Dall’8 dicembre fino al 6 gennaio è stato possibile visitare, presso l’abbazia di San Lorenzo di Aversa (CE), uno dei presepi più speciali del territorio normanno, speciale perché il presepista è Angelo Di Maio, cieco assoluto.
Angelo, anche se privo della vista, è un vero appassionato dell’arte presepiale, ogni anno amplia il presepe in tutte le sue parti, arricchendolo non solo di ambienti e pastori, ma soprattutto di elementi resi vivi dalla sua passione.
Qualcuno si potrebbe chiedere, come fa un non vedente, un cieco a realizzare un presepe, costruendo ambienti che richiamano il vissuto storico dell’epoca, come stabilisce il progetto da realizzare, come individua il dove ed il perché quel personaggio del presepe è collocato in quel modo, ebbene, a tutte queste domande, l’amico Angelo, tra l’altro consigliere della sezione territoriale di Caserta dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, ci ha risposto:
“Il tutto parte da un processo di schematizzazione di quello che ho toccato e di quello che mi è stato descritto, la struttura architettonica, i colori, ecc.; dopodiché scelgo il materiale che richiama visivamente, ma anche a livello tattile, la realtà che intendo ricostruire sul presepe, unendo così quelli che sono i vissuti ed i racconti di borghi, case rurali, angoli rupestri di montagna; questo mi permette di cominciare l’ideazione di un presepe, che nasce mesi prima del Natale”. Chi si trova nel territorio normanno e non solo, ha approfittato per andare a “vedere” questo spettacolo artistico, perché al di là della cecità, permette agli altri di poter godere di una meravigliosa opera d’arte, in fondo si sa: “anche l’occhio vuole la sua parte”.
a cura di Vincenzo del Piano