U.I.C.I. Salerno – La scuola l’Amica di una Vita

Autore: Mariangela Mandia

“Non basta guardare, occorre guardare con occhi che vogliono vedere, che credono in quello che vedono.”

(Galileo Galilei)

Il giorno 12 Settembre si ci sveglia con il dolce suono della Campanella. Una tradizione, collegata ad un suono angelico, nel giorno in cui si celebra Santa Maria, la Madre spirituale di cui la sua immagine è presente in ogni aula.

Ragazzi ed insegnanti, presi da un nuovo inizio, nuove opportunità in cui lo spazio intercorso può e deve rappresentare un giardino di cui prendersi cura attraverso quella comunicazione fatta di esempi, di presenza e di rispetto gli uni verso gli altri.

Ricordando di preparare ogni mattina lo zainetto o la propria borsa, carica di accortezze e di sane abitudini alimentari.

Un abbigliamento adeguato per i primi giorni, si diceva: “vestiamoci a cipolla”, pratico e decoroso in cui i bambini, gli adolescenti rispettino il proprio stile e le insegnanti siano a loro agio con bellezza e capacità di accoglienza.

Buon inizio a tutti voi, a tutti noi… In fondo il primo giorno lo si rivive ogni qualvolta ci prendiamo cura di sentire la campanella quella della cultura del saper sentire oltre il visibile.

U.I.C.I. Lombardia – Contest musicale “Disabili visivi in musica”

Su Slash Radio la cerimonia di premiazione dei vincitori.

Con riferimento all’iniziativa Contest musicale “Disabili visivi in musica” e facendo seguito al Comunicato n. 13 del 09/02/2022, ho il piacere di comunicarvi che il Contest musicale “Disabili visivi in musica”, organizzato dal Consiglio Regionale Lombardo UICI, in collaborazione con la società di produzione discografica Musicians & Producers e con il contributo di Regione Lombardia, si è concluso decretando i seguenti vincitori:

– nella categoria Musica Leggera: Beatrice Rubin;

– nella categoria Musica Strumentale: Tommaso Nonis;

– nella categoria Musica Pop: Federica Paradiso;

– menzione speciale come Artista più giovane: Lorenzo Moscardi.

La cerimonia di premiazione dei vincitori, che avrà luogo sabato 24 settembre p.v. alle ore 15:00, potrà essere seguita su Slash Radio raggiungibile dal sito www.uiciechi.it oppure ascoltabile tramite il dispositivo Alexa.

Museo Tattile Omero – Eventi

Ricordiamo i due eventi organizzati dal Museo Omero con l’Università della Pace delle Marche per la manifestazione “Se vuoi la Pace, prepara la Pace”.

La Manifestazione è dedicata all’Arte quale via universale alla Pace, perché capace di parlare all’anima di ogni persona.

Premiazione “Se vuoi la pace prepara la pace”

Venerdì 16 settembre alle ore 18:00 presso la sala conferenze del Museo Omero avrà luogo la cerimonia di premiazione dei finalisti del concorso di poesia “Se vuoi la pace prepara la Pace”, organizzato insieme al Museo Omero e all’Associazione di promozione culturale Nie Wiem.

Sarà presente la Giuria selezionatrice che premierà i vincitori della sezione giovani e over 25: Mario Busti – Presidente Università per la pace delle Marche; Valerio Cuccaroni – Presidente Associazione di promozione culturale Nie Wiem; Aldo Grassini – Presidente con funzioni di Direttore Museo Tattile Statale Omero; Umberto Piersanti – Poeta, saggista e narratore.

Per chi lo desidera, alle ore 17:00 ci sarà una visita guidata al Museo Omero.

Mostra fotografica “La Pace sempre, la Pace prima”

Il giorno seguente, sabato 17 settembre alle ore 17:00, sempre al Museo Omero inaugura la mostra fotografica “La Pace sempre, la Pace prima” in esposizione fino al 9 ottobre.

