U.I.C.I. Sicilia – Corso Braille alle maestre per promuovere l’inclusione

Si è concluso la settimana scorsa nell’Istituto Federico II di Svevia di Mascalucia, nel Catanese, e ha coinvolto ben venticinque insegnanti. Le quali vi hanno partecipato anche per amore di una bambina che aveva appena perduto la vista. Già in programma un’altra iniziativa nella stessa scuola. Il presidente Minincleri ringrazia la Dirigente scolastica e la Referente del Sostegno

“Un corso Braille nato dall’amore delle sue insegnanti per una bambina che aveva appena perduto la vista non poteva essere che meraviglioso”.

Lo ha sottolineato il presidente del Consiglio regionale dell’Uici, Gaetano Renzo Minincleri, parlando dell’iniziativa conclusa la scorsa settimana nell’Istituto Federico II di Svevia di Mascalucia, nel Catanese, e che ha coinvolto ben venticinque insegnanti.

“Ringrazio tutto il corpo docente – ha aggiunto Minincleri – a cominciare dalla dirigente scolastica Giusy Consoli, così aperta all’inclusione, e alla referente del Sostegno della scuola primaria Annarita Bonaccorso. E ringrazio anche il tiflologo Nando Sutera e Angela Dispinzieri, la docente non vedente che ha tenuto agli insegnanti un corso pomeridiano da quaranta ore dell’Irifor, l’Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione dell’Unione ciechi”.

“Quando la bambina – racconta la maestra Bonaccorso – ha cominciato a perdere la vista anche dall’unico occhio funzionante, era in prima elementare e aveva acquisito le competenze di base. La famiglia è stata sempre molto presente e noi insegnanti ci ponemmo il problema, per poterla aiutare meglio, di ottenere le competenze necessarie e di poterle offrire gli ausili tecnologici indispensabili alla didattica. Ci vennero in aiuto l’Uici di Catania e l’Irifor, consentendoci di ottenere gli strumenti in comodato d’uso e fornendoci assistenza per tutte le questioni burocratiche. E oggi siamo nelle condizioni di garantire alla nostra allieva, che adesso frequenta la terza elementare ed è autonoma e al passo con i compagnetti, tutto ciò di cui ha bisogno”.

A cominciare dalle docenti che conoscono il Braille, come ricorda la maestra Bonaccorso: non solo le cinque della classe della bambina, ma tutte le venticinque che hanno frequentato il corso, “a dimostrazione di come questa scuola, grazie anche alla sua Dirigente, sia aperta all’inclusione”.

E nel mese di maggio si svolgerà, per i piccoli allievi, un’iniziativa di informazione sulla scrittura Braille: “È giusto che gli altri bimbi, che ci pongono tante domande, conoscano questa realtà”.

“La bambina, in classe – conclude, con soddisfazione – ha l’insegnante di sostegno, ma si muove anche con il supporto dei compagnetti, che imparano come aiutarla, dandole il braccio e camminando un passo avanti a lei”.

Entusiasta del corso e dell’atmosfera vissuta nella scuola di Mascalucia, anche Angela Dispinzieri.

“Finora – ricorda – avevo tenuto, in enti di formazione, dei corsi di Braille a persone destinate a diventare assistenti alla comunicazione nelle scuole, ma non mi ero mai dedicata agli insegnanti e devo dire che, quando il presidente Minincleri me lo propose ero piuttosto in ansia. Temevo che i docenti, dopo una giornata piena di lavoro, potessero essere stanchi, perdere interesse. Invece erano entusiasti. E si comprendeva quanto, nella loro motivazione, incidesse l’amore per quella loro allieva. Un gruppo bello anche a livello umano, insomma, che mi ha fatto sentire subito accolta”.

Adesso la scuola sta progettando nuovi corsi Braille per approfondire la lettura, la matematica e l’uso di strumenti informatici.

“E dopo questa esperienza entusiasmante – conclude Angela Dispinzieri – suggerirei a ogni istituto scolastico di organizzare questo tipo di corso, così importante per diffondere la cultura dell’inclusione”.

Pubblicato il 28/03/2023.

