Catanzaro – La Sezione UICI ha visitato il Polo Tattile di Catania: “Un luogo dove si toccano le emozioni”, di Pierfrancesco Greco

Il presidente Luciana Loprete ci parla della straordinaria esperienza vissuta dalla delegazione che sabato scorso ha visitato la famosa struttura, che costituisce un’eccellenza, relativamente alla promozione, a livello sociale e culturale, dell’interazione tra vedenti e non vedenti.

Curiosità, emozione, sorpresa, conoscenza: questi gli elementi che hanno connotato la straordinaria esperienza vissuta da una delegazione della Sezione UICI di Catanzaro, la quale sabato scorso ha visitato il polo tattile di Catania, un centro di eccellenza relativamente alla promozione, a livello sociale e culturale, dell’interazione tra vedenti e non vedenti, presupposto, questo, a una vera, piena e duratura integrazione. Una struttura, quella ubicata in un antico palazzo della celebre via Etnea, che, oltre a essere polo tattile, è museo, stamperia, laboratorio tiflodidattico e tiflotecnico, luogo d’incontro, col suo Bar al buio, giardino sensoriale. Perfettamente accessibile e aperta alle visite di scolaresche, delegazioni e di chiunque sia interessato al mondo e alle problematiche della cecità, questa struttura racchiude, nei suoi circa duemila metri quadrati, un insieme di siti che offrono la possibilità di usufruire degli accoglienti spazi ove studiare, conoscere, parlare, informarsi, trovando perfino contatto con la natura, nel verde del curatissimo orto botanico, con i suoi profumi, che offrono esperienze, anche olfattive, decisamente fuori dal comune. Un centro unico a livello nazionale ed europeo, pensato, come detto, per i non vedenti e anche per i vedenti, foriero di “meraviglia – spiega Luciana Loprete, Presidente della Sezione Territoriale di Catanzaro –; una meraviglia da toccare, da sentire, da fare, anzi, rifare propria: molto spesso neanche ci accorgiamo del mondo che ci circonda, avvertendolo come un aspetto scontato dell’esistenza, isolandoci dai nostri simili e fuggendo dalle bellezze che il mondo ci offre. Chi non vede, soprattutto chi non vede dalla nascita, corre il rischio di trovare sulla sua strada apatia, disperazione, sofferenza, vulnerabilità relazionali, finendo per chiudersi in se stesso, oppure rifugiandosi, nel caso di cecità sopraggiunta, in ricordi destinati a sbiadirsi: ecco, queste strutture costituiscono una garanzia per l’esistenza del cieco, una porta sul mondo, un ponte verso le sorelle e i fratelli che camminano insieme con noi. Strutture che sono strumento di sensibilizzazione sociale, in grado di dare, a noi ciechi, speranza e coraggio rispetto alla lacunosa consapevolezza, in seno al consesso civico, di ciò che comporta la cecità per chi vuole esprimere la propria personalità, per un bambino che vuole giocare e imparare a stare al mondo. In questo senso, la consapevolezza di poter contare su eccellenze come il polo tattile catanese, va a colmare quel senso di vuoto che spesso si accompagna al buio, riempiendo i nostri attimi di gioioso stupore per quello che impariamo, sentendoci invogliati a imparare di più, a conoscere, a sperimentare l’umanità che ci circonda, a respirare quel senso di soddisfazione che l’esperienza della vita può regalare. Nel momento in cui noi andiamo a toccare le riproduzioni di quello che l’ingegno umano è riuscito a realizzare, noi afferriamo il senso dell’esistenza, del nostro essere parte dell’immanente; nel momento in cui noi riusciamo a vedere con le mani, cercando di comprendere le caratteristiche, la natura, la funzione di ciò che stiamo toccando, noi riusciamo a capire la multiforme complessità della realtà; e nel momento in cui siamo giunti a Catania, noi abbiamo iniziato a pregustare tutto ciò, tutta la copiosa riserva di conoscenza da cui avremmo potuto attingere, grazie anche alla professionalità degli operatori che animano questo centro di promozione esistenziale. E le nostre attese non sono state certo deluse: i materiali, a cui ci siamo accostati, e le spiegazioni, che ci hanno accompagnato, hanno svelato, alla nostra curiosità, tecniche di costruzione, architetture, tendenze, gusti, bellezza. Sentire con le nostre mani, solo per fare un esempio, la stupefacente e fiabesca conformazione di Piazza San Pietro, fedelmente ricostruita in scala, con la Cupola, il colonnato, gli spazi, è stato emozionante; viaggiare con la mente e con le dita lungo i secoli e tra i luoghi più incantevoli del mondo, dalla Roma imperiale all’antico Egitto, è stato bello. Sì, immaginare, attraverso la forma, la grandezza di tutto questo, è stato sublime, e ci ha lasciato dentro un senso di appagamento, di felicità, di serenità: quella serenità derivante dalla consapevolezza che, anche per noi ciechi, vivere il mondo, con le adeguate strutture e gli opportuni ausili, è possibile, ed è bellissimo. Bellissimo come lo spaccato della Sicilia, che ci è sembrato di scorgere, attraverso la riproduzione di palazzi stupendi, o come il plastico della Sagrada Famiglia, con la sua commistione di stili, oppure come il modello tattile che riproduce la Moschea Blu: perfetta, di una perfezione che si alza verso il firmamento per toccare, col suo portento, le corde dell’emozione. Quell’emozione che sabato, a Catania – ha concluso il presidente Loprete – abbiamo abbracciato, nella sua magia”, in quella magia che trova fonte nell’impegno e nell’intelligenza, in quella che guida i nostri passi verso lidi sempre nuovi.

