Istruzione- Abolizione dell’Istituto “Chiamata per competenze” meglio conosciuto come “Chiamata diretta dei dirigenti scolastici”, di Marco Condidorio

Cari lettori, giovedì 29 novembre siamo stati convocati in settima commissione Istruzione pubblica e beni culturali presso il Senato della Repubblica dove è stato presentato il disegno di legge 763, quale proposta di modifica della legge 107 ai fini dell’abolizione dell’istituto della chiamata diretta, così definito da buona parte dei sindacati e dagli stessi docenti che, nella chiamata per “competenze”, sin dall’entrata in vigore della legge 107/2015 hanno visto un aumento di poteri da parte del dirigente scolastico.
Quale è stata la posizione delle associazioni maggiormente rappresentative delle persone con disabilità del nostro Paese?
Lo vediamo più avanti, andiamo con ordine.

Disegno di legge 763 annullamento degli ambiti territoriali della scuola e la chiamata diretta dei dirigenti scolastici dei docenti.
Cosa sono gli ambiti?
Con questa espressione si è inteso suddividere il territorio italiano, dal punto di vista della struttura scolastica, in 369 “ambiti” territoriali, definiti anche “albi”.
Di fatto è una suddivisione in aree geografiche sulla carta, ove potevamo trovare due o più scuole all’interno di un’area geografica più o meno estesa, dove sono collocati gli istituti scolastici e a cui sono assegnati i docenti cosiddetti dell’autonomia.
L’obiettivo del disegno di legge 763 è quello di:
ripristinare quello che è stato il fallimento di questi due Istituti:
gli ambiti e la chiamata diretta.
del fallimento dei due istituti richiamati si è palesato, di fatto, nell’accordo sottoscritto il 26 giugno 2018 tra il Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca ed i sindacati di categoria, con cui è stata abolita dal contratto collettivo nazionale integrativo la chiamata diretta da parte dei dirigenti scolastici per i docenti titolari di ambito.
D’altro canto però è necessario, perché ciò sia esecutivo, procedere con la cancellazione degli istituti della chiamata diretta e degli ambiti territoriali della normativa di rango primario. Per le ragioni, di cui sopra, il DS 763 stabilisce, ai sensi dell’articolo 1, comma 68, della legge n. 107 del 2015, che la ripartizione dell’organico dell’autonomia avvenga non già <> ma sulle singole istituzioni scolastiche, con la possibilità dell’assegnazione ad una o più scuola, entro il limite di due comuni confinanti.
Il personale docente acquisisce, di norma, la piena titolarità nell’istituto, con orario pieno a diciotto ore nella scuola superiore di primo e di secondo grado, a ventiquattro ore nella scuola primaria e a venticinque ore nella scuola dell’infanzia, fino all’esaurimento delle assegnazioni medesime.
L’abolizione della chiamata diretta e degli ambiti territoriali, come fortemente richiesto dalla stragrande maggioranza dei docenti nei giorni in cui il Governo imponeva la riforma della << Buona scuola>>, si inserisce all’interno di tale solco, frutto della condivisione, del confronto e del dialogo con chi vive quotidianamente il mondo della scuola.
Invito il lettore a rileggere l’articolo 25 della legge 30 marzo 2001, col quale il Preside, che diventava Dirigente Scolastico, assumeva di fatto un ruolo già innovativo a cui lo stesso disegno di legge 763 vorrebbe ricondurre la natura dello stesso, snaturata appunto con l’entrata in vigore della legge 107/2015 con l’istituzione della chiamata per competenze.

