Importante appuntamento a Roma il 15/16 giugno.
Nel 2017, anche nel nostro Paese, ci sono persone con disabilità che vivono segregate in istituti e strutture. Non è loro riconosciuto il diritto umano di essere inclusi nella società, di scegliere dove, come e con chi vivere, come chiaramente espresso dalla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità. Il fenomeno è forse poco noto ma emerge drammaticamente in seguito a fatti di cronaca di violenza e di abusi, conseguenze delle stesse premesse che hanno prodotto segregazione.
Contro la segregazione delle persone con disabilità è necessario un impegno normativo, culturale, politico che necessita di una solida e condivisa premessa etica e scientifica. Una riflessione che consenta di individuare, con opportuna strumentazione oggettiva, quelle strutture che siano da considerare effettivamente segreganti o a rischio di segregazione.
“Quando e a quali condizioni un servizio di carattere abitativo, diurno o riabilitativo per le persone con disabilità può essere definito segregante? Quando può esserne richiesta la chiusura o, quanto meno, la cessazione di accreditamento e finanziamento pubblico?”
Una domanda “scomoda”, una sfida definitoria e politica che FISH ha raccolto nella conduzione del progetto “Superare le resistenze, partecipazione alla società su base di uguaglianza con gli altri delle persone con disabilità”, puntando alla centrale e preliminare individuazione delle “strutture segreganti”.
Nel corso del progetto è stata effettuata – da un qualificato gruppo di lavoro con la supervisione di un comitato tecnico scientifico – una ricognizione della letteratura e delle esperienze nazionali e internazionali sulla questione ed è stato compiuto un ampio confronto, aperto a tutte le realtà interessate, attraverso la realizzazione di 15 focus group, in 15 diverse regioni italiane.
Si giunge ora ad una Conferenza di Consenso, promossa da FISH con il patrocinio di ANCI, Confcooperative Federsolidarietà e Lega delle Cooperative che propone l’esame e la validazione di un documento finale di proposta e di un poster con definizioni ed evidenze relative al concetto di segregazione.
Un altro passo verso l’obiettivo: giungere ad una condivisione che ponga solide basi al cambiamento inclusivo.
Per affinare e rendere tali documenti, oltre che condivisi, “inattaccabili” sotto il profilo semantico, culturale, scientifico e politico, è previsto il ruolo centrale di una Giuria di tecnici particolarmente preparati che ne effettueranno le valutazioni e le proposte correttive, sentito anche il dibattito alla Conferenza di Consenso che si si augura ampio e propositivo.
La Conferenza di Consenso “Disabilità: riconoscere la segregazione” si terrà il 15 e 16 giugno 2017 a Roma presso lo Spazio Europa in Via Quattro Novembre, 149.
L’incontro è aperto a tutti ma la registrazione è obbligatoria con comunicazione via mail alla segreteria congressuale (presidenza@fishonlus.it) entro il giorno 14 giugno (ore 14).
L’evento sarà sottotitolato.
Nel sito FISH è possibile scaricare il programma completo dell’evento e, successivamente, alcuni materiali propedeutici all’incontro.
13 giugno 2017
FISH – Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap
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Sono giorni di vigilia per l’avvio della nuova stagione di Happy Hand in Tour, il ciclo di eventi che al suo esordio, tra il 2015 e il 2016, ha ottenuto grande successo in tanti Centri Commerciali IGD di tutta Italia, trasmettendo una nuova cultura sulla disabilità, tramite lo sport e l’espressione creativo-artistica, sempre per volontà della Società IGD (Immobiliare Grande Distribuzione), della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) e del CIP (Comitato Italiano Paralimpico), oltreché dell’Associazione WTKG (Willy the King Group) e – da quest’anno – di due nuovi importanti partner, quali il CSI (Centro Sportivo Italiano) e l’UISP (Unione Italiana Sport per Tutti).
Il nuovo “giro d’Italia” di Happy Hand in Tour, che consentirà ancora una volta di avvicinare moltissime persone, incomincerà dunque sabato 10 e domenica 11 giugno a Forlì, presso il Centro Commerciale Punta di Ferro (Piazzale della Cooperazione, 2), con una serie di proposte aperte a tutti, all’insegna dello sport, del divertimento e della conoscenza di alcune belle realtà.
Basti pensare, ad esempio, alla vicenda di Lorenzo Major, rispetto al quale in molti si chiesero negli anni scorsi: “Come può un paraplegico arrampicarsi su una parete?”. Ebbene, può, eccome, se è vero che Lorenzo, quarantaseienne con paraplegia, è diventato campione del mondo di paraclimbing, ovvero di arrampicata sportiva, tramite la forza delle sole braccia.
Nella mattinata di sabato 10 (ore 11), Major racconterà a Forlì la propria storia ai presenti, anche tramite materiale video.
Altra disciplina che la farà da protagonista nel corso delle due giornate sarà quella del basket in carrozzina, che sia sabato 10 (ore 17) che domenica 11 (ore 12 e 17) prevede l’esibizione degli atleti del Wheelchair Basket Forlì, associato all’UISP, insieme ad altri paracestisti afferenti all’Unione Italiana Sport per Tutti.
Sempre dall’UISP di Forlì-Cesena, inoltre, arriveranno anche, sia sabato che domenica (ore 11 e 18), le proposte di alcuni laboratori motori e dell’interessante iniziativa denominata Un chilometro in salute, progetto basato su gruppi di “camminatori veloci” o di “corridori lenti”, che punta a mettere a disposizione delle persone sedentarie l’attività fisica più adatta per la propria salute. A tale evento è prevista per il sabato mattina anche la partecipazione dell’ANFFAS locale (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale), con un gruppo di giovani con disabilità intellettiva e/o relazionale.
Il tutto in una cornice curata da Okay Animazione, Società che ormai da molti anni offre soluzioni di intrattenimento, organizzando eventi e animazione commerciale.
A rappresentare infine la FISH saranno Aristide Savelli della UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) e Angelo Dall’Ara.
Vale senz’altro la pena, a questo punto, ricordare rapidamente le cifre della prima stagione di Happy Handy in Tour: in dodici mesi, sono state ben 154 le iniziative in 11 Regioni italiane, con il coinvolgimento di 500 volontari, 200 tra associazioni e gruppi sportivi, culturali e musicali e migliaia di persone ad incuriosirsi e ad appassionarsi. Un grande successo popolare, che ha colto appieno il messaggio culturale basato innanzitutto sul principio che la disabilità non è dipendenza, né malattia, ma un fatto strettamente connesso all’ambiente, alla cultura e ai pregiudizi.
Questo è stato possibile, come detto, innanzitutto grazie alla Società Immobiliare Grande Distribuzione (IGD), uno dei principali player in Italia nel settore immobiliare della grande distribuzione organizzata, con quotazione in borsa, che sviluppa e gestisce Centri Commerciali su tutto il territorio nazionale. E al fianco di IGD la FISH, Federazione che raggruppa decine di Associazioni di persone con disabilità e delle loro famiglie, il CIP (Comitato Italiano Paralimpico), e l’Associazione WTKG (Willy the King Group), fondata da William “Willy” Boselli, persona con tetraplegia, vero e proprio “veterano” di questo tipo di eventi. Ma anche due nuovi partner come il CSI (Centro Sportivo Italiano) e l’UISP (Unione Italiana Sport per Tutti), vale a dire le due Associazioni che maggiormente favoriscono la promozione dell’attività sportiva in Italia.