Torino – Comunicati del 5 ottobre 2018

1) 11 ottobre: attività di prevenzione per la Giornata Mondiale della Vista
2) Convegno “Disabilità e Lavoro”
3) Ripresa incontri del giovedì
4) Visita Tattile Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
5) Visita Archivio di Stato
6) Bando Comune di San Mauro
7) Rivista UICI/011
8) Viaggio a Trento e Innsbruck
9) Circolo Lettori
10) Visita a “Volandia”
11) Sportello Settimo Torinese
12) Comitato pari opportunità e associazione Verba
13) Presenze dei responsabili dei Comitati UICI Torino
14) Sportello legale
15) Mail “dilloalpresidente”: un prezioso strumento di dialogo
16) Accompagnamenti UNIVoC
17) Calendario delle Attività del Circolo dell’Amicizia tra Ciechi e Vedenti

11 ottobre: attività di prevenzione per la Giornata Mondiale della Vista Giovedì 11 ottobre, in occasione della Giornata Mondiale della Vista, la nostra UICI Torino, in collaborazione con l’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità, rinnova il suo impegno per la prevenzione. Dalle 10 alle 18 saremo in piazza Castello per offrire visite oculistiche gratuite a tutti i cittadini. In particolare verrà misurata la pressione endoculare, parametro fondamentale per la diagnosi di gravi malattie come il glaucoma. Inoltre distribuiremo materiale informativo e promuoveremo un approccio equilibrato alla disabilità visiva.

Convegno “Disabilità e lavoro”
giovedì 11 ottobre, dalle 9 alle 12.30, al teatro Pavarotti di Leinì si tiene il convegno “Disabilità e lavoro: opportunità per le aziende. Come le categorie protette possono diventare una risorsa”. L’appuntamento è organizzato dal Comune di Leinì e dall’agenzia Abile Job, con la quale, lo ricordiamo, la nostra sezione ha sottoscritto un protocollo d’intesa. Al convegno interviene il presidente UICI Torino, Franco Lepore.

Ripresa incontri del giovedì
L’11 ottobre alle ore 15, negli spazi di corso Vittorio Emanuele II, riprendono gli incontri del giovedì organizzati dal gruppo anziani della nostra sezione. Per festeggiare l’inizio della nuova stagione, ci sarà un piccolo rinfresco. L’attività si svolge in concomitanza col Circolo dei Lettori.

Visita Tattile Fondazione Sandretto Re Rebaudengo Sabato 13 ottobre, alle ore 17, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, in via Modane 16, organizza una visita tattile a tre mostre di arte contemporanea. L’iniziativa, rivolta ai disabili visivi, ma anche alle persone vedenti (cui sarà proposto di bendarsi) ha l’obiettivo di stimolare i sensi alternativi alla vista, alla ricerca di un significato profondo, che talvolta sfugge agli occhi. Per informazioni o iscrizioni è possibile contattare il numero 011-379 76 31

Visita Archivio di Stato
Giovedì 18 ottobre, a seguito di un prezioso lavoro di consulenza svolto dalla nostra Unione, l’archivio di Stato di Torino si svela alle persone con disabilità visiva: è in programma una visita tattile appositamente organizzata. L’appuntamento è alle ore 14.45 in piazza Castello 209. i partecipanti potranno scoprire le splendide stanze juvarriane che ospitano l’archivio, ma potranno anche toccare alcuni documenti, comprese le riproduzioni di diplomi appartenenti ai Savoia, con tanto di sigilli e altri segni identificativi. Per questioni organizzative il numero di posi è limitato. Si prevede che ciascun visitatore con disabilità visiva sia accompagnato da una persona vedente. Per iscriversi è per ulteriori informazioni è possibile contattare il consigliere Giovanni Laiolo, referente del settore cultura, al numero 333.21.55.066.

Bando Comune di San Mauro
Il Comune di San Mauro Torinese bandisce un concorso pubblico per un posto di istruttore amministratore contabile, a tempo pieno e indeterminato. La selezione è riservata a persone con disabilità iscritte nelle liste della legge 68/1999. Tra i requisiti richiesti, un diploma di scuola superiore e la conoscenza della lingua inglese. Le candidature sono aperte fino al 21 ottobre. Il bando completo è disponibile sul sito internet www.comune.sanmaurotorinese.to.it

Rivista UICI/011
E’ uscita la nuova edizione della nostra rivista quadrimestrale UICI/011. Il numero autunnale è intitolato “Gli attrezzi del mestiere” e si concentra in modo particolare sul tema del lavoro, ma gli argomenti trattati sono tanti, dalla tecnologia all’arte, dal tempo libero ai viaggi. La rivista è disponibile sul nostro sito internet in versione Pdf o in formato Word senza immagini. A breve, presso i nostri uffici potrete trovare anche le copie cartacee.

Viaggio a Trento e Innsbruck
Per il fine settimana dell’Immacolata, da venerdì 7 a domenica 9 dicembre, la nostra sezione I.Ri.Fo.R. propone un viaggio a cavallo tra Italia e Austria, un’immersione nelle magiche atmosfere natalizie. Il pacchetto prevede: partenza nella mattinata del 7 dicembre in autobus per Trento. Nel pomeriggio, visita della città. Cena e pernottamento presso l’hotel. L’8 dicembre, direzione Innsbruck, deliziosa cittadina austriaca, e visita dei suggestivi mercatini di Natale. Rientro a Trento verso cena. Domenica 9 visita dei mercatini natalizi a Trento. Rientro a Torino previsto in serata. La quota di partecipazione è di 289 € a persona, comprensiva di pernottamento in camera doppia, trattamento di mezza pensione, trasporto di andata e ritorno. A ciascun partecipante la sezione IRiFoR garantisce un contributo di 50 €. Per maggiori informazioni è possibile contattare la nostra segreteria. Le adesioni si raccolgono fino a lunedì 15 ottobre.

Circolo lettori
Riprendono presso i locali di corso Vittorio Emanuele 63 gli incontri con il circolo dei lettori organizzati dall’U.N.I.Vo.C. Si tratta di opportunità preziose per assaporare libri e storie lette ad alta voce da alcuni volontari, ma anche per trascorrere qualche ora in allegria, tra amici. Il primo appuntamento è per giovedì 11 ottobre alle ore 16.

