FAND – Asti: Sanzioni in arrivo per il Consorzio trasporti in seguito ai disagi di agosto, di Adriano Capitolo

Autore: Adriano Capitolo

L’Autorità di Regolazione dei trasporti ha accolto il reclamo presentato dal Movimento Consumatori Comitato Regionale Piemonte e dalla Federazione Associazione Nazionale Disabili FAND Asti. Le Associazioni hanno denunciato lacune ed inadempienze da parte del Consorzio Astigiano Trasporto Pubblico Locale COAS in materia di informativa sull’esercizio dei diritti dei passeggeri e di omesso riscontro ai reclami, secondo quanto previsto dal Regolamento Europeo del Trasporto effettuato con autobus.

Tutto è iniziato nell’estate 2015 quando l’Amministrazione Provinciale e il COAS hanno decretato la totale soppressione del servizio del trasporto extraurbano per tutto il mese di agosto; l’inattesa notizia é giunta agli utenti senza un adeguato preavviso, causando pesanti disagi ai pendolari ed in particolare ai disabili, cioè alle persone per le quali non esiste l’alternativa di muoversi in autonomia con un mezzo proprio. In seguito alle proteste degli interessati pervenute alle Associazioni di categoria e diffuse attraverso la stampa locale, il Presidente della provincia Marco Gabusi aveva replicato limitandosi a giustificare il provvedimento adottato come la diretta conseguenza dei tagli ai fondi per i trasporti da parte della Regione Piemonte. Le Associazioni dei cittadini che hanno dovuto sopportare i maggiori disagi tra i quali i ciechi e gli ipovedenti, hanno deciso di far valere i propri diritti deliberando di istruire una procedura di reclamo formale nei confronti del Consorzio del trasporto pubblico, per ottenere un adeguato riscontro e richiamare l’Azienda al rispetto delle norme e regolamenti vigenti. Trascorsi i termini di legge, non essendo pervenuta alcuna risposta al reclamo, le Associazioni si sono rivolte all’Autorità di Regolazione dei Trasporti che, nella riunione del 4 agosto scorso, ha avviato un procedimento sanzionatorio nei confronti del Consorzio Trasporti. Durante tutto questo lasso di tempo però, con l’approssimarsi dell’estate 2016, crescevano le preoccupazioni per il ripetersi della situazione verificatasi nell’anno precedente pertanto, in assenza di un coinvolgimento da parte dell’Amministrazione Provinciale, – eppure la legge regionale 37/2000 riconosce il ruolo delle Associazioni coinvolte quali interlocutori qualificati nei processi decisionali – nell’aprile 2016 le stesse hanno richiesto l’intervento del Prefetto, al fine di sollecitare le parti a trovare soluzioni accettabili e sostenibili al problema dei tagli estivi al trasporto extraurbano. Le rimostranze della FAND e l’intervento del Prefetto hanno indotto la Provincia ed il COAS a limitare la sospensione del trasporto nelle sole due settimane centrali del mese di agosto 2016, mentre sono stati garantiti i collegamenti minimali solo per alcune corse tra i principali centri dell’astigiano durante la prima e l’ultima settimana dello stesso mese.

“È alquanto deplorevole che le Associazioni dei disabili siano costrette a ricorrere alle Autorità per far valere i propri diritti che sono gli stessi diritti di ogni cittadino” dice Adriano Capitolo Presidente della FAND Asti, “noi auspichiamo invece che la Provincia e le Aziende del trasporto ci coinvolgano nella pianificazione dei cambiamenti per dare un contributo costruttivo ma soprattutto per evitare sprechi quali per esempio alcune corse effettuate in orari incongruenti con le esigenze comuni dei viaggiatori”. A tal proposito il Movimento Consumatori Piemonte ha intrapreso un confronto con la Regione e l’Agenzia della Mobilità Piemontese con l’obiettivo di definire clausole standard per i contratti di servizio con i gestori del trasporto pubblico; “E’ molto importante centrare l’obiettivo e ci stiamo impegnando in questa direzione perché il Regolamento Europeo non contiene requisiti stringenti sul trasporto locale” afferma Marco Gagliardi Presidente del Movimento Consumatori Piemonte e aggiunge “solo la standardizzazione dei contratti di trasporto può realmente obbligare i gestori a rispettare i diritti dei viaggiatori; nella fattispecie, fornire tempestive informazioni nei casi di modifiche al servizio ordinario”. “Ci sarebbero ancora molte buone prassi contenute nel Regolamento Europeo che andrebbero portate all’attenzione dell’Autorità, in quanto ignorate o disattese” rammenta Mario Alciati Presidente dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti UICI Asti federata alla FAND “tra tutte però quella che produce i maggiori disagi ai Ciechi e agli ipovedenti é la mancanza di tabelle con percorsi ed orari accessibili nelle stazioni e alle fermate dei bus”. In tema di accessibilità alle informazioni di viaggio, sarebbe auspicabile un tavolo di lavoro aperto alle esigenze delle persone diversamente abili ma ugualmente desiderose di viaggiare con i mezzi pubblici in autonomia, serenità e sicurezza.