La mostra è promossa dall’Associazione Teatro Drao & TeaTroTre e curata da Antonio Luccarini e Maria Ausilia Gambacorta.

In mostra fotografie di Matteo Beducci, Giovanni De Matteis, Ciro Smimmo, Tiziana Torcoletti con la rappresentazione visiva dei temi Vita, Ambiente, Diversità a cura di Davide Giovagnetti – Associazione TeaTroTre. Gli eventi sono ad ingresso gratuito. Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.

Museo Tattile Omero – Al via le nuove proposte educative

Il Dipartimento Educazione del Museo Tattile Statale Omero propone le attività didattiche per la stagione 2022/2023. Dopo gli anni di restrizioni causate dal Covid, lo staff è pronto a riaccogliere il pubblico con l’entusiasmo di sempre.

Il Museo ha ampliato l’offerta didattica proponendo laboratori studiati per scoprire gli oggetti esposti nella Collezione Design, oltre alle consuete attività legate alle sculture e ai modellini architettonici. Tra le nuove esperienze: “Le cose raccontano storie”, “Impronte”, “Uno solo… ma tanti” e “Di- segno”.

Un lavoro quotidiano e un impegno costante volto a rendere il Museo Omero uno spazio condiviso e apprezzato da tutti, in cui fin dall’inizio (1993) si progetta accessibile. Le finalità sono: educare all’arte, alla bellezza e alla meraviglia, potenziare la percezione tattile e educare all’ascolto.

La nuova veste grafica del libricino è pensata per invitare a scegliere l’attività preferita tra le varie proposte rivolte a scuole di ogni ordine e grado, famiglie, centri diurni e associazioni di persone con disabilità. Tutti i laboratori sono accompagnati da visite guidate per stimolare l’apprendimento creativo e conoscere l’arte da un nuovo punto di vista.

Due sono gli ambienti destinati ai laboratori didattici arredati con forniture funzionali per ogni tipo di attività educativa, dalla manipolazione dell’argilla alla creazione di libri tattili: tavoli, sedie, forno per la cottura della ceramica, lavandini, armadi dove sono esposti i materiali utili alle attività suddivisi per tipologia, ausili tiflodidattici, archivio dei prototipi dei lavori.

La prenotazione è obbligatoria per qualsiasi attività, incluse visite guidate bendate per gruppi. Contattare il Dipartimento Educazione al 335 569 69 85 (cellulare e whatsapp) o scrivere una mail a prenotazioni@museoomero.it.

Museo Tattile Statale Omero – Mole Vanvitelliana

Banchina Giovanni da Chio 28, Ancona

www.museoomero.it

Grazie Rodolfo

Autore: Linda Legname

Caro Rodolfo,

Mi spiace non essere qui presente di persona per darti l’ultimo saluto. Quel saluto che, in verità, ti avrebbe dato con immensa commozione il presidente Mario Barbuto. Il tuo caro amico Mario. Quello che mi ha parlato tante volte di te e di voi due, delle vostre peripezie per le vie di Roma, di Bologna, del mondo…

Quello che ha costruito con te il vostro ultimo capolavoro comune: la presidenza dell’Unione Europea dei Ciechi. Una funzione che forse avresti dovuto ricoprire già molti anni fa, come Mario suole ripetere spesso, ma che comunque è giunta a rendere onore, sia pure tardivo, al tuo lavoro e al tuo impegno.

Invece sono io, la vicepresidente, che per avventura si trova a renderti l’ultimo omaggio, in un ruolo il cui peso proprio tu, meglio di chiunque altro, potevi e puoi capire, avendolo ricoperto con perizia ed efficacia per tanti anni nella nostra Unione accanto a due diversi presidenti che hai coadiuvato sempre con lealtà, secondo i tuoi valori più cristallini.

Ti porto e ti porteremo nel nostro cuore, Rudy caro. Ora e sempre.

