche l’onere di coordinare il soggiorno, ho avuto la soddisfazione di riuscire ad organizzare e realizzare un soggiorno senza grossi problemi.

Ovviamente, si sa che è tutto migliorabile e perfezionabile, quindi, dalla esperienza fatta sicuramente è possibile trarre gli insegnamenti giusti per correggere quelle poche cose che sarebbero potute andare meglio.

Mi dispiace non aver potuto far vivere agli amici soggiornanti anche l’esperienza di frequentare un corso di ballo. Infatti, all’ultimo momento e per problemi non dovuti all’organizzazione, il maestro di ballo che era stato incaricato non è potuto venire per problemi personali. Non avendo avuto il tempo materiale per cercare una sostituzione, questa esperienza verrà proposta per uno dei prossimi soggiorni. I contatti con una maestra di ballo della zona sono stati già presi per poter programmare questa attività in futuro, quindi, si potrà sicuramente esaudire le aspettative dei soggiornanti che hanno mostrato molta attenzione e tanto interesse.

Un’altra attività che non è stata possibile portare a termine, e anche questa per problemi non dipendenti dall’organizzazione, è stata una rappresentazione teatrale organizzata da una collaboratrice di Senior, Maria D’Esposito, che ne ha curato la regia. Le prove preliminari per questa rappresentazione sono state organizzate durante questa estate nella sala telefonica per la terza età, dove gli attori si incontravano per provare la parte. Durante la prima settimana di soggiorno, le prove  sono continuate e, quando tutto era pronto per fare la prova finale, uno degli attori principali ha dovuto lasciare il soggiorno per un problema improvviso ed inaspettato, per cui non è stato nemmeno possibile sostituirlo. Speriamo che in futuro riusciamo ad organizzare e soprattutto realizzare qualche rappresentazione teatrale, sperando di non avere la sfortuna che abbiamo avuto questa volta, perché, Giuseppe, Raffaela, Ornella, Maria, Matteo, Angelo, Primitivo e la stessa Maria D’Esposito, ci sono rimasti troppo male.

Evidenziate le attività che avevamo programmato e che non siamo riusciti a realizzare, per rispondere alla curiosità che sicuramente ho indotto in voi, ma anche per farvi venire il desiderio di partecipare a questo tipo di  soggiorno, vi descrivo a grosse linee tutte le attività che, con la collaborazione e l’entusiasmo di tutti, siamo riusciti a realizzare secondo il programma del CDA IRIFOR.

La serata del primo giorno, come si è sempre fatto, è servita a far incontrare i soggiornanti, sia per farli salutare  tra loro, sia per fare le nuove conoscenze. Ovviamente, è stata anche presentata ai nuovi ospiti l’animatrice che ci ha aiutato a organizzare alcune delle attività e ci ha seguito per tutto il soggiorno.

Nell’entusiasmo generale di chi già si conosce e si incontra dopo qualche tempo, si è subito notata l’incertezza delle persone che partecipavano al soggiorno la prima volta e non conoscevano nessuno. Come avviene solitamente, si fa subito conoscenza, ci si scambia le solite informazioni di nome e provenienza, insomma, si fa quello che solitamente si chiama rompere il ghiaccio.

La prima cosa che è risaltata immediatamente agli occhi dei vedenti e che mi è stata immediatamente riferita, è stato notato che tra gli ospiti presenti a questo soggiorno, avevamo una bimba vedente di appena 3 anni, figlia di una coppia di disabili visivi ed una signora dalla veneranda età di 95 anni che aveva perso la vista per l’età. Al momento di presentarci, ci siamo resi subito conto che, pur avendo una diversissima età, si chiamavano entrambe Maddalena.

Al di la di questa curiosità, i presenti sono stati informati con il solito entusiasmo sulle attività che si sarebbero svolte durante tutto il soggiorno, con date ed orari che non era possibile fornire e che sarebbero poi state confermate in corso d’opera. Le attività programmate sono state le seguenti: Gita guidata, Torneo di Shodown, Torneo di Scopone, Torneo di bocce sperimentale, Torneo di bowling sperimentale, Lettura quotidiana libri cartacei da una persona vedente, Esercitazione quotidiana della memoria, Corsi di Computer e corsi di iPhone ed iPad. Ovviamente, si era al mare e si partecipava a tutte le attività che organizzava l’animatrice.

Per la gita organizzata, tra quelle proposte, abbiamo scelto  a maggioranza di andare a Collodi per visitare il parco di Pinocchio, assistiti da una guida. Abbiamo avuto subito l’adesione di più di 30 persone delle 40 presenti. Al di la dell’entusiasmo con il quale si partecipa ogni volta al torneo di Shodown al quale si sono registrate 15 persone, abbiamo avuto anche una grossa partecipazione ai tornei di bocce e di bowling, nonostante fossero due tornei sperimentali.

Con la disponibilità degli interessati e come nei soggiorni precedenti, ho incaricato Renato Conti di organizzare il torneo di scopone e redigere la classifica, mentre Maria Stabile  è stata incaricata di organizzare le squadre per il torneo di Shodown che viene arbitrato dal Direttore Ivan Barile,  arbitro federale.

Questo anche per dire che tutti al soggiorno si rendono utili quando serve e non è il coordinatore a dover pensare e fare tutto da solo.

Per l’informatica e per l’utilizzo di smartphone sono stati invitati gli interessati a presentarsi il giorno dopo in salone per programmare i corsi in base alle esigenze di ognuno. i corsi sono stati tenuti da me e da Maria Stabile, utilizzando  i computer dei corsisti e con quelli del docente, così come per i corsi di iPhone e iPad, nei quali sono stati usati i device personali.

L’animatrice ha informato tutti i presenti, informazione  fatta anche a pranzo e a cena, sulle attività giornaliere che sono state, Per ogni giorno, pressappoco queste: risveglio muscolare in spiaggia, giro in pedalò in tarda mattinata e nel secondo pomeriggio quando il mare lo ha consentito , passeggiate sulla spiaggia di mattina e nel primo pomeriggio, e sempre in spiaggia, si giocava anche a bocce. Durante il dopocena, serate a vari temi, ogni giorno diverse, ed il tema veniva scelto dall’animazione in accordo con il coordinatore. Sono state organizzate serate di Karaoke, giochi musicali, giochi di società, corrida, serate di ballo, serate di indovinelli, eccetera. Le serate sono state sempre divertenti come a Giugno.

Di pomeriggio sono state fatte per alcune persone due attività che vengono ormai fatte da circa 3 anni: lettura di libri cartacei forniti dalle stesse soggiornanti e letti da una vedente, e l’esercizio della memoria che le signore interessate fanno da autodidatte, perché frequentano a Milano un corso per tenere allenata la mente.

L’attività di lettura è resa possibile per la disponibilità della signora Mariangela Franchini che abita nei pressi dell’albergo e che, con l’amicizia ormai fatta con le signore stesse,  si rende disponibile volontariamente a tutti i nostri soggiorni.

Le persone che partecipano a queste attività hanno disponibile anche una sala telefonica Talkyoo per continuare a contattarsi anche da casa per continuare questa attività molto importante per mantenere allenata la memoria.

Nella mattinata del primo sabato, si è svolto il torneo sperimentale di bocce. Questo torneo, anche se deve essere organizzato meglio, ha destato moltissimo interesse, per cui in futuro sarà sicuramente riorganizzato e perfezionato.

Nel pomeriggio del Mercoledì successivo, è stato svolto anche il torneo di bowling. Anch’esso ha destato molto interesse e ancora più partecipazione che non quello delle bocce. Questi sono due tornei che devono essere organizzati meglio, ma bisogna altresì cercare di divulgarli ancora di più tra i disabili visivi.

