Le Nuove Tecnologie e la loro importanza nell’ambito della minorazione visiva – questo il tema centrale dei tre eventi organizzati dalla Commissione Ausili, Nuove Tecnologie e Accessibilita’ della Sezione Uici (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) di Napoli che ha scelto come sfondo per i tre eventi, l’Istituto “Paolo Colosimo” di Napoli, storico Istituto per ciechi, fiore all’occhiello della bellissima Napoli che ha saputo restituire dignita’ ed orgoglio ai disabili visivi tramite l’istruzione, il lavoro e l’inserimento sociale.
Giovedì 28 Settembre, Horus ha inaugurato i “Three Technology Days”, tre giornate dedicate alla tecnologia: 28 settembre, 7 ottobre e 19 ottobre, nelle quali si presenteranno degli Ausili di nuovissima generazione per favorire l’autonomia e la mobilità delle persone video lese.
Al primo incontro, tenutosi giovedì scorso nella sala conferenze dell’Istituto Colosimo, erano presenti: i due ingegneri ideatori di Horus, Saverio Murgia e Luca Nardelli, i quali hanno descritto le specifiche funzionalità del prodotto; Tiziana Petrosino e Maria Rosaria Perez, Referente e Preside dell’Istituto Colosimo, le quali hanno dimostrato grande entusiasmo nell’ospitare l’evento sottolineando il desiderio di creare una rete tra Istituto, Uici ed Istituzioni; il Presidente della Sezione Uici di Napoli, Mario Mirabile; il Coordinatore Nazionale della Commissione Ausili, Nuove Tecnologie e Accessibilità, Nunziante Esposito ed il Referente Nazionale della stessa Commissione, Giuseppe Fornaro; alcuni dei Membri della Commissione, Sandra Minichini ed Antonio Maione, i quali hanno messo l’accento sull’importanza acquisita dalle nuove tecnologie, l’importanza della formazioni ed i futuri lavori; l’Assessore ai Giovani e alle Politiche giovanili ed Innovazioni, Alessandra Clemente, la quale ha auspicato in futuri rapporti di intenti con la Sezione Uici di Napoli; ed infine, i numerosi studenti dell’Istituto e gli insegnanti.
Horus nasce dall’idea dei due giovanissimi ingegneri laureati in robotica e bioingegneria, fondatori della startup Eyra con sede operativa a Milano, i quali hanno voluto realizzare un dispositivo che
aiuti i video lesi a leggere e riconoscere volti ed oggetti grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale; esso è costituito da una cuffia indossabile con telecamere e da una parte tascabile che contiene un potente processore e una batteria di lunga durata. Una volta indossata la cuffia, la persona attiva le diverse funzionalità grazie a pulsanti facilmente individuabili, di forme diverse e posizionati sia sulla parte indossabile che su quella tascabile.
Ma cosa può fare Horus? Questo ausilio legge testi su superfici anche non piatte; riconosce i volti delle persone, previo
processo di apprendimento da parte del processore; riconosce oggetti, infatti, dopo averne inquadrato uno, Horus ne impara l’aspetto che, grazie alla percezione 3D, sarà in grado di riconoscere lo stesso oggetto da angolazioni diverse; rileva gli ostacoli lungo il cammino.
Il dispositivo è stato provato dai numerosi utenti che, nei giorni precedenti all’evento, hanno effettuato la prenotazione; svariati sono stati i giudizi e non tutti positivi in quanto il prodotto presenta ancora qualche incertezza.
La Commissione Ausili, Nuove Tecnologie e Accessibilità, si dichiara fiera del riscontro ottenuto, perché’, grazie al proficuo e costante lavoro dei suoi componenti, si porta a conoscenza dei disabili visivi ciò che la tecnologia offre, non solo in termini di ausili già presenti sul mercato, ma, soprattutto di nuove invenzioni ed applicazioni create per la disabilità in questione; a tale proposito è stata ricordata, durante la conferenza, l’App Cromnia per la discriminazione dei colori, nata dal sodalizio che la Commissione ha stretto con la Developer Academy di Napoli e, con la quale, ha dichiarato di intensificare la collaborazione per portare alla luce nuovissime App che possano rendere sempre più semplificata la quotidianità dei ciechi e degli ipovedenti.
Sono tanti i lavori che, la Commissione Ausili, Nuove Tecnologie e Accessibilità della Sezione Uici di Napoli, ha in cantiere e che prenderanno forma nel prossimo 2018; i membri della Commissione, esperti di informatica e tecnologie assistive invitano a credere nel progresso tecnologico, perché, quest’ultimo, dimostra ogni volta di custodire un ottimo potenziale affinché si possa garantire la tanto auspicata autonomia delle persone disabili della vista.
Tutto ciò ci lascia ben sperare e, nell’attesa, ci diamo appuntamento per sabato 7 ottobre alle ore 9,30 presso l’Istituto “P. Colosimo” dove sarà presentato BEL, il bastone per ciechi dotato di sensori.
Per la Commissione Ausili, Nuove Tecnologie e Accessibilita’ della Sezione Uici di Napoli
Sandra Minichini
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Napoli – “Importanti iniziative della Commissione Ausili, Nuove Tecnologie e Accessibilita’ della Sezione Uici di Napoli”
Napoli, Istituto Paolo Colosimo, Via Santa Teresa degli Scalzi n° 36.
Comunicato stampa
La Commissione Ausili, Nuove Tecnologie e Accessibilità dell’Unione Italiana dei ciechi e degli ipovedenti sezione territoriale di Napoli, inaugura la nuova stagione lavorativa con tre immancabili appuntamenti, nei quali si vedrà protagonista la nuova tecnologia “che” come afferma Giuseppe Fornaro responsabile della Commissione, “ci sorprenderà per la realizzazione di nuovi Ausili, studiati per l’autonomia dei disabili visivi”.