U.I.C.I. Basilicata – Un capolavoro per tutti

Il 24 febbraio 2023 il consiglio regionale UICI della Basilicata ha chiuso le
celebrazioni dedicate alla Giornata Braille con la presentazione del pannello visivo tattile del sarcofago di Rapolla e del progetto “gemelli digitali” dell’Ist. Righetti di Melfi in provincia di Potenza.
Tre gli aspetti fondamentali sintetizzabili in tre parole: rete, accessibilità e
innovazione, che hanno caratterizzato la giornata ben documentata dalla stampa locale.
La rete rimanda al sistema di relazioni tra UICI, APT e Direzione Regionale Musei, già avviato nel 2021 con “Il castello in tutti i sensi” e che quest’anno si è arricchita anche delle competenze e professionalità della scuola.
Il concetto di accessibilità per tutti pone al centro l’approccio multisensoriale del nostro patrimonio storico e artistico. Poter fruire dal vivo dell’esperienza aptica del Sarcofago e fare poi sintesi attraverso la schematizzazione della mappa visivo tattile ha un valore straordinario anche in termini di conoscenza emotiva.
Per quanto attiene, invece l’aspetto innovativo promosso da un gruppo di studenti dell’ist. Righetti i quali con la guida del docente hanno digitalizzato la sala che ospita il sarcofago creando un gemello digitale occorre evidenziare due aspetti importanti.
Il primo è quello dell’approccio trasversale sempre vincente tra la formazione degli studenti e la sperimentazione dell’imparare, facendo in realtà territoriali concrete.
Tale approccio è in grado di favorire il pensiero critico e di orientare gli studenti verso professioni inusuali anche e soprattutto nel settore della disabilità per certi versi ancora vergine.
Il secondo aspetto è l’opportunità straordinaria che il gemello digitale offre in
particolare alle persone ipovedenti che grazie alla visione a 360 gradi sul proprio dispositivo possono vedere e sottolineo vedere i particolari più minuziosi, in questo caso, del sarcofago e della sala, sia in loco che comodamente a casa, sebbene il virtuale non sostituisca la visita reale.
Il feedback dei fruitori è stato molto illuminante per gli studenti, oltre che per il
docente e la dirigente scolastica che hanno preso l’impegno di proseguire e
completare il progetto per l’intero Castello e anche la via Appia nell’area dei comuni del Vulture-melfese.
Ancora una volta la giornata Braille in Basilicata apre ulteriori visioni e spunti di azione e riflessione.
Di seguito i servizi televisi:
• TGR Basilicata ore 14 del 25 febbraio 2023: https://youtu.be/5ONife0oYuM
• Lucanet webTV: https://www.facebook.com/lucanetwebtv/videos/595123985855563/
• Cronache lucane: https://ww w.lecronachelucane.it/2023/02/24/melfi-ilsarcofago-ammirabile-anche-dai-ciechi/

Pubblicato il 02/03/2023.

U.I.C.I. Sicilia – Al Polo Tattile si presenta “Abitare gli abiti”

“Le persone che non vedono, allorché incontrano gli altri sono attente a raccogliere indizi dagli abiti: avvertono il profumo del bucato, leggono nel fruscio delle pieghe la storia di chi li indossa nel presente e nella memoria di un ricordo”.

Con queste parole la docente non vedente Angela Maria Messina ci introduce ad Abitare gli abiti, il libro di Lina Maria Ugolini dal sottotitolo Bucato in versi, pubblicato dalle Edizioni del Foglio clandestino, che presenterà lunedì prossimo, 6 marzo, alle 17, nel Polo Tattile Multimediale di via Etnea a Catania, alla presenza dell’autrice.

“Prosegue così – sottolinea Gaetano Renzo Minincleri, presidente del Consiglio regionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti – quell’attività culturale nel Polo tattile della Stamperia Braille, dove alla fine del 2022 presentammo, in occasione del centenario di Giovanni Verga, delle seguitissime letture di brani verghiani, curati proprio da Angela Messina e Lina Maria Ugolini. Tutti apprezzarono le novelle interpretate da un attore e regista del calibro di Gianni Salvo e arricchite dalle ballate scritte dalla Ugolini e cantate da Aurora Cimino accompagnata al pianoforte dal maestro Pietro Cavalieri, autore delle musiche”.

E anche la presentazione di Abitare gli abiti, sarà, per così dire, spettacolarizzata: le poesie del volume saranno proposte al pubblico dalle attrici Aurora Cimino e Alessandra Lombardo e canterà Anna Al Contrario accompagnata alla chitarra da Riccardo Privitera.