Per tutto il pomeriggio del primo  Sabato, al soggiorno è stato presente Roberto Gozzani che era stato invitato per far toccare con mano le soluzioni artigianali che lui realizza per semplificare un poco la vita a chi ha disabilità visiva.

Roberto ha presentato i suoi prodotti, spiegando e facendo provare ogni prodotto a chi ne fosse interessato. Tra tutti i prodotti hanno destato molto interesse un termometro universale e lo scanner ambientale. Avendo avuto la possibilità di provare lo scanner ambientale per quasi tutto il soggiorno, prossimamente ne farò una recensione accurata per spiegarne i pro e i contro, per dare la possibilità a tutti di valutare se un ausilio del genere può essere di proprio interesse.

Durante la seconda settimana, precisamente per tutto il pomeriggio di Venerdì, abbiamo avuto la presenza di Tifcom, uno dei rivenditori di ausili che tutti conosciamo, per cui, chi ne aveva necessità, ha potuto acquistare i prodotti che gli servivano.

Nel giorno di Mercoledì di entrambe le settimane e come sempre, è stata offerta dall’albergo una spaghettata aglio, olio e peperoncino a Mezzanotte. In entrambe le occasioni abbiamo avuto la possibilità di ridere e scherzare facendo una sola tavolata.

Con gli arrivi dei soggiornanti della seconda settimana, abbiamo completato le adesioni per la gita che ha visto la partecipazione di 45 persone. La gita organizzata, realizzata durante il pomeriggio di lunedì della seconda settimana, è stata bella e molto gradita, anche se non è stato possibile per tutti i partecipanti raggiungere uno dei punti del percorso guidato del Parco di Pinocchio, opportunità che si può cogliere solo quando ogni disabile visivo ha il proprio accompagnatore o se si ha un minimo di residuo visivo.

Il torneo di Shodown, organizzato da Maria Stabile,  è stato fatto durante il pomeriggio di Martedì della seconda settimana. Questo torneo, per la partecipazione nutrita che ha avuto, 15 persone per 5 squadre, ha visto i partecipanti impegnati per 4 ore, ma è stato molto divertente. Infatti, la presenza come al solito di persone poco esperte di questo gioco, ma molto spiritose, ha contribuito a rendere l’ambiente frizzante e scherzoso, con un continuo sfottò. Anche l’arbitro federale che avevamo, Ivan Barile, applicando le regole non sempre come se fossimo ad un vero torneo,  ci ha aiutato a rendere ancora più divertente questo pomeriggio di spensieratezza e di risate.

La serata di giovedì della seconda settimana, è stata allietata dalla presenza di una cantante offerta dalla struttura, una professionista con una voce molto bella. Silvia Spagnoli, questo è il suo nome, è una professionista molto preparata, con un repertorio che spazia dalle canzoni classiche Italiane a quelle importanti e conosciute straniere, creando una atmosfera che ti fa apprezzare ancora di più il suo bel canto. Peccato che non ha mai deciso di preparare qualche bella canzone napoletana di fine ‘800, una di quelle che vengono interpretate dalle signore della canzone napoletana, quelle che hanno la voce simile alla sua.

La serata successiva, venerdì, è stata dedicata alle premiazioni dei tornei di scopone e di Shodown, alla consegna a tutti i soggiornanti di un gadget per aver partecipato al soggiorno ed è stato infine fatto un brindisi di saluto. Dopo le premiazioni, la serata è continuata ascoltando musica e, per chi ha voluto, con qualche giro di ballo .

Nel dialogare con alcuni degli ospiti presenti e parlando del più e del meno, mi sono reso conto che al soggiorno erano presenti tre amici che non si conoscevano, ma che avevano tutti e tre lo stesso hobby: la musica. Si tratta di Raffaele, Matteo ed Enzo che suonano rispettivamente la fisarmonica, la chitarra classica e il piano.

Nel giorno di Mercoledì della seconda settimana, sono riuscito a convincere Matteo ed Enzo a suonare qualche ora con la chitarra e il piano. A questi due amici sono bastate poche prove per poter suonare assieme e fare il loro concerto. Con entusiasmo e con i loro strumenti, ci hanno allietati con tantissime canzoni che, con l’entusiasmo di sempre, abbiamo cantato tutti, divertendoci moltissimo per tutta la serata, in attesa degli spaghetti di mezzanotte.

Il sabato successivo, confortato dal successo avuto per la bella serata fatta il mercoledì, sono riuscito a convincere anche Raffaele ad aggiungersi agli altri due amici, per aggiungere ai due strumenti precedenti la melodia della fisarmonica. E’ stata una cosa fantastica avere un trio di chitarra, piano e fisarmonica che ha consentito di allietare gli ospiti per più di due ore, suonando le canzoni italiane più note e cantate da tutti, comprese quelle canzoni popolari o dialettali di tutto lo stivale che ognuno di noi si porta nel cuore dalla sua regione.

Nei giorni di Sabato e domenica, giorni in cui molti ritornano alle loro residenze,  sono state fatte solo le attività svolte dagli animatori, in un clima che non è certamente piacevole. Infatti, chi non conosce il dispiacere per il distacco che si prova, sia dai soliti amici, sia dalle nuove amicizie fatte? Ovviamente, si ritorna alle proprie abitudini con un bagaglio di esperienza in più, si spera riposati e pronti ad affrontare il prossimo inverno.

Ultima informazione, ma non certamente ultima per importanza, anche questa volta abbiamo avuto tutti la solita disponibilità del Direttore e di tutto il personale dell’albergo, con la consueta apprezzatissima professionalità, e, per me, tanta collaborazione anche quando abbiamo organizzato le varie attività e soprattutto la gita.

Nunziante Esposito, nunziante.esposito@uiciechi.it

Irifor – Soggiorno “Primo Sole” al Centro Olympic Beach Hotel a Tirrenia, di Nunziante Esposito

Autore: Nunziante Esposito

Di soggiorni in giro per l’Italia, organizzati dalle Sezioni Territoriali, se ne fanno ormai tanti, talvolta anche in strutture non proprio adatte per i problemi che può avere un cieco assoluto o un ipovedente in una struttura alberghiera al mare. Però, dobbiamo anche dire che tante sono le strutture che, stimolate da disabili visivi, man mano si stanno adeguando, rendendo accessibile anche a noi questi luoghi per la balneazione, riducendo non poco il disagio che si può avere in posti dove non è stata mai pensata l’accessibilità.

L’Unione se ne occupa da anni ed ha sempre gestito una struttura alberghiera al mare, Le Torri di Tirrenia, che, oltre a servire per convegni e corsi di apprendimento per varie discipline, d’estate è sempre servita alla balneazione dei disabili visivi, mettendo a disposizione una struttura che dichiarare accessibile sarebbe come sminuirla del suo carattere di “ambiente” creato appositamente per eliminare tutte le barriere per i disabili visivi.

Da qualche anno, questa struttura completamente accessibile è stata ceduta dall’Unione, prima in gestione e poi con delle clausole particolari di acquisto, a dei professionisti alberghieri, ma rimane e continua ad avere un carattere di massima accessibilità, con il risultato che i soggiornanti ne hanno guadagnato in qualità in vitto, alloggio e professionalità del personale che ci lavora.

In passato, sono stati programmati soggiorni per gli anziani dall’Unione che, per anni, sono stati programmati e coordinati dal Dott. Cesare Barca, una persona che ha sempre messo al centro dell’attenzione tutti gli anziani disabili visivi soggiornanti, nelle varie attività ludico ricreative che sono sempre state svolte a questi soggiorni.