Visita a “Volandia”
Domenica 14 ottobre la sezione U.N.I.Vo.C. Torino organizza una gita nella provincia di Varese, con visita al museo Volandia, dedicato alla storia dell’aviazione. Vi si trovano esposti diversi modelli di velivoli, dai più antichi fino a quelli contemporanei. Gli aerei possono essere esplorati, anche attraverso il tatto, sotto la guida di ex piloti. La partenza è fissata alle ore 7.30 davanti alla sede UICI di corso Vittorio Emanuele 63. Il pranzo è previsto intorno alle 13.30 in un ristorante della zona, mentre verso le 16.30 ci si rimetterà in viaggio per Torino. La quota di partecipazione è di 35 Euro a persona. Per iscriversi è necessario contattare la presidente U.N.I.Vo.C. Enza Ammendolia, al numero 339 68 36 001, fino a esaurimento posti. Al momento dell’adesione sarà necessario comunicare se si ha la necessità di un accompagnatore U.N.I.Vo.C.

Sportello Settimo Torinese
Ricordiamo che ogni terzo giovedì del mese (dalle 16 alle 18), presso lo sportello informativo di Settimo Torinese, in via Fantina 20/G, i delegati della nostra Unione sono disponibili a incontrare i disabili visivi della zona.

Comitato pari opportunità e associazione Verba Ricordiamo la collaborazione in atto tra il comitato pari opportunità della nostra sezione e l’associazione Verba, che da oltre quindici anni offre un aiuto concreto alle donne più fragili e più sole. Tra le tante, preziose iniziative, va segnalato l’ambulatorio Fior di Loto, che garantisce prestazioni ginecologiche alle donne disabili. La struttura, gestita in collaborazione con l’Asl Torino 1, si trova in via Silvio Pellico 28: offre visite gratuite e consulenze su vari temi, dalla gravidanza alle malattie sessualmente trasmissibili. Inoltre, presso la sede dell’associazione Verba, in via San Marino 10, esiste uno sportello di ascolto rivolto alle donne vittime di violenza, che lì possono trovare assistenza psicologica e legale. Per saperne di più potete contattare le referenti del nostro comitato pari opportunità, oppure direttamente la responsabile dell’associazione, Giada Morandi, al numero 011 011 28 007.

Presenze dei responsabili dei Comitati UICI Torino Ricordiamo che i responsabili dei comitati attivi presso la nostra sezione UICI sono sempre a disposizione di tutte le persone che necessitano di assistenza, consulenza o informazioni, telefoniche o su appuntamento, nei seguenti giorni e orari:
• Comitato Anziani: tutti i lunedì dalle ore 15.00 alle ore 17.00
• Comitato Centralinisti: tutti i lunedì dalle ore 17.00 alle ore 18.00
• Comitato Fisioterapisti: tutti i giovedì dalle ore 16.00 alle ore 17.30
• Comitato Ipovedenti: tutti i giovedì dalle ore 17.00 alle ore 18.00
• Gruppo Informatico: tutti i venerdì dalle ore 15.00 alle ore 17.00
• Comitato Pari Opportunità: tutti i venerdì dalle ore 17.00 alle ore 18.00
• Comitato genitori: contattare la signora Maria Inglese all’indirizzo email mariainglese92@gmail.com
Si invitano tutte le persone che necessitano di assistenza a prenotare il loro appuntamento al numero di telefono 011 535567.

Sportello legale
VEDIAMO cosa dice la legge!!!
Ricordiamo che, al fine di essere sempre più vicina alle esigenze dei soci, la sezione UICI di Torino ha attivato uno sportello di consulenza legale presso i propri uffici. La consulenza legale sarà offerta gratuitamente dal Presidente nonché Avvocato Franco Lepore a tutti i soci regolarmente iscritti all’associazione. Tale servizio permetterà agli interessati di ottenere consulenze legali in diverse materie, dalle questioni di famiglia a controversie condominiali, da problemi sul lavoro a cause di risarcimento danni, dal recupero crediti a questioni di successione ecc.. i soci potranno beneficiare di una consulenza per ogni singola questione. Non potranno essere espressi pareri in ordine all’operato di altri avvocati.
L’Avv. Lepore sarà lieto di ricevere tutti gli interessati direttamente presso la sede UICI di Corso Vittorio Emanuele 63, previo appuntamento telefonico al numero 011/535567, tutti i giovedì dalle ore 17.00 alle ore 18.00. All’atto della prenotazione, invitiamo i soci a specificare genericamente la materia oggetto della richiesta della consulenza.

Mail “dilloalpresidente”: un prezioso strumento di dialogo Ricordiamo che è attiva la casella di posta elettronica dilloalpresidente@uictorino.it, uno strumento dedicato a soci e amici che vogliano porre quesiti, segnalare iniziative, avanzare suggerimenti o critiche (purché costruttive) relative alla vita associativa del nostro sodalizio e più in generale alla condizione dei disabili visivi.
Le e-mail verranno lette personalmente dal Presidente, che risponderà nel più breve tempo possibile, compatibilmente con gli impegni lavorativi e istituzionali. Questo è un ulteriore strumento per promuovere un contatto diretto, immediato e personale con i nostri soci.
Accompagnamenti UNIVoC
Le richieste di accompagnamento possono essere rivolte, dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 15 alle ore 19 dal lunedì al venerdì, alla signora Enza telefonando al numero 339/6836001 oppure alla signora Laura al numero 011/859523 o cellulare 333/7773309.

Calendario delle attività del Circolo dell’Amicizia tra Ciechi e Vedenti Il Circolo dell’Amicizia tra ciechi e vedenti con sede presso la Famija Turineisa in Via Po 43 a Torino comunica il programma delle proprie attività:

Giovedì 11 Ottobre – Ritorna Giochi senza Frontiere, gioco a premi che appassiona molti di noi, organizzato e condotto da Vito, per provare la nostra disponibilità alla partecipazione.