Adriano Capitolo presidente FAND

FAND – “Includere non separare”

La presa di posizione della FAND sul decreto delegato sull’inclusione scolastica, (la cui bozza non è stata mai condivisa dal MIUR con i diretti interessati)

Qualcuno ci ha accusati di “silenzi colpevoli”, in merito all’emanando decreto delegato sull’inclusione scolastica; purtroppo, però, nonostante la nostra richiesta (di FAND e FISH), reiterata al MIUR in tutte le occasioni di incontro sul decreto, avute in questi mesi, e ribadita in una lettera inviata, oltre quindici giorni fa, al Ministro Stefania Giannini ed al Sottosegretario Davide Faraone , di poter avere la bozza del decreto, questa, ad oggi, non è ancora pervenuta.

Poter esaminare il testo di una norma di legge è essenziale per poterne esprimere una valutazione consapevole e, all’occasione, proporre eventuali “aggiustamenti” emendativi, cosa questa impossibile sulla base delle sole presentazioni verbali e le dichiarazioni di intenti e di impegno alle quali abbiamo assistito nel corso degli incontri avuti in questi mesi sull’argomento.

Tuttavia, grazie al nostro stretto legame con il territorio, abbiamo avuto modo di avere la bozza del decreto trasmessa dal MIUR agli EELL ed in una riunione del gruppo scuola FAND abbiamo avuto modo di esaminarla con attenzione.

Come prevedevamo ci sono alcuni punti che meriterebbero un confronto per piccoli emendamenti, cosa che speriamo di poter fare quanto prima in un incontro “testo alla mano” con i responsabili del MIUR. Incontro che riteniamo oltremodo urgente ed importante per far rilevare a Ministro e Sottosegretario, come il decreto, là dove, tra i documenti che il DS deve trasmettere al PUAD (Punto unico di accesso dei disabili) per la redazione del “Progetto individuale” (è questo un nuovo documento previsto dal Decreto che dovrà seguire il disabile per tutto il suo percorso formativo), la norma sembra ispirarsi più ad una cultura della separazione che a quella dell’inclusione, poiché tra i documenti richiesti alla scuola non c’è il P.T.O.F., ma solo il P.A.I.

Abbiamo già avuto modo di considerare come quest’ultimo documento, sia indice di una mentalità che tende a separare la didattica e gli interventi formativi, rivolti agli alunni con disabilità, dal contesto scolastico nel quale l’alunno è inserito. Quello che fa la differenza nel processo di inclusione è il livello di “inclusività” del contesto rilevabile solo dal P.T.O.F. del singolo istituto scolastico. Nello schema di decreto che abbiamo visto, l’esame di questo documento non viene neanche inserito tra i criteri di valutazione della “qualità dell’inclusione”: anche in questo caso ci si limita all’esame del P.A.I , come se l’inclusione si realizzasse in una “scuola per disabili”: una “scuola altra” , vicina, forse inserita, ma non inclusa nella scuola di tutti. A conferma di questa tendenza a separare, nonostante tutte le nostre sollecitazioni sul tema, il decreto prevede sì l’obbligo della scuola di predisporre iniziative di formazione sulle tematiche della disabilità per tutti i docenti, ma non l’obbligo dei docenti a frequentarle.