Difficilmente dimenticherò e dimenticheremo i tuoi consigli, la tua voce, la tua attenzione per i temi della disabilità visiva; il tuo lavoro sempre puntuale, preciso, rigoroso. La tua voce profonda e forse un po’ burbera, la tua mole imponente che a me, giovane dirigente alcuni anni fa, incuteva rispetto e un pizzico di timidezza.

Anche quando la nostra casa comune forse non è stata con te tanto magnanima, tu hai sempre continuato a lavorare e perseguito gli obiettivi con una visione chiara, netta, lucida, da uomo di Unione.

Non vi è compito più delicato di quello di contribuire alla crescita di un’associazione. E tu l’hai assolto con il tuo impegno, con il tempo, con dedizione e perseveranza.

Una vita spesa con noi e per noi.

Hai saputo parlare a tantissimi ciechi e ipovedenti in Italia e nel mondo con la tua parola penetrante e con le tante lingue che conoscevi.

Grazie, ti dico e ti diciamo soltanto Grazie.

Lasci un vuoto infinito e incolmabile.

Seguici, sorreggici, sussurraci i tuoi consigli preziosi.

Noi li ascolteremo.

Alla tua cara Anna, a Massimiliano, alla tua famiglia, un immenso abbraccio.

Buon viaggio, amico di tutti noi.

Riposa in pace.

CONTRIBUTO DEI LETTORI – Manifesto costitutivo uniti per l’Unione

Il futuro dell’UICI non può attendere!

L’agibilità democratica è il presupposto in cui trova la propria ragion d’essere ogni consesso civico e rappresentativo. L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti (UICI), la più importante associazione di carattere morale a cui fanno riferimento le persone con disabilità visiva associate e non in Italia, riconosce nel Consiglio Nazionale, l’organo di indirizzo politico e di controllo. Il Consiglio Nazionale UICI risulta, pertanto, investito di un ruolo, di una responsabilità di rilevante portata, morale e politica; responsabilità che si estrinseca nell’interlocuzione che l’Unione deve tenere aperta e attiva nei confronti di partiti ed entità istituzionali, nell’adempimento della funzione di tutela, rivendicazione e promozione dei diritti e degli interessi delle persone cieche, ipovedenti e con disabilità complesse, contestualmente, ad una natura associativa orientata alla più rigorosa apartiticità e aconfessionalità. 

Gli enunciati principi di apartiticità dell’UICI sono stati lesi nelle settimane appena trascorse e continuano ad essere violati da colui che dovrebbe essere il massimo garante della salvaguardia dell’associazione e degli interessi delle persone con disabilità visiva. 

La candidatura di Mario Barbuto, che avrebbe dovuto essere ancorata ad una scelta meramente personale, è stata sempre veicolata, attraverso i mezzi di comunicazione, come candidatura del Presidente Nazionale dell’Unione Italiana dei ciechi e degli ipovedenti. Del resto senza il nome della nostra associazione sarebbe stato difficile ottenere un’investitura di tale livello, ragion per cui si è ben guardato dal dimettersi dalla carica di Presidente Nazionale UICI.

Non arginando siffatta dinamica, il Dottor Barbuto, rappresentante legale UICI, ha tradito la storia, i valori e la natura del sodalizio, creando le condizioni attraverso cui procedere all’annullamento dell’agibilità democratica, in seno al Consiglio Nazionale, agibilità già compressa negli ultimi anni dall’oligarchia, o meglio, dalla coriacea diarchia, costituita dal Presidente e dalla Vicepresidente, che ormai gestiscono l’UICI con criteri privatistici ed escludenti. 

Sono evidenti le manifestazioni della deriva autoritaria che ormai paralizza l’UICI, delegittimandola e impoverendola in termini di autorevolezza, presso associati, simpatizzanti, cittadini ed interlocutori:

 – Il mancato preavviso al Consiglio Nazionale da parte del Presidente Barbuto della sua intenzione di candidarsi;

 – La mancata comunicazione dell’avvenuta candidatura, appresa dai Consiglieri soltanto attraverso i media;

 – L’ostinata opposizione da parte di Barbuto e della Vicepresidente alla convocazione di un Consiglio straordinario, già regolarmente richiesto da 18 Consiglieri in ossequio alle norme statutarie, finalizzato a valutare l’impatto della situazione determinatasi. 