Il Presidente Luciana Loprete durante la visita guidata al Polo Tattile di Catania

Il Presidente Luciana Loprete durante la visita guidata al Polo Tattile di Catania

Una delle riproduzioni tattili

Una delle riproduzioni tattili

Una fase della visita guidata

Una fase della visita guidata

Modello tattile

Modello tattile

Settimo appuntamento con Cinema senza Barriere®: “Domani è un altro giorno” di Simone Spada

Mercoledì 20 marzo, ore 19.30, Anteo Palazzo del Cinema di Milano
“Domani è un altro giorno” di Simone Spada, settimo appuntamento con Cinema senza Barriere®
Una commedia sull’esistenza umana e sul senso più profondo dell’amicizia

Mercoledì 20 marzo, all’Anteo Palazzo del Cinema (sala Rubino), ore 19.30, torna l’appuntamento mensile con Cinema senza Barriere®, la rassegna cinematografica ideata da A.I.A.C.E Milano che consente la visione ai disabili sensoriali (ciechi, ipovedenti e sordi) assieme al normale pubblico, in un’ottica di integrazione e condivisione.

In programma “Domani è un altro giorno”, il film di Simone Spada con protagonisti Valerio mastandrea e Marco Giallini.
Remake dell’argentino Truman, il film ci presenta Giuliano (Giallini) e Tommaso (Mastandrea), amici da trent’anni. Tommaso vive da tempo in Canada e insegna robotica. Giuliano è rimasto a Roma e fa l’attore. Entrambi sono romani “dentro”, seppur con caratteri molto diversi: Giuliano estroverso e pirotecnico, Tommaso riservato e taciturno. Giuliano, l’attore vitalista, seduttore, innamorato della vita, è condannato da una diagnosi terminale e, dopo un anno di lotta, ha deciso di non combattere più. Ai due amici di una vita rimane un solo compito, il più arduo, quasi impossibile: dirsi addio. E hanno solo il tempo di un lungo weekend, quattro giorni. Quando Tommaso arriva a Roma bastano poche battute per ritrovare la complicità, quella capacità di scherzare su tutto è fondamentale per esorcizzare l’inevitabile. Inizia così per i due amici un “road movie dei ricordi”. C’è qualche conto da chiudere, ma soprattutto un luogo antico e ricco da ritrovare, da ripercorrere, da riconoscere come qualcosa per cui ne è valsa la pena: è lo spazio intatto e inattaccabile della loro amicizia.
Il progetto Cinema senza Barriere®, ideato nel 2005 da A.I.A.C.E Milano per la direzione di Eva Schwarzwald e Romano Fattorossi, ha lo scopo di promuovere concretamente il diritto di chiunque di andare al cinema, non udenti e non vedenti inclusi, godendo appieno di uno spettacolo nella stessa sala con persone normodotate.

