Viaggio sensoriale in Turchia a novembre, Redazionale

Autore: Redazionale

La Compagnia del Relax, che si occupa da 10 anni di turismo responsabile e viaggi lenti, organizza un viaggio sensoriale per ciechi e ipovedenti in Turchia dal 1 al 7 novembre 2013. Il programma, in versione solo testo è consultabile al link: http://lacompagniadelrelax.it/home/Viaggio_sensoriale_solo_testo.html. La Compagnia del Relax è inoltre disponibile a organizzare lo stesso tipo di viaggio anche in altre date, concordate con i partecipanti.
La Compagnia del Relax è inoltre disponibile a organizzare una serata per raccontare la Turchia e il viaggio con musica, assaggi di cibi e vini, tessuti e altri oggetti tipici da toccare.
Per ulteriori informazioni  si può visitare il sito www.lacompagniadelrelax.net o contattare il sig. Enrico Radrizzani all’email: enricorelax@gmail.com

” TURISMO CULTURALE PER DISABILI VISIVI” – Relazione finale, di Orlando Paladino

Autore: Orlando Paladino

Premessa
Il progetto “Turismo culturale per disabili visivi” ha completato tutte le sue fasi operative ed ha raggiunto la ultima fase, quella di disseminazione dei risultati dell’iniziativa
 In proposito è opportuno rammentare che il progetto rappresenta il punto più avanzato dell’azione dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti in tema di fruizione diretta dell’arte da parte dei disabili visivi.
In primo luogo va ricordato l’impegno dell’Unione per ottenere la erezione del Museo Tattile Omero di Ancona in museo nazionale;  il Museo,che ora ha prestigiosa sede nella Mole Vanvitelliana, rappresenta uno dei più rilevanti esempi nel mondo di raccolta di copie in grandezza naturale o in scala di opere scultoree, ma anche di paesaggi, finalmente fruibili dai disabili visivi. Non a caso il motto del museo è “vietato non toccare”.
Successivamente l’Unione ha realizzato, a cura del proprio Servizio Autonomia, il censimento dei siti museali italiani accessibili ai disabili, visivi e non; l’elenco di tali siti è consultabile nel sito Internet dell’Unione (www.uiciechi.it).
L’Unione ha poi realizzato il progetto “I disabili visivi e la fruizione delle arti plastiche”. Il progetto, finanziato del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali nell’ambito delle risorse previste dalla legge 383/2000 sulle associazioni di promozione sociale, ha visto gruppi di 10 disabili visivi, ed altrettanti accompagnatori, muoversi da tutte le regioni italiane per una visita al museo Omero di Ancona, per la conoscenza diretta di opere plastiche dei maggiori scultori, riprodotte in scala, ma anche in formato originale, ed anche di siti culturali, mediante l’esplorazione manuale di mappe realizzate a rilievo.
Tali iniziative, tuttavia, erano dirette e riservate ai disabili visivi:L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, il cui presidente, professor Tommaso Daniele, ha negli ultimi anni accelerato e moltiplicato le iniziative dirette al raggiungimento da parte dei disabili visivi delle pari opportunità e della piena autonomia, mirava invece a portare i disabili visivi in nei musei “normali” in mezzo a tutti gli altri visitatori.
 Non a caso il problema della fruizione delle opere d’arte da parte dei disabili visivi è stato argomento di dibattito a più livelli, ed approfondito sotto vari aspetti.
In realtà, nella corretta percezione, cognizione ed interpretazione di opere d’arte, si attuano sistemi di approfondimento strutturali e creativi che svolgono un ruolo importante nella formazione individuale e collettiva. Questi processi orientano la persona e inducono ad utilizzare in modo mirato e cosciente la sensorialità ma richiedono un uso consapevole dei requisiti di base da cui muove.
L’azione dell’Unione in tale direzione, è sempre stata seguita ed apprezzata dal Ministero per i Beni Artistici e Culturali, apprezzamento che si è concretato nella stipula di un protocollo d’intesa fra il Ministero stesso e l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti per una piena collaborazione con il Centro per i Servizi Educativi del Museo e del Territorio mirata ad una utilizzazione reciproca delle esperienze e delle competenze rispettivamente maturate nel settore dell’educazione al patrimonio culturale, della pedagogia del patrimonio artistico, della didattica speciale e dell’accessibilità, con l’impegno allo studio di strategie didattiche ed alla elaborazione di progetti destinati alle persone con disabilità visiva.

