In viaggio con il nostro cane guida, di Valter Calò

Autore: Valter Calò

Da circa due anni la Comunità Europea ha voluto mettere ordine sulla movimentazione degli animali da compagnia, regolamentando con la normativa che riporto sotto, tutte le movimentazioni non commerciali compresi anche i cani guida per i ciechi.
Uniche categorie di cani nominate sono i cani poliziotto e i cani da soccorso, che in ogni caso hanno alcune agevolazioni, ma che in sostanza devono ugualmente sottostare a questa normativa.
Per movimentazioni non commerciale, come facilmente si deduce, si intende un fine di lucro ovvero di compravendita degli animali, che nel nostro caso non interessa, ma lascio questa terminologia affinché sia chiaro il fine della legge e a quali categorie è rivolta.
La regolamentazione è abbastanza complessa e dal 2013 ha avuto già parecchie modifiche attuative, specialmente tra gli stati non comunitari.

REGOLAMENTO (UE) N. 576-577/2013
movimentazione non commerciale tra i Paesi membri dell’Unione europea degli animali da compagnia, in particolare di cani, gatti e furetti, nonché l’introduzione e la reintroduzione, nei Paesi Comunitari, di tali animali, provenienti dai Paesi terzi.
Come descritto dal titolo, la movimentazione riguarda i cani che circolano nel territorio Comunitario, oppure che escano dallo stesso e attenzione, che rientrano nel territorio Comunitario, questo passaggio non è da sottovalutare, in quanto se un cane guida esce dal territorio comunitario, per rientrare viene sottoposto a controlli come se entrasse in zona Comunitaria per la prima volta.

In generale:
Gli animali da compagnia devono essere accompagnati dal proprietario o da persona autorizzata in maniera scritta., gli animali possono viaggiare anche soli ma il proprietario o la persona autorizzata devono dimostrare che accompagnano l’animale massimo 5 giorni prima o dopo la partenza dell’animale stesso.
Il numero massimo di animali ammesso per la movimentazione per ogni proprietario è 5.
Il numero di 5 animali può aumentare solo in caso di gare o esposizioni o stage di allenamento debitamente certificate.
Importante per la movimentazione gli animali devono:
.1 essere marcati con tatuaggio leggibile avvenuto prima del 3 luglio 2011, o impianto trasponditore.
.2 essere vaccinati contro la rabbia, solo dopo la marcatura, conformemente al regolamento.
.3 se adottate, misure sanitarie preventive per malattie o infezioni diverse dalla rabbia.
.4 avere un documento di identificazione, rilasciato dal veterinario ufficiale , passaporto. Oppure certificato o foglio di identificazione conforme a questo regolamento, se proveniente da paesi terzi rilasciato da autorità competenti.
E’ vietato introdurre in Italia, sia dai Paesi membri dell’Unione Europea che dai Paesi terzi,
animali non vaccinati contro la rabbia.

Animali che entrano in uno stato membro da un paese terzo.
Si dividono in due gruppi, uno Nazioni che si attengono scrupolosamente a questo regolamento e un secondo gruppo di Nazioni che non si attengono a questo regolamento.
Al secondo gruppo viene fatto un controllo ulteriore per la prevenzione della diffusione della rabbia, che è la titolazione dei suoi anticorpi (prelievo di sangue).
Gli animali con questo esame della titolazione degli anticorpi, devono entrare in uno stato membro solo attraverso il luogo di ingresso e controllo dei viaggiatori, all”entrata vengono registrati in apposito registro per data e identificazione.
Il prelievo del sangue per la titolazione degli anticorpi si può fare solo dopo 30 giorni dalla vaccinazione e l’esame può essere fatto solo da laboratori autorizzati.
Il certificato di titolazione non può essere più vecchio di tre mesi, se il cane guida è correttamente vaccinato contro la rabbia, la validità della titolazione degli anticorpi segue la copertura del vaccino antirabbico, quindi non scade dopo tre mesi.
Attenzione: se noi con il nostro cane guida andiamo in Russia per quattro mesi e il nostro cane guida non è correttamente vaccinato contro la rabbia, al rientro in territorio Comunitario, ci verrà richiesta la titolazione degli anticorpi, in quanto il certificato fatto in Italia, ha una validità di tre mesi, quindi prima di partire bisogna sapere dove fare la titolazione anticorpale e che soprattutto il laboratorio sia riconosciuto, altrimenti il nostro animale non rientrerà in territorio Comunitario.
Ripeto Nota importante: se il cane è sottoposto regolarmente alla vaccinazione antirabbica, la titolazione anticorpale non scade dopo tre mesi, ma ha validità uguale alla profilassi vaccinale correttamente eseguita.
Questo esempio, spero renda chiaro il fatto che la movimentazione del nostro animale potrebbe risultare al quanto complicata, quindi prima della partenza, informatevi bene, presso gli uffici del Servizio Veterinario ASL più vicini.

