Oggi vorrei parlarvi di un 3 per 1, ma non temete, non stiamo parlando dell’ultima offerta del supermercato sotto casa, ma del coinvolgimento di tre soggetti in un solo evento, sto parlando di scuole, Comune di Roma, azienda di trasporto cittadino (ATAC).
Come credo sappiate, ogni anno si celebra la giornata nazionale del cane guida, in tale occasione si realizzano eventi volti a sensibilizzare la popolazione su ciò che riguarda questi insostituibili amici a quattro zampe.
La sezione di Roma da diversi anni organizza una passeggiata in punti significativi della città per dare visibilità a questo evento.
Quest’anno però il nostro Comitato Cani Guida, ha dato il meglio di sè coinvolgendo oltre alle istituzioni cittadine, due scuole primarie.
Infatti la passeggiata ha preso il via dalla sezione di Via Mentana con non vedenti accompagnati dai loro cani, 40 bambini della scuola Pestalozzi, accompagnati dalle loro maestre e soci accompagnati da volontari. Durante il tragitto fino alla scuola Regina Elena in via Puglie è stato distribuito ai passanti il “Decalogo del cane guida”.
Nel cortile della scuola siamo stati accolti da 300 bambini, anche della scuola materna, con le loro maestre. Una vera mattinata di festa! Anche se, come ha detto la dirigente scolastica: “anche questa è scuola” Con tanto di autorità del municipio, del Miur e del Comune.
Dopo i saluti della dirigente scolastica e delle autorità presenti, alcuni bambini hanno parlato al microfono cercando di esprimere quanto avevano appreso sui cani guida, molti di loro avevano disegni fatti in classe nei giorni precedenti.
La manifestazione si è conclusa con una passeggiata dei non vedenti e dei loro cani tra i bambini che hanno così potuto prendere confidenza con loro e sapere cosa si può o non si può fare quando si incontra un non vedente con il suo cane.
Inoltre in un precedente incontro con alcuni dirigenti Atac, è stata concordata la realizzazione di una campagna di spot sui nostri fedeli amici, da diffondere nelle stazioni metro che da oggi è possibile ascoltare.
Anche il Comune ha voluto partecipare a questa gara informativa, affiggendo in tutti i municipi locandine del decalogo del cane guida realizzate dai nostri soci.
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Roma – Giornata Nazionale del cane guida
Come ogni anno, la Giornata Nazionale del cane-guida rappresenta un momento di sensibilizzazione sulle problematiche quotidiane dei non vedenti e sul diritto alla mobilità. Quest’anno l’iniziativa di informazione e sensibilizzazione sarà indirizzata in particolare verso i giovani e gli studenti: promossa dall’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Sezione Provinciale di Roma è stata resa possibile grazie alla collaborazione del MIUR, del I Municipio e dell’istituto comprensivo Regina Elena.
Con partenza dalla sede di via Mentana un gruppo di non vedenti con i loro cani guida percorrerà le strade di Roma fino alla scuola primaria Regina Elena, in compagnia di alcuni bambini della scuola Pestalozzi. successivamente, presso la scuola Regina Elena avrà luogo un incontro con i bambini delle due scuole.
Vi invitiamo a partecipare il 16 ottobre alle ore 9.00 presso la sede dell’Uici provinciale in via Mentana 2b da dove partirà la passeggiata. L’iniziativa avrà termine intorno alle 12,30
Ferrara – “Luce dei miei occhi” giornata nazionale del cane guida 15 ottobre 2017
Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti (UICI) / Sezione Provinciale di Ferrara
PluralCosmos, associazione di promozione sociale
Centro Sportivo Educativo Nazionale CSEN di Roma, Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal C.O.N.I. e dal CIP
ROTARY CLUB Cardinal Lambertini di Poggio Renatico e i ROTARY CLUB dell’Area Estense
promuovono:
“LA GIORNATA NAZIONALE DEL CANE GUIDA”
evento interregionale a Ferrara e
IL CONCORSO LETTERARIO “LUCE DEI MIEI OCCHI”
La manifestazione consiste in esibizioni e dimostrazioni di attività con l’ausilio di cani e si svolgerà nel sottomura di via Porta Catena, nelle due aree verdi separate da Via Tumiati, estendendosi anche alle mura Degli Angeli per lo svolgimento di una camminata benefica.
A pochi metri di distanza, all’interno del Pattinodromo comunale, in Via Gustavo Bianchi, sarà disponibile il pranzo e più tardi si svolgerà, a conclusione della giornata, la premiazione del concorso letterario.
L’area sarà accessibile e fruibile, sarà dotata di servizi igienici per disabili e non e nelle immediate vicinanze saranno riservati numerosi parcheggi, per le associazioni invitate a presenziare e per le persone disabili. La zona è comunque dotata di numerosi parcheggi liberi.
Patrocini ricevuti:
Comune di Ferrara;
Regione Emilia Romagna;
Regione Toscana;
UICI – Regione Emilia Romagna;
Comitato Italiano Paraolimpico CIP.
Parteciperanno all’iniziativa:
Il tenore Diego Raphael Forunato;
Per il Comitato Italiano Paraolimpico, il campione maratoneta LORIS CAPANNA.
La Scuola Nazionale della Regione Toscana – cani guida per ciechi di Scandicci;
La Scuola Triveneta – cani guida di Selvazzano, Padova, con l’associazione Puppy Walker;
Blindsight Project – progetti e iniziative per persone disabili sensoriali;
Onda Azzurra, gruppo di Salvataggio iscritto al coordinamento della Protezione Civile;
Il centro di educazione cinofila Itinera Agility Dog di Ferrara, iscritto allo CSEN;
L’A.V.E.D.E.V., associazione che ha in gestione il canile comunale di Ferrara;
ChiaraMilla, Associazione di promozione sociale e sportivo dilettantistica, Tecniche di Terapie ed Attività Assistite dall’Animale e Educazione assistita dall’Animale;
La Lega del Cane di Ferrara;
L’Associazione Culturale Mondo Animali per la comprensione dell’animale e della relazione uomo-animale di Ferrara.
