Breve indagine smart working per centralinisti

Autore: Mario Barbuto

Su sollecitazione e proposta del nostro comitato nazionale centralinisti, abbiamo predisposto un’apposita pagina sul sito internet per condurre una breve indagine conoscitiva circa il tema in oggetto.

Occorrono solo pochi minuti di tempo e attenzione per rispondere a pochissime domande che potranno aiutarci a orientare le nostre scelte in materia, non solamente per il periodo della pandemia, ma anche come prospettiva di medio e lungo termine.

La pagina internet è raggiungibile al seguente indirizzo:

https://www.uiciechi.it/Questionario/centralinisti.asp

Confido nella disponibilità di ciascuno e raccomando ai presidenti e coordinatori sezionali e regionali di voler diffondere il più possibile l’iniziativa per allargare al massimo la partecipazione e dare maggiore forza e credibilità ai risultati.

Grazie per il contributo. l’aiuto e il sostegno.

Mario Barbuto – Presidente Nazionale

Pubblicato il 19/01/2022.

Albi professionali delle persone non vedenti

Si informa che, dal 24 luglio 2018, Anpal (Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro), ha sostituito il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali nella gestione degli Albi professionali delle persone non vedenti, come di seguito elencati, assumendo anche l’onere di gestire i relativi compiti di certificazione.

Le professioni e i relativi albi interessati sono:
– Albo professionale nazionale dei centralinisti telefonici non vedenti
– Albo professionale nazionale dei massaggiatori e massofisioterapisti ciechi
– Albo professionale nazionale dei terapisti della riabilitazione non
vedenti.

Sul sito dell’Unione, al link https://www.uiciechi.it/Documentazione/Circolari/TestoCirc.asp?id=5792, è possibile scaricare i facsimile della modulistica per le richieste di certificazione da inviare all’indirizzo di Posta Elettronica Certificata:
divisione5@pec.anpal.gov.it

 Modello richiesta certificazione centralinisti
 Modello richiesta certificazione massaggiatori e massofisioterapisti
 Modello richiesta certificazione terapisti riabilitazione

Per ulteriori informazioni e approfondimenti, consultare il sito www.anpal.gov.it
alla sezione “Cittadini/Servizi”.

Assunzioni nel settore pubblico (GU – Serie Speciale – Concorsi ed Esami), di Emanuele Ceccarelli

Autore: Emanuele Ceccarelli

Tipologia di richiesta: Avviso di richiesta di avviamento a chiamata numerica per l’assunzione a tempo indeterminato di n. 2 operatori tecnici centralinisti non vedenti (rif. GU n. 63 del 9-8-2016).

Sede di lavoro: ASL 1 Avezzano Sulmona L’Aquila, presso il Centralino unico aziendale del presidio ospedaliero di L’Aquila

Modalità di avviamento: d’ufficio. NOTA BENE: Si avvertono i soggetti interessati di non inoltrare domanda di partecipazione, poiché l’avviamento avverrà esclusivamente per chiamata numerica a cura del Servizio per l’Impiego, secondo l’ordine della graduatoria risultante nelle liste del Servizio medesimo.

Scadenza: 30 giorni, dalla data di pubblicazione

Informazioni utili: presso il Servizio per l’Impiego di L’Aquila per chiedere la posizione utile in graduatoria e presso la Sezione Uici locale (tel. 0862/319904).

Tipologia di richiesta: Avviso di richiesta di avviamento a chiamata numerica per l’assunzione a tempo indeterminato di n. 5 coadiutori amministrativi disabili di cui alla legge 68/1999 (rif. GU n. 67 del 23-8-2016)

Sede di lavoro: ASL 1 Avezzano Sulmona L’Aquila, presso i dipartimenti, unità operative, servizi e strutture dell’ASL, situati sul territorio di competenza della stessa

Modalità di avviamento: d’ufficio. NOTA BENE: Si avvertono i soggetti interessati di non inoltrare domanda di partecipazione, poiché l’avviamento avverrà esclusivamente per chiamata numerica a cura del Servizio per l’Impiego, sempre secondo l’ordine della graduatoria risultante nelle liste del Servizio medesimo.

Scadenza: 30 giorni, dalla data di pubblicazione

Informazioni utili: presso il Servizio per l’Impiego di L’Aquila per chiedere la posizione utile in graduatoria.

