Rimini, hotel rifiuta prenotazione a signora non vedente con il cane guida

Con riferimento alla ormai nota vicenda accaduta nella nostra città, dove l’Hotel St. Gregory Park di Rimini ha rifiutato la prenotazione ad una signora non vedente a causa della presenza del cane guida, la sezione dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Rimini desidera esporre alcune considerazioni.

Le leggi italiane riconoscono al privo della vista il diritto ad accedere agli esercizi aperti al pubblico con il proprio cane guida (comma aggiunto alla legge n . 37 del 14 febbraio 1974 dalla Legge n. 376 del 25 agosto 1988 – diritto rimarcato in ultimo dalla legge n. 60 del 08 febbraio 2006 pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 52 del 06 marzo 2006).
Non possiamo ritenere valide in alcun modo le argomentazioni portate a propria giustificazione dall’amministratore dell’hotel, secondo cui per tutelare gli interessi di un singolo si sarebbe reso inadempiente nei confronti degli altri ospiti a cui era stata garantita una struttura “Pet Free”.
Infatti crediamo fermamente che si rispettino veramente i diritti di tutti nel momento in cui vengono applicate le leggi.

Come sezione dell’UICI controlleremo che gli enti preposti si attivino per quanto di loro competenza affinché tali episodi di discriminazione non si ripetano.

Riteniamo che questa vicenda abbia provocato a livello nazionale un grave danno d’immagine a tutta la riviera romagnola, nota da sempre per la sua ospitalità.

Non sono le sole sanzioni, che pure auspichiamo, a potere creare la cultura dell’integrazione e dell’accoglienza, la nostra sezione da anni promuove sul territorio iniziative rivolte alla sensibilizzazione su queste tematiche. A tal proposito vorremmo ricordare l’attivazione di corsi sull’ospitalità inclusiva aperti a tutti gli operatori turistici che abbiamo realizzato in collaborazione con enti pubblici.

Primo raduno dei cani guida per ciechi, sarà un esperimento riuscito? di Elena Ferroni

Autore: Elena Ferroni

A metà marzo di quest’anno, durante la prima riunione della commissione dedicata, viene lanciata l’idea di organizzare un momento di svago per i cani guida e di confronto per utilizzatori e futuri utilizzatori di quattro zampe come guide. Si muovono così i primi passi: qualche telefonata, l’iniziale stesura del progetto, alcuni aggiustamenti e poi è vera gioia quando arriva il sì del consiglio di amministrazione dell’I.RI.FO.R. Ero in sede nazionale quel pomeriggio, appena sono arrivata mi è stata data la buona notizia e ricordo molto bene la voglia di scrivere immediatamente agli altri componenti della commissione e a coloro che stavano mettendo insieme a me i primi mattoncini di questo momento tutto nuovo rivolto al cane guida.
A fine maggio parte quindi la diffusione dell’iniziativa, accompagnata dai dubbi di ogni prima volta: Piacerà? Ci saranno adesioni? Chissà… E da lì, ritrovarsi in un caldo sabato, l’ultimo di luglio, seduti in cerchio a presentarci con 7 cagnoni acciambellati ai nostri piedi e gli occhi esperti di due istruttori ed un’educatrice ad accompagnarci, il passo è stato davvero breve. Così, con l’entusiasmo di sapere di aver da condividere giorni insieme e con la timidezza di iniziare a raccontarci le rispettive storie ed aspettative, ha preso il via il primo raduno dei cani guida. Tutto è proseguito in modo molto naturale e spontaneo: la nota ricorrente di ogni giorno è stata senz’altro il tuffo collettivo e ripetuto di tutti i cani nel lago di Barcis, a pochi metri dall’uscita della struttura che ci ospitava, con l’eccezione di un golden che restava invece a prendere le nostre carezze. Abbiamo passeggiato insieme con i quattro zampe alla guida sulle strade di Barcis, lungo il perimetro del lago, sui sentieri per salire ad una malga con il rumore di una cascata nelle orecchie e nella foresta del Prescudin. Abbiamo fatto un’esperienza di breve guida con i quad e ci siamo lasciati portare sulle strade sterrate mentre sole e vento ci accarezzavano e l’acqua della pioggia appena caduta ci passava sotto le ruote. Abbiamo toccato sagome di animali e volatili tipici del luogo, dal camoscio alla splendida aquila reale, dai tronchi alle foglie del faggio, del pino e del tasso. Ci siamo pure improvvisati a pagaiare sui kayak monoposto sotto il controllo di attenti canoisti e abbiamo visitato una meravigliosa forra, raggiungibile solo in gommone. Tutte queste attività sono state intervallate ed accompagnate da una quotidianità direi quasi familiare, in cui chi era più esperto mostrava ai meno esperti come si porta un cane a guinzaglio e in guida, come si spazzola, come si asciuga, come non risponde al richiamo quando lo stimolo distraente è un cestino pieno di scarti di pollo ed anguria. Ci sono stati anche momenti più strutturati di confronto su come ci si comporta con il cane nei vari contesti, sia quando è in libertà sia quando svolge il suo ruolo di guida: abbiamo messo sul piatto difficoltà e possibili soluzioni, portando le esperienze di chi ha il cane da più tempo o di chi ne ha già avuto più di uno e soprattutto i contributi preziosissimi degli addestratori che ci osservavano con attenzione e voglia di scambio reciproco. La conclusione più bella di questi giorni trascorsi insieme è stata senza dubbio questa: fotografare i nostri cani che al comando “Resta!” stavano affiancati, chi seduto chi a terra, sullo sfondo del lago di Barcis e, al nostro successivo richiamo, hanno fatto esplodere un’eccitazione incontenibile manifestando insieme la nostra e la loro gioia.
Con la ferma convinzione che ci potranno essere altre occasioni di incontro e crescita per chi utilizza quotidianamente il cane guida, per chi ha voglia di conoscere tale possibilità di autonomia e per chi lavora con passione per l’addestramento di questi meravigliosi animali, cerco di soffocare la nostalgia che mi porto nel cuore dalla partenza da Barcis e di contenere la gratitudine per i componenti della commissione nazionale UICI dedicata ai cani guida, in particolare Ada Ammirata dalla quale è nata l’idea del raduno e che è stata nostra Social Reporter, pubblicando foto e video quasi in tempo reale, per il consiglio di amministrazione di I.RI.FO.R. nazionale e per la professionalità dello staff di “STUDIO IN”, che hanno reso una realtà bellissima questo primo esperimento tutto particolare di branco.