Nato grazie alla collaborazione con ENS (Ente Nazionale Sordi Onlus di Milano) e UIC (Unione dei Ciechi e degli Ipovedenti), Cinema senza Barriere® è sostenuto da Fondazione Cariplo e dal mese di ottobre dai fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese.
A.I.A.C.E Milano con Cinema senza Barriere® promuove l’utilizzo dei loghi che indicano l’accessibilità alle proiezioni per persone con disabilità della vista e dell’udito.

Il calendario completo delle proiezioni sarà disponibile su www.mostrainvideo.com
Le cuffie si possono ritirare all’ingresso della sala di proiezione.
Biglietti: € 6 intero; € 4,50 cad. per la persona non vedente/udente e accompagnatore
www.spaziocinema.info // 02 6597732 //
Si ringrazia 01 Distribution per la cortese collaborazione.
Cinema senza Barriere® by A.I.A.C.E. Milano
info@mostrainvideo.com // www.mostrainvideo.com // 02 462094

Ufficio stampa Lo Scrittoio
Bianca Badialetti 3488596789; press office@scrittoio.net
ufficiostampa@scrittoio.net
Via Crema, 32 // 20135 Milano // 02 78622290-91
www.scrittoio.net

Teatro No Limits – Prossimo Spettacolo audiodescritto: 19 marzo 2019

Le audiodescrizioni di spettacoli teatrali realizzate dal Centro Diego Fabbri di Forlì:
Martedì 19 marzo 2019 presso Teatro Mazzeri di Pavullo nel Frignano (MO) ore 21.00

Piccoli Crimini Coniugali
regia di Michele Placido
Sull’altalena del matrimonio si consuma la vita dei due protagonisti di Piccoli crimini coniugali. Un sottile, brillante gioco al massacro a due voci inventato dal drammaturgo più amato d’oltralpe. Gilles e Lisa da ormai quindici anni si trovano a vivere un apparentemente tranquillo ménage familiare. Lui convinto che la vita a due si riveli un’associazione a delinquere finalizzata alla distruzione dell’altro. Lei, moglie fedele, molto innamorata e timorosa di perdere il marito. Un piccolo incidente domestico, in cui Gilles perde completamente la memoria, diventa la causa scatenante di un sottile scontro. I tentativi di Lisa di aiutare il compagno a riappropriarsi della sua identità e del loro vissuto comune diventano un percorso bizzarro, divertente e doloroso, che conferma il sospetto di molti che anche la coppia più affiatata non è che un unione di estranei. Il testo di Schmitt si dipana in un susseguirsi di battute, ora amorevoli ora feroci, ora ironiche ora taglienti, una lotta che si genera dove la grande passione inespressa, che per fortuna di Gilles e Lisa li tiene ancora avvinti, cerca un modo per sfogarsi. Il battibecco è necessario, vitale, necessario alla coppia, per permettere a due persone di crescere insieme, di rispettarsi, di convivere.
INGRESSO OMAGGIO NON VEDENTI E IPOVEDENTI
INGRESSO RIDOTTO ACCOMPAGNATORI

IMPORTANTE:
Per predisporre il servizio di audiodescrizione è necessario sapere in anticipo il numero dei partecipanti all’iniziativa. Per questo motivo si invita a prenotare al più presto il posto con audiodescrizione, almeno 48 ore prima della data di spettacolo. Questo darà modo di poter organizzare il tutto nel migliore dei modi.
Nel caso non vi fossero prenotazioni il servizio di audiodescrizione non verrà realizzato.

INFO – PRENOTAZIONI
Centro Diego Fabbri
TEL 0543/30244
E-MAIL: info@centrodiegofabbri.it
SITO: www.centrodiegofabbri.it