“Trovo questo libro efficace – afferma Angela Maria Messina – perché riesce a far parlare mediante gli abiti le persone che li hanno indossati: raccontano esperienze, dolori, anticipano speranze mandando segnali che sviluppano l’immaginazione e il senso del poetico. Dare agli abiti la possibilità di narrare ciò che sono e rappresentano è un modo originale per intraprendere un viaggio che coinvolge tutti i sensi dicendo più di ciò che la semplice vista esprime. E tra le pagine si assiste alla personificazione degli abiti, i quali, dopo esser stati vissuti, esprimono una vita propria”.

“Un poeta – aggiunge Lina Maria Ugolini – deve intendersi di sartoria poiché necessita proprio un metro alla misura dei versi. Un gessetto celeste per segnare la stoffa, un Io lirico disposto a svestirsi vestendo e vendendo la propria Poesia. I capi d’abbigliamento si mostrano, si sporcano, si lavano e passano i giorni della vita. Panni appesi al vento delle stagioni, mutande in tripudio, calze, lenzuola, fazzoletti, cappotti, s’impregnano e assorbono nel quotidiano la forza emotiva del canto e del sorriso, del desiderio e dello sberleffo, della nostalgia che s’appunta in ricordi”.

Poiché i posti nell’auditorium del Polo Tattile sono limitati, per assistere alla presentazione occorrerà prenotarsi, telefonando al numero 095-500177 oppure scrivendo all’email visite@polotattile.it.

Pubblicato il 01/03/2023.

U.I.C.I. Veneto – Tecnici dell’educazione e della riabilitazione in orientamento e mobilità e autonomia personale per disabili visivi

Lunedì 6 febbraio alle ore 15.00 presso la Sala Cuoi della sede del Consiglio dell’Ente Regione Veneto Palazzo Ferro Fini si terrà la cerimonia di consegna degli attestati di qualifica professionale agli 8 partecipanti al corso di formazione “Tecnico dell’educazione e della riabilitazione in orientamento e mobilità e autonomia personale per disabili visivi”.

L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti grazie al finanziamento dell’Ente Regione Veneto, ha potuto organizzare un corso, riconosciuto dal Settore Formazione, della durata di un anno per un impegno dei partecipanti di più di mille ore tra lezioni e tirocinio, tenuto da 17 docenti con diverse specializzazioni.

Ad oggi quindi la Regione Veneto, unica in Italia, può contare su 8 nuove figure professionali   con competenze per insegnare ai non vedenti, nelle diverse fasce di età, quantificabili in circa 11.000 unità, l’indipendenza motoria e l’uso di ausili per la mobilità, attraverso programmi di intervento personalizzati.

E’ stato individuato il numero di 8 tecnici in modo da poter coprire i diversi ambiti territoriali della Regione e fornire un servizio che necessariamente deve partire dall’abitazione della persona con disabilità visiva.

I percorsi di orientamento e mobilità consistono in attività riabilitativo individuale e lo scopo di questi percorsi è di migliorare la sicurezza, l’indipendenza del movimento e la conquista dello spazio circostante, insegnando al disabile visivo a sfruttare al massimo l’utilizzo dei suoi sensi residui e ad usufruire nella maniera corretta delle informazioni che quest’ultimi percepiscono.

La persona con grave disabilita visiva trova indiscutibilmente impegnativo, sia da un punto di vista tecnico che psicologico, affrontare la realtà urbana e l’organizzazione domestica per conseguire il massimo grado di mobilità e di autonomia. In questo è fondamentale il ruolo dei tecnici dell’educazione e della riabilitazione in orientamento mobilità e autonomia personale.

L’UICI si adopererà per trovare canali di finanziamento pubblico. Per il 2023, grazie all’intervento dell’Assessore Lanzarin, la Regione Veneto ha riconosciuto il corso di mobilità come intervento indispensabile all’autonomia del non vedente con un finanziamento di Euro 100.000,00.

Non potendo essere presente il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha inviato un messaggio di saluto e di sostegno alle nostre attività.

Pubblicato il 02/02/2023.