E dunque, cosa ci facevamo noi delle associazioni in settima commissione istruzione e cultura del Senato la mattina del 29 novembre?
Siamo stati chiamati a rappresentare la voce delle associazioni, dunque quella degli alunni e studenti in condizioni di disabilità e di quella delle loro famiglie che, nella chiamata per competenze ci hanno visto da subito un, se pur piccolissimo barlume di speranza, che consentisse loro di poter affermare due principi di fondo:
le competenze del docente sul sostegno didattico e, due, la continuità didattica.
Infatti, il sottoscritto era lì in rappresentanza della FAND mentre Tillo Nocera per la FISH, accompagnati entrambi dai rispettivi presidenti nazionali di FAND, Franco Bettoni e Vincenzo Falabella per FISH.
Qual è il ruolo dell’inclusione scolastica in tutto ciò?
Certo non quello di sostenere il diritto del docente, ma quello degli alunni e degli studenti, in primo luogo quello di ribadire il diritto allo studio per tutti gli alunni e studenti in condizioni di disabilità.
Vorrei tranquillizzare il lettore circa la difesa della tutela dei lavoratori non vedenti, che svolgano la professione docente, perché spesso i diritti degli alunni e degli studenti sembrano sovrapporsi a quelli dei docenti e viceversa.
Ma, poiché questa presidenza nazionale UICI è molto attenta ad entrambe le fasce degli aventi diritto, il sottoscritto, che condivide pienamente tale attenzione, sta lavorando al fine d’ottenere che il disegno di legge 763 contempli, ribadendone tutto il vigore, le norme vigenti in materia di tutela dei diritti dei lavoratori in condizione di disabilità.
Ritengo opportuno infatti che, sia utile richiamare la normativa vigente in materia di tutela e reclutamento del personale docente afferente le categorie protette tra cui la legge 104/92, la 120/91, la 68/99 per citarne alcune.
Vediamo ora in poche battute come verrà modificato il testo della 107/2015 riguardo a quanto detto sin qui, con alcuni passaggi proposti in forma interrogativa del sottoscritto.
Fermo restando la forma discorsiva del testo, lo stesso è frutto di una lettura condivisa con le rispettive organizzazioni quali FAND e FISH su cui il parere unanime è quello di non fare una opposizione palese, ma neppure di pieno assenso per le ragioni di cui vi ho rappresentato sopra.

Vediamo come sarà l’articolo uno:
L’articolo 1 della legge 13 luglio 2015, n. 107, si propongono le seguenti modificazioni:
a) I commi 18, 71, 79, 80, 81 e 82 sono abrogati; il comma 66 è sostituito dal seguente: <<66. A decorrere dall’anno scolastico 2019/2020 i ruoli del personale docente sono regionali, suddivisi in sezioni separate per gradi di istruzione, classi di concorso e tipologia di posto>>;
b) al comma 68 il primo periodo è sostituito dal seguente: << a decorrere dall’anno scolastico 2019/2020, con decreto del dirigente scolastico regionale, organico dell’autonomia è ripartito tra le istituzioni scolastiche statali, con la possibilità dell’assegnazione ad una oppure, in via eccezionale in assenza della disponibilità di cattedre con orario pieno, a più istituzioni scolastiche, purché all’interno di comuni contermini, fino ad un massimo di due. Il personale docente viene assegnato ad una o più classi acquisendo la piena titolarità nell’istituto, con orario pieno a diciotto ore nella scuola superiore di primo e di secondo grado, a ventiquattro ore nella scuola primaria e venticinque ore nella scuola dell’infanzia, fino all’esaurimento delle assegnazioni stesse>>;
b) il comma 70 è costituito dal seguente:
<<70. Le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado possono definire accordi di rete per la realizzazione comune di progetti o di iniziative didattiche, educative, sportive e culturali, con esclusione, in ogni caso, dell’utilizzo di personale docente e di personale amministrativo, tecnico e ausiliario.>>;
b) dopo il comma 73 sono inseriti i seguenti:
<<73-bis. Il personale docente titolare su ambito territoriale alla data del 31 agosto 2019 assume la titolarità presso una delle istituzioni scolastiche in cui ha prestato servizio negli ultimi tre anni scolastici. Al personale docente che alla medesima data non si trova a prestare servizio in istituzione scolastica appartenente all’ambito di titolarità è assegnata all’ufficio la titolarità presso una delle istituzioni scolastiche del predetto ambito. Dall’anno scolastico 2019/2020 il personale docente è assegnato alle istituzioni scolastiche secondo i criteri di cui al comma 68. 73-ter. Il personale docente già titolare su cattedra alla data di entrata in vigore della presente disposizione non può essere assegnato, salvo esplicita richiesta, ai posti di potenziamento.>>;
c) il comma 74 è costituito dal seguente:
<<74. Le reti di scuole sono definite assicurando il rispetto dell’organico dell’autonomia e nell’ambito delle risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.>>;
Al comma 109, lettera a), il terzo periodo è sostituito dal seguente: <>.
cosa si intende con la scrittura del comma 70?
Cosa sono gli accordi di rete?
Forse una ipotesi degli accordi di programma previsti, ma mai realizzati, della legge 104/92?
Al fine, per maggior chiarezza, riporto il comma 79 della L. 107/2015 che verrà abrogato:
“79. A decorrere dall’anno scolastico 2016/2017, per la copertura dei posti dell’istituzione scolastica, il dirigente scolastico propone gli incarichi ai docenti di ruolo assegnati all’ambito territoriale di riferimento, prioritariamente sui posti comuni e di sostegno, vacanti e disponibili, al fine di garantire il regolare avvio delle lezioni, anche tenendo conto delle candidature presentate dai docenti medesimi e della precedenza nell’assegnazione della sede
ai sensi degli articoli 21 e 33, comma 6, della legge 5 febbraio 1992, n. 104. Il dirigente scolastico puo’ utilizzare i docenti in classi di concorso diverse da quelle per le quali sono abilitati, purche’ posseggano titoli di studio validi per l’insegnamento della disciplina e percorsi formativi e competenze professionali coerenti con gli insegnamenti da impartire e purche’ non siano disponibili nell’ambito territoriale docenti abilitati in quelle classi di
concorso.