“Un continuo crescendo di ingegno, avanguardia, innovazione e professionalità”, afferma Mario Mirabile presidente della sezione UICI organizzatrice, “che rappresentano i principi della Commissione che, per la realizzazione dei suoi lavori ed iniziative, ha scelto uno sfondo di gran prestigio e risonanza culturale: l’Istituto Paolo Colosimo di Napoli, sito alla Via Santa Teresa degli Scalzi n° 36”.
Tale istituto è uno dei più importanti d’Italia per l’avviamento al lavoro e la scolarizzazione dei ragazzi privi della vista. Fondato nel 1892, inizialmente come filiale della Società Nazionale Regina Margherita Pro Ciechi, oggi, l’Istituto assurge ad una vera e propria Istituzione, dove gli studenti possono beneficiare di convitto, laboratori e sport, tutto a misura delle peculiari esigenze che la minorazione visiva richiede.
Gli eventi in programma che la Commissione ha preso in carico, sono i seguenti:
–
28 Settembre 2017 dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 15 alle ore 18 presentazione di Horus, dispositivo realizzato per assistere il disabile visivo nella lettura dei testi, nel riconoscimento di oggetti, volti, ECC.
–
7 Ottobre 2017 dalle ore 10 alle 12,30 presentazione del Bastone Elettronico Lions. Il BEL Bastone Elettronico Lions e’ l’ausilio di nuova generazione realizzato per i disabili visivi per poter offrire loro maggior sicurezza ed autonomia. -19 Ottobre 2017 dalle ore 11 alle ore 13,30 presentazione del bracciale sonoro.
I ricercatori dell’Istituto Italiano di Tecnologie di Genova, hanno ideato Abbi, un bracciale sonoro che consente ai disabili visivi, maggior autonomia nello spazio circostante.
Per i primi due eventi è possibile partecipare alle dimostrazioni provando gli strumenti, solo su previa prenotazione entro il 22 Settembre.
Per info e prenotazioni contattare il 3346048850.
Per contatti Gianluca Fava 3394867416
Napoli – Importanti iniziative della Commissione Ausili, Nuove Tecnologie e Accessibilità
La Commissione Ausili, Nuove Tecnologie e Accessibilità dell’Unione Italiana dei ciechi e degli ipovedenti sezione territoriale di Napoli, inaugura la nuova stagione lavorativa con tre immancabili appuntamenti, nei quali si vedrà protagonista la nuova tecnologia “che” come afferma Giuseppe Fornaro responsabile della Commissione, “ci sorprenderà per la realizzazione di nuovi Ausili, studiati per l’autonomia dei disabili visivi”.
“Un continuo crescendo di ingegno, avanguardia, innovazione e professionalità”, afferma Mario Mirabile presidente della sezione UICI organizzatrice, “che rappresentano i principi della Commissione che, per la realizzazione dei suoi lavori ed iniziative, ha scelto uno sfondo di gran prestigio e risonanza culturale: l’Istituto Paolo Colosimo di Napoli, sito alla Via Santa Teresa degli Scalzi n° 36”.
Tale istituto è uno dei più importanti d’Italia per l’avviamento al lavoro e la scolarizzazione dei ragazzi privi della vista. Fondato nel 1892, inizialmente come filiale della Società Nazionale Regina Margherita Pro Ciechi, oggi, l’Istituto assurge ad una vera e propria Istituzione, dove gli studenti possono beneficiare di convitto, laboratori e sport, tutto a misura delle peculiari esigenze che la minorazione visiva richiede.
Gli eventi in programma che la Commissione ha preso in carico, sono i seguenti:
– 28 Settembre 2017 dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 15 alle ore 18 presentazione di Horus, dispositivo realizzato per assistere il disabile visivo nella lettura dei testi, nel riconoscimento di oggetti, volti, ECC.
– 7 Ottobre 2017 dalle ore 10 alle 12,30 presentazione del Bastone Elettronico Lions. Il BEL Bastone Elettronico Lions e’ l’ausilio di nuova generazione realizzato per i disabili visivi per poter offrire loro maggior sicurezza ed autonomia. -19 Ottobre 2017 dalle ore 11 alle ore 13,30 presentazione del bracciale sonoro.
I ricercatori dell’Istituto Italiano di Tecnologie di Genova, hanno ideato Abbi, un bracciale sonoro che consente ai disabili visivi, maggior autonomia nello spazio circostante.
Per i primi due eventi è possibile partecipare alle dimostrazioni provando gli strumenti, solo su previa prenotazione entro il 22 Settembre.
Per info e prenotazioni contattare il 3346048850.
Per contatti Gianluca Fava 3394867416
Sant’Anastasia, Napoli – Tre immancabili appuntamenti
A breve, il via ad importanti iniziative in seno alla Commissione Ausili, Nuove Tecnologie e Accessibilita’ della Sezione Uici di Napoli.
La Commissione inaugura la nuova stagione lavorativa con tre immancabili appuntamenti dove si vedra’ protagonista la nuova tecnologia che ci sorprendera’ per la realizzazione
di nuovi Ausili studiati per l’autonomia dei disabili visivi.