Ancora sulla pittura tattile, di Aldo Grassini

Ho letto l’interessante intervento di Antonio Greco e Nunziante Esposito nel Corriere Braille n. 8 (22-28 febbraio), pag. 21 e seguenti, sotto il titolo “La pittura tattile”. Credo necessario fare qualche puntualizzazione:
a) se è possibile percepire i colori con le mani;
b) come è possibile per un cieco fruire di un’opera pittorica;
c) se i suoni possono farci “vedere” le immagini, magari con l’ausilio dell’informatica.
Sul primo punto, tu, Antonio, non sei affatto “tonto”, come dici; anzi cogli nel segno quando scrivi: “Il colore deve esser vissuto, gustato e goduto e per poterlo assaporare è necessaria la vista.”
Perfetto. Chi ha visto ed ora non vede più, può immaginare i colori, insomma, può ricordarli. Ma per chi non ha visto mai i colori sono parole che non potranno mai tradursi in rappresentazioni concrete. E ciò vale per tutti i sensi. Essi hanno una specificità che non può esser tradotta: i colori sono colori, i suoni sono suoni, gli odori sono odori, i sapori sono sapori, le sensazioni tattili sono sensazioni tattili. Passiamo pur le mani su una tela o su una superficie: potremo avere sensazioni piacevoli e stimolanti a seconda dei materiali, ma non potremo mai riconoscere i colori. Possiamo accordarci in modo tale che a determinate sensazioni acustiche, olfattive, termiche ecc. corrispondano determinati colori, ma saremmo sempre sul terreno della pura informazione, e ciò non consentirà di rappresentarci percettivamente i colori corrispondenti se non ne abbiamo mai avuto esperienza.
Ma allora la pittura per noi ciechi è un tabù? Non proprio. Fermo restando che nella pittura i colori, la luce, le ombre sono essenziali ai fini di una vera fruizione estetica, un dipinto non è fatto soltanto di colori. Ci sono anche le forme delle cose rappresentate, ci sono i contenuti, i messaggi, la simbologia e tutto questo, in certe condizioni, è accessibile anche per chi non vede.
Facciamo un esempio. Prendiamo la Guernica di Picasso. Da oltre ottant’anni questo grande dipinto emoziona e commuove milioni di fruitori. C’è senza dubbio una straordinaria immagine visiva, fatta di colori e di forme, ma c’è anche un forte messaggio politico ed umano: la denuncia dell’ingiusto scatenamento di una guerra civile, la condanna della violenza, la pietà per chi la patisce crudelmente, il grido di protesta per la libertà violata… Non è solo l’immagine visiva, ma tutto questo insieme, così potentemente espresso, che emoziona e fa gridare al capolavoro.
Al Museo Omero abbiamo una riproduzione della Guernica in bassorilievo. I ciechi non vedono i colori, ma possono apprezzare tattilmente le forme e naturalmente anche il messaggio che esse sanno trasmettere.
Ricordiamo che soltanto la vista e il tatto sono in grado di cogliere la forma, gli altri sensi no. E un bassorilievo ben fatto offre alle mani che lo esplorano la possibilità di riconoscere le figure e di penetrarne perfino i significati più segreti.
Ma, attenti! Un bassorilievo non è una pittura. Esso appartiene a un genere diverso: la scultura. Si tratta in definitiva di una traduzione in un altro linguaggio, con tutti i pregi e i difetti che può avere una traduzione.
E veniamo al terzo punto. Nunziante Esposito dice cose molto interessanti circa le prospettive offerte dagli sviluppi della tecnologia informatica. Tuttavia bisogna chiarire bene una cosa: la sinestesia, cioè la possibilità di associare più sensazioni (p. es. colori e suoni) non può dare la vista a chi non vede!
Mi spiego. Circa la forma, abbiamo già sottolineato che soltanto il tatto e la vista possono consentirci di percepirla. Voler delineare un contorno con variazioni termiche tattilmente percepibili, o con suoni o con odori sarebbe fatica sprecata. La musica e le descrizioni possono stimolare la nostra immaginazione, ma in modo assolutamente soggettivo e senza possibilità di riscontro.
Pensiamo ad una musica a programma, tanto per fare un esempio, ai “Quadri di un’esposizione” di Mussorgskij nella versione orchestrale di Ravel. Si tratta di una mostra di pittura tradotta in musica. Mussorgskij esprime con i suoni le impressioni e le emozioni suscitate in lui da quei dipinti e si tratta di una musica bellissima e giustamente famosa. Ma ascoltandola qualcuno potrebbe dire di “vedere” quei quadri? Di rappresentarsi quelle forme e quei colori?
Con la sinestesia visivo-uditiva una persona, in questo caso Mussorgskij, manifesta lo stato emotivo che in lui produce un colore, un’immagine (che un cieco non può vedere) e lo manifesta attraverso un analogo stato emotivo in lui prodotto da un suono, da una musica che anche un cieco può apprezzare. È come se gli dicesse: “Ti emoziona questa musica? Ebbene, allo stesso modo io mi emoziono davanti a questa immagine.”
Nunziante ci parla nel suo articolo, delle mirabolanti prospettive che ci offre la tecnologia: basta toccare un quadro o soltanto passarci accanto per ascoltare (badate bene: non vedere) gli uccelli che cantano, il ruscello che scorre, il treno che passa, l’aereo che vola! Ascoltare mentre che gli altri vedono.
Nuovo e soggettivo è il mezzo con cui attivare quei suoni, ma la cosa in sé non è poi così rivoluzionaria. Potevamo farlo anche prima semplicemente pigiando il tasto di un povero e vecchio magnetofono! E i film commentati non ci propongono suoni e informazioni contestualmente allo scorrere delle immagini?
Io credo che la tecnologia ci offra delle potenzialità sconfinate, ma la vista ai ciechi ancora non è in grado di restituirla!