U.I.C.I. Veneto – Arte antica senza barriere

(Dal Giornale di Vicenza del 31/01/2023 pag. 31)

All’insegna dell’incontro e dell’ inclusione, la piccola preziosa mostra “Argilla-Storie di viaggi” (a cura di Monica Salvadori, Monica Baggio e Luca Zamparo), aperta al pubblico fino al 18 giugno alle Gallerie d’Italia di Palazzo Leoni Montanari a Vicenza appare come il segnale generatore e moltiplicatore di nuove connessioni: sono aperture e intrecci con cui la Direzione Arte cultura e Beni Storici di Intesa Sanpaolo si fa strumento attivo di dialogo e collaborazione tra soggetti pubblici (musei, università, soprintendenze) e privati (collezionisti, custodi o divulgatori del patrimonio culturale del Veneto), per mettere a disposizione le esperienze su scala regionale, nell’obiettivo di un’arte per tutti, senza barriere, all’insegna dell’inclusione e dell’accessibilità. Supporti audio, video (tradotti nella lingua italiana dei segni) tavole tattili per non vedenti (da una replica di un vaso antico ai libri tattili ideati da Elisa Lodolo), il tavolo rotante progettato da Michele Franzina con ceramiche-tipo in 3D per meglio avvicinare all’esposizione delle elegantissime ceramiche greche e magnogreche della collezione Intesa Sanpaolo. Un nucleo di una ventina di pezzi, tra gli oltre 500 reperti (tra il VI e III secolo a.C.) provenienti da Ruvo di Puglia, oggi esposti nella sede di Napoli. “Palazzo Leoni Montanari non solo sede, ma luogo di incontro e valorizzazione delle collezioni mettendosi a disposizione degli enti pubblici e ampliando la base degli utenti con attenzione alle fragilità”, ha sottolineato il direttore Michele Coppola alla presenza dei rappresentanti di Soprintendenza, musei del Veneto, direttori e conservatori dei musei prestatori, Unione italiana ciechi Ipovedenti e ufficio inclusione e disabilità dell’ateneo patavino. Seconda tappa del percorso triennale “ProgettoMemo” “La memoria degli oggetti” progetto scientifico e didattico realizzato in collaborazione con l’Università degli Studi di Padova (la cui “terza missione” prevede il trasferimento della conoscenza alla società civile, spiega la rettrice Daniela Mapelli), in rete con i Musei archeologici del Veneto, e con il sostegno di Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, la mostra (con manufatti provenienti anche da importanti musei archeologici del Veneto) rievoca la fitta rete di scambi (talvolta scontri) economici e culturali intessuta tra Greci ed Etruschi attraverso le sponde del Mediterraneo, i percorsi dei vasi (e dei loro artigiani) prodotti ad Atene per la facoltosa committenza tirrenica da esibire nella cerchia sociale di appartenenza, ma anche un modo per veicolare conoscenze e consolidare un comune patrimonio culturale. Dalla scena del naufragio nel primo vaso ceramico prodotto in Italia a Ischia, la prima colonia greca in occidente, ai vasi attici a figure nere e rosse sui temi del Simposio, alle brocchette per bambini. Altri oggetti oggi, in un diverso percorso di viaggio, ritornano alla collettività tramite i collezionisti, i donatori, gli scavi. L’Hydria con placchette della collezione Chini (Musei Civici di Bassano) unico esempio del genere che si conservi in Italia testimonia di un collezionismo che in Veneto è presente a partire dal XVI secolo (curiosa la riproduzione all’antica -o imitazione moderna- di un vaso) parla di manufatti che dal mondo greco arrivano fino a noi attraverso collezionisti e privati aprendo al tema della conseguente tutela e valorizzazione. Le storie sono molte e lasciano prevedere ancora nuovi viaggi.

Pubblicato il 01/02/2023.