Un continuo crescendo di ingegno, avanguardia, innovazione e professionalita’; questi, i
principi della Commissione che, per la realizzazione dei suoi lavori ed iniziative, ha scelto uno sfondo di gran prestigio e risonanza culturale:
l’Istituto Paolo Colosimo di Napoli, sito in Via Santa Teresa degli Scalzi. L’Istituto Paolo Colosimo di Napoli e’ uno degli Istituti piu’ importanti d’Italia per
l’avviamento al lavoro e la scolarizzazione dei ragazzi privi della vista. Fondato nel 1892, inizialmente, come filiale della Societa’ Nazionale Regina Margherita Pro Ciechi, oggi, l’Istituto assurge ad una vera e propria Istituzione, dove gli studenti possono beneficiare di convitto, laboratori, teatro, sport, tutto su misura delle peculiari esigenze che la minorazione visiva richiede. Esso e’ frequentato da giovani provenienti da tutto il Mezzogiorno d’Italia;
quei giovani che, pur privati di quel bene prezioso che e’ la vista, possono inserirsi nel mondo del lavoro con adeguata competenza professionale.
Gli eventi in programma che la Commissione ha preso in carico sono i seguenti:
– 28 Settembre 2017 dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 15 alle ore 18 presentazione di Horus, dispositivo realizzato per assistere il disabile visivo nella
lettura dei testi, nel riconoscimento di oggetti, volti, ECC.
Horus è composto da una cuffia indossabile con telecamere e da una parte tascabile che contiene un potente processore e una batteria di lunga durata. Una volta indossata la cuffia, la persona attiva le diverse funzionalità grazie a pulsanti facilmente individuabili, di forme diverse, presenti sia sulla parte indossabile sia su quella tascabile.
Cosa può fare Horus?
1. Legge testi, anche su superfici non piatte.
2. Apprende e riconosce i volti delle persone, avvisando in automatico quando si incontra una persona conosciuta.
3. Riconosce oggetti. Una volta inquadrato (il dispositivo aiuta l’utente a centrare l’oggetto tramite indicazioni sonore) Horus ne impara l’aspetto. Grazie alla percezione 3D, Horus sarà poi in grado di riconoscere lo stesso oggetto da qualsiasi angolazione.
4. Avverte la persona in caso di ostacoli lungo il cammino. Le informazioni relative alla presenza di persone e oggetti vengono analizzate da un software che converte gli input visivi in istruzioni verbali.
5. Descrive foto e scenari. Che si tratti di una cartolina, una fotografia o un paesaggio, Horus fornisce una breve descrizione di ciò che si trova davanti.
– 7 Ottobre 2017 dalle ore 10 alle 12,30presentazione del Bastone Elettronico Lions. Il BEL Bastone Elettronico Lions e’ l’ausilio di nuova generazione realizzato
per i disabili visivi per poter offrire loro maggior sicurezza ed autonomia.
Il BEL, Bastone Elettronico Lions, è un’apparecchiatura che permette alle persone cieche (o ipovedenti gravi) di potersi muovere con maggiore autonomia e sicurezza, facilitandone la qualità della vita e un miglior inserimento sociale. I Lions Clubs International, a partire dai Distretti 108Ta1 e 108Ta2, ne sono stati i promotori in Italia.
Il principio è molto semplice! E’ lo stesso che usano i pipistrelli in natura, i radar in aviazione, ormai tutte le recenti automobili quando sono in retromarcia, le attuali macchine fotografiche per mettere a fuoco l’immagine.
Basta “lanciare un segnale” in avanti e misurare se ritorna indietro, di rimbalzo e riflesso, un altro segnale: vuol dire che di fronte, ad una certa distanza, vi è un ostacolo!
Certo, le modalità possono essere diverse: si possono usare “segnali” di diversa natura quali raggi infrarossi, laser, ultrasuoni, ecc., ma il principio resta identico. Ed il tempo che il segnale impiega a ritornare indietro, di rimbalzo, fornisce la misura della distanza che intercorre fra l’apparecchiatura e l’ostacolo. Occorre quindi decidere come comunicare al cieco la presenza di un ostacolo. Due i sistemi: una vibrazione (segnale tattile) oppure un suono (segnale acustico).
Si preferisce, in genere, la vibrazione poiché è talora difficile, in ambienti rumorosi quali le nostre strade o luoghi affollati, percepire bene il suono dell’apparecchiatura. Inoltre, le persone non vedenti utilizzano spesso l’udito per raccogliere preziose informazioni sull’ambiente che le circonda, ed un segnale sonoro in più, emesso dall’apparecchiatura, potrebbe interferire con tale esigenza. E’ anche nota la maggiore sensibilità tattile che si acquisisce quando, ad esempio, si è seguito un corso di linguaggio Braille.
Le apparecchiature che i Lions italiani hanno utilizzato ed ora distribuiscono sono numerose e funzionano con il principio sopra esposto:
-19 Ottobre 2017 dalle ore 11 alle ore 13,30 presentazione del bracciale sonoro.
I ricercatori dell’Istituto Italiano di Tecnologie di Genova, hanno ideato Abbi, un bracciale sonoro che consente, ai disabili visivi, maggior autonomia nello spazio circostante.
L’idea alla base è molto semplice: Un bambino non vedente quando muove la mano non ha coscienza di quello che sta facendo e del movimento che compie nello spazio. Se al polso indossa un braccialetto sonoro inizia invece a prenderne coscienza, e se il braccialetto viene indossato anche dai genitori o dagli amici, il bimbo riesce a capire come si muovono e a interagire meglio con loro».
I suoni – dal fischio del treno al ruggito dell’elefante – sono stati ideati insieme con i bambini, che grazie ad Abbi sono riusciti per la prima volta anche a giocare a giochi come “moscacieca”.