Mercoledì 17 Ottobre – Ore 21 – Avremo il piacere di ritrovarci nel Salone Turchese con il complesso Vocinsieme, con Maria Stella Bolle accompagnata da Giovanni Musso e Rino Vasta. Una serata di canzoni che ci toccherà il Cuore. Se avete un parente o un amico portatelo: vi sarà riconoscente per tutta la vita.

Giovedì 18 Ottobre – RIUNIONE DEL CONSIGLIO DIRETTIVO.

Sabato 20 Ottobre – Ore 17 – La Famija Turineisa organizza un concerto di musica classica in collaborazione con l’Associazione Concertante, dal titolo “Rimembranze”, con Daniela Lojarro soprano, Cecilia Novarino pianoforte. Musiche di Hahn, Massenet, Poulenc, Satie e Tosti. Siete tutti invitati!

Mercoledì 24 Ottobre – Ore 21 – Salone Turchese. “Un palco all’opera”. Viaggio sonoro attraverso le melodie e le arie d’opera più celebri, con Sabrina Pecchenino mezzo soprano, Nino Carriglio al clarinetto e al sax, Cecilia Novarino al pianoforte.
Musiche di Mozart, Haendel, Rossini, Donizzetti, Verdi, De Curtis, Bixio, Piovani, Lombardo, Gershwin, Bizet e Puccini.

Mercoledì 31 Ottobre – Ore 21 – Ci sarà la consueta Messa di Commemorazione dei Defunti. Celebrazione nella Chiesa della SS. Annunziata di Via S. Ottavio. Al termine ci troveremo in sede per la tradizionale castagnata.

C N L P – “Amok”, di Carlo Lucarelli e Massimo Picozzi

Si comunica che è disponibile all’interno del catalogo online il seguente audio libro: “Amok”, di Carlo Lucarelli e Massimo Picozzi – Numero Catalogo: 89772

La sera del 1º ottobre 2017, dalla finestra di un albergo di Las Vegas, Stephen Paddock apre il fuoco sulla folla che assiste a un concerto di musica country, uccidendo cinquantotto persone e ferendone più di cinquecento. È il più terribile omicidio di massa commesso da un solo uomo nella storia degli Stati Uniti. Quelli come Paddock li chiamano rampage killers, dove rampage sta per «furia improvvisa, esplosione di odio letale». Sono assassini che uccidono più persone insieme, spesso in luoghi pubblici, sul posto di lavoro, nelle scuole, e in un singolo tragico evento, in preda a una follia omicida che trascina con sé la vita di vittime innocenti. La stessa violenza cieca raccontata dai primi esploratori del Sudest Asiatico, quando nelle loro cronache descrivevano i casi di giovani indemoniati che all’improvviso, e senza apparente ragione, iniziavano a correre e a gridare «Amok! Amok! Amok!», tentando di ammazzare tutti coloro che incontravano, amici, parenti o animali che fossero. Oggi, però, dietro quel che sembra il gesto di uno squilibrato si celano spesso deliranti motivazioni di natura religiosa, politica, razziale. E il filo conduttore è sempre uno: l’odio contro qualcuno o qualcosa. Un odio che lentamente cresce, di volta in volta si alimenta dei pregiudizi legati al sesso, all’etnia, alla lingua, alla nazionalità, all’aspetto fisico, alla religione, all’identità di genere, e d’improvviso erompe, dando origine alla carneficina. Alternando i profili e le storie dei killer protagonisti di delitti efferati all’analisi dei meccanismi psicologici, culturali e sociali che ne hanno condizionato il comportamento, Carlo Lucarelli e Massimo Picozzi in queste pagine allargano via via il loro campo d’indagine sul crimine e, dai massacri nelle università ai femminicidi, dagli attacchi kamikaze agli episodi di cyberbullismo, dagli attentati omofobi alle aggressioni a sfondo razzista, tracciano i contorni delle nuove stragi dell’odio.

Per effettuare il download degli audiolibri, gli utenti già registrati possono accedere alla pagina del “Libro parlato online” digitando http://lponline.uicbs.it/

Tecnologia e tifloinformatica: la tecnologia assistiva come supporto alla didattica inclusiva – seconda parte, di Franco Lisi

In quale modo la tecnologia continuerà ad essere al servizio dell’uomo? Quali saranno i parametri qualitativi di domani? Quanto e in che modo svolgerà un ruolo a compensazione delle disabilità? La progettazione di una tecnologia facile, “amichevole” e sempre più autonoma è fuor di dubbio indicatore e cartina di tornasole dell’evoluzione delle dinamiche relazionali uomo-macchina. Vero è che più il rapporto uomo-device sarà basato prevalentemente su comandi gestuali impartiti a distanza e il solo pensiero sarà scintilla e causa di un evento esterno indipendente, tanto più il senso della vista manterrà la supremazia sugli altri sensi. Avrà dunque termine lo scontro sensoriale in atto oppure la multisensorialità, intesa come larga banda attraverso cui interagire con le “cose”, continuerà ad essere oggetto di attenzione da parte dei ricercatori? Ad ogni modo, più lo strumento tecnologico si affrancherà dall’uomo tanto più questi gli cederà potere di scelta e di azione. L’uomo avrà “schifo” persino di toccare ciò che è frutto della sua creatività, ciò di cui si serve. L’uomo prenderà le distanze da ciò che è il risultato della sua ricerca e da ciò che inventa, da ciò di cui non potrà più comunque fare a meno. In quest’ultimo scenario, allora, l’uomo non guarderà al visivo come strumento per “manipolare” il mondo, ma sarà schiacciato, soverchiato, dominato, sarà, in una sorta di ribaltamento dei ruoli, pilotato dalla tecnologia, dalla robotica, dall’intelligenza artificiale, da ciò che egli stesso ha realizzato per sua stessa mano ed intelligenza. La disabilità e la tifloinformatica troveranno ancora posto lungo l’asse tecnologia-didattica digitale? Potranno le tecnologie avanzate del futuro “normalizzare” ogni forma di disabilità? Ma cos’è la normalità? Ed esiste una normalità? Avrà ancora senso ragionare di didattica inclusiva?