Relazione della Conferenza dell’EGDF, di Samuele Frasson

Autore: Samuele Frasson

Nei giorni 14 e 15 Aprile, a Brdo in Slovenia, si è tenuta l’annuale conferenza della European Guide Federation, alla quale hanno partecipato 40 delegati provenienti da 16 paesi europei. In rappresentanza dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti si sono recati all’incontro 2 membri della commissione Nazionale Cani Guida, Samuele Frasson e Simone Venza.
<Il tema della conferenza verteva sulle sfide che quotidianamente devono affrontare i 25000 cani guida e di assistenza presenti in Europa, in particolare modo riguardo al diritto di accesso e agli episodi di discriminazione che sono ancora troppo frequenti un po’ ovunque, spesso causati da carenze normative. Dalla discussione è emersa una situazione molto frammentata a livello europeo: ogni paese dispone di proprie leggi che regolano l’accesso dei cani guida e degli altri cani da assistenza ai luoghi pubblici e privati e ai mezzi di trasporto; addirittura alcuni stati possiedono più leggi a livello regionale ed in altri non sono presenti leggi in proposito, lasciando al buon senso delle autorità e dei vari attori sociali la tutela dell’accesso dei cani guida. Traspare inoltre una difficoltà generalizzata delle autorità a far rispettare le leggi vigenti. Per ridurre gli episodi di discriminazione, l’EGDF si propone di realizzare campagne europee di formazione e informazione, così da far conoscere a tutti il ruolo dei cani guida e dei cani da assistenza e da garantire l’inalienabile diritto alla mobilità. A questo proposito, sarebbe auspicabile promuovere la creazione di una normativa europea che regoli il diritto di accesso dei cani guida, superando così le singole leggi nazionali. In questo contesto si inserisce la proposta di prevedere una carta di identità europea per i cani guida che permetta di stabilire universalmente cosa un cane guida debba fare e di riconoscere che il cane in possesso del documento sia effettivamente un cane guida. Questa proposta si è resa necessaria alla luce di episodi recenti che hanno visto come protagoniste alcune compagnie aeree, le quali hanno rifiutato di imbarcare dei cani guida perché secondo loro non in possesso dei requisiti richiesti. Infine, è stato presentato un progetto finalizzato a creare un database online per raccogliere tutti gli episodi di discriminazione che si verificano in Europa e per informare su come muoversi in caso di rifiuto.
Relativamente alla nostra partecipazione, solo da qualche giorno l’UICI è diventata membro effettivo dell’EGDF; pertanto era la prima volta che la commissione nazionale cani guida veniva coinvolta in un’esperienza internazionale. Devo dire che è stata una bellissima occasione di confronto con altri paesi e abbiamo anche avuto la possibilità di stabilire relazioni sia con conduttori di cani guida sia con addestratori. Abbiamo avuto modo di constatare differenze e analogie tra la situazione italiana e quella del resto d’Europa: se ad esempio dal punto di vista normativo disponiamo di una legge abbastanza completa, benché sussistano difficoltà nel farla rispettare, molto resta da fare riguardo agli standard di addestramento. Infatti, nella maggior parte dei paesi europei, esistono standard di addestramento condivisi da tutte le scuole e dagli utenti, a cui chiunque desideri addestrare un cane guida deve attenersi. Per garantire l’uniformità della qualità di addestramento, in molti paesi prima della consegna il cane e il conduttore devono superare un esame. In alcuni casi (come in Austria e Ungheria) l’esame viene gestito dallo stato; in altri (come in Francia) esso viene organizzato all’interno delle singole scuole. In questo modo in qualsiasi scuola venga richiesto il cane, l’utente ha la certezza di ricevere un cane addestrato con le medesime metodologie e la consapevolezza di ricevere un cane solo se in possesso di determinati requisiti di orientamento e mobilità. Grazie a questo sistema, è anche possibile avere un albo che certifichi chi ha realmente le competenze per addestrare un cane guida.
A livello associativo, abbiamo notato che praticamente in ogni paese europeo esiste un’unica associazione rappresentativa che racchiude tutti i fruitori di cani guida e che ha un peso specifico notevole nei rapporti con le scuole e gli enti pubblici. In stati come la Gran Bretagna le associazioni e le scuole si finanziano mediante la ricerca di sponsorizzazioni, mentre in Ungheria esiste una raccolta fondi sulla base della tassazione simile al nostro 5*1000. In Finlandia, il cane guida è considerato come un vero e proprio ausilio sanitario: il governo finanzia le scuole di addestramento e passa agli utenti le spese veterinarie e il cibo per i cani.
Infine, il presidente dell’EGDF David Adams e il direttore operativo Judith Jones si sono complimentati per la nostra adesione alla federazione e hanno offerto il loro supporto in caso di episodi di intolleranza, auspicandosi di organizzare in futuro in Italia la conferenza dell’EGDF.