Bibliocucina Associazione Culturale Gastronomica;
L’OSPEDALE DEGLI ANIMALI di Ferrara – gruppo CVIT Ospedalità Privata Veterinaria;
Pluriversum Edizioni – casa editrice di Ferrara;
Le unità cinofile delle forze dell’ordine (Polizia, Carabinieri, Vigili del Fuoco, Finanza, esercito, Polizia Municipale, altri);
Toelettatura.
L’organizzazione logistica (attrezzature, pratiche, coordinamento, volontariato, ecc.), per conto della UICI di Ferrara, sarà curata dai CLUB ROTARY DELL’AREA ESTENSE – FERRARA. I club potranno promuovere anche altre iniziative, concordate con l’UICI, volte all’integrazione e fruibilità dei luoghi della città, ambienti diversi, hobby e sport.
SCOPO DELLA INIZIATIVA
UICI, PluralCosmos, CSEN e ROTARY vogliono mettere a tema l’amore che unisce l’uomo al cane, soffermandosi in particolare sull’importanza del cane guida per l’autonomia delle persone non vedenti. Con l’evento si intende fornire ai cittadini informazioni riguardanti l’impiego di detti cani, il valore del loro operato e di quello di tutti i cani di soccorso e di supporto; formare sul comportamento, corretto e adeguato, da tenere incontrando un cane al lavoro; diffondere la cultura del rispetto per gli animali e la consapevolezza delle loro capacità e necessità.
Si vuole inoltre segnalare le difficoltà in cui versano le scuole di addestramento a causa delle quali i destinatari sono costretti ad affrontare lunghi tempi di attesa per l’assegnazione; la necessità che hanno le scuole dei cani guida di trovare famiglie alle quali affidare i cuccioli fino all’età utile per l’addestramento.
Programma di massima della giornata:
– ore 9:00: accoglienza e iscrizioni;
– ore 9:30: Apertura della giornata con musica e saluti;
– ore 10: inizio della camminata benefica lungo le mura della città (circa 2 KM), da condividere con gli amici cani. Lungo il cammino, in alcuni punti suggestivi, sarà effettuata una sosta durante la quale verranno letti brani tratti dai racconti pervenuti per il concorso letterario ed abbeverati gli animali.
– ore 10:15: inizio delle dimostrazioni delle scuole per cani guida e per cani da supporto, delle esibizioni dei nuclei – unità cinofile delle forze dell’ordine e della protezione civile. NB: Tutti i partecipanti potranno in ogni caso assistere alle dimostrazioni proposte, poiché esse proseguiranno e si ripeteranno per tutta la giornata, fino alle ore 17:00 circa.
– ore 12:30: pranzo presso il Pattinodromo comunale. Nell’area della manifestazione vi sarà comunque un’area ristoro aperta tutto il giorno, per persone e animali.
– ore 17:30: Presso il Pattinodromo, proclamazione dei finalisti del concorso letterario “LUCE DEI MIEI OCCHI”,, conclusioni e saluti.
In caso di maltempo la manifestazione si terrà nel Pattinodromo di via Gustavo Bianchi, per quanto sarà possibile.
La partecipazione all’intera manifestazione è aperta a tutti e con la iscrizione ed un modesto contributo (€ 5,00), si potrà ricevere il “kit luce dei miei occhi” per l’amico animale e la maglietta dell’evento. L’iscrizione è valida anche per la passeggiata.
Il pranzo dovrà essere prenotato ed avrà un costo di 15 Euro.
Durante la manifestazione sarà possibile acquistare anche il libro che raccoglie i racconti finalisti al premio letterario. Parte del ricavato andrà alla UICI di Ferrara.
Tutti i fondi raccolti prima, durante e dopo la manifestazione serviranno per coprire le spese organizzative. L’eventuale rimanenza sarà destinata all’UNIONE ITALIANA CIECHI E IPOVEDENTI di Ferrara per le sue attività a sostegno di tutte le persone con minorazioni visive.
COSTI: Iscrizione € 5,00 ; Pranzo € 15,00 ; Libro € 10,00 . Altro non quantificato.
E’ GRADITA LA PRENOTAZIONE ALL’EVENTO E AL PRANZO, DA CONFERMARE TELEFONICAMENTE
E’ possibile prenotare il pernottamento presso strutture alberghiere convenzionate per l’evento.
Per contatti e informazioni tecniche (pratiche occupazione suolo, rumore, Scia inizio attività ecc) riferimento: Studio tecnico S.T.G.A. di Padovani e Mazzanti, Via Renata Viganò, 5 – Ferrara 0532-742503 – Mazzanti Riccardo Cell. 328-0968586.
Per altro (tematiche, partecipanti, informazioni varie, prenotazioni) riferimento: ufficio UICI di Ferrara 0532-207630, e-mail uicfe@uiciechi.it, Presidente Alessandra Mambelli 3396391565.