Museo Omero: Corso di formazione sull’accessibilità ai beni culturali 2019

Sedicesima edizione, anno 2019

11 e 12 aprile 2019 – I modulo: L’accessibilità al patrimonio museale e l’educazione artistica ed estetica delle persone con minorazione visiva.
13 aprile 2019 – II modulo: Beni culturali e turismo: come renderli accessibili alle persone sorde.
Sede: Museo Tattile Statale Omero – Mole Vanvitelliana, Banchina Giovanni da Chio 28, Ancona.

PROGRAMMA I MODULO
Giovedì 11 aprile, orario: 11.00 – 13.30 / 15.00 – 19.00
Venerdì 12 aprile, orario: 9.00 – 13.00 / 14.00 – 18.30
Relatori: Gabriella Cetorelli (Responsabile Servizio Progetti speciali – MiBAC), Aldo Grassini Andrea Socrati e Cristiana Carlini (Museo Tattile Statale Omero), Loretta Secchi (Museo Tattile di Pittura antica e moderna Anteros dell’Istituto dei ciechi “F. Cavazza”, Bologna), Valeria Bottalico, Nicoletta Grassi (Centro Tiflodidattico Pesaro), Paolo De Cecco e Nicoletta Marconi (Lega del Filo d’oro), Lucia Baracco (Lettura Agevolata Onlus).

PROGRAMMA II MODULO
Sabato 13 aprile, orario: 9.00 – 13.00
Relatori: Diego Pieroni (Presidente ENS Marche), Carlo di Biase (Esperto di Arte in LIS), Consuelo Agnesi (CERPA Italia Onlus – Architetto e professionista per l’accessibilità) Aldo Grassini e Andrea Sòcrati (Museo Tattile Statale Omero).

Modalità di iscrizione
I modulo – L’accessibilità al patrimonio museale e l’educazione artistica ed estetica delle persone con minorazione visiva
Durata complessiva: 15 ore
Attestato di partecipazione: con almeno 12 ore di frequenza
Numero minimo di partecipanti: 30
Numero massimo di partecipanti: 50
Costo: euro 81,97 + IVA 22% = 100,00 euro. Disabili gratuito.

II modulo – Beni culturali e turismo: come renderli accessibili alle persone sorde
Durata complessiva: 4 ore
Attestato di partecipazione: con 4 ore di frequenza
Numero minimo di partecipanti: 30
Numero massimo di partecipanti: 50
Costo: euro 24,59 + IVA 22% = 30 euro.

Le iscrizioni sono aperte dal 1 al 28 marzo salvo esaurimento posti.

È possibile iscriversi separatamente e ricevere relativi attestati.
Gratuito per disabili.
Sconti funzionari MiBAC, soci ICOM e ANISA del 20% (allegando relativa attestazione).
Il Museo è stato riconosciuto da parte del MIUR quale ente qualificato per la formazione ai sensi della direttiva ministeriale 170/2016.
Per il modulo di sabato 13 aprile è garantito il servizio di traduzione in e da Lingua dei Segni Italiana. Chi avesse ulteriori e specifiche esigenze è invitato a segnalarlo nella scheda di iscrizione.
I non vedenti e gli ipovedenti, incluso un accompagnatore, hanno diritto alla prima notte gratuita presso l’hotel Fortuna di Ancona in base alla convezione in atto con il Museo Omero. Contattare la segreteria alla mail info@museoomero.it che si occuperà della prenotazione.