Per i primi due eventi e’ possibile partecipare alle dimostrazioni provando gli strumenti, solo su previa prenotazione entro il 22 Settembre.
Per info. e prenotazioni chiamare al 3346048850
La Commissione Provinciale Ausili, Nuove Tecnologie e Accessibilita’
Cordinatore Giuseppe Fornaro
IIT-Istituto Italiano di Tecnologia: Nasce BlindPAD, la tecnologia tattile che fa percepire gli spazi alle persone con disabilità visive
Costituito da una tavoletta tattile e da serious games, BlindPAD è il risultato di un progetto finanziato dalla Commissione Europea per tre anni e coordinato dall’IIT. Il prototipo è stato testato da persone con disabilità visive in Italia e in Polonia, con il supporto dell’Istituto David Chiossone Onlus di Genova.
Link a foto: http://bit.ly/2uSq3ko
Link a video (non montato): http://bit.ly/2vWlySG
Genova, 26 luglio 2017 – Nasce dal progetto europeo BlindPAD, coordinato dall’IIT – Istituto Italiano di Tecnologia, il primo prototipo di un dispositivo che potrà migliorare la qualità di vita delle persone non vedenti e ipovedenti: una tavoletta tattile che contiene giochi educativi (serious games) in grado di far percepire con le dita mappe, disegni e forme geometriche in modo più semplice e versatile rispetto alle tecnologie attuali. Il prototipo può essere già usato come ausilio nei centri di riabilitazione visiva, e in futuro la tecnologia BlindPAD potrà trasformarsi in un prodotto da utilizzare come piattaforma riabilitativa portatile oltre che nella clinica anche negli ambienti scolastici e domestici, a un costo più basso rispetto alle soluzioni esistenti.
Nel corso dei 3 anni di durata del progetto, il dispositivo BlindPAD è stato realizzato attraverso la continua interazione con persone con disabilità visive e specialisti della riabilitazione, per un totale di circa 250 prove sperimentali, grazie alla partnership con l’Istituto Davide Chiossone Onlus di Genova e con l’istituto FIRR di Cracovia in Polonia. In particolare, l’Istituto Chiossone ha coinvolto circa 50 persone con disabilità visive di tutte le fasce d’età, adulti, bambini e ragazzi in età scolare, i quali hanno svolto i test negli ambienti del laboratorio congiunto IIT-Chiossone all’interno di Villa Chiossone a Genova.
L’utilizzo di BlindPAD permette di trasmettere sotto forma di stimolazioni tattili le informazioni grafiche necessarie a comprendere concetti astratti, come per esempio le figure geometriche, e mappe di luoghi, ad esempio la disposizione degli arredi e delle porte di una stanza, facilitando l’apprendimento di informazioni visive da parte di persone non vedenti.
La tavoletta tattile ha le dimensioni di circa 15×12 cm ed è costituita da una griglia di quasi 200 piedini in plastica, detti “taxel”, stampati in 3D e distanti l’uno dall’altro meno di 1 centimetro, i quali si sollevano e abbassano a comando tramite l’interazione con una griglia di piccoli magneti sottostanti. Ogni elemento è chiamato “taxel”, perché è l’equivalente tattile di un “pixel”. Le mani della persona non vedente possono quindi esplorare liberamente la tavoletta, che offre un’immagine in rilievo del contenuto visivo che si vuole imparare e che è tradotto dalla tavoletta dal mondo visivo a quello tattile. Le dimensioni della tavoletta sono state pensate per l’utilizzo da parte di persone adolescenti con una o due mani.
L’apprendimento delle forme disegnate dai taxel è guidato dall’utilizzo di serious games, progettati in modo da rafforzare le capacità del cervello legate all’apprendimento dello spazio, ovvero la memoria di lavoro, l’orientamento e la mobilità. I giochi, infatti, stimolano la rappresentazione mentale di più oggetti contemporaneamente e di mappe di tipo ‘voi siete qui’, come se fosse un piccolo GPS per ambienti interni.
Il gruppo di ricerca guidato da Luca Brayda, ricercatore team-leader all’IIT, ha dimostrato che l’uso di questi giochi, insieme alle tecnologie tattili programmabili, migliora le capacità spaziali delle persone con disabilità visiva. Infatti, dopo gli esercizi riabilitativi, gli utenti riescono a muoversi in un ambiente riconoscendo quanto appreso nel mondo immaginato e sentito con le dita.
BlindPAD può essere collegato a dispositivi mobili come laptop e tablet, così da essere uno strumento di semplice utilizzo da parte dei riabilitatori, persino da parte degli utenti stessi. L’obiettivo del gruppo di ricerca è di reperire ulteriori finanziamenti per renderlo un vero prodotto.
L’IIT, oltre a essere coordinatore e ideatore del progetto, ha sviluppato i serious games, insieme agli esperti di riabilitazione dell’Istituto Chiossone di Genova e l’istituto FIRR di Cracovia. L’intero consorzio europeoha contribuito allo sviluppo del dispositivo, grazie a tecnologie sviluppate dall’Ecole Polytechnique Fédérale de Lausanne (EPFL) in Svizzera e dal centro ATEKNEA Invention and Research Centre Ltd. a Budapest in Ungheria, e all’esperienza software dell’azienda Gemobile GmbH di Dortmund in Germania.
Il progetto si è sviluppato nell’ambito del programma della Commissione Europea “ICT Work programme 2013” del Settimo Programma Quadro.