Ancora adesso, l’Unione mantiene viva l’attenzione a questi momenti per gli anziani disabili visivi, non solo contribuendo ad organizzare questi soggiorni come “Primo Sole” e come “Sole di Settembre”, ma incaricandone della gestione da circa 6 anni l’IRIFOR che, contribuendo anche economicamente alla realizzazione del progetto, rende ancora più importanti queste attività per la categoria.

Sembra ieri, ma sono tanti invece gli anni passati da quando Cesare Barca mi chiese di dare una mano agli anziani ciechi frequentanti questo tipo di soggiorno e, come dice sempre lui, “Per far perdere loro la paura di usare le nuove tecnologie ed affrontare con più serenità il computer”.

Dall’esperienza fatta a tutti i soggiorni cui ho partecipato, programmando e realizzando per i soggiornanti anziani un poco di autonomia personale con le nuove tecnologie, mi sento molto fortunato ad aver avuto questa enorme esperienza di vita, non solo per aver dato veramente una mano a tante persone a vivere meglio la loro disabilità usando le nuove tecnologie, ma anche e soprattutto per la crescita professionale che ho avuto negli anni, con tutti gli insegnamenti di vita che ho acquisito da tante persone diverse per cultura ed estrazione sociale.

Quest’anno, mentre mi preparavo ad affrontare con la solita professionalità l’ennesimo soggiorno “Primo Sole”, ho avuto una telefonata dal vicepresidente IRIFOR, Massimo Vita, che, da un certo punto di vista, mi ha inorgoglito non poco, ma subito dopo mi ha messo in forte preoccupazione. Mi è stato chiesto di assumermi anche l’onere del coordinamento del soggiorno, nel mentre ero già incaricato di occuparmi come sempre dell’informatica assieme alla signora Maria Stabile.

A dire il vero, pur se preoccupato della enorme responsabilità che comportava l’incarico che mi veniva affidato, ho accettato con orgoglio, sicuro che avrei potuto affrontare anche questo lavoro che non ho mai fatto in prima persona.

A farmi decidere di affrontare anche questo incarico importante per gli anziani, assieme a quello che ho sempre fatto al soggiorno, è stata anche la consapevolezza che, con l’esperienza fatta assieme a cesare e ai due ultimi coordinatori, non ero chiamato a fare un lavoro nuovo, ma dovevo solo continuare l’organizzazione di attività ormai collaudate. In pratica, avrei dovuto solo fare attenzione a non commettere l’errore di sottovalutare l’importanza che hanno le esigenze di tutti gli anziani presenti.

Il tutto sembrava semplice, ma non lo è stato, anche perché le attività che ero abituato a fare ogni anno, mi sono imposto di farle lo stesso, perché sentivo di non dover far mancare quel sostegno che ho sempre fornito a chi ha un po’ di anni in più a me, ma che confida in questo aiuto che gli viene fornito istituzionalmente dalla nostra associazione.

Ho potuto fare come al solito la docenza informatica, lavoro che mi ha tenuto impegnato tutti i pomeriggi, grazie alla collaborazione di alcune persone, oltre a quella del Direttore della struttura e dei due animatori.

Tra queste persone che mi hanno aiutato a coordinare il soggiorno, annovero in primis mia moglie Rita e la sig.ra Maria Stabile che, tra l’altro, mi fa da tutor per le nuove tecnologie, anche se devo dire che nessuno si è risparmiato a dare consigli per il buon andamento di tutte le attività. Inoltre, la collaborazione continua con i due animatori che ha fornito la struttura alberghiera, mi ha permesso di essere sempre a conoscenza di tutte le attività in essere, per poter decidere al momento quando si presentavano esigenze particolari.

Anche se questo soggiorno si chiama “Primo Sole”, ironicamente parlando, non sono riuscito ad ordinare da subito il sole così come diceva scherzosamente Cesare, tanto è vero che i primi 5 giorni sono stati di pioggia, quindi, abbiamo avuto subito l’emergenza di dover organizzare le attività in albergo.

Però, non abbiamo avuto gli stessi problemi come avveniva negli anni scorsi, perché la struttura ha messo a disposizione i nuovi locali che sono stati attrezzati nell’area Piscina che è stata ristrutturata ed è ancora in fase di completamento.

in questi giorni e al coperto è stato possibile impegnare gli ospiti con giochi di società, con corsi di ballo, con le nuove tecnologie, con lo shodown e con una postazione di bowling organizzato dagli animatori con attrezzature disponibili in sede. Ci sono stati anche gruppi spontanei impegnati al gioco delle carte, per lo più scopone scientifico, come avviene sempre in questi casi.

Tutte le sere e durante tutto il soggiorno, sono state organizzate dagli animatori, concordandole con me, serate ludico ricreative che hanno visto partecipare ogni sera sempre quasi tutti gli ospiti.

Gli animatori hanno organizzato due volte la corrida, mentre nelle altre serate sono state organizzate, come avviene sempre, serate di quiz, di ballo e di karaoke.

Come ogni anno, nei due mercoledì abbiamo potuto gustare ed apprezzare gli spaghetti aglio olio e peperoncino a mezzanotte, preparati in modo impeccabile dalla cuoca.

Questa volta, come non avveniva da alcuni anni, abbiamo avuto una grossa partecipazione a tutte le attività, ma non è stato certamente merito mio. Infatti, a parte il torneo di Shodown organizzato dalla sig.ra Maria Stabile, al quale hanno partecipato la solita dozzina di persone, abbiamo avuto 8 coppie di scopone scientifico che il sig. Renato conti ha organizzato in un torneo, e diverse persone ai giochi sperimentali di Bowling e Bocce per disabili visivi organizzati dai due animatori. Anche la partecipazione alle attività di spiaggia è stata significativa, soprattutto per la ginnastica mattutina, le passeggiate e i giri in pedalò organizzati in modo ordinato e sistematico dai due animatori.

Alla gita, organizzata per visitare la città di Pisa con un battello per visitare la città dal fiume Arno con una guida a bordo, abbiamo avuto la partecipazione di 49 persone e tra queste, anche una persona in carrozzina. È stata una bella gita con la soddisfazione di tutti.

Ultima, ma non per importanza è stata l’attività sulle nuove tecnologie che mi ha visto impegnato assieme alla sig.ra Maria Stabile ad affrontare l’uso del PC con Windows 10 ed un approccio anche al computer Mac, mentre per l’uso degli smartphone, ci sono stati pochi interventi per l’approccio all’uso di iPhone e soprattutto per degli approfondimenti. Infatti, in genere, gli interventi che ci impegnano di più sono quelli per far apprendere a chi ne ha bisogno l’utilizzo delle app che desiderano usare.

È stato possibile anche far constatare a chi ne aveva la necessità, con delle dimostrazioni pratiche, anche l’uso dei device Android. Infine è stato anche possibile far conoscere a due persone l’uso di Speaky Facile.

Essendo presenti al soggiorno due persone che hanno bisogno di controllare la glicemia e che utilizzano un sensore bluetooth che si applica al braccio, e che leggono, con un dispositivo elettronico e con lo smartphone, i valori di glicemia e gli altri dati che servono a capire se devono assumere insulina, ne ho subito approfittato ed ho organizzato una dimostrazione pratica per chi ne aveva bisogno, fornendo al volo una interessante informazione per questo tipo di dispositivo.

Durante i pomeriggi delle due settimane del soggiorno, un gruppo di sei o sette signore anziane hanno organizzato, con il supporto della signora Mariangela, moglie del sig. Camillo Franchini che abita a poca distanza dall’Olimpic Beach Hotel, la lettura dei libri che le soggiornanti stesse avevano portato in vacanza. Inoltre, come si fa già da alcuni anni, queste stesse signore hanno organizzato un’attività di allenamento della memoria da autodidatte, sostenute da due di loro che frequentano abitualmente questo tipo di attività all’Istituto dei Ciechi a Milano.