Modalità di pagamento:
• Versamento sul c/c postale intestato a Museo Tattile Statale Omero – Mole Vanvitelliana, Banchina Giovanni da Chio, 28 60121 Ancona – c/c n° 01020425599
• Bonifico Poste Italiane Spa – IBAN: IT50W0760102600001020425599; dall’estero Codice: BIC/SWIFT BPPIITRRXXX W0760102600001020425599
• Bonifico BANCA CARIGE corso Garibaldi ANCONA intestato a Museo Tattile Statale Omero – Mole vanvitelliana, Banchina Giovanni da Chio, 28 – 60121 Ancona IBAN: IT18S0617502607000000671680.

ATTENZIONE
L’iscrizione risulterà valida solo se completa della ricevuta di pagamento della quota d’iscrizione ed eventuali documenti che danno diritto a riduzione o all’esenzione.
Causale del pagamento: “Iscrizione Corso Accessibilità 2019 + specificare il modulo+ nome e cognome dell’iscritto”
La scheda d’iscrizione e la ricevuta del versamento dovranno pervenire entro il 28 marzo 2019 tramite email info@museoomero.it.
Il corso si configura come formazione di base sulle tematiche trattate. I corsisti che lo desiderano, potranno accedere ai corsi di approfondimento che verranno successivamente attivati.
L’iniziativa si svolge in collaborazione con i volontari del Servizio Civile Nazionale, e i soci dell’Associazione Per il Museo Tattile Statale ONLUS.

INFO
Per ulteriori informazioni contattare la segreteria SOLO dal lunedì al venerdì ore 9.00 – 13.00, martedì e giovedì anche ore 15.30 – 17.30.
Telefono 071.28 11 935 email info@museoomero.it

scheda d’iscrizione al primo modulo

scheda iscrizione al secondo modulo

“Aspettando Archeofest – Metallurgica”: Visita tattile dedicata alla gioielleria nel mondo antico

Sabato 9 marzo, Museo di Villa Giulia

In occasione della nuova edizione della manifestazione “Archeofest”, il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia organizza, sabato 9 marzo 2019, “Aspettando Archeofest – Metallurgica”, una giornata di Archeologia Sperimentale dedicata ai gioielli antichi. Grazie alla presenza di espositori e sperimentatori sarà possibile partecipare a laboratori e visite guidate tattili che illustreranno la produzione, la lavorazione, l’uso e il riuso del metallo nel mondo antico e nella tradizione. La visita tattile, realizzata da personale specializzato, si svolgerà alle ore 11.00. La giornata, ricca di iniziative, proseguirà, alle ore 15.00 con la rievocazione storica e storytelling dal titolo “La sposa etrusca e la sposa molisana: ori e splendori a confronto”, alla scoperta degli abiti tradizionali e dei gioielli indossati dalle antiche donne etrusche e da quelle molisane dell’800. Contemporaneamente, dalle ore 15.00 alle ore 18.00, sarà offerta a tutti i visitatori una degustazione di prodotti del territorio. Ingresso gratuito per tutti.

Per info e prenotazioni:
Francesca Licordari
email: francesca.licordari@beniculturali.it
Tel.: 3475090574

Programma completo
10:00 – 13:00 Workshop.
10:30 – 11:30 Preziosi intrecci. La sapiente arte dell’intreccio dei vegetali, dalle culture preistoriche ai nostri giorni.
11:00 – 13:00 Visita tattile dedicata alle persone con disabilità visiva.
12:00 – 13:00 Ori sacri alla Dea. Entra nel suggestivo mondo delle cerimonie etrusche riproducendo le lamine di Pyrgi.
15:00 – 16:30 La sposa etrusca e la sposa molisana: ori e splendori a confronto.
15:00 – 18:00 Degustazione aperta di prodotti del territorio.
16:30 – 17:30 Come nasce un gioiello?1: La creazione di un pendente.
17:30 – 18:30 Come nasce un gioiello?2: La nostra prima fibula.

Locandina "Aspettando Archeofest Villa Giulia si ingioiella"

Locandina “Aspettando Archeofest Villa Giulia si ingioiella”

Indirizzo: Piazzale di Villa Giulia, 9 – 00196 – Roma tel. +39 06 3226571; fax +39 06 3202010
Mail e sito web: mn-etru.comunicazione@beniculturali.it; www.villagiulia.beniculturali.it
Orario: dal martedì alla domenica 9.00 – 20.00, lunedì chiuso.
Ticket: intero € 8,00; agevolato (18-25 anni) € 2,00; Abbonamento per ingressi illimitati da 3 mesi (intero €
12,00; ridotto: € 6,00), 6 mesi (intero € 16,00; ridotto: € 8,00); 12 mesi (intero € 24,00; ridotto: € 12,00).
GRATUITO per gli aventi diritto e per tutti LA PRIMA DOMENICA DEL MESE, nella settimana dei musei, il 15 agosto e
il 29 settembre.