U.I.C.I. Bolzano – Armin il nostro fisioterapista

Autore: Valter Calò

Armin ha un sogno… è un ragazzo dell’alta Val Pusteria con una grave disabilità visiva, socio della nostra associazione UICI – Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti Sezione Alto Adige.
Si ha un sogno, vuole diventare fisioterapista…
Direte Voi, cosa c’è di strano? Ci sono altri fisioterapisti che lavorano in ospedale con la stessa disabilità visiva. No, non è così, perché da parecchi anni il fisioterapista è un corso universitario con alta specializzazione. Mentre prima per le persone con disabilità visiva venivano formati masso/fisioterapisti, adesso il corso universitario è molto impegnativo e altamente professionale, comporta un difficile esame di ammissione e un percorso di studi molto complesso.
Armin Plaikner, termina gli studi e intraprende la strada del centralinista come tante ragazze e ragazzi con la sua disabilità, continua a sognare fino a quando inizia a parlare con il responsabile dei masso/fisioterapisti della Sezione UICI Alto Adige Franz Gatscher che gli spiega nel dettaglio la professione e il percorso di studi da percorrere con tutte le sue difficoltà. Armin ascolta con molto interesse e ad ogni parola di Franz si illumina e continua a sognare, vuole diventare fisioterapista…
Armin è un ragazzo determinato, sa quello che vuole, non è una decisione facile ci pensa e ripensa, si convince, scrive una lettera di fine rapporto di lavoro come centralinista e si iscrive agli esami di selezione e ammissione per il percorso di studi in fisioterapia presso la Scuola Superiore Provinciale di Sanità Claudiana di Bolzano.
Franz lo indirizza presso il fisioterapista del Centro Ciechi St. Raphael, Hannes Holzmann per capire, comprendere e approfondire questa difficile professione. Hannes spiega nella teoria e nella pratica questa professione, mentre Armin gli fa da assistente e cerca di cogliere tutti i suoi movimenti usati per la riabilitazione.
Settembre 2018, iniziano gli esami di selezione per entrare alla Claudiana di Bolzano per poter accedere al percorso formativo in fisioterapia. Armin si presenta agli esami con la consulente scolastica Stefanie Antelmi del Centro Ciechi St. Raphael, assistente prevista per legge per poter assolvere correttamente l’esame. Ricordiamo che Armin ha una grave disabilità visiva e interagisce con un PC tramite una sintesi vocale che con una voce legge il testo e quindi le domande d’esame.
Stefanie fornisce supporto solo per ovviare a passaggi d’esame dove la sintesi vocale del PC non riesce a leggere, come formule chimiche o grafici. Al test d’ingresso si presentano più di 100 candidati per soli 20 posti a disposizione, il nostro studente è nervoso, ma felice di poter sostenere questa prova d’esame, sorride e inizia a scrivere, le parole escono una dietro l’altra, tante domande le affronta velocemente e su alcune invece si deve soffermare e pensarci su. Alla fine rilegge con calma tutto quanto ha scritto, corregge qualche passaggio… è soddisfatto, ma un esame è sempre un esame, consegna e spera. Con grande gioia si classifica undicesimo; bravo Armin, il primo passo l’hai fatto, sei dentro la Claudiana adesso devi solo studiare e applicarti.
Il percorso di studio è difficile e per Armin lo è ancora di più, ma lui sogna questa professione e mette tutto se stesso sia negli studi che nei tirocini pratici che vengono svolti in tutta la nostra Provincia. Ci sono momenti belli e momenti difficili, come scalare una montagna, Armin è un montanaro vero e dai momenti belli prende l’energia per superare quelli brutti. Affronta tutti gli esami con determinazione e gli supera uno dopo l’altro, cosi come i tirocini pratici, il 10 novembre 2022 si laurea con 103/110, bravo Armin, con il tuo impegno e la tua determinazione i sogni possono diventare realtà.
Armin è il primo fisioterapista con disabilità visiva della nostra Provincia laureatosi presso la Claudiana e uno dei pochi a livello nazionale che abbia percorso tutto il programma di studi accedendo liberamente alle prove d’esame; un ringraziamento particolare al Preside e ai Professori della Claudiana che hanno supportato Armin assieme a UICI Alto Adige.
Permettetemi di stringergli la mano da parte di tutti Voi e dirgli bravo Armin.

Foto di Armin con la corona di alloro sul capo nel giorno della sua Laurea

Pubblicato il 25/01/2023

U.I..C.I. Lazio – Nuovo Bando di Servizio Civile

Domande entro il 10 febbraio

L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ricerca in tutto il Lazio volontari da impiegare nei nuovi progetti di Servizio Civile Universale!
Cerchiamo giovani tra i 18 e i 29 anni non compiuti da impiegare per 12 mesi, 25 ore settimanali con rimborso spese mensile di 444,30 €.