Assunzioni nel pubblico impiego (GU – Serie Speciale – Concorsi ed Esami)

Tipologia di richiesta: Avviso relativo all’assunzione a tempo indeterminato di N. 1 persona non vedenti abilitata alle mansioni di centralinista telefonico (rif. GU n. 42 del 27-5-2016)
Sede di lavoro: sezione di Rimini dell’Ufficio Motorizzazione civile di Bologna
Modalità di avviamento: d’ufficio. NOTA BENE: Si avvertono i soggetti interessati di non inoltrare domanda di partecipazione, poiché l’avviamento avverrà esclusivamente per chiamata numerica a cura del Centro provinciale dell’Impiego, secondo l’ordine della graduatoria risultante nelle liste del Centro per l’Impiego.
Scadenza: 30 giorni, dalla data di pubblicazione
Informazioni utili:
presso il Centro per l’Impiego di Rimini, a cui chiedere aggiornamenti sulla propria posizione in graduatoria ex Legge n. 113/1985
presso la locale Sezione UICI di Rimini.
Tipologia di richiesta: Avviso di rettifica e riapertura dei termini del bando di concorso pubblico, per titoli ed esami, a copertura della quota d’obbligo prevista per legge, di N. 1 posto di Istruttore amministrativo, riservato agli iscritti nelle liste delle categorie protette – disabili art. 1 Legge 68/1999 (rif. GU n. 42 del 27-5-2016)
Sede di lavoro: Comune di Ranica (BG)- Settore affari generali e servizi alla persona
Modalità di avviamento: selezione per titoli ed esami. La domanda di partecipazione, compilata su modello FACSIMILE allegato al bando, dovrà essere presentata mediante una delle seguenti modalità:
spedizione postale, a mezzo di raccomandata con ricevuta di ritorno, avendo cura di specificare sulla busta “Concorso pubblico per titoli ed esami per l’assunzione a tempo pieno ed indeterminato di n. 1 istruttore amministrativo – categoria C –da assegnare al Settore Affari Generali e Servizi alla persona” al seguente indirizzo: Comune di Ranica – Via Gavazzeni, 1 – 24020 Ranica (BG)
presentazione diretta, entro il giorno di scadenza nell’orario di apertura al pubblico dell’ufficio, presso Ufficio Protocollo del Comune di Ranica, sito in Via Gavazzeni, 1 – 24020 Ranica (BG).
invio alla casella di posta elettronica certificata del Comune di Ranica (PEC) comune.ranica@pec.regione.lombardia.it esclusivamente attraverso PEC del candidato, avendo cura di precisare nell’oggetto: concorso pubblico per titoli ed esami per l’assunzione a tempo pieno e indeterminato di n. 1 istruttore amministrativo – categoria C – da assegnare al Settore Affari Generali e Servizi alla persona.”
Requisiti richiesti:
Appartenenza alle categorie delle persone disabili di cui all’art. 1 della legge n. 68 del 1999;
Iscrizione, all’atto della presentazione della domanda di partecipazione al concorso, negli elenchi/graduatorie delle persone disabili presso un qualsiasi Centro Provinciale per l’Impiego;
possesso del diploma di maturità (titolo quinquennale);
idoneità fisica all’impiego.
Scadenza: 27 giugno 2016
Informazioni utili: Comune di Ranica, Ufficio Segreteria – Via Gavazzeni, 1 – 24020 Ranica (BG) – Tel. 035/479024 – e-mail: segreteria@comune.ranica.bg.it
Il bando è pubblicato alla pagina:
http://www.comune.ranica.bg.gov.it/servizi/bandi_concorsi/bandi_fase01.aspx
Tipologia di richiesta: Approvazione e pubblicazione della graduatoria provvisoria- Roma e Provincia rif. Avviso pubblico per l’avviamento al lavoro dei centralinisti telefonici non vedenti ai sensi della Legge 113/1985
Sedi di Lavoro: Istituto Nazionale di Statistica in Roma: N. 4 posti; Città di Ciampino (RM): N. 1 posto; Comune di Monterotondo (RM): N. 1 posto; Consiglio Nazionale delle Ricerche in Roma: N. 1 posto.
La graduatoria provvisoria è stata pubblicata in data 13 giugno 2016 alla seguente pagina:
http://romalabor.cittametropolitanaroma.gov.it/pages/lavoro/bandi-e-avvisi/avviso-pubblico-lavviamento-al-lavoro-dei-centralinisti-non-vedenti-ai-0
Scadenza per riesame: I candidati esclusi potranno effettuare istanza di riesame in merito alla posizione e/o esclusione dalla graduatoria provvisoria entro e non oltre il termine perentorio del 24 giugno 2016, utilizzando esclusivamente il modulo FACSIMILE pubblicato all’indirizzo in sopra impressione che dovrà essere presentato, in carta semplice, presso l’Ufficio SILD, primo piano stanza 108, di Viale Rolando Vignali, n. 106.
Informazioni utili: al numero verde 800818282 della Città metropolitana di Roma Capitale oppure al seguente indirizzo di posta elettronica: sild@cittametropolitanaroma.gov.it
La graduatoria definitiva, unitamente al calendario degli avviamenti dei candidati utilmente collocati in graduatoria, verrà resa nota in data 8 luglio 2016.

Slashradio: “Lavoro e pensione: lo stato dell’arte. Parliamone con gli amici di centralinoplus”. Mercoledì 18 marzo 2015 – ore 16.00.  