In viaggio con il nostro cane guida, di Valter Calò

Autore: Valter Calò

Da circa due anni la Comunità Europea ha voluto mettere ordine sulla movimentazione degli animali da compagnia, regolamentando con la normativa che riporto sotto, tutte le movimentazioni non commerciali compresi anche i cani guida per i ciechi.
Uniche categorie di cani nominate sono i cani poliziotto e i cani da soccorso, che in ogni caso hanno alcune agevolazioni, ma che in sostanza devono ugualmente sottostare a questa normativa.
Per movimentazioni non commerciale, come facilmente si deduce, si intende un fine di lucro ovvero di compravendita degli animali, che nel nostro caso non interessa, ma lascio questa terminologia affinché sia chiaro il fine della legge e a quali categorie è rivolta.
La regolamentazione è abbastanza complessa e dal 2013 ha avuto già parecchie modifiche attuative, specialmente tra gli stati non comunitari.

REGOLAMENTO (UE) N. 576-577/2013
movimentazione non commerciale tra i Paesi membri dell’Unione europea degli animali da compagnia, in particolare di cani, gatti e furetti, nonché l’introduzione e la reintroduzione, nei Paesi Comunitari, di tali animali, provenienti dai Paesi terzi.
Come descritto dal titolo, la movimentazione riguarda i cani che circolano nel territorio Comunitario, oppure che escano dallo stesso e attenzione, che rientrano nel territorio Comunitario, questo passaggio non è da sottovalutare, in quanto se un cane guida esce dal territorio comunitario, per rientrare viene sottoposto a controlli come se entrasse in zona Comunitaria per la prima volta.

In generale:
Gli animali da compagnia devono essere accompagnati dal proprietario o da persona autorizzata in maniera scritta., gli animali possono viaggiare anche soli ma il proprietario o la persona autorizzata devono dimostrare che accompagnano l’animale massimo 5 giorni prima o dopo la partenza dell’animale stesso.
Il numero massimo di animali ammesso per la movimentazione per ogni proprietario è 5.
Il numero di 5 animali può aumentare solo in caso di gare o esposizioni o stage di allenamento debitamente certificate.
Importante per la movimentazione gli animali devono:
.1 essere marcati con tatuaggio leggibile avvenuto prima del 3 luglio 2011, o impianto trasponditore.
.2 essere vaccinati contro la rabbia, solo dopo la marcatura, conformemente al regolamento.
.3 se adottate, misure sanitarie preventive per malattie o infezioni diverse dalla rabbia.
.4 avere un documento di identificazione, rilasciato dal veterinario ufficiale , passaporto. Oppure certificato o foglio di identificazione conforme a questo regolamento, se proveniente da paesi terzi rilasciato da autorità competenti.
E’ vietato introdurre in Italia, sia dai Paesi membri dell’Unione Europea che dai Paesi terzi,
animali non vaccinati contro la rabbia.

Animali che entrano in uno stato membro da un paese terzo.
Si dividono in due gruppi, uno Nazioni che si attengono scrupolosamente a questo regolamento e un secondo gruppo di Nazioni che non si attengono a questo regolamento.
Al secondo gruppo viene fatto un controllo ulteriore per la prevenzione della diffusione della rabbia, che è la titolazione dei suoi anticorpi (prelievo di sangue).
Gli animali con questo esame della titolazione degli anticorpi, devono entrare in uno stato membro solo attraverso il luogo di ingresso e controllo dei viaggiatori, all”entrata vengono registrati in apposito registro per data e identificazione.
Il prelievo del sangue per la titolazione degli anticorpi si può fare solo dopo 30 giorni dalla vaccinazione e l’esame può essere fatto solo da laboratori autorizzati.
Il certificato di titolazione non può essere più vecchio di tre mesi, se il cane guida è correttamente vaccinato contro la rabbia, la validità della titolazione degli anticorpi segue la copertura del vaccino antirabbico, quindi non scade dopo tre mesi.
Attenzione: se noi con il nostro cane guida andiamo in Russia per quattro mesi e il nostro cane guida non è correttamente vaccinato contro la rabbia, al rientro in territorio Comunitario, ci verrà richiesta la titolazione degli anticorpi, in quanto il certificato fatto in Italia, ha una validità di tre mesi, quindi prima di partire bisogna sapere dove fare la titolazione anticorpale e che soprattutto il laboratorio sia riconosciuto, altrimenti il nostro animale non rientrerà in territorio Comunitario.
Ripeto Nota importante: se il cane è sottoposto regolarmente alla vaccinazione antirabbica, la titolazione anticorpale non scade dopo tre mesi, ma ha validità uguale alla profilassi vaccinale correttamente eseguita.
Questo esempio, spero renda chiaro il fatto che la movimentazione del nostro animale potrebbe risultare al quanto complicata, quindi prima della partenza, informatevi bene, presso gli uffici del Servizio Veterinario ASL più vicini.

