Sintesi dei lavori della Commissione Nazionale Terza età – 15 marzo 2016

Il 15 marzo 2016, tramite la tecnologia Talkyoo si è riunita la Commissione Nazionale Terza età. Alla riunione hanno preso parte: Katia Caravello (coordinatrice), Cesare Barca (referente), Roberta Foresi, Letizia Lecchi, Primitivo Masi e, in qualità di esperto tecnico, Nunziante Esposito.
In questa prima riunione, i componenti si sono scambiati opinioni e riflessioni circa il ruolo e le funzioni della commissione e si è giunti alla conclusione che è essenziale mantenere un rapporto diretto e costante con le commissioni regionali: in tal modo sarà possibile rimanere aggiornati sulle attività realizzate sul territorio e, d’altra parte, sarà possibile informare il territorio su quanto la commissione nazionale sta facendo o intende fare.
Si è inoltre affrontato il tema dei soggiorni marini presso il Centro Le Torri di Tirrenia, valutando le offerte pervenute dall’Olimpic Beach ed iniziando ad ipotizzare una modalità di organizzazione e di coordinamento delle attività che consenta di garantire, se non addirittura migliorare, la qualità del servizio offerto ai partecipanti.
Si è inoltre parlato di alcuni progetti da mettere in cantiere nel primo biennio di attività della commissione: uno, da realizzare a livello nazionale, che abbia per tema l’accoglienza dei ciechi e degli ipovedenti anziani negli ospedali e nelle RSA e il secondo, da realizzare invece a livello dei singoli territori, rivolto nello specifico agli anziani ipovedenti.
Infine, si è affrontato il tema della sala virtuale 98.50.90 e, in particolare, si è evidenziata la volontà di pubblicizzarla sempre di più al fine di allargare il numero dei partecipanti.
La riunione si è conclusa con la proposta da parte della coordinatrice, e la successiva approvazione all’unanimità, dell’inclusione di Nunziante Esposito tra i componenti della commissione.

Oltre il conformismo per riscoprire sé stessi, di Cesare Barca

Autore: Cesare Barca

Vuole essere proprio questo  l’augurio pasquale che la sala telefonica 98 90 50 desidera  offrire a tutti  attraverso il vissuto della sua stessa  denominazione: “parla, un amico ti ascolta.”

Sarà con noi, come consuetudine, Mons. Vittorio Lupi, vescovo di Savona, per offrirci una riflessione che scaturisce dagli insegnamenti di Cristo nella Sua proposta di chiarimento storico, sociale, politico e religioso. Ci condurrà alla riscoperta delle proposte fondamentali per realizzare comunitariamente un progetto di vita aperta all’accoglienza e alla consapevolezza responsabile.

L’incontro è fissato per martedì 22 marzo alle ore 17.30 nella nostra sala telefonica 98 90 50 .

Chi avesse bisogno di conoscere il pin di ingresso o di acquisire ulteriori informazioni può telefonare a me o agli amici Nunziante Esposito e Pino Servidio.

Vi ringrazio per l’attenzione e Vi aspetto numerosi.

 

Cesare Barca

E mail: barcacesare39@libero.it

Tel 368 28 38 21

 

Nunziante Esposito

E mail: nunziante.esposito@alice.it

Tel 349 67 23 351

 

Pino Servidio

E mail: giuseppe.servidio@alice.it

Tel. 335 80 82 002

La sala telefonica virtuale “parla, un amico ti ascolta” 98. 90. 50 della Commissione nazionale anziani spalanca le sue porte, di Cesare Barca