Su questo potremo ritornare in un successivo articolo che avrà per tema l’entrata in vigore del disegno di legge 763, di sicura approvazione vista la sua coerenza con il contratto di Governo, a cui ovviamente le associazioni si adegueranno per coerenza con i temi afferenti i diritti dei lavoratori in condizioni di disabilità, nella ferma convinzione che, le modifiche interessino anche la normativa in materia di tutela dei lavoratori in condizioni di disabilità che rivestano i ruoli di dirigenti scolastici piuttosto che di insegnanti o docenti.

“Istruzione, formazione e lavoro”: Un’idea che diventa progetto, un progetto che si trasforma in azione, di Marilena Chiacchiari

Il giorno 30 novembre ultimo scorso ho partecipato al convegno dal titolo: “ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO UN APPROCCIO INTEGRATO PER VINCERE LA SFIDA DELL’OCCUPAZIONE PER LE PERSONE CON DISABILITÀ VISIVA”; convegno svoltosi presso l’istituto dei ciechi di Milano in via vivaio 7.
Il convegno si è contraddistinto, rispetto ad iniziative analoghe alle quali ho partecipato negli anni, per elevato e diversificato numero di tematiche trattate, per l’elevato spessore delle relazioni e dei workshops prodotti, nonché l’elevata professionalità e le acclarate competenze del moderatore/conduttore del convegno stesso, il Dott. Franco Lisi, direttore scientifico dell’istituzione che ha ospitato l’evento.
Come annunciato dal titolo e come spiegato e dichiarato da alcuni relatori, questo convegno è stato organizzato e celebrato quale atto conclusivo di un percorso formativo concepito ed attuato dall’istituto dei ciechi di Milano in collaborazione con la regione Lombardia e la struttura regionale lombarda dell’Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti, altri enti locali ed altri partners; un percorso formativo dipanatosi in un triennio, dal 2016 al 2018, denominato “Lombardia plus”.
Sono stati dunque presentati i risultati ottenuti in tre anni di attività, non perché gli stessi costituiscano la tappa finale e conclusiva di un progetto, bensì perché tali risultati possano rappresentare un patrimonio di conoscenze e di approccio a future edizioni di “Lombardia plus”; edizioni future peraltro già annunciate ufficialmente dai dirigenti politici e dai funzionari che per conto della regione Lombardia hanno presenziato alla manifestazione.
Originalità di contributi proposti durante la giornata di lavori, perché originale è stato l’approccio degli ideatori di questo progetto ad ampio respiro nel quale sono state utilizzate competenze diverse per formare l’individuo, cieco e/od ipovedente considerato in tutta la sua complessità di persona con un proprio carattere, attitudini specifiche psicologiche ed umane, indipendenza ed autonomia personale, mobilità ed orientamento dentro e fuori la sede lavorativa presso la quale quasi tutti gli allievi hanno trovato collocamento o comunque hanno svolto stages formativi.
Citando dall’invito: “Tanti relatori e molte tematiche trattate, concorreranno alla composizione di un parterre ricco e denso di contenuti nella consapevolezza e nella convinzione che, mai come oggi, ragionare di inserimento nel mondo del lavoro di persone con disabilità, implica la convergenza di svariate competenze e abilità sviluppate nelle diverse fasi della vita dell’individuo.
Si apriranno finestre sull’importanza dell’istruzione di base, della formazione professionale mirata, dell’autonomia e indipendenza, della normativa, ma soprattutto, vi sarà la partecipazione di importanti aziende che si sono contraddistinte come virtuose e altre aziende che intendono conoscere per comprendere.”
E ancora: ma soprattutto la possibilità, “per persone con disabilità visiva, di sostenere colloqui con aziende che si sono rese disponibili a iniziare un percorso di inserimento”dell’allievo cieco ed ipovedente, in fase di formazione, si sono curati minuziosamente persino aspetti personali quali: la capacità d’interazione con gli altri e soprattutto con il team aziendale del quale il futuro lavoratore cieco ed ipovedente farà parte; autostima e capacità di adattamento ad un mondo del lavoro e a mansioni operative in continua evoluzione, in continuo mutamento.
Ampio spazio è stato altresì riservato alla tecnologia assistiva, all’accessibilità delle piattaforme informatiche con la convinzione, giusta a parer mio, che maggiore accessibilità significa maggiore e migliore produttività e organizzazione del lavoro.
Diverse aziende quali Banca d’Italia, Inps, Banca Unicredit, DHL ed altre hanno portato la loro testimonianza; hanno illustrato come l’innesto di risorse umane con disabilità visiva nel loro ciclo produttivo ha comportato certamente cambiamenti nell’organizzazione del lavoro; ma tali cambiamenti hanno anche portato benefici innegabili dei quali sia i lavoratori che l’azienda hanno potuto giovarsi. infine, nel pomeriggio, si sono svolti workshops monotematici di approfondimento, nei quali la concretezza è stata la parola d’ordine, l’imperativo al quale obbedire: dei workshops proposti credo vadano sottolineati e segnalati quello relativo all’istruzione, nonché quello nel quale sono stati simulati colloqui di lavoro e compilazione di curricula vitae che i candidati presentano agli uffici per la gestione delle risorse umane e alle agenzie esterne alle aziende che si occupano di selezione del personale.
Convegno dunque condotto dal Dott. Lisi con competenza e professionalità: ogni relazione è stata introdotta e alla fine commentata dal moderatore cogliendone gli aspetti più salienti e qualificanti; un convegno nel quale è stata bandita la retorica a favore di una concretezza convincente e costruttiva.
Un’esperienza, a mio giudizio, di altissimo valore formativo ed informativo. desidero ringraziare per l’organizzazione di questo evento i dirigenti dell’istituto dei ciechi di Milano: dal Dott. Lisi al commissario Rodolfo Masto, nonché tutto il team che ha contribuito in maniera determinante all’eccellente riuscita sia del progetto che del convegno stesso; desidero altresì ringraziare la dirigenza UICI Lombarda ed in primo luogo il presidente del consiglio regionale UICI, Nicola Stilla che ha sostenuto con convinzione e tenacia la realizzazione del progetto Lombardia plus e del convegno conclusivo.