Per saperne di più sul progetto europeo: http://blindpad.eu/
Napoli – Presentazione di Cromnia
Ieri, presso i locali della Sezione Provinciale di Napoli dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, si è svolta la presentazione di Cromnia. Nelle ultime settimane si è tanto parlato di questo applicativo che andrebbe a promuovere l’autonomia dei disabili visivi, infatti, esso nasce proprio in seno alle problematiche legate alla minorazione visiva. Cromnia viene alla luce, soltanto, dopo cinque settimane di lavoro, grazie alla spiccata sensibilità di un gruppo di giovani ingegneri della Developer Academy che decidono di creare un’App che discrimini i colori affinché le persone con deficit visivo possano conoscere, abbinare, distinguere, in piena autonomia, i colori. Questa idea è stata accolta con molto entusiasmo dalla Commissione Ausili, Nuove Tecnologie di Napoli che ha stretto una collaborazione con gli sviluppatori dell’App realizzando dei test con i Soci dell’Uici, i quali hanno presenziato numerosi alla presentazione, insieme ai giornalisti e a tante altre persone che hanno gremito il salone della Sezione Provinciale Uici di Napoli durante la presentazione. Erano presenti i docenti che hanno coadiuvato gli sviluppatori durante i mesi di lavoro, StefanoPerna e Ignazio Finizio; gli sviluppatori dell’App, Andrea Aletto, Michele Massuzzi, Raffaele Martone, Luigi Fornaro, Mattia Picariello e Pasquale Tramontano; il Presidente della Sezione Uici di Napoli, Mario Mirabile; Gaetano Cannavacciuolo, Componente Ufficio di Presidenza UICI Campania; il Referente Nazionale della Commissione Ausili, Nuove Tecnologie, componente del Gruppo OSI Giuseppe Fornaro e il Coordinatore della stessa Commissione, Nunziante Esposito; Il comune di Napoli, nella persona di Marisa Scognamiglio. Cromnia ha riscosso un grande successo, infatti, in tanti hanno già scaricato questa prima versione presente sull’App Store da qualche giorno e i pareri sono stati unanime, Cromnia è molto attendibile, rileva con esattezza colori e sfumature. L’auspicio è quello di stringere future collaborazioni tra la Developer Academy e l’Uici affinché si possa trovare una strada nella Tecnologia che favorisca l’autonomia dei minorati della vista.
Cromnia
La nuova app che dà voce ai colori.
Cromnia è un’app nata per migliorare l’autonomia delle persone non vedenti. Cromnia permette di riconoscere colori, luce e trame dei capi ed è completamente accessibile.
Scaricala sull’App Store
www.cromnia-app.com
Invia i tuoi feedback all’email info@cromnia-app.com
La Commissione Ausili, Nuove Tecnologie di Napoli
Programma della Presentazione di Cromnia
L’app sviluppata per migliorare l’autonomia delle persone con disabilità visive. La presentazione avverrà nei locali della Sezione di Napoli dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti in via San Giuseppe dei Nudi n. 80, 800135, Napoli, giovedì 6 luglio 2017 alle ore 16,00 a cura della Commissione Ausili e Nuove Tecnologie della sezione UICI di Napoli, in collaborazione con la “Developer Academy”.
L’app è stata realizzata da un gruppo di giovani ingegneri della Developer Academy di Napoli che hanno creato un’applicativo che discrimini i colori e sia accessibile ai disabili della vista, allo scopo di migliorare la loro autonomia. L’app è stata testata da tante persone con disabilità visiva e risponde davvero alle loro esigenze. Una vera soddisfazione per la nostra città, ancora una volta all’avanguardia!
Dai voce ai colori con Cromnia.
Giovedì 6 Luglio alle ore 16,00 presso la sede Provinciale Uici di Napoli sita in Via San
Giuseppe dei Nudi, 80, Napoli.
PROGRAMMA
COORDINA: Giuseppe Fornaro (Coordinatore della Commissione Ausili, Nuove Tecnologie e Accessibilità della sezione di Napoli, Referente Nazionale Ausili e Tecnologie e Componente del Gruppo di lavoro OSI Dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti)
Saluti Istituzionali ore 16:
– Mario MIRABILE (Presidente sezione territoriale di Napoli dell’Unione Italiana dei Ciechi e
degli Ipovedenti);
– Nunziante ESPOSITO (Consigliere Nazionale Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti)
Inizio dei lavori ore 16,15:
Prof. Giorgio Ventre (IOS Developer Academy di Napoli)
Prof. Simone Pietro Romano (IOS Developer Academy di Napoli)
Presentazione App ore 16,30
Team Sviluppatori:
Andrea Aletto
Mattia Picariello
Luigi Fornaro
Pasquale Tramontano
Michele Massuzzi
Raffaele Martone
Mentor: Stefano Perna e Ignazio Finizio
Saluti ore 17,15
Sito Infovisus e banca del tempo, di Francesco Pezzino e Nunziante Esposito
Non lo so se avete mai avuto a che fare con qualche banca del tempo, ma basta fare una ricerca con Google per avere informazioni molto approfondite su questo argomento. Non sono qui a spiegarvi in che cosa consiste, ma solo darvi informazioni su chi ha pensato di crearne una anche tra noi e farla partire dal proprio sito, sito che è stato messo in piedi ed è in fase di rodaggio.
Aver pensato ad una banca del tempo anche tra noi, può risultare efficace per svariati motivi, tra cui quello più importante può essere quello informatico. Però, essendoci tra noi competenze di ogni genere, potrebbe essere vantaggioso, per tutti coloro che vi partecipano, avere e darci ancora di più una mano l’uno con l’altro.