Abbiamo imparato a dirci che nessuno può essere considerato normale. Forse, neghiamo la normalità perché non accettiamo la nostra diversità.

“La normalità – sottoposta ad analisi aggressive non meno che la diversità – rivela incrinature, crepe, deficienze, ritardi funzionali, intermittenze, anomalie. Tutto diventa eccezione e il bisogno della norma, allontanato dalla porta, si riaffaccia ancora più temibile alla finestra. Si finisce così per rafforzarlo, come un virus reso invulnerabile dalle cure per sopprimerlo. Non è negando le differenze che lo si combatte, ma modificando l’immagine della norma”. Cit. “Nati due volte” Pontiggia.

Se la norma si configura come pluralità di differenze, non possiamo permettere, tuttavia, che alcuno si dimentichi dei bisogni specifici delle persone che vivono in uno stato di permanente difficoltà, per condizioni fisiche, mentali, ambientali o sociali, che comportino svantaggi ed emarginazioni. E’ importante altresì riconoscere la necessità di non permettere al deficit di oscurare il valore della persona nella sua essenziale umanità, sottolineando le abilità, valorizzando le potenzialità di ogni individuo, richiamando il concetto tanto avverso quanto interessante di “diversabilità”. La pedagogia speciale si sta occupando, alla luce dei cambiamenti sociali e culturali in atto, anche dello studio, della ricerca e della presa in carico e cura delle situazioni di vulnerabilità causate non solo da fattori biologici, ma anche personali, sociali, culturali e ambientali. Ricerca inoltre i modi possibili per favorire una riorganizzazione positiva della vita, con l’osservazione e lo studio degli atteggiamenti di resilienza ovvero la resistenza psicologica alle avversità, che rappresenta una nuova prospettiva verso la disabilità e l’handicap. Se si vuole lavorare nell’interesse della persona disabile, non si può partire dalle competenze burocratiche, bisogna partire da lui, crescere con lui, seguirlo in tutto il continuum della sua esistenza, individuando per lui e con lui il suo “progetto di vita”.

È peraltro da scongiurare “la tragedia della modernità: come nel caso dei genitori nevrotici e iperprotettivi, spesso chi cerca di aiutarci finisce per farci più male. Se quasi tutto ciò che è calato dall’alto (top-down) rende fragili, impedendo l’antifragilità e la crescita, d’altro canto con la giusta quantità di stress e disordine tutto ciò che viene dal basso (bottom-up) fiorisce. Lo stesso processo di scoperta è condizionato dall’antifragile arte di sperimentare e da un’aggressiva assunzione di rischi, piuttosto che dall’aver ricevuto un’istruzione regolare (e lo stesso vale per l’innovazione o il progresso tecnologico). Cit. “Antifragile” – Nassim Nicolas Taleb.

Spesso attribuiamo la causa della nostra fragilità totale unicamente a quelle 3 lettere del prefisso “dis”, “calato dall’alto”, che rappresenta la negazione o la privazione di una qualsivoglia condizione di abilità. L’oppressione di quella parolina ci pervade e ci tiene compagnia dalla mattina alla sera, dalla sera alla mattina, ci soverchia tutti i giorni della nostra vita: cresce, vive e se ne va con noi. Come combattere la fragilità? Come rifuggirla? Esiste il suo opposto funzionale? Esiste davvero un antidoto efficace?
Cerchiamo riparo in situazioni ed eventi esterni a noi, indipendenti da noi. Le nostre generazioni, ad esempio, trovano per lo più momenti di sollievo e conforto salvifici nel rincorrere gli ultimi ritrovati tecnologici: improvvisate sperimentazioni, test senza un dichiarato scopo, promesse vaghe, si rivelano spesso specchi per allodole; l’inconscio bisogno di riprendere un po’ di fiato trascorrendo brevi istanti di evasione si traduce in rapida delusione e inevitabile rammarico; siamo chiamati a conoscere aggeggi di dubbia utilità, ausili spesso solo tali sulla carta, ultime versioni di software talvolta peggiorative; ogni volta siamo attratti con lo stesso immutato ardore e rinnovata speranza, disposti a donare la nostra unicità di persone con tutte le loro inestimabili differenze in nome ed in cambio di una uguaglianza fatta di ipotetiche pari, fugaci opportunità; ogni volta, quasi ogni volta, riprecipitiamo giù, quando qualcosa o qualcuno mette in luce i nostri limiti, fisici o sensoriali, pronti però a ripartire, questa volta, dalla nostra segreta fortezza fatta di fatiche mai dichiarate, di sconfitte mal digerite, d’intime frustrazioni alquanto corrosive. Affrontare con avvedutezza gli ostacoli della vita, reagire prontamente agli imprevisti, abituarsi alla disabitudine, sono alcune fondamentali leve dalle quali può lievitare la crescita personale di un qualsiasi individuo, disabile o no.

Di certo, i dispositivi tecnologici sono ormai considerati vitali per tutti, dallo smartphone al personal computer; è fuor di dubbio che non riusciamo ad immaginare un mondo privo di tecnologia! Il confine infatti tra mondo reale e virtuale è alquanto aleatorio. Muoversi con la consapevolezza di poter sbagliare, di mettere il piede in fallo, di cadere senza appiglio, sono rischi che ormai fanno parte della nostra stessa esistenza, con i quali dobbiamo imparare a convivere fino a farceli amici.
Ecco ancora una qualità, un’altra abilità da migliorare! Ci viene in aiuto ancora una volta Nassim Nicolas Taleb con il suo illuminante lavoro.

“L’antifragilità va al di là della resilienza e della robustezza. Ciò che è resiliente resiste agli shock e rimane identico a se stesso; l’antifragile migliora. Questa qualità è alla base di tutto ciò che muta nel tempo: l’evoluzione, la cultura, le idee, le rivoluzioni, i sistemi politici, l’innovazione tecnologica, il successo culturale ed economico, la sopravvivenza delle aziende, le buone ricette (per esempio il brodo di pollo o la bistecca alla tartara con un goccio di cognac), lo sviluppo di città, civiltà, sistemi giuridici, foreste equatoriali, la resistenza dei batteri… persino la vita della nostra specie su questo pianeta. Ed è l’antifragilità a determinare il confine tra ciò che vive ed è organico (o complesso), come per esempio il corpo umano, e ciò che è inerte, per esempio un oggetto come la graffettatrice che abbiamo sulla scrivania”.