Torino – Comunicato stampa: Tassista rifiuta di far salire a bordo una persona cieca con cane guida
L’UICI Torino: “Discriminazione inaccettabile”
«Sulla mia vettura non salgono animali, punto e basta!». Con questo secco rifiuto, pochi giorni fa, un tassista di Torino ha impedito a una persona cieca, accompagnata dal suo cane guida, di salire a bordo. Peccato che ai cani guida, insostituibili compagni di viaggio per tanti non vedenti, la legge riconosca il libero accesso in tutti i locali e i mezzi di trasporto pubblici. Taxi compresi, ovviamente. Così l’UICI (Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti) di Torino è costretta, per l’ennesima volta, a prendere posizione contro un fenomeno spiacevole, che già in passato aveva fatto discutere. Da notare che, per una persona cieca, il taxi non è certo un lusso, ma, almeno in certi casi, è una necessità. In una città grande come Torino, dove gli ausili per disabili visivi (ad esempio semafori sonori e percorsi tattili) sono diffusi solo a macchia di leopardo, spostarsi autonomamente rimane, per chi non vede, un’impresa tutt’altro che semplice. Se anche i taxi diventano inaccessibili, la mobilità urbana rischia di trasformarsi in un serio problema.
Ne sa qualcosa Paolo Rivalta, 48 anni, torinese, non vedente, impiegato come professionista della riabilitazione presso l’ospedale Mauriziano. «Lo scorso 30 giugno, nel pomeriggio, avevo un impegno importante e non potevo permettermi di arrivare tardi – racconta – Così, per essere sicuro di raggiungere la destinazione in tempo e senza problemi, ho chiamato un taxi». Come sempre, Paolo era accompagnato dal fedele Gas, splendido esemplare di labrador nero che da un anno e mezzo lo affianca negli spostamenti quotidiani. «Premetto che solitamente, quando chiamo la centrale per richiedere l’invio del taxi, segnalo la presenza del cane, cosa che però comporta tempi d’attesa piuttosto lunghi. Poiché avevo fretta, in questo caso ho evitato la comunicazione, consapevole che, come previsto dalla legge, il tassista avrebbe dovuto in ogni caso far salire a bordo sia me sia Gas». Ma all’arrivo della vettura, la sorpresa è stata amara. «Il conducente non ha voluto saperne. Mi ha detto di essere allergico al pelo dei cani e che, comunque, sulla sua auto gli animali non erano graditi. Prima che potessi ribattere, è ripartito ed è andato via, lasciandomi in strada». Così è stato necessario chiamare nuovamente la centrale e richiedere l’invio di una seconda vettura.
Un episodio isolato? Purtroppo sembra di no. «Già in passato – ricorda Rivalta – avevo assistito a scene simili. A volte, quando ci avviciniamo a un parcheggio di taxi e i conducenti notano che abbiamo il cane guida, fanno finta di non vederci. Nei casi peggiori scappano via, nemmeno fossimo degli appestati. Ho anche ricevuto obiezioni piuttosto singolari, tipo “il suo cane è troppo grosso”. “Troppo grosso? Ma è un cane non un bisonte”. Vorrei precisare che, se il tragitto è breve e se il modello di auto lo consente, Gas può tranquillamente sistemarsi nel vano posteriore, di solito adibito a bagagliaio». Quella sollevata dai non vedenti non è certo una generica polemica contro la categoria dei tassisti, «che il più delle volte svolgono il loro lavoro con grande professionalità. Purtroppo, però, possono bastare pochi casi di inadempienza per renderci la vita difficile»
E dire che, nei mesi scorsi, l’UICI di Torino aveva chiesto e ottenuto un incontro con le cooperative che gestiscono il servizio taxi. L’Associazione aveva invitato i conducenti a un atteggiamento più collaborativo e aveva ricevuto precise rassicurazioni, che però, a quanto pare, non sono state sufficienti. «Vigileremo perché episodi come questo non si ripetano e, se necessario, faremo sentire la nostra voce nelle sedi istituzionali – sottolinea l’avvocato Franco Lepore, presidente UICI Torino – La legge n. 37 del 1974, così come integrata e modificata dalla legge n. 60 del 2006, stabilisce che la persona priva della vista ha il diritto di farsi accompagnare dal proprio cane guida nei viaggi su ogni mezzo di trasporto pubblico, senza dover pagare per l’animale alcun biglietto. Ricordiamoci che i cani guida sono, a tutti gli effetti, gli “occhi di chi non vede”. Non è uno slogan, ma semplicemente la realtà. Ed è inaccettabile che le persone cieche continuino a subire queste discriminazioni».
Ufficio Stampa: Lorenzo Montanaro: 333 447 99 48 – ufficio.stampa@uictorino.it – lorenzo.montanaro@gmail.com
Soggiorno estivo “Raduno con cani guida” a Barcis (PN) 1-10 agosto 2017
La Commissione Nazionale Cani Guida in collaborazione con “STUDIO IN” propone, per l’estate 2017 a tutti i soci il Raduno con cani guida, che si svolgerà presso Barcis in provincia di Pordenone, nel comprensorio del Parco Naturale delle Dolomiti Friulane patrimonio UNESCO (consulta il sito http://www.barcis.fvg.it/Home.3.0.html).
Si tratta di un soggiorno estivo, giunto alla sua seconda edizione, ideato per persone con disabilità visiva che possiedono il cane guida e per chi desidera avvicinarsi a questa realtà. Attraverso la presenza di operatori specializzati, vogliamo raggiungere due importanti obiettivi:
– offrire al team Conduttore/Cane l’opportunità di condivisione e confronto sulle varie problematiche che tale “coppia” affronta quotidianamente;
– permettere ai partecipanti, che non conoscono il cane come animale in senso generale e nel suo particolare ruolo di guida, quale fondamentale ausilio alla mobilità, di raccogliere informazioni provenienti dagli operatori e da persone con disabilità visiva che ne fanno esperienza diretta ogni giorno nei più vari contesti di vita;
Tutto questo avverrà in un luogo accogliente, ricco di stimoli e di spazi idonei che consentono momenti di socializzazione e di relax, anche per i nostri amici a quattro zampe. Il soggiorno si svolge in una casa per vacanze con servizi a gestione familiare, dislocata a pochi passi dal lago di Barcis. Le valli limitrofe sono ricche di percorsi strutturati e funzionali da vivere in tutta libertà e sicurezza.