Quarto appuntamento con Cinema senza Barriere®: “The Children Act – Il verdetto”

Mercoledì 12 dicembre, ore 19.30, Anteo Palazzo del Cinema di Milano
“The Children Act – Il verdetto”, tratto dall’omonimo romanzo di Ian McEwan, quarto appuntamento con Cinema senza Barriere®.

Mercoledì 12 dicembre, all’Anteo Palazzo del Cinema (sala Rubino), ore 19.30, torna l’appuntamento mensile con Cinema senza Barriere®, la rassegna cinematografica ideata da A.I.A.C.E Milano che consente la visione ai disabili sensoriali (ciechi, ipovedenti e sordi) assieme al normale pubblico, in un’ottica di integrazione e condivisione.

In programma “The Children Act – Il verdetto”, film diretto da Richard Eyre e sceneggiato dallo scrittore Ian McEwan, tratto dal suo omonimo romanzo.
Il titolo richiama il Codice dei minori del 1989, che nel Regno Unito rivoluzionò la legislazione in materia di diritto dei minori, ponendo il benessere del bambino al di sopra di qualunque altra istanza nei casi giudiziari dibattuti nella sezione famiglia.
Nel film Fiona Maye, interpretata da Emma Thompson, è un’eminente giudice di Londra che, con saggezza e compassione, presiede numerosi e delicati casi di diritto familiare. A causa del suo lavoro, ha pagato un caro prezzo personale e il suo matrimonio con il professore americano Jack è oramai giunto alla fine. Mentre affronta le difficoltà del suo privato, Fiona si ritrova a dover seguire il caso di Adam, un brillante ragazzo che rifiuta di sottoporsi alla trasfusione di sangue che salverà la sua vita. A tre mesi dal suo diciottesimo compleanno, Adam è per la legge ancora un bambino. Dovrebbe Fiona costringerlo a vivere? Per capirlo, Fiona gli fa visita in ospedale ignorando come l’incontro sarà per entrambi foriero di nuove forti emozioni.
Il progetto Cinema senza Barriere®, ideato nel 2005 da A.I.A.C.E Milano per la direzione di Eva Schwarzwald e Romano Fattorossi, ha lo scopo di promuovere concretamente il diritto di chiunque di andare al cinema, non udenti e non vedenti inclusi, godendo appieno di uno spettacolo nella stessa sala con persone normodotate.