Se vuoi vivere la tua esperienza nella sede del Consiglio Regionale del Lazio in Via Collalto Sabino 14 (Roma) scegli il progetto:
Sapere, saper essere e saper fare – ricette per l’integrazione 
Codice progetto: PTXSU0015722011061NMTX)

Codice sede: 171278
  
 

ALTRI PROGETTI NEL LAZIO:
 
Progetto 1 – Laboratori di cittadinanza attiva per l’inclusione sociale (Codice: PTXSU0015722011056NMTX)

  • Frosinone: Codice sede 171402 – VIA MARCO TULLIO CICERONE 120
  • Frosinone Sede di Servizio: Codice sede: 172487 – VIALE GIUSEPPE MAZZINI SNC
  • Cassino: Codice sede: 171301 – VIA ALIGERNO ABATE 71
  • Sora: Codice sede: 171342 – VIA GABRIELE D’ANNUNZIO 4
  • Roma: Codice sede: 171435 – VIA MENTANA 2/B
  • Ariccia: Codice sede: 171365 – VIA STRADA NUOVA 2
  • Civitavecchia: Codice sede: 171394 – VIA ANTIGONO FRANGIPANE 6
  • Viterbo: Codice sede: 171454 – VIA FERNANDO MOLINI 11

Progetto 6 – Sapere, saper essere e saper fare – ricette per l’integrazione (Codice: PTXSU0015722011061NMTX)

Latina: Codice sede: 171406 – VIA UFENTE 2

Roma: Codice sede: 171435 – VIA MENTANA 2/B

 
*GMO: Giovani con Minori Opportunità = bassa scolarizzazione  
 

La domanda può essere inviata online entro le ore 14.00 del 10 febbraio 2023 cliccando sul seguente link: https://domandaonline.serviziocivile.it/
 

Per presentare la domanda occorrerà:

– lo Spid, se sei un cittadino italiano residente in Italia o all’estero (qui le istruzioni per richiedere lo SPID https://www.spid.gov.it/richiedi-spid;

– le credenziali da richiedere al Dipartimento, se sei un cittadino di un Paese appartenente all’Unione europea o uno straniero regolarmente soggiornante in Italia (qui la procedura) https://domandaonline.serviziocivile.it/RichiestaCredenziali;

– un Curriculum Vitae.
 

Maggiori dettagli sul sito https://www.uiciechi.it/serviziocivile/index.asp

Per altre informazioni: 
tel.: 0655135033 – 3388813286 
email: uiclazio@uici.it
www.uiclazio.it 

Locandina

Pubblicato il 12/01/2023.

U.I.C.I. Sicilia – Polo Tattile – Consensi e lucciconi per “I miràculi d’o Bamminu”

Applausi a scena aperta, nella struttura di via Etnea a Catania, per il recital di cunti e canti popolari natalizi di e con Cinzia Caminiti Nicotra e altri attori e musicisti. Salmeri, consigliere nazionale dell’Uici, “affascinato dagli interpreti, che hanno saputo restituire qualcosa che appartiene al nostro passato ma serve a tener vivo il nostro presente e costruire il nostro futuro”. La commozione di molti nel risentire i canti natalizi della propria infanzia

Un grande successo, nel Polo Tattile Multimediale di Catania, per lo spettacolo di cunti e canti popolari siciliani dal titolo I miràculi d’o Bamminu, che Stefano Salmeri, consigliere nazionale dell’Uici e componente del Cda della Stamperia Braille, presentando l’iniziativa, ha definito “coinvolgente”.

“In quest’epoca – ha detto – viviamo in una sorta di eterno presente, che appiattisce tutto e ci fa dimenticare l’importanza della memoria, andare a scavare nelle nostre tradizioni, specialmente quelle natalizie, ha avuto un forte riscontro nel pubblico. Gli spettatori sono rimasti affascinati dagli interpreti che hanno saputo restituire qualcosa che appartiene al nostro passato ma serve a tener vivo il nostro presente e costruire il nostro futuro”.

Salmeri ha dunque ringraziato il presidente del Consiglio regionale dell’Uici, Gaetano Renzo Minincleri, che aveva fortemente voluto quest’iniziativa e non ha potuto essere presente per una indisposizione, “ma anche tutto il pubblico, che ha saputo apprezzare l’interpretazione sicuramente notevole di questi artisti”.

Il testo de I miràculi d’o Bamminu si deve a Cinzia Caminiti Nicotra, ricercatrice di tradizioni popolari, ma anche regista, attrice e cantante, che ha strappato calorosi applausi al pubblico insieme con quel grande musicista che risponde al nome di Roberto Fuzio e con le attrici e cantanti Raniela Ragonese e Nicoletta Nicotra.