Il personale specializzato coadiuverà gli ospiti nel potenziare le loro capacità, puntando a migliorare le competenze di mobilità di ognuno, in una cornice di condivisione e svago, tramite la gestione della relazione con il cane nei diversi contesti.
Proposte e attività
L’alimentazione e i premi per i nostri amici a quattro zampe, l’importanza del gioco, gestione in guida e in libertà, la comunicazione tra uomo e cane, toelettatura, leggi e regolamenti sull’accessibilità del cane guida, condivisione di esperienze personali.
Escursioni pratiche nel Parco Naturale delle Alpi Carniche, visita al Vajont, camminata nelle malghe in Piancavallo, Museo archeologico Montereale, quad, piscina, kayak, cantina vitivinicola.
Condizioni e costi:
12 partecipanti di cui 7 con cane guida, persone con e senza cane guida autonome nell’igiene e cura della persona
(4 camere singole e 4 camere doppie).
L’importo del soggiorno a persona è di € 1400 + 4% IVA per le 4 singole (4 Persone)
€ 1200 + 4% IVA per le 4 doppie (8 persone)
L’offerta include:
* n. 9 pernottamenti a pensione completa, biancheria da camera e da bagno, pulizie quotidiane;
* due operatori specializzati mobilità, due operatori specializzati mobilità e cane guida;
* Il trasferimento a/r Pordenone-Barcis;
* Varie attività ed escursioni, spostamenti locali;
Esclude:
Servizi a richiesta o a pagamento: viaggio a/r Pordenone, spese personali.
Anticipo: 50% al momento dell’iscrizione.
Saldo: restante 50% entro il 14 luglio 2017
I costi del soggiorno si potrebbero abbassare, qualora arrivassero quote di finanziamento al progetto, di cui siamo in ricerca e daremo notizia tempestiva.
Le prenotazioni saranno accolte in ordine di arrivo, sarà data priorità a coloro che non hanno partecipato al soggiorno nella sua precedente edizione, fino ad esaurimento posti, con scadenza al 15 giugno 2017.
Per informazioni e chiarimenti sull’iscrizione e il pagamento:
Coordinatrice Commissione Nazionale Cani Guida U.I.C.I. Elena Ferroni
cell. 3493022571
email caniguida@uiciechi.it
USA: sentenza rivoluzionaria sui cani guida, di Gianluca Rapisarda
Nei giorni scorsi, la Corte Suprema degli Stati Uniti ha votato all’unanimità una sentenza a favore di Ehlena Fry, una 13enne del Michigan affetta da una forma di paralisi celebrale che limita fortemente la sua mobilità. Per questo ha bisogno del cane guida che le facilita gli spostamenti, aprendole le porte e prendendole gli oggetti. Ma la scuola che frequentava la giovane aveva proibito la presenza dell’animale al suo interno e quindi la famiglia aveva avviato nel 2012 una causa legale citando la violazione della Americans with Disabilities Act, che autorizza l’assistenza da parte di animali in qualsiasi istituzione.
Il lieto fine di questa triste vicenda fa ben sperare perché anche nella “civilissima” Italia il diritto di accesso con il cane guida nei luoghi pubblici delle persone con disabilità visiva, riconosciuto per legge, venga reso concretamente esigibile.
Infatti, com’è ben noto, in tema di autonomia e mobilità dei minorati della vista in Italia possiamo contare su leggi tra le migliori a livello europeo. Peccato, però, che troppo spesso non si riesca poi ad applicarle in maniera davvero compiuta. Questo fa sì che in realtà non ci sia una vera integrazione, con conseguenti difficoltà da parte dei non vedenti e ipovedenti a raggiungere apprezzabili livelli di autonomia e di inclusione
Eppure, nel nostro Paese, la normativa non lascia adito a dubbi. La materia è normata dalla legge n. 37 del 1974 poi integrata e modificata dalla legge n. 376 del 1988 ed infine dalla legge n. 60 del 2006.
In particolare, la legge n. 37 del 1974 stabilisce che “il disabile visivo ha diritto di farsi accompagnare dal proprio cane guida nei suoi viaggi su ogni mezzo di trasporto pubblico senza dover pagare per l’animale alcun biglietto o sovrattassa.”. La legge n. 376 del 1988 ha aggiunto che “al minorato della vista è riconosciuto altresì il diritto di accedere agli esercizi aperti al pubblico con il proprio cane guida.” Per ultimo, la legge n. 60 del 2006 ha precisato che “i responsabili della gestione dei trasporti e i titolari degli esercizi aperti al pubblico che impediscano od ostacolino, direttamente o indirettamente, l’accesso alle persone con disabilità visiva accompagnate dal proprio cane guida sono soggetti ad una sanzione amministrativa pecuniaria consistente nel pagamento di una somma da euro 500 a euro 2.500.”
Ciò nonostante, sulle più disparate testate giornalistiche e sui siti web si sprecano “ciclicamente” notizie che ci riferiscono di non vedenti ed ipovedenti “rifiutati” dai proprietari di alberghi ed esercizi pubblici e dai conducenti di autobus e taxi, proprio perché accompagnati dal proprio cane guida.
Al di là della violazione delle suddette norme, queste tristi storie hanno l’aggravante della discriminazione. Conculcano i principi della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, la loro dignità, il loro diritto a pari opportunità.