PASSAPORTO dei cani
Il documento di identificazione o passaporto è rilasciato solo da un veterinario ufficiale, cosi composto:
.luogo e data di posizionamento del tatuaggio o trasponditore
.codice alfanumerico del tatuaggio o trasponditore
.dati obiettivi di identificazione dell’animale, nome, età, razza, sesso, colore ecc..
.nome, recapito e firma del proprietario
.nome, recapito firma veterinario ufficiale che rilascia il documento
.data e dettagli vaccinazione antirabbica
.data prelievo sangue per titolazione anticorpi quando richiesta
.conformità sulla prevenzione di malattie diverse dalla rabbia quando richiesta
Il passaporto deve avere un codice numerico ISO dello stato di rilascio e un numero alfanumerico unico. Il veterinario ufficiale che rilascia il documento deve mantenere il registro dei dati almeno per 3 anni, deve certificare il numero di identificazione, tatuaggio o trasponditore, che i dati richiesti siano compilati correttamente e ci sia la firma del proprietario.
I documenti di identificazione in bianco vengono rilasciati solo ai veterinari ufficiali del servizio Veterinario dell’ASL.

CONTROLLI
il proprietario deve mettere a disposizione, dell’autorità competente, l’animale per i controlli e i relativi documenti che accompagnano l’animale.
Se gli animali entrano in uno stato membro da uno stato terzo non autorizzato, possono entrare solo dagli ingressi dei viaggiatori e devono presentarsi all’autorità competente.
Se un animale parte da Bolzano e con il suo proprietario va in un paese terzo come la Giorgia, per rientrare in un paese membro deve avere la titolazione degli anticorpi contro la rabbia e tutti i documenti in regola è quindi importante che prima della partenza il proprietario faccia eseguire la titolazione degli anticorpi da un
laboratorio autorizzato. La titolazione degli anticorpi ha una validità massima di tre mesi. Se lo stesso animale parte da Bolzano e va in uno stato membro,
al proprietario è sempre consigliabile di rivolgersi al veterinario ufficiale dichiarando la movimentazione dell’animale, indicando il luogo, la durata del viaggio ed eventuali movimentazioni fuori dallo stato stesso.

Riassumendo:
prima della partenza con un cane verso un paese comunitario o extracomunitario è necessario mettersi in contatto con un med. Veterinario ASL, per tutto ciò che
riguarda il profilo sanitario e le certificazioni necessarie, oltre che far controllare la validità dei documenti in nostro possesso.
La regolamentazione Europea sopracitata è in continuo mutevole aggiornamento, quindi deve rimanere chiaro al lettore che un viaggio con il proprio cane, sia in Paesi Comunitari Che Extracomunitari, deve essere preparato con congruo anticipo.
Rivolgersi sempre ai veterinari competenti dell’ASL, in quanto ci possono essere continui aggiornamenti attuativi della normativa e quanto sopracitato potrebbe avere una dovuta evoluzione.
Come consiglio personale, vi invito anche ad informarvi sulle regolamentazioni interne di eventuali vettori aerei, in quanto non esiste una normativa unica, ma in sostanza fanno quello che vogliono.
Ultimo consiglio che provo a darvi e di informarvi bene sulle normative vigenti nel paese che volete visitare, riguardanti i cani guida.
Potete informarvi autonomamente ricercando qualche associazione di non vedenti del paese che andrete a visitare, scrivendogli una normalissima e-mail, sono convinto che in breve tempo avrete delle risposte esaustive, altrimenti coinvolgete l’ambasciata Italiana o scrivete all’Ambasciata in Italia del Paese che volete visitare o rivolgersi anche all’Ufficio affari internazionali della nostra Unione.

Augurandovi buon viaggio, ricordatevi di portare con voi sempre una borraccia con acqua, un po’ di mangime e le buste per la raccolta delle feci, anche se la raccolta di queste ultime non è obbligatoria, risulta essere se possibile, un forte segnale di civiltà.