Quando Francesco mi ha scritto, avevo pensato di prendere in esame il tutto a fine mese, ma non ho resistito e mi sono già iscritto, nonostante sono consapevole di non avere molto tempo disponibile per questa attività. Questa idea, partita da Francesco Pezzino, da anni moderatore molto competente della lista Infovisus su Googlegroups, ve la spiego con una presentazione semplice ed efficace che vi farà capire in men che non si dica di cosa parliamo.
Il sito è: http://www.infovisus.it
Ecco come Francesco ci spiega la sua iniziativa e in che modo l’ha pensata.
La Banca del Tempo di InfoVisus
Il news-group InfoVisus è una bella lista che ci accompagna dal 2001, la possiamo considerare molto aperta, perché non ha un tema specifico se non quello di trasferire esperienze e scambiarsi solidarietà.
Ho cominciato ad usare la rete nel 1996 ed avendone compreso le potenzialità, avevo fatto i primi passi per creare un sito che avrei voluto chiamare “Movimento di Esperienze Comuni”, perché, a mio avviso, le esperienze sono fondamentali e le persone con disabilità visive, in genere hanno meno possibilità di farne, per diversi motivi, tra cui anche la diffidenza, la pigrizia, il timore del giudizio o di fallire.
Il gruppo Infovisus su Google groups, pur essendo molto apprezzato dagli iscritti, è nato nel 2001 ed è resistito fino ad oggi solo perché io in particolar modo, ho perseverato nell’invitare gente.
Però, oggi mi rendo conto che i social siano molto più attraenti e la gente si sente un po’ rinchiusa in un ghetto a parlare con propri simili. Per tentare di arginare questa inevitabile deriva di interessi e di impegno, ho affiancato alla mailing-list anche una pagina su Facebook ed un gruppo, dove travaso i messaggi più significativi e su cui postano persone che preferiscono questo canale; allo stesso modo ho creato un gruppo anche su Whatsapp per ampliare la scelta di canali e le modalità di interazione, e penso ci assicura veramente diverse corsie, perché è fondamentale che ognuno si prenda il tempo che vuole per crescere.
A mio giudizio, questo è il primo motivo per relazionarci in un nuovo modo con altra gente, e i nostri bisogni, pur essendo identici a quelli di tutti, comprendono sempre la difficoltà di reperire info, spostarsi, orientarsi, formarsi, abitare, ritrovarsi, ma sempre un po’ ingigantiti dai vari tipi di deficit visivo.
Regolarmente c’è gente che da una mano ed altra che chiede anche aiuto, ma questi incontri sono spesso saltuari, non risolutivi ed ostacolati dai molteplici impegni che tutti hanno. Il fattore comune delle varie difficoltà risiede sempre nella decisione di impegnare del tempo, tempo, che in genere sarebbe tempo libero.
Le persone che conosco, e sono tante, se contattate con i dovuti modi, ammetterebbero sicuramente di avere bisogno di una mano, per i più svariati motivi, ed oggi possiamo sicuramente ammettere che poche cose si semplificano, ma la maggior parte si complicano e molte cose cambiano anche velocemente.
Ebbene, al momento non avendo nessuna sicurezza, pur avendo tutte le soddisfazioni per le cose che faccio, avrei una grande voglia di sperimentare una banca del tempo, per creare un nuovo punto di incontro, per soddisfare bisogni elementari e cercare di scardinare quel meccanismo del vorrei ma non ho tempo.
Per esempio, la mia ipovisione non mi consente di fare un lavoro di programmazione di un sito, nemmeno con un CMS, ma oggi starei cercando persone che volessero mettersi in gioco e cogliere questa occasione per scommettere sul tempo dedicato agli altri. Questo invito solo perché sono certo che poi ti torna indietro sotto altra forma.
Il principio di funzionamento consiste nel misurare e contabilizzare il tempo che una persona dedica ad un’altra, per fare in modo che le prestazioni siano reciproche, questo probabilmente comprenderà anche delle regole precise per evitare che alcuni accumulino un eccessivo credito o un eccessivo debito verso gli altri.
Come mi è stato suggerito, sarebbe necessario cominciare con un sito, che comprenda un anagrafica degli utenti ed un sistema per inoltrare richieste di disponibilità, queste richieste verrebbero inoltrate ai potenziali donatori iscritti e di conseguenza si dovrebbe tenere aggiornata la situazione delle prestazioni effettuate.
In un secondo tempo, se questo sistema si dimostrasse funzionante e sostenibile, si potrebbe facilitare l’accesso anche con una app per dispositivi mobili.
Ammetto, che più mi sforzo di immaginare questo sistema e più posso immaginare difficoltà da risolvere. Non penso e non credo di far pensare di voler proporre questa idea per alcun mio tornaconto, ma solo per verificare assieme a voi se questa sarà una idea valida. In genere una azione si considera valida quando si sente di volerla ripetere all’infinito ed oggi ed in futuro, sono convinto che di azioni costruttive ce ne sia un gran bisogno per tutti.
Oggi la Banca del Tempo è online all’indirizzo http://www.infovisus.it
Ti invitiamo ad iscriverti e sperimentare quanto e se ti può servire. Sono sicuro che questa iniziativa può servire sia a chi a poco tempo, sia a chi ne ha di più. inoltre, ho buona esperienza per credere che serve sia a chi ha più competenze, sia a chi ne vorrebbe acquisire di più.
Concludo specificando che pur non conoscendo l’entità, mi considero disposto ad affrontare i costi necessari nel limite delle mie possibilità e in accordo a come verrà accolta questo progetto. Penso che probabilmente un eventuale lavoro di questo genere sia applicabile a diversi ambiti, rendendolo riutilizzabile in altri contesti che potrebbero contribuire ad “ammortizzarne i costi”
Dopo quello che ci ha detto con parole molto accorate Francesco che crede molto in questa iniziativa, vi riporto quanto sta scritto nella pagina iniziale della sezione del sito che presenta il progetto:
Banca del Tempo.