Autore: Redazionale

I settori Informazione e Comunicazione, Stampa Sonora e Libro Parlato, in collaborazione con la lista “centralinoplus” ed il settore lavoro di questa Presidenza Nazionale, organizzano per mercoledì 18 marzo, con inizio alle ore 16.00  su Slashradio,  una trasmissione on line dal titolo: ” Lavoro e pensione: lo stato dell’arte. Parliamone con gli amici di centralinoplus”. La trasmissione sarà condotta da Luisa Bartolucci. Prenderanno parte, tra gli altri, il responsabile del settore lavoro avv. Paolo Colombo, il dott. Emanuele Ceccarelli e, per la lista centralinoplus, i sigg. Luciana Brida, Giuseppe Fornaro, Salvatore Guarino, Giovambattista Fortini, Fabio Fornari e Luca Angelina.
Gli ascoltatori potranno scegliere, come di consueto,  diverse modalità di intervento: tramite telefono contattando durante la diretta i numeri 0669988353, 066791758 o inviando e-mail, anche nei giorni precedenti la trasmissione, all’indirizzo diretta@uiciechi.it  o ancora compilando l’apposito form presente nella pagina di Slashradio raggiungibile dall’home page del sito www.uiciechi.it. Ricordiamo, inoltre, che Slashradio è presente su Facebook con un proprio profilo.
Per collegarsi sarà sufficiente digitare la seguente stringa: http://www.hostingshoutcastpanel4.com:2199/tunein/unione.asx.
Il contenuto della trasmissione  potrà essere riascoltato sul sito dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti all’indirizzo www.uiciechi.it/ArchivioMultimediale.
Vi attendiamo numerosi! Data la particolare importanza dell’argomento trattato, si pregano le nostre strutture provinciali di dare la massima diffusione al presente comunicato e di favorire nelle sezioni la creazione di folti gruppi di ascolto.
Cordiali saluti.

Il Segretario Generale
Dott. Alessandro Locati

Una risposta ai quesiti, a cura di Vitantonio Zito

Autore: a cura di Vitantonio Zito

D1- E’ possibile una sintesi delle attività dell’ I.Ri.Fo.R. utili ai non vedenti e agli ipovedenti?
R1- L’ I.Ri.Fo.R., da oltre 23 anni e quindi dalla sua “creazione”, opera, come è noto, con specifica competenza e con efficacia nel campo della ricerca, della formazione e della riabilitazione dei minorati della vista al fine di offrire loro l’autonomia e l’inserimento, con pari opportunità, nel contesto sociale e produttivo del paese.
L’istituto organizza corsi di alfabetizzazione informatica; di formazione ed aggiornamento per gli insegnanti di sostegno; corsi di mobilità; di preparazione agli studi musicali; corsi per l’attività motoria e sportiva; e di avviamento al lavoro con particolare riferimento alle nuove professioni;.
L’attività dell’ I.Ri.Fo.R. si sviluppa maggiormente presso le sedi regionali e provinciali dell’Unione per coinvolgere più facilmente i ciechi e gli ipovedenti di tutto il territorio nazionale.