Valter Calò
Questo articolo è stato scritto con la supervisione del Servizio Veterinario Aziendale
della Provincia Autonoma di Bolzano

Banana e la sua personale ricerca di felicità – A Cinema senza Barriere il divertente film di Andrea Jublin

Torna l’appuntamento con Cinema senza Barriere®. Martedì 15 marzo alle ore 20 presso la Sala Alda Merini dello Spazio Oberdan della Città metropolitana di Milano (Viale Vittorio Veneto, 2) in programma la commedia italiana Banana di Andrea Jublin, candidato nel 2008 agli Oscar con il suo corto Il Supplente.

Banana è un ragazzino convinto che nella vita si debba a tutti i costi cercare la felicità, almeno per qualcosa, non per tutto. Sicuramente nel calcio, dove i suoi piedi “a banana” non aiutano e nella conquista della sua compagna di classe che rischia la bocciatura. Quale modo migliore per attirare la sua attenzione se non salvarla dall’insufficienza in italiano?

Ideata da A.I.A.C.E. MILANO in collaborazione con ENS (Ente Nazionale Sordi Onlus di Milano) e UIC (Unione dei Ciechi e degli Ipovedenti) e sostenuta negli anni dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Cinema senza Barriere® è l’unica rassegna cinematografica accessibile a tutti. A Milano è sostenuta dal Settore Cultura e dal Settore Formazione Lavoro, attraverso il Piano Emergo, della Città metropolitana di Milano.
Un servizio culturale continuativo per le persone con disabilità sensoriali, cui è stata resa possibile la visione dei film, grazie all’audiocommento e alla sottotitolatura di film di normale distribuzione in sala. La parte tecnica è a cura di Raggio Verde di Roma. Anche i normodotati possono provare la visione audiocommentata del film, prenotando cuffia e mascherina oscura occhi. (La priorità per la prenotazione cuffie è ai fruitori non vedenti).
Si ringrazia Good Films per la cortese collaborazione.

Prossimi appuntamenti: 19 aprile, 24 maggio, 21 giugno.

Ingresso gratuito per disabili e accompagnatori
Ingresso: 5,50 euro (senza obbligo di tessera)
Prenotazione cuffie giorni feriali c/o Cineteca: tel. 02 87242114
Per informazioni: Cinema senza Barriere® by A.I.A.C.E. Milano tel. 02 76115394 – www.cinemasenzabarriere.it – info@mostrainvideo.com

I materiali stampa sono scaricabili dall’AREA PRESS del sito http://cinecult.scrittoio.com

Uffici Stampa:
– Lo Scrittoio – tel. + 39 02 78622290-91
Alessandra Olivi – cell. +39 347 4305496 – ufficiostampa@scrittoio.net

una scena del film

una scena del film

L’informatica che ci ha portato oltre le barriere The imitation game a Cinema senza Barriere

Uno dei film più apprezzati della scorsa stagione cinematografica è il protagonista del nuovo appuntamento con Cinema senza Barriere. Martedì 15 marzo alle ore 18.45 presso Cinema dei Piccoli (Viale della Pineta, 15) in programma The imitation game di Morten Tyldum, vincitore dell’Oscar 2015 per la miglior sceneggiatura non originale.

In scena l’incredibile storia del matematico Alan Turing, uno dei padri dell’informatica. Insieme alla sua squadra, Turing riuscì a decifrare il codice segreto nazista Enigma, contribuendo ad accelerare la fine del conflitto e salvare migliaia di vite.

Ideata da A.I.A.C.E. MILANO in collaborazione con ENS (Ente Nazionale Sordi Onlus di Milano) e UIC (Unione dei Ciechi e degli Ipovedenti) e sostenuta negli anni dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Cinema senza Barriere® è l’unica rassegna cinematografica accessibile a tutti. A Roma è realizzato grazie al contributo di Raggio Verde Sottotitoli e con il patrocinio di ADV – Associazione Disabili Visivi Onlus. Un servizio culturale continuativo per le persone con disabilità sensoriali, cui è stata resa possibile la fruizione dei film, grazie all’audiodescrizione e alla sottotitolatura di film di normale distribuzione in sala. La parte tecnica è a cura di Raggio Verde Sottotitoli di Roma.
Si ringrazia Videa per la cortese collaborazione.

Prossimi appuntamenti: 19 aprile, 17 maggio, 14 giugno.