Atti così gravi e dilaganti fanno comprendere quanto la consapevolezza dell’opinione pubblica circa il diritto di accesso e di movimentazione dei cani guida per non vedenti sia ancora molto limitata. E’ giunto invece finalmente il momento di capire che il cane guida non è solo il “simbolo” della cecità ma che, al contrario, costituisce per le persone con disabilità visiva un concreto ed insostituibile “ausilio” di mobilità ed un preziosissimo “compagno” di libertà e di inclusione.
Catanzaro – Il Cane guida: luce dell’individuale volontà e portatore di piena umanità e libertà, di Pierfrancesco Greco
Autorevoli partecipazioni e interessanti contenuti al convegno “Cane Guida: Risorsa, Strumento, Amico ma soprattutto Compagno per la vita”, organizzato dalla sezione provinciale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Catanzaro, guidata dalla Presidente Luciana Loprete, e tenutosi lo scorso 11 ottobre presso la Cittadella Regionale di Germaneto. Tra i relatori, presente la dottoressa Annamaria Palummo, Consigliere Nazionale dell’UICI.
Un’atmosfera particolare, quella che si respirava lo scorso 11 ottobre nella Sala Verde della Cittadella Regionale di Germaneto, nei pressi di Catanzaro: del resto, non è qualcosa di consueto registrare, in quegli austeri ambienti, in cui le massime istituzioni regionali adempiono ai loro compiti, la presenza di tanti cani insieme; già, cani… però non cani qualsiasi, bensì alcuni bellissimi esemplari di cani guida, colà convenuti, insieme con coloro i quali ogni giorno affidano la loro vita alla straordinaria capacità di accompagnamento e adattamento di questi quadrupedi, in occasione di un interessantissimo convegno, ivi svoltosi nella mattinata del summenzionato giorno, dedicato, nell’appropinquarsi dell’XI Giornata Nazionale del Cane Guida, proprio a loro. “Cane Guida: Risorsa, Strumento, Amico ma soprattutto Compagno per la vita”: questo il tema del simposio in questione, promosso dalla sezione provinciale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Catanzaro, guidata dalla Presidente Luciana Loprete, la quale ha brillantemente coordinato, insieme con Domenico Gareri, i lavori, introdotti da un sintetico ed efficace videomessaggio, inviato dal Presidente Nazionale dell’UICI, dottor Mario Barbuto. Lavori, che, grazie ai contributi di autorevolissimi relatori, quali Annamaria Palummo, Consigliere Nazionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, Giuseppe Terranova, Presidente della Scuola Cani Guida “Helen Keller” di Messina, Fabrizio Zingale, Direttore della appena citata Scuola messinese, e Annunziato De Nisi, Consulente Legale dell’UICI Calabria, si sono rivelati copiosi di contenuti e spunti di riflessione, in ordine alla funzione, tutelata dalla legge n.34/1974, che sancisce il diritto al cane guida di entrare liberamente in ogni esercizio pubblico, di quest’amico, per l’uomo e per tanti ciechi e ipovedenti; un amico, delle cui caratteristiche s’è avuto un piccolo saggio al termine del convegno, quando, nel piazzale antistante alla Cittadella, ha avuto luogo una dimostrazione pratica di addestramento, a cura degli istruttori Franco Impollonia e Francesco Cucinotta. Un amico, si diceva prima, a proposito del cane guida, che diventa compagno, «i cui occhi – ha asseverato, con aulica lucidità, la dottoressa Palummo – arrivano a illuminare il desiderio di libertà albergante nelle nostre sorelle e nei nostri fratelli ciechi e ipovedenti». «In effetti – ha evidenziato in proposito l’avvocato Giuseppe Terranova – il cane è un Compagno di libertà. Quella libertà che fu la stella polare di Helen Keller – la scrittrice e attivista statunitense (1880-1968), sordo-cieca dall’età di 18 mesi, infaticabile paladina dei diritti dei disabili e pioniera dell’utilizzo del cane guida –, il cui percorso esistenziale costituisce il più fulgido esempio di vita spesa proficuamente, volando oltre la disabilità. È, perciò, molto significativo che un centro preposto alla formazione dei cani chiamati a donare la libertà alle nostre sorelle e ai nostri fratelli, porti il suo nome: un centro che, con la sua attività, oltre a onorare la memoria di questa donna eccezionale, vuole essere uno sprone a seguirne il modello. Tutto questo si concentra in quella struttura, in quella scuola, frutto di fatica, impegno e perseveranza e in cui si cerca di dare concretezza a quello che è il sogno di tanti non vedenti: un sogno di libertà, di autonomia, di piena realizzazione individuale. E tutto, grazie al cane, che da noi viene addestrato affinché sia sempre pronto ad assecondare le esigenze del cieco. Ripeto, è un vero compagno di libertà, plasmato da personale qualificatissimo in quella che non è solo una scuola di cani guida, ma un sistema di servizi finalizzato all’autonomia dei non vedenti, al soddisfacimento dei loro desideri, al godimento di una vita libera dalla solitudine e dall’immobilità cui la disabilità spesso si accompagna. La scuola fa tutto questo, e lo fa anche bene. È opportuno, però, che la politica faccia il proprio dovere, sostenendo quest’opera. E, in questo senso, mi riferisco alla buona politica, che deve essere capace di sostenere il nostro operato, destinando fondi adeguati, unicamente finalizzati a quei servizi grazie a cui è possibile superare ogni forma d’isolamento e marginalizzazione. Un’opera, quella della scuola, che converge verso quelli che sono gli obiettivi dell’UICI: l’istruzione, il lavoro e l’assistenza sociale; e se l’istruzione e il lavoro sono quei fattori che concorrono a rendere i ciechi uguali, garantendo dignità, e quindi inclusione, ovvero valorizzazione