Il bando “Giovani protagonisti”
L’occasione eccezionale per un più ampio concretarsi delle iniziative avviate dall’Unione è stato il bando “Giovani protagonisti”, emanato nell’anno 2009 dall’allora Dipartimento della Gioventù (ora Ufficio per la Gioventù del Dipartimento delle Politiche Giovanili della Presidenza del Consiglio dei Ministri), bando che prevedeva il finanziamento di progetti relativi ad attività di promozione sociale, culturale e turistica rivolti a giovani. L’Unione ritenne di riunire in un unico progetto i tre temi proposti dal bando e presentò il progetto”Turismo culturale per disabili visivi”, mirato alla realizzazione di gite di gruppi di giovani disabili visivi, ciascuno con proprio accompagnatore,per  la visita di siti museali unitamente a tutti gli altri visitatori.
Il progetto
 Il progetto, perciò, mirava a coniugare le finalità di svago e di socializzazione, proprio delle iniziative turistiche, con l’arricchimento culturale e spirituale derivante dalla fruizione diretta delle opere d’arte e dei luoghi culturali. Tale obiettivo si presentava favorito dall’azione svolta dal Ministero dei Beni Artistici e Culturali, in particolare attraverso il già ricordato Centro Servizi Educativi del Museo e del Territorio, che aveva indotto gli operatori del settore ad una nuova considerazione sui temi della percezione e della accessibilità, stimolandoli a rendere sempre più accessibili i percorsi artistici.
Il progetto mirava in particolare ad aumentare in modo più che proporzionale la progettazione di nuovi siti museali e culturali attenti all’abbattimento non solo delle barriere architettoniche, ma anche di quelle percettive e sensoriali
Il progetto presentato ottenne una piena approvazione da parte del Dipartimento della Gioventù che lo approvò con una valutazione altissima, tanto da finanziare la spesa (prevista in € 235.000) con il massimo del contributo ammissibile, pari al 90% della spesa.
Le fasi del progetto
Il progetto era costruito su cinque fasi: la prima di pubblicizzazione e promozione dell’evento (durata due mesi); la seconda , della durata di tre mesi, destinata alla selezione dei partecipanti ed agli accordi con le strutture meta delle visite; la terza fase, della durata di nove mesi, dedicata alla organizzazione ed effettuazione delle visite culturali; la quarta fase (due mesi) mirata alla valutazione dell’intervento ed alla elaborazione dei dati di gradimento delle iniziative; la quinta ed ultima fase, destinata alla disseminazione dei risultati, prevista nella durata di due mesi.
L’ambito territoriale del progetto era centrato sui siti museali e culturali delle regioni Lazio, Toscana e Campania, per la presenza in tale contesto territoriale di siti accessibili, anche dotati di percorsi specifici per disabili visivi, nonché di guide sensibili alle problematiche dell’accessibilità.
La promozione
La fase di promozione e pubblicizzazione dell’iniziativa,avviata con una circolare diretta alle strutture territoriali dell’Unione e con la sensibilizzazione dei responsabili dei siti culturali, sensibilizzazione per la quale è stato essenziale l’apporto del Centro Servizi Educativi, è proseguita con la pubblicazione sulla stampa associativa di note informative nonché con la pubblicazione sul sito Internet  dell’Unione di apposite news e si è conclusa con una conferenza stampa, trasmessa anche tramite Webradio, che ha avuto una notevole risonanza , essendo stato il progetto ampiamente pubblicizzato su decine di siti Internet a larga diffusione, non solo relativi alla disabilità (ad esempio: superabile, superando, letturaagevolata, turismodisabili, e molti altri) o al turismo (ad esempio: turistadimestiere, sotterraneidiroma, italia, turismoitaliano, industriadelturismo, e tanti altri) ma anche generalisti (quali: ansa, ilmattino, cronacadiretta, conoscere, tafter, onlinenews, ed altri ancora). Al progetto è stato anche dedicato un numero speciale del periodico “Oltre il confine”,diffuso in particolare a categorie specializzate, o comunque interessate, alle problematiche della disabilità visiva e della accessibilità dei disabili sensoriali, fisici e mentali
Va subito anticipato che l’iniziativa, a seguito di così vasta risonanza, ed a differenza di quanto spesso accade, non solo non ha stentato a raggiungere gli obiettivi programmati, ma li ha ampiamente superati: la previsione era che fossero coinvolti 500 disabili visivi e 600 altre persone, tra accompagnatori personal ed operatori al servizio delle attività progettuali. In realtà l’iniziativa ha visto la partecipazione di ben 690 disabili visivi che hanno effettuato 70 visite guidate, in 88 giorni di impegno.
Tornando all’iter delle attività progettuali, dopo la pubblicizzazione si è provveduto alla raccolta delle segnalazioni di interesse pervenute dalle strutture territoriali dell’Unione, procedendosi alla sollecitazione delle strutture che avevano comunicato segnalazioni di interesse non omogenee per territorio e scelta dei siti museali e culturali da visitare.
Si è poi provveduto alla individuazione degli obiettivi specifici e dei risultati da produrre, alla acquisizione di materiale plastico polimaterico ed in rilievo dei siti maggiormente richiesti dagli aspiranti alla partecipazione al progetto.
Successivamente si è proceduto, con il supporto del Centro Servizi Educativi del Museo e del Territorio, a sensibilizzare i responsabili delle strutture prescelte per una piena collaborazione al progetto.
Dal canto loro i coordinatori del progetto (per il Lazio il responsabile del progetto, per la Toscana la dottoressa Anna Maria Sacchetti e per la Campania l’archeologa Elena Ferone) procedevano alla individuazione degli interventi e dei criteri operativi per la fruibilità degli spazi, alla programmazione dei tempi di realizzazione ed alla stima e pianificazione dei costi per accertare la compatibilità delle scelte operate con le risorse finanziarie a disposizione.
Il progetto nel Lazio
Per la regione Lazio la scelta per le visite culturali è caduta sulle seguenti strutture museali e culturali, nel corso delle quali sono stati trattati i temi ed evidenziati i significati a fianco di ciascuna indicati:
MAXXI: la grande architettura contemporanea: 1)LA VOCE DEI  MATERIALI:la materia come sensibilità tattile, linguaggio metaforico e simbolico della realtà (nel confronto diretto con l’arte contemporanea, materiali usuali e “anomali” consentono di riappropriarsi del reale e restituire all’esperienza artistica la radice estetica che ne fonda l’esistere) – 2)L’ARCHITETTURA  DEI  MUSEI D’ARTE CONTEMPORANEA:l’importanza del contenitore che esprime le nuove tendenze artistiche.
GNAM: pittura e scultura dell’ottocento:IL RITRATTO NELLE COLLEZIONI DELLA GALLERIA  NAZIONALE D’ARTE MODERNA.
BARRACCO: le antiche civiltà del Mediterraneo: 1)C’ERA UNA VOLTA, NELLA LONTANA TERRA TRA IDUE  FIUMI…  conoscersi per rispettarsi ( le origini della nostra civiltà) -2)RELIGIONE, MAGIA, SCIENZA NELTEMPO:  una lettura insolita dei reperti archeologici mesopotamici, greci e romani, visti non solo sotto il profilo storico artistico, ma anche sotto quello mitologico, sacro e profano;3)O SOLO TESTE O SOLI CORPI : lo sviluppo  della scultura antica e delle civiltà che vissero ed  operarono nel bacino del Mediterraneo (mesopotamica, egizia, assira, cipriota, greca, romana

MUSEI CAPITOLINI: Roma nell’antichità e nell’età rinascimentale:1)IL COLLE E I PALAZZI CAPITOLINI: 1)aspetti urbanistici ed architettonici; 2)MESSAGGI DALLAPIETRA:documenti epigrafici utili alla ricostruzione degli aspetti storici, sociali e culturali della Roma antica ( i linguaggi, il sepolcro, le professioni e i mestieri, il gioco, il culto, i militari, l’aristocrazia);  3)I CAPOLAVORI DELLA SCULTURA ANTICA: la collezione archeologica del Palazzo Nuovo: La vecchia ebbra; La Venere capitolina; Caracalla; Pitagora; Il centauro giovane; Il centauro vecchio; il sarcofago con il mito di Selene ed Endimione; il Fanciullo che strozza l’oca; Amore e Psiche; il Galata morente; 4)LA PITTURA  RINASCIMENTALE: Caravaggio –  San Giovannino; Caravaggio – Buona Ventura; Rubens – Romolo e Remo.

MERCATITRAIANEI: monumento antico e luogo di cultura contemporanea:SUGGESTIONI SPAZIALI  ED APPARATI SCULTOREIE ARCHITETTONICI DEI FORI:cosa erano i Mercati in origine, cosa sono stati nel tempo, cosa sono ora.
FORO ROMANO E COLOSSEO: centro della vita politica, giudiziaria, sociale e commerciale della Roma antica per circa un millennio:VIVERE LA STORIA …: percorrendo la Via Sacra dal Palatino al Campidoglio. LE MANIFESTAZIONI PUBBLICHE: il Colosseo gli spettacoli di gladiatori e di caccia, le rievocazioni di battaglie famose, i drammi mitologici La tradizione che lo vuole luogo di martirio dei cristiani.(per inciso: un gruppo di disabili pugliesi ha assistito alla Via Crucis del venerdì santo)
In tutte le visite sono state messe a disposizione dei partecipanti tavole a rilievo realizzate dal laboratorio della Federazione Nazionale delle Istituzioni pro Ciechi, che rappresentano uno strumento didattico di eccellenza .
Il progetto in Toscana
Per la regione Toscana sono stati meta delle gite culturali, anche su precisa indicazione degli interessati, i seguenti siti:
GALLERIA DEGLI UFFIZI:”Uffizi da toccare” percorso che coinvolge opere di statuaria classica a cui  si aggiunge un altro elemento “da toccare”:  la replica, in scala, de La nascita di Venere di Sandro Botticelli. La visita guidata alla Galleria costituisce un momento importante per scoprire tattilmente la statuaria antica,
,per conoscere e capire le vicende storiche che hanno portato alla nascita di uno dei Musei più famosi al mondo, per scoprire l’iconografia e la mitologia di alcuni dei capolavori presenti, come la Nascita di Venere o La Primavere di Botticelli, l’Annunciazione di Leonardo da Vinci o il Tondo Doni di Michelangelo.