Nato grazie alla collaborazione con ENS (Ente Nazionale Sordi Onlus di Milano) e UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), Cinema senza Barriere® è sostenuto da Fondazione Cariplo e dal mese di ottobre dai fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese.
A.I.A.C.E Milano con Cinema senza Barriere® promuove l’utilizzo dei loghi che indicano l’accessibilità alle proiezioni per persone con disabilità della vista e dell’udito.

Il calendario completo delle proiezioni sarà disponibile su www.mostrainvideo.com
Le cuffie si possono ritirare all’ingresso della sala di proiezione.
Biglietti: € 6 intero; € 4,50 cad. per la persona non vedente/udente e accompagnatore
www.spaziocinema.info // 02 6597732

Euforia di Valeria Golino, ore 19.30, Anteo Palazzo del Cinema di Milano (Sala Rubino)
Si ringrazia 01 Distribution per la cortese collaborazione.
Cinema senza Barriere® by A.I.A.C.E. Milano
info@mostrainvideo.com // www.mostrainvideo.com // 02 462094

App per tutti: Accessibilità ed inclusività nel mondo dello sviluppo di app per dispositivi mobili, di Sandra Minichini

Lo scorso giovedì 6 Dicembre, presso la IOS Developer Academy, la Commissione Ausili e Nuove Tecnologie della sezione Uici di Napoli, incontra circa 250 allievi della suddetta Accademia.
La IOS Developer Academy è un fiore all’occhiello che Napoli vanta e che ogni anno accoglie centinaia di giovanissimi ingegneri, i quali, concentrano gli studi sul tema dell’accessibilità per i disabili sensoriali realizzando App che puntano ad un grande obiettivo: l’autonomia.
L’Apple Academy, da qualche anno, collabora con la Commissione Ausili e Nuove Tecnologie della sezione Uici di Napoli, i quali membri, mettono a disposizione le proprie competenze non solo in materia di accessibilità ma anche per ciò che attiene alla disabilità visiva; così, sulla scorta di esperienze e problematiche reali che la Commissione Uici fornisce e con la collaborazione tra i validissimi tecnici della Commissione e i giovani ingegneri dell’Accademia, vengono realizzate App all’avanguardia per l’autonomia, la mobilità, l’intrattenimento, ecc. dei minorati della vista.
Ad inaugurare il sodalizio tra la Commissione e la Developer Academy, c’è Cromnia, l’App realizzata oltre un anno fa per la distinzione dei colori.
Cromnia, l’archetipo che ha dato l’input alla realizzazione dei successivi lavori, ha riscosso un successo di gran lunga superiore alle aspettative, testimoniando, così, non soltanto che si era individuata la giusta strada da percorrere, cioè quella verso il raggiungimento della tanto agognata autonomia dei video lesi ma, testimoniando, altresì, la bravura e le spiccate competenze degli sviluppatori dell’Academy unite ad una grande voglia di realizzare qualcosa di nuovo ma, soprattutto di utile per ciechi ed ipovedenti.
All’incontro tenutosi, testimone di Cromnia, c’era l’Ingegnere Luigi Fornaro, capo team del gruppo degli sviluppatori dell’App; l’Ingegnere, durante il suo intervento, ha illustrato i punti di forza di Cromnia e l’importanza che questa riveste nella quotidianità delle persone con deficit visivo. L’Ingegnere Luigi Fornaro, grazie alle sue specifiche competenze, è un valido supporto per la Commissione e per l’Academy.
All’incontro, hanno preso parte, il Direttore della IOS Developer Academy, Giorgio Ventre; il mentor, Prof. Stefano Perna; il Coordinatore della Commissione Ausili e Nuove Tecnologie della sezione Uici di Napoli, Giuseppe Fornaro; il Referente della Commissione, Nunziante Esposito; il Consigliere Regionale, Luigi Cirillo; il Presidente del CIP (Comitato Italiano
Paralimpico) della Regione Campania, Carmine Mellone; il Presidente della sezione Uici di Napoli, Mario Mirabile; il Vicepresidente della sezione Uici di Napoli, Enrico Mosca.
Non potevano mancare gli sviluppatori dei team che quest’anno hanno realizzato le tre ultime App, tanto diverse tra loro ma, ognuna, con una propria e specifica utilità: QRecord, Dusk e Audiograph.
I membri della Commissione, in particolar modo il Coordinatore della Commissione, Giuseppe Fornaro e il Referente, Nunziante Esposito, hanno seguito, “step by step”, gli sviluppatori durante l’intera fase delle operazioni necessarie per la realizzazione del prodotto; durante il “work in progress”, si sono realizzati numerosi test e, protagonisti di questi, sono sfati i Soci dell’Uici.
Nel 2019 vedremo la realizzazione di nuove App; probabilmente, una particolare attenzione sarà rivolta verso un’applicazione per la matematica, in quanto, lo studio di questa è ancora considerato un neo per molti ciechi.
Il meeting si è svolto prevalentemente in lingua inglese, considerando la folta platea multi-etnica, con traduzione in italiano.
Un seminario “easy”, senza troppi giri di parole che ha tenuto fede all’impronta del tutto Americana: concretezza e praticità, sullo sfondo un mega salone dallo stile moderno ed essenziale, con poltrone multi-color e televisori di ultimissima generazione…ad animare tutto ciò, una platea di centinaia di giovani ed intraprendenti sviluppatori, la cui determinazione era tanto tangibile da far ben sperare in un futuro migliore…!
I rappresentanti dell’Uici e della IOS Developer Academy si dichiarano orgogliosi della collaborazione intrapresa promettendo la realizzazione, nel 2019, di nuovi progetti rivolti a migliorare la vita dei disabili visivi.