Presentazione progetto Notturno

Il progetto Notturno, ideato e promosso dall’associazione Notturno ONLUS, nasce da una meravigliosa intuizione che spinge a guardare al di là del mondo del visibile.
Un progetto sperimentale che proverà a raccontare in tanti modi diversi l’assenza del senso della vista divenendo un percorso umano, sensoriale e artistico unico nel suo genere e le parole chiave del progetto sono due: racconto e sensibilizzazione.
Raccontare è importante perché soltanto le storie rendono le cose interessanti. Bisogna dar voce a vite eccezionali che, nonostante le difficoltà, sanno risplendere di una luce immensa. Crediamo in un tipo di sensibilizzazione che non interpreta la diversità come limite da superare, ma come opportunità da cogliere.
Punto di forza del progetto, infatti, è la stretta collaborazione tra non vedenti e vedenti per un’inclusione concreta e che faccia delle diverse abilità una ricchezza unica di cui non poter fare a meno.
Ogni vita porta dunque con sé una storia meravigliosa che merita di essere narrata. Per chi volesse contribuire al progetto Notturno raccontando la propria storia, può contattare l’indirizzo e-mail: comunicazione@progettonotturno.com

Terza Edizione Festival Nazionale “Lì sei vero”

Buone pratiche tra teatro e disabilità.
16 – 19 Maggio 2019

L’Associazione Il Veliero onlus, impegnata da anni sul territorio di Monza e Brianza nella realizzazione di laboratori teatrali con persone diversamente abili, in collaborazione con la compagnia di produzione e diffusione teatrale Danza Immobile e con il patrocinio del Comune di Monza organizza un Concorso nazionale riservato alle compagnie teatrali formate da attori con disabilità. Il Veliero intende perseguire, come paradigma della propria missione, il binomio cultura e disabilità, per garantire la partecipazione ed integrazione di numerosi soggetti diversamente abili allo sviluppo culturale del territorio.
La rassegna si svolgerà presso il Teatro Binario 7, via Filippo Turati 8 Monza, dal 16 al 19 Maggio 2019.

Saranno ammessi al Festival, dopo le fasi di selezione, n. 6 compagnie scelte fra le iscritte.

Le compagnie finaliste presenteranno il loro lavoro presso il Teatro Binario 7 di Monza.
Le esibizioni artistiche avranno luogo nelle serate di giovedì 16 Maggio, venerdì 17 Maggio e sabato 18 Maggio 2019 e durante la mattinata di domenica 19 Maggio.
La cerimonia di premiazione avrà luogo – a conclusione del pranzo ove sarà prevista la presenza di tutte le compagnie, di tutti i performer e di tutti i partecipanti al concorso – nel pomeriggio di domenica 19 Maggio 2019, presso la Cascina San Fedele locata all’interno della Reggia di Monza, presenti tutte le compagnie e gli artisti finalisti.
PER ACCEDERE ALLA FASE DI SELEZIONE DEL CONCORSO:
• LEGGERE CON ATTENZIONE IL REGOLAMENTO
Regolamento 2019 PROROGA
• COMPILARE LA DOMANDA DI ISCRIZIONE
Domanda di iscrizione
• INVIARE LA DOMANDA COMPLETAMENTE COMPILATA A
liseivero@ilveliero-onlus.org.
(Entro venerdì 1 Marzo 2019).

Sesto appuntamento con Cinema senza Barriere®: “Mia madre” di Nanni Moretti

Immagine tratta da una scena del film "Mia Madre" di Nanni Moretti

Immagine tratta da una scena del film “Mia Madre” di Nanni Moretti

Mercoledì 20 febbraio, ore 19.30, Anteo Palazzo del Cinema di Milano
“Mia madre” di Nanni Moretti

Mercoledì 20 febbraio, all’Anteo Palazzo del Cinema (sala Rubino), ore 19.30, torna l’appuntamento mensile con Cinema senza Barriere®, la rassegna cinematografica ideata da A.I.A.C.E Milano che consente la visione ai disabili sensoriali (ciechi, ipovedenti e sordi) assieme al normale pubblico, in un’ottica di integrazione e condivisione.