D2- Quali sono gli effetti essenziali della legge 68/1999 sul diritto al lavoro dei disabili?
R2- La legge 68/1999, la più completa sul collocamento obbligatorio, dopo quindici anni dal varo non è stata ancora interamente applicata. Essa introduce nel nostro ordinamento un nuovo regolamento per il diritto al lavoro dei disabili, cambiando il sistema di collocamento obbligatorio. Al contempo favorisce la promozione dell’inserimento lavorativo dei minorati mediante servizi di sostegno al collocamento mirato; ed in particolare:
* l’introduzione di nuovi criteri per le assunzioni obbligatorie, prevedendo la chiamata nominativa da parte dei datori di lavoro quando le aziende occupano da 15 a 35 dipendenti;
* l’istituzione delle convenzioni, al fine di favorire l’inserimento mirato;
* la possibilità di consentire alle cooperative sociali la stipula di convenzioni utili all’integrazione dei disabili;
* la creazione di un nuovo sistema sanzionatorio e di un fondo regionale per il finanziamento dei programmi d’inserimento lavorativo e dei relativi servizi,
* il diritto di partecipazione ai concorsi per il pubblico impiego mediante l’ausilio delle nuove tecnologie informatiche necessarie per lo svolgimento degli esami al fine di poter concorrere in condizione di parità con i normodotati.
La legge 68/1999 risponde perciò ai criteri essenziali che congiungono l’integrazione lavorativa e le inclinazioni alle professionalità dei minorati visivi.
D3- A che punto è l’iter della proposta di legge relativa alle modifiche della legge 113/1985 ?
R3- Le modifiche della legge 113/1985 sono state affidate ad un comitato ristretto della Commissione lavoro della Camera dei Deputati. A quanto è dato sapere tale comitato, l’ultima volta (dal momento in cui scriviamo) si è riunito il 28 maggio. Speriamo di poter dare informazioni migliori in avvenire.
D4- Quali modifiche sono state proposte al parlamento nella legge 113/85 concernente l’assunzione obbligatoria dei centralinisti telefonici ed il loro inquadramento professionale?
R4- La necessità di modificare la legge 113/1985, riguardante specificatamente i non vedenti e gli ipovedenti, è motivata da molteplici fattori di ordine legislativo e sociale, si pensi alla recente classificazione delle minorazioni visive delineata dalla legge 138/2001 e alle nuove figure professionali configuratesi a causa dell’evoluzione tecnologica che caratterizza il nostro tempo, nonché al nuovo contesto legislativo in materia di collocamento al lavoro dei disabili in cui primeggia la legge 68/1999, che nel ridefinire gli istituiti del collocamento obbligatorio, ha espressamente fatto salva, fra le altre, la legge 113/1985.
Il carattere di specialità di tale provvedimento, però, impone ancora più energicamente una modifica della disciplina dettata, per mantenerla al passo coi tempi e per non svilire la considerazione che il legislatore ha più volte mostrato nei confronti delle problematiche specifiche dei minorati visivi.
Nel corso della sua storia, infatti, la legge 113/85, ha consentito il collocamento al lavoro nel tempo a circa 15 mila centralinisti telefonici con reciproca soddisfazione dei lavoratori e dei datori di lavoro, a riprova della bontà di un metodo di collocamento mirato generalizzato, in seguito, dall’art. 2 della legge 68/1999.
L’opportunità delle proposte di modifica di una legge che ha ben operato in passato, al punto che la stessa legge 68/1999 ha ritenuto di farla salva insieme alle altre leggi speciali per i non vedenti ed ipovedenti, risiede in diversi fattori.
In primo luogo, il continuo progresso tecnologico in questo settore ha richiesto radicali modificazioni alle postazioni dei centralini telefonici, che, in molti casi, hanno visto scomparire i tradizionali posto- operatore a vantaggio di dispositivi passanti o, comunque, di collegamento automatico.
In secondo luogo, l’estendersi del sistema concorrenziale fra i vari gestori di telefonia, ha reso praticamente nulla quella importante disposizione che prevede precisi obblighi di segnalazione e di intervento da parte dell’azienda di stato per i servizi telefonici in favore del collocamento dei centralinisti non vedenti ed ipovedenti.
La proposta di legge in esame tiene conto di tutti i fattori indicati e infatti, laddove si parlava di “centralinista non vedente”, si parla, nel nuovo testo, di “operatore della comunicazione minorato della vista con le qualifiche equipollenti”. Ciò armonizza la disciplina con il dettato del Decreto del Ministro del lavoro 10 gennaio 2000 che, come è noto, ha individuato nuove qualifiche professionali equipollenti a quella di centralinista telefonico, ai sensi del disposto dell’art. 45 comma 12, della legge 144/1999.
Quella che può immediatamente sembrare una differenza nominale, rivela invece da un lato la coscienza di una realtà in cui le qualifiche e le tipologie di attività richieste vengono prepotentemente influenzate dal progresso tecnologico in atto ed in continua e costante evoluzione, e dall’altro la consapevolezza che la minorazione visiva, pur nelle sue diverse gradazioni, è sempre di un’estrema gravità.
Il nuovo testo dell’art. 3 della legge 113/85 rappresenta invece la volontà di superare i fraintendimenti causati dalla normativa ancora vigente. Ed infatti, da un lato gli obblighi ivi previsti riguardano tutti i datori di lavoro pubblici e privati, superando in tal modo le distinzioni indicate dalla normativa vigente; dall’altro è di fondamentale importanza il fatto che nuovi criteri che hanno contrassegnato gli obblighi dei datori di lavoro tengano anche conto dell’evoluzione tecnologica del settore e prevedano la possibilità che la quota di riserva sia calcolata, in assenza di un tradizionale centralino telefonico provvisto di posto operatore, anche facendo riferimento a dispositivi passanti o ai derivati interni così come al numero degli operatori di call-center o di strutture similari.
Naturalmente viene confermato l’obbligo di computare i lavoratori assunti in base a tali principi nella quota di riserva fissata dal sistema generale del collocamento obbligatorio disciplinato dalla citata legge 68/1999.
Infine la proposta prevede una riformulazione dell’articolo 9 della legge 113/85 che assume un particolare rilievo.
Infatti, in armonia con le riforme in materia previdenziale, viene attuato il beneficio di 4 mesi di contribuzione figurativa per ogni anno di servizio effettivamente svolto per quanto concerne gli effetti in tema di calcolo per il trattamento pensionistico, sia con il sistema contributivo che con quello misto.
Tale misura, non comporta alcun aggravio di spesa, giacché, essa beneficia del vigente finanziamento della legge 113/85 la quale già garantisce adeguata copertura finanziari come confermato dalla circolare del Dipartimento della funzione pubblica del 18 settembre 1985 e dal decreto del Ministero del Tesoro del 4 aprile 1991.
D5- La riduzione dei posti di lavoro per i centralinisti telefonici e per i fisioterapisti ciechi ed ipovedenti diventa sempre più preoccupante. Come è possibile affrontarla?
R5- Per attenuare il disagio causato dalla riduzione dei posti di lavoro per i minorati della vista è necessario soprattutto accentuare la ricerca di nuove fonti di lavoro attraverso specifici studi di fattibilità, tuttavia per un risultato più proficuo, e soprattutto più immediato, sarà utile realizzare dei progetti operativi anche con la collaborazione dell’ I.Ri.Fo.R.
D6- Quali sonio gli obiettivi che l’ agenzia per la promozione del lavoro dei ciechi e degli ipovedenti si prefigge di realizzare?
R6- L’agenzia si prefigge di ottenere il riconoscimento di nuove figure professionali a livello regionale, fondate su specifici corsi di formazione e riqualificazione professionale come:
* perito fonico in ambito forense;
* Web developer;
* Archivista;
* Addetto al protocollo elettronico.
L’agenzia si propone inoltre di favorire la formazione continua da svolgersi sul posto di lavoro, o anche a distanza, soprattutto per quelle discipline che si prestano a tale modalità d’insegnamento.
Un altro obiettivo dell’agenzia è quello di avviare una più concreta collaborazione con le associazioni imprenditoriali, come la confindustria, la confartigianato, confcommercio, ecc., per un confronto concreto e costruttivo ai fini dell’ampiamento dello spettro occupazionale dei minorati della vista.