PASSAPORTO dei cani
Il documento di identificazione o passaporto è rilasciato solo da un veterinario ufficiale, cosi composto:
.luogo e data di posizionamento del tatuaggio o trasponditore
.codice alfanumerico del tatuaggio o trasponditore
.dati obiettivi di identificazione dell’animale, nome, età, razza, sesso, colore ecc..
.nome, recapito e firma del proprietario
.nome, recapito firma veterinario ufficiale che rilascia il documento
.data e dettagli vaccinazione antirabbica
.data prelievo sangue per titolazione anticorpi quando richiesta
.conformità sulla prevenzione di malattie diverse dalla rabbia quando richiesta
Il passaporto deve avere un codice numerico ISO dello stato di rilascio e un numero alfanumerico unico. Il veterinario ufficiale che rilascia il documento deve mantenere il registro dei dati almeno per 3 anni, deve certificare il numero di identificazione, tatuaggio o trasponditore, che i dati richiesti siano compilati correttamente e ci sia la firma del proprietario.
I documenti di identificazione in bianco vengono rilasciati solo ai veterinari ufficiali del servizio Veterinario dell’ASL.

CONTROLLI
il proprietario deve mettere a disposizione, dell’autorità competente, l’animale per i controlli e i relativi documenti che accompagnano l’animale.
Se gli animali entrano in uno stato membro da uno stato terzo non autorizzato, possono entrare solo dagli ingressi dei viaggiatori e devono presentarsi all’autorità competente.
Se un animale parte da Bolzano e con il suo proprietario va in un paese terzo come la Giorgia, per rientrare in un paese membro deve avere la titolazione degli anticorpi contro la rabbia e tutti i documenti in regola è quindi importante che prima della partenza il proprietario faccia eseguire la titolazione degli anticorpi da un
laboratorio autorizzato. La titolazione degli anticorpi ha una validità massima di tre mesi. Se lo stesso animale parte da Bolzano e va in uno stato membro,
al proprietario è sempre consigliabile di rivolgersi al veterinario ufficiale dichiarando la movimentazione dell’animale, indicando il luogo, la durata del viaggio ed eventuali movimentazioni fuori dallo stato stesso.

Riassumendo:
prima della partenza con un cane verso un paese comunitario o extracomunitario è necessario mettersi in contatto con un med. Veterinario ASL, per tutto ciò che
riguarda il profilo sanitario e le certificazioni necessarie, oltre che far controllare la validità dei documenti in nostro possesso.
La regolamentazione Europea sopracitata è in continuo mutevole aggiornamento, quindi deve rimanere chiaro al lettore che un viaggio con il proprio cane, sia in Paesi Comunitari Che Extracomunitari, deve essere preparato con congruo anticipo.
Rivolgersi sempre ai veterinari competenti dell’ASL, in quanto ci possono essere continui aggiornamenti attuativi della normativa e quanto sopracitato potrebbe avere una dovuta evoluzione.
Come consiglio personale, vi invito anche ad informarvi sulle regolamentazioni interne di eventuali vettori aerei, in quanto non esiste una normativa unica, ma in sostanza fanno quello che vogliono.
Ultimo consiglio che provo a darvi e di informarvi bene sulle normative vigenti nel paese che volete visitare, riguardanti i cani guida.
Potete informarvi autonomamente ricercando qualche associazione di non vedenti del paese che andrete a visitare, scrivendogli una normalissima e-mail, sono convinto che in breve tempo avrete delle risposte esaustive, altrimenti coinvolgete l’ambasciata Italiana o scrivete all’Ambasciata in Italia del Paese che volete visitare o rivolgersi anche all’Ufficio affari internazionali della nostra Unione.

Augurandovi buon viaggio, ricordatevi di portare con voi sempre una borraccia con acqua, un po’ di mangime e le buste per la raccolta delle feci, anche se la raccolta di queste ultime non è obbligatoria, risulta essere se possibile, un forte segnale di civiltà.