Il costituendo gruppo consiliare “Uniti per l’Unione”, intende arginare e bloccare questa deriva, al fine di rinsaldare la vocazione universalistica, inclusiva e autenticamente democratica che da centodue anni caratterizza l’UICI negli ambiti associativo, politico e sociale. 

Il futuro dell’Unione non può più attendere: l’esistenza, la quotidianità, la felicità di tante persone sono infinitamente più importanti delle ambizioni individuali e dei calcoli politici di chiunque; il futuro dell’Unione ha bisogno di nuovo slancio; a questo slancio le componenti e i componenti di “Uniti per l’Unione” lavorano e lavoreranno con professionalità, competenza, passione e dedizione, per dare alla nostra amata Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti fresca forza propulsiva, nuova vitalità, rinnovata fiducia, per un pronto ripristino dello spirito inclusivo e della democratica agibilità.

I Consiglieri aderenti ad Uniti per l’Unione auspicano che il percorso intrapreso possa essere condiviso anche da altri Consiglieri Nazionali; invitano i soci a non compiere gesti impulsivi ed eclatanti, perché, oggi più che mai, è giunto il momento di stringerci attorno alla nostra Unione per superare “tutti insieme” questo momento di grande difficoltà.

Il Gruppo Consiliare UICI “Uniti per l’Unione”

Francesca Sbianchi

Calisi Chiara

Callegaro Roberto

Calò Valter

Cola Claudio

Colantonio Gabriele

Corradetti Adoriano

Esposito Nunziante

Fornaro Giuseppe

Lacorte Paolo

Lapietra Giuseppe

Lepore Franco

Palummo Annamaria

Pulcini Alina

Testa Pietro

Vittori Cristiano

Vivaldi Arturo

Zoccano Vincenzo

RICHIESTA DIMISSIONI PRESIDENTE NAZIONALE UICI MARIO BARBUTO

L’evoluzione delle vicende politiche, che nelle ultime settimane hanno posto in primo piano, anche all’attenzione dei media nazionali, il Presidente Mario Barbuto, a seguito della sua candidatura alle prossime elezioni politiche, ha  prodotto nell’UICI, sia a livello dirigenziale sia tra la base, un dibattito animato che s’è presto tramutato in frattura; ciò anche in conseguenza della singolare gestione comunicativa e del discutibile atteggiamento tenuto dal Presidente precedentemente e successivamente al suo ingresso nell’arena politica.

Una scelta, quella relativa alla candidatura, che il Presidente Barbuto avrebbe fatto bene a condividere, per ovvie ragioni di opportunità, col Consiglio Nazionale UICI, e a seguito della quale egli, a prescindere da quanto non prescritto in merito dalle norme statutarie, avrebbe dovuto immediatamente rassegnare le dimissioni dalla sua carica associativa, nel rispetto, tra l’altro, dell’apartiticità prevista, questa sì, nel nostro Statuto.

Invece, niente di tutto questo:

il Presidente, col supporto della Vicepresidente e della maggioranza della direzione, ha rifiutato ogni proficua interlocuzione col Consiglio, adottando la strategia della chiusura a ogni confronto e rigettando con albagia la prospettiva delle dimissioni, inventandosi l’istituto dell’”autosospensione” dalla carica, non previsto dallo statuto, ma utilissimo nel consentire, nonostante un formale disimpegno associativo, a lui la prosecuzione del suo incarico presidenziale e ai suoi nuovi riferimenti politici di usare, propagandando la sua carica associativa, il nome, la storia, l’autorevolezza dell’UICI per fini elettorali. Una circostanza, questa, che è confliggente con l’apartiticità dell’Unione, prevista dallo Statuto, a cui Barbuto e i pochi prescelti si appellano continuamente, rifuggendo, contemporaneamente, da altre valutazioni di carattere etico.