Continueremo così ad assistere a docenti titolari che si dichiarano “incompetenti” nell’istruzione dei disabili, delegandola al docente di sostegno e a DS che “invitano” le famiglie a tenere a casa il figlio disabile in attesa del docente di sostegno, senza il quale la “scuola del disabile” non può funzionare. È questa la “deriva” pericolosa , acuitasi negli ultimi anni, che sta mettendo a rischio il nostro modello di inclusione e che speravamo il Decreto delegato avrebbe invertito: purtroppo quello che abbiamo letto sulla bozza di decreto “trafugata” sembra invece istituzionalizzarla.

FAND – Report Ginevra, di Vincenzo Zoccano

Autore: Vincenzo Zoccano

Amici carissimi,

vi riporto una breve relazione, in formato di comunicato stampa, su quanto accaduto a Ginevra il 24 e 25 agosto scorso. Detto fra di noi, l’Italia non ha fatto una bella figura dinnanzi al Comitato ONU per i diritti delle persone con disabilità che ha rilevato tanta disomogeneità di applicazione della Convenzione ONU sul territorio nazionale, siamo ancora molto indietro. Vedremo quale sarà il verdetto finale del Comitato, intanto noi abbiamo fatto il nostro lavoro con il rapporto alternativo, condiviso nel FID (Forum Italiano per la Disabilità).

Ecco il comunicato:

A Ginevra, in questi giorni, si è riunito il Comitato per i Diritti delle Persone con Disabilità, per esaminare il report italiano in merito all’attuazione di quanto stabilito dalla Convenzione ONU per i Diritti delle Persone con Disabilità. Le osservazioni del Comitato giungeranno il prossimo due Settembre, ma possono già essere enunciati alcuni rilievi fatti per la disparità di accesso ai servizi sul territorio.

I portavoce dei ministeri italiani hanno presentato alcuni dati, come quelli di Gianludovico De Martino, del dicastero per gli Affari Esteri e la Cooperazione Internazionale. Nella sua relazione si dice che l’Italia abbia messo a diposizione quasi 17 miliardi di Euro l’anno per le persone con Disabilità da affiancare al miliardo e 700.000 euro già dati dai Comuni. Per il Ministero dell’Istruzione, si parla di poco meno di sei miliardi e mezzo per i docenti di sostegno, assieme ad altri 700.000 per gli assistenti educativi e di comunicazione. Si è parlato inoltre di un modello senza precedenti, per il sostegno alla vita indipendente che sarà presentato tra un anno, mentre a breve seguirà una seconda parte di intervento, prevista per i primi giorni del mese di settembre.

Il Comitato Internazionale, pur apprezzando il lavoro svolto dall’Osservatorio Nazionale sulla condizione delle persone con Disabilità e il percorso delineato per mettere in atto la Convenzione ONU, esprime diversi timori in primo luogo per le discrepanze rilevate tra diverse realtà regionali, che si traducono con un diverso approccio all’accessibilità. In pratica, il Comitato ha sottolineato la necessità di creazione di un centro di riferimento per le persone con disabilità su tutto il territorio nazionale, regione per regione, per avere pari trattamento e omogenee disposizioni in materia di accessibilità. E’ stato chiesto all’Italia di porre le basi per fornire precocemente ai bambini con disabilità, azioni e sostegno, al fine di ridurre le differenze ancora esistenti e far sentire ognuno partecipe della vita sociale a tutti gli effetti. Secondo Vincenzo Zoccano, componente la Direzione Nazionale UICI ed esponente della FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali per la Disabilità) il problema italiano in merito all’applicazione dei principi della Convenzione Onu è da ascrivere alla scarsa comunicazione tra Ministeri: “ Ne deriva che spesso, afferma Zoccano, Esecutivo e Legislatore non possono seguire un discorso politico omogeneo sulla Disabilità per la mancanza di comune cognizione di quanto chiesto dalle associazioni di rappresentanza e categoria.” “Da rappresentante italiano del Forum Nazionale per la Disabilità ho chiesto al Comitato ONU di promuovere e ottenere un Coordinamento nazionale che possa fungere da impulso e controllo sull’attività ministeriale, che comprenda innanzitutto più dialogo e coordinamento tra le parti, con la partecipazione attiva delle associazioni.”