Ingresso gratuito per tutti fino ad esaurimento posti.
Per informazioni:
Cinema dei Piccoli tel. 06 8553485 – info@cinemadeipiccoli.it
Raggio Verde Sottotitoli: tel. 06 70399241 – info@raggioverde.org
Cinema Senza Barriere® by A.I.A.C.E. Milano: tel. 02 76115394 – info@mostrainvideo.com – www.cinemasenzabarriere.it

I materiali stampa sono scaricabili dall’AREA PRESS del sito http://cinecult.scrittoio.com
Ufficio Stampa: Lo Scrittoio sas – tel. +39 02 78622290-91
Alessandra Olivi – cell. +39 347 4305496 – ufficiostampa@scrittoio.net

una scena del film

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Giornata Internazionale della Donna Unione Ciechi e Ipovedenti: Contro il femminicidio e gli stereotipi di genere

Ogni anno, alla vigilia della Giornata Internazionale della Donna, ci troviamo a riflettere sull’importanza della parità di genere, a celebrare i successi delle donne e a ricordare quanto ancora sia necessario fare per garantire pari diritti in ogni ambito della vita.

“Nel nostro Paese – afferma la responsabile della Commissione Pari opportunità dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, Luisa Bartolucci – dobbiamo lavorare ancora molto a sostegno del diritto delle donne e delle bambine non vedenti a vivere libere dalla violenza. La violenza contro le donne con disabilità è ancora difficile da monitorare e da affrontare. Questo è in parte dovuto al fatto che le donne con disabilità non appaiono nei campioni delle ricerche generali sulla relazione tra violenza e genere. Tuttavia, i dati resi disponibili da una ricerca condotta anche in Italia qualche tempo fa dimostrano che le donne con disabilità sono soggette a diverse forme di abuso caratterizzate da valori particolarmente elevati: più spesso, più a lungo, in più modi e da parte di più persone. Questo vale anche per le donne non vedenti e ipovedenti. E il progetto Daphne, condotto in alcuni paesi europei tra cui l’Italia, lo ha dimostrato. Oltre alle diverse forme di violenza di genere di cui possono cadere vittime le donne vedenti, le donne cieche e ipovedenti si confrontano anche con la violenza legata alla disabilità. Questi e altri fattori fanno sì che le donne cieche e ipovedenti siano esposte a un rischio altissimo di subire abusi. Essere cieche o ipovedenti significa, in taluni casi, anche dover dipendere da altri per ricevere supporto o assistenza in determinate attività, o circostanze; avere una disabilità visiva può comportare anche avere molte più difficoltà e meno possibilità di fuggire, di reagire contro un’aggressione o di trovare aiuto. Alle donne cieche e ipovedenti sono offerte meno garanzie per la loro sicurezza e non tutte si sentono tranquille a sufficienza per denunciare gli abusi, temendo per la loro incolumità”.

“Dobbiamo anche lottare per ottenere forme di realizzazione della donna un po’ più complete – continua Luisa Bartolucci. Esiste un’immagine femminile, veicolata principalmente dalla televisione ma anche dagli altri media, iper legata a stereotipi – di bellezza, di autonomia, di competitività, realizzazione personale – che non corrisponde alla realtà e quotidianità di nessuna donna o quasi e ciò contribuisce a  penalizzare le donne disabili, che erroneamente e pregiudizialmente vengono considerate quasi di serie b, ignorando le enormi potenzialità e l’elevatissimo grado di professionalità che invece sono  in grado di raggiungere e mettere a disposizione della società. Le donne cieche ed ipovedenti, sono, al pari di tutte le altre donne, anche affermate professioniste nei più svariati campi, così come sanno e possono essere ottime madri, mogli o compagne di vita. Straordinarie ed assolutamente affidabili”.

Sono moltissime le attività organizzate dalle sezioni locali e regionali dell’Unione in occasione di questa giornata, in collaborazione con le Consulte regionali o con le Commissioni pari opportunità per riflettere su questo tema. Il raggiungimento delle pari opportunità è un percorso lungo e pieno di ostacoli, che deve essere affrontato giorno dopo giorno, e non solo in occasione dell’8 marzo.

Al via il 1° torneo nazionale individuale di showdown “Abilmente Sportivi (Memorial Donato Gianfredi)”

Si svolgerà, dal 4 al 6 marzo a Tito in provincia di Potenza, il 1° Torneo Nazionale Individuale di Showdown “Abilmente Sportivi (Memorial Donato Gianfredi)”.
Saranno presenti anche i nostri giocatori Sonya Tranchina, Alfonso Giorgio e Gianluca Russo.
Le partite si disputeranno presso l’hotel Residence Santa Loja (C/da Santa Loya sn, 85050 Tito-PZ).