dell’individuo, in cui matura il miglioramento della società, l’assistenza sociale cui facciamo riferimento noi è quella che non mortifica la persona, ma la valorizza, esaltandone l’unicità. L’auspicio, il mio auspicio, è che questa giornata del cane guida, fortemente voluta anni fa dal sottoscritto, e a cui sono, perciò, fortemente legato, lasci un segno nel cuore dei cittadini di questa bella Regione». Regione Calabria, che è stata rappresentata istituzionalmente dal Vicepresidente della Giunta regionale Antonio Viscomi, il quale ha arricchito lo svolgimento del convegno con un breve ma apprezzato intervento, inerente al ruolo che la politica deve avere nella definizione di adeguate misure volte ad agevolare l’integrazione sociale, a cui è seguito un indirizzo di saluto del Presidente Regionale dell’UICI Calabria Pietro Testa, attento nel porre l’accento sulla necessità di favorire una collettiva presa di coscienza circa l’utilità di questo tipo di cane, «un soldato», secondo la calzante immagine usata dalla presidente Loprete per descriverne le peculiarità. Peculiarità, che, nel tempo, hanno determinato un crescente ricorso al cane guida, che, certamente, fu fortemente incentivato dall’opera di Helen Keller, la quale, nel luglio del 1937, mentre era in visita presso la Prefettura di Akita, in Giappone, mostrò particolare interesse per la razza canna Akita Inu, la stessa di Hachiko il celebre cane giapponese, divenuto famoso per la sua sconfinata fedeltà verso il padrone, chiedendone un esemplare: un mese dopo, la popolazione gli fece dono di Kamikaze-go, un cucciolo di Akita Inu che tuttavia morì di lì a poco. Così, nell’estate del 1939, il governo giapponese le regalò Kenzan-go, fratello di Kamikaze, con le seguenti parole ricordato da Helen sull’Akita Journal: «Se mai è esistito un angelo con la pelliccia, quello era Kamikaze. So che non otterrò mai più la stessa tenerezza da un altro animale. I cani Akita hanno tutte le qualità che mi attirano – gentilezza, socievolezza e lealtà». Quella gentilezza, quella socievolezza, quella lealtà che oggi gli addestratori riescono a plasmare anche in altre razze, rendendo, come asserito dalla dottoressa Annamaria Palummo durante l’esposizione, a braccio, della sua articolata relazione, dal taglio spiccatamente sociologico, elaborata sul tema “Il Cane Guida: una presenza amica sui sentieri della vita”, «questo cane uno strumento di accesso alla vita, un faro nel cammino della vita; un mezzo che lega il non vedente alla realtà immanente del quotidiano, del lavoro, della socialità, degli affetti, delle passioni, del tempo libero, di tanti aspetti punteggianti la nostra essenza umana. Nonostante ciò, in Calabria quella del cane guida è una pratica ancora poco diffusa, diversamente da altre zone d’Italia, ove molti dei nostri associati ciechi e ipovedenti, utilizzano quest’animale, questo bellissimo animale per addivenire a quella dimensione di autonomia in cui tutti noi troviamo la nostra piena compiutezza. E, afferentemente a questa dimensione, il cane guida è attore fondamentale, perché il cane, com’è stato diffusamente illustrato e mostrato durante i lavori di questo bellissimo convegno, organizzato dalla presidente provinciale dell’UICI di Catanzaro Loprete, è un simbolo di accesso, è un meccanismo attivo di azione e interazione, è un portatore di conoscenza, il quale offre la sua vita di essere vivente, che cammina e scruta, al non vedente, affinchè questo possa accedere alle possibilità, ai momenti, agli attimi che questa nostra vita ci offre continuamente. Ma questo non si ottiene da un giorno all’altro; la strada che conduce il cane a diventare una guida è, infatti, lunga, non semplice e tutto l’addestramento che egli riceve è finalizzato a rendere possibile l’accompagnamento del non vedente in sicurezza lì dove quest’ultimo vuole andare, sui sentieri della vita, appunto: quindi, camminare, fare le faccende, imboccare una direzione. E questa non è una cosa banale; è una cosa eccezionale, perché in questo legame che si viene a determinare tra cane e non vedente, si fonda un elemento intimo, come quello proprio dell’amicizia tra essere vivente che guida ed essere vivente che viene guidato, con l’elemento dell’assistenza, che è un elemento anche sociale, di valenza sociale, di socializzazione, d’integrazione e, noi diciamo, anche di cultura: l’accompagnamento di un non vedente da parte del cane è, soprattutto in certi contesti, un fatto culturale nuovo. Un vettore di cultura, che ci deve dare forza, come UICI e come esseri umani, nel confutare un’ancora diffusa pseudocultura, la medesima in cui trovano spazio spiacevoli casi di discriminazione, con cani guida che spesso non vengono accettati all’interno di strutture pubbliche. Una circostanza, questa, sgradevole, inaccettabile, da superare definitivamente, non solo alla luce della legge che tutela il rispetto della funzione sociale del cane guida, consentendo il suo accesso in ogni luogo, ma anche in ossequio a quella dimensione umana, di cui parlavo poc’anzi; quella dimensione umana inerentemente alla quale la nostra esistenza assume concretezza; quella dimensione umana che è la vita stessa; quella dimensione umana che è fatta di relazioni, di emozioni, di amicizie; quella dimensione umana che anche il cane guida, questa fedele presenza amica, concorre a sublimare; quella dimensione umana, in nome della quale mettiamo in campo tutte le nostre forze, nell’atto di interfacciarci quotidianamente con la Società, sia essa società civile, nel cui ambito cerchiamo di dare linfa al processo di crescita culturale summenzionato, sia