Valutando questa esperienza a mente fredda e a distanza di quindici giorni, posso ritenermi soddisfatto di quello che siamo riusciti a realizzare a questo soggiorno che mi vede coordinatore per la prima volta. Come si dice in questi casi, tutto è perfettibile ed è anche frutto di quello che personalmente si riesce ad organizzare con i tempi che si hanno a disposizione. Ovviamente, avendo avuto delle direttive precise dal CDA IRIFOR, sono soddisfatto per aver rispettato tutto quanto era stato programmato a progetto.

Ritornati alla propria residenza e agli impegni di tutti i giorni e oltre a quelli associativi, dovendo coordinare anche il soggiorno “Sole di Settembre”, ho già iniziato a pensare che nel prossimo soggiorno sarà utile organizzare meglio le attività fatte e consolidate da anni, ma organizzare anche le attività nuove che abbiamo già provato e qualche attività che più soggiornanti hanno chiesto di avere a disposizione.

Sarebbe bello poter fare un corso di ballo, un torneo di Bowling e di bocce, organizzare una attività per aiutare a deambulare da soli quelle persone nuove che non conoscono la struttura ed il percorso per andare al mare, eccetera.

Visto che la fantasia non manca come non mancano le richieste dirette degli ospiti che hanno partecipato a questo soggiorno, sicuramente non deluderemo le aspettative di quanti si aspettano di vivere un soggiorno ricco di attività e soprattutto di spensieratezza, consapevoli di vivere due settimane al mare con divertimento assicurato, così come trascorse a questo soggiorno.

Desidero mettere in evidenza l’importanza che rivestono le decisioni del CDA IRIFOR in merito a queste importanti attività per gli anziani e al contempo desidero ringraziare per avermi concesso di vivere questa notevole esperienza che ha arricchito tanto il mio bagaglio professionale e culturale che cercherò di mettere sempre a disposizione di tutti quelli che vivono la cecità come me.

Nunziante Esposito, nunziante.esposito@uiciechi.it

Corso di formazione per operatori di ausilioteca – Terza edizione

Finalità

L’evoluzione tecnologica investe in maniera importante tutti i settori della vita quotidiana e conseguentemente il mondo delle minorazioni visive. Gli ausili assistivi, se correttamente assimilati e individuati, consentono di migliorare l’autonomia delle persone con disabilità visiva nei vari ambiti della vita quotidiana. Strumenti e materiali trovano inoltre impiego all’interno sia di programmi di educazione e riabilitazione visiva che di  percorsi ludico-ricreativi ed esperienziali. La gestione degli ausili è quindi un tema ampio, centrale e multidisciplinare che coinvolge a vario titolo tutte le professioni che intervengono nei percorsi educativi e riabilitativi della persona e nella sua quotidianità (casa, scuola, lavoro, tempo libero).

Obiettivi

Il corso ha lo scopo di ampliare la formazione in tema di ausili per chi già lavora o che troverà impiego in futuro all’interno di servizi di ausilioteca, centri di ipovisione, servizi educativi, servizi di assistenza alle persone con disabilità visiva. Il corso si rivolge inoltre ai professionisti del settore che desiderano semplicemente accrescere le proprie conoscenze nell’ambito degli ausili. I partecipanti apprenderanno  un linguaggio comune che favorirà il dialogo, la comprensione del tema e il lavoro in team, sempre nel rispetto delle  specifiche competenze proprie di ogni figura professionale.

Destinatari

Il corso è rivolto a: ortottisti, oculisti, psicologi, educatori, pedagogisti, TNPE, assistenti alla comunicazione, terapisti occupazionali, tiflologi, operatori di orientamento e mobilità, ottici e altro personale specializzato per un massimo di 30 partecipanti. Lo staff didattico si riserverà la possibilità di elevare fino a 35 i posti disponibili nel caso di richieste provenienti da candidati in possesso di esperienze e competenze documentabili nel settore della disabilità visiva.

Durata

Il corso ha una durata di 80 ore suddivise in 60 ore teorico/pratiche e 20 ore di tirocinio pratico. Il corso prevede la consegna dell’attestato di partecipazione nonché il riconoscimento di crediti ECM per le professioni sanitarie coinvolte.

Note organizzative

Le iscrizioni potranno essere effettuate direttamente sul sito www.cavazza.it fino al 10 gennaio 2020.

Le lezioni frontali del corso si svolgeranno a Bologna presso l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza, via Castiglione n.71.

Le istruzioni per il modulo propedeutico on line verranno comunicate al momento dell’iscrizione al corso.

Il corso prevede una quota di partecipazione di 300 euro.

L’iscrizione si intende avvenuta al momento del versamento della quota.

A coloro che fossero interessati, l’Istituto Cavazza riserverà, salvo disponibilità, la possibilità di pernottamento, a cifra convenzionata, presso il Residence Cavazza www.residencecavazza.it

Per informazioni sul corso scrivere a formazione@cavazza.it

PROGRAMMA SCIENTIFICO

Modulo I: Lezione propedeutica scaricabile online a partire dal 20/01/2020

Patologie causa di ipovisione nell’adulto.

Patologie causa di ipovisione nel bambino.

Motivazione, contenimento del disagio emotive, sostegno alla genitorialità.

Elementi di ottica applicata agli ausili.

Modulo II (lezione frontale)

1-2 Febbraio 2020

Sabato 9.00-13.00; 14.00-18.00

Rappresentazione estetica delle immagini e uso vicariante dei sensi.

Plasticità cerebrale e apprendimento: fenomeni compensativi in presenza deficit sensoriali.

Ausili per la stimolazione in ambito motorio.

Domenica 8.30-12.30; 13.30-17.30

La disabilità visiva come disturbo isolato nel bambino e nel plurihandicap. Quantificazione del residuo visivo e tecniche di stimolazione visiva e multisensoriale. Ausili e loro applicazione, make a visual aid.

Modulo III (lezione frontale)

22-23 Febbraio 2020

Sabato 9.00-13.00; 14.00-18.00

Requisiti pre-braille e orientamento fra canale visivo e aptico.

Il codice braille.

Concetti e rudimenti su: screen readers, display braille, sintesi vocali, stampanti braille, videoingranditori per piattaforme fisse e piattaforme mobili.

Domenica 8.30-12.30; 13.30-17.30

Prove pratiche a gruppi eseguite in contemporanea su ausili elettronici, software, hardware, screen reader per ciechi e display braille, assistenti vocali, stampanti braille.

Legislazione, modalità di certificazione e nomenclatore.

Elementi di domotica.

Modulo IV (lezione frontale)

6-7-8 Marzo 2020

Venerdì 9.00-13-00; 14.00-18.00

Prove pratiche con videoingranditori.

Individuazione ausili visivi nel plurihandicap.

Sabato 9.00-13.00; 14.00-18.00

Fisiologia della lettura nella persona ipovedente.

Quantificazione delle abilità residue nel paziente ipovedente adulto e individuazione dell’ausilio per la visione per lontano e per vicino.

Prove pratiche con ausili ottici e software per stimolazione visiva.

Domenica 8.30-12.30; 13.30-17.30

Ausili per l’orientamento e mobilità.

La comunicazione all’interno dell’equipe.

Conclusioni, verifica apprendimento e pianificazione tirocinio.