“Si tratta – ha spiegato l’Autrice – di un testo teatrale semplice, che si basa non sulle ricerche dei grandi folkloristi come Giuseppe Pitrè, ma sulle storie che udivo in casa, per Natale. Questi cunti mi sono stati tramandati dalle mie nonne, dalle mie zie. Ho scavato nei miei ricordi e in quelli della mia famiglia, lavorando su racconti che erano patrimonio comune anche di altri gruppi familiari siciliani. Ne è nato, nel tempo, già dagli anni Novanta, un testo che, smontato e rimontato inserendo brani e canzoni, continuo a portare in giro. Cosicché diventa sempre più ricco e apprezzato, grazie proprio alla sua semplicità, che vince sempre”.

“Abbiamo visto – ha aggiunto Fuzio – spettatori commossi, con i lucciconi agli occhi, nell’ascoltare alcuni canti. Vuoi perché sono testi e melodie romantiche, vuoi perché l’atmosfera natalizia fa venire in mente a tutti noi episodi cari dell’infanzia. C’erano poi persone di una certa età che avevano un ricordo proprio di questi canti popolari tramandati nelle famiglie”.

A commuoversi anche Luca Grasso, direttore del Polo Tattile, “per la profondità dei racconti, ma anche per la musica, le canzoni coinvolgenti, cantate con il cuore: sapevo che fossero bravi, ma non immaginavo fino a questo punto”.

“Sono riusciti a trasmettere – ha aggiunto – tutta la dolcezza che un argomento come quello della nascita del Bambinello impone. E mi auguro ci siano altre opportunità di collaborazione con questo gruppo di artisti che ha saputo comunicare al pubblico davvero tanto”.

Pubblicato il 09/01/2023.

U.I.C.I. Sicilia – I miràculi d’o Bamminu nel Polo Tattile

Nella struttura di via Etnea a Catania, il prossimo cinque gennaio un recital di cunti e canti popolari natalizi di e con Cinzia Caminiti Nicotra e altri attori e musicisti. Lo spettacolo chiuderà le celebrazioni delle festività. L’ingresso sarà libero, ma poiché i posti sono limitati occorrerà prenotarsi. Il presidente del Consiglio regionale dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, Minincleri: “Felice di invitare la cittadinanza a questo appuntamento”

Dopo i tre recital del ciclo “Verga, parole da vedere” – che, in ottobre, novembre e dicembre, hanno goduto di grande favore da parte del pubblico – e, qualche giorno fa, la folla per “Notte di luce”, la serata a ingresso libero al museo, il Polo Tattile Multimediale di via Etnea a Catania concluderà le celebrazioni delle festività il 5 gennaio del 2023.

“Anche stavolta – ha detto il presidente del Consiglio regionale dell’Uici (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), Gaetano Renzo Minincleri – abbiamo deciso di chiudere puntando sulla tradizione siciliana con uno spettacolo con canti, musiche e bellissimi racconti dal titolo I miràculi d’o Bamminu. I testi si devono a Cinzia Caminiti Nicotra, ricercatrice di tradizioni popolari, ma anche regista, attrice e cantante. E sono lieto di invitare la cittadinanza a partecipare a questo appuntamento, convinto che, vista la qualità della proposta, si tratterà ancora una volta di un successo”.

“Siamo orgogliosi – ha aggiunto il direttore del Polo Tattile, Luca Grasso – di coinvolgere la città in questo recital in cui, con Cinzia Caminiti Nicotra, si esibiranno un grande musicista come Roberto Fuzio, e le attrici e cantanti Raniela Ragonese e Nicoletta Nicotra. Lo spettacolo avrà ingresso libero, ma poiché i posti nel nostro auditorium sono limitati occorrerà prenotarsi telefonando al numero 095-500177 oppure scrivendo all’email visite@polotattile.it”.

“I miràculi d’o Bamminu”, prodotto da Teatro della Città e Schizzi d’arte, andrà dunque in scena il 5 gennaio del 2023 alle ore 17.30, e rappresenta soltanto un primo step di un processo più ampio.