Valter Calò
Questo articolo è stato scritto con la supervisione del Servizio Veterinario Aziendale
della Provincia Autonoma di Bolzano

Fare dell’Italia un Paese che accoglie i cani guida per ciechi, sarà possibile?, di Elena Ferroni

Autore: Elena Ferroni

Un recente comunicato stampa della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) pubblicato sul giornale on line dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Onlus, porta in primo piano le difficoltà di accesso ad alcuni alberghi, in cui si sono imbattute persone non vedenti con il loro cane guida. Leggendone il contenuto, riflettevo su quanta libertà di movimento regali a chi non vede la presenza di un cane opportunamente addestrato, su quanto lasci l’amaro in bocca trovarsi di fronte al rifiuto verso questi animali e soprattutto, su come si possa far capire il loro ruolo a chi non Sa. Queste domande sono diventate per me ancor più rilevanti, perché da qualche settimana la direzione nazionale U.I.C.I., mi ha assegnato l’incarico di coordinare la commissione nazionale che si occuperà proprio di tale tema. Dunque dovrò guidare un gruppo di persone che avrà l’importante Compito di proporre linee di indirizzo per l’azione, in questo specifico settore, nei prossimi cinque anni.
E allora pensando all’Italia, pur con alcune differenze territoriali, credo di poter dire che vivo in un paese poco abituato a vedere in giro cani guida per ciechi, poco informato sul tema e spesso anche distratto. Un paese in cui non si Sa distinguere tra cane guida e cane da compagnia, che non è a conoscenza che il cane guida ha una funzione importantissima che va rispettata, per esempio spostandosi per lasciare libero il passaggio, non disturbandolo mentre lavora, evitando di accarezzarlo e attirare la sua attenzione.
Se penso invece a ciò che vorrei, mi piacerebbe vivere in un’Italia in cui un cieco che si muove quotidianamente affiancato dalla sua guida a quattro zampe non incontri divieti sul suo cammino. Non trovi ostacoli ad entrare in un ristorante o in un supermercato, a prendere un taxi, un autobus o un aereo, in cui si possa recare tranquillo a fare una visita medica, sul suo posto di lavoro o in un luogo di vacanza. Vorrei che non ci fosse sempre bisogno di spiegare che il cane guida può entrare, ripetendo in ogni situazione di disinformazione o peggio rifiuto, che c’è una legge che lo consente dal 1974, come fosse un disco rotto.
A partire quindi dalla nuova commissione nazionale U.I.C.I. dedicata ai cani guida, che verrà nominata insieme a tutte le altre a fine mese dalla direzione dell’associazione, mi farò promotrice e punto di riferimento nel delineare obiettivi chiari, che abbiano il preciso scopo di ridurre lo scarto che c’è tra l’Italia di adesso e il paese accogliente che vorremmo. Mi aspetto inoltre di esser circondata da persone volenterose che mi aiuteranno a portare avanti le proposte scaturite dai lavori del XXIII Congresso Nazionale e mi impegnerò in prima persona perché queste non restino solo belle parole scritte sulla carta. Obiettivi prioritari da tenere in considerazione saranno una incisiva sensibilizzazione sul territorio riguardante il prezioso ruolo del cane guida e un’informazione capillare ai dirigenti dell’associazione riguardo a questo tema, che merita senza dubbio tutta la nostra attenzione.
Appena sarà individuata la squadra di persone insieme alla quale lavorare, ricordando che c’è tempo fino al 15 gennaio per inviare la propria candidatura a far parte delle commissioni, mi auguro che questo nuovo gruppo che avrò la fortuna di coordinare saprà fare del suo meglio, perché la libertà di movimento del cieco con il cane guida sia una realtà universalmente conosciuta e scontata, piuttosto che un diritto da rivendicare con le unghie e con i denti.

Elena Ferroni

Savona – Giornata Nazionale del cane guida, di Andrea Bazzano

Autore: Andrea Bazzano

Venerdì 16 ottobre 2015, in occasione della decima Giornata Nazionale del Cane Guida, l’Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti della sezione provinciale di Savona, ha aderito all’iniziativa.
La giornata è stata organizzata grazie alla collaborazione della consigliera Dott.ssa Francesca Auxilia che con il Presidente dell’Associazione savonese Andrea Bazzano, hanno organizzato un incontrato con gli studenti del Liceo Classico Chiabrera Martini di Savona, il quale ha accolto favorevolmente l’iniziativa.
Le classi IV A e 1Cc di codesto Istituto, alla presenza delle rispettive insegnanti, hanno ascoltato con interesse come il cane guida riesca ad essere indispensabile per l’autonomia dei disabili visivi; in particolare il Presidente Bazzano ha raccontato la sua personale esperienza con Teddy, il suo fedelissimo cane guida , presente anche lui in aula.
Agli alunni ed ai loro docenti sono state fornite alcune informazioni in merito all’addestramento nonché alle scuole presenti sul territorio nazionale ed alle leggi che tutelano i cani guida ed i loro proprietari.
L’iniziativa ha avuto successo sia tra i ragazzi sia tra gli insegnanti, si ringrazia a nome dell’Associazione il Liceo Classico Chiabrera Martini per l’ospitalità.
Andrea Bazzano

Firenze – La Decima Giornata dedicata al cane guida, impressioni e commenti di chi ha scelto di partecipare a questa festa, di Elena Ferroni