Autore: Cesare Barca

Sono trascorsi 3 anni e sei mesi da quando la nostra sala 98. 90. 50 “parla, un amico ti ascolta” voluta dalla Commissione nazionale anziani ha iniziato la propria offerta di ascolto e la programmazione di incontri tematici su numerosi argomenti di interesse generale e di informazione.
Due anni di accoglienza e di promozione svolta con sollecitudine amichevole da dodici moderatori che hanno consentito e ancora favoriscono l’apertura pomeridiana cinque giorni la settimana e promuovono la diminuzione dell’isolamento e della solitudine.
Da tempo abbiamo avvertito il bisogno di conoscere le esigenze e le proposte di tutti i frequentatori abituali, ma ancor più i desideri e le necessità di tutti coloro che non hanno ancora gradito l’invito di essere presenti, di quanti non hanno ancora inteso far propria l’offerta del nostro servizio, di vivere comunitariamente momenti di confronto e di dialogo.
La sala spalanca perciò le sue porte per accogliere tutti, ma proprio tutti e, in particolare, coloro che non hanno ancora voluto conoscere la gioia dell’incontro e del contatto che, sebbene telefonico, sappiamo quanto possa agevolare l’apertura personale e favorire l’assunzione di informazioni utili.
Vogliamo soffermarci sulle vostre attese, apprendere le vostre esigenze personali, le vostre indicazioni per rendere sempre più utile e adeguato il nostro servizio.
Sì, perché la nostra sala offre un vero e proprio servizio di ascolto e presta la massima attenzione ai suggerimenti e alle urgenze di tutti e di ciascuno.
Non sembrerà vero, ma durante questo periodo di attività è stato possibile organizzare conferenze di carattere culturale e sociale, aprirci all’attività associativa, conoscere le caratteristiche particolari di carattere informatico, soddisfare il desiderio di conoscere le nostre città, abitudini, costumi e folklore delle nostre regioni, assaporare la gioia della comunicazione e dell’interscambio.
La sala favorisce quindi la massima apertura e sviluppa il bisogno di dialogo, di interscambio e di amicizia.
Le possibilità promozionali sono tante e variegate, ma avvertiamo con sempre maggiore urgenza che questa nostra iniziativa venga conosciuta, utilizzata e integrata dalla partecipazione di tutti.
I giorni scorrono velocemente e ogni occasione perduta difficilmente si potrà ritrovare.
Diviene perciò sempre più necessario che questa iniziativa venga conosciuta, diffusa e valorizzata perché davvero possa raggiungere la sua finalità sostanziale: sconfiggere l’isolamento o comunque la solitudine e favorire lo sgorgare fluente di quell’acqua rigenerante che l’amicizia e i contatti interpersonali sanno offrire per placare la nostra sete esistenziale.
So perfettamente di non dire cose particolarmente nuove, anzi, sono pensieri e situazioni purtroppo antiche, ma so altrettanto che, nel momento di rinnovamento e spesso di disorientamento socio-culturale che stiamo attraversando dobbiamo tentare di rivitalizzare il concetto irrinunciabile di “comunità” e di contatto , di confronto e di effettiva conoscenza.
Chiediamo perciò alle nostre rappresentanze territoriali e a tutti coloro che credono nell’utilità di promuovere davvero il dialogo, l’amicizia e il confronto di venire a conoscere questa nostra attività, di vivere con i nostri moderatori e con molti di noi momenti di incontro e di amicizia. Portateci le vostre esperienze e le vostre situazioni di vita, parlateci di voi e troverete un dialogo aperto e rigenerante.

Per conoscere le modalità di accesso potete scrivermi o telefonarmi: sono a vostra disposizione e sarò lieto di fornire ogni eventuale
informazione. Aiutateci a rendere sempre più efficace il nostro impegno.
Cesare Barca
Email: barcacesare39@libero.it

Venezia e il ghetto ebraico. Significato storico, politico e sociale, di Cesare Barca