essa società politica, quella politica alla quale ci rivolgiamo, con la serenità del dialogo, ma anche con la determinazione della rivendicazione, affinché ci siano riconosciuti e garantiti gli strumenti congrui al perseguimento del nostro sogno di compiuta integrazione. Un sogno, che è un obiettivo, è, insieme, un assunto valoriale, capace di spazzare via le subculture che rendono il non vedente un alieno dal consesso sociale, allontanandolo dalla propria autonomia, dalla libertà e, quindi, dalla sua autentica espressione d’individuo, di cittadino con diritti e doveri. Dobbiamo, perciò, stigmatizzare sempre ogni comportamento negativo e, in questo senso, la Giornata Nazionale del Cane Guida è un simbolo; un simbolo per riaffermare che anche noi ci siamo, che anche noi viviamo, che anche noi amiamo la bellezza di questa vita, in cui vogliamo camminare, con quella sicurezza luminosa, con quel fraterno calore che ci conduce nella gioia del cuore». Quella gioia del cuore, da garantire con una continua attività di dialogo, di proposta, di denuncia e di controllo, in ogni settore della vita associata, come hanno avuto modo di riaffermare anche gli altri relatori; e se l’avvocato Annunziato De Nisi ha esaustivamente focalizzato l’attenzione sulle fattispecie giuridiche connesse alla pratica dell’assistenza da parte del cane guida, il dottor Fabrizio Zingale, ha, invece, posto in primo piano «il senso civico» relativo a tutto l’orizzonte proprio del processo integrativo, trovante nel cane guida un alfiere primario, in grado di abbattere quelle barriere che, troppo spesso, riducono la nostra realtà a un insieme di individualità frammentato da differenze che, in realtà, non esistono, se non nella poca conoscenza che ognuno di noi ha dell’altro. Eppure, basterebbe poco per capire la straordinaria natura della nostra umanità; basterebbe poco per comprendere che, come scrisse Helen Keller, «Noi tutti, vedenti e non vedenti, ci differenziamo gli uni dagli altri non per i nostri sensi, ma nell’uso che ne facciamo, nell’immaginazione e nel coraggio con cui cerchiamo la conoscenza al di là dei sensi».
Pierfrancesco Greco
11a Giornata nazionale del cane guida Lucca – Domenica 16 ottobre 2016 Piazza San Michele ore 10.00-17.00
“Liberi di andare insieme!”, cosi? l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti sceglie di presentare questa giornata, che si celebra da ben undici anni, per dire una volta di piu? che la persona non vedente e il cane che la accompagna non vanno mai separati (L37/1974; L376/1988; L60/2006;
L 67/2006). Pensando ai recenti episodi avvenuti in alberghi e posti di lavoro in cui e? stato messo in discussione l’accesso del cieco con il suo cane guida. L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti utilizza questa occasione per ribadire con forza che il cane non deve mai essere allontanato dalla persona non vedente, perche? separarli, in qualsiasi contesto della vita quotidiana, vuol dire far venire meno la loro liberta? di movimento faticosamente conquistata.
E’ per questo motivo che la UICI Toscana, in collaborazione con la Scuola Nazionale Cani Guida per Ciechi di Scandicci saranno a Lucca domenica 16 ottobre.
PROGRAMMA:
– Ore 10. 00 – 13.00 Ritrovo a Lucca presso Piazzale Verdi
Sfilata con i cani verso piazza San Michele dove ci sara? uno stand informativo.
Incontro con le Autorita?, l’Arcivescovo ed i cittadini.
– Ore 15.00 – 17.00 Piazza San Michele, dimostrazioni di lavoro con i cani guida ad opera degli addestratori della Scuola Nazionale Cani Guida per Ciechi di Scandicci.
Bologna – “Liberi di andare insieme” 16 Ottobre 2016: XI Giornata nazionale del cane guida
In programma a Bologna la manifestazione regionale promossa dall’Unione italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti dell’Emilia Romagna
Bologna, 10 Ottobre 2016 – Il 16 ottobre si celebra la Giornata nazionale del cane guida per ciechi. La giornata, istituita dall’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti nel 2006 e giunta quest’anno alla sua undicesima edizione, rappresenta un’occasione importante per sensibilizzare tutti i cittadini sul tema della mobilità e della facile circolazione delle persone cieche e ipovedenti.
“Liberi di andare insieme”, è il motto che l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ha deciso di stampare quest’anno su tutte le magliette che saranno indossate il prossimo 16 ottobre in molte piazze italiane dai ciechi e dagli ipovedenti accompagnati dal loro cane guida e dagli amici sostenitori. In occasione dell’evento nazionale, il Consiglio Regionale UICI dell’Emilia Romagna, insieme a tutte le sezioni provinciali della regione, parteciperà in quella giornata a Bologna alla manifestazione ufficiale a supporto della causa. “La Giornata nazionale del cane guida serve a sensibilizzare la cittadinanza sull’importanza che ha per la persona con disabilità visiva l’utilizzo di questi animali – dichiara Marco Trombini, Presidente del Consiglio Regionale UICI Emilia Romagna. “Per il non vedente, il cane guida è molto più di un ausilio: tra il cane guida e il proprio conduttore si viene a creare una vera simbiosi. Per questo, non accettare il cane guida, vuol dire in un certo senso non accettare la persona non vedente. È necessario continuare a batterci per affermare la validità di una legge che da più di quarant’anni vieta la discriminazione dei disabili visivi accompagnati dal cane guida, ma che purtroppo nella quotidianità non è ancora del tutto rispettata, soprattutto se pensiamo agli ultimi fatti di cronaca su un caso segnalato vicino a noi nella città di Rimini”.