SEZIONE DI PALEONTOLOGIA DEL MUSEO DI STORIA NATURALE:sono possibili visite tattili.  La visita guidata è stata uno dei mezzi più idonei per conoscere direttamente i fossili, preziosi testimoni del passato della Terra, e rappresenta un importante momento formativo per scoprire i mammiferi fossili che  popolavano la nostra penisola.
GALLERIA DELCOSTUME DI PALAZZO PITTI: 1): Storia di Palazzo Pitti, esplorazione di un modellino in scala del palazzo per scoprirne le dimensioni e le vicende storiche e architettoniche che hanno portato ai vari ampliamenti. 2) Storia del costume, attraverso una serie di modellini ispirati ad abiti del ‘700 e ‘800 e un campionario di stoffe i visitatori vengono a conoscenza delle diverse caratteristiche dei tessuti e delle varie forme dei costumi.
MUSEO MARINO MARINI:collocato nel centro storico di Firenze, all’interno dell’ex-chiesa di San Pancrazio. Il Museo ha dedica attenzione particolare a speciali tipologie di pubblico, prima con un gruppo di volontari, oggi con l’Associazione Culturale l’Immaginario, che svolge questo tipo di visite. Gli spazi del Museo sono luminosi, accoglienti, mai troppo affollati e organizzati in modo da consentire molteplici punti di vista sulle opere (sculture di bronzo di varie dimensioni) dell’artista Marino Marini.
MUSEO DELL’ARTE DELLA LANA: ubicato nel complesso dell’ex lanificio di Stia in Casentino. Dalla metà dell’Ottocento agli anni Cinquanta del XX secolo il lanificio di Stia è stato il perno attorno a cui ruotava l’economia della zona. Nei primi decenni del Novecento era uno dei principali lanifici italiani. Oltre a rappresentare la memoria storica dell’attività del lanificio, questo museo è un luogo vivo, un’esperienza per il visitatore, che può toccare, annusare, ascoltare, imparare, provando in prima persona la manualità di alcuni gesti propri dell’arte di lavorare la lana.
PIAZZE E MONUMENTI DI FIRENZE: Piazza Santa Croce, Piazza della Signoria, Piazza Duomo, Ponte Vecchio. Comprensione della città attraverso una descrizione delle forme geometriche, dei colori, dei monumenti, delle vicende storiche e degli aneddoti legati ai luoghi visitati. In particolare. Piazza della Repubblica dove è collocata una mappa tattile della città. L’opera in bronzo, riproduce la pianta del centro storico con i suoi più celebri monumenti e presenta una legenda in braille cosicché i non vedenti possono avere sotto mano una mappa che aiuta ad orientarsi e  rendersi conto del contesto circostante.
Il progetto in Campania
In Campania le gite hanno avuto come meta, per scelta plebiscitaria dei partecipanti alle gite, gli Scavi di Pompei, cui è stato aggiunto il Palazzo Reale di Napoli
SCAVI ARCHEOLOGICI DI POMPEI: l’eruzione del Vesuvio del 79dopo Cristo. nel seppellire sotto una coltre di cenere e lapilli Pompei, che del resto era stata edificata nel settimo secolo avanti Cristo dagli Osci  proprio su di un pianoro lavico, l’ha conservata come nessun’altra dell’epoca, offrendo ai visitatori un ineguagliabile quadro della topografia e della vita di una città romana, con le sue strade, le sue ville, le sue case, i termopili, gli edifici pubblici e ludici, i  templi, la necropoli. Per non parlare dei mirabili reperti pittorici.
La particolarità di Pompei ha suggerito l’utilizzazione di 41 tavole tattili polimateriche, nonché di un album di disegni a rilievo, tutti realizzati specificamente per il progetto direttamente dalla dottoressa Ferone.
I partecipanti ai numerosi gruppi che hanno visitato gli scavi hanno unanimemente espresso il loro entusiasmo per i luoghi, la professionalità delle guide e dell’assistente tiflologa. L’indice di gradimento di tutte le visite è stato altissimo, ma il massimo è stato proprio raggiunto relativamente alla visita di Pompei.
PALAZZO REALE DI NAPOLI : è una delle quattro regge utilizzate dai regnanti borbonici, ma anche da Gioacchino Murat e, dopo il 1860, saltuariamente dai re d’Italia. Le sue vaste sale sono ricche di mobili del ‘700e ‘800, da arazzi, porcellane, oggetti d’arte, quadri ed affreschi. Notevoli l’appartamento storico ed il teatro di corte.
Nel Palazzo Reale i visitatori disabili visivi possono usufruire del progetto DAI a cura del servizio educativo della Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici di Napoli e provincia. Nella sala DAI i disabili visivi hanno a disposizione una postazione multimediale accessibile. E’ anche a disposizione un modello tattile in scala del palazzo, questo realizzato dall’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti.
Gli operatori museali specialistici hanno predisposto l’esplorazione tattile degli oggetti d’arte, per far conoscere i materiali originali e le opere esposte nel museo, alle quali sono applicate delle schede plastificate in braille, in modo da consentire la comprensione delle opere da parte dei disabili anche autonomamente.

I MUSEI VATICANI
Un discorso a parte meritano i musei vaticani che mettono a disposizione dei disabili visivi un apposito percorso plurisensoriale, ed una equipe di guide specialistiche, nonché di un musicologo.
Il percorso della visita, premessa una descrizione in generale dei musei vaticani è stato il seguente:
– Capolavori selezionati nel Museo Gregoriano Profano: gruppo statuario di Atena e Marsia, statua di Niobide Chiaramonti, sarcofago di Arianna e Bacco.
– Capolavori selezionati in Pinacoteca: Calco della statua della “Pietà” di Michelangelo, Giotto “Polittico Stefaneschi” sala II, Melozzo da Forlì “Angelo con liuto” sala IV, Caravaggio “Deposizione” sala XII.

  -Capolavori selezionati nel Museo Etnologico: il dio “Tu” divinità polinesiana e “Quetzalcóatl” divinità messicana.
FASI DELLA VISITA
Le modalità della visita hanno permesso alle persone con difficoltà visive di conoscere iconograficamente alcuni capolavori mediante l’esplorazione tattile di calchi, tavole termoformate e bassorilievi prospettici realizzati ad hoc(in prevalenza opera del laboratorio della Federazione Italiana delle Istituzioni pro Ciechi) e corredati di legende in braille e in stampa a caratteri ingranditi.
I visitatori hanno ascoltato brani poetici e musicali che, uniti a richiami analogici, sinestetici (acustici, olfattivi, tattili, ecc.), sollecitati dagli operatori didattici, evocano le immagini rappresentate in dipinti e sculture, favorendo il passaggio dalla semplice conoscenza alla percezione più profonda delle opere e al loro integrale apprezzamento.
A ciò si aggiunge la esplorazione tattile, oltre a stoffe e abiti, di un frammento di affresco con il dettaglio dell’aureola dell’Angelo di Melozzo e la porzione di tela con il particolare della sindone della Deposizione  del Caravaggio realizzatida esperti restauratori. in modo  da essere rigorosamente simili agli originali.
IL PROGETTO IN CIFRE
La fredda logica dei numeri a volte risulta più significative di qualunque suggestione verbale.
Vediamo perciò le cifre del progetto relative alla partecipazione dei disabili visivi:
siti romani:            partecipanti:     102            visite:   11            giorni impegnati: 14
musei vaticani:      partecipanti:       64            visite:   14            giorni impegnati: 14
Campania:partecipanti: 342          visite:    33            giorni impegnati: 40
Toscana                  partecipanti:      182          visite:    12           giorni impegnati:  20
Totale                                          690                        70                                            88
Quanto all’indice di gradimento, sono stati raccolti centinaia di questionari che sono stati elaborati statisticamente con tabelle e diagrammi. Tuttavia le risultanze rendono superflua la riproduzione analitica dei dati, poiché l’indice di complessivo gradimento del progetto è nel complesso praticamente pari al 100%.
In ogni caso le statistiche saranno trasmesse al Centro Servizi E l’ducativi del Museo del Territorio del Ministero dei Beni Artistici e Culturali, affinché vengano segnalate alle strutture interessate, poiché i rilievi (peraltro rarissimi) riguardano aspetti organizzativi delle strutture.