Autore: Cesare Barca

Abbiamo già avuto modo di conoscere e apprezzare il prof. Antonio Soligon, storico particolarmente affermato conferenziere accattivante quando, l’anno scorso, ha accettato di intervenire nella nostra sala telefonica 98 90 50 raccogliendo il nostro plauso e il nostro entusiasmo facendoci conoscere la nascita e l’attività storica di Venezia imperniata sull’economia del sale.
Avremo la gioia di averlo ancora con noi giovedì 10 marzo alle ore 18 per disegnare un altro aspetto di notevole importanza, utile per approfondire il processo dinamico di Venezia e il suo divenire socio-economico soffermando la nostra attenzione sull’importanza e il valore sociale e politico del ghetto ebraico tuttora esistente in questa meravigliosa nostra città.
Riporto di seguito la breve annotazione che il Prof. Antonio Soligon mi ha gentilmente trasmesso.
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IL GHETTO DI VENEZIA
Gli ebrei, perseguitati ovunque specie dopo la peste del 1348, trovavano in Veneto un’ospitalità meno intollerante.
Erano feneratori perché, non potendo investire in beni immobili, disponevano di molto denaro liquido. Da qui la fama
di usurai e strozzini.
A Venezia, con l’eccezione di alcuni brevi periodi nel ‘300, gli ebrei non potevano risiedere. Dovevano abitare a Treviso o a Mestre.
Tutto cambiò con la guerra della Lega di Cambrai, quando si permise loro di rifugiarsi in città.
Terminato il pericolo, si “inventa” il Ghetto per riunirli tutti in un sol luogo facile da controllare. Il Ghetto Nuovo è infatti una piccola isola.
Ghetto (parola che significa in realtà “fonderia”) divenne in tutto il mondo sinonimo negativo di segregazione, ma il Ghetto fu in realtà per gli Ebrei di Venezia un luogo in cui vivere, certamente sorvegliati, ma anche sicuri e protetti. Divenne così la loro patria.
Il Ghetto ebraico di Venezia fu il primo al mondo, poi imitato in molte nazioni d’Europa. Sorse infatti il 29 marzo 1516, per cui fra pochissimo ne ricorderemo i 500 anni. E’ diviso in 3 parti: Ghetto Nuovo (1516), Ghetto Vecchio (1541 e 1589), Ghetto Nuovissimo (1633). Gli ebrei che vi vivevano arrivarono ad essere addirittura 4.000, tantissimi. Per questo le loro case, non potendo superare i confini
assegnati, si svilupparono in altezza fino a 8 piani. Sono le case-torri di Venezia.
Chi “aprì” il Ghetto? Napoleone!
Portava uguaglianza, libertà e fraternità anche per gli ebrei
***!
Sono certo che, anche in questo incontro, il Prof. Soligon susciterà il nostro interesse e appagherà il nostro desiderio di conoscere situazioni e circostanze storiche che hanno caratterizzato un lungo periodo, tanto discusso e variegato delle vicende storiche italiane.
Vi aspetto perciò in molti giovedì 10 marzo alle ore 18.
Come sempre chi avesse necessità di conoscere dettagli per partecipare e il pin di ingresso può scrivere o telefonare a me o agli amici Nunziante Esposito e Pino Servidio
NON PERDETE QUESTA OCCASIONE!.
Cesare Barca

Cesare Barca email: barcacesare39@libero.it tel. 329 20 50 972
Nunziante Esposito email:nunziante.esposito@alice.it cell.349 23 351
Pino Servidio: email Giuseppe.servidio@alice.it cell.335 80 82 002