Ebbene, in questo caso, la sua candidatura non solo mina l’unità dell’UICI, non solo va a infrangere ogni norma etica e di opportunità, ma si pone in antitesi con quanto prescritto dallo statuto: per cui le dimissioni del Presidente rispondono non solo a un presupposto etico, non solo all’esigenza di  salvaguardare la democraticità, l’integrità e il futuro dell’Unione, ma anche alla necessità di dare piena corresponsione a quanto prescritto dallo Statuto in relazione all’assoluta apartiticità dell’UICI, che, in considerazione della sua centralità nell’esistenza delle persone con disabilità visiva, ha necessità di liberarsi da ogni pulsione autoritaria, da ogni personalismo, da ogni compromissione politica, al fine di affrontare nel migliore dei modi le sfide che ci attendono e la loro evoluzione.

In rappresentanza del Gruppo del Consiglio Nazionale UICI “Uniti per l’Unione”

Francesca Sbianchi

COMUNICATO DELLA PRESIDENZA NAZIONALE

Giunge notizia a questa Presidenza Nazionale della costituzione di un gruppo organizzato, “uniti per l’Unione”, animato da alcuni consiglieri nazionali.

Fatte salve le libertà democratiche di tutti, nella circostanza, corre l’obbligo di rilevare quanto segue:

1) in seno al Consiglio Nazionale, secondo le norme dello Statuto vigente, gruppi organizzati e denominati potrebbero sussistere e operare solo in conseguenza della presentazione di liste in Congresso e conseguente, eventuale elezione di consiglieri appartenenti a tali liste.

2) In ossequio al dettato statutario, questa Presidenza non può riconoscere alcun gruppo organizzato operante nell’ambito dell’Unione, dentro e/o fuori dal Consiglio Nazionale.

3) Ciascun consigliere nazionale eletto dal Congresso il quale decida di venire meno al vincolo di lista che ne ha consentito candidatura ed elezione, opererà esclusivamente a titolo personale e solo a tale titolo risponderà dei propri atti e comportamenti associativi.

Qualcuno, nei giorni scorsi, a gran voce lanciava accuse contro altri che, a suo dire, agivano per dividere l’Unione. Chi opera per la divisione è ora palese a tutti, come prima e più di prima.

Coerenza vorrebbe che, coloro i quali non si riconoscono più nella lista che ha ricevuto il mandato congressuale traessero le dovute e coerenti conseguenze. Ma la coerenza è moneta molto rara, dalla quale ci si può anche allontanare, pur di portare a compimento i propri piani e disegni.

Per quanto mi riguarda, rimarrò rigorosamente fedele al rispetto e all’osservanza della nostra Carta statutaria da parte di tutti; continuerò ad attuare le risoluzioni della Direzione e a concretizzare in politiche attive gli indirizzi ricevuti dal Consiglio Nazionale, in particolare con i documenti approvati il 9 e il 29 agosto; manterrò immutata la mia fiducia nell’unità di tutti i dirigenti, nazionali, regionali e territoriali che saranno con me in questo difficile e paziente lavoro, sempre e solo nel superiore interesse dell’Unione.

In proposito, basterebbe solo richiamare la necessità di mettere in sicurezza la legge di bilancio 2023 per apprezzare a pieno il valore dell’unità associativa e la necessità di rimanere saldi e compatti intorno agli Organi associativi democraticamente costituiti e accanto a questa Vicepresidente.

Quanti continuano ad agire per gruppi separati e contrapposti si pongono al di fuori della normale dialettica associativa e dimostrano di avere in spregio il mandato ben preciso del Consiglio nazionale, espresso con la risoluzione approvata il 29 agosto, contenente un richiamo forte alla necessità dell’unità associativa.

L’Unione non si ferma! Va avanti con determinazione per raggiungere altri e alti traguardi e per garantire funzionalità alle strutture territoriali e regionali.