CONCLUSIONI
in base a quanto esposto finora possiamo dire che il progetto “Turismo culturale per disabili visivi” ha rappresentato la prima esperienza di massa, non solo nel nostro paese, di fruizione da parte dei disabili visivi di opere museali in strutture aperte a tutti, unitamente ai normali visitatori.
L’esperienza, totalmente riuscita,ha presentato significativi e ragguardevoli punti di forza.
In primo luogo gli operatori museali hanno recepito direttamente dai disabili visivi, senza intermediazioni, le esigenze specifiche e gli accorgimenti da prevedere per una fruizione più avanzata; in sostanza una conoscenza “dal basso” e non derivata  da specialisti, veri o presunti.
Durante lo svolgersi del progetto gli operatori museali hanno potuto introdurre nuove modalità di fruizione, e soprattutto hanno spontaneamente sentita la utilità e necessità di approfondire le loro conoscenze in tema di accessibilità all’arte dei disabili visivi.
Ancora, la presenza di gruppi di disabili visivi, cosa prima non frequente, se non del tutto assente, ha fatto sì che le strutture si siano gradatamente adeguate a ricevere disabili visivi in gruppo, e non come sporadici visitatori.
Si pensi, ad esempio, che il pur mirabile servizio offerto dai Musei Vaticani in origine limitava la visita di disabili visivi a non più di cinque unità, ed in un solo giorno della settimana. Durante lo svolgimento del progetto il numero è via via aumentato fino a ricevere 15 disabili visivi contemporaneamente. Risulta anche che, pur a progetto ultimato, i Musei si apprestano a ricevere gruppi di 20 disabili visivi.
Altro risultato: tutte le strutture visitate, ed anche alcune non comprese nel progetto, hanno ampliato o stanno ampliando i percorsi accessibili e le modalità di ricezione e di visita.
Così la Galleria degli Uffizi, che finora mai aveva visto, nel relativamente breve lasso di tempo in cui si è svolto il progetto, così frequenti e soprattutto numerosi gruppi di disabili visivi, ha manifestato l’intendimento di ampliare i percorsi di fruizione tattile di opere.
Così i Musei Vaticani stanno progettando un ampliamento del percorso plurisensoriale esistente, nonché la realizzazione di un eguale percorso nei giardini Vaticani.
Dal canto loro gli Scavi Archeologici di Pompei hanno accresciuto la conoscenza delle problematiche della disabilità visiva e saranno in grado di aumentare il grado di accessibilità del luogo.
Va anche segnalato che alcune delle guide che hanno accompagnato i gruppi nelle visite si apprestano ad approfondire, anche mediante i corsi organizzati dal Museo Nazionale Omero, le conoscenze in tema di  accessibilità dei disabili visivi alle opere d’arte.
Si deve, infine, sottolineare come il progetto abbia generato fra i disabili visivi una spiccata propensione alle visite museali, tanto che risulta che più di un gruppo, che non ha potuto partecipare al progetto, si appresta a visite autonome.
In sostanza può dirsi che il progetto oltre che assecondare la propensione alla fruizione di opere artistiche da parte dei disabili visivi e la sensibilità degli operatori museali, ha creato esigenze più avanzate.
Nello svolgimento delle attività progettuali non si è manifestato alcun punto di criticità, se non la impossibilità di far partecipare tutti gli aspiranti, e si parla di alcune centinaia.
Infine va segnalato che risulta che molti enti territoriali ed associazioni culturali si apprestano a ripetere, su scala locale, i contenuti del progetto nazionale. E questo è un altro punto di forza dei risultati del progetto.

Il progetto ” Turismo culturale per disabili visivi” in Campania, di Elena Ferone

Autore: Elena Ferone

Curiosità, apertura, creatività , impegno e audacia artistica sono state le energie motrici del Progetto, grazie
al quale circa 700 giovani e meno giovani disabili visivi e accompagnatori con origini culturali diverse hanno avuto
l’opportunità unica di sviluppare nuove competenze storico artistiche e archeologiche, affascinando il
pubblico europeo ed extraeuropeo in visita al sito archeologico di Pompei.
E’ stato per me un insieme di emozioni,partecipazione, inventiva e scoperte che hanno reso possibile lo
scambio di esperienze tra le diverse discipline messe in campo: l’arte, la storia, l’archeologia, la tiflologia, la
pedagogia, la psicologia della percezione sensoriale, la sociologia e   la tecnica progettuale creando un
legame inscindibile tra di esse.
Gli esiti del progetto hanno dimostrato l’enorme potenziale della collaborazione
in questa emozionante e appassionata sfida alla integrazione culturale.
Le attività in generale hanno incoraggiato l’apertura sempre maggiore e il rispetto reciproco, diffondendo
Un messaggio di speranza per il futuro.
Sono veramente orgogliosa del lavoro realizzato. È stato meraviglioso poter lavorare con utenti ciechi ed
Ipovedenti provenienti da tutta Italia, stringere nuove amicizie e imparare tanto dalla loro esperienza negli
scavi di Pompei e al Palazzo Reale di Napoli
Permane grande soddisfazione da parte mia,per un lavoro fecondissimo di dialogo e ascolto costruito in
pochi mesi e che si spera possa rappresentare un nuovo inizio nel rapporto tra cultura  e cittadini disabili a
prescindere da quello che sarà l’esito delle sfide future.
Mi è piaciuta molto l’autenticità dell’esperienza che è stata vissuta dagli utenti non come relazione statica o
come interattività superficiale con le opere d’arte , ma si è  dato nel complesso un senso più profondo al
vissuto.
Ho visto tante persone emozionate al contatto diretto con le opere d’arte del passato, gli utenti si sono
influenzati a vicenda,  favorendo  una reciproca apertura alle diversità culturali e al comune patrimonio,
dimostrando che la mobilità e l’interazione promuovono la diversità culturale, e  contribuendo inoltre allo
sviluppo di nuove forme di espressione artistica e  culturale.
Le linee guida del progetto concordano la mia idea che l’arte dovrebbe sviluppare un discorso collettivo,
dialogico e aperto a tutti, ma questa è più una sensazione di pancia che un pensiero.
Sono tante le cose fantastiche emerse durante le varie fasi progettuali, a cominciare dallo spirito di
collaborazione e dalla sinergia instaurata con i Presidenti sezionali della Campania:
mi piace moltissimo il presidente di Salerno il dott. Vincenzo Massa, il presidente nazionale il prof.
Tommaso Daniele,  mi piace davvero la presidenza
regionale del prof. Pietro Piscitelli.  Sono persone che influenzano molto positivamente le mie ispirazioni.
Il lavoro dei pannelli tattili è nato apposta per l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, la genesi delle
tavole tattili polimateriche è il frutto  delle conversazioni aperte, durante i corsi all’I.Ri.Fo.R   tenuti dal
Presidente Piscitelli, sulla mia tesi di laurea per la fruibilità dell’Archeologia greco – romana  da parte dei
ciechi.Mi è piaciuta molto questa riscoperta dell’ antica Pompei,  la città è stata percepita
in maniera completamente diversa, è cambiato il rapporto con la struttura, che si è arricchita di altre
culture e pensieri, portando allo stesso tempo grandi vantaggi alle persone cieche.
Ci sono alcuni edifici molto interessanti da poter toccare nei dettagli. C’è stata una bella energia che si
espande tra le opere sparse negli scavi , lì sono davvero  tanti gli ambienti da visitare, infatti  si va via da
Pompei sempre senza riuscire  a vedere tutto.
Complessivamente è stato un progetto per me molto stimolante, dal punto di vista culturale e
professionale, il lavoro ha trovato alti livelli di riconoscimento da
parte dei Presidenti dell’Unione Italiana dei ciechi e degli ipovedenti, dei colleghi e soprattutto da parte
degli utenti e degli studenti.
Un buon livello di soddisfazione quindi c’è anche da parte mia,
per un lavoro che rifarei volentieri e che infatti sto cercando di esportare anche in altri siti archeologici della Campania.
Elena Ferone
Coordinatrice del progetto per la Campania