Commissione Nazionale UICI Ausili e Nuove Tecnologie
Coordinatore Nunziante Esposito
Referente Giuseppe Fornaro

Inclusione: Alle OGR 4 opere d’arte realizzate da artisti con disabilità

Quattro opere d’arte realizzate da artisti con disabilità sono entrate a far parte della collezione delle OGR di Torino, che hanno ospitato, in occasione della Giornata internazionale delle persone con Disabilità, il convegno “Dall’arte per tutti all’arte di tutti”: un incontro per riflettere su come l’arte possa diventare mezzo di abbattimento delle barriere relazionali, uno strumento di welfare community che coinvolge i cittadini nei processi di progettazione e produzione culturale, di cui sono un esempio le opere acquisite dalle OGR.

“Fondazione CRT è da sempre in prima linea nel promuovere i valori della piena accessibilità e dell’inclusione sociale” spiega il Presidente della Fondazione CRT Giovanni Quaglia. “Abbattere le barriere culturali, facendo dell’arte un veicolo di welfare community, è un ulteriore importante passo per aprire realmente la società a tutti: un percorso che condividiamo con OGR, Fondazione Paideia e la Consulta per le Persone in difficoltà”.

Il convegno, organizzato da Fondazione CRT, Fondazione Paideia, OGR e la Consulta per le Persone in difficoltà, è l’ultimo tassello di un percorso più ampio, avviato con il progetto “Operatori museali e disabilità”: un’iniziativa unica in Italia, nata a Torino nel 2012 per formare il personale dei musei ad accogliere al meglio i visitatori in difficoltà. Il progetto si è ampliato progressivamente da una dimensione locale a una nazionale e ha formato ad oggi oltre 800 operatori museali e coinvolto oltre 100 musei di tutta Italia.

Le opere:

1. Ernesto Leveque
Il bassotto, anno 2010
Acquerello su tela
Cm 60×60
Laboratorio La Galleria
Città di Torino, Archivio Mai Visti

2. Lorenzo Filardi
Trenitalia, anno 2018
Tempera su tela
Trittico, cm 100×150
Laboratorio La Galleria
Città di Torino, Archivio Mai Visti

3. Ionut Bogdan Idricianu
Macchina, anno 2016
Tempera solida su tela
Cm 70×100
Centro Diurno di Via Pianezza
Città di Torino, Archivio Mai Visti

4. Gesualdo (Aldo) Turco
Senza titolo, 2017
Pennarelli su tela
Cm 100×70
Centro Diurno di via Pianezza
Città di Torino, Archivio Mai Visti