Autore: Elena Ferroni

Venerdì 16 ottobre 2015, non è un giorno come gli altri per chi come me non vede, o vede solo luce e ombra e ha deciso di affidare la sua libertà di movimento nel mondo agli occhi di un cane, nel mio caso una labrador miele con le orecchie morbide di nome Vanda. Dunque è un giorno speciale: è la giornata dedicata al cane guida, giunta alla sua decima edizione. L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS ne ha promosso la celebrazione per la prima volta il 16 ottobre del 2006. Da 10 anni quindi abbiamo a disposizione un appuntamento importante per dire grazie alle scuole di addestramento e raccontare cosa fanno per noi questi meravigliosi animali.
Proprio per tali ragioni, venerdì mattina alcuni non vedenti oltre a me, si sono messi in viaggio da varie parti della Toscana (Livorno, Pisa, Firenze, Lucca, provincia di Arezzo e di Siena). Siamo tutti partiti di buon’ora per confluire nel capoluogo toscano dove ci aspettava un compito davvero importante: prima nella palestra di una scuola media, poi dopo un buon pranzo tutti insieme spostandoci in una piazza centrale della città di Firenze, abbiamo cercato di trasmettere con forza quanto sono preziose le nostre guide a quattro zampe. “Per l’occasione – scherza Massimo – io e John, il mio labrador biondo, ci siamo fatti anche la barba!”
“Devo dire che ho vissuto molto intensamente tutta la giornata e sono rimasta molto contenta dell’interesse dimostrato dalla gente verso i cani e non solo – afferma Luciana – I ragazzi a scuola sono stati molto attenti e curiosi, facendo domande di vario genere. Poi nel pomeriggio in centro eravamo proprio tanti, non vedenti con i cani guida, alcune famiglie affidatarie con i cuccioli e la scuola di Scandicci che ha effettuato delle dimostrazioni pratiche su come viene fatto l’addestramento. Essere tanto visibili in una piazza di Firenze così importante e centrale mi ha riempito di gioia! E’ stato molto emozionante! Si… perché questi esseri speciali per noi fanno veramente una cosa grande e credo che festeggiarli sia il minimo da parte nostra!
Mi auguro che il cane guida sia sempre più conosciuto e riconosciuto”
“E’ stata una giornata memorabile – dice Giuliano – Finalmente una ricorrenza con un solo obiettivo, quello di rendere visibile e più popolare la realtà del cieco aiutato nella sua autonomia dal cane. Personalmente mi sono entusiasmato dell’interesse di tante persone che ci hanno domandato di tutto. Per questo penso che dovremo continuare a farci vedere in tutto il nostro territorio, ancora purtroppo la gente non capisce cosa fa quella persona attaccata al cane, soprattutto come dovrebbe comportarsi nei nostri confronti. Si fa presto a dire che sono magari anche maleducati se non ci danno strada oppure insistono a tenere il loro cane sulla nostra traiettoria, se non sono mai stati educati a questo”.
Ecco poi Aldo che ci fa sorridere, perché ponendo l’accento sullo spostamento avvenuto dopo pranzo nota: “Quando mai si sono visti 6 cani guida tutti insieme su un autobus?”
E Arrivano anche le parole di Vallì per apprezzare un altra sfaccettatura della giornata: “A me è piaciuta l’invasione pacifica delle vie del centro con i nostri cagnoloni, che c’è stata dalla fermata dell’autobus per raggiungere piazza della Repubblica e, al nostro passaggio, le persone che commentavano quanto sono bravi. Inoltre ci tengo a ricordare la presenza degli affidatari e l’importanza del loro ruolo – continua Vallì – Credo che non potremo ringraziare mai abbastanza persone come la signora Anna, che ha avuto 14 cuccioli in affidamento”. Anche Elena descrive in maniera simile la nostra passeggiata per le vie del centro di Firenze: “La grande emozione di andare in giro tutti insieme per la strada, sentendo i commenti della gente che dicono che belli, rivolti ai nostri cani e non a noi. Quindi l’attenzione è stata tutta loro, sui nostri amici a 4 zampe, i nostri occhi, coloro che ci aiutano. Uno slogan per i nostri cani – termina Elena – potrebbe essere uniti per la guida”.
Concludo questa pennellata di commenti ed impressioni dicendo grazie proprio a loro: Alderica, John, Nicol, Rudi, Tabata, Vanda, Zorro e a tutti i cagnoni per il loro esserci sempre. E raccogliendo l’intenzione di chi con me c’è stato in questo 16 ottobre, di continuare insieme a farci vedere e a raccontare, in ogni luogo della nostra vita e in occasioni dedicate, quella relazione così speciale che si crea tra cieco e cane guida e quella libertà di movimento che un tale team a sei zampe può raggiungere se messo nelle dovute condizioni.