Il progetto “Turismo culturale per disabili visivi” in Toscana, di Anna Maria Sacchetti

Autore: Anna Maria Sacchetti

Chi ha detto che persone non vedenti o ipovedenti non possano dedicarsi alle arti visive?
Nel periodo aprile-giugno 2013 ben più di 150 disabili visivi con i loro accompagnatori sono stati
accolti nelle sale dei principali musei fiorentini per vivere una meravigliosa esperienza, con l’opportunità
di toccare l’arte e di conoscere la storia del nostro pianeta, grazie al progetto “Turismo
culturale per disabili visivi”.
Le persone arrivate in Toscana (per alcuni di loro era la prima volta), grazie alla passione e alla
dedizione delle guide, sono stati aiutati a capire il senso delle opere architettoniche di cui è ricca
Firenze ma sopratutto ad avere un contatto ravvicinato con l’arte rendendola fruibile a tutti.
Vedere una scultura o il bassorilievo di un dipinto con il tatto ha permesso di comprendere e di
godere delle forme dell’arte anche ai disabili visivi. Non è semplice leggere i segni di un opera d’arte
attraverso il tatto, la percezione di un’opera d’arte per i disabili visivi richiede un maggior tempo
nell’esplorazione tattile. La formazione dell’immagine tattile è un’operazione che implica un forte
impegno di funzioni intellettive, quali l’astrazione e la memoria, l’immagine è costruita nell’esplorazione
tattile pezzo per pezzo. Nei disabili visivi spesso la cultura artistica manca di un’educazione
diretta nel campo delle arti figurative e plastiche e comprendere il senso di un’opera d’arte è un’abilità
che si sviluppa sopratutto attraverso l’educazione e l’esercizio.
L’esperienza svolta nei musei fiorentini ha entusiasmato e coinvolto tutti i partecipanti che hanno
mostrato grande interesse e un’attiva partecipazione, un’esperienza di crescita e confronto non
solo per i visitatori ma anche per le guide che, raramente si trovano a contatto con questo tipo di
pubblico.
Il progetto “Turismo culturale per disabili visivi” ha fatto sì che la vocazione educativa dell’Istituto
museale sia stata perseguita nel migliore dei modi.
I musei toscani che hanno accolto persone ipovedenti e non vedenti sono stati:
?La Galleria degli Uffizi dove è attivo un percorso “Uffizi da toccare” che coinvolge alcune
delle opere di statuaria classica a cui si aggiunge un altro elemento da “toccare”, la traduzione
in 3D dell’opera pittorica de La nascita di Venere di Sandro Botticelli. La visita guidata
alla Galleria si è rivelata un momento importante non solo per scoprire tattilmente la statuaria
antica ma anche per conoscere e capire le vicende storiche che hanno portato alla nascita
di uno dei Musei più famosi al mondo, per scoprire l’iconografia e la mitologia di alcuni
dei capolavori presenti come la Nascita di Venere e La Primavere di Botticelli, l’Annunciazione
di Leonardo da Vinci e il Tondo Doni di Michelangelo. Grande interesse hanno suscitato
i marmi del percorso tattile della Galleria, anche se con guanti monouso in latex (gli
stessi che utilizzano i restauratori di opere d’arte), la superficie liscia dei marmi rilascia del-
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le piacevoli sensazioni ed i visitatori hanno potuto apprezzare tutte le caratteristiche salienti
della superficie lapidea scolpita, scoprendone i “pieni” e i “vuoti” e comprenderne le forme.
?La visita guidata alla sezione di Paleontologia delMuseo di Storia Naturale, dove è attivo
un percorso tattile alla scoperta della nostra storia, non è stata solo uno dei mezzi più
idonei per conoscere direttamente i fossili, preziosi testimoni della Terra, ma ha
rappresentato anche un piacevole momento formativo per i visitatori che hanno scoperto i
mammiferi fossili italiani che in passato popolavano la nostra penisola. Dopo la visita dei
primi gruppi, la sezione di Paleontologia, sensibile alle problematiche dei disabili visivi, ha
sostituito i vecchi cartellini informativi solo in Braille, con dei nuovi cartellini con la doppia
scritta in nero e in Braille adatti anche a fruitori ipovedenti.
?Alla Galleria del Costume di Palazzo Pitti la visita guidata si svolge nelle sale della
Sezione Didattica adiacenti al museo ed è divisa in due momenti: Storia di Palazzo Pitti e
Storia del costume. Grande entusiasmo si è riscontrato sopratutto nell’esplorazione tattile di
un modellino in scala di Palazzo Pitti. I visitatori hanno potuto scoprirne le dimensioni, le
vicende storiche ed architettoniche del Palazzo che altrimenti con il solo racconto poteva
non essere completamente percepito. Nella seconda parte della visita, attraverso una serie
di modellini ispirati ad abiti del ‘700 e del ‘800 e ad un campionario di stoffe, hanno
compreso le caratteristiche dei tessuti e le varie forme dei costumi.
?Il Museo Marino Marini collocato nel centro storico di Firenze, all’interno della ex-chiesa
di San Pancrazio, ha sempre dedicato un’attenzione particolare a speciali tipologie di
pubblico. Gli spazi del Museo sono luminosi, accoglienti, mai troppo affollati e organizzati in
modo da consentire molteplici punti di vista sulle opere (sculture in bronzo di varie
dimensioni) dell’artista Marino Marini. Purtroppo il Museo d’arte contemporanea non ha
riscosso un grande successo da parte dell’unico gruppo in visita. Le opere in bronzo
proposte presentano una superficie ruvida a volte non piacevole al tatto e le forme
spezzate e deformate delle “Pomone” e dei “Cavalli e cavalieri” non hanno riscontrato un
adeguato apprezzamento.
?Il Museo dell’Arte della Lana, ubicato nel complesso dell’ex lanificio di Stia in Casentino
(AR), rappresenta la memoria storica dell’attività del lanificio, è un luogo vivo e dinamico.
Un’esperienza plurisensoriale per il pubblico che può toccare, annusare, ascoltare,
imparare e provare la manualità di alcuni gesti propri dell’arte del lavorare la lana. I
visitatori hanno riconosciuto ogni tipo di fibra tessile e con semplici prove manuali, su
campioni di lana, hanno sperimentato come funziona la cardatura e la filatura. Infine,
attraverso piccoli telai “da tavolo”, hanno sperimentato in prima persona e conosciuto (forse
per la prima volta) il telaio, intrecciando trama e ordito realizzando un tessuto in un clima di
grande eccitazione e soddisfazione.
Anna Maria Sacchetti
Coordinatrice del progetto per la Toscana

“Capitan Uncino” Uisp: il varo nazionale delle barche autocostruite dai ragazzi con e senza disabilità, di Ivano Maiorella