Da oggi InfoVisus è anche una banca del tempo, che permette a chi lo desidera di scambiarsi liberamente prestazioni e servizi, acquisendo un reciproco diritto od impegno a fornire ad altre persone la stessa quantità di tempo ricevuto o impegnato, risparmiando così tempo e denaro.
Qui di seguito una lucida esposizione della situazione attuale: vorrei sostenere la tesi – molto di parte, mi si perdonerà – secondo cui il dono e la fiducia, cioè il disinteresse e la reciprocità, sono alla base di qualsivoglia relazione interpersonale, di qualsiasi collaborazione tra soggetti diversi.
La controprova ci viene dal fatto che relazioni prive della componente della donazione e della fiducia sono inevitabilmente finalizzate alla appropriazione e fondate sulla costrizione, cioè sulla violenza.
Ma qual è il movente dell’atto donativo e dell’affidamento fiduciario?
Sono la generosità e l’amore verso gli altri.
Qualcuno ha detto giustamente che la generosità è l’energia rinnovabile dell’universo umano, così come le stelle lo sono per l’universo fisico.
Al contrario le relazioni che escludono l’impegno altruistico sono inevitabilmente mosse dallo sfruttamento utilitaristico e finiscono per creare sperequazioni, rivalità, conflitti.
Mi si obietterà che sono belle parole che valgono solo nella sfera personale, ma non stanno in piedi nella sfera sociale. Per funzionare, generosità ed amore hanno bisogno di essere resi, contraccambiati, restituiti. Altrimenti il rapporto si spezza, la relazione non decolla e non si realizza nessuno scambio generativo. La vita sociale si basa sulla tessitura di una rete complessa di relazioni.
Per far funzionare una società, meglio allora non fare troppo affidamento alla spontaneità dei buoni sentimenti, ma a solide norme e leggi che regolino i rapporti interpersonali secondo dei minimi precetti morali condivisi.
Possiamo quindi dire (con il Leviatano di Thomas Hobbes e il Trattato sul governo di John Locke) che lo stato moderno nasce fin dall’inizio per regolare il dare e l’avere, per istituzionalizzare e sanzionare sotto la forma del diritto commerciale e proprietario ogni rapporto tra le persone.
È questo il motivo per cui la ragione economica si è fatta regina!
Le cose vanno avanti così da quattro secoli e il rapporto sociale di scambio si chiama capitalismo.
È un sistema comodo, con un po’ di soldi si ottiene ciò che si vuole, premia i più attivi e meritevoli, punisce gli oziosi, i fannulloni, favorisce l’imprenditorialità e i miglioramenti tecnologici che, a loro volta, ci risolvono un mucchio di problemi di fatica, di alimentazione, di mobilità, di pulizie domestiche, ma ha delle controindicazioni.
E non mi voglio qui riferire ai fatti ormai noti dell’insostenibilità ambientale e sociale di un sistema economico che privilegia il calcolo monetario, disastri ecologici, sperequazioni sociali, sprechi, spese militari, emigrazioni bibliche, ma vorrei richiamare l’attenzione sulle conseguenze più profonde del capitalismo nei comportamenti umani.
Mi riferisco all’inaridimento della nostra vita sentimentale, all’impoverimento dei legami tra le persone, compresi quelli familiari. Al prevalere della parte di noi più egoista, possessiva, individualista, competitiva, aggressiva.
Penso – in questi giorni – all’atteggiamento indifferente se non ostile di molti verso i disperati in fuga dalla fame e dalle guerre che attraversano deserti e mari. Vedo una impressionante miseria psichica. Relazioni fondate esclusivamente sul tornaconto individuale e sul calcolo economico. Presuppongono e generano non affettività. Ci fanno diventare “uomini a una dimensione”, autocentrati, self-interest. L’antropologia dell’ homo economicus ci ha fatto perdere di vista la comune appartenenza al genere umano.
Ebbene, penso che le esperienze delle Banche del tempo costituiscano una controtendenza, si basino su una controcultura e, assieme alla grande famiglia delle attività dell’economia solidale, indichino una alternativa alla crisi di senso e di civiltà che attraversiamo.
Dopo tante belle e anche dure parole, vi posso dire anche la mia su questa iniziativa, solo perché da tanto tempo scrivo in fondo alle mie email una frase che poi rispecchia più o meno la mia vita:
Quello che conservi per te, lo hai già perduto.
Quello che doni agli altri, sarà tuo per sempre.
Qualcuno potrebbe non cogliere al volo quello che intendo far comprendere e va nella direzione della solidarietà a 360 gradi. In pratica e detto con parole molto semplici, quello che doni a qualcuno sarà sempre nominato come una cosa che hai dato tu.
Tutti coloro che vogliono partecipare ad una esperienza del genere, come ci ha spiegato Francesco, possono accedere al sito indicato sopra e si possono registrare, fornendo tutti i dati necessari per far parte di una comunità di persone che si accordano in un mutuo aiuto.
Sconsiglio di aderire ai buontemponi e a tutti coloro che potrebbero voler approfittare di questa iniziativa per averne beneficio solo nella loro direzione, perché se non si hanno ore di lavoro da mettere a disposizione, non si potrà avere nessun beneficio. Insomma, per capirci, nessuno ne può approfittare.
Spero di avervi dato sufficientemente le informazioni necessarie per farvi valutare con serenità una iniziativa che da anni si utilizza in ambienti diversi dal nostro, ma che potrebbe rendere utile averla anche tra noi e non solo per noi.