A ciascuno, nel proprio cuore e con la propria razionalità, l’onere di trarre le conclusioni.

Cari saluti

Linda Legname – Vice Presidente Nazionale

Acquisto di sussidi e ausili didattici per alunni con disabilità (Decreto 2339/22)

L’Ufficio IV della Direzione Generale per lo Studente del Ministero dell’Istruzione ha pubblicato il Decreto n° 2339 del 20/7/2022 recante “Indicazioni operative per l’avvio delle attività anno scolastico 2022-2023” per “l’acquisto di sussidi didattici (art. 13, comma 1, lett. b) legge 104/92) e per l’acquisizione di servizi necessari al loro miglior impiego, alle istituzioni scolastiche che accolgano alunni e studenti con disabilità“ tramite i fondi di 10 milioni di Euro per ciascuno degli anni scolastici 2021/2022, 2022/2023 e 2023/2024, previsti dalla l. n° 178/20, art. 1, comma 962.

      Il Decreto descrive le procedure da seguire per il ricorso a tali fondi da parte delle scuole, tramite i CTS (Centri Territoriali di Supporto) e sulla base dei singoli PEI degli alunni.

      In particolare esso invita gli USR (Uffici Scolastici Regionali) ad aprire i bandi per le scuole a partire dal 25 luglio e comunque entro il 15 settembre in vista dell’inizio del prossimo anno scolastico.

      Il Decreto è molto importante, poiché applica l’art. 13 della l. N° 104/92 che prevede espressamente la fornitura di sussidi e ausili didattici alle scuole.

E’ altresì interessante poiché si incentra sull’intervento dei CTS (Centri Territoriali di Supporto) che, quali scuole-polo di reti di scuole, possono acquistare tali ausili e sussidi didattici per metterli a disposizione delle scuole della rete tramite una banca-dati a turni di anno in anno, tramite prestiti gratuiti, secondo le necessità delle singole scuole.

      Raccomandiamo ai consulenti e operatori tiflodidattici, ai responsabili del settore Istruzione e alle famiglie, qualora siano necessari ausili e sussidi, di attivare le scuole interessate per sollecitare urgentemente i relativi Uffici Scolastici Regionali a emanare i bandi per la richiesta di tali fondi in tempo utile per l’inizio del prossimo anno scolastico, come suggerito dallo stesso Ministero.

U.I.C.I. Salerno – Un’altra bella esperienza in barca a vela

Autore: Raffaele Rosa

È stato un connubio perfetto quello nato tra la Sezione Territoriale dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Salerno e la Lega Navale di Salerno, che sotto la guida dell’avv. Gianpiero Meo, ha organizzato, per il secondo anno consecutivo, una giornata dedicata al mare ed alla navigazione a vela.

Il 23 luglio, a meno di un mese dalla prima uscita di giugno, trenta partecipanti su 13 imbarcazioni – tra cui quella dell’amico Meo e suo figlio Marco – hanno potuto godere della splendida giornata estiva e del racconto di naviganti esperti, degli approfondimenti sulla terminologia nautica e le descrizioni della bellezza paesaggistica della costiera amalfitana.

La navigazione sotto costa è durata circa quattro ore, a Cetara alcuni partecipanti hanno potuto anche rinfrescarsi in mare, prima di rientrare alla Lega Navale.

Qui si è tenuto un momento conviviale durante il quale il Presidente Raffaele Rosa insieme alla consigliera Brigida Conza e i rappresentanti zonali Domenico Manfredini e Umberto Palladino, hanno ringraziato tutti i soci partecipanti e calorosamente salutato gli armatori che hanno permesso questa splendida avventura a vele spiegate.

È stata un’altra bella esperienza di vita inclusiva vissuta a contatto con la natura e con le persone che vogliono sentirsi solidali con la nostra categoria.

Siamo sicuri che in futuro potremo offrire ad altri soci e familiari dei soci occasioni di condivisione di momenti belli di vita all’aperto.