Salute e povertà, di Cesare Barca

Autore: Cesare Barca

È questo il titolo particolarmente significativo di una conferenza internazionale promossa dalla pontificia accademia delle scienze città del Vaticano il 26-27 novembre 2015
Si è trattato di un avvenimento di particolare rilievo che ci auguriamo possa trovare terreno utile per attuare i propri risultati.
Sappiamo bene, infatti, come la salute e la povertà siano strettamente correlate. Sappiamo anche che fin dall’inizio del suo insediamento Papa Francesco aveva richiamato con forza la necessità di intervenire con determinazione per ridurre il deficit sanitario provocato dalla povertà. Aveva segnalato l’urgenza umanitaria come presupposto ad una reale ripresa socio-economica. Perciò la conferenza ha sottolineato numerosi aspetti di carattere medico-scientifico proponendo soluzioni utili per promuovere una attenzione costante nei riguardi delle categorie sociali più deboli e più povere.
A questo importante convegno venne invitato anche il prof. Luigi Grezzana, nostro fedele collaboratore di Senior, la rivista sonora dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti.
La sua partecipazione ha potuto chiarire come sia di particolare importanza sul piano terapeutico che il medico abbia con il paziente un approccio di “scienza e coscienza”, tale da favorire la guarigione perché, come egli afferma: “una carezza è più terapeutica della medicina”.
Numerosi e molteplici i contributi scaturiti da quell’incontro e sarà proprio di questo e del suo assunto fondamentale consolidato dopo tanti anni di attività medico-geriatra che il Prof. Grezzana verrà a parlarci venerdì 26 p.v. alle ore 18 nella nostra sala telefonica 98 90 50.
Al termine della sua esposizione che vi assicuro sarà di notevole interesse, avremo certamente la possibilità di intervenire per eventuali approfondimenti.
La nostra sala riprende con questo incontro la propria attività di carattere tematico che, come potrete in seguito constatare, sarà di notevole interresse.
Ma l’attrazione maggiore è comunque quella che vi propongo con l’incontro di venerdì p.v.: non perdete l’occasione di intervenire su un tema tanto determinante sul piano sociale, politico e sanitario.
Arrivederci quindi alle ore 18 nella nostra sala 98 90 50.
Chi avesse bisogno di conoscere il pin di ingresso può rivolgersi a me, a Nunziante o a Pino, gli amici fedeli del nostro impegno quotidiano.
Cesare Barca

Cesare Barca email: barcacesare39@libero.it tel. 329 20 50 972
Nunziante Esposito: email Nunziante.esposito@alice.it tel 349 6723 351
Pino Servidio: email: giuseppe.servidio@alice.it tel. 335 80 82 002

Buon Natale, di Cesare Barca

Autore: Cesare Barca

Il tempo scorre veloce, non attende coloro che tardano nell’incertezza delle loro giornate affannate e spesso inconcludenti: il tempo è inesorabile e inarrestabile.
Così, tra poco più di un mese sarà Natale, il momento festeggiato in tutto il mondo anche se, storicamente, la data è convenzionale e poco importa se non vi è certezza circa il giorno della nascita di Gesù: il Natale è Natale per tutti e viene vissuto con particolare attesa nel desiderio insopprimibile di far proprio qualche istante di “novità” e di rinascita.
Come lo scorso anno anche quest’anno il vescovo di Savona, Monsignor Vittorio Lupi, sarà con noi nella nostra sala virtuale 98 90 50.
In questa circostanza avremo la possibilità di approfondire il significato dell’attività incessante di Papa Francesco e, in particolare, potremo avere delucidazioni sul sinodo sulla famiglia da poco concluso e, ancor più, sul significato simbolico e pratico del prossimo giubileo straordinario che avrà inizio con l’8 dicembre.
Gli argomenti sono ghiotti per tutti, credenti e non credenti perciò ritengo saremo in molti a questo incontro fissato per lunedì 1 dicembre alle ore 17,30.
Avremo l’occasione di porre le nostre domande, di esporre le nostre riflessioni di attingere chiarimenti dalla gentile disponibilità di Monsignor Lupi.
Sarà, come lo scorso anno un momento vissuto in amicizia e serenità, un momento certamente utile nella frenesia sconcertante di questo periodo particolarmente destabilizzante.
Sarà bello poterci scambiare l’auspicio di giornate serene e consolidare la nostra amicizia.
Vi aspetto tutti: ricordate che il primo giorno di dicembre sarà dedicato alla serenità corroborante che caratterizza ancora, malgrado tutto, il periodo natalizio.

Chi avesse bisogno del pin di ingresso nella sala telefonica virtuale può fare riferimento a me, a Nunziante e a Pino.