Vi ricordo il sito: http://www.infovisus.it
Francesco Pezzino, francesco.pezzino@icloud.com
Nunziante Esposito, nunziante.esposito@uiciechi.it
Napoli – Presentazione App Cromnia
La Commissione Ausili e Nuove Tecnologie della sezione Uici di Napoli, in collaborazione con l’IOS Academy presenteranno, il prossimo 6 Luglio,
Cromnia. L’App è stata realizzata da un gruppo di giovani ingegneri dell’Accademia IOS di Napoli che hanno pensato di creare un’applicativo che discrimini i colori, accessibile ai disabili della vista per migliorare la loro autonomia. Cromnia sarà presentata nei locali dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti della sezione provinciale di Napoli, dove saranno presenti rappresentanti del gruppo OSI e della Commissione Nazionale Ausili e Nuove Tecnologie.Vi
aspetto giovedì 6 Luglio alle ore 16,30 presso la sede Uici sita in Via San Giuseppe dei Nudi,80, Napoli.
Giuseppe Fornaro
(Consigliere U.I.C.I. sezione territoriale di Napoli, nonché Referente Nazionale Ausili e Tecnologie e Componente del Gruppo di lavoro OSI
Dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti
fornarog@uiciechi.it
fornarog@uicinapoli.it
Skype: darkdevil70
Sito: http://www.uiciechi.it/
GSM: 373 54 19 953
Tel: 06 699 88 802
Twitter: @fornarog
profilo Giuseppe Fornaro
https://www.facebook.com/fornarog?fref=t
Glucometro parlante Terumo
Di questi strumenti ce ne sono fin troppi in circolazione, alcuni forniti gratuitamente dalle case costruttrici ed altri forniti a pagamento. Sono tutti più o meno accessibili ad un disabile visivo, ma in quanto ad affidabilità e precisione non ce ne sono molti, anche se tutti i produttori decantano il loro prodotto come il migliore in assoluto.
Non avendo interessi da difendere, ma solo il dovere di indicare prodotti validi, cerchiamo di analizzare sempre quello che viene immesso sul mercato e cerchiamo di essere quanto più obbiettivi possibile, dando informazioni dettagliate sui prodotti di cui facciamo i test. Lo scopo è quello di evitare di preferirne uno piuttosto che un altro.
Da quando si è insediata la Commissione Ausili e Tecnologie, abbiamo avuto la possibilità di fare qualche test per i quali si è messo a disposizione il responsabile regionale di Ausili e Tecnologie UICI della Sicilia: Giuseppe Di Grande.
In particolare, è stato eseguito il test del glucometro di Terumo che si può leggere sul sito stesso di Giuseppe.
Analizzando questo glucometro e constatandone affidabilità e precisione, oltre che l’accessibilità, la Commissione Ausili e Tecnologie, a partire dal mese di Maggio 2016, ha seguito alcune persone nell’utilizzo di questo glucometro. Il risultato avuto è stato positivo, confermando quello che avevamo rilevato con il test eseguito un anno fa.
Il Misuratore di glicemia parlante Medisafe Fit Smile di Terumo è risultato un ottimo prodotto. Infatti, dopo che è passato un anno circa dai test eseguiti, a seguito dei riscontri avuti da chi lo ha usato, se ne conferma l’usabilità, precisione e affidabilità nei controlli di glicemia.
Si informa che il dispositivo può essere richiesto gratuitamente alle ASL di appartenenza o ai centri diabetici. Non è ancora fornito nelle seguenti regioni:
Liguria
Emilia Romagna
Molise
Toscana
Sappiamo che, in base alla legge 115 del 1987, i diabetici hanno diritto ad avere i presidi necessari per l’autocontrollo della glicemia e per la terapia ipoglicemizzante gratuitamente dal Sistema Sanitario Nazionale.
La Terumo ci ha informato che nelle regioni sopra indicate sono in essere gare d’appalto che non hanno previsto una tipologia di strumento parlante, ma nel caso ci fossero richieste specifiche per il prodotto le ASL possono accedere ad un capitolo di spesa previsto in tutte le gare d’appalto per eventuali acquisti di prodotti innovativi non presenti tra i dispositivi aggiudicati dalla stazione appaltante.
Si fornisce il numero verde gratuito della Terumo Italia: 800 661 103 attraverso il quale si possono richiedere tutte le informazioni necessarie per una eventuale fornitura.
Ecco un passaggio molto significativo della relazione tecnica di Giuseppe Di Grande:
“Questo glucometro può ritenersi affidabile e funzionale alle esigenze dei non-vedenti. Può essere migliorato in alcuni punti, comunque marginali ai fini della misurazione in autonomia delle misurazioni della glicemia. Ottima anche la possibilità di avere il diario e le medie glicemiche consultabili con la guida vocale. La scelta di avere dei dischi reattivi è un punto in più che ci agevola nell’applicazione del sangue, avendo a che fare con una parte facilmente raggiungibile e individuabile con il tatto. Complimenti a Terumo per l’ottimo prodotto!”.
Per leggere la relazione tecnica completa, redatta da Giuseppe al momento del test, contenente anche delle dritte sulle modalità di utilizzo, basta collegarsi alla seguente URL: http://www.digrande.it/blogs/varie/readblog.asp?nws=11
Per informazioni e precisazioni, rivolgersi alla Commissione Ausili e Tecnologie: auslietecnologie@uiciechi.it
Nunziante Esposito
Coordinatore della Commissione Ausili e Tecnologie
nunziante.esposito@uiciechi.it