Giornata Nazionale del Cane Guida: trasmissione online

Venerdì 16 Ottobre, a partire dalle ore 12, andrà in onda su Slashradio una trasmissione dedicata alla Giornata Nazionale del Cane guida. Dalle 12.00 alle 13.30 Luisa Bartolucci si collegherà con Piazza del Campidoglio, per incursioni durante la passeggiata organizzata dalla Sezione Provinciale di Roma dell’Unione. Cercheremo tramite brevi interviste telefoniche di carpire le impressioni dei partecipanti ed organizzatori, raccoglieremo anche testimonianze il più possibile significative.
Alle ore 15.00, invece andrà in onda la trasmissione “un pomeriggio di un giorno coi cani”, condotta sempre da Luisa bartolucci, con la partecipazione del Presidente Nazionale, dottor Mario Barbuto, del Coordinatore della Commissione nazionale cani guida Avvocato Giuseppe Terranova, di responsabili delle scuole cani guida e l’intervento telefonico degli utenti di tutta Italia.
Per intervenire in diretta: comporre durante la trasmissione i numeri telefonici 06-69988353 oppure 06-6791758. Per chi dovesse preferire scrivere è possibile avvalersi dell’apposito form di Slashradio. E’ possibile inviare e-mail, anche nei giorni precedenti la trasmissione all’indirizzo: diretta@uiciechi.it. Per collegarsi sarà sufficiente digitare la stringa: http://www.uiciechi.it/radio/radio.asp e dare invio sul link “Ascolta la trasmissione”.
Vi attendiamo numerosi, con le vostre splendide testimonianze. La trasmissione diverrà anche un cd pubblicato quale supplemento al mensile “Il Portavoce”. I non abbonati al periodico potranno fare richiesta del cd, che verrà inviato a titolo assolutamente gratuito, all’indirizzo e-mail ustampa@uiciechi.it. Le e-mail più significative, inoltre verranno inserite all’interno del nostro giornale elettronico e pubblicate anche sui nostri periodici “Il Portavoce” e “Corriere Braille”.
A venerdì dunque.

Giornata Nazionale del cane guida 16 ottobre 2015 – Passeggiata per le vie di Roma e dimostrazione delle scuole cani guida in Piazza del Campidoglio

Il 16 ottobre si celebra la Giornata nazionale del cane guida per ciechi.
La giornata, istituita dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti nel 2006, “è un’occasione importante per portare all’attenzione del grande pubblico il tema della mobilità e della facile circolazione – dichiara il presidente nazionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, Mario Barbuto. Il cane guida è una grande conquista di libertà per tante persone che hanno difficoltà a muoversi. Tutelare questa nostra libertà significa garantire il diritto di andare con i nostri cani in ogni luogo aperto al pubblico: ristoranti, mezzi di trasporto, scale mobili, alberghi, ecc.”.

Il cane guida è “un vero compagno di libertà”, sempre disponibile e pronto ad assecondare le necessità di autonomia e di mobilità. Purtroppo però, ancora oggi, spesso, non viene permesso al non vedente accompagnato dal cane guida di entrare in un ristorante, di prendere un taxi o di utilizzare mezzi di trasporto pubblico, nonostante l’esistenza di una legge.
Si tratta dell’articolo unico della Legge n. 37/1974, aggiornata poi con la legge 60/2006, che recita: “Il cieco con il cane guida può entrare in tutti i luoghi aperti al pubblico”.

“Ogni rifiuto di questa nostra libertà – continua Barbuto – costituisce una violazione dei nostri diritti umani basilari. A questi diritti non potremo mai rinunciare e sarà nostro dovere difenderli in ogni sede e con ogni mezzo.”

In occasione della giornata, la Sezione Provinciale di Roma dell’Unione organizza una passeggiata per le vie del centro di Roma, cui parteciperanno i soci accompagnati dai loro cani guida. Il percorso partirà alle ore 9 dalla sede dell’UICI di Via Mentana 2 e si concluderà alle 11.30 in Piazza del Campidoglio, dove il Presidente dell’Assemblea Capitolina ed alcuni assessori incontreranno la delegazione per un breve saluto. Alle ore 12.00, sempre in Piazza del Campidoglio, ci sarà una dimostrazione delle scuole cani guida.
Nel pomeriggio, su SlashRadio (web radio dell’Unione) andrà in onda una trasmissione radiofonica con la partecipazione delle scuole cani guida e l’intervento telefonico degli utenti di tutta Italia.

“Il cane guida, oltre ad essere un amico impagabile, è anche un ausilio insostituibile per la mobilità del non vedente – dichiara il Presidente della Sezione di Roma dell’Unione, Giuliano Frittelli. Purtroppo, a volte, questa realtà non è sufficientemente conosciuta e accolta, per questo riteniamo che questo momento di incontro con la cittadinanza lungo il percorso e, poi al termine con le rappresentanze istituzionali, possa essere un momento di fondamentale sensibilizzazione della città.”

Bologna, 10 e 11 ottobre 2015, Istituto per ciechi Francesco cavazza: “cani guida… parliamone!”