Da giovedì 3 marzo – proiezioni Marie Heurtin accessibili

In 20 cinema in tutta Italia, il film “Marie Heurtin – Dal buio alla luce” sarà proiettato in una versione pienamente accessibile a sordi e ciechi grazie alle Cooperative Sociali BigBang – Universo Accessibile e Eyes Made e ad una rete di partner, istituzionali e non, attivata intorno all’iniziativa. Il 3 marzo è un giorno importante per l’accessibilità dell’audiovisivo in Italia. Il film “Marie Heurtin – Dal buio alla luce”
di Jean Pierre Améris con Isabelle Carrè e l’attrice sorda Ariana Rivoire, distribuito dalla Mediterranea Production di Angelo Bassi, verrà proiettato in 20 sale con sottotitoli per i sordi e audiodescrizione per i ciechi. Marie Heurtin, storia vera di una ragazza sordocieca ambientata nella Francia di fine ‘800, è stato reso accessibile ai disabili sensoriali attraverso una collaborazione tra due cooperative sociali, BigBang – Universo Accessibile e Eyes Made, entrambe nate grazie al bando Culturability della Fondazione Unipolis.
In Italia, come in Francia, il film esce in sala accompagnato da un’iniziativa di responsabilità sociale da parte del distributore italiano che, vista la particolarità della tematica toccata da Améris, si è affiancato a realtà istituzionali – come la Lega del filo d’oro e l’Istituto Statale per Sordi di Roma – e non, con il duplice obiettivo di sensibilizzare il pubblico tradizionale alla tematica dell’accessibilità e di raggiungere un pubblico nuovo, generalmente escluso dall’offerta culturale, il pubblico con disabilità sensoriale.
Attraverso la collaborazione delle cooperative Eyes Made e Big Bang è stata infatti garantita al pubblico sordo e cieco, in modalità differenti e per tutta la programmazione in sala, l’accessibilità del film. In occasione dell’uscita del film, il 3 marzo, i cinema delle principali città organizzeranno proiezioni sottotitolate per le persone sorde mentre per le persone cieche sarà possibile ascoltare in cuffia l’audiodescrizione del film – realizzata nell’ambito del progetto Film Voices della cooperativa BigBang – avendo così la possibilità di “vedere attraverso il suono” le scene prive di dialogo del film. La traccia audio dell’audiodescrizione e i sottotitoli in italiano saranno gratuitamente scaricabili su smartphone e tablet grazie al supporto dell’app Moviereading. L’accessibilità dell’audiovisivo in Italia è ancora una chimera, tuttavia oggi l’80% delle informazioni vengono veicolate attraverso immagini, per questo il cinema e la televisione sono strumenti decisivi per l’integrazione dell’individuo nel proprio contesto socioculturale. Avere accesso al prodotto culturale significa avere accesso ad un patrimonio comune. L’accessibilità alla fruizione di prodotti culturali e la possibilità di contribuire attivamente alla realizzazione degli stessi rappresentano, per una persona con disabilità sensoriale, il raggiungimento di un traguardo fondamentale per la sua inclusione, sociale e lavorativa, ed un passo fondamentale nel processo di superamento delle “differenze”. BigBang – Universo Accessibile Nato a Bologna nel 2009, dalla consapevolezza dell’importanza giocata dal consumo culturale e di intrattenimento nel processo di integrazione sociale, Film Voices è stato il primo progetto della Cooperativa Sociale Big Bang impegnata nella promozione dell’accessibilità, in particolar modo ai disabili sensoriali della vista. I professionisti impegnati nel progetto si sono formati con i maggiori esperti internazionali nell’ambito dell’audio descrizione, ovvero la traduzione in parole, delle scene prive di audio nei film, e per questo inaccessibili al pubblico non vedente. Nell’ambito del progetto sono già stati audiodescritti i film italiani Benvenuti al Sud, Boris e American Hustle, l’apparenza inganna. Nel 2010 Film Voices, patrocinato dall’Unione Ciechi e Ipovedenti, ha vinto il Kublai Award come Miglior progetto creativo, assegnato dal Ministero dello Sviluppo Economico e, nel 2014 il progetto è stato tra i vincitori del bando Culturability di Fondazione Unipolis, grazie a cui è nata la cooperativa sociale Big Bang. Eyes Made Eyes Made è una cooperativa sociale nata nel 2015 come spin-off del CINEDEAF – Festival Internazionale del Cinema Sordo un evento unico in Italia, giunto alla sua 4° edizione, interamente dedicato al rapporto tra cinema e sordità e promosso dall’Istituto Statale per Sordi di Roma. Composta da under 35 sordi e udenti, punta sulla cultura come strumento di innovazione sociale e inclusione valorizzando le abilità visive, amplificate e potenziate nelle persone sorde, la lingua e la cultura sorda. Eyes Made si occupa infatti di distribuzione di opere di Cinema Sordo, produzioni in lingua dei segni, comunicazione accessibile, consulenza e formazione professionale in campo culturale e creativo. E’ stata inserita, tra le pratiche innovative di Segnali di Futuro, nella sezione speciale di Comunità Italia alla Triennale di Milano. Recentemente ha supportato la comunicazione della campagna di crowdfunding su Kickstarter per la realizzazione del documentario “Inner Me” di Antonio Spanò; per “Marie Heurtin” ha curato la comunicazione accessibile verso la comunità sorda (es. trailer in LIS) Contatti Big Bang bigbanguniversoaccessibile@gmail.com
www.universo-accessibile.it