Finalmente la Commissione lavoro sostiene le richieste degli operatori telefonici non vedenti ed ipovedenti italiani, di Vitantonio Zito

Autore: Vitantonio Zito

Nel mese di marzo scorso l’onorevole Chiara Gribaudo, presentatrice e relatrice della proposta di legge 1779 concernente Disposizioni in materia di collocamento al lavoro dei centralinisti telefonici e degli operatori della comunicazione minorati della vista, fa proprie le esigenze degli operatori telefonici non vedenti ed ipovedenti.
Chiara Gribaudo sostiene che la proposta di legge 1779, della quale si avvia l’esame, persegue lo scopo di adeguare la legge n.?113 del 1985, che da quasi trenta anni disciplina il collocamento dei centralinisti telefonici non vedenti, alle nuove esigenze del mercato del lavoro e al progresso tecnologico avvenuto nel settore della comunicazione. Pone in evidenza, infatti, che le nuove modalità di organizzazione del lavoro in tale settore hanno modificato radicalmente le postazioni dei centralini telefonici, con la progressiva scomparsa del tradizionale posto operatore a vantaggio di dispositivi passanti o, comunque, di collegamento automatico nonché con la diffusione dei call center. A ciò mira la proposta n.?1779, che intende integrarsi maggiormente nell’impianto originario ed attualizzare le stesse proposte di modifica precedenti, anche alla luce delle ulteriori evoluzioni intervenute successivamente rispetto alla loro formulazione. Rileva anche che la proposta di legge n.?1779, incentra le modifiche alla legge n.?113 del 1985 sugli articoli 3 e 9: si prevede infatti una rimodulazione degli obblighi di assunzione, per tenere conto delle innovazioni tecnologiche intervenute, nonché di una maggiorazione di un terzo dei contributi annui utili a determinare la misura del trattamento pensionistico. Nello specifico l’articolo 2 di tale proposta di legge non introduce nuovi obblighi a carico delle pubbliche amministrazioni, ma si limita a definire in maniera diversa i criteri di individuazione dei soggetti che sono già tenuti al collocamento obbligatorio alla luce delle innovazioni tecnologiche nel frattempo intercorse e delle disposizioni attuative della suddetta legge n.?113 del 1985, rappresentate sostanzialmente dal decreto del Ministro del lavoro e della previdenza sociale 10 gennaio 2000 e dal decreto ministeriale 11 luglio 2011, che ha esteso la portata di tale obbligo occupazionale ad ulteriori ambiti professionali che rappresentano una evoluzione del centralinista telefonico. Inoltre, l’onorevole Gribaudo evidenzia che la proposta di legge 1779 prevede una riformulazione dell’articolo 9 della legge n.?113 del 1985 attraverso cui, in armonia con le riforme in materia previdenziale, viene attualizzato il beneficio di quattro mesi di contribuzione figurativa per ogni anno di servizio effettivamente svolto per quanto concerne gli effetti in tema di calcolo del trattamento pensionistico, sia con il sistema contributivo che con il sistema misto.
Osservato che la legge n.?113 del 1985 ha costituito una conquista storica per tanti soggetti non vedenti in termini di integrazione sociale e lavorativa, auspica, in conclusione, che sulla materia in esame si sviluppi un dibattito in Commissione che si ponga l’obiettivo di pervenire in tempi brevi all’approvazione di un testo condiviso.
A tal fine la commissione lavoro della Camera ha provveduto alla istituzione di un comitato ristretto presieduto dal presidente della commissione stessa Cesare Damiano, così composto:
* Cesare Damiano
* Cinzia Maria Fontana
* Monica Gregori
* Chiara Gribaudo
* Giovanna Martelli
* Giorgio Piccolo
* Giuseppe Zappulla
* Walter Rizzetto
* Tiziana Ciprini
* Giovanni Carlo Francesco Mottola
* Antonio Placido
* Sergio Pizzolante
* Irene Tinagli
* Lorenzo Dellai
* Massimiliano Fedriga
* Giorgia Meloni