Cesare Barca

Cesare Barca tel.368 28 38 21 email: cesarebarca@alice.it
Pino Servidio tel.335 80 82 002 email: giuseppe.servidio@alice.it
Nunziante Esposito tel.349 67 23 351 email. Nunziante.esposito@alice.it

Una grande avventura, di Cesare Barca

Autore: Cesare Barca

Incontro nella sala virtuale della Commissione nazionale anziani.

 

Questo titolo potrebbe indurci a ripercorrere il ricordo di romanzi dei secoli scorsi intrisi di sorprese, di eventi straordinari imprevedibili, di racconti fantastici: niente di tutto questo. Qui vogliamo trattare di un avvenimento certamente straordinario, ma decisamente reale e potremo addirittura conoscerlo nella sua integrità nella narrazione che ne farà l’autore, proprio colui che ha vissuto realmente questa incredibile avventura, Alessandro Bordini. È un giovane trentenne che già da bambino amava e praticava lo sport, una persona libera e sorridente che ama socializzare e vivere positivamente le proprie giornate. Operaio attento al proprio lavoro dedicava i momenti liberi allo sport praticando,  tra l’altro, la discesa sciistica, lo snowboard e il paracadutismo. All’età di 24 anni un atterraggio sbagliato gli fa perdere completamente la vista. La situazione era certamente pesante, ma Alessandro non accetta di rinchiudersi nella rinuncia: riemerge la sua sete di conoscenza, il suo impulso a vivere fino in fondo ogni momento della sua giornata e, forse proprio a causa della sua cecità, sente prorompente il bisogno di conoscere la realtà che pulsa all’esterno, le città, le persone che riversano per ogni dove le proprie speranze e la loro presenza. Alessandro avverte pulsare dentro una vitalità repressa che necessita di trovare spazi e realizzazioni appaganti e prende la sua decisione: “Faccio il giro del mondo”.

È giunta la primavera, siamo nel mese di aprile del 2013 e Alessandro ha maturato la sua decisione e inizia il suo lungo viaggio in piena autonomia, con una fermezza serena e incrollabile: perché rinunciare e rinchiudersi in se stessi? Il 2 aprile 2013 ha avuto  inizio il suo lungo viaggio che lo porterà a visitare cinque continenti e 90 paesi. Viaggiò da solo aiutandosi con il suo bastone e l’iphone. Non fece  ricorso ai servizi di accoglienza e di accompagnamento perché ha voluto fortemente  dimostrare che, confidando in se stessi e nell’aiuto delle persone che si possono  incontrare anche un cieco assoluto può fare il giro del mondo. Non soffermiamoci ora a riflettere e disquisire su una decisione tanto importante di questo giovane colmo di voglia di vivere e di esprimere la propria prorompente fiducia in se stesso e negli altri, in tutti gli altri senza esclusione alcuna. Avremo modo di parlare con lui, di porgergli tutte le nostre domande, di farci narrare le meraviglie di un viaggio che ha dell’incredibile per molti, non per lui.

Ci incontreremo come sempre nella sala virtuale 98 90 50 della Commissione nazionale anziani venerdì 30 alle ore 18. Ho motivo di pensare che saremo in molti perciò non attendete l’ultimo momento per  richiedere informazioni per le modalità di ingresso : il sottoscritto, Nunziante Esposito e Pino Servidio vi daranno ogni informazione.

Venite a conoscere Alessandro: sarà bello e corroborante per tutti.

Cesare Barca

 