SEDI TIROCINIO:

Il tirocinio sarà possibile presso la sede dell’Istituto dei ciechi F. Cavazza e presso le strutture presenti nelle sezioni dell’UICI e negli Enti e Associzioni ad essa collegate.

Tutor: Federico Bartolomei, ortottista, Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza, Bologna.

Irifor – Attività formative 2019-2020: Percorso di formazione base di tiflodidattica

La Sede Centrale dell’I.Ri.Fo.R. propone un percorso di formazione base di Tiflodidattica di 140 ore, articolato in 4 corsi di 35 ore ciascuno, frequentabili anche separatamente, così strutturato:

1. Inclusione scolastica dei non vedenti e degli ipovedenti;

2. Braille: prerequisiti e didattica;

3. Sussidi tiflodidattici e discipline scolastiche;

4. Tifloinformatica.

I corsi sono destinati ai docenti delle scuole di ogni ordine e grado e agli educatori scolastici ed extra-scolastici. Per favorire la partecipazione, i 4 corsi saranno svolti in FAD, attraverso il sistema interattivo GoToMeeting, scaricabile gratuitamente da Apple Store e Play Store. Saranno create delle aule virtuali, nelle quali sarà possibile interagire con i docenti. Per una interazione pienamente soddisfacente, si dovrà disporre di connessione via cavo o rete wireless. Poiché GoToMeeting non è completamente accessibile, sarà opportuno che i corsisti con disabilità visiva siano  affiancati da un assistente.

I corsi saranno svolti in sequenza tra il 1° ottobre 2019 e il 13 febbraio 2020. Le lezioni saranno tenute nei giorni centrali della settimana, dalle 15:00 alle 18:00. Tutte saranno registrate. Le presenze saranno accertate tramite tracciamento. Sarà rilasciata certificazione delle competenze ai corsisti che avranno frequentato almeno 24 ore su 35 e avranno superato la prova finale, da svolgersi in presenza. 

In calce ed in allegato, i dettagli didattici ed organizzativi dei 4 corsi, che, a breve, saranno pubblicati anche sulla piattaforma del MIUR “SOFIA”.

Per fruire di uno o più corsi, occorrerà inviare una richiesta di iscrizione a: archivio@pec.irifor.eu

indicando:

1.Il titolo (o i titoli) del corso (o dei corsi) di proprio specifico interesse;

2. Nome e Cognome;

3. Indirizzo postale;

4. Indirizzo digitale;

5. Numero di telefono;

6. Qualifica

(Se docenti, si prega di specificare se di ruolo, abilitati, a contratto a tempo determinato, con specializzazione per le attività di sostegno didattico, assegnati su posto comune, su posto di potenziamento o su posto di sostegno. Se educatori, si prega di specificare se scolastici e/o extrascolastici).

Alla richiesta di ammissione andrà allegata, pena l’esclusione, la ricevuta di pagamento della quota di iscrizione, fissata in € 80,00 a corso.

Il pagamento potrà essere realizzato tramite la Carta del Docente oppure tramite versamento sul conto corrente dell’Istituto, IBAN: IT 15 H 07601 03200 000034340000.

Gli iscritti riceveranno, al proprio indirizzo digitale, le credenziali di accesso e le comunicazioni che si renderanno eventualmente necessarie.

Le informazioni fornite con la richiesta di iscrizione saranno tutelate ai sensi del Regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 27 aprile 2016 relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali.

La proposta nasce dall’esigenza, largamente avvertita, di dotare il personale docente ed il personale educativo delle conoscenze, teoriche e strumentali, minime indispensabili per sostenere efficacemente i bambini, gli alunni e gli studenti con disabilità visiva nei percorsi di apprendimento e di formazione. Si prega, perciò, di collaborare al successo dell’iniziativa, sollecitando l’attenzione e l’iscrizione di tutti i potenziali interessati.

Di seguito, il percorso formativo nel dettaglio:

INCLUSIONE SCOLASTICA DEI NON VEDENTI E DEGLI IPOVEDENTI: Allegato 1

BRAILLE: PREREQUISITI E DIDATTICA: Allegato 2

SUSSIDI TIFLODIDATTICI E DISCIPLINE SCOLASTICHE: Allegato 3

TIFLOINFORMATICA: Allegato 4

Irifor – Percorso di formazione base di tiflodidattica, di Massimo Vita e Carmelo Gurrieri

Autore: Massimo Vita e Carmelo Gurrieri

Siamo lieti di poter comunicare anche ai lettori della stampa associativa il lancio di un corso di tiflologia che si rivolge ai docenti in servizio, agli assistenti scolastici e post scolastici.

Sono 140 ore di formazione suddivise in 4 corsi da 35 ore. Il corso sarà svolto in FAD e vedrà la partecipazione dei massimi esperti della materia. Saranno quindi create delle vere e proprie aule virtuali, nelle quali sarà possibile interagire con i docenti. Il corso si concluderà con una prova in presenza per verificare le competenze acquisite. I 4 corsi, frequentabili anche separatamente, saranno così strutturati:

1. Inclusione scolastica dei non vedenti e degli ipovedenti;

2. Braille: prerequisiti e didattica;

3. Sussidi tiflodidattici e discipline scolastiche;

4. Tifloinformatica.

La proposta nasce dall’esigenza, largamente avvertita, di dotare il personale docente ed il personale educativo delle conoscenze, teoriche e strumentali, minime indispensabili per sostenere efficacemente i bambini, gli alunni e gli studenti con disabilità visiva nei percorsi di apprendimento e di formazione.

Ringraziamo tutti coloro che hanno collaborato alla costruzione di questa proposta e in particolare i coordinatori della Commissione Nazionale “Istruzione e Formazione” dell’Uici, il Presidente Nazionale, tutti i docenti.

Confidiamo nella collaborazione di tutti affinchè questo corso venga diffuso sul territorio anche perché i docenti in servizio potranno acquistarlo con la carta del docente tramite la piattaforma SOFIA del MIUR.

Massimo Vita e Carmelo Gurrieri

Vice Presidente e Direttore scientifico Irifor 

Irifor – La tiflologia come guida per il cammino scolastico di ciechi e ipovedenti, di Massimo Vita

Autore: Massimo Vita

L’Istituto crede profondamente nella necessità di favorire la cultura tiflologica per migliorare l’integrazione scolastica e sociale dei nostri ragazzi e per questo ha dato vita a due iniziative:

Una convenzione con Erickson Italia e un libro su Mario Mazzeo. Della prima parlerò in un apposito articolo.

Il libro curato da Marco Mazzeo e Ersilia Bosco, rispettivamente figlio e moglie di Mario, si compone dei suoi scritti principali. Il volume uscirà entro fine settembre e sarà ufficialmenmte presentato al cconvegno Erickson di novembre a Rimini. Il volume sarà disponibile in cartaceo, CD audio,  ibook, a caratteri ingranditi e in braille.

Per ricordare chi era questo amico, riporto qui di seguito il ricordo che di lui scrisse un altro grande amico dell’integrazione scolastica e dirigente associativo: Enzo Tioli. Chiudo con un ricordo che di Mario fece una famiglia da lui seguita. Per sapere quando uscirà il volume tenete sotto controllo il nostro sito e i nostri social oltre che la stampa associativa.

Spero che tutti sapremo diffondere questo libro affinchè cresca la cultura dell’integrazione scolastica.

RICORDO DI MARIO MAZZEO

Con la drammatica scomparsa di Mario Mazzeo, la tiflologia italiana perde, senza ombra di dubbio, uno dei suoi massimi cultori: l’uomo che, negli ultimi quindici anni, con maggior impegno, assiduità ed efficacia, si è prodigato per diffonderla, per spiegarla, per darle una connotazione di grande calore umano. Con l’improvvisa scomparsa di Mario Mazzeo, “Tiflologia per l’integrazione”, perde uno dei suoi più validi e preziosi collaboratori.