Lavoro oggi, a cura di Vitantonio Zito

Autore: a cura di Vitantonio Zito

Il centralino telefonico e i non vedenti, di Immacolata Di Fiore
Lo scopo di questo articolo è quello di porre all’attenzione del lettore più attento alle problematiche della disabilità un argomento che, con il passare degli anni si è fatto sempre più pressante e riguarda la categoria dei centralinisti telefonici non vedenti, spesso poco considerata o non considerata affatto. Categoria che, se valorizzata per quello che possono e sanno dare i lavoratori che vi operano, è efficiente e produttiva tanto quanto quelle in cui sono impiegati i lavoratori cosiddetti normodotati.
Com’è noto, la normativa vigente (legge 113/85), fa obbligo a tutti i datori di lavoro, sia pubblici che privati, i cui uffici siano dotati di un centralino telefonico, di assumere a tempo indeterminato e senza alcuna discriminazione, personale cieco in possesso di regolare diploma di centralinista telefonico e conseguente iscrizione ad un apposito albo professionale regionale istituito con Legge 14 luglio 1957, n. 594.
A volte questa norma viene disattesa, perché l’assunzione di un centralinista cieco non consente al datore di lavoro di impiegarlo anche in altra attività, ma soprattutto perché la Società italiana per l’esercizio telefonico-SIP (ora TELECOM ITALIA) a cui la legge aveva demandato il compito di comunicare all’ufficio provinciale del lavoro e della massima occupazione l’elenco dei datori di lavoro, presso i quali erano istallati centralini telefonici che comportino l’obbligo di assunzione, essendo nel frattempo intervenuta la legge sulle liberalizzazioni, non è più l’unico gestore della telefonia, per cui detto obbligo è venuto a cadere.
A volte, invece, non viene prestata la necessaria attenzione all’ubicazione del centralino telefonico, collocando o nelle portinerie, o nei corridoi, o in locali angusti senza una sufficiente areazione e luminosità, non tenendo conto che l’operato del centralinista telefonico, oltre a costituire nell’immaginario di colui che chiama il biglietto da visita dell’ufficio o dell’azienda, è estremamente delicato e comporta alcuni elementi di riservatezza che andrebbero tenuti in debita considerazione e non certo sbandierati ai quattro venti.
Purtroppo il lavoro del centralinista è un lavoro non facilmente quantificabile, per questo molti datori di lavoro, sia pubblici che privati, tendono ad escluderne gli addetti dai premi incentivanti ed altre indennità, con conseguenze gravi che pongono l’operatore in una oggettiva condizione d’inferiorità rispetto ai lavoratori di altre categorie più facilmente monitorabili. Un tale atteggiamento chiaramente discriminatorio crea negli addetti un senso di frustrazione con gravi conseguenze sia a livello professionale che psicologico.
Per risolvere il problema alla radice sarebbe sufficiente che i responsabili del servizio si convincessero che, prestare attenzione alle loro esigenze personali e alla loro postazione di lavoro, potrebbe rendere più visibili le capacità ed ottimizzare il servizio.
In passato la postazione di lavoro prevedeva solamente la dotazione di un centralino (posto operatore), adattato alle esigenze dei non vedenti, una tavoletta braille con relativo punteruolo e dei fogli di carta per prendere appunti o per trascrivere in braille gli elenchi del personale, ma, con il passare degli anni la tecnologia ha subito una rapida evoluzione per cui si è avvertita forte la necessità di dotarla anche di un computer facendola così diventare una postazione multimediale. Tale strumentazione, insieme agli ausili assistivi esistenti, ha comportato anche un’ evoluzione della professione del centralinista minorato della vista e ne ha aumentato le opportunità di inclusione dei processi lavorativi così come prevedono anche la legge 68/99 ( Norme per il diritto al lavoro dei disabili) ed il decreto ministeriale 10 gennaio 2000 detto anche “decreto Salvi” che prevede l’individuazione di qualifiche equipollenti al centralinista telefonico.
La categoria dei non vedenti comprende sostanzialmente due sottocategorie: gli ipovedenti ed i non vedenti. Tale distinzione si rende necessaria perché i problemi di accesso al computer sono profondamente diversi l’un l’altro: gli ipovedenti, infatti, nell’uso del computer hanno la necessità di servirsi di un monitor come dispositivo di uscita delle informazioni, sfruttando accorgimenti particolari quali software di ingrandimento generale dello schermo, l’aumento della dimensione del font usato o l’impostazione di colori particolari che mettono in risalto quanto appare sul monitor.
I non vedenti invece hanno bisogno di ricorrere a dispositivi diversi dal monitor, quali screen reader che consentono la lettura dello schermo tramite sintetizzatori vocali, o di barre Braille che permettono di leggere con il tatto ciò che appare a schermo.
Per tanto, la postazione di un lavoratore minorato della vista comprende:
1. Un posto operatore adattato con segnalatori tattili o barra braille;
2. Un computer standard;
3. Una tastiera con caratteri ingranditi al fine di consentire all’ipovedente una rapida individuazione delle lettere e dei simboli in essa implementati;
4. Un magnifier (ingranditore), ossia un software capace di ingrandire porzioni dello schermo in modo da adeguarle alle capacità di percezione di un ipovedente;
5. Un ingranditore ottico, che consente all’ipovedente di leggere una lettera, consultare velocemente la pagina di un libro, di un giornale ecc…
6. Uno screen reader, capace di intercettare il tasto sullo schermo, inviarlo ad un sintetizzatore vocale che, servendosi dell’audio del computer, lo trasforma in voce.
7. Un programma di riconoscimento ottico di caratteri (OCR Optical Characters Recognizer), da associare ad uno scanner, che, a sua volta, converte l’immagine della pagina in caratteri di testo inviandoli al computer il quale, mediante uno screen reader o ad un magnifier, le rende fruibili;
8. Uno scanner, sul quale collocare un foglio o una pagina di un libro allo scopo di ottenerne un’immagine digitale che l’OCR intercetta e trasferisce, mediante il computer, alla sintesi o al magnifier per la lettura.