Similmente antifragile è colui che ha imparato a lottare strenuamente senza risparmio per conquistare oggi un pezzetto di integrazione sociale, per poi all’indomani farselo sciogliere tra le mani come neve al sole; riafferrarlo ancora e poi di nuovo vedere svanire i propri sforzi il giorno successivo… Combattere i pregiudizi più intimi, le convinzioni più radicate, le false credenze più diffuse, presuppone forza di volontà, perseveranza, determinazione, decisamente altro e di più del saper resistere. Ad esempio, l’applauso di quando attraversi l’incrocio “alla grande” schivando le auto e azzeccando il passaggio tra le aiuole dello spartitraffico oppure l’ovazione corale di quando imbocchi la scala della metropolitana senza fallire il primo scalino, perdono di spontaneità e di gratitudine al primo “oh” urlato allorché sbatti contro un palo, lì, per caso oppure ti adagi su di una bicicletta mal posta sul marciapiedi; il consenso di stupore che si coglie nel salire in scioltezza i gradini del tram si trasforma in solidarietà compassionevole quando vieni assalito dai numerosi e rumorosi benefattori sempre pronti a cederti il posto a sedere; la meraviglia smisurata di come accarezzi lo schermo di uno smartphone si alterna allo scetticismo nel momento in cui il software di navigazione ci fa sbagliare percorso o numero civico, quasi che in fondo la colpa sia da ricondurre all’utilizzatore. L’integrazione sociale serpeggia tra il caso, la casualità, il disordine, la volatilità e i fattori di stress: l’integrazione sociale non è lineare ed è anche per questa ragione antifragile, si evolve alla stregua dei sistemi più complessi.

Il ragionamento calza alla perfezione affrontando le tematiche segnatamente correlate all’inclusione scolastica. Vi è la tendenza a generare reazioni a catena che escono dal controllo e riducono, o perfino annullano, le certezze di una oculata pianificazione, provocando quindi eventi fuori misura. Se da un lato il mondo odierno sta senz’altro accrescendo le proprie conoscenze tecnologiche, dall’altro, paradossalmente, rende le cose molto più imprevedibili. Ora, per ragioni connesse all’aumento di ciò che è artificiale, all’allontanamento dai modelli ancestrali e naturali e alla perdita di robustezza causata dalle complicazioni che si incontrano creando qualsiasi cosa, il ruolo degli eventi rari (“Cigni neri” Taleb) sta assumendo sempre più importanza. Inoltre, siamo vittime di una nuova malattia, la neomania, la quale ci porta a costruire sistemi vulnerabili alla stregua del Cigno nero nel nome del «progresso».
Il percorso dell’inclusione scolastica oscilla in continuazione e si appoggia, ora sul pilastro tecnologico e dell’accessibilità al digitale e al materiale di studio, un po’ meno sul pilastro dell’orientamento e della mobilità, talvolta sul pilastro della relazione con i compagni e con gli insegnanti, molto raramente sul pilastro dell’indipendenza e della libertà di pensiero.
Ricercare un equilibrio che favorisca una crescita armonica dello studente significa contemplare l’imprevisto, accettare il rischio, mettere in luce punti di potenziale vulnerabilità. Per questa prospettiva occorrerebbe una inequivocabile convergenza interdisciplinare fra le componenti che concorrono al processo inclusivo, la qual cosa non è scontata per molteplici ragioni: diverse sensibilità individuali, differenti livelli di conoscenza delle implicazioni correlate alla disabilità visiva, visioni diverse dei processi educativi, problematiche inerenti alle difficoltà di tipo organizzativo concernenti gli incontri di confronto e di pianificazione. Proteggere i nostri ragazzi dalle insidie del sistema equivale, d’altra parte, a conservare lo status quo e ad optare per la via più facile, quella cioè della rassegnazione al loro futuro di permanente fragilità. Come siamo fieri ed orgogliosi del nostro operato di tutor quando il nostro studente (modello o cavia) dà prova di saper utilizzare la tastiera di un computer a 10 dita, di saper aprire con presunta rapidità una cartella o un documento digitali, di saper far scivolare con destrezza due dita sullo schermo piatto di un dispositivo interattivo; come siamo contenti… Urliamo per questo al successo inclusivo! Così, in qualche modo, siamo ahimè colti di sorpresa, ci deresponsabilizziamo e non sappiamo meravigliarci neppure più dinanzi alla scarsa autonomia che egli mostra nel riporre in modo maldestro la “cavetteria” e tutta la tecnologia di cui dispone nello zainetto oppure di fronte allo smarrimento che vive nel tentativo di raggiungere la porta di uscita dell’aula. Come sappiamo profondere elogi in abbondanza nel vederlo navigare tra intestazioni e tabelle con buona disinvoltura presentandolo come un piccolo fenomeno, così non siamo in grado di dargli suggerimenti appropriati e fornirgli strategie efficaci e metodologie adeguate al momento di rielaborare e di concettualizzare i contenuti della pagina.