Autore: Ivano Maiorella

Appuntamento sabato 18 maggio a Santa Marinella (Roma), alle ore 15: dalla Sicilia alla Lombardia, ragazzi con disabilità e senza, hanno realizzato otto barche a vela di quattro metri che metteranno in acqua tutti insieme
Roma, 13 maggio. Dopo mesi di progettazione, costruzione, verniciatura e decorazione, le barche a vela del progetto "Capitan Uncino- in mare aperto per tutte le abilità" sono pronte per il varo nazionale, previsto sabato 18 maggio alle 15, nel Porto turistico Odescalchi di Santa Marinella (Roma). Il progetto, promosso dall'Uisp-Unione Italiana Sport Per tutti e finanziato dal ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali nell'ambito della legge 383 di promozione sociale, ha visto protagonisti circa 500 ragazzi e ragazze con disabilità e senza, in sette città italiane, dalla Sicilia alla Lombardia: Noto (Sr), Ferrara, Como, Civitavecchia (Rm), Gaeta, Salerno, Tricase (Le).
L'idea che ha animato il progetto è che lo sport, la vela in particolare, possa rappresentare uno strumento di aggregazione e integrazione sociale.
Tutto è stato fatto in casa dai ragazzi, con chiodi, compensato marino e lana di vetro. Dai sette mini-cantieri sono state costruite otto barche a vela di quattro metri, realizzate sulle esigenze di tutti, ragazzi e ragazze con disabilità e senza. Ogni gruppo ha vissuto un'esperienza basata sul lavoro in comune e sulla condivisione della cultura del mare. Le regole si sono ispirate all'antica filibusta (XVI-XVII secolo), come educazione all'autorganizzazione, alla condivisione delle responsabilità e al rispetto delle diverse abilità. 
Il programma del varo nazionale a Santa Marinella, sul litorale laziale, poco a sud di Civitavecchia, è distribuito su due giorni. Sabato 18 alle 15 è prevista la messa in acqua degli scafi, nello scivolo del Porticciolo turistico. Le barche, assistite da gommoni e scafi d'appoggio, percorreranno in flottiglia circa 300 metri, contrassegnati da due boe. I ragazzi provenienti dalle sette città, insieme ai loro istruttori e insegnanti, si daranno il cambio a bordo delle barche e sarà agevole seguirli da terra, mare permettendo. Domenica 19 maggio si incomincia alle 9.15 con una cerimonia pubblica presso la sala del teatro della Parrocchia di San Giuseppe, di fronte al mare. Ciascun equipaggio presenterà l'inno composto per l'occasione, il motto e illustrerà le fasi salienti dell'esperienza sia per la parte della filibusta, sia per il laboratorio di costruzione della barca. Partecipano anche rappresentanti delle istituzioni locali e nazionali.
ECCO LE FOTO DELLA COSTRUZIONE DELLE BARCHE DALLE VARIE CITTA':
https://www.dropbox.com/sh/vfx1lycchr23gr2/yPb_W69g2z
Ivano Maiorella
Responsabile Ufficio stampa e comunicazione Uisp
Sede nazionale Uisp: Largo Nino Franchellucci, 73 – 00155 Roma
Tel. 06/43984340-316
i.maiorella@uisp.it
 

Gli ipovedenti ed il turismo una integrazione possibile

Autore: Massimiliano Martines

Molte volte si è parlato di inclusione sociale degli ipovedenti in molti campi:  da quello affettivo a quello lavorativo a quello relazionale più in generale. Ritengo che il turismo sia uno di quei campi in cui i disabili visivi ed in particolare gli ipovedenti, tendono a nascondere le proprie difficoltà, di conseguenza preferiscono muoversi poco, oppure osare meno alla scoperta di strutture che oggi sono predisposte ad ospitare persone con difficoltà visive ma che non sono palesemente riconoscibili. 
Oggi viviamo un periodo di particolare crisi sia in Europa che nel nostro Paese, quindi le poche vacanze che ci si può permettere le si trascorrono in Italia, magari varcando i confini della propria regione alla ricerca di profumi e paesaggi diversi da quelli a cui si è abituati.
In questo mio girovagare per le campagne a ridosso tra le province di Roma e quella di Rieti per essere più precisi nella zona di Magliano Sabina; mi sono imbattuto in un posto davvero molto peculiare in quanto coniuga la tranquillità della campagna e la posizione davvero strategica in ordine alla sua raggiungibilità, nonché la ricchezza e la qualità dei servizi offerti; ma cosa davvero interessante anche se a prima vista non si direbbe, sia l'albergo che il ristorante sono dotati di quelle accortezze che lo rendono fruibile anche agli ipovedenti ed ai nostri amici non vedenti. Per citare alcuni esempi: i corridoi che conducono alle camere sono semplici nell'orientamento e nella loro individuazione, il tipo di luce non è eccessivamente abbagliante, i colori degli ambienti risultano molto caldi e naturalmente illuminati; quindi l'occhio si abitua facilmente a questa tipologia di ambiente, l'ascensore anche se per due piani risulta essere capiente e di facile accesso grazie all'apertura automatica delle porte scorrevoli ed al segnale acustico di apertura al raggiungimento del piano, la piscina adiacente è inserita in spazi ampi all'interno di un parco ed è di facile fruizione anche per le persone che non essere avvezze al nuoto. L'accesso è guidato da 4 scalini antiscivolamento che permettono di entrare in acqua in maniera molto dolce e graduale.       
Come dicevo prima  questa struttura non ha nulla di notabile che si faccia individuare  per essere predisposta ad ospitare gli ipovedenti o gli amici non vedenti, ma lo è in maniera naturale, grazie soprattutto alla professionalità ed alla sensibilità del personale, sempre pronto ad affrontare qualsivoglia esigenza, anche eventuali presenze di cani guida.  
Da ipovedente ho sempre cercato strutture che non fossero palesemente predisposte ad ospitare i disabili visivi, perché ho sempre creduto che, l'integrazione passa anche per questa strada, quella di aver il coraggio di affrontare certe difficoltà e non dover a tutti i costi avere la pappa pronta.
Ho voluto portare questa testimonianza per comunicare a tutti gli amici ipovedenti che ci vuole più coraggio. Spesso abbiamo a disposizione le cose a portata di mano ma non ce ne accorgiamo, forse per pigrizia.
Beh, ogni tanto dobbiamo osare senza abbandonare però la sacrosanta lotta per un mondo più inclusivo che pensi all'accessibilità fin dalla progettazione delle strutture, forse è una espressione che come componente della Commissione OSI uso spesso, ma credo che il concetto fondamentale sia il medesimo.
Massimiliano Martines
 

Biella: convegno sul “turismo accessibile”

Autore: Adriano Gilberti

La sezione di Biella dell'UICI, ha organizzato in collaborazione con la Provincia di Biella e l'ATL, un convegno sul turismo accessibile dal titolo "Turismo for all" presso la sala auditorium di Città Studi a Biella, con il seguente programma:
11 giugno 2012
inizio lavori ore 9,00 registrazione partecipanti e saluti istituzionali.
-ADRIANO CAPITOLO
Coordinatore del Comitato Regionale dell'autonomia – Regione Piemonte
Le esigenze di autonomia del turista non vedente
-ARCH. CRISTIANA ALETTO
Turismo per tutti, Torino
L'esperienza del progetto regionale "Piemonte per vedere oltre"
-ARCH. ROCCO ROLLI
Tactile vision Onlus, Torino
Strategie ed esperienze concrete per un turismo for all
-LUCIA BARACCO
Lettura agevolata, Venezia
Turismo e comunicazione inclusiva
-ALBERTO BEGGIO
Segreteria Regionale UICI
Accessibilità ed usabilità dei siti web
-PAOLA TRAVERSI
Museo Nazionale del Cinema, Torino
Il progetto "Oltre la visione. Il museo da toccare, il cinema da ascoltare"
-MICHELE BOSSIO
A&T Progetti
Il caso di Sant'Albano Stura (CN): strumenti per la fruizione inclusiva dell'Oasi Naturalistica "la Madonnina".
-FRANCESCO FRATTA
Accesso alla cultura e alla didattica speciale, UICI Torino
Il manifesto della cultura accessibile
-ADRIANO GILBERTI
UICI Biella
Conclusioni
-MARIELLA BIOLLINO
Assessore al Turismo – Provincia di Biella
 