Con la scomparsa di Mario Mazzeo noi tutti perdiamo un amico carissimo, sempre disponibile ad ascoltare, a comprendere, ad aiutare…

Mario aveva soltanto 54 anni e stava attraversando quella fase dell’esistenza nella quale i grandi intellettuali riescono a dare il meglio di sé. Ne dà sicura testimonianza l’eccezionale mole di lavoro che egli riusciva a svolgere, benché da qualche anno fosse afflitto da un male che gli imponeva inaudite sofferenze, sopportate con stoica serenità.

Dopo la cessazione dei corsi di specializzazione, presso l’Istituto “A. Romagnoli”, dove egli era stato apprezzato docente, Mario, quasi presagisse di poter disporre di poco tempo ancora, aveva moltiplicato i suoi impegni.

Svolgeva attività di libero professionista, a Roma, come psicologo.

Le sue collaborazioni con riviste specializzate sui problemi dell’handicap non si contano.

Da anni, provvedeva gratuitamente alla redazione di “Gennariello”, il glorioso mensile che, fin dal 1925, accompagna i bambini ciechi e che egli era riuscito a far amare anche dagli adulti.

Prestava opera di consulenza psicopedagogica a molte sezioni provinciali dell’Unione Italiana dei Ciechi, assumendo direttamente la cura di casi particolarmente gravi e complessi.

Il contributo che Mario ha dato, fino all’ultimo, ai gruppi speciali di lavoro ed alle commissioni dell’Unione è risultato sempre determinante.

Parlatore affascinante, Mario era richiestissimo, come docente nei corsi di specializzazione e di alta qualificazione per gli insegnanti, come relatore nei convegni, come conferenziere. La chiarezza dei concetti, fondata su di una preparazione vasta e profonda, la vivacità dell’esposizione, il caldo senso di umana simpatia che egli sapeva suscitare, trasformavano sistematicamente gli incontri con lui in occasioni per l’approfondimento ed il chiarimento anche dei problemi più delicati. Inevitabilmente, al termine di ogni incontro, Mario riusciva a conquistarsi una nuova nutrita schiera di ammiratori.

Dedicò un’attenzione particolarissima ai problemi formativi ed esistenziali degli ipovedenti, per i quali suggeriva possibili soluzioni, sulla base dei propri vissuti personali, rivisitati alla luce di una sicura dottrina.

I problemi della cecità sono sempre stati affrontati da lui con chiarezza di vedute e con grande sensibilità. Egli non ha mai tentato di nasconderne la gravità delle conseguenze e dei condizionamenti, la cui incidenza risulta più drammatica in determinate fasi dell’esistenza, come l’infanzia, l’adolescenza e la vecchiaia. Comunque, sapeva anche indicare prospettive rasserenanti.

Riusciva sempre a far emergere la dimensione umana dei problemi, dando ai suoi interlocutori (fossero essi giovani ciechi o genitori di bambini ciechi) la certezza di poter trovare in se stessi le risorse per superare anche le più difficili situazioni.

La fiducia incrollabile nella forza dello spirito e la ferma convinzione di non potersi sottrarre al dovere di tener fede agli impegni hanno condotto Mario Mazzeo a profondere tutte le sue energie, fino all’ultimo momento.

Mario ci ha lasciato la mattina di giovedì 1° marzo, tornando in aereo da Trieste, dove aveva partecipato ad un incontro di studio.

Eccezionale è stata la sua vita; degna di un apostolo è stata la sua fine.

(Enzo Tioli)

I GENITORI RICORDANO MARIO MAZZEO

Ci siamo sempre dati del “lei”, ma ora che le distanze non hanno più alcun peso, diamoci del “tu”, caro Mario.

Hai percorso negli ultimi anni un cammino davvero impervio: ho cercato di farti sentire la nostra stima e la nostra partecipazione alla tua grande sofferenza. Lottare contro un male che ti divora giorno dopo giorno e vivere comunque intensamente la propria professione fino alla fine, è qualcosa che solo poche persone sono in grado di fare. Tu lo hai fatto, Mario! Lo hai fatto e per renderti utile agli altri e per essere utile a te stesso, per non ripiegarti in uno sterile compatimento o in una angosciante attesa dell’evolversi della vicenda.

Non so se tu fossi “credente”; certo è che non ti dispiaceva che io pregassi per te. “Proviamole tutte, professore! Perché no?” – mi dicesti una volta in proposito tra il serio ed il faceto. Rimasi un po’ perplesso, ma poi capii che era un modo per sdrammatizzare un po’ la cosa.

Oggi prego il Signore che ti doni la gioia promessa ai giusti. Perché giusto tu sei stato, per quanto mi risulta dal conoscerti in tante occasioni. Giusto mi sei apparso nei tuoi discorsi e nel tuo modo di vivere. Mai presuntuoso, né ricco, né distaccato, sempre e invece preoccupato di indicarci il corretto percorso per far compiere a Cristina ulteriori passi avanti e per dare a noi maggiore serenità.

Grazie Mario! Grazie di tutto! Possa ciò che hai fatto con gratuita disponibilità per noi, in quindici anni di preziosi incontri da te a Roma o da noi a Foggia, meritarti il gratuito amoroso abbraccio del Padre che è nei Cieli. Non ch’io abbia validi elementi per ritenerlo, ma quand’anche la tua speranza in una dimensione ultraterrena fosse buia come i tuoi occhi di cieco, sono certo che il Padre ti ha aperto gli occhi e ti ha abbracciato contento di te e del tuo impegno per i tuoi fratelli.

Hai voluto essere subito “polvere”, senza attendere la lenta inesorabile dissoluzione, perché sei sempre stato persona dalla scelta decisa e totale. Per noi sei non “polvere”, ma presenza viva. Posso assicurarti che il nostro ricordo di te è più che mai vivo: è Cristina a richiamarti spesso alla nostra memoria; Cristina con i suoi problemi, con i suoi comportamenti di difficile interpretazione, per i quali non possiamo più contare sul tuo aiuto. Ma, ricordando e rileggendo le tue osservazioni, i tuoi consigli, rivedendo con gli occhi della mente il tuo sorriso benevolo e rassicurante, ci pare di trovare il bandolo della nuova matassa e di svolgerne il filo un po’ per volta.

Mario, dacci ancora una mano! Facci un gran favore! Cosa? Beh, chiedi al Signore di guidarci sempre nel nostro cammino e con la tua preghiera, gradita al Signore, otterrai per noi più di quanto possiamo sperare!

Un affettuoso abbraccio, caro Mario!

Vito, Maria e Cristina Pacillo

Estate. Tempo di vacanza e riflessione, di Massimo Vita

Autore: Massimo Vita

Scrivo queste poche righe per condividere, se qualcuno avrà la pazienza di leggerle, alcuni pensieri.

Prima di tutto voglio augurare buone vacanze a tutte e a tutti. Auguro buone vacanze anche a tutti coloro che collaborano e lavorano per la nostra famiglia associativa; poi, auguro a tutti i colleghi dirigenti e alle socie e ai soci una vacanza serena.

Penso, però, che non vi sia tempo migliore delle vacanze per fermarsi a riflettere e, come si dice, a farsi un esame di coscienza.

Non credo che dovremmo riflettere sulla nostra vita ma su alcuni temi portanti della nostra associazione certamente sì.

Penso che per una buona riflessione dovremmo farci guidare da queste quattro chiavi:

ci vuole continuità, coerenza, condivisione e non bastano le sole risposte tecniche.