“Con Stamperia Braille e Uici, attraverso il prof. Minincleri – ha sottolineato Silvia Rigon, di Teatro della Città – intendiamo lavorare a un progetto che, partendo da una collaborazione con i tiflologi, ossia gli studiosi delle problematiche dei disabili visivi, punta a rendere gli spettacoli in generale e quelli teatrali in maniera particolare, sempre più accessibili. E questo recital rappresenta il punto di partenza di un percorso”.

Particolarmente soddisfatta Cinzia Caminiti Nicotra, che ieri si è recata per un sopralluogo nel Polo Tattile, scegliendo il Giardino sensoriale della struttura per eseguire, a cappella, “Maria lavava”, uno dei canti popolari de “I miràculi d’o Bamminu”.

“Finalmente al Polo Tattile – ha detto -, era un mio obiettivo e ci sono riuscita. Narreremo dei miracoli del Bambinello, da quello dei fiori rossi, che compie appena nato, a quelli del ritorno a Nazzarètti, come veniva chiamato dal popolo il villaggio. Li compie anche inconsapevolmente, almeno secondo i Vangeli apocrifi e secondo… i miei ricordi. Lo spettacolo infatti non si basa sui cunti degli studiosi che trascrissero fonti popolari, bensì su racconti donati a me da nonne, zie, vicine di casa. Un patrimonio che adesso ho deciso di portare in scena”.

Pubblicato il 30/12/2022.

U.I.C.I. Basilicata – Un dicembre ricco di ricorrenze e iniziative

Il giorno 13 si è celebrata la giornata nazionale del cieco giunta ormai alla 64esima edizione.

A Potenza il consiglio regionale UICI Basilicata ha incontrato gli studenti e le studentesse dell’Istituto Professionale di Stato per l’Industria e l’Artigianato IPSIA G. Giorgi, con i quali ha affrontato temi legati non solo al mondo della disabilità, ma soprattutto a quello del lavoro, come la domotica nelle abitazioni private il mondo della moda.

Gli incontri si sono realizzati rispettivamente con una classe ad indirizzo meccanico e una ad indirizzo tessile sartoriale.

Rispetto al mondo della domotica è intervenuto, in veste speciale di relatore il socio UICI Rocco Clementelli, appassionato da sempre di ausili informatici che ha mostrato ai ragazzi quanto supporti quotidiani che ritroviamo nella vita di tutti i giorni possano fare la differenza per persone con disabilità e consentire loro di condurre una vita di maggiore autonomia. In questo modo si sono resi concreti e tangibili aspetti della progettazione informatica, ma anche della realizzazione meccanica con i quali un professionista può trovarsi a confronto nel suo lavoro e da lì far scaturire la soluzione più adeguata per il futuro consumatore

Stimolante e originale anche l’approccio durante l’incontro-laboratorio con la classe di ramo tessile, nel quale è stato mostrato un modo innovativo di fare modellismo sartoriale, abbinando l’aspetto estetico a quello della funzionalità come nei casi delle persone non vedenti, che utilizzano una protesi o per quelle che effettuano dialisi.

Sono stati portati ad esempio anche alcuni modelli culturali come quelli di stilisti innovativi e modelle influencer che fanno sfoggio del loro stile senza nascondere la propria disabilità.

Di produzioni audiovisive e cultura accessibile si è invece parlato a Matera durante la live performance CiAV – Cinema ad Alta Voce, prodotta dal Consorzio ConCreTo – CineParco TILT con il Lucania Film Festival e l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti – sezione Matera, cofinanziato dalla Regione Basilicata – Fondo per lo Sviluppo e la Coesione, Bando “Piano dello spettacolo 2021” – Misura 3.

Si è trattato di una iniziativa a cui la sezione UICI di Matera ha aderito in collaborazione con il Museo Nazionale di Matera e Leggo Quando Voglio – Poesia in Azione consistita nella fruizione di opere teatrali musicali e cinematografici per tutti, dove poter “vedere” ascoltando i racconti narrati e musicati dal vivo da un team di creativi e professionisti dello spettacolo, fra i quali ha partecipato anche Fabio Pappacena.

Il progetto, ideato da Rocco Calandriello e Claudia D’Anna è nato per garantire la possibilità di condividere l’esperienza con il pubblico dei ciechi e degli ipovedenti acquisendo da questi nuovi orizzonti critici e sensoriali.

Pubblicato il 22/12/2022.