Percorsi tattili nelle Gallerie d’Italia – Palazzo Zevallos Stigliano di Napoli

Le Gallerie d’Italia – Palazzo Zevallos Stigliano di Napoli accolgono un nucleo di oltre 120 opere, provenienti in gran parte dalle raccolte storiche del Banco di Napoli e della Banca Commerciale Italiana. La selezione di dipinti antichi offre un’antologia in grado di tratteggiare, per grandi linee, un profilo delle vicende salienti della pittura a Napoli nel corso del Sei e Settecento, dal tragico Martirio di sant’Orsola, capolavoro estremo di Caravaggio, fino all’Ottocento. Le opere di Vincenzo Gemito, infine, formano uno dei nuclei più importanti del grande artista che, dagli anni Settanta dell’Ottocento agli anni Venti del secolo successivo, documenta la sua straordinaria parabola artistica.
Le Gallerie d’Italia di Napoli sono da anni impegnate nel campo dell’accessibilità museale. Il progetto Accessibilmente di Gallerie d’Italia, polo museale e culturale di Intesa Sanpaolo, ha consentito nel corso degli anni di mettere in campo strumenti molteplici, volti all’eliminazione di qualsiasi tipo di barriera architettonica, intellettiva e sensoriale.
Alle Gallerie di Napoli particolare rilievo hanno avuto le attività e gli strumenti rivolti a utenti non vedenti e ipovedenti. Sono a disposizione gratuitamente presso la biglietteria del museo dei libri tattili contenenti tavole a rilievo e brevi schede didattiche in Braille, che consentono ai visitatori con deficit visivo di esplorare autonomamente gran parte della collezione. Riproduzioni tridimensionali di tre busti scultorei di Vincenzo Gemito, i ritratti di Mariano Fortuny e Domenico Morelli e il Busto di fanciulla, possono essere percorsi tattilmente non solo dai non vedenti ma da tutti i visitatori del museo, consentendo una nuova modalità di fruizione di queste opere.
È possibile prenotare, in maniera gratuita, un percorso guidato dedicato a utenti non vedenti e ipovedenti, per gruppi fino a un massimo di 10 persone. I visitatori saranno accompagnati in visita con il supporto dei materiali dedicati al percorso tattile.

Info e prenotazioni:
800454229
accessibilita.palazzozevallos@intesasanpaolo.com

Beni culturali – Il Mosè di Michelangelo accessibile alle persone con disabilità visiva

“Percorsi oltre il visibile” a San Pietro in Vincoli

Nella Basilica di San Pietro in Vincoli, a Roma, sarà possibile conoscere e toccare il Mausoleo di Giulio II e per la prima volta il Mosè di Michelangelo sarà fruibile alle persone con disabilità visiva.
“Percorsi oltre il visibile”, questo è il titolo del progetto che è stato selezionato per il marchio dell’Anno europeo del patrimonio culturale 2018 nell’ambito della sezione “Il nostro patrimonio: dove il passato incontra il futuro”.
Un allestimento visivo-tattile per rendere accessibile la Basilica di San Pietro in Vincoli alle persone con disabilità visiva realizzato dalla Soprintendenza Speciale Archeologia Belle Arti di Roma-Ministero dei Beni e delle attività culturali, con la consulenza del Museo Tattile Statale Omero in collaborazione con Digilab dell’Università degli Studi Sapienza di Roma
L’allestimento sarà presentato il prossimo 14 dicembre 2018 alle ore 11,30 e sarà fruibile, a partire da quella data, negli orari di apertura della Basilica di San Pietro in Vincoli:
tutti i giorni dalle 8.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 18.00 (nel periodo invernale)
tutti i giorni dalle 8.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 19.00 (nel periodo estivo)