Cesare Barca: email cesarebarca@alice.it tel. 329 20 50  972

Nunziante Esposito: nunziante.esposito@alice.it  tel. 349 67 23 351

Pino Servidio: email giuseppe.servidio@alice.it  tel.335 80 82 002

La dolcezza del sole settembrino, di Cesare Barca

Autore: Cesare Barca

Il soggiorno settembrino programmato anche quest’anno dalla Commissione nazionale anziani si è svolto con un insolito dinamismo coinvolgendo vivacemente quanti, ed erano davvero molti, avevano da tempo preferito godere di quel mare accogliente, ricco ancora del tepore del sol leone, ben lontano dalla severità autunnale e perfettamente aperto ad una amichevole accoglienza.
Eravamo tutti predisposti a cogliere il frutto di quindici giorni colmi di iniziative e di serenità.
Posso infatti senza ombra di dubbio affermare che si è trattato di un soggiorno dinamico e interessante in cui ognuno, volendolo, ha potuto trovare la propria possibilità di dimenticare momenti vuoti e di solitudine: Una giornata particolare di festeggiamenti per celebrare il venticinquesimo di matrimonio di amici carissimi, un pomeriggio dedicato alla conoscenza reale del metodo di autodifesa, serate di apertura alla reciproca conoscenza, pomeriggi offerti per una intera settimana da Katia Caravello per incontrare gruppi di persone che desideravano aprirsi e dialogare con lei, un concerto pianistico offerto da un amabilissimo concertista che aveva scelto di condividere con tutti noi l’esperienza settembrina a Tirrenia, un bellissimo torneo di showdown, il gioco dedicato a incontri a scopone e briscola e, per concludere, un corroborante concerto di canzoni scelte anni 70, di folklore e gospel, un trattenimento musicale davvero accattivante.
Non va dimenticata la bella escursione a Lucca durata un pomeriggio solamente e, forse proprio anche per questo, ricca di sorpresa, di arte e di conoscenza storica di una piccola città che gode di un profumo quasi paesano e si adagia sul proprio passato per godersi tutta la realtà del suo presente.
Non va certo sottaciuta la scelta di molti di profittare delle lezioni di computer e di utilizzo dell’iPhone offerte da Nunziante Esposito e va ancora elogiata l’attenzione particolare dello staff alberghiero.
Ancora una volta, dunque, l’attività sociale offerta dalla nostra Unione italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ha trovato una conclusione più che interessante e rigenerante.
Anche in questa occasione, dunque, il soggiorno marino anziani 2015 resterà certamente nel nostro ricordo come un vissuto colmo di corroborante amicizia.

Cesare Barca

“Se vuoi… voli!”, di Cesare Barca

Autore: Cesare Barca

Tirrenia e il soggiorno “Primo sole”.

Il 14 giugno si è concluso il soggiorno marino che anche quest’anno si è svolto positivamente a Tirrenia. Non pensavo personalmente che l’albergo risultasse ancora una volta preso d’assalto e quindi al completo anche in questa circostanza. L’organizzazione, sorretta dall’Irifor, ha potuto prendere in considerazione i desidèri e i bisogni dei soggiornanti, prevalentemente piuttosto avanti negli anni, cercando di dare loro la possibilità di godere di un sole amico che non ci ha mai abbandonato fatto salvo quel pomeriggio in cui si era comunitariamente deciso di fare una gita piuttosto particolare. Infatti, benché le mie proposte di vivere insieme uscite di un certo interesse logistico, storico e artistico siano state più di una, la maggioranza ha deciso di visitare Colonnata, un paesino che si inerpica sulle falde dei monti apuani in provincia di Carrara, località nota soprattutto per il suo meraviglioso marmo bianco. Si è trattato di una avventura un tantino impegnativa che ci ha procurato complessivamente una certa soddisfazione facendoci apprendere le caratteristiche particolari del marmo di Carrara e la qualità del suo candore conosciuto e ricercato in tutta Europa. Nell’occasione abbiamo potuto assaggiare il famoso “lardo di Colonnata” e assaporare la sua particolarità nutritiva nonché la gradevolezza del suo sapore.
Ciò che ha reso accattivante questo primo soggiorno marino va ricercato comunque nell’attività ricreativa e culturale di cui abbiamo potuto godere e le numerose nuove amicizie che si sono potute concretizzare.
Già, perché ritengo che sia proprio la possibilità di intrecciare nuove conoscenze, di poter godere di scambi culturali e affettivi una delle peculiarità che colorano i soggiorni proposti dalla commissione anziani. Le numerose uscite in pedalò, le serate di gioco e di carattere musicale, il torneo di showdown, le gare di scopone scientifico e altri giochi interattivi hanno costituito il terreno fertile per promuovere e sviluppare nuovi rapporti fra tutti e godere in serenità dell’ottimo servizio alberghiero.
La possibilità che continuiamo ad offrire, grazie all’impegno dell’amico Nunziante Esposito di acquisire maggior autonomia personale frequentando corsi di computer e momenti dedicati all’utilizzo dell’iPhone danno ai nostri soggiorni marini un senso e un contenuto ancora maggiore e una valenza del tutto particolare.
Ritengo personalmente che il significato vero dei momenti di vacanza proposte dalla nostra Unione debbano necessariamente essere certamente occasione di riposo fisico e psicologico ma, nel contempo, circostanze utili per rafforzare la propria autostima, la propria vitalità attraverso l’acquisizione di una maggior autonomia e all’intreccio di nuove relazioni.
Concludo con una frase che, pronunciata da un nostro atleta paraolimpico, è divenuta il titolo di un libro interessante: “se vuoi… voli”.
Ma ascoltiamo insieme la breve intervista che ho potuto effettuare proprio al nostro atleta, Italo Sacchetto, presente al soggiorno: ritengo sia piacevole e interessante per tutti.