Vincenzo Zoccano

Sport Insieme con la Scuola: la FAND alla Giornata Regionale Paralimpica di Pistoia, di Virgilio Rafanelli

Autore: Virgilio Rafanelli

Giovedì 14 aprile 2016 una splendida giornata di sole la location: Piazza del Duomo di Pistoia.
In questo suggestivo contesto si è svolta la seconda edizione della Giornata Paralimpica di Pistoia.
Erano presenti oltre mille ragazzi della scuola primaria secondaria e superiore di Pistoia e dintorni, le associazioni delle persone disabili, in prima fila la FAND con i gazebo anche delle singole associazioni federate. Lo stand della FAND sapientemente allestito dalla Presidente della Sezione Provinciale dell’ Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Onlus di Pistoia Tiziana Lupi e dalle volontarie del Servizio Civile nazionale: Caterina, Alessandra, Giovanna e Denise; presente anche il Consiglio Regionale della Toscana dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli ipovedenti Onlus con il Signor Angelo Grazzini che portava una testimonianza telematica degli sport praticati dai disabili.
Dal palco la musica ed il saluto delle autorità, il sindaco di Pistoia Dott. Samuele Bertinelli, l’Assessore Mario Tuci, l’Assessore alle politiche sociali del Comune di Pistoia Prof.ssa Tina Nuti che ha visitato tutti i Gazebo, il presidente regionale del CIP della Toscana Massimo Porciani, il direttore dell’ INAIL di Pistoia, il presidente regionale del CONI.
Alle ore 10.00 l’inizio delle esibizioni: gli sbandieratori della Compagnia dell’orso di Pistoia, il campo da Basket per gli atleti in carrozzina e la dimostrazione della scherma, il judo per non vedenti con l’esibizione tra gli altri del plurimedagliato atleta paralimpico Giuseppe Mariano di Pisa, lo showdown, il Torbal per non vedenti, il tiro con l’arco per non vedenti, il tiro a segno, la simulazione della vela, l’atletica leggera per amputati, l’esibizione della scuola di ballo di Siena ed il tandem messo a disposizione dal consiglio regionale dell’U.I.C.I. della Toscana letteralmente preso d’assalto dai ragazzi per fare un giro di prova; erano presenti anche i parà della folgore ed al termine della mattinata pasta-party per tutti.
E’ stata davvero una bella manifestazione, da sottolineare l’entusiasmo dei giovani, la loro curiosità, la naturalezza con la quale hanno condiviso con i disabili l’entusiasmo per lo sport, un valore che unisce tutti. Ora spetterà alle associazioni, insieme al CIP, continuare su questa strada andando nelle singole scuole per dimostrare che la disabilità qualunque essa sia non impedisce alle persone di vivere pienamente la propria vita con le cose belle e meno belle che essa offre.
Nel 2017 Pistoia sarà la capitale italiana della cultura, questa splendida città ubicata nel centro della Toscana con le sue verdi colline piene di ulivi e di viti, con i suoi vivai di piante e di fiori conosciuti a livello internazionale; con le sue montagne, dove si scia d’inverno e si prende fresco d’estate: la foresta dell’Acquerino, la foresta del Teso, Pian degli Ontani. La sua antica storia, il suo pittoresco centro storico, le sue terme di Montecatini e Monsummano, il parco di Pinocchio a Collodi, la sua Biblioteca San Giorgio, una delle più grandi della Toscana; i suoi musei tra cui spicca il Museo Tattile Città di Pistoia presso il palazzo dei Vescovi.
Con tutte queste premesse siamo certi che Pistoia saprà essere degna di questo riconoscimento.
La giornata vissuta dello sport paralimpico ha voluto significare il valore della solidarietà, la voglia di edificare una società più a misura d’uomo ed in ultima analisi più civile ed umana.

Il Presidente della FAND provinciale di Pistoia
Cavalier Virgilio Rafanelli

Sintesi dei lavori della Commissione Nazionale Fand, consulte e associazioni della disabilità – 17 marzo 2016