Sport in Comune 2018: Palacatania di Catania, 3 dicembre 2018, di Anna Buccheri

La manifestazione sportiva “Sport in Comune 2018” di lunedì 3 dicembre u.s., in occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità, è stata organizzata dal Comitato Italiano Paralimpico (CIP) sezione di Catania, patrocinata dal Comune di Catania, in collaborazione con l’Unità Spinale Unipolare dell’Ospedale Cannizzaro di Catania, l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Sezione Territoriale di Catania e la Federazione Italiana Disabilità Intellettiva e Relazionale.
Sono intervenuti: Sergio Parisi Assessore allo Sport del Comune di Catania, Enzo Falzone Delegato Provinciale CONI Catania, Maria Pia Onesta Direttore dell’USU Ospedale Cannizzaro di Catania, Mariagrazia Fiamingo Referente Scuola CIP, Claudio Pellegrino Delegato Provinciale CIP Catania, Alfio Pricoco e Antonio Stoccato per l’UICI di Catania.
È stata un’occasione di sport di tutti e per tutti, sportivamente insieme per una vittoria di tutti, con l’esibizione e la dimostrazione di numerose discipline paralimpiche e la presenza di atleti di fama nazionale e internazionale. Le esibizioni hanno riguardato le seguenti discipline paralimpiche: basket, rugby, danza sportiva, tennistavolo, tiro con l’arco, atletica leggera, pesistica, vela, canoa, badminton, bocce, showdown, motonautica e tiro a volo.
Bambini e ragazzi disabili e non, accompagnati dai docenti di educazione fisica e di sostegno, hanno avuto la possibilità di sperimentare le discipline sportive insieme agli atleti paralimpici, trascorrendo una giornata all’insegna dello sport integrato. Solo così si possono infatti incoraggiare e attivare nella scuola azioni significative rivolte a tutti gli alunni/studenti, disabili e non, per una pratica sportiva improntata alla collaborazione e alla correttezza.
È stata una bella manifestazione, che ha visto la partecipazione di bambini e ragazzi con diverse disabilità: psichica, sensoriale, motoria. Alle 9.00, 6 ragazzi delle scuole coinvolte hanno sfilato con le bandiere italiana, del CONI e del CIP, momento solenne scandito dall’inno nazionale. 2000 i convenuti, 24 le scuole che hanno aderito alla manifestazione, di ogni ordine e grado dalla primaria alla media di primo e secondo grado, di Catania città e della provincia etnea.
È stato più un giorno di festa, di partecipazione e di condivisione, di incontro e di compartecipazione. Lo sport ha la capacità di unire e di riconoscere l’altro come persona che fa, che sa fare, che ha diritto all’attenzione e all’apprezzamento per la fatica e l’impegno che danno come risultato una performance di qualsiasi disciplina sportiva si tratti. Lo sport, quando è sano, è spirito di gruppo, saper stare in una squadra, organizzarsi mentalmente e fisicamente per il raggiungimento di una meta sapendo che è così che si progredisce perché dopo la meta raggiunta ce n’è un’altra da raggiungere.
Il Delegato Provinciale CIP di Catania, Claudio Pellegrino, ha illustrato il programma della giornata e elencato tutte le discipline presenti. Ogni attività sportiva è stata svolta in un tempo di 15 minuti circa, sufficiente per dare un’idea di come e cosa identifichi quello sport, in modo da dare la possibilità di seguire tutti insieme ogni performance, uno spazio giusto e una pari opportunità per tutti gli atleti e per ogni specialità. Inoltre si è così consentito a ciascuno di poter provare più liberamente vari sport in un primo approccio conoscitivo all’insegna di una spontanea curiosità e di un sano volersi mettere alla prova, ingredienti peculiari dello sport stesso.
Per l’UICI di Catania era presente il Gruppo sportivo costituito dai 5 giocatori di showdown, guidato da Alfio Pricoco. Antonio Stoccato vice-Presidente della Sezione Territoriale di Catania ha consegnato una targa al Delegato Provinciale CIP di Catania, Claudio Pellegrino, da parte dell’UICI come segno di gratitudine e stima per un impegno comune di solidarietà e riscatto umano e sociale.
Lo sport non è solo riabilitazione, ma è anche agonismo, disciplina. I disabili che praticano uno sport sono atleti a tutti gli effetti perché conoscono la fatica degli allenamenti, lo sforzo dell’impegno, l’emozione delle gare, la motivazione a fare e dare secondo le proprie possibilità, ma anche cercando di migliorare sempre di più.
A titolo solo esemplificativo si ricordano le seguenti performance: pesistica, gli atleti hanno lanciato una palla di gomma per dare una dimostrazione delle tecniche di lancio; rugby, pallacanestro e tennis da tavolo con atleti in carrozzina; danza sportiva con atlete in carrozzina poste in cerchio con al centro le istruttrici; badminton con atleti con Sindrome di Down; showdown con il Gruppo sportivo di atleti ciechi e ipovedenti di Catania.
Proprio lo showdown ha attirato molto interesse. Infatti alla fine delle esibizioni tutti hanno voluto provare. Alfio Pricoco ha velocemente ricordato le regole. Ottenuto il silenzio, per un quarto d’ora molti hanno potuto provare guidati dagli atleti disabili visivi di Catania.

Il Valore del Servizio Civile nelle azioni dei protagonisti – premio Braille

Il gruppo di lavoro appositamente costituito dalla Direzione Nazionale per valutare le segnalazioni pervenute dalle nostre sezioni territoriali, finalizzate all’assegnazione del premio Braille, intende anzitutto esternare a tutti i volontari del Servizio Civile un sincero apprezzamento per il loro impegno e per i valori di solidarietà che ogni giorno esprimono nelle loro attività “con noi e per noi”.
Si sottolinea come tutte le “storie” segnalate, riferite a otto volontari, sono espressione di condivisione, di crescita, di solidarietà e di cittadinanza attiva.
Tutti i volontari segnalati sono stati ritenuti meritevoli di una citazione, di assistere allo spettacolo in teatro e di poter salire sul palco all’atto della premiazione.
Tale premiazione li riguarderà tutti, anche se la statuetta verrà simbolicamente consegnata a uno di loro che non desideriamo svelare in anticipo.
Un grazie di cuore ai nostri magnifici volontari che ci aiutano ogni giorno nelle nostre incombenze associative, consentendoci di espletare meglio la nostra attività quotidiana in favore dei soci e dei rappresentati.
A tutte le ragazze e i i ragazzi del servizio civile volontario, va pertanto il nostro più sentito GRAZIE!!