Nella mattinata di domenica 16 Ottobre in Via Rizzoli sarà allestito un punto informativo – attivo dalle ore 10 alle 17 – in cui sarà possibile sia incontrare i ciechi con i cani guida, insieme agli accompagnatori, addestratori e agli istruttori di orientamento e mobilità, nonché approfondire con loro le principali norme legislative sul tema e le regole per una buona convivenza civile in ambito di disabilità e accessibilità degli spazi. In particolare, saranno presenti l’istruttore cinofilo Cristiano Barneto, dell’Associazione “Dog & Fun” e Simone Venza, istruttore di orientamento e mobilità e addestratore cani guida. Allo stesso tempo, proprio per denunciare numerose situazioni di maleducazione cittadina e di mancato senso civico, sarà proiettato un video con le immagini eloquenti delle principali difficoltà riscontrate dalle persone cieche e ipovedenti nelle loro quotidiane operazioni di mobilità.
Nel pomeriggio, sempre nel capoluogo emiliano a partire dalle ore 15, la manifestazione si sposterà lungo tutta Via Indipendenza, con l’obiettivo di mostrarsi alla città rivendicando il diritto dei disabili visivi a muoversi liberamente in compagnia del fedele amico a quattro zampe.
Tutti i diritti dei disabili visivi accompagnati dal proprio cane guida, di Franco Lepore
Nelle settimane scorse diverse testate giornalistiche e siti internet hanno riportato il caso di una turista non vedente rifiutata da un hotel poiché accompagnata dal proprio cane guida. La struttura alberghiera si è difesa sostenendo che, per una precisa scelta aziendale, non accettava animali.
Queste tristi storie fanno comprendere quanto la consapevolezza dell’opinione pubblica circa il diritto di accesso e di movimentazione dei cani guida per non vedenti sia ancora molto limitata. Per questo motivo si rende necessario fare il punto della situazione al fine di aumentare la conoscenza dei diritti dei disabili visivi che si avvalgono dell’assistenza di questo amico a quattro zampe. Quelle che seguono sono delle semplici considerazioni di aspetto legale, anche se ci sarebbero molte parole da spendere sulle insormontabili barriere culturali con cui si scontrano tutti i giorni i disabili visivi.
In Italia la normativa è molto chiara. La materia è trattata dalla legge n. 37 del 1974 successivamente integrata e modificata dalla legge n. 376 del 1988 dalla legge n. 60 del 2006. In particolare, la legge n. 37 del 1974 stabilisce che il privo di vista ha diritto di farsi accompagnare dal proprio cane guida nei suoi viaggi su ogni mezzo di trasporto pubblico senza dover pagare per l’animale alcun biglietto o sovrattassa. La legge n. 376 del 1988 ha aggiunto che al privo della vista è riconosciuto altresì il diritto di accedere agli esercizi aperti al pubblico con il proprio cane guida. La legge n. 60 del 2006 ha precisato che i responsabili della gestione dei trasporti e i titolari degli esercizi aperti al pubblico che impediscano od ostacolino, direttamente o indirettamente, l’accesso ai privi di vista accompagnati dal proprio cane guida sono soggetti ad una sanzione amministrativa pecuniaria consistente nel pagamento di una somma da euro 500 a euro 2.500. Nei casi sopra elencati il privo di vista ha diritto di farsi accompagnare dal proprio cane guida anche non munito di museruola. Tuttavia, sui mezzi di trasporto pubblico, ove richiesto esplicitamente dal conducente o dai passeggeri, il privo di vista è tenuto a munire di museruola il proprio cane guida. In ambito europeo si ricorda il Regolamento CE n. 1107 del 2006 che tratta il tema del cane guida nel trasporto aereo.
Alla luce del combinato disposto delle leggi sopra indicate, il cane guida: può accedere su ogni mezzo di trasporto pubblico; è esonerato dal pagamento del biglietto; può viaggiare alloggiato sul sedile posteriore dell’auto insieme al non vedente; può entrare in ogni esercizio aperto al pubblico; è escluso dai divieti relativi al non permettere l’accesso degli animali in spiaggia; è esonerato dal portare la museruola a meno che non sia richiesto in una situazione particolare; è esonerato dall’obbligo di avere al seguito paletta e sacchetto per la raccolta delle deiezioni (come stabilito anche da molti regolamenti comunali).
Tutti i gestori dei mezzi di trasporto pubblico e i titolari di esercizi aperti al pubblico che impediscano od ostacolino, direttamente o indirettamente, l’accesso ai disabili visivi accompagnati dal proprio cane guida sono soggetti ad una sanzione amministrativa che va dai 500,00 a 2.500,00 euro. Poiché il rifiuto del cane guida è un vergognoso segno di inciviltà e ignoranza, tutti coloro che impediscono l’accesso del cane guida con il proprio padrone sono anche passibili di un’azione giudiziale per discriminazione a persona disabile ai sensi della legge n. 67 del 2006.
E’ bene ricordare a tutti i cittadini che il cane guida rappresenta gli occhi per il non vedente e quindi non deve essere allontanato dal disabile visivo che accompagna. Inoltre, in qualità di cane da lavoro, il cane guida non deve essere disturbato o aggredito. Il cane guida è caratterizzato da un’indole tranquilla ed è sicuramente vaccinato.
In conclusione, occorre evidenziare che i gestori dei trasporti pubblici e i titolari di esercizi aperti al pubblico che accettano il cane guida rispettano semplicemente la legge. In altri termini, il disabile visivo accompagnato dal proprio cane guida ha il diritto di viaggiare sui mezzi pubblici e di entrare negli esercizi aperti al pubblico, senza discriminazione alcuna.