Il 17 marzo 2016 si è riunita nella sede della Presidenza Nazionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Onlus la Commissione Nazionale Fand, consulte e associazioni della disabilità. A questa riunione erano presenti tutti i componenti: Vincenzo Zoccano (coordinatore), Hubert Perfler (referente), Giuseppe Ambrosino, Francesco Barillà, Armando Giampieri e Nicola Stilla. Dopo una presentazione di tutti i componenti è stato concordato che l’obiettivo generale di lavoro è quello di orientare le politiche di UICI rispetto al rapporto con tutte le associazioni nazionali delle persone con disabilità. Si sono delineate le tematiche sulle quali la commissione è chiamata ad operare:
– La riorganizzazione della Fand partendo da un’indagine attraverso i Consigli Regionali UICI sui Presidenti Regionali per capire il loro ruolo e a che tipo di associazione appartengono. Lo scopo è quello di creare una comunicazione più sinergica e uno snellimento dell’iter burocratico della Fand.
– Il superamento delle due federazioni FAND e FISH con l’obiettivo ultimo di unirle, ragionando sul coinvolgimento istituzionale e avviando quindi un percorso di condivisione.
– Stabilire i seguenti temi principali che potranno divenire le basi e i  punti fermi di tutte le associazioni che fanno parte della FAND: scuola, lavoro, barriere architettoniche, della comunicazione e accessibilità, socio-sanitario.
– Proposta di fare un riunione monotematica riguardante l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti e le associazioni di e per le persone con disabilità visiva, anche con quelle aderenti alla FISH.

FAND – Scuola e disabilità: non cambia la legge e nemmeno le responsabilità, di Alberto Fontana e Nicola Stilla

Autore: Alberto Fontana e Nicola Stilla

Un’errata interpretazione di un passo della Legge di Stabilità ha recentemente alimentato dubbi sulle competenze per la gestione dei servizi a supporto dell’inclusione scolastica. FAND e LEDHA: il compito spetta a Province e Città Metropolitana.

Negli ultimi giorni, dagli uffici delle Province e della Città Metropolitana sono emerse alcune voci, confermate inizialmente dai dubbi espressi da alcuni rappresentanti istituzionali durante incontri e riunioni. La voce ricorrente è che vi sia un passaggio della Legge di Stabilità, approvata dal Parlamento alla fine del 2015, che sembrerebbe ri-assegnare alle Regioni la competenza dei servizi a supporto del diritto allo studio di alunni e studenti con disabilità conferita alle ex Province. Si tratta del servizio di assistenza alla comunicazione – compresi il servizio tiflologico e la fornitura di testi scolastici – per alunni e studenti con disabilità sensoriale di ogni ordine e grado di scuola; assistenza per l’autonomia e trasporto per studenti di scuole superiori e corsi di formazione professionale. Un’interpretazione che LEDHA e FAND ritengono assolutamente priva di fondamento. Il passaggio “incriminato” della Legge si stabilità (n.208/2015, punto 947), infatti, afferma che “le funzioni relative all’assistenza per l’autonomia e la comunicazione personale degli alunni con disabilità fisiche e sensoriali (…) sono attribuite alle Regioni a decorrere dal 1° gennaio 2016, fatte salve le disposizioni legislative regionali che alla predetta data già prevedono l’attribuzione delle predette funzioni alle province, alle città metropolitane (…)”. Questo è esattamente il caso della Regione Lombardia. Che ha provveduto per tempo a emanare disposizioni legislative di attribuzione di tali funzioni, rientranti tra le funzioni degli Enti di area vasta definite “non fondamentali” dalla Legge Delrio (v. L.56/2014, art. 1, comma 89), confermandole in capo rispettivamente alle ex Province con la Legge Regionale 19/2015 (art. 2, comma 1) e alla Città Metropolitana di Milano con la legge Regionale 32/2015 (art. 2, comma 2). Come FAND e LEDHA chiediamo quindi con forza ai rappresentanti delle Province lombarde e della Città Metropolitana di Milano di prendere atto delle loro responsabilità. E di adoperarsi in ogni modo per adeguare i servizi già offerti in quest’anno scolastico alle effettive esigenze degli alunni e studenti con disabilità. Inoltre chiediamo loro di adoperarsi in ogni modo affinché questi servizi siano garantiti per il prossimo anno scolastico per tutti i ragazzi a partire dal primo giorno di scuola. Le associazioni rimarranno a disposizione degli enti territoriali, in piena collaborazione nel richiedere i finanziamenti. Ma senza più entrare nel gioco del rimbalzo delle competenze, già ripetutamente confermate anche dai Tribunali. Come associazioni maggiormente rappresentative delle persone con disabilità e dei loro familiari, chiediamo alla Direzione Generale Istruzione della Regione Lombardia di enunciare in forma scritta la corretta interpretazione della normativa, coerentemente con quanto affermato in diversi incontri, e di definire delle linee guida (definendo standard minimi) per l’omogeneizzazione dei servizi su tutto il territorio regionale. A Regione Lombardia, Province e Città Metropolitana chiediamo di attivarsi in tempi brevissimi per una ricognizione complessiva della situazione, in particolare in merito al fabbisogno rilevato e alle risorse (statali e regionali) effettivamente disponibili, al fine di garantire che il prossimo anno scolastico la campanella suoni per tutti il primo giorno di scuola.