Turismo sociale: Interattività e Turismo

Le nuove strade della libertà della conoscenza.

di Pino Bilotti

Quante compagnie di aerei, di navi, hanno indirizzato le loro offerte per visitare luoghi lontani e vicini   in maniere crescente e stimolante, verso un turismo accessibile a tutti,  con iniziative e attività che portano ad individuare strategie di azione per uno sviluppo durevole e sostenibile, ed il potenziamento di una rete di strutture e servizi utilizzando l'informazione, la formazione e l'educazione ambientale.
Questa nuova tendenza persegue come obiettivi prioritari della propria politica
economica e ambientale la tutela, la valorizzazione e la promozione delle risorse turistiche, paesaggistiche e culturali del territorio, in linea con i principi di uno sviluppo sostenibile,  consapevole e accessibile.
Nell'ambito di questa nuova interpretazione del  turismo che vede le sue azioni nei servizi mirati al nuovo target, in maniera propositiva e innovativa, stanno nascendo, in modo esponenziale, nuove idee in tutta Italia.
Progetti  che vedono  la persona con difficoltà sensoriale come utilizzatore non più passivo ma come fruitore attivo  di proposte interattive,  come percorsi Botanici, parchi plurisensoriali, soggiorni marini e montani ristrutturati e fruibili e senza barriere.
E' in atto una innovazione volta a valorizzare e promuovere le attrattive  e le potenzialità naturalistiche, paesaggistiche e culturali delle nostre aree urbane, offrendole, attraverso percorsi innovativi, multifunzionali e interattivi, a tutte le persone, e in particolare modo a quelle con difficoltà fisiche e sensoriali  che non hanno avuto fino ad oggi accesso a tali beni, e aprendo così le porte anche a quel turismo sociale che ancora oggi non viene considerato nella giusta quanto opportuna valorizzazione.
I contenuti  messi in atto sono di varia natura, come il coinvolgimento  delle strutture museali e naturalistico-ambientali  nell'utilizzo di nuovi strumenti di accessibilità e di guida metodologica della ricerca e dei suoi supporti informativi e documentari, in modo da  porli pioneristicamente all'avanguardia nei confronti di fasce sociali così poco servite e valorizzate,e rendere, inoltre,  accessibili e interattivi  beni che appartengono a tutti.
La motivazione che ha  innescato questo meccanismo è la consapevolezza, sempre più diffusa, che la riscoperta e la promozione  del turismo e della persona, in generale e in particolare di  chi ha una difficoltà, sul piano individuale e sociale, passa anche attraverso i vettori della conoscenza, tramite la  conquista dell'informazione. e della documentazione.
In tal senso si  è cominciato a comprendere la necessità di educare, maggiormente l'opinione pubblica ad essere più ricettiva riguardo le strategie di pari opportunità per le persone con difficoltà; strategie intese a influenzare atteggiamenti sociali fondamentali nei riguardi di questi soggetti grazie alla sensibilizzazione, all'informazione e alla cooperazione. Strategie che  facciano concentrare l'attenzione pubblica sulla persona, al di là dell'aspetto, creando così, quella coscienza civile idonea a percepire le capacità positive delle persone con impedimento, della loro pari aspirazione umana e del loro diritto a partecipare e a condividere anche gli obblighi della partecipazione.
Le modalità con cui si   stanno effettuando tali azioni, sono già state sperimentate su piccola scala con risultati decisamente positivi, queste consistono nell'effettuazione di un modo diverso di approcciarsi al territorio, rendendolo esplorativo e ricettivo, adeguatamente organizzato e tecnologicamente rispondente alle obiettive situazioni, derivanti dalla condizione generale e dai bisogni particolari di ciascun soggetto.
La struttura di base  di questo nuovo modo di interpretare il turismo, prevedono l'alternanza fra momenti ludico-ricreativi e spazi operativi con valenza prevalentemente culturale, al fine di favorire e  migliorare l'autonomia personale e l'accessibilità, gli aspetti socio-relazionali, il patrimonio conoscitivo ed esperenziale, nonché una maggiore consapevolezza delle problematiche connesse con la condizione di minorazione, in rapporto all'età di ogni singolo.
Tramite l'interattività dei supporti e le peculiarità antropiche, si intende offrire a questo cataclisma rivoluzionario un ulteriore e positivo contributo alla fascia d'utenza  considerata allo scopo di migliorare l'integrazione, favorendo l'acquisizione di particolari abilità, il potenziamento della fiducia di base, il piacere e l'utilità del confronto e del rapporto interpersonale, nonché il gusto  ed il desiderio per la realizzazione di sempre nuove  esperienze conoscitive, ma soprattutto offrire agli individui nuove e ricercate metodologie di intervento per la risoluzione dei problemi di accesso e fruizione  di iniziative e pensare il turismo come laboratorio sperimentale di crescita e luogo di esperienze emozionali.
Questo nuovo modo di  fruire del turismo pensando in particolare ad una utenza allargata e anche più "debole", significa anche creare una nuova realtà, che guardi non solo ad un'utenza ideale, per altro poco presente e interessata, ma anche e soprattutto all'utenza effettiva nella sua complessità e diversità.
Questo cambiamento e richiesta di turismo lascia riflettere e  porta a domandarsi quanto bisogna ancora aspettare  per non avere dei sorpassi cosi  importanti e silenziosi. Perché noi siamo pronti  per utilizzare nella piena autonomia i luoghi dove passare piacevoli giornate e immensi momenti di libertà e condivisione di nuove esperienze. Buon Viaggio. 
Pino Bilotti

 