Le dinamiche che sottintendono questo composito sistema sono parallele, interdipendenti, talora si compenetrano; una lettura che non sia superficiale può avvenire compiutamente da un acuto osservatore esterno in grado di coglierne gli effetti generali o, comunque, richiede uno scambio consapevole condotto costantemente dal gruppo degli operatori. L’insegnamento dell’informatica e la possibilità di accesso a strumenti tecnologici, da soli, non determineranno la bontà di un percorso di inclusione così come la relazione con uno, due compagni non indurrà a persuadere che il nostro allievo si senta a proprio agio nelle attività di gruppo. L’inclusione scolastica è la somma degli istanti che costituiscono una parte della nostra vita! Avremo creato condizioni di vera inclusione solo quando nei nostri ragazzi i momenti di autentica serenità prevarranno su quelli difficili. La fonte dell’umana gioia consiste nel sentirsi liberi da ogni paura, ansia, stress, frustrazione e non fa preoccupare di nulla; la fonte dell’umana gioia è quando ciò che fai ti tranquillizza e ti insegna qualcosa, continuamente; quando ti senti bene ogni volta che commetti un errore, perché sai che stai imparando qualcosa. Le sensazioni che sapremo far loro provare influiranno sulla loro salute, sulla loro autostima, sulla qualità delle relazioni che sapranno tessere con gli altri e sulla loro vita. Che siano quindi meravigliose!
Disciplina, sforzo, determinazione, tre qualità le cui ricompense saranno sorprendenti!
Una didattica, per poter essere definita per tutti, deve avere tra gli obiettivi primari quello di stimolare gli studenti a darci dentro per ottenere qualsiasi cosa desiderino; ad essere orgogliosi di se stessi e darlo a vedere; ad avere il controllo di ogni cosa che fanno e che devono fare; ad amare la vita e adorare di stare in compagnia. I momenti difficili sono, appunto, solo momenti che ti fanno diventare persona migliore. In fondo in fondo, occorre sapere che quegli istanti servono per imparare delle preziose lezioni. I nostri ragazzi si sentiranno realmente felici, rilassati, fiduciosi, centrati e lucidi riguardo ad ogni cosa quando sapranno godere della loro libertà. Ci sarà integrazione totale quando saranno tutti individualmente liberi, non prigionieri cioè dei propri limiti fisici, ma soprattutto dei limiti dei propri pensieri, della propria mente. Solo allora potremo sostenere che avranno raggiunto la piena integrazione sociale e inclusione scolastica; solo allora potremo apprezzare gli effetti di una didattica inclusiva.

L’insegnamento dell’utilizzo ancorché basico del personal computer e della tecnologia assistiva avrà tanto più raggiunto il suo scopo inclusivo quanto più saprà richiamare, ricomprendere e contemplare i valori appena menzionati. Un insegnamento privo della competenza info-tiflo-pedagogica si muoverà nella direzione contraria e correrà il rischio di erigere nuove e vecchie barriere attorno al nostro allievo gettandolo nell’isolamento più opprimente, impregnato di rassegnazione, vana fatica, frustrazione. Una preparazione professionale approssimativa del tiflo-informatico e una improvvisazione metodologica possono dar origine nel discente ad irreparabili sensazioni di sfiducia nelle proprie capacità, generando tra l’altro un rifiuto per la materia che si protrarrà nel medio-lungo periodo. Un sistema di inclusione scolastica che intenda ambire ad elevati parametri qualitativi, allontanandosi dallo spettro della regressione storico-politica di nuove forme di emarginazioni coatte, dovrà potersi sviluppare all’insegna della trasparenza e di un costante confronto tra figure esperte, in presenza di regole certe. Diversamente, si accompagneranno le famiglie e i loro ragazzi verso una trappola che rilascerà i suoi segni negativi più indelebili.

“Le cose che imparate a scuola non sono che l’inizio. Il vero laboratorio comincia quando ve ne andate.” Richard Bandler.

Intanto, non ci rimane che riversare la speranza e la fiducia nei nostri ragazzi che, da soli, sono costretti a porre rimedio alle incapacità e alla vanità di noi adulti.
Alcuni versi di una poesia scritta da un poeta inglese molto malato sul letto d’ospedale racchiudono magistralmente un insegnamento che dovrebbe essere il riferimento di ogni materia; si dice che Nelson Mandela nei suoi 27 anni di malattia la recitasse, la interpretasse per darsi forza e coraggio:

“non importa quanto stretto sia il passaggio, quanti castighi ci possano essere nella vita, ma che voi siate, ragazzi, padroni del vostro destino e capitani della vostra Anima.”

Buon cammino, ragazzi, buon cammino!

Nuova sala telefonica UICI: 91 65 62 “Parla, un amico ti ascolta!”

A seguito della ristrutturazione del servizio Talkyoo, indipendentemente da ogni volontà e responsabilità di questa presidenza UICI, è stata abolita anche la sala protetta gratuita dedicata al servizio “Parla, un amico ti ascolta!”.
La Direzione Nazionale il 20 settembre 2018 ha perciò deliberato l’acquisto di una nuova sala al fine di poter dare seguito a questo servizio.
I responsabili della sala telefonica sono a disposizione degli utenti per qualsiasi informazione utile a superare eventuali difficoltà.
Di seguito riportiamo tutti i dati necessari utili agli utenti al fine di facilitarne l’accesso:
1) chiedere anzitutto il pin di sicurezza al referente della Commissione Nazionale Terza Età, Cesare Barca: tel. 045 83 00 282;
2) digitare sulla tastiera del telefono uno dei numeri indicati alla fine del documento in relazione alla città da cui si chiama;
3) immediatamente una voce vi inviterà a comporre le sei cifre della sala desiderata: 91 65 62#
4) la stessa voce vi inviterà poi a digitare il Pin ottenuto da Cesare Barca.
Avvertenze:
La conferenza telefonica può essere registrata a insindacabile giudizio del responsabile del servizio e senza preavviso.
Chi dovesse trasgredire le regole di civile convivenza, sarà prima avvisato e, qualora perpetrasse un comportamento non consono al convivere civile, sarà segnalato alla sede territoriale di competenza e temporaneamente bloccato.

Numeri di telefono da chiamare:
Roma 06 888 12 000
Milano 02 872 12 000
Bari 080 940 1111
Bologna 051 070 1111
Cagliari 070 776 1111
Catania 095 829 1111
Enna 0935 184 1111
Firenze 055 469 1111
Genova 010 853 1111
Modena 059 834 1111
Napoli 081 1988 1111
Palermo 091 860 1111
Perugia 075 945 1111
Torino 011 034 1111
Trieste 040 975 1111
Venezia (Mestre) 041 882 1111

Modena – 11 ottobre 2018: Cena Giornata Mondiale della Vista

La raccolta di fondi è una delle missioni della nostra Associazione, impegnata da anni a dare felicità, sostegno ed indipendenza a persone di ogni età che soffrono di diversi tipi di disabilità visive quali patologie invalidanti.
Quest’anno la cena di beneficenza sarà dedicata alla raccolta fondi per l’allestimento dell’ambulatorio oculistico presso la sede UICI di Via Don Lorenzo Milani 54, a Modena. Sarà uno spazio dedicato alla cittadinanza per la diagnostica, la prevenzione e la cura della vista.
Per ulteriori dettagli si possono consultare le pagine:
www.uicimodena.it, Facebook: @unioneitalianaciechimodenamariangelalugli.