La lista di discussione cani-guida, organizza “cani guida… parliamone!!!” Incontro aperto a tutti coloro che amano e vogliono migliorare la situazione dei cani guida e dei loro conduttori in Italia. sono invitate tutte le associazioni che si occupano di disabilità visiva, le scuole di addestramento, gli addestratori cinofili interessati ai cani guida e i ciechi che sono accompagnati da un cane guida o che lo stanno aspettando.
Dall’aprile 2001 esiste in internet un gruppo di discussione che tratta dell’argomento cani-guida a 360°. Tra i suoi quasi trecento membri non solo ciechi accompagnati da questi fantastici animali, ma anche persone interessate per i più svariati motivi a saperne di più sui nostri amici a quattro zampe. Quest’anno, in particolare, i membri della lista hanno sollecitato un incontro che avesse al centro tutti i problemi che riguardano i cani guida in Italia.
La delicata congiuntura economica che si riflette anche sulla situazione dei cani guida e dei fruitori italiani, i metodi di addestramento, la difficoltà a creare momenti di confronto tra le varie scuole e gli utenti, la mancanza di elenchi di addestratori riconosciuti, le lunghe liste d’attesa, sono solo alcuni dei temi che ci hanno spinto a tentare di organizzare questo incontro, che speriamo sia il primo di una serie positiva.
Obiettivo finale delle giornate è quello di creare un documento di sintesi, in cui, evidenziate le criticità dell’argomento, si avanzano proposte e idee da sottoporre ad associazioni di livello nazionale, che possano essere casse di risonanza, scuole di addestramento e persone impegnate nella politica attiva italiana. Di fatto auspichiamo di iniziare un percorso virtuoso che porti a reali cambiamenti, con la consapevolezza che il cammino sarà lungo e complesso.

programma dell’evento

Sabato 10 ottobre:
Arrivo e sistemazione dei partecipanti;
ore 13 pranzo;
dopo pranzo pausa per cagnoni e umani
ore 14.30 inizio dei lavori;
ore 18.00 conclusione dei lavori;
al termine dei lavori pausa per cagnoni ed umani
ore 19.30 cena;

Domenica 11 ottobre:
ore 9.00 inizio dei lavori;
ore 12.30 conclusione
pausa per umani e cagnoni
ore 13.30 pranzo
saluti finali con la speranza di rivederci e di proseguire il cammino insieme

ordine del giorno

introduzione alle due giornate
presentazione dei partecipanti che vorranno prendere la parola
individuazione dei punti da prendere in esame
proposte concrete
confronto con scuole ed associazioni presenti
elaborazione del documento di sintesi
Come potranno notare i più esperti nell’organizzazione di questo genere di incontri, non è prevista una scansione temporale ben definita, proprio perchè si vuole lasciare a ciascuno lo spazio per potersi esprimere, indipendentemente da ruoli e gerarchie, purchè non si abbia altro scopo che essere costruttivi.

Costi e logistica

L’istituto Cavazza, al centro di Bologna, è facilmente raggiungibile con gli autobus, dalla stazione linee 30, 32 o 33, dall’aeroporto linea BLQ. Ovviamente sia sul piazzale antistante la stazione, sia all’aeroporto sono facilmente reperibili taxi privati. Per chi volesse venire in auto, il centro storico di Bologna è zona a traffico limitato e il sabato e la domenica sono previste ulteriori pedonalizzazioni, si consiglia di percorrere i viali di circonvallazione, la porta più vicina all’istituto è Porta Castiglione, non troppo lontano è possibile trovare alcuni parcheggi a pagamento.
I partecipanti risiederanno nel convitto dell’istituto Cavazza stesso, finché ci saranno posti disponibili, poi saranno individuati alloggi in strutture vicine all’Istituto. Anche i pasti verranno consumati nella sala mensa dell’istituto Cavazza.
L’incontro è completamente gratuito, ma si prega comunque, anche qualora non si volesse usufruire di vitto e alloggio, di comunicare la propria presenza. Per pasti, pernottamento e organizzazione è previsto un costo forfettario di 120 euro. Costo di ogni singolo pasto euro 15. Quindi: tre pasti più pernottamento 120 euro, due pasti più pernottamento 105 euro, un pasto più pernottamento 90 euro, solo pernottamento 75 euro. Anche qualora si pensasse di consumare un solo pasto, si prega di comunicarlo, indicando anche a quale dei tre si è interessati e di versare la cifra stabilita in anticipo, per semplificare il calcolo dei pasti necessari e il pagamento del fornitore.

Le iscrizioni dovranno avvenire entro e non oltre il 30 settembre 2015. L’iscrizione sarà da ritenersi confermata solo all’atto dell’avvenuto bonifico. Sarà necessario inviare una mail a:
skipper2001@gmail.com indicando le seguenti informazioni:
nome e cognome
numero di cellulare
presenza o meno di cane guida
presenza o meno di accompagnatore vedente, se presente indicare nome e cognome
Particolari esigenze alimentari o allergie.
quota versata e, qualora non fosse di 120 euro, a quali pasti si è interessati.
Se il bonifico fosse versato da una persona diversa da quella che parteciperà , sarà necessario segnalarlo indicando nome e cognome dell’iscritto effettivo,
I bonifici andranno effettuati sull’iban:
IT12 D030 6946 4821 0000 0011 666

intestato a Irene Balbo, presso banca Intesa Sanpaolo filiale di Mondovì (CN) causale, incontro cani guida ottobre

per contatto telefonico: 339 80 73 172 dal lunedì al venerdì dalle ore 17.00 alle 18.00, sabato tutto il giorno.

vi aspettiamo numerosi con i vostri quadrupedi!