Immacolata Di Fiore

 

Incontro presso l’Agenzia delle Entrate, di Alessandro Locati

Autore: Alessandro Locati

Il 21 giugno scorso si è svolto un incontro presso l’Agenzia delle Entrate nel quale sono state presentate le principali problematiche concernenti il rapporto di lavoro dei centralinisti non vedenti attualmente impiegati nelle varie sedi territoriali.
Alla riunione hanno partecipato per l’Unione il Consigliere Nazionale Franco Pagliucoli, il Segretario Generale Alessandro Locati, la signora Immacolata di Fiore. Sono anche intervenuti alcuni rappresentanti delle maggiori sigle sindacali.
La Dr.ssa Conforti, responsabile dell’Ufficio Selezione e Inserimento dell’Agenzia, una volta che sono stati illustrati i possibili interventi soprattutto di natura tecnico-informatica necessari ai lavoratori ciechi e ipovedenti, ha convenuto sull’opportunità di costituire un tavolo tecnico con l’Unione, al quale siano presenti le varie strutture dell’Agenzia responsabili sia del rapporto di lavoro del personale dipendente sia della formazione, nonché il principale partner tecnico esterno (SOGEI).
Inoltre, dal momento che il tavolo tratterà anche della formazione sia del personale non vedente che dei tecnici responsabili della rete informatica dell’Agenzia, è stata proposta, ed accettata, la presenza dell’I.Ri.Fo.R. che potrebbe curare un corso di formazione sui principali ausili tifloinformatici.
Nell’incontro è stato anche convenuto di procedere ad un censimento delle effettive capacità e conoscenze del personale non vedente attualmente in servizio, attraverso la somministrazione di un questionario, i cui risultati sarebbero poi esaminati nel tavolo tecnico per individuare le priorità di intervento.
Per quanto riguarda la normativa concernente l’impiego dei non vedenti, in particolare circa le nuove professioni per i centralinisti, si è convenuto di trasmettere formalmente copia del decreto di equiparazione con l’operatore amministrativo segretariale, in maniera da illustrare compiutamente le effettive potenzialità di impiego dei dipendenti non vedenti (ad es. in attività di protocollazione informatica, o simili).
È stata anche valutata la possibilità di utilizzare le risorse del fondo interno previsto dal CCNL di settore per interventi in favore dei lavoratori disabili.
Si spera che il tavolo di confronto possa essere convocato fra settembre ed ottobre prossimi.