Cogliamo l’occasione per ringraziare sinceramente e con profonda stima i soci della Lega Navale di Salerno, che non fanno mai mancare il loro supporto non solo tecnico ma anche e soprattutto morale.

U.I.C.I. Torino – Laura e gli origami ad occhi chiusi

L’antica arte giapponese diventa accessibile a chi non vede

Con delicatezza e precisione le dita si muovono, sicure, lungo il foglio, finché, piega dopo piega, passaggio dopo passaggio, ecco d’improvviso comparire una bellissima gru, simbolo di amore, amicizia, prosperità. C’è da rimanere incantati a osservare la naturalezza con cui Laura Scatà, persona con disabilità visiva, socia e amica dell’UICI (Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti) di Torino, realizza gli origami, ripercorrendo i gesti di quell’antica disciplina giapponese al confine tra arte e meditazione. Ciò che Laura fa è il risultato di una grande passione e di un costante allenamento. Sì, perché recepire, memorizzare ed eseguire alla perfezione i complessi procedimenti nascosti dietro agli origami non è affatto semplice per una persona cieca. Ma l’esperienza di Laura ci conferma che, in questo come in tantissimi altri ambiti del vivere, costanza, impegno e buona manualità possono perfettamente sopperire alla mancanza della vista.

«Ho iniziato ad appassionarmi agli origami da bambina, quando ancora vedevo» racconta la protagonista di questa storia. «Ricordo perfettamente quel giorno in cui, alle elementari, venne in classe un maestro e ci mostrò come piegare la carta fino a ottenere un uccellino che sbatteva le ali quando gli si tirava la coda. La settimana successiva tornò e fu la volta di una rana che saltava. Ne rimasi letteralmente conquistata e appena tornata a casa volli subito provare». Non fu un innamoramento passeggero, ma una vera passione, «tanto che, qualche tempo dopo, per Natale, mia mamma mi regalò un libro che insegnava come realizzare alcuni origami. Mi misi subito all’opera e in poco tempo, complice anche la testardaggine che da sempre mi accompagna, riuscii a produrre parecchie di quelle figure».

Negli anni successivi, però, Laura inizia ad avere seri problemi di vista: comincia per lei un periodo di grande prova e quella passione di bimba, di fronte a esigenze molto più urgenti e pratiche, viene accantonata. Deve passare molto tempo prima che Laura, ormai adulta e completamente non vedente, trovi il tempo e la calma per riaccendere la scintilla. «Nel 2015, quasi per caso, navigando in rete, ho letto un articolo che narrava l’antica leggenda giapponese delle 1.000 gru. In sostanza, la leggenda afferma che se una persona riesce a realizzare 1.000 gru fatte con gli origami, può esprimere un desiderio e quel desiderio si avvererà. Ho pensato che potesse essere una buona occasione». Così, ecco ricomparire i fogli da piegare. Con sorpresa Laura scopre che, nonostante gli anni trascorsi, molti dei gesti alla base degli origami sono ancora lì, abbastanza chiari nella sua memoria: accade, a volte, con le azioni imparate nell’infanzia.

«Da gennaio 2016 sono ripartita dalle gru: tre al giorno, fino ad arrivare a 1.000. A novembre avevo concluso la mia piccola impresa e nel frattempo – scherza Laura – avevo praticamente riempito di gru tutti i miei spazi di vita: le allineavo sui mobili in casa, le disponevo sulla scrivania al lavoro, le regalavo ad amici, parenti e colleghi. In quel periodo mi sono resa conto che, per una persona non vedente, forse più ancora che per tutti gli altri, una volta acquisita la pratica necessaria, gli origami diventavano un esercizio meditativo, un modo per sviluppare la propria manualità e prendere contatto con una parte di sé».