In programma “Mia madre”, il film di Nanni Moretti con protagonisti Margherita Buy e Giulia Lazzarini che vede anche la partecipazione straordinaria di John Turturro.

Margherita è una regista che sta lavorando a un film sull’occupazione da parte degli operai della fabbrica in cui lavorano dopo che è stata venduta ad una multinazionale, il cui general manager vuole attuare dei licenziamenti. Margherita è sorella di Giovanni, uomo attento e premuroso, con il quale accudisce la madre Ada, malata di scompenso cardiaco e ricoverata in ospedale. La donna non sembra riuscire ad accudire la madre quanto vorrebbe in confronto al fratello e sembra spaesata davanti all’aggravarsi della malattia materna. Non essendoci più speranze per la madre, Giovanni e Margherita decidono di riportare Ada a casa, dove l’anziana donna dà ripetizioni alla nipote. Solo dopo la sua morte i figli scoprono quanto la loro madre fosse stata una figura di riferimento per i suoi studenti, che la stimavano e da cui si sentivano capiti e amati.

Il progetto Cinema senza Barriere®, ideato nel 2005 da A.I.A.C.E Milano per la direzione di Eva Schwarzwald e Romano Fattorossi, ha lo scopo di promuovere concretamente il diritto di chiunque di andare al cinema, non udenti e non vedenti inclusi, godendo appieno di uno spettacolo nella stessa sala con persone normodotate.

Nato grazie alla collaborazione con ENS (Ente Nazionale Sordi Onlus di Milano) e UICI (Unione dei Ciechi e degli Ipovedenti), Cinema senza Barriere® è sostenuto da Fondazione Cariplo e dal mese di ottobre dai fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese.
A.I.A.C.E Milano con Cinema senza Barriere® promuove l’utilizzo dei loghi che indicano l’accessibilità alle proiezioni per persone con disabilità della vista e dell’udito.

Il calendario completo delle proiezioni sarà disponibile su www.mostrainvideo.com
Le cuffie si possono ritirare all’ingresso della sala di proiezione.
Biglietti: 6 euro intero; 4,50 euro cad. per la persona non vedente/udente e accompagnatore
www.spaziocinema.info // 02 6597732 //
Si ringrazia 01 Distribution per la cortese collaborazione.
Cinema senza Barriere® by A.I.A.C.E. Milano
info@mostrainvideo.com // www.mostrainvideo.com // 02 462094

Ufficio stampa Lo Scrittoio
Bianca Badialetti 3488596789; press office@scrittoio.net
ufficiostampa@scrittoio.net
Via Crema, 32 // 20135 Milano // 02 78622290-91
www.scrittoio.net

“La mostra per tutti”: Audiodescrizione ai Musei San Domenico

Si informa di un’iniziativa di accessibilità culturale legata alla mostra ai Musei San Domenico di Forlì “Ottocento. L’arte dell’Italia tra Hayez e Segantini”:
La Mostra per Tutti.
Il Centro Diego Fabbri, in collaborazione con la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì ha realizzato un percorso audioguidato per non vedenti e ipovedenti della mostra “Ottocento. L’arte dell’Italia tra Hayez e Segantini”.
Un’audioguida specificatamente realizzata per il pubblico non vedente e ipovedente.
20 opere, le più rappresentative, sono audiodescritte dallo staff del Centro Diego Fabbri, dando vita ad un percorso uditivo, rappresentativo della grande esposizione.
La guida è ascoltabile on line, utilizzando il proprio smartphone: l’utente può godere pienamente della grande mostra, senza nessun costo aggiuntivo e senza necessità di prenotazione nei giorni e orari di apertura della Mostra.

Da martedì a venerdì: 9.30 – 19.00
sabato, domenica, giorni festivi: 9.30 – 20.00
La biglietteria chiude un’ora prima.
Lunedì chiuso.
22 e 29 aprile apertura straordinaria
www.mostraottocento.com

L’ingresso è gratuito sia per il pubblico non vedente che per il loro accompagnatore.
Su prenotazione è possibile anche organizzare visite con guida professionista per una migliore e più completa fruizione della mostra.

Per Informazioni:
Centro Diego Fabbri
TEL: 0543 30244
E-MAIL: info@centrodiegofabbri.it
SITO: www.centrodiegofabbri.it