Venezia e il ghetto ebraico. Significato storico, politico e sociale, di Cesare Barca

Autore: Cesare Barca

Abbiamo già avuto modo di conoscere e apprezzare il prof. Antonio Soligon, storico particolarmente affermato conferenziere accattivante quando, l’anno scorso, ha accettato di intervenire nella nostra sala telefonica 98 90 50 raccogliendo il nostro plauso e il nostro entusiasmo facendoci conoscere la nascita e l’attività storica di Venezia imperniata sull’economia del sale.
Avremo la gioia di averlo ancora con noi giovedì 10 marzo alle ore 18 per disegnare un altro aspetto di notevole importanza, utile per approfondire il processo dinamico di Venezia e il suo divenire socio-economico soffermando la nostra attenzione sull’importanza e il valore sociale e politico del ghetto ebraico tuttora esistente in questa meravigliosa nostra città.
Riporto di seguito la breve annotazione che il Prof. Antonio Soligon mi ha gentilmente trasmesso.
***

IL GHETTO DI VENEZIA
Gli ebrei, perseguitati ovunque specie dopo la peste del 1348, trovavano in Veneto un’ospitalità meno intollerante.
Erano feneratori perché, non potendo investire in beni immobili, disponevano di molto denaro liquido. Da qui la fama
di usurai e strozzini.
A Venezia, con l’eccezione di alcuni brevi periodi nel ‘300, gli ebrei non potevano risiedere. Dovevano abitare a Treviso o a Mestre.
Tutto cambiò con la guerra della Lega di Cambrai, quando si permise loro di rifugiarsi in città.
Terminato il pericolo, si “inventa” il Ghetto per riunirli tutti in un sol luogo facile da controllare. Il Ghetto Nuovo è infatti una piccola isola.
Ghetto (parola che significa in realtà “fonderia”) divenne in tutto il mondo sinonimo negativo di segregazione, ma il Ghetto fu in realtà per gli Ebrei di Venezia un luogo in cui vivere, certamente sorvegliati, ma anche sicuri e protetti. Divenne così la loro patria.
Il Ghetto ebraico di Venezia fu il primo al mondo, poi imitato in molte nazioni d’Europa. Sorse infatti il 29 marzo 1516, per cui fra pochissimo ne ricorderemo i 500 anni. E’ diviso in 3 parti: Ghetto Nuovo (1516), Ghetto Vecchio (1541 e 1589), Ghetto Nuovissimo (1633). Gli ebrei che vi vivevano arrivarono ad essere addirittura 4.000, tantissimi. Per questo le loro case, non potendo superare i confini
assegnati, si svilupparono in altezza fino a 8 piani. Sono le case-torri di Venezia.
Chi “aprì” il Ghetto? Napoleone!
Portava uguaglianza, libertà e fraternità anche per gli ebrei
***!
Sono certo che, anche in questo incontro, il Prof. Soligon susciterà il nostro interesse e appagherà il nostro desiderio di conoscere situazioni e circostanze storiche che hanno caratterizzato un lungo periodo, tanto discusso e variegato delle vicende storiche italiane.
Vi aspetto perciò in molti giovedì 10 marzo alle ore 18.
Come sempre chi avesse necessità di conoscere dettagli per partecipare e il pin di ingresso può scrivere o telefonare a me o agli amici Nunziante Esposito e Pino Servidio
NON PERDETE QUESTA OCCASIONE!.
Cesare Barca

Cesare Barca email: barcacesare39@libero.it tel. 329 20 50 972
Nunziante Esposito email:nunziante.esposito@alice.it cell.349 23 351
Pino Servidio: email Giuseppe.servidio@alice.it cell.335 80 82 002