Alberto Fontana (Presidente LEDHA) e Nicola Stilla (Presidente FAND)

Fand: Comunicato, Redazionale

Autore: Redazionale

“A seguito dei contatti intercorsi con la Presidenza del Consiglio dei Ministri relativamente alla ridefinizione delle competenze sul supporto scolastico, fin ora in capo alle Province, la FAND ha richiesto di essere presente e rappresentata nel prosieguo dell’approfondimento.
Al riguardo abbiamo ricevuto assicurazioni circa la presenza della nostra Federazione che verrà coinvolta in ogni ulteriore fase del confronto.
Per formalizzare la situazione, comunque, la FAND ha inviato una lettera ufficiale al sottosegretario Bressa per avere la certezza e la conferma della partecipazione, quale legittima rappresentante degli utenti con disabilità e in particolare alunni e famiglie interessati al supporto scolastico.”

Richiesta incontro congiunto con i candidati alla presidenza della Regione Calabria, di Maurizio Simone

Autore: Maurizio Simone

Lettera ai Candidati

AI CANDIDATI PRESIDENTI
On. le Mario G. Oliverio
On. le Wanda Ferro
On. le Nico D’Ascola
Avv. Cono Cantelmi
Prof. Domenico Gattuso
Loro Sedi

Gent.mi Candidati,
premesso che la FAND – Federazione tra le Associazioni Nazionali delle persone con Disabilità, costituitasi nel 1997 e rappresentativa in Italia di oltre cinque milioni di persone con disabilità, è composta dalle seguenti Associazioni Nazionali:
* A.N.G.L.A.T. (Associazione Nazionale Guida Legislazione Andicappati Trasporti)
* A.N.M.I.C. (Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili)
* A.N.M.I.L. (Associazione Nazionale tra Mutilati e Invalidi del Lavoro)
* A.R.P.A. (Associazione per la ricerca sulle psicosi e l’autismo)
* E.N.S. (Ente Nazionale per la protezione e l’assistenza dei Sordi)
* U.I.C.I. (Unione Italiana Ciechi e degli Ipovedenti)
* U.N.M.S. (Unione Nazionale Mutilati ed Invalidi per Servizio istituzionale).

Lo scopo della Federazione è di rappresentare, con comune impegno propositivo ed operativo, le esigenze globali delle persone con disabilità presso lo Stato, le Regioni, gli enti locali e presso tutte le forze politiche e sociali del Paese.
In particolare, la Federazione coordina le politiche e le iniziative nei settori della previdenza, dell’assistenza, dell’istruzione, della sanità, del collocamento al lavoro, della sicurezza, della mobilità e dei trasporti, dell’abbattimento delle barriere architettoniche, della comunicazione, dello sport e turismo accessibile, nonché in tutti gli altri settori che interessano le categorie rappresentate.
La Federazione, composta dalle Associazioni Nazionali Storiche istituite con leggi dello stato quali Associazioni di categoria a tutela delle persone con disabilità, si richiama ai valori fondamentali della Costituzione Repubblicana che riconosce il valore culturale, sociale e morale dell’associazionismo, intende tutelare la dignità di tutte le categorie delle persone con disabilità indipendentemente da ogni opinione politica, convinzione ideologica o fede religiosa.
La Federazione, per realizzare i fini istituzionali, si propone di promuovere ogni iniziativa diretta, nell’ambito delle finalità statutarie delle singole Associazioni che la compongono, alla promozione sociale delle persone con disabilità e alla loro piena partecipazione attiva alla vita di società.
In particolare:
* collabora con tutte le amministrazioni dello Stato, le Regioni e gli enti locali per l’attuazione dei principi costituzionali e le leggi dello Stato riguardanti la previdenza, l’assistenza, la mobilità i trasporti e la protezione delle persone con disabilità;
* promuove iniziative che assicurino il diritto al lavoro superando una concezione meramente assistenzialistica e favorendo la rieducazione professionale delle persone con disabilità ed il loro inserimento nella vita di relazione e nel mondo del lavoro;
* promuove la riabilitazione, il recupero e l’integrazione delle persone con disabilità in ogni settore della vita sociale, al fine del conseguimento della loro autonomia;
* studia i problemi relativi alle minorazioni ed alla disabilità e promuove ogni forma di intervento in favore delle categorie rappresentate;
* attua iniziative di solidarietà tra i soci, anche mediante la cooperazione sociale;
* Promuove la pubblicazione di un periodico mensile informativo (SFIDA).
In particolare il Nuovo Comitato di Coordinamento Regionale Calabria, opera, per quanto di competenza, su tutto il territorio della Regione Calabria e attraverso le sedi provinciali sulle rispettive Provincie.
Tanto premesso, con la presente, in occasione delle imminenti elezioni regionali siamo a richiedervi, in tempi brevi e secondo le rispettive disponibilità, con luogo ed ora da concordare, un incontro congiunto con la nostra Federazione Regionale al fine di poter presentarVi la nostra Federazione ed esporVi le nostre istanze.
Per comunicazioni si forniscono i seguenti contatti:
* mail – fandcalabria@gmail.com
* cell: 3929972415 (Dott. Maurizio Simone)
In attesa di riscontro alla presente porgo cordiali saluti