È anche possibile partecipare direttamente alla raccolta fondi, qualora si fosse impossibilitati a partecipare alla cena (tramite bonifico bancario intestato ad Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Sezione Territoriale di Modena “Mariangela Lugli” c/o La Cassa di Ravenna S.p.A. Modena Agenzia n° 3
IBAN: IT 46 I 06270 12950 CC0500210923 Bic (Codice Swift): CRRAIT2RXXX.

La Sezione è impegnata con particolare attenzione e sensibilità nell’offrire ai disabili visivi servizi sempre più mirati. Per questo si accolgono con gioia eventuali volontari che con amicizia, disponibilità ed umanità si propongono come aiuto nelle più svariate attività. Oltre che un impegno a diretto contatto con le persone disabili, i volontari sono coinvolti in iniziative a sostegno della Sezione. Affiancando il personale, contribuiscono con le proprie energie ed entusiasmi alla realizzazione di numerose attività organizzate nel corso dell’anno e al contempo arricchiscono il proprio bagaglio personale di conoscenze e competenze.

Risulta un polo significativo per i servizi rivolti non solo agli associati ma a tutta la cittadinanza, in particolare:
· Segretariato sociale
· Patronato UICI Modena / Benefici economici
· Servizio di Accompagnamento (a piedi o in auto)
· Sportello Servizio Assistenza, sostegno e consulenza ai soci privi della vista ed ipovedenti
· Comunicazioni tramite Segreteria Telefonica e Newsletter
· Assistenza per le pratiche sulle forniture di ausili e sussidi tiflotecnici
· Servizio libro parlato (oltre 20.000 titoli disponibili)
· (registrazione su richiesta di testi scolastici dedicato a ciechi, ipovedenti, dislessici)
· Riproduzione 3D di opere museali e strumenti per la didattica
· Attività culturali e ricreative
· Attività di prevenzione
· Pratica di attività sportive di Arti Marziali, di CALCIO a 5, GOALBALL, SHOWDOWN e TORBALL

L’appuntamento è previsto per Giovedì 11 Ottobre 2018, presso “La Taverna dei Servi”, Via dei Servi 37 a Modena alle ore 20:00. La cena è aperta a tutti, è gradita la prenotazione.
È previsto l’intervento di una specialista ortottista che illustrerà la diagnostica e la riabilitazione delle patologie visive.

Caserta – 6-7 ottobre 2018: L’UICI all’Happy Hand – on the road

Anche l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Caserta parteciperà al festival “Happy Hand – on the road”, che si terrà il 6 e 7 ottobre a Caserta.
Il presidente U.I.C.I. Caserta, l’avv. Giulia Antonella Cannavale: “Da sempre la nostra Unione propone ai propri soci attività sportive, riconoscendo nello sport un importante valore sociale, culturale e professionale. Infatti, da anni abbiamo stipulato convenzioni per lo svolgimento di attività come il nuoto, la scherma e la difesa personale. Continueremo a proporre la diffusione di una cultura dello sport per tutti, non a caso a breve metteremo in campo: una squadra di calcio b1 ed un gruppo di atleti per lo showdown”.
Il componente della commissione per lo sport della U.I.C.I., Vincenzo del Piano: “Ringraziamo vivamente l’amministrazione comunale di Aversa, guidata dal sindaco l’arc. De Cristofaro e l’assessore allo sport l’avv. Oliva, perché grazie a loro gli atleti della U.I.C.I. di Caserta avranno a disposizione il tavolo di showdown, che gli permetterà di poter far provare a tutti i partecipanti al festival, una disciplina del tutto nuova”.

Che cosa è lo showdown?
Gli incontri di questa disciplina sportiva, riservata ad atleti non vedenti e ipovedenti, si disputano tra due giocatori, su di un campo rettangolare, costituito da un tavolo in legno con sponde laterali alle cui estremità vi è una piccola porta ed uno schermo rialzato posizionato al centro del tavolo.
Si gioca impugnando racchette realizzate in materiale liscio e duro della lunghezza di 30 centimetri, con le quali si deve colpire una palla sonora del diametro di 6 centimetri.
Lo scopo del gioco è quello di mandare la palla nel campo opposto, facendola passare sotto lo schermo centrale e tentando di imbucarla nella porta avversaria.

Bene allora tutti il 6 e 7 ottobre al Palavignola (nell’area ex-Saint Gobain) con gli atleti non vedenti per i mini tornei di showdown per tutti!!!

info point:
U.I.C.I. Caserta, via V. Lupoli 40, 81100 Caserta, te. 0823.355762, e-mail: uicce @ uiciechi.it

Componente commissione per lo sport U.I.C.I. Caserta:
Vincenzo del Piano

Opportunità di Servizio Volontario Europeo in Belgio – scadenza 20 ottobre 2018 ore 12.00

Si riporta di seguito l’invito del gruppo di giovani VIEWS Italia – UICI a partecipare alla selezione di un/a giovane cieco/a o ipovedente che voglia partecipare a un progetto di Servizio Volontario Europeo adattato. Il progetto è coordinato dall’associazione Views International (www.viewsinternational.eu) e si terrà in Belgio, nella città di Liegi.

Servizio di volontariato europeo di lunga durata a Liegi (Belgio)

Il gruppo giovani Views Italia – UICI ricerca un giovane non vedente o ipovedente che abbia desiderio di partire in un progetto di Servizio di Volontariato europeo adattato e coordinato dall’associazione Views International (www.viewsinternational.eu) in Belgio nella città di Liegi. L’associazione ospitante presso la quale il giovane presterà il suo servizio di volontariato è la “Coordination de Sainte Marguerite & Orchidée Rose”, il coordinamento di diverse associazioni di quartiere della città di Liegi. Il volontario collaborerà alla conduzione dei corsi di francese rivolti agli stranieri (compatibilmente alle sue competenze linguistiche e comunque mai da solo), si occuperà di redigere articoli per il giornale di quartiere e potrà organizzare attività sociali e ricreative o collaborare all’organizzazione della festa del quartiere.