http://www.uiciechi.it/giornaleelettronico/Intervista.zip

Cesare Barca

Soggiorno marino «Sole settembrino» a Tirrenia dal 6 settembre 2015 al 20 settembre 2015 – 14 giorni

Ricordiamo che dal 6 al 20 Settembre prossimo, presso il Centro “Le Torri – G. Fuca’” di Tirrenia, denominato anche “Olympic Beach“, si terrà il soggiorno “SOLE SETTEMBRINO“ proposto dalla nostra Commissione nazionale anziani e aperto a tutti i soci, per favorire il processo di socializzazione e di reciproca conoscenza.
L’importo del soggiorno pro capite a pacchetto valido sia per la persona con disabilità visiva che per il suo accompagnatore, si articola come segue:
Camera singola Torre Piccola, Euro 770.00 ;
Camera doppia Torre Piccola, Euro 670.00;
Camera doppia Torre Grande, Euro 870.00;
Camera Tripla Torre Grande, Euro 770.00.
Ai suddetti importi, vanno aggiunti Euro 7,50 come tassa di soggiorno richiesta e dovuta al comune di Pisa.
L’offerta include:
• Servizio di Pensione Completa  con acqua e vino ai pasti
• Cocktail di benvenuto
• Cena Tipica con degustazione dei piatti Toscani e Trentini
• Sala riunioni a completa disposizione per iniziative e serate ludiche
• Animazione e intrattenimento
• Una serata con piano bar e cantante
• Servizio spiaggia ombrellone e sdraio
Servizi a richiesta o a pagamento:
a. Escursioni.
b. Parrucchiera.
c. Estetista.
d. Infermiera.
e. Eventuali Corsi di nuoto, legati alla fruibilità della piscina.
f. Alfabetizzazione informatica.
Il corso di Alfabetizzazione informatica sarà tenuto, con la consueta competenza, dal nostro Nunziante Esposito e dovrà essere richiesto all’atto della prenotazione del soggiorno.
L’attività ricreativa e culturale sarà coordinata da Cesare Barca e in collaborazione con lo staff dell’hotel.
Saranno organizzati giochi di squadra, tornei amichevoli di show down, gare di scopone scientifico e di scacchi, nonché un incontro dimostrativo del corso di autodifesa.
Non mancheranno infine, serate culturali ed eventi musicali.
Durante la prima settimana di soggiorno sarà presente la Dr.ssa Katia Caravello, psicologa, allo scopo di favorire attività di inclusione, di partecipazione attiva e di introspezione..
Prenotazioni, informazioni, chiarimenti circa i transfert da e per le stazioni ferroviarie di Pisa e Livorno:
Olympic Beach Le Torri
tel. 050 32.270
fax. 050 37 485
email: info@centroletorri.it

Vi attendiamo numerosi.