Dott. Maurizio Simone
Presidente
Comitato di Coordinamento
Regionale FAND Calabria

Istruzione: MIUR, Giannini incontra le Federazioni delle Associazioni delle persone con disabilità, di Luciano Paschetta

Autore: Luciano Paschetta

Incontro tenutosi il 15 luglio u.s. tra il Ministro Giannini e le delegazioni della FAND e della FISH sulla proposta di legge formulata dalle due Federazioni, dove
la delegazione della FAND era formata dai nostri due responsabili dell’istruzione: Salvatore Romano e Luciano Paschetta.

Il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Stefania Giannini, ha incontrato al Miur i rappresentanti delle Federazioni delle Associazioni delle persone con disabilità, Fish e Fand. Nel corso dell’incontro si è discusso della proposta di legge sul miglioramento della qualità dell’inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con altri bisogni educativi speciali, già depositata alla Camera dei Deputati.

La proposta, elaborata nel corso degli ultimi due anni dalle Associazioni che partecipano all’Osservatorio permanente per l’integrazione degli alunni con disabilità del Miur, punta, tra l’altro, a individuare ulteriori misure per garantire la continuità didattica e la presa in carico del progetto inclusivo da parte di tutti i docenti della classe, ad assicurare la formazione in servizio degli insegnati, a ridurre il contenzioso tra famiglie e amministrazione, a migliorare la qualità inclusiva delle singole classi e delle singole scuole.

Nel corso delle prossime settimane il Miur seguirà il percorso del provvedimento, con un nuovo incontro con le Federazioni previsto a fine mese.

Luciano Paschetta

Lettera della FAND per richiesta incontro con il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, di Giovanni Pagano

Autore: Giovanni Pagano

Signor Presidente,
Il Governo ha, di recente, presentato un documento in cui sono state delineate le linee guida di riforma del Terzo settore.

Si tratta dell’ipotesi di riforma strutturale e funzionale di un sistema complesso di organismi con l’obiettivo di costruire un nuovo Welfare partecipativo, fondato su una governance sociale allargata alla partecipazione dei corpi intermedi al processo decisionale ed attuativo delle politiche sociali.

La Federazione tra le Associazioni Nazionali delle Persone con Disabilità (FAND) che raggruppa le associazioni storiche di categorie e più rappresentative sul territorio nazionale, nel condividere le finalità del documento chiede al Presidente del Consiglio dei Ministri di poter essere ricevuta in un incontro – prima della seduta del Consiglio dei Ministri del 27 giugno 2014 – per esprimere le proprie valutazioni ed offrire il proprio apporto ad una ipotesi di riforma complessiva dello Stato sociale ad oltre 20 anni da quella delineata con la legge n. 328/2000.

Sicuri di un positivo riscontro, si formulano gli auguri di buon lavoro.

Il Presidente Nazionale FAND
Giovanni Pagano