Il volontario alloggerà in un appartamento assieme ad altri due giovani con disabilità visiva che svolgono il loro Servizio di Volontariato Europeo presso altre associazioni. Per facilitare l’autonomia e l’orientamento del volontario con disabilità visiva nel nuovo contesto, Views International organizza, secondo i bisogni del partecipante, lezioni di orientamento e di autonomia personale, in particolare durante i primi giorni del soggiorno.

Il periodo di volontariato inizierà il prima possibile (previo accordo con l’associazione di invio, quella di coordinamento e quella ospitante) e durerà fino al 30 giugno 2019. Tale progetto è rivolto a giovani con disabilità visiva di età compresa tra i 18 ed i 30 anni in possesso almeno del livello base di francese (A2) e con abilità di orientamento e di autonomia personale sufficienti a permettergli di muoversi in maniera indipendente negli spazi dopo averli conosciuti e di gestire in maniera soddisfacente le questioni domestiche.

I costi del viaggio di andata e ritorno saranno coperti fino ad un massimo di 275 Euro. I costi relativi all’alloggio sono coperti dal finanziamento del programma Erasmus+ e il volontario riceverà un contributo mensile per il vitto.

Il servizio di volontariato europeo adattato è un’ottima opportunità di lunga durata per:
– Migliorare le proprie competenze in una lingua straniera (in questo caso il francese);
– Migliorare il proprio spirito di adattamento;
– Sperimentarsi, tramite una attività di volontariato, in un contesto professionale;
– Sperimentarsi in un nuovo contesto di vita e confrontarsi con altre culture;
– Conoscere un paese straniero e fare nuove amicizie.
Ma soprattutto guardare verso nuovi orizzonti!

Per candidarsi è necessario inviare::
– Il proprio cv in lingua francese (se ciò non fosse possibile, si accetta anche una versione in lingua inglese);
– Una lettera di motivazione in lingua francese (se ciò non fosse possibile si accetta anche in lingua inglese)
– Un attestato o altro documento che comprovi la conoscenza della lingua francese (libretto universitario con voto dell’esame sostenuto, attestato di partecipazione ad un corso di lingua francese, ecc.).

Qualora il candidato non sia in possesso di alcun documento che comprovi la conoscenza della lingua francese, sarà da noi effettuato un colloquio orale per verificare il possesso delle conoscenze linguistiche di base previste dal progetto.

Le candidature devono essere inviate entro e non oltre sabato 20 Ottobre 2018 alle ore 12.00 a info@viewsitalia.com

Per maggiori informazioni è possibile contattare Vanessa al numero 346 78 77 334.

Questa opportunità è davvero unica, candidatevi numerosi!

Assisi 7 Ottobre 2018: Marcia della Pace e della Fraternità Perugia – Partecipazione dei volontari del Servizio Civile

Le Strutture che in atto impiegano i volontari del servizio civile nazionale, sono invitate a portare a conoscenza degli stessi il seguente “AVVISO” pubblicato in data 03/10/2018 sul sito del Dipartimento della Gioventù e del Sevizio Civile Nazionale (www.serviziocivile.gov.it):

“Marcia della Pace e Fraternità Perugia-Assisi – 7 ottobre 2018

La Marcia della Pace e della Fraternità Perugia-Assisi rappresenta una delle iniziative più significative a favore della pace, dei diritti umani, della solidarietà, del dialogo tra culture e contro la rassegnazione e l’indifferenza.

Le finalità del Servizio Civile Universale sono perfettamente in sintonia con il perseguimento di tali obiettivi, attraverso attività non violente che mirano alla coesione sociale e al raggiungimento del bene comune.

Pertanto, il Dipartimento, accogliendo la richiesta di numerosi Enti, assicura che la partecipazione dei giovani volontari alla Marcia sia considerata giorno di servizio effettivo. Coloro per i quali il riposo settimanale coincide con la domenica, avranno la possibilità di utilizzare un turno di riposo entro i 15 giorni successivi, in una data da concordare con l’Ente di servizio.

Gli Enti sono dunque invitati a consentire la partecipazione dei volontari alla Marcia della Pace, avendo cura di trasmettere nei giorni successivi all’iniziativa a questo Dipartimento l’elenco dei volontari che hanno partecipato all’evento”.

C N L P – “Invito a cena”, di Joshua Ferris

Si comunica che è disponibile all’interno del catalogo online il seguente audio libro: “Invito a cena”, di Joshua Ferris – Numero Catalogo: 89763

Le moderne tribolazioni del matrimonio, l’ambizione e la paura di cadere in tentazione, la solitudine e il tentativo di superare il proprio isolamento, l’amore vissuto sognato o mai nato. Tutte esplorate attraverso la prosa dinamica e la feroce satira che hanno reso Ferris uno dei più acclamati romanzieri dei giorni nostri. Ognuna di queste storie si addentra nelle incomprensioni, spesso esilaranti, che accadono tra gli sconosciuti e gli amanti, e che trasformano le vite ordinarie in vite straordinarie. Ferris mostra a quali lunghezze viviamo per comprendere il significato umano dal nostro tempo sulla terra, uno sforzo sempre più disperato nella direzione della redenzione.

Per effettuare il download degli audiolibri, gli utenti già registrati possono accedere alla pagina del “Libro parlato online” digitando http://lponline.uicbs.it/

C N L P – “B. come basta!”, di Marco Travaglio

Si comunica che è disponibile all’interno del catalogo online il seguente audio libro: “B. come basta!”, di Marco Travaglio – Numero Catalogo: 89737

“Tutto ciò che ha fatto, anzi ci ha fatto Silvio Berlusconi nei suoi primi 81 anni è raccolto in questo libro.”

Per effettuare il download degli audiolibri, gli utenti già registrati possono accedere alla pagina del “Libro parlato online” digitando http://lponline.uicbs.it/