Turismo sociale: Tirrenia: ieri,oggi e domani

Autore: Paolo Recce

Quest'anno ricorre il 35° anniversario di avvio dell'attività del Centro Studi e Riabilitazione "G. Fucà" di Tirrenia.
Pensata e progettata alla fine degli anni '60 come colonia marina, la struttura,infatti, apriva i battenti il 1° Luglio 1977.
A metà degli anni '80 il complesso subiva un primo ampliamento e ristrutturazione per meglio rispondere alle esigenze della clientela.
Tra il 1999 e il 2001 sono stati effettuati ulteriori interventi di ristrutturazione e di adeguamento. Avendo dovuto operare sull'esistente, gli interventi effettuati non sempre hanno potuto rispondere alle aspettative e alle mutate esigenze alberghiere.
Rispetto ai primi anni, oggi registriamo una notevole richiesta di camere singole ed uno scarso utilizzo di quelle plurime. Questo ha comportato nel tempo una diminuzione delle presenze stimata intorno al 25%. Si è dovuto pertanto adeguare l'organizzazione dei servizi alla ricerca di un equilibrio costi-ricavi avendo come obiettivo il pareggio di bilancio.
Tirrenia ha svolto e svolge un' importante funzione sociale per garantire ai minorati della vista vacanze e autonomia. Il bilancio pertanto deve essere valutato non solo in termini economici, ma anche sotto l'aspetto della ricaduta sociale così come avviene per altri servizi erogati dall'associazione (ad esempio il libro parlato e la stampa associativa) la cui produttività non si può misurare in termini economici bensì in termini di accrescimento culturale e promozione sociale.
Per quanto attiene la gestione ordinaria, il Centro ha sempre conseguito il pareggio di bilancio: il mancato introito delle quote di ammortamento è almeno in parte compensato dalla valorizzazione dell'immobile e quindi dalla plusvalenza patrimoniale.
In particolare negli ultimi cinque anni sono stati effettuati, con le risorse della gestione ordinaria, investimenti in conto capitale per oltre 500 mila euro, importo cioè superiore alle quote non ammortizzate.
Circa l'aspetto organizzativo-gestionale, nel corso degli anni sono state sperimentate varie formule di gestione: nei primi quindici anni si sono alternate otto ditte nella gestione del servizio di ristorazione con risultati deludenti: se da un lato potevamo preventivare con precisione i costi in quanto pagavamo la tariffa per ogni pasto servito, dall'altro avevamo difficoltà a garantire la qualità del servizio poiché non sempre i contratti venivano rispettati alla lettera e difficilmente  potevamo incidere sull'organizzazione del servizio.
La gestione diretta con formula institoria, in essere dall'inizio degli anni '90, è quella più rispondente alle esigenze funzionali della struttura.

IL DOMANI

In questo periodo circolano ipotesi di nuove soluzioni gestionali; c'è la percezione che l'Unione voglia liberarsi della struttura. In realtà il Centro non è sentito proprio dalla maggioranza delle sezioni e dei dirigenti associativi. Lo dimostra il fatto che le informazioni ai soci attraverso le circolari non passano; quasi sempre i nuovi clienti sono venuti a conoscenza della struttura con il passaparola.
Circa eventuali nuove formule gestionali, personalmente eviterei di ricorrere a soluzioni già sperimentate negativamente. Sono contrario ad affittare la struttura per un certo numero di anni, poiché difficilmente troveremmo un soggetto in grado di garantire i cospicui interventi di manutenzione di cui la struttura ha bisogno con il rischio di accelerare il degrado dell'immobile e di essere poi costretti ad ingenti spese di ripristino.

L'AUSPICIO

Mi piacerebbe che ci fosse più consapevolezza sulla funzione sociale che il Centro ha fin qui svolto e può ancora svolgere.
Auspicherei che la struttura venisse maggiormente utilizzata dalle sezioni evitando di spendere le proprie risorse all'esterno.
Auspicherei inoltre che l'Unione e l'IRIFOR nell'erogare finanziamenti per i campi estivi o campi scuola privilegiassero quelli che utilizzano la nostra struttura.
Paolo Recce

In moto senza vista!

Autore: UICI Caserta

A “prima vista” questo titolo sembrerebbe alludere all’ennesimo scoop giornalistico di denuncia e smascheramento di falsi ciechi sorpresi alla guida di potenti motociclette.
Invece nulla di tutto ciò e, astenendoci dal tormentone sui falsi invalidi, annunciamo una particolare esperienza di turismo accessibile.
L’innovativa ed esclusiva idea, ancora una volta, nasce ad Aversa e a proporla è il dr. Giuseppe Galati, presidente della associazione sportiva dilettantistica “WLAMOTO.COM” moto club affiliato alla FMI, Federazione motociclistica Italiana.
Infatti, da un casuale incontro del dr. Galati con alcuni esponenti dell’Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti (UICI) e dell’Unione Nazionale Italiana Volontari pro Ciechi (U.N.I.Vo.C.) aversani, si è immediatamente creata una spontanea intesa rivolta a coinvolgere i ciechi in un tour motociclistico.
Il presidente Enzo del Piano dell’UNIVOC ed il dr. Marco Olivetti dell’UICI, coadiuvati dall’operosità di Vincenzo Grillo (delegato UICI allo sport e al turismo accessibile), effettuato un sondaggio tra i non vedenti della regione, hanno riscontrato un incontenibile entusiasmo per l’iniziativa e molte sono state le adesioni per partecipare al singolare evento.
Constatato l’apprezzamento generale dell’iniziativa, sia tra i non vedenti che tra i motociclisti, il team organizzatore, spinto dall’entusiasmo di condividere tali esperienze, ha coinvolto  ed attivato le delegazioni e conoscenze delle relative associazioni lungo tutto il territorio italiano, cercando di promuovere il medesimo evento in altre piazze.
Nasce così
IN MOTO SENZA VISTA
la giornata nazionale per i non vedenti in moto
13 maggio 2012
Dopo alcune settimane dedicate all’organizzazione, i motociclisti italiani porteranno i non vedenti in sella in Campania, Lazio, Toscana e Lombardia.
In Campania per far fronte alle numerose richieste pervenute, il dr. Galati di “WLAMOTO.COM” coinvolgerà circa 20 centauri, provenienti dall’intera Regione, che, attenti e premurosi, trasporteranno dietro i loro sellini gli audaci non vedenti.
Una delegazione delle tre associazioni, oltre ad aver effettuato i necessari sopraluoghi, ha già provveduto a pianificare l’evento che, nei dettagli, si propone diversi obiettivi socio-culturali.
In primo luogo, i non vedenti, affidati alla guida sicura e prudente degli esperti centauri, potranno godersi quelle esclusive sensazioni ed emozioni che solo la moto può regalare, soprattutto quando ci s’inoltra in un verdeggiante panorama montano, esaltato dagli intensi profumi primaverili.
Quindi, per ricambiare il favore, nell’ottica di “occhio per occhio, dente per dente”, durante il tour bisognerà pur mettere qualcosa sotto i denti e, dunque, quelli della cecagna si adopereranno nell’organizzazione di un “pranzo al buio”, in cui loro stessi, si cimenteranno nei ruoli di camerieri e animatori dei bagordi enogastronomici.
In pratica, si tratterà di una esperienza ricca di sorprese e di confronti, il cui comune denominatore si rivelerà soprattutto nelle “percezioni sensoriali”, sia da parte dei non vedenti nel volteggiare in moto all’aria aperta e sia da parte dei motociclisti che, in un ristorante completamente oscurato, si troveranno a riconoscere i cibi affidandosi soltanto al gusto e all’olfatto.

Questa straordinaria iniziativa avrà inizio nella primissima mattinata di domenica 13 maggio e, con partenza da Aversa e da altre località della regione, motociclisti e ciechi si ritroveranno nella splendida località montana di Cusano Mutri (BN), territorio deliziosamente invitante per i suoi tipici funghi porcini e i suoi asparagi di montagna.
In realtà, proprio da questo luogo avrà inizio il vero e proprio tour motociclistico abbinato ai ciechi che, scorrendo abilmente tra curve e tornanti, si arrampicherà per circa 30 Kilometri fino a raggiungere la suggestiva Bocca della Selva. La carovana di centauri, per motivi di sicurezza,  sarà scortata da un’automobile che, nell’eventualità di timori o malori, potrà in qualsiasi momento accogliere il non vedente moto-fobico.
Per ora di pranzo, si farà ritorno a Cusano Mutri, presso la “Taverna dei Briganti”, in SP76 (contrada S.Giuseppe).
Ed ecco, finalmente, lo scambio di ruoli, dove, nell’oscurità più assoluta del ristorante, mentre i centauri si troveranno disorientati tra gli odori e i sapori delle pietanze, i ciechi la faranno da padrone!
Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti -Caserta