Campionato Nazionale Italiano di Torball di serie B

Nei mesi a cavallo tra il 2015/2016, si è svolto il Campionato Nazionale Italiano di Serie B di Torball, ufficialmente terminato domenica 28 febbraio 2016. Il Campionato si è articolato come di seguito:
Prima giornata, Cercola
Seconda giornata, Ascoli Piceno
Terza ed ultima giornata, Frosinone,
durante le quali si sono disputate le competizioni di circa dieci squadre provenienti da tutta Italia, tra cui la determinante partecipazione del Gruppo Sportivo A.S.D. Real Vesuviana che ha primeggiato, insieme alle squadre Frosinone e Picena, conquistando la Serie A. L’indiscussa promozione in Serie A del Real Vesuviana, è stata scolpita a chiari lettere, vincendo ben sedici partite su diciotto, tra cui una pareggiata e soltanto una persa; tale risultato è stato reso solamente grazie a competenze di altissimo livello che gli atleti Real Vesuviana hanno sfoderato, lasciando il pubblico emozionato e soddisfatto.
Ma forse, è giunto il momento di parlare un po’ di più di questo Gruppo Sportivo che, per diversi anni, ha lavorato ed operato in sordina, formando atleti che oggi, a pieno titolo, possiamo definire Campioni. Dunque, di cosa si occupa questo Gruppo Sportivo che detiene il primato Nazionale nella disciplina del Torball? E chi sono i suoi recordmen?
Il Gruppo nasce nel 2009, fautore dello sport per disabili visivi, ha dedicato, in questi anni, il suo impegno a tre discipline rivolte ai minorati della vista: Torball, Goalball, Showdown, Calcio a cinque, con l’intento di sostenere lo Sport, non solo come momento di integrazione ma soprattutto come “Riabilitazione alla Vita”. Il Real Vesuviana si fa portavoce di idee rivolte a portare alla ribalta lo sport per disabili, affermando che, l’attività fisica diventa ancor più importante per i portatori di handicap, non solo per gli evidenti benefici che lo sport ha per il corpo ma soprattutto perché aiuta a non cadere nel terribile circolo della depressione. Oltre a rappresentare un vero e proprio impegno nello sfidare i propri limiti, incoraggiare una persona diversamente abile ad impegnarsi nello sport, lo aiuta anche a superare la paura che ha nell’affrontare i pregiudizi, evitando cosi il suo conseguente isolamento, aiutandolo al contrario, ad allargare la propria cerchia di amici, con benefici enormi sia dal punto di vista psicologico che dello sviluppo cognitivo-motorio, che dell’autonomia personale. Il Gruppo Real Vesuviana, vuole veicolare un ulteriore messaggio, cioè che i limiti del corpo non sempre corrispondono ai limiti dell’animo né tantomeno della volontà, e lo insegnano bene i fuoriclasse del Gruppo, che invece di lasciarsi vincere dal proprio limite fisico, si sono impegnati per vincere la competizione e brillare nella propria professione.
Gli Atleti di Torball del Real Vesuviana, campioni di Serie A sono: Pasquale Borrelli, Gianfranco Ruggiero, Gaetano Orefice, Enrico Mosca, Giuseppe Fornaro, Gabriele Fornaro, Mario Zungri, che, con l’impegno profuso in questi anni, con la Grinta, la Tenacia, la Perseveranza, l’Amicizia, la Solidarietà, la Professionalità e Competenza raggiunte con duro lavoro e sacrifici, con la loro vittoria, si sono fatti portatori di tutti questi Valori.
Il Gruppo Real Vesuviana è attivo nel sociale con progetti di inclusione, realizzati soprattutto nelle Scuole, promuovendo l’attività motoria-sportiva come opportunità formativa privilegiata nel percorso di sviluppo degli alunni disabili visivi. Lo Sport come fattore di inclusione è riconosciuto come strumento eccellente per l’integrazione dei disabili e rappresenta un elemento fondamentale sul piano emotivo e sociale. un ambiente multidimensionale, dinamico, ludico, adatto ad intensificare la coscienza di sé e del proprio corpo; è uno strumento educativo e formativo che serve, altresì, a migliorare la relazione con il mondo e con se stessi.
Detto tutto ciò e ribadendo che lo sport è lo strumento più efficace per l’integrazione sociale dei portatori di handicap, dovrebbe essere promosso e sostenuto in maggior misura; per tale ragione si chiede il sostegno di commercianti, aziende, affinchè il progetto di inclusione dei minorati della vista possa prendere sempre più forma.
Si ringrazia con particolare affetto e stima, Michele Piccolo, titolare dei Supermercati Piccolo, che da sempre ha sostenuto il Gruppo Real Vesuviana.
Si ringrazia ancora, l’allenatore della squadra di Torball, Antonio Maione, e i volontari sempre presenti ed efficienti.
Adesso, l’obbiettivo del Real Vesuviana è mantenere il primato raggiunto!
Sicuri dell’affiatamento che da sempre li contraddistingue, nonché delle capacità tecniche e professionali affinate e potenziate in questi anni, sono certi che, il risultato ottenuto, non sarà loro facilmente destituito.