 

Centralinisti non vedenti – Assunzione obbligatoria ai sensi della legge n. 113/1985, di Tommaso Daniele

Autore: Tommaso Daniele

Ci preme richiamare la Vostra attenzione sul parere che in data 22 maggio 2013 il Dipartimento della Funzione Pubblica UORCC.PA ha espresso in materia di collocamento obbligatorio dei portatori di handicap, in risposta ad un quesito da parte dell’INPS (prot. DFP 0023580 P-4. 17.1.7.4; vedasi all. 1).
 La questione è così riassunta: l’INPS ha avanzato la possibilità di sospendere, almeno per tutto l’anno 2013, gli obblighi assunzionali relativi ai soggetti disabili e ai centralinisti non vedenti, previsti rispettivamente ai sensi della legge n. 68/1999 e della legge n. 113 del 1985.
 La sospensione richiesta, come precisato dall’Istituto, è da giustificare sulla base delle modifiche organizzative a cui è stato sottoposto negli ultimi anni per una serie di interventi normativi che hanno portato a determinare posizioni in organico di soprannumerarietà o di eccedenza (soppressione INPDAP e ENPALS e trasferimento delle funzioni all’INPS; riduzione delle dotazioni della pubblica amministrazione per effetto della spending review).
 Con il parere di cui trattasi, la Funzione Pubblica se da un lato ha ritenuto di accogliere l’esigenza di sospendere gli obblighi occupazionali previsti dalla legge n. 68/1999 fintanto che la eccedenza di personale non venga meglio razionalizzata, anche per evitare il rischio della perdita del posto di lavoro del personale già di ruolo in esubero; dall’altro, invece, ha inteso ribadire esplicitamente la tutela assunzionale della sola categoria dei centralinisti non vedenti, in applicazione della legge n. 113/1985, di specialissima e di stretta interpretazione.
 Apprezziamo oltremodo il richiamo all’art. 4, comma 4, della legge n. 113/1985. Viene confermato, infatti, che <in caso di completezza del ruolo organico dei datori di lavoro pubblici i centralinisti non vedenti sono inquadrati in soprannumero fino al verificarsi della prima vacanza>; per cui, per la FUNZIONE PUBBLICA, la legge n. 113 del 1985 <si configura come norma speciale non suscettibile perciò di interpretazione analogica>.
L’eccezionalità riconosciuta alla legge n. 113/1985 esclude i nostri centralinisti dal divieto più generale di assunzioni in soprannumero per tutte le restanti categorie protette.
 All’INPS viene concessa la sospensione temporanea dell’obbligo di coprire le quote di riserva per le categorie protette, <con l’eccezione della disciplina relativa ai centralinisti non vedenti>.
 Per noi dell’Unione questo è un successo.
A giusta ragione, possiamo così tornare a confrontarci, in maniera più risoluta, con tutte quelle amministrazioni pubbliche (dai Ministeri agli enti locali, Regioni Province e Comuni) che, in nome del processo di spending review, di cui al decreto legge 6.7.2012, n. 95, e quindi dello snellimento e della allocazione ottimale del personale, hanno rigettato in più occasioni le nostre richieste di assunzione di personale non vedente, pur in presenza di posti operatori vacanti, adducendo problemi di natura economica e/o di eccedenza di unità in organico.
Vengono fatte salve, pertanto, le sanzioni amministrative per i datori di lavoro inadempienti ai sensi della normativa vigente (ex art. 10 e decreto direttoriale n. 181 del 24.7.2012, rettificato all’art. 1 comma 2, con successivo decreto direttoriale n. 212 del 3.9.2012 relativamente all’adeguamento dell’importo delle sanzioni).
Tutto ciò considerato, Vi invitiamo a far valere sul territorio di competenza il diritto all’occupazione dei nostri centralinisti iscritti agli Albi provinciali, grazie proprio alla specialità di una norma, appunto la n. 113, nata sotto il segno dell’Unione.
A maggior supporto alle istanze che vorrete esperire, vogliamo ritrasmetterVi la deliberazione n. 49/2011/SS.RR./PAR, resa in sede consultiva il 16 marzo 2011 dalla Corte dei Conti a Sezioni Riunite per la Regione Siciliana, nei confronti di un Comune reticente alla copertura del posto operatore vacante oltre i limiti di legge, perché riteneva di computare in bilancio anche le spese per il personale appartenente alle categorie protette.
Di diverso avviso si è dimostrata, invece, la Consulta, secondo cui <la cogenza dell’obbligo di assunzione dei disabili rende nullo …. il margine di autonoma determinazione dell’Ente sotto il profilo della comprimibilità dei costi per il personale> (vedasi circolare 88/2012 ? all. 2).
Come è evidente, ciò che più ci deve premere, come associazione che rappresenta e difende i non vedenti italiani, è che vengano rispettati i termini normativi per il collocamento obbligatorio dei disabili visivi, anche perché per i ciechi e gli ipovedenti il lavoro costituisce di per sé un insostituibile mezzo di integrazione sociale.
Data l’importanza del contenuto, si invitano le strutture in indirizzo di darne la massima diffusione.

Cordiali saluti.
IL PRESIDENTE NAZIONALE
Prof. Tommaso Daniele