Se la nostra riflessione si circostanzia su queste chiavi ci porterà sicuramente a dei risultati.

Io credo di poter dire che la chiave a cui ho certamente dato seguito è la quarta: non bastano le sole risposte tecniche.

Ho impegnato nella mia attività, tutta la mia passione e il mio amore per l’associazione e in particolare per l’I.Ri.Fo.R.

Le altre chiavi qualche problema me lo pongono perché, mentre riesco a valutare la mia continuità, le altre due chiavi non riesco a valutarle e spero che possano essere valutate da chi mi legge o da chi mi ha dato fiducia prima come dirigente locale, poi come dirigente regionale e infine come dirigente nazionale.

Tutti noi che sentiamo di poterci e doverci impegnare a ogni livello dobbiamo mettere al centro queste chiavi per poter rispettare chi, davvero, deve essere al centro del nostro agire: le persone.

Molto spesso, presi dal vortice del lavoro si perdono di vista le persone e questo ci porta lontano dal nostro compito primario.

Riusciamo anche a compiere azioni rilevanti su vari aspetti ma poi ci accorgiamo che chi ci osserva non sempre può comprendere cosa stiamo facendo o cosa stiamo cercando di comunicare.

Mi sono accorto, in alcune occasioni, che le mie azioni erano arrivate in modo distorto o impreciso ma non per cattiveria bensì proprio per la frenesia del nostro operare.

Allora, oggi che il riposo ci fornisce l’occasione, potremmo fermarci a riflettere sul nostro essere dirigenti proprio in base a queste quattro chiavi anche se da questa riflessione potrebbe scaturire qualche sorpresa poco piacevole per noi ma positiva per l’organizzazione.

Sembrerà strano ma vi propongo delle letture che vi stupiranno:

vi propongo lo Statuto sociale dell’Unione, dell’I.Ri.Fo.R e i relativi regolamenti.

Se lo faremo con il giusto approccio potremo ricavarne utili spunti di riflessioni che alla ripresa ci potrebbero aiutare per prepararci con maggiore forza all’anno del centenario e del Congresso.

Mi piace suggerire, e cercherò di farlo a mia volta, di leggere questi documenti calandoci dentro le quattro chiavi.

Un’altra lettura potrebbe essere quella delle mozioni congressuali e delle relazioni consuntive e programmatiche dei vari anni.

Credo di poter dire che, senza tema di smentita, si sia fatta tanta strada dal 2015 ma se si pensa a cosa ci siamo impegnati a compiere, molta strada abbiamo da fare.

Abbiamo un vantaggio, possiamo non perdere tempo in cerca di una guida perché la guida c’è e ha tutte le patenti per una guida capace e sicura.

Possiamo e dobbiamo lavorare sulle idee, sulle strategie e sulle persone che queste idee e queste strategie devono attuare guidate da un presidente capace, sicuro e determinato come Mario Barbuto. Tutti insieme, in modo condiviso e collegiale dovremo portare questa nostra grande casa nel futuro.

Irifor – Bando 2019 per l’individuazione di assistenti tiflologi a supporto dei centri di consulenza tiflodidattica

I Centri di Consulenza Tiflodidattica sono risorse indispensabili per l’erogazione dei servizi di supporto all’inclusione scolastica dei ragazzi non vedenti e ipovedenti.

Nella sua ultima seduta, Il Consiglio di Amministrazione Nazionale  dell’I.Ri.Fo.R. ha deliberato di sostenere i Centri tiflodidattici mediante l’emanazione di un bando sperimentale per l’assunzione a tempo determinato di assistenti tiflologi, al fine di potenziare e migliorare il servizio offerto dai Centri presenti sul territorio nazionale e facenti capo alla Biblioteca Regina Margherita e alla Federazione Pro Ciechi.


Presentazione del bando

I Centri di Consulenza Tiflodidattica, costituiti dalla Biblioteca Italiana per i Ciechi “Regina Margherita” e dalla Federazione Nazionale delle Istituzioni pro Ciechi, svolgono attività di consulenza presso famiglie, scuole e altri operatori per assicurare un supporto adeguato al processo di inclusione  scolastica e sociale dei bambini e dei ragazzi con disabilità visiva e con disabilità aggiuntive.
Ognuno nel proprio territorio di competenza, i tiflologi operanti nei singoli CCT, svolgono il loro servizio prevalentemente in forma itinerante, raggiungendo le scuole e i luoghi dove la loro presenza e consulenza vengono richieste.

Obiettivi

Per meglio organizzare e rendere più efficace il servizio di consulenza, date sovente le difficoltà dei tiflologi a spostarsi su un territorio spesso molto vasto, a titolo sperimentale, l’Irifor ritiene particolarmente opportuno affiancare gli attuali operatori dei CCT con altra unità in possesso di formazione specifica ed esperienza sul campo, tale da fornire un concreto supporto all’attività dei Centri.

Destinatari

Il bando prevede la selezione di n. 11 unità con formazione tiflologica, per supportare gli attuali tiflologi dei Centri di Consulenza Tiflodidattica delle seguenti sedi, fatta comunque salva la possibilità di una riorganizzazione territoriale più complessiva:

Agrigento, Bari, Cagliari, Campobasso, Catania, Chieti, Firenze, Napoli, Padova, Reggio Calabria, Trieste.

Requisiti per l’ammissione

Le candidate e i candidati devono possedere i seguenti requisiti alla data di pubblicazione del presente bando:

• cittadinanza italiana

• età compresa tra 25 e 44 anni

• diploma di laurea triennale 

• almeno tre anni di esperienza in attività documentabili nel campo della disabilità visiva e della pluriminorazione

• conoscenza degli ausili tiflodidattici e tifloinformatici

• possesso di patente B e disponibilità a spostarsi sul territorio.

Compiti e mansioni

Al termine della selezione verrà compilata una graduatoria dalla quale saranno scelti, secondo la posizione acquisita da ciascuno, gli undici candidati per svolgere un servizio di affiancamento nella consulenza tiflologica e tiflodidattica, di progettazione, di amministrazione e di gestione d’ufficio del Centro.

Termini di presentazione della domanda e documentazione richiesta

La domanda, redatta secondo lo  schema riportato nel presente bando, va inviata a mezzo posta elettronica certificata all’indirizzo: archivio@pec.irifor.eu

E va presentata entro il 1° settembre 2019, allegando i seguenti documenti:

• CV in formato europeo

• Copia fotostatica di un documento di riconoscimento

• ogni altro documento ritenuto utile ai fini della valutazione.

N.B.: i candidati selezionati, all’atto dell’incarico, avranno l’obbligo di produrre i documenti relativi ai titoli e ai requisiti dichiarati nel CV e nella domanda.

Selezione
La selezione sarà effettuata sulla base della documentazione prodotta e di un colloquio personale con i candidati, tendente ad accertare il possesso dei requisiti richiesti.

Per la selezione, viene nominata una commissione così costituita:

  • Il presidente nazionale dell’Unione Italiana dei ciechi e degli Ipovedenti e dell’Irifor
  • Il presidente della Biblioteca Italiana per i Ciechi “Regina Margherita”
  • Il presidente della Federazione Nazionale delle Istituzioni pro Ciechi
  • La coordinatrice nazionale dei Centri di Consulenza Tiflodidattica
  • Il direttore scientifico dell’Irifor.

Il giudizio della commissione è inappellabile.

Inquadramento economico

Le persone selezionate, saranno inquadrate al III livello funzionale del CCNL del commercio, per un incarico della durata di nove mesi (1 ottobre 2019 – 30 giugno 2020), con orario settimanale di trenta ore.