Finalmente si accordano i suoni, di Antonio Quatraro

Autore: Antonio Quatraro

L’Univoc di Bologna, con il convegno “La tecnologia informatica al servizio dei non vedenti per la produzione di spartiti musicali”! (Pisa, 1 e 2 marzo), ha dato un impulso decisivo a quello che io stesso, nel corso del dibattito, ho definito “Il Rinascimento” degli studi musicali in Italia e nel mondo.
Il convegno, organizzato nella sede prestigiosa del Cnr, al quale ha portato il suo saluto anche Andrea Bocelli, rappresenta indubbiamente una svolta storica, non tanto per la novità e la varietà delle soluzioni illustrate, di per sé rilevanti; non tanto per la miriade di ricerche, prototipi, idee di progetto, e per la passione che ancora fiorisce rigogliosa presso le principali istituzioni specializzate d’Europa, come pure presso singoli programmatori sparsi per il mondo.
Il convegno di Pisa segna una svolta storica perché, dopo anni di incubazione, finalmente tutti i relatori, dal Prof. Gotoh (Università di Yokohama), ai rappresentanti della biblioteca musicale per ciechi di Zurigo, Lipsia, Amsterdam, della nostra Biblioteca di Monza), hanno preso chiara coscienza che nessuno può vincere da solo la scommessa: rilanciare gli studi musicali.
Si è capito che la soluzione si trova solo camminando fianco a fianco, anzi “di concerto”, per restare in tema.
E camminare insieme significa guardare e riguardare, tener conto anche del passo degli altri compagni di strada; significa considerare il lavoro degli altri prima di tutto come una risorsa, da cui si può anche imparare.
Anche nell’era della globalità, della corsa continua, la musica ha vinto ancora una volta.
La musica, che per sua essenza, è coralità di voci e di strumenti.
Il convegno di Pisa ha posto le basi per una nuova armonia, fra persone e fra Istituzioni, guidata dalle esigenze degli utenti; e armonia appunto è il risultato di tante voci, tanti strumenti, ciascuno dei quali segue un proprio disegno, una propria linea, mentre è appunto il risultato finale che fa la differenza.
Nel mio indirizzo di saluto, in rappresentanza della Presidenza Nazionale, ho sottolineato l’importanza di lavorare insieme, e non ho potuto trattenermi dal promettere di reperire le risorse possibili per sostenere il lavoro comune; qui la posta in gioco è restituire la musica ai ciechi, utilizzando le risorse tecnologiche disponibili oggi e nel prossimo futuro.
Sono sicuro che troveremo dei buoni compagni di avventura, nel volontariato, e l’UNIVOC di Bologna, e il lavoro di Paolo Razzuoli, l’anima del convegno, ma anche, al di fuori della nostra organizzazione: presso le Istituzioni, gli istituti di credito, fra gli amici dell’Unione.
Non sarà un compito facile, ma le premesse sono lusinghiere.

Napoli – “Principesse per un giorno” – visita guidata a Villa Pignatelli 5 marzo 2016

Nell’ambito delle celebrazioni della Festa della Donna, su proposta della Commissione per le pari opportunità, sabato 5 marzo la Sezione di Napoli dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Napoli organizza una visita guidata tattile al Museo Pignatelli sito alla riviera di Chiaia, seguita da una pizza presso il Ristorante Al Fresco in via Partenope 8.

L’Appuntamento è alle 9.30 presso la biglietteria del Museo.
Raggiungeremo il ristorante per le 13,00.
Visiteremo attraverso un percorso tattile, la dimora che i principi Pignatelli Aragona Cortes hanno donato nel 1955 allo Stato Italiano. Potremo ammirare i mobili gli argenti le porcellane i cristalli i bronzi e gli smalti appartenenti alle collezioni del museo.
Oltre alla villa sarà possibile anche una breve visita dell’attiguo Museo delle carrozze aperto al pubblico dal 2014.
Il museo è immerso in un bel giardino all’inglese che vanta una piccola collezione di piante esotiche e rare.
Proseguiremo con una pizza in uno dei ristoranti del lungomare pedonalizzato di via Partenope.

Il costo è di soli 15 euro che comprendono una pizza una birra media alla spina e un caffè.

Per info e prenotazioni:
Lucia Esposito tel. 3385963993
Roberta Cotronei tel. 335450072