È alla luce di questa consapevolezza che Laura ha deciso di approfondire ulteriormente la sua passione. «Grazie anche all’aiuto di un’amica giapponese, sto imparando figure nuove e sempre più complesse». Così sono nate idee particolari: oggetti di arredamento, piccoli gioielli fatti con la carta e altre deliziose idee da regalare. Parte di questo lavoro è visibile sul profilo Instagram @aruasl135 “Gli origami ad occhi chiusi”. Non solo. È nata anche un’altra idea, finora inedita: un corso di origami appositamente ideato per persone cieche e ipovedenti. «All’inizio non pensavo a una proposta specifica per chi non vede. Va però sottolineato che i materiali tradizionali di apprendimento, come libri o tutorial sul web, sono completamente inaccessibili ai disabili visivi. Così mi sono detta che sarebbe stato bello mettere a disposizione di altri ciò che ho imparato e condividere la mia passione». Detto, fatto. Recentemente, presso l’UICI di Torino, si è svolto un corso (limitato a 5 persone) di avvicinamento agli origami, organizzato dall’I.Ri.Fo.R. (Istituto per la Ricerca, la Formazione, la Riabilitazione), nell’ambito del progetto “Insieme per un sorriso” (realizzato con il sostegno della Città di Torino) e tenuto proprio da Laura Scatà. «Rispetto all’apprendimento per i vedenti, è opportuno descrivere con accuratezza ogni procedimento, piega dopo piega. E poi controllare, con il tatto, che i partecipanti lo eseguano correttamente. Per questo è necessario un numero di allievi contenuto». La prima edizione del corso, tenutosi nel mese di maggio, ha riscosso molto successo tra i partecipanti tanto che già si sta pensando di proporre un nuovo corso in autunno.

U.I.C.I. Salerno – Settimana dell’amicizia

Autore: Ciro Risi

L’Unione Italiana dei Ciechi ed Ipovedenti di Salerno ha organizzato dal 10 al 17 luglio un soggiorno estivo in Calabria presso l’hotel Estella club situato in Montepaone lido in provincia di Catanzaro, dal titolo “La settimana dell’amicizia”.

Siamo partiti al mattino da Salerno con il bus, per poi arrivare lì nel pomeriggio.

Erano presenti con noi, due nostri consiglieri: Sergio Giordano e Italo Petrosino, i quali non hanno fatto mancare il loro supporto nella riuscita di questa vacanza.

Arrivati all’hotel la direttrice è stata molto gentile nell’accoglienza, offrendoci da bere per poi illustrarci quelle che erano le nostre camere.

Dopo aver sistemato i bagagli, provati dal viaggio, abbiamo deciso di riposare un po’.

Successivamente abbiamo effettuato l’esplorazione della struttura, arrivati in spiaggia e sistemati ognuno nella propria postazione, abbiamo avuto il nostro primo momento di aggregazione, in cui abbiamo conosciuto una nuova socia che è entrata a far parte della nostra famiglia, all’inizio si sentiva un po’ a disagio ma con il tempo ha iniziato a scoprire questa nuova realtà e a integrarsi.

Il momento più importante di questa prima giornata di vacanza si raggiunge con la cena dove siamo stati finalmente tutti insieme.

I giorni successivi sono trascorsi tra passeggiate sul lungomare, gelati, viaggio verso una cittadina vicina chiamata Soverato e a un ristorante tipico di pesce, tutti eventi organizzati dallo stesso gruppo di vacanza.

Infatti in questi sette giorni abbiamo avuto molti momenti di confronto sotto vari aspetti che riguardano il mondo della cecità:

Autonomia domestica;

Panoramica sul mondo del Braille;

Approccio alle nuove tecnologie come uso del PC e dello Smartphone.

Tutti abbiamo trovato la struttura accessibile per noi “non vedenti” ed anche per tutte le altre tipologie di disabilità.

Ascoltando le varie sensazioni dei partecipanti, è stato chiaro che tutti hanno avuto una bella esperienza, soprattutto dopo due anni di pandemia.

Abbiamo mangiato bene, ci siamo divertiti e nessuno voleva tornare a casa, tutti noi, avevamo bisogno di stare insieme in modo spensierato.