SCHEMA

Irifor – Attività formative 2019: Arte del con-tatto corso base per operatori museali sull’accessibilità dei musei in favore delle persone con disabilità visiva

PREMESSA

L’I.RI.FO.R (Istituto per la  Ricerca, la Formazione e per Riabilitazione per la disabilità visiva) e la Commissione “beni culturali ed artistici dell’Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti ONLUS” in collaborazione col la sezione UICI di Venezia, con l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza di Bologna, con l’Istituto dei Ciechi di Milano, col Museo Tattile Anteros, col Museo Tolomeo e col Museo Tattile Statale Omero, presentano il corso base per operatori museali sull’accessibilità in favore delle persone con disabilità visiva.

Il progetto “arte del Con-Tatto” intende promuovere la cultura dell’accessibilità delle opere artistiche come veicolo per l’inclusione sociale di tutte le persone con disabilità. La parte in presenza del corso della durata di 8 ore precedute da 4 ore di formazione a distanza si svolgerà durante la Biennale di Venezia il prossimo 16 settembre presso il palazzo Tiepolo Passi, S. Polo 2774 30125 Venezia (VE), ove in concomitanza si tiene la mostra dell’artista Caroline Lépinay dal titolo emblematico “Love is Blind, Blind for love”. L’artista ha voluto fortemente che la propria esposizione fosse un’esperienza sensoriale e coinvolgente; un luogo di incontro e confronto. Per queste ragioni e per la straordinaria opportunità concessa gli organizzatori e i docenti del corso ringraziano l’artista Caroline Lepinay senza la quale il progetto “Arte del Con-Tatto” non avrebbe mai avuto luce.

Proprio la stessa artista aprirà le lezioni frontali del corso che avranno inizio alle ore 9,00 di giorno 16 settembre portando il suo saluto a tutti i partecipanti.

ISCRIZIONI

Potranno iscriversi al corso studenti, docenti, operatori museali, iscritti agli Albi I.Ri.Fo.R. e chiunque interessato all’argomento.

Il corso è aperto ad un numero massimo di 25 partecipanti.

Sarà data priorità per l’iscrizione agli operatori museali e agli iscritti negli Albi I.Ri.Fo.R.

L’iscrizione al corso dovrà pervenire ai nostri uffici entro il 5 Settembre 2019 utilizzando la mail: archivio@pec.irifor.eu  e specificando il Nome, il Cognome, la Qualifica e i propri Contatti e allegando ricevuta del pagamento iscrizione.

Il costo del seminario è di € 50  da versare al momento dell’iscrizione sul conto corrente dell’Istituto con IBAN: IT 15 H 07601 03200 000034340000 – causale “Iscrizione corso ARTE DEL CON-TATTO 2019”.

Agli studenti e agli iscritti agli Albi del nostro Istituto è riconosciuto uno sconto del 50% sulla quota di iscrizione e, inoltre, la partecipazione al seminario è valida come attività formativa ai fini del mantenimento dell’iscrizione agli Albi.

Le eventuali spese di vitto e alloggio sono a carico dei partecipanti.

A completamento dell’iscrizione la Segreteria provvederà ad inviare ai partecipanti comunicazione di ammissione al corso con le credenziali per l’accesso alla piattaforma GoTomeeting, tramite la quale si svolgerà la parte in FAD dell’attività formativa.

Per ogni informazione è possibile contattare l’Ufficio di Segreteria dell’Istituto al numero telefonico 06/69988600 oppure è possibile inviare una e-mail all’indirizzo: segreteria.paladino@irifor.eu .

PROGRAMMA

MODULO 1 (in FAD, 10.09.2019 dalle ore 16,00 alle 17,00) : “Le diverse tipologie di disabilità visiva, cenni e riferimenti legislativi” a cura di Carmelo Gurrieri, Direttore scientifico dell’I.RI.FO.R. Nazionale: Introduzione del corso; differenze fra non vedenti e ipovedenti secondo la legge 138 del 2001; la libera circolazione dei cani guida secondo la legge 37 del 1974.

MODULO 2 ( in FAD, 10.09.2019 dalle ore 17,00 alle 18,00 ) : “Uso delle nuove tecnologie per migliorare l’accessibilità dei musei” a cura di Luca Ciaffoni, esperto in tecnologie assistive (Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza di Bologna): Come le nuove tecnologie possono migliorare l’esperienza dell’utente con disabilità durante la visita ad un museo. Applicazioni per smartphone, beacon, QR-code, tag NFC ed altro per l’individuazione dei contenuti e la contestualizzazione delle informazioni.

MODULO 3 ( in FAD, 11.09.2019 dalle ore 16,00 alle 18,00 ) : “La tiflologia come primo passo per l’accessibilità” a cura di Fabrizio Sordi, esperto di tifloinformatica (Istituto dei Ciechi di Milano): Cenni sul codice Braille, introduzione agli screen reader e web accessibile.

MODULO 4 (in presenza, 16.09.2019 dalle ore 9,00 alle 11,00 ) : “Come accogliere una persona con disabilità visiva” a cura di Alessandro Trovato, Presidente della sezione di Venezia dell’Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti ONLUS e Caroline Lépinay, creatrice della mostra “Love is Blind, Blind for love”: Inizio dei lavori, saluti e accoglienza. Come accompagnare una persona non vedente o ipovedente; come descriverle un luogo; come aiutarla in caso di firma e pagamento; come relazionarsi evitando imbarazzi e inutili pietismi.

MODULO 5 (in presenza, 16.09.2019  dalle ore 11,00 alle 13,00 ) : “Toccare e creare le forme del pensiero. Funzioni cognitive e conoscitive dell’educazione estetica in presenza di minorazione visiva” a cura di Loretta Secchi, Curatrice del Museo Tattile Anteros (Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza di Bologna): Lineamenti di estetica e teoria dell’arte applicati ai valori tattili; funzioni conoscitive della pittura tradotta in bassorilievo prospettico e letta al tatto; potenziamento dei processi cognitivi, immaginativi e restitutivi per una condivisione dei sistemi di rappresentazione artistica delle categorie di spazio e tempo; sincronia fra gesto e denunciato; pittura tra tattilità e narrazione per una didattica delle arti funzionale alla comprensione di forme, contenuti e metafore dell’arte; buone prassi al Museo Tattile Anteros: i laboratori di percezione e modellazione delle forme dotate di valore estetico.

MODULO 6 (in presenza, 16.09.2019 dalle ore 14,00 alle 16,00 ) : “L’esplorazione tattile e la fruizione estetica nell’esperienza del Museo Tattile Statale Omero di Ancona” a cura di Aldo Grassini, Presidente del Museo Tattile Statale Omero, e Annalisa Trasatti, coordinatrice del Museo Tattile Statale Omero: Come è nato il Museo Omero; la Cultura dell’accessibilità, l’Estetica del tatto, i Servizi educativi e tiflologici.

MODULO 7 ( in presenza, 16.09.2019 dalle ore 16,00 alle 18,00 ) : “Dove l’opera ha luogo”  a cura di Fabio Fornasari, direttore artistico del Museo Tolomeo (Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza di Bologna): Ogni opera d’arte ha una sua dimensione nascosta fatta di spazio. L’accessibilità museale non si può limitare alla sola esperienza sensibile della singola opera d’arte ma coinvolge tutta l’esperienza che ha come inizio da casa quando si progetta la visita. Arrivato alla soglia del museo si entra nell’aula che ci prepara all’esperienza per poi arrivare all’opera. Come per il vedente, l’allestimento è importante in quanto guida alla comprensione dell’opera. Lo spazio, se ben congeniato, aiuta ad accedere all’esperienza dell’opera.